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MAŁOPOLSKA - MSiT

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Małopolska<br />

8 monumenti dell’UNESCO<br />

250 siti sul Itinerario dell’Architettura di Legno<br />

Wadowice – il luogo di nascita di papa Giovanni Paolo II<br />

Le miniere di sale a Wieliczka e Bochnia<br />

9 stazioni climatiche<br />

6 parchi nazionali<br />

4 piscine geotermiche<br />

Attraversamento con la zattera della svolta di Dunajec<br />

2600 km di piste per bici<br />

3360 km di sentieri montani<br />

250 piste sciistiche<br />

www.visitmalopolska.pl<br />

Project co-financed by the European Union<br />

EUROPEAN UNION<br />

EUROPEAN REGIONAL<br />

DEVELOPMENT FUND<br />

within the Malopolska Regional Operational Programme 2007–2013<br />

Małopolska<br />

Tradizioni e costumi


Małopolska<br />

Capitale della regione: Cracovia<br />

Maggiori città: Tarnów, Nowy Sącz, Oświęcim<br />

Superficie: 15 190 km 2 (il 5% circa della superficie della Polonia)<br />

Numero di abitanti: 3,28 mln di persone (l’8% della popolazione della Polonia)<br />

Paesaggio:<br />

il più alto picco – Rysy: 2499 m s.l.m.<br />

montagne – Tatra, Beschidi, Pieniny, Gorce<br />

pedemontano – Pedemontana dei Carpazi<br />

altopiani – Altopiano Krakowsko-Częstochowska<br />

pianure – valle della Vistola<br />

fiumi principali – Vistola, Dunajec, Poprad, Raba, Skawa, Biała<br />

acquedotti – Czorsztyński, Rożnowski, Czchowski, Dobczycki, Klimkówka<br />

laghi più puliti, situati più in alto – Morskie Oko, Czarny Staw, laghi della Valle Pięciu<br />

Stawów Polskich<br />

grotta più grande e più profonda – Grotta Wielka Śnieżna: oltre 22 km di corridoi,<br />

824 m di profondità<br />

Casa Editrice<br />

Dipartimento del Turismo e della Promozione<br />

dell’Ufficio di Presidenza della Provincia della Małopolska<br />

Gruppo per il Sistema Regionale dell’Informazione Turistica<br />

ul. Basztowa 22, 31-156 Cracovia<br />

msit@malopolska.mw.gov.pl<br />

www.visitmalopolska.pl<br />

Testo<br />

Krzysztof Bzowski<br />

Le foto<br />

P. Droździk, M. Flis, R. Korzeniowski, J. Michalczak, P. Mierniczak, A. Otrębski,<br />

A. Pilch-Ziobroń, M. Zaręba, D. Zaród, archivio iStockPhoto.com, archivio UMWM;<br />

R. Kularska-Król (disegno)<br />

Casa editrice<br />

Amistad Sp. z o.o. – Program<br />

ul. Stolarska 13/7, 31-043 Kraków<br />

tel./faks: + 48 12 4229922<br />

biuro@polskaturystyczna.pl, www.polskaturystyczna.pl<br />

Direzione della produzione: Agnieszka Błaszczak, Małgorzata Czopik<br />

Coordinatore del pro getto: Katarzyna Thor<br />

Concezione editoriale: Anna Niedźwieńska<br />

Redazione: Aurelia Hołubowska<br />

Revisione: Agnieszka Szmuc<br />

Progetto della copertina, concezione grafica: PART SA<br />

Realizzazione delle mappe: Wydawnictwo Kartograficzne Daunpol sp. z o.o.<br />

Composizione, preparazione per la stampa: Michał Tincel<br />

Traduzione e correzione: EuroInterpret Dominik Moser<br />

Kraków 2010, ISBN 978-83-61355-86-1<br />

Gli autori e gli editori della pubblicazione hanno cercato di rendere il testo piu affidabile<br />

possibile, ma non possono assumersi la responsabilità di eventuali cambiamenti<br />

che si verificano dopo la data di preparazione dei materiali per la pubblicazione.<br />

I materiali sono aggiornati al giorno: 29 ottobre 2010.<br />

P<br />

Lizbona<br />

Rejkiawik<br />

IS<br />

Dublin<br />

IRL<br />

E<br />

Madryt<br />

N<br />

Oslo<br />

Sztokholm<br />

FIN Helsinki<br />

DK<br />

Ryga<br />

LV<br />

Kopenhaga<br />

LT<br />

GB<br />

Wilno<br />

RUS<br />

Mińsk<br />

NL<br />

Londyn<br />

Amsterdam<br />

Bruksela<br />

Berlin<br />

Warszawa<br />

BY<br />

B<br />

D<br />

PL<br />

Kijów<br />

Paryż<br />

L<br />

Luksemburg<br />

Praga<br />

CZ<br />

KRAKÓW<br />

SK<br />

UA<br />

F<br />

FL Wiedeń<br />

Berno Vaduz<br />

CH<br />

A<br />

Lublana SLO<br />

Bratysława<br />

Budapeszt<br />

H<br />

MD<br />

Kiszyniów<br />

RO<br />

AND<br />

Andora<br />

Monako<br />

MC<br />

Zagrzeb<br />

San<br />

Bukareszt<br />

Marino HR<br />

BIH<br />

RSM<br />

Belgrad<br />

Sarajewo SRB<br />

I<br />

MNE<br />

Sofia<br />

Priština BG<br />

Rzym Podgorica RKS Skopje<br />

V<br />

Tirana MK<br />

M<br />

S<br />

AL<br />

Ateny<br />

Tallin<br />

EST RUS<br />

GR TR<br />

Wysowa-Zdrój


<strong>MAŁOPOLSKA</strong><br />

Tradizioni e costumi<br />

fot. D. Zaród<br />

Una visita nella Małopolska da la possibilità<br />

di vedere di prima mano i montanari in abiti<br />

tradizionali: calzoni di parzenice, cappello<br />

con piume e kierpce. Si possono vedere anche<br />

gli abiti particolari di Cracovia con una magnifica<br />

piuma di pavone sul berretto rosso a quattro punte<br />

e le ragazze in corsetti scintillanti e gonne floreali. Ma<br />

non solo i costumi sono una manifestazione della cultura<br />

popolare tradizionale della regione. Le abitudini<br />

originali e sempre coltivate associate a feste religiose.<br />

Le leggende e i racconti di antiche storie, misteri e paure<br />

fanno parte del ricco patrimonio culturale della Małopolska.<br />

Inoltre i magnifici prodotti regionali e i piatti<br />

originali realizzati con essi.<br />

La cultura popolare sempre viva è la più forte espressione<br />

della diversità della Małopolska, in cui ogni parte<br />

della regione ha suoi particolari abiti, usanze e piatti.


COStUMi<br />

POPOLAri<br />

2 3<br />

Ornamenti del costume di Lachowie, fot. P. Droździk<br />

Costume di Lachowie di Podegrodzie, fot. P. Droździk<br />

Cracoviane, fot. D. Zaród<br />

Costumi popolari<br />

Chi non conosce un costume di Krakowiak (Cracovian), con una magnifica piuma di pavone sul berretto<br />

rosso a quattro punte o un cappello montanaro bordato con le conchiglie e decorato anche con<br />

una piuma! I corsetti brillanti, grosse collane o le gonne delle ragazze, parzenice ricamate con perfezione<br />

sui pantaloni montanari – gli abiti popolari della Małopolska con i colori vivi e un’immensa diversità<br />

di modelli e ornamenti. I costumi più conosciuti sono quelli dei Cracoviani della zona di Cracovia<br />

e dei montanari di Podhale, ma non sono gli unici costumi popolari della regione. Diverso era<br />

l’abito tradizionale di Łemkowie e Ruteni del Beskid Sądecki e Niski, ancora diversi erano i costumi dei<br />

montanari di Spisz, Orawa e Lachowie della terra di Nowy Sącz.<br />

Krakowiacy (Cracoviani) sono famosi per i loro costumi colorati. Un abito maschile comprendeva<br />

una camicia bianca di lino, pantaloni a strisce (strisce rosse) inseriti nelle scarpe alte. Su questo mettevano<br />

un caffetano nero o blu scuro decorato con erbacce rosse e anelli di metallo, con la cintura<br />

in vita e sopra mettevano una lunga veste di contadino con erbacce rosse. L’abito era completato da<br />

un cappello celender cappello di lana chiamata magierka oppure, più spesso associato con il vestito<br />

dei Cracoviani, berretto rosso a quattro punte con una piuma di pavone e nastri colorati. Le donne<br />

su una bianca camicetta ricamata mettevano un corsetto nero o blu navy. Era l’elemento più ornato<br />

dell’abito: con ampi nastri colorati, ricami e bottoni gioiello. Una gonna fiorita, con grembiule bianco,<br />

tulle ricamato, si metteva su una sottoveste bianca, alle gambe la donna metteva stivali alti. Le sciarpe<br />

completavano gli abiti delle donne sposate, le donne aristocratiche portavano i capelli scoperti,<br />

legati in una lunga treccia.<br />

Lachowie abitano una gran parte di Beskidy, e particolarmente la terra Sądecka. Il loro vestito è molto<br />

originale, anche se poco conosciuto, perché costituisce (particolarmente da Lachowie di Sącz) una<br />

combinazione di elementi dei costumi cracoviani e montanari. È caratterizzato da un’insolita decorazione<br />

e ricchezza di ornamenti. Gli uomini portavano i pantaloni blu navy e gilè con un ricamo largo<br />

interno, numerosi elementi decorativi d’ottone e filati colorati. Sotto portavano le camicie bianche<br />

strette da una cinghia larga di pelle tipo montanara, e a volte anche con una spilla montanara sotto il<br />

collo. Le donne avevano i corsetti di velluto e le gonne, di solito in colore blu navy.<br />

Łemkowie di Beskid Niski e Sądecki avevano il costume completamente diverso. Gli uomini vestivano<br />

un capotto lungo, chiamato czucha, di lino marrone e un collo caratteristico cadente sulla schiena,<br />

a cui veniva cucita una frangia lunga. Sotto portavano i gilè corti in colore blu navy e pantaloni<br />

bianchi con camicia bianca. Le donne avevano camicie bianche finemente ricamate a colori sul collo<br />

e sulle maniche, sopra i corsetti neri con fiori ricamati. Le gonne di percalle erano scure e decorate<br />

con nastri colorati cuciti verticalmente. Ai piedi mettevano kierpce.


COStUMi<br />

POPOLAri<br />

4 5<br />

Kierpce, mocassini montanari, fot. P. Droździk<br />

Montanari, fot. arch. UMWM<br />

Montanari, fot. P. Droździk<br />

Elementi del costume montanaro, fot. P. Droździk<br />

Montanari di Podhale, che vivevano ai piedi delle rupi della Tatra, fino ad oggi sono orgogliosi del<br />

loro bellissimo abbigliamento tradizionale. Pertanto, proprio qui a Podhale, è più facile vedere i costumi<br />

tradizionali. C’è tanto da vedere! Le donne indossano i mocassini di cuoio rifiniti con grande delicatezza,<br />

e inoltre le gonne colorate con grembiule di lino e sottoveste. Una camicia di lino decorata con un ricamo<br />

bianco copriva un corsetto rosso o nero di velluto, spesso con un ricamo colorato con il motivo della<br />

carlina o del giglio martagone. Al collo sempre una grossa collana rossa e durante l’inverno sopra mettevano<br />

una pelliccia. I montanari portano le camicie bianche con la spilla di metallo decorativa al collo,<br />

sulla quale mettono la gunia (un gilè) o cucha (giubbino di panno) decorato con i ricami. Una larga cintura<br />

di pelle che all’epoca nascondeva le pistole, oggi mantiene i pantaloni bianchi di panno con ricamate<br />

parzenice (tipo di ricamo decorativo) e le strisce nere lungo la gamba, e ai piedi kierpce di pelle. Sulla testa<br />

un cappello nero di panno con le conchiglie e piuma e nella mano un alpenstock.<br />

Montanari di Pieniny sopra la camicia bianca mettevano un gilè azzurro decorato con un ricamo,<br />

i pantaloni montanari bianchi con parzenice. Una volta i vestiti esterni erano bianchi o marroni decorati<br />

con ricami. L’abito tradizionale femminile era simile ad altri vestiti montanari di donna. I suoi elementi<br />

caratteristici sono: le camicie bianche con grande collo ricamato, sopra un corsetto nero o rosso,<br />

le gonne floreali, grembiuli ricamati e kierpce.<br />

Babiogórcy (abitanti di Babia Gora), che vivono all’interno e attorno Zawoja, indossavano i pantaloni<br />

bianchi, ma parzenice su di loro erano molto più modesti, e i cappotti, cioè le gunie, erano marroni<br />

e lunghi fino alle ginocchia. Le donne portavano le gonne blu con un piccolo motivo bianco, molto<br />

popolare era anche la così detta jadwiśka, cioè un giubbino stretto. Dall’altre parte di Babia Góra, in<br />

Orawa, le donne portavano le camicie con una manica più corta (fino al gomito), invece con una larga<br />

balza in pizzo intorno al polsino e scollatura. Volentieri mettevano anche i corsetti e le gonne dello<br />

stesso tessuto fiorato. Gli uomini, anche qua portavano i pantaloni bianchi con parzenice, e sulle camicie<br />

portavano i gilè neri con i bottoni bianchi e la gunia marrone.<br />

Montanari di Spisz, chiamati anche Spiszaki, abitano a Spisz, a est di Podhale. I loro costumi variano<br />

notevolmente anche tra i singoli villaggi. Ma anche qua si portavano i pantaloni bianchi con parzenice<br />

con il gilè e veste di contadino. Le donne e le ragazze indossavano le camicie bianche con le maniche<br />

ricamate attorno e i caratteristici corsetti con la scollatura – collo nel dente. Ai piedi raramente<br />

mettevano kierpce, sceglievano piuttosto stivali alti.


trAdiziOni<br />

regiOnALi<br />

6 7<br />

Lajkonik, fot. R. Korzeniowski<br />

Presepi di Cracovia, fot. D. Zaród<br />

Merletto al tombolo, fot. arch. UMWM<br />

Presepe di Cracovia, fot. M. Zaręba<br />

tradizioni regionali<br />

Lajkonik, o meglio la sua marcia è una delle tradizioni più famose della capitale della Małopolska:<br />

Cracovia. Ogni anno, otto giorni dopo la festa del Corpus Domini, dal quartiere Zwierzyniec alla Piazza<br />

del Mercato nelle vie della città marcia un cavallo su due gambe rosse e un cavaliere barbuto che<br />

brandisce un manganello. Chi gli darà un riscatto, otterrà una bastonata sulla testa, che porta apparentemente<br />

buona fortuna per tutto l’anno. Lajkonik, anche se oggi è una maschera divertente, secondo<br />

la leggenda, è un ricordo delle invasioni tartare, che nel XIII secolo, giunsero fino a Cracovia.<br />

Hejnał mariacki (segnale di tromba) – una bella tradizione sempre viva a Cracovia – si riferisce anche<br />

alle invasioni tartare. Ogni ora, un vigile del fuoco dalla torre della chiesa di Santa Maria nella Piazza del<br />

Mercato suona quattro versi caratteristici della melodia con la tromba, l’ultimo tono è casuale. A quanto<br />

pare, quando i guerrieri tartari si avvicinarono alla città, li vide solo il trombettista custode. Suonò la tromba<br />

per svegliare i difensori della città, ma non finì la melodia, perché morì trafitto da una freccia tartara ...<br />

Merletto di Bobowa. Un’interessante tradizione artigianale della Małopolska è una particolare<br />

arte di merletto.<br />

A Bobowa da anni è coltivata la difficile arte del merletto al tombolo. Questo tipo di merletto è più<br />

sottile e più bello dei merletti realizzati con l’uncinetto. Quest’arte riscontra un’enorme ammirazione<br />

per l’inventiva delle donne che li realizzano. Il merletto al tombolo piace così tanto, che proprio a Bobowa<br />

si svolgono i corsi d’arte di merletto. Per questa tradizione sempre viva, ogni anno è organizzato<br />

il Festival del Merletto al Tombolo.<br />

Presepe di Cracovia. A Cracovia esiste la meravigliosa tradizione di costruire i cosiddetti presepi di Cracovia,<br />

che ha origine alla fine del XIX secolo, quando i muratori della periferia di Cracovia, d’inverno, periodo<br />

in cui la stagione dei lavori edili ormai finiva, cercavano altri lavori e fonti di reddito. Dagli anni 30 del XX<br />

secolo, nel primo Giovedi di dicembre viene organizzato il concorso dei presepi. Il Museo Storico della Città<br />

di Cracovia dà il proprio patrocinio al concorso. La mattina, di solito in una nebbia leggera, i partecipanti del<br />

concorso portano le proprie opere al monumento di Mickiewicz nella Piazza di Mercato. I presepi devono<br />

comprendere elementi dell’architettura storica di Cracovia. I presepi possono essere ammirati dopo il concorso,<br />

nell’esposizione dei presepi cracoviani presso il Museo Storico di Cracovia nel cuore della Małopolska.


trAdiziOni<br />

regiOnALi<br />

8 9<br />

Fiori dipinti – Zalipie, fot. D. Zaród<br />

Pascolo, fot. arch. UMWM<br />

Abitazione rurale di Zalipie, fot. arch. UMWM<br />

Concorso per la casa dipinta più bella, viene organizzato ogni anno nella Domenica dopo il Corpus<br />

Domini nel villaggio Zalipie. Poco dopo il Corpus Domini occorre andare quindi in questo piccolo villaggio<br />

vicino a Dąbrowa Tarnowska. La città è nota da oltre cento anni, per la tradizione di decorare le case<br />

con motivi floreali colorati su uno sfondo bianco. I dipinti coprono i muri delle case e dei fabbricati agricoli<br />

(anche i pozzi e canili!), così come gli interni delle camere, elettrodomestici e mobili. Zalipianki producono<br />

anche vestiti ricamati, copriletto, tovaglie e molte altre decorazioni. Grazie a questo concorso si riesce a sostenere<br />

questa tradizione originale di decorazione, non solo a Zalipie, ma anche in diversi altri villaggi vicini.<br />

Transumanza, una solenne processione di pastori con le loro mandrie di pecore, parte in primavera dai villaggi<br />

della Tatra verso i lontani prati di montagna. Quando l’inverno in montagna finiva e prati cominciavano<br />

ad essere verdi, i pastori e i loro assistenti, radunavano le pecore e si muovevano verso i pascoli di montagna.<br />

Secondo la tradizione dei Carpazi la transumanza iniziava il giorno di S. Adalberto (23 aprile) e durava<br />

fino a St. Michele (29 settembre). Tradizionalmente, la più importante transumanza partiva da Ludźmierz,<br />

dal santuario Gaździny Podhala, dove avveniva la benedizione dei greggi e pastori. Attualmente, il santuario<br />

ludźmierskie sempre intorno al 23 aprile organizza la Festa di Baca (dei pastori). Un’altra nota Transumanza si<br />

svolge a Jaworki vicino a Szczawnica e meno tradizionale perché è in luglio. Questa è accompagnato da una<br />

serie di eventi artistici, degustazioni e concorsi. Anche l’itinerario Oscypkowy nella Małopolska si riferisce<br />

alla tradizione delle pecore che pascolano in montagna e alle delizie prodotte dal latte di questi animali. Questo<br />

percorso collega 31 aziende artigianali, in cui vengono prodotti oscypki e anche altre prelibatezze ottenute<br />

dal latte di pecora (bryndza, bundz, żentyca, redykołki). Le specialità delle pecore possono essere acquistate<br />

direttamente dal pastore al rifugio presso il pascolo: basta seguire le indicazioni per l’itinerario Oscypkowy.<br />

Bacówki si possono trovare per esempio nei Monti Tatra: a Kuźnice e Kalatówki, a Zakopane in via pod Reglami, nelle valli<br />

Chochołowska e Kościeliska e a Polana Rusinowa. Altri sono a Podhale (a Bustryk, Baligówka, Leśnica, Gliczarów Górny, Biały Dunajec,<br />

Nowy Targ accanto all’aeroporto, Ratułów, Murzasichle e Brzegi, Białka Tatrzańska sotto Kotelnica), in Gorce (a Hala Długa ai piedi<br />

di Turbacz, a Zorymbek Wyżny e a Kowaniec, ma anche a Konin la parte nord di Gorce), a Pieniny (a Czorsztyn e Jaworki), a Spisz<br />

(a Dursztyn, Łapsze Wyżne e Niżne), Orawa (ai piedi di Babia Góra a Zubrzyca Górna), ed inoltre nei Beskid Sądecki (a Wierchomla).<br />

Ulteriori informazioni sul percorso sono disponibili /www.tatry.pl, e informazioni sulla produzione degli<br />

oscypki, sono presentate in una forma divertente /www.oscypek.wrotamalopolski.pl.


trAdiziOni<br />

regiOnALi<br />

10 11<br />

Calendario delle feste regionali scelte<br />

Nome dell evento Luogo Termine Sito www Descrizione<br />

Carnevale<br />

Montanaro<br />

Wielka Majówka<br />

Tatrzańska (Grande<br />

Picnic di Maggio<br />

sui Tatra)<br />

Festival del melo<br />

in fiore<br />

Picnic Archeologico<br />

di Cracovia<br />

Festival dei giocattoli<br />

popolari<br />

Bukowina<br />

Tatrzańska<br />

febbraio<br />

www.domludowy.pl<br />

Zakopane 1–3 maggio www.tatry.pl<br />

Łącko<br />

Kraków-Branice<br />

Stryszawa<br />

prima metà<br />

di maggio<br />

www.swieto.lacko.<br />

org.pl<br />

fine maggio www.ma.krakow.pl<br />

periodo maggio<br />

e giugno<br />

www.stryszawa.pl<br />

Festa di Sale Wieliczka inizio di giugno www.muzeum.<br />

wieliczka.pl<br />

Wianki Cracovia fine di giugno<br />

Tatrzańskie Wici<br />

Festival Internazionale<br />

dei Nuclei<br />

Regionali di<br />

Bambini Święto<br />

Dzieci Gór<br />

Łemkowska<br />

Watra<br />

Sabałowe Bajania<br />

(Favole<br />

montanare)<br />

Festival Internazionale<br />

del Folklore<br />

di Montagna<br />

Jesień<br />

Babiogórska<br />

distretto<br />

dei Tatra<br />

luglio–inizio<br />

di settembre<br />

www.wianki.krakow.pl<br />

www.tatry.pl<br />

Nowy Sącz fine di luglio www.mcksokol.pl<br />

Zdynia<br />

Bukowina<br />

Tatrzańska<br />

Zakopane<br />

Festa del Giocatolo Popolare di Stryszawa, fot. P. Droździk<br />

III o IV settimana<br />

di luglio<br />

metà di agosto<br />

ultima settimana<br />

di agosto<br />

www.lemkounion.<br />

republika.pl<br />

www.domludowy.pl<br />

Zawoja fine settembre www.zawoja.pl<br />

concorso di gruppi di canto natalizio, spettacoli di danza a coppie, concorso<br />

di danza dei briganti montanari, gara con speciali slitte chiamate<br />

kumoterki<br />

presentazioni di gruppi regionali nella revisione di Rivista dei Gruppi<br />

Bambineschi Regionali della Tatra, Transumanza, spettacoli dei mestieri<br />

di fabbri e falegnami<br />

evento tradizionale di Łąck, centro di una grande zona di frutteti: presentazione<br />

del folclore regionale e delle usanze<br />

evento organizzato dal Museo Archeologico di Cracovia: incontri storici<br />

di gruppi di ricostruzioni e fratellanze dei cavalieri, presentazioni con<br />

scene d’epoca, mostre di combattimento, laboratori archeologici<br />

una festa collegata con le tradizioni della produzione artigianale di<br />

giocattoli popolari della località e della periferia: concorso del giocattolo<br />

popolare, spettacoli di gruppi folk<br />

organizzata dal Museo delle Saline Cracoviane: un pic-nic all’aperto<br />

e proiezioni associate all’estrazione del sale: dimostrazioni di metodi<br />

per ottenere il sale, laboratori di artigiani associati con l’estrazione, la<br />

vendita di souvenir di sale nella “jatka di sale”<br />

grande manifestazione all’aperto riferita alla celebrazione della Notte<br />

di San Giovanni: festa all’aperto, concerti, concorsi di corone di fiori<br />

freschi<br />

un ciclo di eventi folcloristici all’aperto, tra cui la manifestazione dei<br />

briganti montanari Harnasiowy Korowód, messa in scena di nozze montanare,<br />

gare per pastori e pastorelli, miss montanara, ecc.<br />

rassegna di gruppi provenienti da tutto il mondo, insieme<br />

all’inaugurazione della mostra dei partecipanti<br />

un evento che raccoglie tutti i Łemkowie del mondo, riferito alla cultura<br />

di Łemkowie, concerti, laboratori, mostre, incontri con autori<br />

concorso di cantastorie, strumentisti, cantanti, maestri di cerimonia<br />

www.mffzg.pl grande concorso di gruppi folcloristici di tutto il mondo<br />

presentazioni di gruppi regionali, cerimonia di benvenuto dai pascoli ,<br />

fiera d’arte popolare e artigianato


Leggende<br />

12 13<br />

Drago di Wawel, dis. R. Kularska-Król<br />

Wieliczka – sculture, fot. arch. UMWM<br />

Leggende<br />

La storia colorata e lunga della Małopolska è descritta in decine di leggende e tradizioni. Si raccontano<br />

sia eventi reali, del passato antico della regione, che di fantasia, in combinazione con le credenze popolari,<br />

e anche antichi culti pagani. Storie e leggende popolari spiegano il significato dei nomi delle località,<br />

fanno riferimento alle lontane origini dei villaggi o delle città. Molte leggende spiegano l’origine delle<br />

strane colline isolate da rocce – molto frequenti in Małopolska. Ci sono anche molti miti e storie riguardanti<br />

la vita di Santi e Beati della Małopolska. .<br />

Il Principe Krak e il terribile drago. La più famosa leggenda di Cracovia racconta del leggendario<br />

fondatore della città, il principe Krak, e di un terribile drago che viveva in una grotta sotto la collina<br />

di Wawel. Il mostro mangiava il bestiame, e quando non otteneva tempestivamente in sacrificio degli<br />

animali, rapiva delle persone. Nessuno poteva affrontare il problema, nemmeno i coraggiosi figli di<br />

Krak. Finché un calzolaio intelligente, Skuba, ha riempito di zolfo una pelle di pecora, e mise davanti alla<br />

Grotta di Drago questo “montone”. Il mostro ha mangiato la finta pecora piena di zolfo: nella pancia del<br />

drago esplose l’incendio, che l’animale tentò di spegnere con l’acqua della Vistola, ma è presto scoppiato<br />

in mille pezzi. (Un’altra versione della leggenda dice che stesso principe Krak sconfisse la bestia).<br />

Due Cavalieri trasformati in colombe. Una storia interessante spiega anche da dove provengono<br />

i piccioni che sorvolano il mercato di Cracovia. Quando il Duca Sab Enrico IV Probo prese il trono ducale<br />

a Cracovia, voleva andare dal Papa a Roma a prendere la corona reale. Ma non aveva soldi, così gli venne in<br />

aiuto una strega. Trasformò la sua squadra di cavalieri in uno stormo di colombi, promettendo che avrebbero<br />

riaquistato la forma umana, quando il principe sarebbe tornato con la corona. I colombi mangiarono<br />

i sassi della piazza del mercato, che si trasformarono in monete d’oro, ma il Principe mentre si recava<br />

a Roma perse le monete e non raggiunse mai lo scopo… I suoi cavalieri trasformati in piccioni, sono ancora<br />

in attesa del loro principe nel mercato Cracovia.<br />

L’anello di S. Kinga. Nelle vicinanze di Cracovia, a Wieliczka e Bochnia da centinaia di anni viene estratto<br />

il sale dal sottosuolo. Da dove derivano i depositi di sale? Questo lo spiega una bella leggenda. Quando<br />

la principessa ungherese Cunegonda (Kinga) era venuta a Cracovia per sposare il principe Boleslao<br />

il Casto, decise di donare alla sua nuova patria, un dono prezioso. In una delle miniere di sale ungheresi<br />

gettò l’anello di fidanzamento. Al momento dell’arrivo in Małopolska ordinò di scavare in un luogo, dove<br />

oggi c’è la miniera di sale Wieliczka (in un’altra versione della leggenda – dove oggi esiste la miniera di<br />

Bochnia). Per lo stupore di tutti i presenti, dalla terra scavata fu recuperato un blocco di sale con dento<br />

l’anello di Kinga. E così la principessa donò ai suoi sudditi il sale.<br />

Il re dei contadini. A quanto pare, il re Casimiro il Grande sotto le spoglie di mendicante spesso vagava<br />

da villaggio in villaggio per conoscere la vita dei suoi poveri sudditi. Una volta, vestito di stracci<br />

da vagabondo lo ospitò un povero contadino. Il contadino si lamentò con il suo visitatore, che nessuno<br />

voleva partecipare al battesimo del figlio appena nato, “il povero” disse che lui poteva essere il padrino.<br />

Si accordarono quindi, per incontrarsi il giorno successivo e andare in chiesa insieme. Quando il giorno<br />

successivo alla porta del contadino si fermo il re alla testa di un grande corteo, il contadino con stupore<br />

riconobbe nel sovrano maestoso il suo visitatore. Il re mantenne la sua promessa, fu il padrino del figlio<br />

e gli diede una borsa piena di monete d’oro.<br />

I cavalieri addormentati sotto i Tatra. Quando si guarda da Zakopane verso i Monti Tatra, si vede la<br />

sagoma della maestosa montagna Giewont. Assomiglia al profilo di un uomo che dorme. Questo è apparentemente<br />

un cavaliere o un re, la cui squadra addormentataè in attesa da qualche parte nelle caverne<br />

segrete sotto la montagna. Quando il mondo sarà troppo pieno del male (in un’altra versione della storia,<br />

quando un grande pericolo minaccerà la Polonia), Giewont con il suo esercito si sveglierà e correrà a lottare.


<strong>MAŁOPOLSKA</strong><br />

FeriALe<br />

14 15<br />

Mistero della Passione di Kalwaria, fot. P. Mierniczak<br />

Palme di Pasqua di Lipnica Murowana, fot. arch. UMWM<br />

Pasqua<br />

Pasqua, la celebrazione della Risurrezione, è la più antica e la più grande festa cristiana per commemorare<br />

la resurrezione di Gesù Cristo. Oggi le celebrazioni di Pasqua sono associate a decine di differenti<br />

abitudini, tradizioni e riti che affondano le loro radici non solo nel cristianesimo, ma in credenze<br />

pagane. La fine della primavera, che coincide con la Pasqua (sempre la prima Domenica dopo il primo<br />

plenilunio di primavera), crea questo collegamento con la festa ricca di rituali e costumi per sottolineare<br />

la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.<br />

Domenica delle Palme cade la settimana prima di Pasqua, che commemora l’ingresso solenne di<br />

Gesù in Gerusalemme. In quel giorno, i fedeli vanno in chiesa con le palme e fasci di erba secca. Essi<br />

non sono solo un ricordo degli eventi descritti nel Vangelo, ma anche l’espressione di credenze popolari<br />

antiche, parlando della rinascita della natura alla vita con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.<br />

Pertanto, la Domenica delle Palme è stata chiamata la Domenica di un fiore o Wierzbna. In<br />

questo giorno Pucheroki, cioè i ragazzi vestiti con cappotti di pelliccia con il pelo sulla parte superiore<br />

girato, in cappelli conici decorati con la carta colorata e volti sporchi, vanno la mattina ai villaggi<br />

vicino a Cracovia, tra cui Zielonki, Bibice o Tomaszowice. I ragazzi cantano e augurano un Buona<br />

Pasqua, per cui ricevono piccoli regali e delizie. L’usanza deriva dalla tradizione degli studenti di Cracovia<br />

antica che celebravano in questo modo, le case dei borghesi di Cracovia.<br />

Settimana Santa, dopo la Domenica delle Palme, è il tempo di attesa per la festa di Pasqua. Ogni<br />

giorno ha la sua simbologia religiosa, perciò molti credenti vanno ogni giorno per tutta la settimana<br />

in chiesa per la santa messa. Molto solenni sono le celebrazioni della Settimana Santa nel santuario<br />

del Santo Sepolcro in Miechów. La Domenica delle Palme, si svolge qui la processione con Gesù su<br />

un asino, Martedì Santo la cerimonia della via crucis durante la processione intorno alla città, invece<br />

la Via crucis di Venerdì Santo visita i portici del monastero di Bożogrobcy.<br />

Misteri della Passione nel santuario di Kalwaria Zebrzydowska si raccolgono molti pellegrini,<br />

così come un numero crescente di turisti. I rituali iniziano con la messa in scena dell’ingresso solenne<br />

di Gesù a Gerusalemme la Domenica delle Palme. Il Santo Mercoledì sera sono messi in scena tra l’altro:<br />

l’ingresso dei pellegrini nel tempio, il tradimento di Giuda e la riunione nel Sinedrio. Il Giovedì Santo<br />

la cerimonia del lavaggio dei piedi degli Apostoli, e poi una processione verso Ogrójec, la cattura di<br />

Cristo da parte delle guardie e la fuga degli apostoli al palazzo di Caifa, dove avviene la scena del ripudio<br />

di S. Pietro. La rappresentazione prosegue il Venerdì Santo, quando lo spettacolo si conclude con<br />

la condanna di Cristo sulla Croce, e poi comincia già a partire la tradizionale via Crucis. Su scala minore<br />

I Misteri della Passione, si svolgono anche nel monastero Bernardino di Alwernia.


<strong>MAŁOPOLSKA</strong><br />

FeriALe<br />

16 17<br />

Tradizione di Pasqua, fot. P. Droździk<br />

Tavolo di Pasqua, fot. M. Flis<br />

Uova Pasquali, fot. iStockphoto.com<br />

Uova di Pasqua sono tradizionalmente preparate prima di Pasqua. I gusci delle uova sono colorati<br />

con metodi naturali e decorati con una varietà di disegni. Per i volontari sono organizzati laboratori<br />

di decorazione delle uova pasquali con metodi tradizionali, tali corsi sono organizzati ad esempio<br />

a Stryszawy (www.stryszawa.pl).<br />

Sabato Santo, l’ultimo giorno della Quaresima che precede la Domenica di Pasqua, tempo di attesa<br />

gioiosa, è il tempo per benedire il cibo preparato per la tavola della festa. In tutta la regione, i fedeli<br />

vanno in chiesa, portando cesti con il cibo chiamati święconka. In essi non possono mancare le uova,<br />

simbolo di nuova vita, e un agnello di zucchero, che simboleggia il martirio di Cristo. Nel cestino si<br />

mettono anche i pezzi di diversi salumi preparati per la Pasqua, un pizzico di sale e una fetta di pane.<br />

Domenica di Pasqua inizia con una colazione solenne, durante la quale sul tavolo vengono messi<br />

tutti prodotti del cestino di święconka. Mangiare cibo benedetto è un riferimento dedicato alla vita<br />

eterna che Gesù risorto offre ai credenti. Invece, durante il pranzo di Pasqua si possono gustare piatti<br />

come la zuppa o minestra di rafano e siero di latte. Spesso, sui tavoli appare la zuppa di barbabietole<br />

con la panna, preparata su una base di prodotti affumicati, con la salsiccia.<br />

Lunedi Bagnato o Śmigus-Dyngus, il secondo giorno di Pasqua, un periodo in cui tradizionalmente<br />

le ragazze potrebbero essere bagnate con acqua da ragazzi nascosti. Questa tradizione fa eco alle<br />

tradizioni pagane associate con una simbolica pulizia dello sporco e della malattia. Un’altra tradizione<br />

è Siuda Baba, cioè un uomo vestito come una donna con un rosario di patate tra le mani e la faccia<br />

sporca di fuliggine, si aggira intorno alle saline di Wieliczka proprio il Lunedì Bagnato. Gira intorno<br />

alla chiesa accompagnato da uno Zingaro sporco con una frusta. Questa tradizione ha le sue radici in<br />

una leggenda che tratta del tempio pagano della dea Leda di Lednica Górna vicino a Wieliczka. All’interno<br />

di esso bruciava il fuoco sacro, vigilato da una sacerdotessa, svolgendo la sua funzione per un<br />

anno. Poi, stanca di stare seduta accanto al fuoco, cercava nelle case una vergine, che poteva sostituirla.<br />

Oggi anche Siuda Baba cerca le ragazze, ma per ricompensarle con monete o un bacio, che termina<br />

con lo sporcarsi obbligatoriamente di fuliggine...


<strong>MAŁOPOLSKA</strong><br />

FeriALe<br />

18 19<br />

Piazza del Mercato di Cracovia – fiera<br />

Natalizia, fot. M. Zaręba<br />

Decorazioni di Natale, fot. M. Zaręba<br />

Albero di Natale, fot. A. Pilch-Ziobroń<br />

natale<br />

Natale, il 25 e 26 dicembre, è una delle più importanti festività cristiane celebrata in onore dell’incarnazione<br />

(la nascita) di Gesù Cristo. Nella tradizione polacca il Natale è la festa più bella e più famigliare<br />

dell’anno. A esso si collegano molte abitudini, a casa non può mancare l’albero di Natale decorato,<br />

la condivisione della cialda e la presentazione dei desideri, regali e canti di Natale.<br />

L’albero di Natale che adorna le case a Natale, viene decorato prima con palline colorate e catene<br />

di carta.. Alla Vigilia di Natale sotto l’albero si mettono i regali per i vicini, i quali nella Małopolska, secondo<br />

la tradizione, li porta un Angelo e non Babbo Natale come in altre regioni della Polonia.<br />

Cena della Vigilia è l’opportunità per preparare una volta all’anno piatti vegetariani speciali. Tradizionalmente,<br />

essi dovrebbero essere almeno dodici. Non può mancare la zuppa di ravioli ripieni di<br />

funghi o zuppa di funghi secchi. Obbligatoriamente sul tavolo della Vigilia deve esserci la carpa fritta,<br />

possibilmente di Zator. Il piatto tradizionale è anche il cavolo sotto aceto con piselli o funghi. Per dessert,<br />

si mangia il papavero con frutta secca, bevanda di frutta secca e diversi dolci.<br />

Canti di Natale è un’altra tradizione del Natale. Si cantano nelle case e nelle chiese. Si possono ascoltare<br />

anche cantate di gruppi di canti di Natale, cioè di gruppi di persone che visitano le case cantando.<br />

Di solito tra i costumi appare Turon, una bizzarra figura con la testa di capra o pecora. A capo dei<br />

cantanti di Natale si presenta il così detto Gwiazdor, una persona che porta un’enorme stella di carta.<br />

Il corteo è seguito da altre figure tipo: i Tre Re, un Ebreo, Zingara, musicisti ... Per il canto ricevono donazioni,<br />

e se non le ricevono, spesso fanno degli scherzi.<br />

Messa di Mezzanotte è una solenne Messa celebrata a mezzanotte la notte tra il 24–25 Dicembre.<br />

La partecipazione a essa è una delle celebrazioni più importanti del Natale. I borghesi di Cracovia tradizionalmente<br />

andavano alla messa di mezzanotte al tempio principale della città, cioè la Chiesa di<br />

Santa Maria nella Piazza del Mercato.


<strong>MAŁOPOLSKA</strong><br />

FeriALe<br />

20 21<br />

Eventi e tradizioni festive<br />

Festa Nome dell’evento Descrizione dell’evento Luogo Data<br />

Pasqua<br />

Pasqua<br />

Pasqua<br />

Pasqua<br />

Targi Wielkanocne<br />

(Fiera di Pasqua)<br />

Wielkanocny Małopolski<br />

Smak (Gusto di<br />

Pasqua della Piccola<br />

Polonia)<br />

Concorso per la palma<br />

più alta<br />

Gesù Bambino di Palma<br />

(Jezusek Palmowy)<br />

Pasqua Misteria Paschalia<br />

Pasqua Emaus<br />

Pasqua Rękawka<br />

Natale<br />

Il concorso per<br />

il presepe più bello<br />

di Cracovia<br />

Natale Fiera Natalizia<br />

Natale<br />

Natale<br />

Natale<br />

Lanckorona, fot. A. Otrębski<br />

Gusto di Vigilia della<br />

Małopolska<br />

Festival dell’Agnello<br />

nella Città<br />

Concorso di Canti<br />

Natalizi e Invernali<br />

di Podhale,<br />

È l’occasione per acquistare le delizie di Pasqua, come la<br />

ciambella a base di lievito e biscotti e mazurche di sapori<br />

differenti<br />

Evento organizzato nell’ambito del Festival del Gusto della<br />

Małopolska offre l’opportunità di provare la minestra acida<br />

di Pasqua, la zuppa di rafano, uova di Pasqua in vari modi, le<br />

salsicce (rurale, di Cracovia secca, alla cacciatora), ed inoltre<br />

il miele e liquori,<br />

Il concorso attira le folle, e le palme di gara, decorate di nastri<br />

colorati e guarnite con fiori verdi e rami, raggiungono<br />

anche 30 m di altezza<br />

La statua del Cristo portata su un asino con un carrello in<br />

legno si può vedere nella processione, che in memoria<br />

dell’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme, passa per<br />

un villaggio Tokarnia della zona di Myślenice<br />

festival di musica classica, dedicato ai famosi compositori<br />

barocchi, strettamente legato con il periodo della Settimana<br />

Santa e Pasqua<br />

L’indulgenza tradizionale di riferimento al cammino di Gesù<br />

nella città di Emmaus dopo la sua risurrezione. Alle bancarelle<br />

ai piedi del convento delle Norbertine o vicino alla chiesa<br />

del Santissimo Salvatore, è possibile acquistare figurine di<br />

legno caratteristiche degli Ebrei<br />

L’Indulgenza organizzata a Cracovia, presso la chiesa di S. Benedetto<br />

e ai piedi del tumulo del Krakus. Questa antica tradizione<br />

ha origini pagane e fu associata al culto degli antenati<br />

Gli autori presentano le proprie opere (fatte di carta, cartone,<br />

legno, e facendo riferimento al caratteristico aspetto<br />

degli edifici a Cracovia) sui gradini del monumento di Adam<br />

Mickiewicz sulla piazza del Mercato di Cracovia, poi vanno<br />

in processione al palazzo Pod Krzysztofory, dove dopo tre<br />

giorni la giuria annuncia i risultati del concorso e tutti i presepi<br />

sono presentati nell’esposizione che dura fino alla fine<br />

di gennaio<br />

È possibile acquistare vari addobbi natalizi, regali di Natale<br />

e delizie<br />

Festival di piatti e delizie del Natale è l’occasione per assaggiare<br />

molte di queste chicche di Natale<br />

L’evento romantico su un tema sintetizzato dagli angeli. Si<br />

compone di: fiera di artigianato tradizionale, laboratorio di<br />

vecchi mestieri, spettacoli artistici e esposizioni di belle arti<br />

di angeli, concerti<br />

Il concorso mantiene la tradizione delle passeggiate dei<br />

gruppi di cantanti natalizi, e da l’occasione di ascoltare tanti<br />

bei canti di Natale<br />

Cracovia (Piazza del<br />

Mercato)<br />

Cracovia<br />

Lipnica Murowana<br />

Tokarnia<br />

Cracovia<br />

Cracovia (quartiere<br />

Salwator)<br />

Cracovia (quartiere<br />

Podgórze)<br />

Cracovia (Piazza del<br />

Mercato)<br />

Cracovia (Piazza del<br />

Mercato)<br />

Cracovia (Piazza del<br />

Mercato)<br />

marzo/aprile (settimana<br />

precedente<br />

la Pasqua)<br />

marzo/aprile, (settimana<br />

precedente<br />

la Pasqua)<br />

marzo/aprile (Domenica<br />

delle Palme)<br />

marzo/aprile (Domenica<br />

delle Palme)<br />

marzo/aprile (Settimana<br />

Santa)<br />

marzo/aprile<br />

(Lunedì di Pasqua)<br />

marzo/aprile<br />

(Martedì dopo<br />

la Pasqua)<br />

primo Giovedì<br />

di Dicembre<br />

dicembre<br />

dicembre<br />

Lanckorona metà dicembre<br />

Nowy Targ metà dicembre


PreLibAtezze<br />

regiOnALi<br />

22 23<br />

Bryndza – formaggio di latte di pecora, fot. M. Flis<br />

Precle – ciambelline di Cracovia, fot. M. Flis<br />

Oscypki – formaggio affumicato di latte di pecora,<br />

fot. P. Droździk<br />

Prelibatezze regionali<br />

La degustazione di formaggi della Małopolska è meglio iniziarla dal formaggio che ha reso felice i buongustai<br />

di tutta Europa, cioè dall’Oscypek. Fragile e delicato, profumato di fumo del legno selezionato<br />

appositamente e di prati montanari, deriva dal latte di pecora della montagna polacca. Bisogna anche<br />

provare bryndza di Podhale, cioè un formaggio morbido e fresco con un forte sapore caratteristico.<br />

Molti dei piatti originali e dei prodotti alimentari derivano da Cracovia stessa. Nella capitale della<br />

Małopolska occorre assaggiare la minestra acida cioè żurek alla cracoviana, o la zuppa di barbabietole<br />

rosse. I panettieri di Cracovia fanno le ciambelle (obwarzanki) avvolte a spirale a forma di<br />

anello, cosparse di semi di papavero, di sesamo e sale ed inoltre brezel (precelki) croccante e dorato,<br />

soprattutto questi primi possono essere considerati come un simbolo della città. Meno noto è il pane<br />

prądnicki, anche se è cotto nelle vicinanze di Cracovia, almeno a partire dal XV secolo. E il pane non<br />

è solo questo: è una vera pagnotta di un metro di lunghezza e pesa anche più di 10 chilogrammi! Altri<br />

prodotti da forno di Cracovia sono i dolcetti rotondi, ricoperti di crema di panna e di uno strato<br />

di glassa e di marmellata di frutta o i deliziosi biscotti panini (bajgle) da Kazimierz, è un pane con un<br />

buco preciso in mezzo, cosparso di cumino nero, semi di papavero, sale.<br />

La panetteria originale non è solo una specialità di Cracovia: ogni buongustaio gusterà kołacz<br />

jodłownicki cioè una torta al formaggio, guarnita con le briciole, o kołacz jurajski o una brioche longitudinale<br />

– burattino lisiecka. Soddisferà la fame un pane żarnowy di Łomna cosparso di grano<br />

frantumato o il pane jurajski, che grazie all’aggiunta di fiocchi di patate mantiene la durata della freschezza.<br />

Nessuno deve essere convinto che un pane fresco ha un sapore migliore con miele, quando<br />

la crosta e l’interno morbido assumono la dolcezza proveniente da apiari di montagna. E proprio<br />

li, in mezzo ai boschi di abete e abete rosso nascono i migliori mieli di melata (małopolski e sądecki).<br />

Tra i prodotti regionali troviamo anche il sale di Wieliczka, i gelati di Nowy Targ o il balsamo dei<br />

Cappuccini che rinforza l’organismo. Tra i formaggi e i prodotti lattiero-caseari devono essere menzionati,<br />

oltre a oscypek e bryndza, prelibatezze come: redykołka (formaggio affumicato a forma di animali,<br />

cuori, o mandrino), żentyca (siero di latte di pecora), formaggio gazdowski (chiamato gołka, pucok<br />

o kara; formaggio che è fatto interamente con latte di mucca) e bundz (dolce, leggermente acido<br />

e di nocciola, formaggio a forma di pagnotta).<br />

I liquori forti rappresentano le bibite – la grappa a base di prugne cioè śliwowica łącka e wyborna ma<br />

anche deliziosi e preparati con frutta e dolce sorbo jarzębiak izdebnicki e jarzębinka dolce.<br />

Ai salumi più interessanti appartiene la salsiccia lisiecka, prodotta a Liszki e Czernichów vicino a Cracovia.<br />

Dovrebbe essere preparata dai migliori pezzi di maiale e affumicata dal fumo aromatico del legno<br />

di frutta selezionato. Tra la carne, i prodotti regionali comprendono le carcasse di anatre zatorskie<br />

e l’agnello di Podhale.<br />

Vale la pena di assaggiare frutta e verdura, come crauti kapusta charsznicka, fagioli “Piękny Jaś” della<br />

valle di Dunajec, la prugna secca łukowicka e suska sechlońska, cioè un altro tipo di prugna secca.<br />

Dalla Piccola Polonia derivano anche tradizionali tipi di mele di Radziejowice e di Łąck. E finalmente<br />

al termine una delicatezza speciale: carpa di Zator delle vicinanze di Zator, dove già nel XII secolo,<br />

erano allevati i pesci in una serie di stagni nella Dolina Karpia (Valle di Carpa).


PreLibAtezze<br />

regiOnALi<br />

24 25<br />

Ravioli polacchi, fot. M. Zaręba<br />

Moskole – tipo di focaccina di patate cotta su teglia, M. Zaręba<br />

Kolacz – dolce di lievito con formaggio, fot. arch. UMWM<br />

Specialita dei Benedettini, fot. P. Droździk<br />

ricette<br />

Pierogi<br />

Pasta: 500 g di farina, 1 uovo, 150 g di burro, 250 ml di acqua tiepida, un pizzico di sale,<br />

Ripieno (pierogi possono avere un ripieno diverso, ottimi sono con la frutta ad esempio con le fragole<br />

o frutti di bosco, ma i buongustai saranno contenti più della versione meno dolce, ad esempio<br />

con cavolo e funghi / come descritto di seguito / con grano saraceno e formaggio bundz), 250 g di<br />

bundz, 250 g di grano saraceno, 2 cipolle, 150 g di grasso, 100 g di pancetta, sale, pepe, maggiorana<br />

Preparare il ripieno: cucinare il grano al dente, aggiungere il formaggio schiacciato con una forchetta<br />

e tagliato fino, la pancetta fritta con la cipolla, condire con sale, pepe, maggiorana e mescolare. Preparare<br />

la pasta: unire la farina con metà del burro fuso e l’acqua, aggiungere l’uovo e impastare, aggiungendo<br />

l’acqua rimanente. Stendere la pasta, ritagliare i cerchi. Per ogni disco mettere una parte<br />

del ripieno, attaccare insieme i bordi della pasta. Cuocere pierogi 8 minuti in acqua bollente, salata.<br />

Charsznicki bigos<br />

2 kg di cavolo bianco fresco, 2 kg di crauti di Charsznica, 1 l di un brodo essenziale di costole affumicate,<br />

1 kg di carne di maiale o di cervo, 500 g di salsicia myśliwska, 500 g di pancetta affumicata, alcuni<br />

funghi secchi di bosco, 300 g di cipolla, 500 g di mele meno dolci (szare renety o antonówki), prugne<br />

secche, erbe inglese, pepe nero non macinato, sale, alloro, cumino, ginepro, timo, maggiorana,<br />

0,5 l di vino rosso secco<br />

Aggiungere al brodo il cavolo fresco tritato e i crauti insieme alle mele scelte e tagliate a cubetti. La carne<br />

per il bigos può essere stufata o cotta, la salsiccia basta tagliarla. Cucinare la carne con la pancetta<br />

affumicata e la cipolla tagliata finemente. Tenuti in acqua (preferibilmente dal giorno prima), tagliare<br />

i funghi e cuocerli brevemente. Poi, la carne, salsiccia e funghi con il brodo aggiungere al cavolo, condire<br />

con sale e spezie ed erbe aromatiche, e il tutto stufare per 2–3 ore. Durante la cottura del bigos aggiungere<br />

gradualmente poche quantità di vino. (La stufatura del bigos può essere continuata a intervalli:<br />

ogni giorno per 1–2 ore, e in queste pause, il bigos deve essere conservato in un posto fresco o addirittura<br />

leggermente congelato. Il bigos è pronto dopo il primo giorno, ma più si cucina, e meglio è!)<br />

Moskole<br />

1 kg di patate, 1 tazza di latticello o latte acido, ½ kg di farina, sale<br />

Lessare le patate con la buccia, pelarle e schiacciarle. Alla massa aggiungere la farina, latticello e sale<br />

a piacere. Impastare la pasta sulla spianatoia, stendere e formare torte ovali con lo spessore di circa<br />

1 cm. Cuocere su entrambi i lati a fuoco lento sulla stufa o in una padella con fondo spesso. Servire caldo<br />

con il burro di aglio, formaggio bundz o bryndza.<br />

Kołacz jodłownicki<br />

Pasta: 350 g di farina, 0,33 l di latte, 100 g di grasso, sale, zucchero, 20 g di lievito<br />

Massa di formaggio: 200 g di cagliata, 3 uova, 3 cucchiai di farina, 1 cucchiaio di fecola di patate, aromi<br />

Preparare la massa di formaggio: mescolate la crema di formaggio con zucchero, uova e farina. Preparare<br />

la pasta: fare l’impasto di lievito con il latte caldo e una parte di farina, lasciar lievitare finche il volume<br />

raddoppia. Quindi aggiungere il resto della farina, sale, zucchero, impastare nuovamente e formare<br />

una torta rotonda con un’altezza di 3–4 cm, più grossa ai bordi. Sulla pasta stendere la massa di<br />

formaggio, cospargere con l’uvetta. Cuocere in forno a 190°C per 40–50 minuti.


PreLibAtezze<br />

regiOnALi<br />

26 27<br />

Calendario degli eventi culinari<br />

Nome dell’evento Luogo Termine Sito www Descrizione<br />

Małopolski Festiwal<br />

Smaku (Fiera<br />

di Gusto di Małopolska)<br />

– serie di<br />

semifinali<br />

Gusto di Pasqua<br />

in Małopolska<br />

Festa dei Frutteti<br />

in Fiore<br />

Festa del Melo<br />

in Fiore<br />

Festa di raccolta<br />

della Frutta<br />

Kraków, Tarnów,<br />

Nowy Sącz, Miechów,<br />

Oświęcim,<br />

Zakopane lub<br />

Nowy Targ<br />

Kraków<br />

Łososina Dolna<br />

Łącko<br />

giugno<br />

– luglio<br />

settimana<br />

prima della<br />

Pasqua<br />

primi giorni<br />

di maggio<br />

metà<br />

maggio<br />

Łącko maggio<br />

www.smak.Małopolska.pl<br />

www.smak.Małopolska.pl<br />

www.lososina.pl<br />

www.swieto.lacko.org.pl<br />

www.owocobranie.lacko.<br />

org.pl<br />

Festa del Pane Cracovia giugno www.smak.Małopolska.pl<br />

Festa della Fragola<br />

del Paradiso<br />

Rajbrot<br />

primi giorni<br />

di giugno<br />

www.lipnicamurowana.pl<br />

Festa del Sale Wieliczka giugno www.muzeum.wieliczka.pl<br />

Mercato<br />

benedettino<br />

Cracovia<br />

Festa della Carpa Zator<br />

Festa a Bartnik Stróże<br />

Góralskie Jadło<br />

(Piatti montanari)<br />

Festa dei Mirtilli Zubrzyca Górna<br />

Festa dell’Aglio<br />

della Małopolska<br />

Kociołek<br />

Galicyjski<br />

Festa del Pane, fot. M. Zaręba<br />

seconda<br />

metà<br />

di giugno<br />

Prima meta<br />

di luglio<br />

Prima metà<br />

di luglio<br />

www.benedicite.pl<br />

www.okzator.com, www.dolinakarpia.org<br />

www.bartnik.pl<br />

Łopuszna metà luglio www.tischnerowka.pl<br />

Prandocin<br />

Nowy Sącz<br />

seconda<br />

metà<br />

di luglio<br />

seconda<br />

metà<br />

di luglio<br />

seconda<br />

metà<br />

di luglio<br />

www.orawa.eu<br />

www.mgck.slomniki.pl<br />

www.sp9.nowysacz.pl<br />

fiera e concorso dei prodotti e piatti tradizionali, regionali<br />

e ecologici<br />

fiera di piatti e specialità pasquali, si svolge contemporaneamente<br />

alla Fiera di Pasqua sulla Piazza del Mercato<br />

evento di aeroplani collegato con spettacoli artistici e dimostrazioni<br />

in aria<br />

presentazione delle cucine regionali e dei prodotti tradizionali<br />

di frutta, soprattutto della grappa di prugne śliwowica<br />

łącka<br />

presentazione del patrimonio culturale combinata con presentazioni<br />

di gruppi folcloristici<br />

fiera dei prodotti da forno tradizionali, insieme alla semifinale<br />

del Festival del Gusto della Małopolska<br />

la zona di Rajbrot è un vero bacino di fragole: da qui proviene<br />

la migliore frutta della Polonia, da cui sono prodotte numerose<br />

delizie: si possono assaggiare proprio durante questa<br />

festa<br />

festa al Museo delle Saline Cracoviane di Wieliczka, mostre,<br />

conferenze e dimostrazioni legate al sale<br />

presentazione di delizie realizzate dai monaci del monastero<br />

benedettino a Cracovia, fiera, concorsi, discussioni<br />

uno dei tanti eventi del festival della Valle carpa organizzato<br />

a Zator, il centro della regione della Valle Carpa, dove si possono<br />

provare decine di carpe e altri pesci degli stagni locali<br />

un’occasione unica per gustare deliziosi tipi di miele e prodotti<br />

preparati con l’aggiunta di esso<br />

concorso di piatti regionali di Podhale, la possibilità di degustare<br />

una varietà di specialità montanare, preparate dalle<br />

massaie locali<br />

evento etnografico e del folklore organizzato dal Parco Etnografico<br />

di Orawa<br />

il villaggio di Radziemice e Słomniki è un luogo dove tradizionalmente<br />

viene coltivato l’aglio, la festa dell’aglio<br />

è l’occasione per assaggiare i piatti preparati con l’aggiunta<br />

di aglio, come la zuppa d’aglio, maialino con aglio, insalata,<br />

salsiccia<br />

concorso gastronomico, degustazioni e fiera dei prodotti<br />

regionali


PreLibAtezze<br />

regiOnALi<br />

28 29<br />

Festa della Trota Biały Dunajec fine luglio www.bialydunajec.com.pl<br />

Festa dell’Orso,<br />

Miele e Apicoltori<br />

Festiwal<br />

dei Pierogi<br />

Festival del Gusto<br />

della Małopolska<br />

– finale<br />

Festa del Fungo<br />

di Borzęcin<br />

Raccolta del miele<br />

di Cracovia<br />

Festa della prugna<br />

Secca<br />

Festa della Mela<br />

e Pera<br />

Giorni del cavolo<br />

di Charsznica<br />

possibilità di gustare piatti preparati con la trota fresca<br />

nell’ambito del concorso per il migliore piatto di pesce<br />

Poronin metà agosto www.poronin.pl concorsi di miele e di prodotti di miele<br />

Cracovia metà agosto<br />

Cracovia<br />

Borzęcin<br />

Cracovia<br />

Dobrociesz<br />

Czasław<br />

Charsznica<br />

ultimo<br />

weekend<br />

di agosto<br />

ultimo<br />

weekend<br />

di agosto<br />

prima metà<br />

di settembre<br />

prima metà<br />

di settembre<br />

seconda<br />

metà<br />

di settembre<br />

seconda<br />

domenica<br />

di settembre<br />

www.smak.Małopolska.pl<br />

www.borzecin.pl<br />

www.krakow.pl<br />

www.sliwka.iwkowa.pl<br />

www.raciechowice.pl<br />

www.charsznica.info<br />

Festa dei fagioli Zakliczyn settembre www.zakliczyn.iap.pl<br />

Giorno delle<br />

Patate<br />

Grandi Żniwa<br />

di Carpa<br />

Festiwal „Patate<br />

alla cabańsko”<br />

Gusto di Vigilia<br />

della Małopolska<br />

Bogucin Duży<br />

Zator<br />

Festiwal dei Pierogi, fot. J.Michalczak<br />

Chrzanów<br />

Cracovia<br />

metà<br />

settembre<br />

prima metà<br />

di ottobre<br />

seconda<br />

metà<br />

di ottobre<br />

settimana<br />

prima del<br />

Natale<br />

www.gmina-klucze.pl<br />

www.dolinakarpia.org<br />

www.powiat-chrzanowski.pl<br />

www.smak.Małopolska.pl<br />

concorso per i migliori pierogi preparati dai ristoratori locali,<br />

associato con la tradizione di fare pierogi, durante la festa<br />

della Madonna dell’Assunta (15 agosto)<br />

durante le feste comunali, Giorni di Borzęcin, viene organizzato<br />

anche un concorso delle strutture agricole per il migliore<br />

piatto di funghi: le vaste foreste circostanti sono conosciute<br />

per diversi tipi di funghi che crescono nella zona.<br />

festa degli apicoltori a Cracovia sulla Piazza Wolnica; la fiera<br />

dei prodotti dell’apicoltura e lezioni<br />

fiera dei prodotti regionali con il concorso per il miglior<br />

piatto con le prugne secche<br />

evento riferito alla tradizione dei frutteti del comune Raciechowice,<br />

presentazioni della cucina regionale e numerosi<br />

concorsi.<br />

festa nel famoso villaggio per le coltivazioni di cavoli, si può<br />

assaggiare tra l’altro bigos charsznicki da un cavolo locale<br />

è un festival dei piatti di fagiolo, coltivato nella zona e preparati<br />

dagli ospiti del festival invitati anche dall’estero.<br />

tutto collegato con ziemniak: patate al forno, a freddo a caldo,<br />

nelle insalate, dolci, zuppe...<br />

concorsi per i migliori prodotti regionali, degustazione di<br />

specialità della Valle di Carpa, e la dimostrazione di pesca.<br />

patate arrosto „po cabańsku” è una specialità regionale della<br />

terra chrzanecka e il festival è la migliore occasione per provare<br />

molte varianti di questo piatto originale.<br />

fiera di pierogi e di delizie di Natale durante la Fiera natalizia<br />

della Piazza del Mercato


Punkty Unità Punkty del informacji Informacji Sistema turystycznej d’informazione Turystycznej turistica di Małopolska<br />

KraKów<br />

InfoKraków, ul. Powiśle 11, 31-101 Kraków<br />

\+48 513 099 688,<br />

it.krakow@msit.malopolska.pl<br />

InfoKraków, ul. Św. Jana 2, 31-018 Kraków<br />

\+48 12 421 77 87<br />

InfoKraków, Os. Słoneczne 16,<br />

31-958 Kraków<br />

\+48 12 643 03 03<br />

InfoKraków, ul. Józefa 7, 31-056 Kraków<br />

\+48 12 422 04 71<br />

InfoKraków Sukiennice,<br />

Rynek Główny 1/3, 31-042 Kraków<br />

\+48 12 433 73 10<br />

InfoKraków Sanktuarium w Łagiewnikach,<br />

ul. Siostry Faustyny 3, 30-608 Kraków<br />

\+48 12 263 60 64<br />

InfoKraków, ul. Szpitalna 25,<br />

31-024 Kraków<br />

\+48 12 432 01 10<br />

InfoKraków Pawilon Wyspiański,<br />

pl. Wszystkich Świętych 2, 31-004<br />

\+48 12 616 18 86<br />

InfoKraków Międzynarodowy Port<br />

Lotniczy w Balicach, 32-083 Balice<br />

\+48 12 285 53 41<br />

Myślenice<br />

Rynek 27, 32-400 Myślenice<br />

\+48 12 272 23 12,<br />

it.myslenice@msit.malopolska.pl<br />

wiśniowa<br />

Wiśniowa 301, 32-412 Wiśniowa<br />

\+48 12 271 44 93,<br />

it.wisniowa@msit.malopolska.pl<br />

Dobczyce<br />

ul. Podgórska 1, 32-410 Dobczyce<br />

\+48 12 271 01 53,<br />

it.dobczyce@msit.malopolska.pl<br />

olKusz<br />

ul. Floriańska 8, 32-300 Olkusz<br />

\+48 32 72 43 282,<br />

it.olkusz@msit.malopolska.pl<br />

Miechów<br />

Plac Kościuszki 1A, 32-200 Miechów<br />

\+48 41 383 13 11,<br />

it.miechow@msit.malopolska.pl<br />

Tarnów<br />

Rynek 7, 33-100 Tarnów<br />

\+48 14 688 90 90,<br />

it.tarnow@msit.malopolska.pl<br />

Tuchów<br />

ul. Chopina 10, 33-170 Tuchów<br />

\+48 14 652 54 36,<br />

it.tuchow@msit.malopolska.pl<br />

Dąbrowa TarnowsKa<br />

ul. Polna 13, 33-200 Dąbrowa Tarnowska<br />

\+48 14 657 00 07, it.dabrowatarnowska@msit.malopolska.pl<br />

waDowice<br />

ul. Kościelna 4, 34-100 Wadowice<br />

\+48 33 873 23 65, it.wadowice@msit.<br />

malopolska.pl<br />

anDrychów<br />

Rynek 27, 34-120 Andrychów<br />

\+48 33 842 99 36,<br />

it.andrychow@msit.malopolska.pl<br />

sucha besKiDzKa<br />

ul. Zamkowa 1, 34-200 Sucha Beskidzka<br />

\+48 33 874 26 05,<br />

it.sucha-beskidzka@msit.malopolska.pl<br />

oświęciM<br />

ul. St. Leszczyńskiej 12, 32-600 Oświęcim<br />

\+48 33 843 00 91,<br />

it.oswiecim@msit.malopolska.pl<br />

chrzanów<br />

Aleja Henryka 40, 32-500 Chrzanów<br />

\+48 32 623 20 44,<br />

it.chrzanow@msit.malopolska.pl<br />

Trzebinia<br />

ul. Kościuszki 74, 32-540 Trzebinia<br />

\+48 32 612 14 97,<br />

it.trzebinia@msit.malopolska.pl<br />

zaKopane<br />

ul. Kościeliska 7, 34-500 Zakopane<br />

\+48 18 201 20 04,<br />

it.zakopane@msit.malopolska.pl<br />

poronin<br />

ul. Józefa Piłsudskiego 2, 34-520 Poronin<br />

\+48 18 207 42 98,<br />

it.poronin@msit.malopolska.pl<br />

wiTów<br />

Witów 239A, 34-512 Witów<br />

\+48 18 207 18 98,<br />

it.witow@msit.malopolska.pl<br />

biały Dunajec<br />

ul. Jana Pawła II 363, 34-425 Biały Dunajec<br />

\+48 18 200 16 90,<br />

it.bialy-dunajec@msit.malopolska.pl<br />

białKa TaTrzańsKa<br />

ul. Środkowa 16, 34-405 Białka Tatrzańska<br />

\+48 18 533 19 59,<br />

it.bialka-tatrzanska@msit.malopolska.pl<br />

nowy Targ<br />

Rynek 1, 34-400 Nowy Targ<br />

\+48 18 266 30 36,<br />

it.nowy-targ@msit.malopolska.pl<br />

rabKa-zDrój<br />

ul. Parkowa 2, 34-700 Rabka-Zdrój<br />

\+48 18 269 15 53,<br />

it.rabka-zdroj@msit.malopolska.pl<br />

nowy sącz<br />

ul. Szwedzka 2, 33-300 Nowy Sącz<br />

\+48 18 444 24 22,<br />

it.nowy-sacz@msit.malopolska.pl<br />

Krynica-zDrój<br />

ul. Zdrojowa 4/2, 33-380 Krynica-Zdrój<br />

\+48 18 472 55 77,<br />

it.krynica-zdroj@msit.malopolska.pl<br />

liManowa<br />

Rynek, 34-600 Limanowa<br />

\+48 18 337 58 00,<br />

it.limanowa@msit.malopolska.pl<br />

biecz<br />

Rynek 1, 38-340 Biecz<br />

\+48 13 447 92 47,<br />

it.biecz@msit.malopolska.pl<br />

sęKowa<br />

Siary 19, 38-307 Sękowa<br />

\+48 18 351 87 70,<br />

it.sekowa@msit.malopolska.pl<br />

31<br />

note


note<br />

32

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