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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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Lavata a fondo E’ sottoposta a uno a più cicli (in funzione<br />

del grado di sporcizia) di lavaggio con<br />

Na2C03, H20, detergenti<br />

Bistosa Lana ottenuta da una delle due tose annuali<br />

(primaverile e autunnale)<br />

Saltata Lana ottenuta da pecore fatte “saltare” ossia<br />

immergere in un corso d’acqua naturale o<br />

vasca di lavaggio<br />

Lo scarso valore attuale della lana sucida “nostrana” (0,5 cent/kg) non coprendo neppure il costo<br />

della tosatura (1,3 E/capo) induce i pastori a non preoccuparsi di quegli accorgimenti che<br />

potrebbero ridurre il grado di sporcizia del vello.<br />

La finezza media delle fibre costituisce, però, un parametro fondamentale perché da essa dipende<br />

l’attitudine dell lana alla trasformazione tessile. Una fibra più fine a parità di peso consente di<br />

ottenere una maggiore quantità di filato tanto è vero che nel sistema inglese di classificazione delle<br />

lane si esprime la finezza mediante una unità di misura che esprime il numero di matasse di filato<br />

ottenibili con un’oncia di lana pulita. La lana fine presenta molte più ondulazioni per unità di<br />

lunghezza, è più “arricciata” e questa sua caratteristica le conferisce elasticità. La maggior finezza<br />

e la maggior arricciatura determinano il potere isolante della lana in quanto l’intreccio più denso<br />

delle fibre per unità di volume di tessuto ha la capacità di “intrappolare” l’aria e di creare uno<br />

strato di aria ferma che si riscalda a contatto del corpo e riduce la dispersione di calore. Un capo di<br />

abbigliamento o una coperta di lana fine mantengono molto più efficacemente il calore corporeo<br />

rispetto ad un tessuto, più pesante, ottenuto con lana grossolana (come è facile constatare cercando<br />

di scaldarsi con quelle vecchie coperte di lana pesanti e ruvide che si trovano ancora in qualche<br />

rifugio alpino).<br />

Oltre ad essere più “caldi” e leggeri gli articoli ottenuti con la lana fine hanno un grande pregio: la<br />

morbidezza e la minore suscettibilità all’infeltrimento. La morbidezza è lagata alla maggiore<br />

finezza ed elasticità delle fibre ma anche all’assenza di peli grossolani, spesso presenti con una<br />

certa percentuale nel vello delle pecore di razze a lana grossolana. La “giarra” o pelo caprino<br />

costituisce quella frazione di fibra che al contrario della lana presenta un canale midollare in<br />

analogia con il pelo non modificato dei mammiferi. Il “pelo morto” rappresenta un’altro elemento<br />

che riduce la valutazione commerciale della lana. Trattasi di fibre che, al contrario della fibra di<br />

lana che (come abbiamo visto) continua a crescere e non cade mai, si stacca dalla radice. I peli che<br />

si trovano frammisti alla lana sono più fragili e ne riducono la filabilità, la resistenza e l’elasticità;<br />

oltre a queste proprietà negative dal punto di vista meccanico ne presentano anche una molto<br />

importante dal punto di vista chimico: sono refrattari alla tintura e non consentono l’ottenimento di<br />

un tessuto di tinta uniforme.<br />

Tabella. Caratteristiche della lana “fine” e di quella “grossolana”<br />

Lana “fine” Lana “grossolana”<br />

Diamtro medio fibre (μ) 20 30-40<br />

Lunghezza (cm) 10 20<br />

Produzione (kg/capo) 2 4<br />

Resa in lana lavata a fondo (%) 30-40 50-60<br />

A dimostrazione, però, del carattere non assoluto delle caratteristiche qualitative della lana come di<br />

altri prodotti di origine animale si può osservare che proprio alla forte presenza di “pelo morto” è<br />

legato il caratteristico aspetto del tessuto sportivo “Tweed” tipico della Scozia. La mancata<br />

colorazione del pelo morto (che resta bianco) conferisce al Tweed come ad altri tessuti ottenuti con<br />

lane grossolane quell’effetto melange che li rende peculiari.<br />

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