Notiziario quadrimestrale dei Comuni di Baselga di Piné, Bedollo ...

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08.06.2013 Views

Pinè Sover Notizie Giovani Padre Leone: un pinetano da ricordare Bedollo ha intitolato il centro culturale al sacerdote. Convegno dei giovani soci della Cassa Rurale Lo scorso 2 maggio si è svolto nel nuovo teatro comunale di Bedollo un convegno alla memoria di Padre Attilio Leone Casagranda, promosso e organizzato dal gruppo dei giovani soci della Cassa Rurale Pinetana Fornace e Seregnano (Associazione SociEtà 18–35), in collaborazione con il Comune di Bedollo. Classe 1912, padre Leone, ordinato sacerdote nel 1936 nell’ordine dei padri cappuccini, fu richiamato nel 1941 a prestare servizio militare quale cappellano militare del Btg. Sciatori “Monte Cervino”, che di lì a poco sarebbe partito il fronte russo. Nel gennaio del 1943, nei giorni della capitolazione del troppo esteso fronte del Don, venne catturato dai sovietici e trasferito nel campo n°56 di Uciostoje dove sperimentò gli orrori dei campi di prigionia russi e dove, a 31 anni non ancora compiuti, morì di stenti il 18 marzo dello stesso anno. Si distinse per il suo valore e venne decorato con due medaglie di bronzo al valore militare e, dai tedeschi, con una croce di ferro di 2° classe. Il cappuccino di Brusago è citato i molti libri della sterminata letteratura al riguardo. Libri di autori importanti, oltre naturalmente a molte testimonianze sparse, da parte di suoi commilitoni e ufficiali. Anche Mario Rigoni Stern, l’autore de “Il Sergente nella Neve”. Ci preme ringraziare il cavalier Domenico Morandi (mantovano ma che ha a Baselga di Piné la sua seconda dimora durante le vacanze) che ha dato lo spunto ai giovani della Cassa Rurale per organizzare questo evento. Morandi è stato co–fondatore e coordinatore del gruppo di ricerca dei Caduti in Russia di tutta Italia, appassionato e divulgatore che ha condotto anche ricerche sui caduti pinetani e ci ha permesso di metterci in contatto con un ospite d’eccezione: il tenente Carlo Vicentini. Nato nel 1917, romano ma di origini trentine, anch’egli reduce del “Cervino”, è autore di alcuni importanti volumi. Come padre Leone, fu insignito di due medaglie di bronzo al valor militare e assieme a ormai pochi altri è uno dei testimoni ancora viventi di quella tragedia. Sopravvisse alla terribile esperienza della ritirata, sperimentò l’infernale cammino del “Davai”, il tormento della 42 fame, il rigidissimo inverno russo, e il disumano trattamento nei campi di concentramento russi per quasi 4 anni riuscendo infine a ritornare “a baita”. Egli è anche probabilmente una delle persone che più da vicino conobbero padre Leone in quel frangente non solo perché commilitone, ma soprattutto perchè strinse con lui una forte amicizia. Al termine della sua testimonianza ha ringraziato per l’invito ricevuto e ha fatto dono alle due biblioteche di una copia dei suoi libri. Il convegno è stato anche occasione per illustrare la figura dei cappellani militari nelle campagne di guerre e tra le tante figure menzionate non poteva mancare quella di monsignor Enelio Franzoni, cappellano militare nella divisione di fanteria Pasubio, ricordato nella testimonianza dell’amico Domenico Morandi che lo conobbe personalmente. Un convegno accompagnato dai canti del coro ANA di Trento e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di due altri reduci del fronte russo, Guido Vettorazzo (Btg. Tolmezzo) di Rovereto e il pinetano Vittorio Ioriatti, e la commossa sorella di padre Leone, Giuseppina Casagranda venuta a mancare poco tempo fa, il 9 novembre scorso. Mirko Erspan Assoc. SociEtà 18–35 Giovani Soci della Cassa Rurale

Associazioni Avis, duemila euro per l’Unicef Un successo la vendita delle orchidee davanti alle chiese Il 2 e 3 ottobre scorsi, in occasione della festa dei nonni, l’Avis comunale di Baselga di Piné (rappresentata da volontari e da membri del consiglio direttivo) ha accolto di nuovo la richiesta di raccolta fondi per l’infanzia organizzata da Unicef, l’organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell’infanzia e dell’adolescenza insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1965. Fondata nel 1946, Unicef non riceve fondi dal bilancio Onu: le risorse a disposizione derivano interamente da contributi volontari di cittadini, aziende, associazioni e governi. Il quadro di riferimento di tale organizzazione è la Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia, approvata dall’Onu nel 1989 e ratificata finora da 193 stati, caratterizzata da un approccio centrato sui diritti e da una strategia volta a dare ad essi concreta realizzazione in tutte le fasi dello sviluppo della persona e in tutte le circostanze, situazioni di emergenza comprese. I fondi raccolti con la vendita di orchidee in tre piazze antistanti le chiese di Baselga, Miola e Montagnaga per mezzo dell’iniziativa “L’orchidea Unicef per i bambini” (in tutto sono state coinvolte 2.500 piazze italiane) sono stati pari a 2271 euro interamente devoluti a Unicef. Questo meraviglioso risultato si deve alla grandissima sensibilità dimostrata da tutte le persone che hanno acquistato l’orchidea o che hanno semplicemente versato il loro contributo. Nell’impossibilità di farlo personalmente con tutti, il direttivo Avis vuole ringraziare queste persone che con la loro generosità hanno concretizzato la raccolta fondi. Perché proprio un’orchidea? Essa è una pianta preziosa e delicata, come preziosa e delicata è la vita di tutti noi, soprattutto quella di un bambino. Trattatela con cura e amore, essa vi 43 Numero 3 Dicembre 2010 ringrazierà con vigorose fioriture: il bambino che avete salvato. I fondi raccolti finanzieranno la strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo della prima infanzia nella Repubblica Centrafricana, Ciad, Congo, Ghana, Guinea Bissau, Senegal, Togo, Benin. Tutti luoghi dove l’obiettivo primario rimane ridurre drasticamente la mortalità infantile sotto i 5 anni, riformando i programmi sanitari locali, aumentando l’assistenza medica sul territorio, promuovendo al contempo mutamenti sociali e comportamentali attivando semplici ma fondamentali pratiche di cura dei bambini a livello familiare. Si tratta quindi di salvare vite umane, 230.000 bambini e 2.100 donne in gravidanza, riducendo la mortalità infantile del 25% nell’arco di 3 anni. A tutti voi ancora un grande grande grazie, con la speranza che il prossimo anno la vostra sensibilità ci permetta di raggiungere obbiettivi altrettanto ambiziosi. Il Direttivo AVIS comunale Baselga di Piné

Associazioni<br />

Avis,<br />

duemila euro<br />

per l’Unicef<br />

Un successo<br />

la ven<strong>di</strong>ta delle<br />

orchidee davanti<br />

alle chiese<br />

Il 2 e 3 ottobre scorsi, in occasione<br />

della festa <strong>dei</strong> nonni, l’Avis comunale<br />

<strong>di</strong> <strong>Baselga</strong> <strong>di</strong> <strong>Piné</strong> (rappresentata da<br />

volontari e da membri del consiglio<br />

<strong>di</strong>rettivo) ha accolto <strong>di</strong> nuovo<br />

la richiesta <strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> per<br />

l’infanzia organizzata da Unicef,<br />

l’organizzazione mon<strong>di</strong>ale per la<br />

tutela <strong>dei</strong> <strong>di</strong>ritti e delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

vita dell’infanzia e dell’adolescenza<br />

insignita del Premio Nobel per la<br />

Pace nel 1965. Fondata nel 1946,<br />

Unicef non riceve fon<strong>di</strong> dal bilancio<br />

Onu: le risorse a <strong>di</strong>sposizione<br />

derivano interamente da contributi<br />

volontari <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, aziende,<br />

associazioni e governi. Il quadro <strong>di</strong><br />

riferimento <strong>di</strong> tale organizzazione<br />

è la Convenzione internazionale<br />

sui <strong>di</strong>ritti dell’Infanzia, approvata<br />

dall’Onu nel 1989 e ratificata finora<br />

da 193 stati, caratterizzata da un<br />

approccio centrato sui <strong>di</strong>ritti e da una<br />

strategia volta a dare ad essi concreta<br />

realizzazione in tutte le fasi dello<br />

sviluppo della persona e in tutte le<br />

circostanze, situazioni <strong>di</strong> emergenza<br />

comprese.<br />

I fon<strong>di</strong> raccolti con la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

orchidee in tre piazze antistanti<br />

le chiese <strong>di</strong> <strong>Baselga</strong>, Miola e<br />

Montagnaga per mezzo dell’iniziativa<br />

“L’orchidea Unicef per i bambini”<br />

(in tutto sono state coinvolte 2.500<br />

piazze italiane) sono stati pari a<br />

2271 euro interamente devoluti a<br />

Unicef. Questo meraviglioso risultato<br />

si deve alla gran<strong>di</strong>ssima sensibilità<br />

<strong>di</strong>mostrata da tutte le persone che<br />

hanno acquistato l’orchidea o che<br />

hanno semplicemente versato il loro<br />

contributo. Nell’impossibilità <strong>di</strong> farlo<br />

personalmente con tutti, il <strong>di</strong>rettivo<br />

Avis vuole ringraziare queste persone<br />

che con la loro generosità hanno<br />

concretizzato la raccolta fon<strong>di</strong>.<br />

Perché proprio un’orchidea? Essa è<br />

una pianta preziosa e delicata, come<br />

preziosa e delicata è la vita <strong>di</strong> tutti<br />

noi, soprattutto quella <strong>di</strong> un bambino.<br />

Trattatela con cura e amore, essa vi<br />

43<br />

Numero 3 Dicembre 2010<br />

ringrazierà con vigorose fioriture: il<br />

bambino che avete salvato. I fon<strong>di</strong><br />

raccolti finanzieranno la strategia<br />

accelerata per la sopravvivenza e lo<br />

sviluppo della prima infanzia nella<br />

Repubblica Centrafricana, Ciad,<br />

Congo, Ghana, Guinea Bissau,<br />

Senegal, Togo, Benin. Tutti luoghi<br />

dove l’obiettivo primario rimane<br />

ridurre drasticamente la mortalità<br />

infantile sotto i 5 anni, riformando<br />

i programmi sanitari locali,<br />

aumentando l’assistenza me<strong>di</strong>ca sul<br />

territorio, promuovendo al contempo<br />

mutamenti sociali e comportamentali<br />

attivando semplici ma fondamentali<br />

pratiche <strong>di</strong> cura <strong>dei</strong> bambini a livello<br />

familiare. Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> salvare<br />

vite umane, 230.000 bambini e 2.100<br />

donne in gravidanza, riducendo la<br />

mortalità infantile del 25% nell’arco<br />

<strong>di</strong> 3 anni. A tutti voi ancora un grande<br />

grande grazie, con la speranza che<br />

il prossimo anno la vostra sensibilità<br />

ci permetta <strong>di</strong> raggiungere obbiettivi<br />

altrettanto ambiziosi.<br />

Il Direttivo<br />

AVIS comunale <strong>Baselga</strong> <strong>di</strong> <strong>Piné</strong>

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