lattosio - Accademia Internazionale di Nutrizione Clinica

A.I.Nu.C. – N. Canonico
1

INTOLLERANZA ALLERGIA
FATTORE
SCATENANTE:
LATTOSIO
SINTOMATOLOGIA
GASTROENTEROLOGICA
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FATTORE
SCATENANTE:
PROTEINE
SINTOMATOLOGIA
RESPIRATORIA
CUTANEA
GASTROENTERICA
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ALLERGIA ALIMENTARE SINDROME CARATTERIZZATA DA
SINTOMATOLOGIA RIPRODUCIBILE CHE SI
MANIFESTA DOPO INGESTIONE DI UN
ALIMENTO SPECIFICO (sempre prima delle
IPERSENSIBILITA’
IgE MEDIATA
SINTOMATOLOGIA
A.I.Nu.C. – N. Canonico
due ore dall’ingestione) E PER CUI SI
DIMOSTRA BASE IMMUNOLOGICA (IgE
mediata)
CUTE:
orticaria – angioedema – dermatite atopica
TRATTO GASTROINTESTINALE:
enterite – nausea – vomito – dolori – diarrea
APPARATO RESPIRATORIO:
rinite allergica – asma
GENERALIZZATA:
anafilassi
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A.I.Nu.C. – N. Canonico
SINDROME DA MALASSORBIMENTO
ALIMENTARE
SINDROME CARATTERIZZATA DA SINTOMATOLOGIA
GASTROINTESTINALE CHE INSORGE CON MECCANISMO NON
IMMUNOLOGICO O SCONOSCIUTO LEGATA AD UN AMPIO
SPETTRO DI PATOLOGIE AD ETIOLOGIA DIFFERENTE E CON
VARIE MANIFESTAZIONI CLINICHE CARATTERIZZATE DALLA
RIDUZIONE DEI PROCESSI DI ASSORBIMENTO DI UNO O PIU’
NUTRIENTI
INTOLLERANZA AL LATTOSIO
NO
ALLERGIA AL LATTE
REAZIONE SISTEMA
IMMUNITARIO A PROTEINE
DEL LATTE
4

LATTE
COMPONENTE FONDAMENTALE DELLA DIETA ED IL SUO
VALORE NUTRIZIONALE E’ COMPROVATO DA MILLENNI DI
COSTANTE IMPIEGO NELLA ALIMENTAZIONE UMANA
E’ UN ALIMENTO COMPLETO PER L’ADULTO ESSENDO
CARENTE SOLO IN VITAMINE E FERRO.
IL LATTE MATERNO, OLTRE A PROTEINE, GRASSI, VITAMINE, MINERALI
ED ALTRI PRINCIPI ATTIVI DI STIMOLO SULLE FUNZIONI BIOLOGICHE
DEL BAMBINO, CONTIENE CARBOIDRATI, OLIGOSACCARIDI IN GRADO
DI FAVORIRE LO SVILUPPO DI BATTERI PROBIOTICI, IN PARTICOLARE I
BIFIDOBATTERI, PRESENTI NELL’INTESTINO DEL LATTANTE,
PROTEGGENDO, IN TAL MODO, L’APPARATO DIGERENTE DEL
BAMBINO
DALLE INFEZIONI
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COSA E’ L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
INCAPACITA’ O SCARSA CAPACITA’ DI DIGERIRE IL LATTOSIO, ZUCCHERO
CONTENUTO NEL LATTE E NEI DERIVATI, CAUSATA DA DEFICIENZA DI LATTASI,
ENZIMA PRODOTTO A LIVELLO DEL TENUE.
LA LATTASI (BETA-GALATTOSIDASI) SCINDE (IDROLISI) IL LATTOSIO (DISACCARIDE)
IN DUE ZUCCHERI SEMPLICI: GLUCOSIO E GALATTOSIO, CHE VENGONO ASSORBITI
FONTE DI ENERGIA
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COMPONENTE DI GLICOPROTEINE
E GLICOLIPIDI
NUTRIENTE ESSENZIALE PER FORMAZIONE
GALATTOLIPIDI CEREBRALI
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MALASSORBIMENTO
alterazione dei processi biologici
implicati nella scissione e nell’assorbimento
del lattosio con conseguente
incapacità di trasportare
lo zucchero dal lume intestinale
verso il circolo ematico
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2/3
INTOLLERANZA
comparsa di sintomi o
segni clinici conseguenti
all’eccesso di zucchero
(non scisso) nel lume
intestinale
• non tutti quelli che hanno deficienza di lattasi hanno sintomi
• i sintomatici hanno deficienza di lattasi intolleranti
• molti con intolleranza al lattosio possono tollerare una certa
quantità di lattosio nella dieta
1/3
7

LATTOSIO
• il più importante degli zuccheri contenuto nel latte umano (7 g./dl.)
e vaccino (4,8 g./dl.)
• rilevante valore nutrizionale
• capacità di migliorare assorbimento di molti minerali: Ca Mg Zn
• promuove crescita colonica di
bifidobacterium
• non può essere assorbito intatto
dall’enterocita ma deve essere
idrolizzato nei suoi due monosaccaridi
dalla lattasi presente sull’
orletto a spazzola dei villi del
piccolo intestino, con espressione
massima a livello medio digiunale
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LATTASI
• presente sulla superficie mucosa del piccolo intestino già alla 8a
settimana, cresce e massima espressione alla nascita
• dopo i primi mesi di vita comincia a decrescere a volte fino alla
scomparsa; per l’utilizzazione del lattosio è sufficiente il 50% della
attività della lattasi
POLISACCARIDI
CARBOIDRATI (amido) ASSORBI
ASSUNTI CON IDROLISI MENTO
DIETA
DISACCARIDI
(lattosio, maltosio..)
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DISTRIBUZIONE – PREVALENZA ?
• comune condizione più frequente negli adulti, con maggiore
incidenza in anziani
NORD EUROPA: 10%
CENTRO EUROPA: 30%
SUD EUROPA: 70%
USA: 22%
AFRICANI: 60%
LATINI: 80%
INDIANI D’AMERICA: > 90%
ASIATICI: > 90%
ITALIA
NORD: 50%
CENTRO: 19%
SUD: 70%
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COME SI SVILUPPA LA DEFICIENZA DI LATTASI
?
• PRIMARIA
la deficienza di lattasi “primaria” sviluppa precocemente, intorno
ai due anni; molti bambini con deficienza di lattasi non sviluppano
sintomi fino all’adolescenza o all’età adulta
implicazione genetica in tale deficienza
• SECONDARIA
conseguenza di danno della mucosa intestinale (processi infettivi,
allergici, infiammatori); può verificarsi in qualsiasi età ed è più
comune nell’infanzia
solitamente fenomeno transitorio, si risolve quando la malattia di
fondo viene curata, guarisce la mucosa intestinale, c’è il ripristino
degli enzimi dell’orletto a spazzola dei villi
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L’espressione e l’attività lattasi inizia a diminuire intorno ai due
anni con riduzione progressiva geneticamente programmata ma
i sintomi di intolleranza raramente sviluppano prima dei sei anni
e possono restare inapparenti fino all’età adulta a seconda della
quantità di lattosio ingerito nella dieta e della velocità di riduzione
della attività lattasica intestinale
CARENZA CONGENITA DI LATTASI
Estremamente rara:
nei neonati con sintomi di intolleranza
al lattosio va presa in considerazione
l’allergia alle proteine del latte
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COSA SUCCEDE SE MANCA LA LATTASI
?
LATTOSIO INGERITO CON LA DIETA
no lattasi, non idrolisi
ARRIVO NEL COLON DI LATTOSIO NON IDROLIZZATO
Richiamo di acqua: fermentazione del lattosio da parte della flora batte-
Effetto osmotico rica, produzione di gas; produzione di acidi organici
DIARREA GONFIORE
CRAMPI
DOLORE ADDOMINALE
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QUALI SONO I SINTOMI ?
I SINTOMI INSORGONO DAI 30 AI 120 MINUTI DOPO L’INGESTIONE DI
LATTE E DERIVATI:
MODERATI DEFICIENZA DI LATTASI
SEVERI TOLLERANZA
• DOLORI ADDOMINALI CRAMPIFORMI
NON FOCALI E NON SPECIFICI
• GONFIORE, TENSIONE, METEORISMO,
FLATULENZA
• AUMENTO PERISTALSI CON BORBORIGMI
• DIARREA CON FECI POLTACEE, ACQUOSE,
ACIDE
SERVONO PIU’ DI 12 GR. DI LATTOSIO
(240 ML. DI LATTE) PER PROVOCARE I SINTOMI
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QUALI SONO I SINTOMI ?
DIPENDENZA DEI SINTOMI DA CIBO ASSOCIATO: PIU’ RAPIDO E’ IL PASSAGGIO
DEL LATTOSIO DALLO STOMACO ALL’INTESTINO CON DEFICIT DI LATTASI E PIU’
EVIDENTE E’ LA SINTOMATOLOGIA
INGESTIONE CON ZUCCHERI SINTOMI PIU’ EVIDENTI
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SVUOTAMENTO GASTRICO
INGESTIONE CON GRASSI SINTOMI MENO EVIDENTI
>
<
QUANTITA’ LATTOSIO INGERITA - ETA’
VELOCITA’ SVUOTAMENTO GASTRICO /TIPO PASTO INTENSITA’
TEMPO DI TRANSITO INTESTINALE SINTOMATOLOGIA
ATTIVITA’ LATTASICA INTESTINALE
CAPACITA’ DI COMPENSO DA PARTE DEL COLON
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ESPRESSIONE CLINICA ?
EREDITARIA
DEFICIENZA LATTASI PRIMARIA
SECONDARIA
FORMA CONGENITA
• diarrea acquosa che il neonato sviluppa appena viene nutrito con
latte materno
• ritardo della crescita, disidratazione, rapida insorgenza alcalosi
• rimane tutta la vita abolizione latte dalla dieta
• forma molto rara e su base genetica
• mucosa tenue istologicamente normale
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ESPRESSIONE CLINICA ?
FORMA PRIMARIA DELL’ADULTO
• forma più comune, geneticamente determinata
• mucosa normale
• caratterizzata da un declino progressivo, “non persistenza”, nel
corso della vita, della attività lattasica (diminuzione progressiva
fino al 10% intorno ai 50 anni)
• “ipolattasia dell’adulto”: conseguenza della fisiologica
down-regulation dell’attività enzimatica della lattasi
• non tutti con stesso grado di intolleranza “colonic salvage”
• “colonic salvage”: capacità di adattamento del colon che consente
di assumere quantità progressivamente maggiori di lattosio e
rimanere asintomatici, in assenza di lattasi (batteri colon possono
degradare ogni giorno fino a 12,5 gr. di carboidrati e contengono
anche la lattasi)
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ESPRESSIONE CLINICA ?
FORMA SECONDARIA
ACQUISITA
• causata da patologie che
determinano alterazioni
della mucosa digiunale con
conseguente danno
enzimatico
• danno acuto o cronico
• cessa quando si risolve
la situazione patologica
del piccolo intestino
• attività lattasica molto
sensibile al danno
epiteliale
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gastroenteriti morbo di Crohn
malattia celiaca terapia radiante
deficit immunologici
infezioni intestinali: batteri, virus, parassiti
(giardia) (rotavirus: principale causa di
enterite acuta nel lattante e bambino
prescolare)
trattamenti farmacologici (kanamicina,
neomicina, polimicina, tetraciclina,
colchicina, alcuni chemioterapici)
alcune condizioni postchirurgiche
alcoolismo cronico
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ESPRESSIONE CLINICA ?
ALTA PREVALENZA CELIACHIA
NEI PAZIENTI CON INTOLLERANZA
AL LATTOSIO
SCREENING SIEROLOGICO
CELIACHIA PRIMA CHE TALI
PAZIENTI INIZIANO DIETA
CON ESCLUSIONE LATTOSIO
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IN TALI PAZIENTI IL DEFICIT DI
LATTOSIO E’ UNA DELLE
POSSIBILI MANIFESTAZIONI
DELLA CELCIACHIA
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
• ANAMNESI
• RIMOZIONE LATTE DALLA DIETA
• BIOPSIE DIGIUNALI
• CURVA GLICEMICA DOPO CARICO ORALE DI LATTOSIO
• ESAME FECI
• TEST GENETICO
• BREATH TEST
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
RIMOZIONE LATTE DALLA
DIETA
• metodo empirico e semplicistico, non scientifico
• inadeguato: lattosio presente in molti insospettabili alimenti
• probabilmente dannoso se l’eliminazione del latte dalla dieta
non è dovuta
• probabilmente eccessivo: non sempre è necessario eliminare
del tutto il lattosio
BIOPSIE DIGIUNALI
• test invasivo
• possibile mucosa normale
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
CURVA GLICEMICA DOPO CARICO ORALE DI LATTOSIO
• carico orale di lattosio (50 gr. = ¼ lt. di latte) e glicemia ogni
mezz’ora per due ore
ESAME FECI
• aumentata acidità fecale (ph < 5,5) indica che i carboidrati non
sono stati assorbiti (dato non patognomonico)
TEST GENETICO
• campioni biologici: tampone boccale, sangue
• limite: varietà mutazioni – patologie associate
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
• test non invasivo, poco costoso, facilmente realizzabile, ripetibile,
• la dose di lattosio utilizzata (20 gr.) non provoca disturbi
• sensibilità: 77,6% - specificità: 97,6%
PRINCIPIO DEL TEST:
• idrogeno / metano sono prodotti, nel tubo digerente, attraverso la
fermentazione batterica dei carboidrati (zuccheri, amidi, fibre veg.)
• se il lattosio non è idrolizzato dalla lattasi viene fermentato dalla
flora batterica del colon con produzione di idrogeno che, assorbito
nel sangue, viene eliminato attraverso i polmoni
• se dopo l’assunzione di lattosio si ha un incremento della eliminazione
di idrogeno con l’aria espirata (cut off > 20 ppm) vuol dire che
il lattosio non è stato idrolizzato ASSENZA DI LATTASI
non produttori di idrogeno: 5-10%
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
24

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
LATTASI PRESENTE LATTASI ASSENTE
25

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
• CARBOIDRATI INTRO-
DOTTI PER OS FERMEN
TATI DALLA FLORA BAT-
TERICA (FISIOLOGICA
NEL COLON)
• 14-20% DELL’IDROGE-
NO PRODOTTO VIENE
ASSORBITO ED ELIMI-
NATO CON ARIA ESPI-
RATA
• IDROGENO PRESENTE
NEI CAMPIONI DI ARIA
ESPIRATA PUO’ ESSERE
DOSATO MEDIANTE
GASCROMATOGRAFO
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HYDROGEN BREATH
TEST
26

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
NORMALE MALASSORBIMENTO
27

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
CAMPIONI DI
ARIA PRELEVATI
OGNI
MEZZ’ORA
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INCREMENTO DI 20 PPM
RISPETTO A CONCENTRAZIONE
BASALE: INDICATIVO DI
MALASSORBIMENTO DI
LATTOSIO
HYDROGEN BREATH
TEST
DURATA
TEST
4 HR.
28

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
• CARBOIDRATI NON ASSORBITI
NEL PICCOLO INTESTINO SONO
SUBSTRATO PER FLORA SACCA-
ROLITICA DEL COLON
• GAS COSTITUITI PER IL 99% DA
CO2, H2, CH4, O2; CH4 E H2 NON
SONO PRODOTTI DA CELLULE
UMANE MA SOLO DA FERMEN-
TAZIONE CARBOIDRATI DA PAR-
TE DI BATTERI ANAEROBI
• A DIGIUNO: H2 NELL’ARIA ALVE
OLARE < 10 PPM
(FERMENTAZIO-
NE FIBRE ASSUNTE PASTO PRECE
DENTE)
• AUMENTO H2 DOPO SUBSTRA
TO INDICA MANCATO ASSORBI-
MENTO
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HYDROGEN BREATH
TEST
minuti
29

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
COME CI SI PREPARA AL TEST?
• condizione indispensabile per ottenere risultati attendibili è la
presenza di una adeguata flora batterica fermentante
NO LASSATIVI NEI 5 GIORNI PRECEDENTI modificano
NO ESAMI (CLISMA/RSCS) RECENTISSIMI escrezione
NO CLISTERI NEI GIORNI PRECEDENTI respiratoria
NO ANTIBIOTICI NEI 15 GG. PRECEDENTI di idrogeno
NO DIARREA NEI GG. PRECEDENTI
• evitare alterazioni del tempo di transito intestinale
NO PROCINETICI O ANTISPASTICI NEI GIORNI
PRECEDENTI
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falsi
negativi
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
COME CI SI PREPARA AL TEST?
• presenza di carboidrati non assorbiti può interferire con escrezione
respiratoria di idrogeno
DIETA DUE GG. PRECEDENTI L’ESAME:
SI: RISO, PATATE, CARNE MAGRA, PESCE, UOVA, FETTE BISCOTTATE
NO: PANE, PASTA, VERDURA, LEGUMI, FORMAGGIO, CRUSCA, FRUTTA,
CIBI CONTENENTI FIBRE, LATTE E DERIVATI NON FERMENTATI
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
COME CI SI PREPARA AL TEST? falsi positivi
• digiuno da 5 ore mancato rispetto
• evitare influenze negative sulla frequenza respiratoria
NO FUMO NELLE DUE ORE PRECEDENTI L’ESAME
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NO ATTIVITA’ FISICA E DURANTE L’ESECUZIONE DEL TEST
NO SONNO
•evitare la fermentazione del substrato somministrato da parte
della flora batterica del cavo orale
DETERSIONE CAVO ORALE CON CLOREXIDINA 0,2%
32

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
COME SI ESEGUE IL TEST
• raccolta campione aria espirata a digiuno
• assunzione del lattosio (20 gr.) in 100 cc. di acqua
• raccolta campioni aria espirata ogni 30 minuti
per 4 ore
CAMPIONI RESPIRO
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massima inspirazione stabili per 6 ore a temp.
ritenzione respiro 15 sec. ambiente
massima espirazione conservano circa 90% di
H2 – CH4 per 15 gg. a -20°
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COME SI FA LA DIAGNOSI ?
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
34

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH
TEST
VALORE
BASALE
A.I.Nu.C. – N. Canonico
MISURAZIONE
INCREMENTO H2
0 20 – 40 ppm LIEVE
0 40 – 80 ppm MODERATA
0 > 80 ppm SEVERA
INTERPRETAZIONE GRADO
INTOLLERANZA
0 > 400 – 500 ppm MOLTO SEVERA
(molto rara)
35

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
tempo ppm
H2
0 min. 6
30 min. 10
60 min. 15
90 min. 12
120 min. 14
150 min. 8
180 min. 8
210 min. 6
240 min. 8
tempo ppm
H2
0 min. 5
30 min. 3
60 min. 4
90 min. 6
120 min. 4
150 min. 13
180 min. 11
210 min. 13
240 min. 12
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
36

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
tempo ppm
H2
0 min. 1
30 min. 3
60 min. 24
90 min. 49
120 min. 40
150 min. 40
180 min. 25
210 min. 32
240 min. 28
tempo ppm
H2
0 min. 1
30 min. 1
60 min. 4
90 min. 32
120 min. 33
150 min. 13
180 min. 9
210 min. 6
240 min. 6
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
37

COME SI FA LA DIAGNOSI ?
tempo ppm
H2
0 min. 1
30 min. 2
60 min. 3
90 min. 5
120 min. 5
150 min. 7
180 min. 8
210 min. 12
240 min. 10
A.I.Nu.C. – N. Canonico
HYDROGEN BREATH
TEST
SINTOMI COMPARSI IN 0 30 60 90 120 150 180 210 240
CORSO DI ESAME min. min. min. min. min. min. min. min. min.
FLATULENZA 0 0 0 0 0 0 0 0 0
DISTENSIONE ADDOMINALE 0 0 0 0 0 0 0 0 0
BORBORIGMI 0 0 0 0 0 0 0 0 0
DOLORI ADDOMINALI 0 0 0 0 0 0 0 0 0
DIARREA 0 0 0 0 0 0 0 0 0
LEGENDA
: 0 NON SINTOMI
1 SINTOMATOLOGIA LIEVE
2 SINTOMATOLOGIA MODERATA
3 SINTOMATOLOGIA GRAVE
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COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
A.I.Nu.C. – N. Canonico
ELIMINAZIONE
LATTE
LATTOSIO
DALLA DIETA
PER 100 gr. LATTE
INTERO
UNA TAZZA DI LATTE
APPORTA IL 30% CIRCA
DEL FABBISOGNO
GIORNALIERO DI CALCIO
LATTE
MAGRO
CALCIO (mg.) 120 123
FOSFORO (mg.) 92 97
VITAMINA D
liposolubile
63 tracce
39

COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
UNA TAZZA DI LATTE
APPORTA IL 30% CIRCA
DEL FABBISOGNO
GIORNALIERO DI CALCIO
PER 100 gr. LATTE
INTERO
A.I.Nu.C. – N. Canonico
LATTE
MAGRO
CALCIO (mg.) 120 123
FOSFORO (mg.) 92 97
VITAMINA D
liposolubile
63 tracce
ETA’ DOSE CALCIO/DIE
IN MG.
RACCOMANDATA
0 – 6 mesi 210
7 – 12 mesi 270
1 – 3 anni 500
4 – 8 anni 800
9 – 18 anni 1.300
19 – 50 anni 1.000
51 – 70 > anni 1.200
gravidanza/allatt. 1.000 – 1.300
40

COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
• LATTE CON MINORE QUANTITA’ DI LATTOSIO (DELATTOSATO) E’ LATTE
PREDIGE-
ERITO: IDENTICO A LATTE NORMALE CONTENENTE GLI ZUCCHERI SEMPLICI:
GLUCOSIO GALATTOSIO
IMPORTANTE FONTE DI ENERGIA SINTESI ACIDI NUCLEINICI
FONTE DI NUTRIZIONE PER CELLULE FORMAZIONE CEREBROSIDI
FAVORISCE ASSORBIMENTO CALCIO SINTESI GLICOPROTEINE SANGUE
• I CAMBIAMENTI DIETETICI DIPENDONO DALLA TOLLERANZA
• IL LATTOSIO NON E’ PRESENTE SOLO NEL LATTE E DERIVATI MA IN TANTI ALTRI
ALIMENTI PERCHE’ UTILIZZATO NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: CONSERVANTE
• IL LATTOSIO E’ PRESENTE NEI FARMACI (

COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
• TESTATA POSITIVAMENTE L’EFFICACIA E LA TOLLERABILITA’ DI UN LATTE CON
AGGIUNTA FRAZIONE ENZIMATICA RICCA DI LATTASI, OTTENUTA DA STIPITI DI
SACCHAROMICES
• TERAPIA SOSTITUTIVA:
enzima lattasi da aggiungere al latte
lacdigest (1 cp. digerisce 5 gr. di lattosio = 100 ml. di latte vaccino)
• YOGHURT: VARIABILE RISPOSTA MA TOLLERABILE (meglio al naturale)
nella fase di fermentazione del latte vengono inoculate colture selezionate di
Streptococcus thermophilus e di Lactobacillus bulgaricus; con la fermentazione il
lattosio viene idrolizzato a glucosio e galattosio, il glucosio viene trasformato in
acido piruvico che a sua volta è trasformato in acido lattico, responsabile del
sapore acidulo; meglio se il lattosio è stato ottenuto fermentando latte a basso
contenuto di lattosio (

COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
CONSIGLI
• RIDURRE QUANTITA’ DI LATTOSIO FINO A SCOMPARSA SINTOMI
• DEFINIRE DOSE MASSIMA TOLLERATA
• PICCOLE QUANTITA’ DI ALIMENTI CONTENENTI LATTOSIO SONO MEGLIO
TOLLERATE SE DISTRIBUITE NELL’ARCO DELLA GIORNATA E SE CONSUMATE
INSIEME AD ALTRI ALIMENTI
• RINUNCIARE A MOZZARELLA, CERTOSINO, FORMAGGI MOLLI AD ALTO
CONTENUTO DI LATTOSIO
• NON NECESSARIO RINUNCIARE A FORMAGGI STAGIONATI: PARMIGIANO
REGGIANO, GRANA PADANO, PROVOLONE, PECORINO E FORMAGGI A PASTA
DURA: EMMENTHAL, GROVIERA
• TERAPIA SOSTITUIVA
SILACT: 5 gtt./lt. di latte (poi frigo) o 2 gtt./tazza di latte
LACDIGEST: 1 cp. / 5 gr. di lattosio (100 ml. di latte)
LACTAID - DIGERLAT - LACTOINT -
A.I.Nu.C. – N. Canonico
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COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
ALIMENTI PERMESSI PROIBITI
ORIGINE ANIMALE CARNE; PROSCIUTTO CRUDO FEGATO; CERVELLO; CARNE
CONSERVATA; POLPETTE;
WURSTEL; ALIMENTI A BA-SE
DI CARNE SOTTOVUOTO ;
PROSCIUTTO COTTO
LATTE E DERIVATI LATTE DELATTOSATO; LATTE
DI SOIA; FORMAGGI
STAGIONATI
FARINE PANE; FARINA DI GRANO;
PASTA; RISO; SEMOLINO DI
GRANO O RISO; MAIS; ORZO;
AVENA
A.I.Nu.C. – N. Canonico
LATTE VACCINO (INTERO,
SCREMATO, CONDENSATO),
LATTICINI; CREME DI
FORMAGGI
BISCOTTI; BRIOCHES; PANE AL
LATTE; PRODOTTI CON
AGGIUNTA DI LATTE, BURRO,
PANNA; CANNELLONI;
RAVIOLI; CREME DI VERDURE
PRONTE
PESCE PESCE FRESCO O CONGELATO PESCE PRECUCINATO
44

COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
ALIMENTI PERMESSI PROIBITI
FRUTTA TUTTA: FRUTTA FRESCA, SECCA
LEGUMI TUTTI TRANNE I PROIBITI PISELLI; FAGIOLI SECCHI;
BARBABIETOLE; PUREA
DOLCI TUTTI TRANNE QUELLI CHE
DETENGONO LATTE, PANNA,
BURRO
FETTE BISCOTTATE MULINO
BIANCO; CRUSCORO; PAVESINI
CONDIMENTI
/ VARIE
A.I.Nu.C. – N. Canonico
TUTTI; OLIO DI OLIVA; OLIO DI
SEMI;
GELATI; CARAMELLE; MERENDINE;
BUDINI; BOMBONS; CIOCCOLATO
ANCHE FONDENTE; CIOCCOLATO
ISTANTANEO AL LATTE; CREMA
PASTICCERA; CAFFE’ ISTANTANEO;
CHEWING-GUM; PRODOTTI CON
AGGIUNTA DI LATTE O CREMA DI
LATTE
MARGARINA CON AGGIUNTA DI
LATTE O BURRO; MAIONESE DEL
COMMERCIO; BESCIAMELLA;
POTAGE CONTENENTE LATTE; DADI
DA BRODO; CIBI PRECUCINATI
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COME SI GESTISCE L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO
?
ALIMENTI PERMESSI PROIBITI
BEVANDE TUTTE BEVANDE FATTE CON LATTE;
POLVERI PRONTE PER LA PRIMA
COLAZIONE (NESQUIK,
OVOMALTINA)
VERDURE TUTTA QUELLA FRESCA E
SURGELATA, SENZA AGGIUNTA
DI BURRO
A.I.Nu.C. – N. Canonico
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LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
LATTE E FORMAGGI
ALIMENTO LATTOSI
O
Latte di mucca scremato 4,7
Latte mucca parz. Screma. 4,6
Latte di mucca intero 4,5
Latticello (siero latte) 4,1
Latte in polvere intero 35,1
Latte in polvere magro 50,5
Latte di pecora 4,5
Latte di capra 4,2
Latte di bufala 4,9
Latte privo di lattosio 0,5
Yoghurt intero 3,2
A.I.Nu.C. – N. Canonico
ALIMENTO LATTOSI
O
Yoghurt parz. scremato 3,3
Yighurt scremato 3,1
Yighurt magro frutta 3,1
Panna 4,1
Burro 4,0
Fiocchi di latte 2,6
Cheddar 0,23
Mozzarella vaccina 1,5 – 2,0
Formaggio caprino 1,5 – 2,0
Crescenza 1,5 – 2,0
Ricotta di pecora 3,2
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LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
LATTE E FORMAGGI
ALIMENTO LATTOSI
O
Ricotta fresca vaccina 4,0
Crema bel paese 3,2
Taleggio 0
Gorgonzola 1,0
Fontina 0
Provolone dolce 0
Pecorino 0
Parmigiano reggiano 0
Grana padano 0
Formaggino (mio) 6,0
Edam 1,0
A.I.Nu.C. – N. Canonico
ALIMENTO LATTOSI
O
Brie Tracce
Toma Tracce
Asiago Tracce
Caciocavallo Tracce
Caciotta toscana Tracce
Certosino Tracce
Emmenthal 3,6
Mascarpone Tracce
Robiola 2,3
Scamorza 1,0
stracchino tracce
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LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
ALIMENTI VARI (i più ricchi) LATTICINI
ALIMENTO LATTOSI
Purè di patate pronto O1,13-1,21
polv. Spinaci (soufflè) 1,57
Pizza margherita 0,63-0,74
Pane al latte 1,8
Pop corn formaggio 2,12
Kit kat barrette wafer 8,21
Gelato 4,8
Cioccolato caldo con latte 4,63
Cioccolato industriale 3,83
Cioccolato al latte 9,5
Gelato di panna 6,7
A.I.Nu.C. – N. Canonico
ALIMENTO LATTOSI
O
Crescenza 1,0
Burro 1.1
Ricotta di pecora 4,2
Mozzzarella di bufala 0,4
Panna 3,4
Fiocchi formaggio magro 3,2
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CALCIO IN ALIMENTI: in mg. per 100 gr. senza scarti – NO LATTE/DERIVATI
CONTENUTO
IN MG.
A.I.Nu.C. – N. Canonico
ALIMENTI
40 – 60 mg. cavolo, cappuccio, fagiolini, indivia, passata di pomodoro, rapa,
scorzonera, verza, arance, kiwi, lampone, more, prugne secche,
ribes, orzo, pane bianco, cefalo, nasello, platessa, tonno, uovo
61 – 100 mg. cardo, lenticchie secche, olive, porro, sedano, rapa, arachidi, noci,
avena, germe di grano, pane integrale, aragosta, gamberetti,
ostriche, sardine , cioccolato fondente
101-400 mg. broccoli, cavolo nero, ceci secchi, erba cipollina, prezzemolo,
spinaci, mandorle dolci, nocciole, farina di soia semi e derivati di
soia, aringa, sardine sott’olio, yogurt
> 401 mg. sesamo, emmenthal (1020 mg.) pecorino (1160 mg.) parmigiano
(1290 mg.)
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A.I.Nu.C. – N. Canonico
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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