Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
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pascolo comporterebbero oneri di slalcio e decespugliamento al fine di evitare l’invasione della<br />
vegetazione arbustiva ed arborea;<br />
• utilizzo di pascoli di alta quota un tempo utilizzati dai bovini e/o dai caprini da latte e<br />
abbandonati a causa della scarsa qualità o accessibilità.<br />
Tutti questi elementi, uniti alla citata concessione di contributi da parte dell’Unione Europea,<br />
mantengono molto basso il costo di allevamento che si riduce al di là delle spese per medicinali e<br />
sale nella provvista del fieno (prodotto normalmente in azienda) per il breve periodo di<br />
stabulazione invernale. A fronte di costi estremamente contenuti questo sistema d’allevamento non<br />
da luogo a volumi produttivi soddisfacienti. La stagionalità del mercato (condizionata dalla forte<br />
lievitazione dei prezzi in corrispondenza della Pasqua 33 ) non consente di valorizzare prodotti diversi<br />
dall’agnello da latte risultando ancora molto limitata le produzione di agnelli pesanti e agnelloni.<br />
Tabella Prodotti ovini nelle condizioni dell’allevamento stanziale alpino (peso vivo alla nascita ca 4 kg)<br />
peso alla macellazione (kg) età alla macellazione (giorni)<br />
agnello da latte pesante 10-15 30-50<br />
agnello pesante 25-30 90-120<br />
agnellone >35 >130<br />
La produzione di agnelli da latte, a volte macellati anche più precocemente di quanto indicato in<br />
Tabella a causa della sopravvenienza delle festività pasquali non rappresenta certamente un modo<br />
adeguato di sfruttare la potenzialità produttiva del sistema di allevamento. Gli agnelli nati in<br />
primavera (almeno quelli nati nel periodo succesivo alla Pasqua) potrebbero essere mantenuti al<br />
pascolo insieme alla madre con costi aggiuntivi trascurabili ed essere macellati alla fine dell’estate.<br />
Tale prodotto date le condizioni di alimentazione “naturali” potrebbe essere adeguatamente<br />
valorizzato nell’ambito della ristorazione locale e per la preparazione di prodotti tradizionali a base<br />
di carne conservata (salata, essiccata, affumicata). La promozione della carne di agnelli pesanti e<br />
agnelloni allevati sui pascoli <strong>alpini</strong> presuppone il superamento della frammentazione dei produttori,<br />
accordi con le aziende di macellazione e trasformazione delle carni, marchi di qualità. E’quanto si<br />
sta cercando di fare nel caso di alcune razze autoctone dove la particolare qualità è ricondotta alla<br />
doppia specificità consistente nel tipo genetico e nel sistema di allevamento e di alimentazione. Si<br />
possono citare a questo proposito le razze ovina Sambucana (Valle Stura di Demonte in Piemonte) e<br />
di Alpago (sull’altopiano di Asiago) 34 . Entrambi i prodotti (Agnellone Sambucano Tardoun e<br />
Agnello d’Alpago) sono divenuti Presidi Slow Food. Si tratta di esempi di valorizzazione ancora<br />
isolati perché la maggiorparte della produzione ovina dell’Arco Alpino non gode ancora di alcuna<br />
riconoscibilità. Nelle condizioni di allevamento ovino stanziale non vi sono margini economici per<br />
la produzione del castrato (soggetti macellati sopra gli 8 mesi del peso –nel caso della razza<br />
Bergamasca- di 70-80 kg).<br />
2 0 0 0 0 0 0<br />
1 8 0 0 0 0 0<br />
1 6 0 0 0 0 0<br />
1 4 0 0 0 0 0<br />
1 2 0 0 0 0 0<br />
1 0 0 0 0 0 0<br />
8 0 0 0 0 0<br />
6 0 0 0 0 0<br />
33<br />
in corrispondenza 4 0 0 0 0 0 delle feste natalizie la disponibilità di agnelli è ridotta in quanto le nascite autunnali sono meno<br />
frequenti di quelle primaverili nelle razze autoctone alpine; inoltre a Natale il mercato è abbondantemente rifornito di<br />
2 0 0 0 0 0<br />
agnelli da latte leggeri (per lo più di razza sarda).che rappresentano la componente principale del mercato delle carni<br />
0<br />
ovine. L’agnello da latte leggero è macellato a 8-12 kg.<br />
34<br />
Vedi scheda Razza<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0 1 1 1 2<br />
C a p rin i<br />
O v in i<br />
136