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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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La produzione di lana e altre fibre animali<br />

Le produzioni cheratinose prodotte dai follicoli piliferi dagli animali si sono evolute al fine di<br />

proteggere gli animali dalle avversità climatiche (freddo, vento, pioggia). Successivamente alla<br />

domesticazione degli ovini (Ovis aries) l’uomo ha fissato con la selezione alcune mutazioni e dal<br />

tipo di mantello “selvatico” , simile negli ovini domestici primitivi a quello del muflone (Ovis<br />

musimon) e di altri mammiferi selvatici, si è sviluppato il vello lanoso fino ad arrivare alla<br />

produzione di fibre di estrema finezza attraverso processi selettivi che, in Australia, il paese dove la<br />

produzione di lana greggia e la ricerca scientifica sulla lana assumono maggiore importanza,<br />

sonoancora in atto. Le differenze tra il mantello e il vello lanoso degli ovini domestici “moderni”<br />

sono indicate nella seguente tabella.<br />

Tabella. Differenza tra il vello lanoso degli ovini “moderni” e il mantello degli animali domestici e selvatici<br />

Modalità<br />

crescita<br />

di Tipi di fibre Pigmentazione<br />

Mantello Muta stagionale Strato esterno costituito da peli Quasi sempre<br />

lunghi e grossolani, strato presente<br />

Vello lanoso Crescita continua<br />

interno costituito da peli corti e<br />

fini<br />

Unico tipo di fibre Spesso apigmentato<br />

Nel corso della storia coevolutiva dell’uomo e della pecora sono state fissate dall’uomo una serie di<br />

mutazioni genetiche presenti nella specie ovina che in natura non avrebbero avuto alcuna possibilità<br />

di essere trasmesse alle generazioni successive per il forte carattere disadattativo. La crescita<br />

continua e l’assenza di muta rendono la pecora dipendente dall’uomo per la tosatura mentre il<br />

colore bianco della lana (a differenza del mantello di colore mimetico nell’ambiente del muflone) la<br />

renderebbero facilmente visibile ai predatori. Le mutazioni occorse nel processo di trasformazione<br />

del mantello selvatico in vello lanoso sono state:<br />

allungamento della fibra<br />

permanebte accrescimento della fibra<br />

riduzione ad una sola categoria di fibre (vello omotrico)<br />

merinos<br />

L’ultima delle mutazioni indicate ha interessato una sola categoria di ovini: i Merinos, un tipo<br />

genetico evolutosi nel corso dei secoli in un lungo processo che ha visto razze con lana sempre più<br />

fine compiere un lungo percorso dall’Asia minore all’Africa del Nord ed infine alla Spagna. Tale<br />

mutazione consiste nella presenza di un numero elevatissimo di follicoli piliferi per unità di<br />

superficie cui consegue una estrema finezza della fibra che presenta diametro medio < a 20 μ.<br />

Oltre alla lana merinos esistono altre fibre animali estremamente fini e pregiate ottenute dai caprini<br />

e dai camelidi.<br />

Tabella Fibre animali pregiate<br />

Denominazione della fibra Specie animale<br />

Mohair Capra d’Angora<br />

Cachemire Capra Cachemire e affini<br />

Alpaca Alpaca (camelide)<br />

Vigogna Vigogna (camelide)<br />

Cammello Cammello (camelide)<br />

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