Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
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Macellazioni di ovini e caprini per mese in Italia (Istat, 2002)<br />
Prodotti derivati dalla carne ovina<br />
Rappresentano un aspetto strategico della valorizzazione delle carni ovine allevate in modo<br />
estensivo specie sull’Arco Alpino. Qui esiste una radicata tradizione di conservazione delle carni<br />
ovine mediante salatura (salamoia), essicazione al sole, affumicatura. Tra i prodotti derivati di carne<br />
ovina citiamo i Violini (prosciutti) ottenuti oltre che con le cosce e le spalle di capre anche con le<br />
cosce di agnelloni e pecore adulte, tipici della Valchiavenna (So), la Mocetta della Valle d’Aosta<br />
(cosce e altri tagli di carne ovina salata), la Pitina del Friuli (carni ovine e miste macinate, salate e<br />
speziate), la carne di pecora affumicata della montagna veneta, la Bèrgna, tipica di Biella e della<br />
Vallecamonica (si tratta di carne ovina fatta essiccare al sole), il Bursàt di Livigno (So), carne ovina<br />
salata, aromatizzata e conservata all’interno di un involucro di pelle di pecora.<br />
Parametri produttivi nell’allevamento ovino.<br />
Negli ovini la specializzaizone nella produzione di carne è legata a tre diversi aspetti: precocità<br />
sessuale e ritmo riproduttivo; prolificità, conformazione e resa in carne della carcassa. Queste<br />
caratteristiche non sono presenti di solito contemporaneamente nelle diverse razze.<br />
A differenza dei caprini gli ovini non presentano alle nostre latitudini 35 un lungo e marcato anaestro<br />
stagionale e possono partorire anche due volte all’anno o, più comunemente due volte ogni tre anni.<br />
La loro potenzialità di produzione di carne è quindi più elevata. Oltre a ciò si deve aggiungere che<br />
in Europa sono state selezionbate razze ovine con una conformazione corporea che garantisce<br />
ottime rese in carne mentre nel nostro continente le razze caprine autoctone sono tutte da latte e,<br />
semmai, a duplice attitudine.<br />
Nell’allevamento ovino estensivo basato sulla produzione dell’agnello da latte (allattato sotto la<br />
madre) la produttività è condizionata dalla cadenza riproduttiva delle pecore, dal numero di nati<br />
vivi, dalla mortalità degli agnelli sia nel periodo immediatamente successivo al parto che nel<br />
periodo dal parto allo svezzamento. Il peso raggiunto dagli agnelli alla vendita è condizionato dalla<br />
morbilità e dalla produzione di latte delle madri.<br />
Tabella. Parametri produttivi nell’allevamento ovino da carne<br />
Tasso di fertilità (Tf) N pecore gravide/N di pecore in età riproduttiva * 100<br />
Tasso di prolificità (Tp) N agnelli nati/ N pecore partorite * 100<br />
Tasso di fecondità (TF) N di pecore partorite/ N pecore in età riproduttiva * 100<br />
Tasso di mortalità (Tm) N agnelli morti prima dello svezzamneto/ N agnelli nati *<br />
100<br />
Tasso di produttività (P) TF - TF * Tm<br />
Nell’allevamento estensivo i vari fattori di stress che influiscono negativamente sulla produttività<br />
del gregge sono spesso legati tra loro e sono riconducibili a condizioni climatiche avverse. Di<br />
seguito prenderemo in considerazioni quali tra le determinanti della bassa efficienza riproduttiva<br />
(produttività biologica) sono condizionate dai fattori ambientali.<br />
Tabella. Cause di ridotta efficienza riproduttiva<br />
Motivo Descrizione Cause<br />
Mancata /ridotta/ prolungamento anaestro Iponutrizione (bassi livelli glicemia),<br />
ritardata<br />
stagionale/basso tasso di carenze di oligoelementi, freddo, stress<br />
ovulazione ovulazione<br />
Mancata<br />
cause comportamentali, numero arieti<br />
inseminazione<br />
insufficiente<br />
35 Diversa è la condizione delle razze adattate agli ambienti del Nord Europa dove la stagionalizzazione è più rigida.<br />
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