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EUROPEAN SCHOOLS FOR HEALTHY FOOD - Slow Food

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<strong>EUROPEAN</strong> <strong>SCHOOLS</strong><br />

<strong>FOR</strong> <strong>HEALTHY</strong> <strong>FOOD</strong><br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


Cofinanziato dalla DG Agricoltura e Sviluppo rurale<br />

Con la collaborazione di Marina Mainardi, Paola Roveglia<br />

Redazione: Sarah Fleming, Elisabeth Manning, Mariagiulia Mariani<br />

Ideazione grafica: Andrea Carminati<br />

Stampa: Stargrafica, c.so Lombardia, 10 - 10099 San Mauro (TO) - Italia<br />

Stampato su carta riciclata


Sommario<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

Politica agricola comune<br />

I bambini, la salute e il cibo in Europa<br />

Il programma della UE “Frutta nelle scuole”<br />

Il programma della UE “Latte nelle scuole”<br />

European Schools for Healthy <strong>Food</strong><br />

Partner<br />

Verso la riforma della PAC e le mense da sogno<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> è un’associazione internazionale che lavora per difendere la biodiversità alimentare, diffondere l’educazione<br />

del gusto e, attraverso eventi e iniziative, avvicinare produttori e consumatori (che, per il loro ruolo attivo, preferiremmo<br />

chiamare “co-produttori”). È stata fondata nel 1989 per contrastare il fast food, la vita frenetica e la scomparsa delle<br />

tradizioni alimentari locali. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> promuove un’agricoltura sostenibile e una maggiore conoscenza del cibo e della<br />

sua origine perchè le scelte alimentari di ognuno di noi influenzano il nostro pianeta.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha più di 100.000 soci in 153 paesi.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> promuove un cibo buono (per il piacere del palato), pulito (per non danneggiare l’ambiente), giusto (per<br />

garantire un’equa remunerazione dei produttori e un giusto prezzo per i consumatori).<br />

Le attività educative, gli eventi e le campagne di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> diffondono una più ampia conoscenza del cibo. I suoi progetti<br />

salvaguardano la biodiversità agricola e i saperi tradizionali, sostenendo i produttori e valorizzando le pratiche virtuose.<br />

Le iniziative di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> rafforzano le comunità locali, favorendo il legame tra produttori e consumatori.<br />

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<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

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SLOW <strong>FOOD</strong> A MENSA<br />

Più di metà degli europei, compresi molti studenti, consuma un pasto al giorno fuori casa.<br />

Comperando, trasformando e servendo milioni di pasti al giorno, le mense dunque detengono<br />

un potenziale enorme nell’orientare il mercato verso comportamenti e prodotti<br />

virtuosi. Le istituzioni e, in particolare, le scuole hanno una grande responsabilità per migliorare<br />

i servizi delle mense e garantire ai bambini e alle loro famiglie una conoscenza del<br />

cibo più varia e più approfondita. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ritiene che un’educazione efficace sia basata<br />

sull’idea che il cibo significhi piacere, cultura e convivialità e che l’atto del mangiare sia in<br />

grado di influenzare i modi di pensare e le emozioni.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa è un programma elaborato per rendere concreti questi valori<br />

lavorando a diretto contatto con le attività di ristorazione collettiva, gli operatori del servizio<br />

e i consumatori. Una delle misure previste da questo programma è la sensibilizzazione del<br />

pubblico in merito alle proposte della Politica Agricola Comune (PAC) per lottare contro<br />

l’obesità infantile. In particolare vengono spiegati e promossi i due programmi europei<br />

denominati School Fruit Scheme e School Milk Scheme che puntano a favorire i consumi di<br />

frutta e di latte nelle scuole. A tale scopo, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> fornisce alle scuole europee, ai genitori<br />

e alle istituzioni locali gli strumenti per sfruttare le opportunità offerte dalla PAC e li invita<br />

a completarli con l’approccio olistico al cibo proposto dai progetti educativi di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>.<br />

4 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


POLITICA AGRICOLA COMUNE<br />

La Commissione europea attualmente lavora per definire la nuova Politica Agricola Comune<br />

che verrà attuata dopo il 2013. A questo scopo è stato lanciato un dibattito pubblico<br />

sul futuro della PAC, sui suoi obiettivi, i suoi principi e sul contributo che darà alla strategia<br />

”Europa 2020”.<br />

“Tutti noi abbiamo il privilegio e la responsabilità di vivere un momento culturalmente<br />

molto importante, che mette in gioco la stessa definizione di Europa. Nel futuro prossimo,<br />

le istituzioni europee potrebbero affrontare periodi di particolare vulnerabilità, a<br />

meno che non vengano riscoperte le sue caratteristiche uniche e i comuni denominatori<br />

dell’Europa.<br />

Il Parlamento Europeo deve sempre più essere costituito da uomini e donne che lavorano<br />

nell’interesse di questo organismo e progressivamente meno da rappresentanti<br />

delle singole nazioni che competono - come fosse una gara - per assicurare i maggiori<br />

benefici per i propri Paesi.<br />

Nei decenni passati, l’agricoltura è stata considerata dai governi nazionali e sovranazionali<br />

semplicemente come un qualunque elemento delle diverse politiche di produzione.<br />

Solo recentemente - nell’ultimo decennio – questo settore primario ha suscitato<br />

da parte degli organi di governo una specifica attenzione in quanto gioca un ruolo<br />

fondamentale per l’ecologia, il cambiamento climatico, la gestione delle risorse oltre<br />

che per la sicurezza alimentare.<br />

Inoltre, l’entrata nell’Unione Europea di Paesi dove una larga parte della popolazione<br />

lavora nel settore agricolo ha portato con sé un cambiamento in termini di scenari e<br />

strategie, e la stessa entrata in vigore del Trattato di Lisbona costringe a concentrarsi<br />

su questi temi.”<br />

Carlo Petrini, presidente di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong><br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

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I BAMBINI, LA SALUTE E IL CIBO IN EUROPA<br />

L’attuale dieta dei bambini europei comporta degli effetti deleteri sulla loro salute<br />

ed è al centro di grandi preoccupazioni. L’Europa sta affrontando un’epidemia di obesità:<br />

metà della sua popolazione adulta e il 20% dei bambini sono in sovrappeso e il numero<br />

di bambini obesi aumenta di 400.000 unità ogni anno. La nutrizione eccessiva sembra<br />

aggravare alcune malattie molto comuni, come il diabete, il cancro e le cardiopatie. D’altra<br />

parte, la malnutrizione infantile è raddoppiata e l’anemia tra i bambini in età prescolare<br />

rappresenta una nuova sfida da affrontare in Europa. In più paesi, soprattutto nell’Europa<br />

dell’Est, l’alimentazione insufficiente e l’obesità infantile sembrano colpire contemporaneamente<br />

i bambini.<br />

Il sistema alimentare moderno influenza i modelli di consumo, producendo<br />

ad esempio un più alto consumo di piatti pronti e una maggiore frequentazione delle catene<br />

di fast food. La globalizzazione riduce drasticamente la possibilità di approvvigionarsi<br />

di cibo locale e la velocità della nostra vita impedisce una più profonda conoscenza del<br />

mondo che ci circonda. Purtroppo questa tendenza sembra aumentare nelle giovani generazioni,<br />

per le quali il consumo di cibo non salutare e la riduzione dell’attività fisica sono<br />

tendenze più ricorrenti. Inoltre i giovani rischiano di perdere il contatto con la campagna e<br />

le stagioni e di non comprendere il significato reale dell’atto del mangiare.<br />

Scegliere uno stile di vita più sano è fondamentale per ridurre i problemi di<br />

salute legati a diete squilibrate e i loro costi pubblici. Ciò potrebbe contribuire a migliorare<br />

l’economia locale e la sostenibilità ambientale. Infine, cibo buono significa piacere e una<br />

più alta qualità della vita per le nostre società. Perciò, le istituzioni e le scuole hanno una<br />

doppia responsabilità per migliorare le abitudini alimentari: fornire l’educazione alimentare<br />

e del gusto ai giovani europei e sostenere l’agricoltura di piccola scala. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> crede che<br />

solo un approccio integrato, che comprenda tutti i settori rilevanti della catena (agricoltura,<br />

pianificazione urbana, educazione) sia efficace per migliorare e ristabilire un equilibrio più<br />

sano.<br />

La Politica Agricola Comune per i bambini<br />

La PAC ha degli obiettivi ampi: mira chiaramente alle esigenze della popolazione agricola e<br />

si interessa sempre più alle questioni legate alla salute. Infatti il collegamento tra agricoltura,<br />

cibo e benessere è oramai incontestabile. Uno dei principali obiettivi dell’attuale PAC è<br />

quello di promuovere la qualità e la sicurezza alimentare così come un settore agricolo che<br />

soddisfi la salvaguardia dell’ambiente e garantisca il benessere animale. Ciò significa che<br />

si deve tendere verso un equilibrio tra un’agricoltura che rispetti l’ambiente e le tradizioni<br />

locali ed una dieta gustosa e salutare.<br />

Il 30 maggio 2007, la Commissione europea ha pubblicato il Libro Bianco “Una strategia<br />

europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità” che affrontava<br />

il tema dell’obesità dei bambini in Europa, la sua importanza per la salute pubblica<br />

e il suo impatto economico e sociale.<br />

6 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


TITOLO<br />

Questo documento sottolinea il ruolo chiave dell’agricoltura così come l’esigenza di impostare un’azione<br />

coerente a livello europeo. Inoltre evidenzia l’importanza di educare i consumatori ad un’alimentazione<br />

responsabile e di garantire la disponibilità di cibi salutari a tutta la popolazione.<br />

Ora, una gamma di attività della DG Agricoltura e Sviluppo rurale è dedicata a diffondere una dieta<br />

migliore e più equilibrata tra le nuove generazioni, con l’obiettivo di influire positivamente sulla salute<br />

degli alunni e di ridurre la diffusione dell’obesità. Infatti, molti studi dimostrano che le abitudini alimentari<br />

sono acquisite proprio durante l’infanzia e che gli adulti tendono a riprodurre le scelte alimentari<br />

imparate nella loro prima giovinezza.<br />

Allo scopo di migliorare le abitudini alimentari dei bambini, la Commissione europea ha quindi elaborato<br />

il programma “Latte nelle scuole” e, più recentemente, nel contesto della riforma del 2007 del<br />

settore ortofrutticolo dove è emersa una nuova volontà politica, ha presentato il programma “Frutta<br />

nelle scuole”, lanciato poi nel 2009.<br />

Una sfida per migliorare le abitudini alimentari dei bambini europei<br />

I due programmi dell’Unione Europea “Frutta nelle scuole” e “Latte nelle scuole” fanno parte delle varie<br />

iniziative messe in atto a livello europeo per diffondere scelte alimentari più sane fin dall’età scolare.<br />

Questi programmi suggeriscono che si può promuovere una dieta sana fornendo a tutte le classi sociali<br />

un accesso più semplice a frutta e latticini di qualità e proponendo attività di sensibilizzazione e misure<br />

didattiche che trasmettano ai bambini l’importanza delle buone abitudini alimentari.<br />

Di pari passo a questi programmi, la Commissione europea ha lanciato anche altre due campagne per<br />

gli alunni europei:<br />

La campagna Drink it Up (il Latte – bevetene!) che intende informare gli europei sui benefici del<br />

latte e dei latticini quali alternative sane al cibo e alle bevande spazzatura.<br />

http://www.drinkitup.europa.eu/<br />

La campagna Squadra dei sapori, con lo slogan “Mangia, bevi, muoviti”, che ha organizzato tre<br />

spettacoli itineranti in sette paesi europei, dando ai bambini l’opportunità di partecipare ad attività<br />

e giochi educativi. Fanno parte della campagna anche un sito web interattivo, gare e altri eventi.<br />

http://ec.europa.eu/agriculture/tasty-bunch/<br />

Questo impegno della Commissione europea è stato integrato nei progetti di educazione alimentare<br />

e al gusto di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>, con l’obiettivo di insegnare ai giovani a sviluppare l’utilizzo dei sensi e aiutarli<br />

a comprendere il valore culturale del cibo. Così facendo, si stimoleranno una nuova consapevolezza e<br />

cambiamenti sociali virtuosi.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

7


IL PROGRAMMA DELLA UE “FRUTTA NELLE SCUOLE”<br />

I progetti di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> condividono i due principali elementi del programma della UE “Frutta nelle<br />

scuole”: l’importanza del mangiare frutta e verdura e come scegliere questi prodotti. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sostiene<br />

che la frutta e la verdura fanno bene alla salute, al pianeta e al piacere. Secondo questi principi, la<br />

frutta e la verdura sono esaminate in base al loro contenuto nutrizionale, al loro ruolo nella storia locale,<br />

nella vita della comunità e per il mantenimento per la biodiversità del territorio.<br />

Ai bambini viene insegnato come scegliere la frutta e la verdura valutando:<br />

la stagionalità<br />

la freschezza<br />

l’offerta locale<br />

il metodo di produzione utilizzato per la coltivazione<br />

le varietà locali<br />

il sapore<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> educa al consumo di frutta e verdura attraverso alcune attività pratiche, come gli orti scolastici,<br />

lo scambio di sementi e di ricette. Gli orti scolastici di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> in particolare prestano attenzione<br />

alla frutta e alla verdura dalle sementi fino alla tavola, seguendo il completo ciclo di coltivazione dalla<br />

semina al raccolto, fino alla preparazione degli alimenti e al compostaggio. Questi progetti impegnano<br />

attivamente un gruppo di persone (insegnanti, tecnici, nonni) che formano così una comunità dell’apprendimento<br />

che condivide lo stesso desiderio di lavorare per migliorare l’alimentazione delle future<br />

generazioni.<br />

Base giuridica<br />

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO (CE) n. 1234/2007 (Articoli 103ga e 103h) e REGOLAMENTO DELLA<br />

COMMISSIONE (CE) n. 288/2009 del 7 Aprile 2009 che stabilisce regole dettagliate per applicare il<br />

Regolamento del Consiglio (CE) n. 1234/2007 in materia di aiuti comunitari per la distribuzione di frutta,<br />

verdura, ortofrutticoli trasformati, banane e prodotti da esse derivati ai bambini negli istituti scolastici,<br />

nell’ambito del programma “Frutta nelle scuole”.<br />

Obiettivi<br />

Il programma UE “Frutta nelle scuole” intende dare un quadro di riferimento e assicurare coerenza<br />

promuovendo nuove iniziative che prevedano l’aumento durevole della quota di frutta e di verdura<br />

nella dieta degli alunni, nell’età in cui si formano le abitudini alimentari.<br />

I suoi obiettivi sono:<br />

aumentare il consumo a lungo termine di frutta e verdura tra gli alunni;<br />

promuovere abitudini alimentari sane tra gli scolari, contribuendo così a un miglioramento duraturo<br />

della salute e alla riduzione dell’obesità;<br />

facilitare l’accesso a iniziative che promuovano il consumo di frutta e verdura da parte degli alunni<br />

nelle regioni più povere e tra i segmenti più svantaggiati della popolazione;<br />

avvicinare l’Europa ai cittadini rispondendo alle loro reali preoccupazioni.<br />

8 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


Attuazione<br />

I fondi europei che sono pari a 90 milioni di euro servono per l’acquisto e la distribuzione di frutta<br />

e verdura fresche nelle scuole e per coprire alcuni costi correlati (l’attrezzatura, il monitoraggio, la<br />

valutazione e la comunicazione). I fondi stanziati dalla Commissione europea sono integrati dai fondi<br />

nazionali e privati in quegli Stati membri che scelgono di far uso del programma. La UE cofinanzia al<br />

50% (75% nelle regioni ammissibili in base all’obiettivo della convergenza). Il programma prevede che<br />

siano date frutta e verdura agli alunni, ma richiede anche agli Stati membri di costruire strategie (incluse<br />

iniziative di sensibilizzazione ed educazione) e di condividere le buone pratiche. Sono compresi anche<br />

il monitoraggio e la valutazione. Il programma è cominciato all’inizio dell’anno scolastico 2009/2010<br />

con 23 Stati membri partecipanti. Questo numero è aumentato per l’anno scolastico 2010-2011 con 25<br />

Stati membri partecipanti.<br />

Le procedure di attuazione sono diverse in ogni Stato membro, anche se essi devono ottemperare alle<br />

regole definite a livello comunitario. I Ministri nazionali dell’Agricoltura di solito sono incaricati di gestire<br />

il programma per ogni Stato membro.<br />

Gli Stati membri hanno bisogno di redigere una strategia in via preliminare, che deve descrivere il<br />

bilancio del programma, inclusi i contributi nazionali e comunitari, la durata, il gruppo di riferimento,<br />

l’elenco dei prodotti ammessi. La Strategia nazionale deve anche provvedere alle misure accompagnatorie<br />

necessarie per rendere efficace il programma. Tali misure possono incentrarsi sul miglioramento<br />

della conoscenza del settore della frutta e della verdura o sulle abitudini alimentari sane, come lo<br />

sviluppo di siti web e l’organizzazione di visite in aziende agricole o di sessioni di orticoltura. Le misure<br />

accompagnatorie dovrebbero offrire opportunità di cooperazione con le organizzazioni della società<br />

civile. Infine, allo scopo di stabilire dati coerenti per ulteriori ricerche sulla convenienza del programma<br />

“Frutta nelle scuole” nelle sue diverse varianti e per lo scambio di “buone pratiche”, il monitoraggio e<br />

la valutazione devono formare parte integrante della Strategia nazionale.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

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I principi seguenti sui gruppi di riferimento e i prodotti sono validi per l’intero programma<br />

Gruppo di riferimento e richiedenti aiuto ammissibili<br />

L’aiuto comunitario è indirizzato ai bambini che frequentano regolarmente uno qualsiasi degli istituti<br />

scolastici amministrati o riconosciuti dalle autorità competenti di uno Stato membro. Tali aiuti sono<br />

concessi agli stati membri in proporzione al numero complessivo di bambini dai sei ai dieci anni (gruppo<br />

di riferimento). Tuttavia, gli Stati membri sono liberi di estendere il gruppo di riferimento del loro<br />

programma.<br />

Tutti i bambini, indipendentemente dal loro status economico e storia personale, frequentano la scuola.<br />

Dunque, le scuole sono l’ambiente perfetto per un programma che ha l’ambizione di raggiungere il<br />

numero più ampio possibile di bambini. Comunque la responsabilità ultima è dei genitori che devono<br />

fornire ai loro figli una dieta bilanciata. Il programma vuole aiutare i genitori a raggiungere questo<br />

obiettivo.<br />

Per quanto riguarda i candidati ammissibili agli aiuti, il programma rispetta la diversità dei sistemi scolastici<br />

degli Stati membri. Per questo, gli Stati membri possono selezionare i candidati per gli aiuti dai<br />

seguenti enti:<br />

istituti scolastici inclusi gli asili nido, altri istituti pre-scolari, scuole primarie e secondarie;<br />

autorità scolastiche rispetto ai prodotti distribuiti ai bambini nella propria area;<br />

fornitori e/o distributori dei prodotti;<br />

organizzazioni che agiscono a nome di uno o più istituti scolastici, create proprio per quello scopo;<br />

qualunque altro ente pubblico o privato che gestisca la distribuzione dei prodotti in base al programma,<br />

la valutazione e/o la comunicazione.<br />

Prodotti ammissibili<br />

Nelle loro strategie, gli Stati membri redigono un elenco di frutta e verdura, prodotti ortofrutticoli trasformati,<br />

banana e suoi derivati che saranno ammessi all’interno dei rispettivi programmi. Scelgono i<br />

loro prodotti sulla base di criteri oggettivi che possono comprendere stagionalità, disponibilità o preoccupazioni<br />

ambientali. Possono anche dare una preferenza a prodotti di origine comunitaria.<br />

Per far sì che i prodotti ammessi a beneficiare degli aiuti offrano un livello elevato di protezione della salute<br />

dei bambini e stimolino abitudini alimentari sane, conviene che gli Stati membri escludano dal programma<br />

prodotti con aggiunta di zuccheri, grassi, sale o dolcificanti, salvo quando, in casi debitamente<br />

giustificati, come per esempio quando uno Stato membro vuole assicurarsi un ampio assortimento di<br />

prodotti in base al proprio programma o vuole rendere il proprio programma più attraente, la strategia<br />

prevede l’ammissione di tali prodotti, se solo si aggiunge un quantitativo limitato di tali sostanze. In<br />

ogni caso, occorre che in ogni Stato membro l’elenco dei prodotti ammessi a beneficiare degli aiuti sia<br />

approvato dall’autorità sanitaria nazionale competente.<br />

10 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


Principali risultati<br />

Durante il primo anno il programma è stato realizzato con un discreto successo in molti Stati membri. Si<br />

può osservare che esiste una grande varietà di modelli, pratiche e esperienze in termini di prodotti scelti,<br />

livello di organizzazione, misure accompagnatorie ecc. e che esiste un grande bisogno di diffondere,<br />

scambiare e condividere questa esperienza.<br />

A tale scopo dal giugno 2010 è operativa una piattaforma web e che viene progressivamente arricchita<br />

con un Forum, aperto alla discussione e condivisione di idee e la sezione “Fruitfully”, dove i partecipanti<br />

possono caricare i loro programmi e le loro iniziative collegate al programma “Frutta nelle scuole”.<br />

Inoltre, si è creato un “gruppo di partecipanti” al fine di informare la Commissione e gli Stati membri sulla<br />

fattibilità dell’attuazione del programma e lo scambio di buone pratiche.<br />

Alla fine del 2009 è stato istituito un “gruppo scientifico di esperti” per offrire alla Commissione un aiuto<br />

tecnico in un’ampia varietà di campi collegati all’attuazione, al monitoraggio e valutazione del Programma.<br />

Per informazioni più dettagliate, vedere:<br />

http://ec.europa.eu/agriculture/markets/fruitveg/sfs/index_en.htm e<br />

http://ec.europa.eu/agriculture/fruit-and-vegetables/school-fruit-scheme/index_en.htm<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

11


PROGRAMMA DELLA UE “LATTE NELLE SCUOLE”<br />

Per promuovere il programma della UE “Latte nelle scuole” <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> si concentra sul piacere<br />

dell’atto del mangiare. I bambini che partecipano ai progetti di educazione alimentare e al gusto<br />

di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> scoprono la grande varietà dei latticini disponibili e partecipano a degustazioni per<br />

riconoscere la loro qualità. Dare ai bambini l’opportunità di provare una gamma di latticini offre la<br />

possibilità ad ognuno di affinare l’utilizzo dei sensi e trovare un prodotto di proprio gusto, assicurando<br />

così un’abitudine duratura al consumo di latte. L’attività formativa viene accompagnata da lezioni sugli<br />

animali che lo producono: vacche, capre e pecore e da visite in fattorie didattiche.<br />

Le lezioni includono:<br />

una panoramica delle diverse razze locali<br />

un focus sul modo in cui sono allevate, che contribuisce alla qualità del latte che producono<br />

un incontro con un vero allevatore di mucche da latte o un produttore di formaggio<br />

l’analisi sensoriale dei prodotti<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> affronta il programma “Latte nelle scuole” così come il programma “Frutta nelle scuole”,<br />

sottolineando l’importanza di scegliere e consumare latte e latticini di qualità. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> riserva una<br />

attenzione speciale ai temi del formaggi a latte crudo e alle modalità d’allevamento degli animali, e<br />

mette in rilievo anche la preferenza per formaggi che corrispondono a tradizioni regionali e che sono<br />

prodotti con latte locale.<br />

Obiettivi<br />

Il programma della UE “Latte nelle scuole” vuole incoraggiare il consumo di latte e latticini tra i bambini<br />

in quanto fonti di importanti componenti nutritive. Il programma non ha solo un carattere nutrizionale<br />

ma anche educativo e contribuisce alla lotta contro l’obesità dei bambini. Il programma “Latte nelle<br />

scuole” intende fornire prodotti di qualità ai bambini, diffondere un modo sano di vivere e una migliore<br />

conoscenza dei prodotti attraverso l’educazione alimentare.<br />

Con la riforma del programma, vari prodotti nuovi, innovativi e più attraenti sono stati ammessi agli<br />

aiuti della UE. Oltre ai vari tipi di latte da bere, i bambini hanno accesso, ad esempio, a certi latticini<br />

fermentati con la frutta o i succhi di frutta, semplici latticini fermentati come lo yogurt, il siero, kephir<br />

ecc., e un’ampia gamma di formaggi. Gli aiuti finanziari della UE, inoltre, sono uguali per latticini interi,<br />

parzialmente scremati e scremati. Gli Stati membri hanno la possibilità di scegliere i prodotti che desiderano<br />

distribuire dalla lista dei prodotti ammessi e hanno anche la possibilità di applicare norme più<br />

rigide di quelle stabilite nell’elenco comunitario.<br />

Obiettivi specifici:<br />

mantenere o aumentare il consumo di latticini da parte degli scolari;<br />

stimolare l’abitudine a consumare latticini affinché il consumo di tali prodotti continui anche dopo<br />

che i bambini avranno lasciato la scuola;<br />

assicurarsi che i latticini siano disponibili nelle scuole e siano distribuiti per il consumo degli alunni;<br />

migliorare l’immagine e la conoscenza di latte e latticini fornendo informazioni sulle proprietà nutrizionali<br />

e altre caratteristiche.<br />

12 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


Base giuridica<br />

Regolamento del Consiglio (CE) n. 1234/2007<br />

Regolamento della Commissione (CE) n. 657/2008 del 10 luglio 2008 che stabilisce regole dettagliate per<br />

l’applicazione del Regolamento del Consiglio (CE) n. 1234/2007 per quanto riguarda l’aiuto comunitario per la<br />

fornitura di latte e latticini agli alunni negli istituti scolastici.<br />

Con il nuovo regolamento, le scuole secondarie hanno lo stesso accesso al programma degli asili nido, degli istituti<br />

pre-scolari e delle scuole primarie. Nel passato, le scuole secondarie non partecipavano spesso al programma di<br />

distribuzione del latte agli alunni perché non era obbligatorio per gli Stati membri includerle.<br />

Attuazione<br />

Il programma è realizzato a livello dello Stato membro ma la procedura di richiesta e le regole di ammissibilità<br />

sono le stesse in tutti i paesi.<br />

Chi può ottenere i prodotti?<br />

Un bambino che frequenta regolarmente l’asilo nido, la scuola materna o altri istituti prescolari; la scuola<br />

primaria o secondaria che sono amministrate o riconosciute dalla autorità competente dello Stato<br />

membro (per esempio dal Ministero della Pubblica Istruzione). Ogni bambino ha diritto ad avere<br />

0,25 litri di latte o di prodotto equivalente al giorno.<br />

Chi può fare richiesta?<br />

un istituto scolastico;<br />

un’autorità scolastica rispetto ai prodotti distribuiti agli alunni all’interno della propria area;<br />

il fornitore dei prodotti, se lo Stato membro decide in tal senso;<br />

un’organizzazione che agisce a nome di uno o più istituti scolastici o autorità scolastiche e istituita<br />

appositamente per quello scopo, se lo Stato membro decide in tal senso.<br />

Quali prodotti sono ammessi?<br />

L’elenco dei prodotti ammessi deve essere verificato a livello dello Stato membro, visto che gli Stati<br />

membri possono decidere di escludere certi prodotti o richiedere norme più rigide per le categorie<br />

seguenti di prodotti.<br />

Latte pastorizzato – semplice, con cioccolato, succo di frutta o aromatizzato;<br />

Latticini fermentati con o senza succo di frutta, aromatizzati o non aromatizzati;<br />

Derivati del latte aromatizzati o non aromatizzati con frutta, fermentati o non fermentati;<br />

Formaggi freschi e trasformati;<br />

Grana Padano e Parmigiano Reggiano;<br />

Altri formaggi.<br />

Successi principali<br />

Nell’anno scolastico 2008/2009 sono stati distribuiti 385.433 tonnellate di latticini nelle scuole in 26<br />

Stati membri con spese comunitarie pari a 75 milioni di euro. Con le nuove regole più semplici del<br />

programma così come con i nuovi prodotti disponibili, ci si attende che in futuro un numero maggiore di<br />

scuole partecipino alla distribuzione dei latticini consentendo e stimolando i bambini a sostituire alimenti<br />

e bevande di bassa qualità con latticini di alta qualità.<br />

Per informazioni dettagliate, vedere:<br />

http://ec.europa.eu/agriculture/markets/milk/schoolmilk/index_en.htm<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

13


<strong>EUROPEAN</strong> <strong>SCHOOLS</strong> <strong>FOR</strong><br />

<strong>HEALTHY</strong> <strong>FOOD</strong><br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sta rafforzando il suo impegno nel migliorare l’alimentazione quotidiana e portare sulla<br />

tavola di tutti cibo ‘buono, pulito e giusto’ con particolare attenzione alle mense scolastiche. Per questa<br />

ragione, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> propone una serie di attività che hanno lo scopo di migliorare il servizio di<br />

ristorazione scolastica e le abitudini alimentari dei bambini e anche di garantire agli studenti un pasto<br />

che combini il piacere al rispetto della salute e dell’ambiente. Il principale progetto in questo ambito<br />

è “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>”, finanziato dalla Commissione europea – DG Agricoltura e<br />

Sviluppo rurale, nel quadro dei bandi 2009/C215/04 riguardanti misure informative relative alla PAC.<br />

Questo progetto, che è iniziato nel maggio del 2010 e dovrà concludersi nell’ aprile del 2011, coinvolge<br />

una rete di scuole in Belgio, Bulgaria, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Romania, Gran Bretagna<br />

(Irlanda del Nord) e Spagna.<br />

L’obiettivo principale di “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>” è promuovere il consumo di alimenti<br />

sani e freschi da parte dei più giovani, informando le scuole e l’intera rete delle comunità dell’apprendimento<br />

di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sulle buone abitudini alimentari. La campagna coinvolge anche le famiglie, le<br />

mense scolastiche e gli enti incaricati della politica educativa. Il progetto prevede di diffondere strumenti<br />

didattici e informativi e di sensibilizzare le scuole europee sui programmi scolastici previsti dalla PAC e<br />

su altre iniziative europee che possano essere utilizzate localmente per migliorare il servizio di mensa.<br />

Attraverso questi strumenti, il servizio di ristorazione scolastica può essere migliorato, reso più sano, più<br />

rispettoso dell’ambiente e più radicato nella comunità.<br />

14 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


Tutte le scuole partecipanti ricevono il kit di educazione sensoriale “Alle Origini del Gusto”, per sviluppare<br />

attività educative che stimolino i sensi e incoraggino studenti e adulti a conoscere meglio il cibo,<br />

dalle proprietà organolettiche alle origini fino ai metodi di produzione. Alle scuole è anche suggerito<br />

come migliorare la qualità e la sostenibilità del servizio di mensa nelle sue diverse componenti, per<br />

esempio la fornitura, lo stoccaggio, la preparazione, il servizio e lo smaltimento dei rifiuti. Un sito web<br />

del progetto dà la possibilità alle scuole di entrare in contatto e pubblicare foto e video oltre a condividere<br />

informazioni sui progressi delle loro attività locali. Il sito web di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> contribuisce a diffondere<br />

i materiali delle campagne ad un pubblico ancora più ampio.<br />

Il progetto è lanciato ufficialmente in occasione di Terra Madre 2010 e prosegue fino a gennaio 2011 con<br />

l’organizzazione di seminari regionali nei dieci paesi partecipanti. Questi incontri regionali sono rivolti<br />

agli educatori, agli accademici, ai contadini, ai produttori, ai cuochi, alle istituzioni politiche, ai giovani e<br />

ai soci <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> di ogni paese, con il doppio scopo di promuovere gli esempi delle migliori pratiche<br />

provenienti dall’Europa e di allargare la rete “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>” all’interno dei paesi<br />

del progetto.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

15


PARTNER<br />

I partner del progetto, provenienti da diversi contesti geografici e culturali, stanno lavorando per creare una rete<br />

locale tra insegnanti, produttori, amministratori e genitori per migliorare insieme l’alimentazione dei bambini. Le<br />

attività proposte dalle scuole sono diverse ma condividono tutte l’obiettivo di insegnare ai bambini come scegliere<br />

e apprezzare un cibo di qualità, per la loro salute e per i loro palati, rispettando anche il pianeta. Questi progetti<br />

sono esempi virtuosi di cambiamento e del ruolo cruciale delle reti in questo processo.<br />

BULGARIA<br />

Scuola Petko Karavelov, Sofia<br />

Nella capitale bulgara Sofia, la scuola pubblica Petko Karavelov sta cercando di cambiare il menu della mensa<br />

scolastica includendo più frutta e verdura locale. Lo staff della mensa, composto da cinque persone, serve ogni<br />

giorno colazione, pranzo e snack a 1140 studenti. I ragazzi acquistano coupon settimanali al costo di 78 centesimi<br />

al giorno che vengono scambiati con i pasti. La scuola si impegna a modificare i criteri di selezione dei fornitori di<br />

prodotti alimentari e del servizio di ristorazione, dando priorità alla maggior presenza di cibi di qualità, invece di<br />

considerare esclusivamente il prezzo inferiore. Nell’ambito del progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>”, la<br />

scuola ha convertito una classe in un’area cucina, dove si tengono i laboratori di educazione al gusto.<br />

Scuola primaria Georgi Benkovski, Tcherni Vit<br />

La scuola primaria Georgi Benkowski, nel tranquillo villaggio di Tcherni Vit, patria del Formaggio verde di Tcherni<br />

Vit, Presidio <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>, partecipa alla rete europea. La mensa scolastica è gestita direttamente dalla scuola e dà<br />

lavoro a tre persone. Nella selezione degli alimenti per la mensa il prezzo è un fattore fondamentale. Gli studenti<br />

che hanno superato la quarta classe pagano 0,6 Lev (30 centesimi di euro) e lo stato paga una somma equivalente.<br />

Questo budget equivale a un piatto di patatine fritte. Tzonka Dimitrova, insegnante, ha integrato l’educazione al<br />

gusto in classe nell’ambito del progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>” e sta proprio adesso scrivendo ricette<br />

per preparare le conserve tipiche della regione; anche i bambini lavorano con i loro nonni per riscoprire ricette<br />

tradizionali.<br />

IRLANDA<br />

Scuola superiore Mary Immaculate, Lisdoonvarna<br />

Come molte scuole in Irlanda, la Mary Immaculate Secondary School non dispone di una mensa: il cibo viene acquistato<br />

o portato da casa. Il risultato è che la maggior parte dei 250 studenti compra il pranzo e gli spuntini presso<br />

il supermercato locale. La scuola sta attualmente collaborando con il convivium <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Clare per organizzare<br />

una serie di laboratori del gusto con le aziende alimentari locali. Per il nuovo anno scolastico gli studenti di 16<br />

anni sperimenteranno un sistema basato su voucher che potranno essere spesi presso un gruppo selezionato di<br />

rivenditori che sostengono i produttori locali.<br />

ITALIA<br />

Comune di Bagno Ripoli, Toscana<br />

Il Comune di Bagno a Ripoli, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Firenze e le sedici scuole locali hanno creato una rete solida e determinata<br />

a offrire cibo di qualità al maggior numero possibile di studenti. Da una cucina centrale che serve tutte le sedici<br />

le scuole, la società di catering SIAF prepara ogni giorno la merenda e il pranzo per oltre 2000 studenti di età<br />

compresa tra 1 e 15 anni, trasportati entro distanze che non superano i 5 km. Circa l’80% dei prodotti usati sono di<br />

provenienza italiana e il 15% è acquistato localmente (frutta fresca, olio d’oliva e pane). Si prevede prossimamente<br />

di acquistare anche pesce e uova fresche locali.<br />

16 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


LETTONIA<br />

Scuola superiore n°2, Riga<br />

Situata nel centro cittadino, la 2nd Grammar School è dotata di una mensa e di una cucina appena rinnovate<br />

dove sono serviti colazione, pranzo e merende ai 700 ragazzi che la frequentano. Nell’ambito delle attività del<br />

progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>”, la scuola vorrebbe migliorare la dieta degli studenti e incrementare<br />

la sostenibilità della mensa introducendo alimenti locali e tradizionali nel menu. Il governo sovvenziona il 20% del<br />

cibo, tuttavia resta molto più conveniente acquistare prodotti importati rispetto a quelli locali. La verdura polacca,<br />

ad esempio, attualmente costa meno di quella lettone. Dimostrare che acquistare prodotti locali e stagionali può<br />

essere conveniente è la sfida che questa e molte altre scuole dovranno vincere.<br />

REGNO UNITO<br />

Scuola superiore Lagan, Belfast, Irlanda del Nord<br />

Il Lagan Integrated College di Belfast crede nel motto “Siamo ciò che mangiamo”. La scuola considera l’alimentazione<br />

scolastica con un approccio ampio, includendo anche l’educazione al gusto e la gestione dei rifiuti. Attualmente<br />

la scuola dispone di una cucina interna dove viene eseguita parte della preparazione del cibo per i 1200 studenti,<br />

ma la maggior parte degli alimenti è preparata da un servizio di catering esterno. Nel corso del prossimo anno, il<br />

Lagan College intende collaborare con lo staff della mensa per rivedere l’alimentazione scolastica, l’ambiente della<br />

mensa, le informazioni fornite agli studenti sul menu.<br />

ROMANIA<br />

Scuola materna Dr Ion Ratiu, Turda<br />

Più frutta e verdura, la riduzione dei rifiuti e l’educazione alimentare sono le priorità della scuola materna Dr Ion<br />

Ratiu nella città di Turda, in Romania. Sebbene la scuola non abbia la mensa, si utilizzano gli orti come strumento<br />

educativo per potenziare la relazione con il cibo di qualità. Oltre 40 bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni sono<br />

i diretti beneficiari del progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>” nel quale si stanno includendo anche altre<br />

otto scuole.<br />

ROMANIA<br />

Scuole superiori Dr.I Mesota e Andrei Saguna, Bran Moeciu<br />

Gli insegnanti delle scuole Dr.I Mesota e Andrei Saguna, nella città di Bran Moeciu vicino a Bucarest, collaborano<br />

con il convivium <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Bran Moeciu per portare il messaggio del progetto “European Schools for Healthy<br />

<strong>Food</strong>” nelle classi. Solo la scuola Dr.I Mesota ha una mensa e sta affrontando il problema del consumo eccessivo<br />

di cibo-spazzatura tra gli studenti attraverso attività di educazione alimentare per stimolare un maggiore interesse<br />

per il cibo e per i diversi gusti e consistenze. Il kit di educazione sensoriale “Alle origini del gusto” è utilizzato con<br />

grande esito.<br />

SPAGNA<br />

Scuola primaria Gaspar Remiro, Epila<br />

Situata a Epila, nella provincia di Saragozza, la scuola Gaspar Remiro potrà beneficiare della ricca agricoltura biologica<br />

dell’area man mano che svilupperà il suo progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>”. In collaborazione con il<br />

convivium <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Saragozza, la scuola sta introducendo alcuni prodotti regionali nella mensa e sta utilizzando<br />

il kit per l’educazione al gusto “Alle origini del gusto”. Inoltre, la città di Saragozza ha lanciato una campagna per<br />

aumentare il consumo di frutta e verdura nelle scuole e nell’intera comunità. Nel 2004 ha avviato l’iniziativa Mensa<br />

Civica, per una ristorazione collettiva sostenibile.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

17


FRANCIA<br />

Scuola Jean Henri Fabre, Millau<br />

La scuola Jean Henri Fabre, l’amministrazione locale di Millau e <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Francia lavorano in rete per migliorare la<br />

dieta degli studenti. La scuola fornisce tutti i giorni, a 191 studenti, il pranzo e una merenda preparati in una cucina<br />

centrale, gestita dal comune. Ben il 15% degli alimenti usati per la mensa è acquistato localmente e il comune ha<br />

deciso di aumentare la percentuale di prodotti biologici. La mensa oggi serve il Presidio <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> della lenticchia<br />

dorata della Planèze de Saint-Flour e un pasto vegetariano una volta al mese. “Dal seme alla cucina” è il tema scelto<br />

dalla scuola per il progetto “European Schools for Healthy <strong>Food</strong>” e prevede un ampliamento dell’orto scolastico.<br />

POLONIA<br />

Scuola primaria Wanda Chotomska, Kielczow<br />

Nella scuola primaria Wanda Chotomska, situata nel paesino di Kielczow nel sud-ovest della Polonia, la promozione<br />

di uno stile di vita sano fa parte dell’approccio della scuola per garantire un apprendimento efficace. A settembre<br />

2009 la scuola ha aperto una mensa che vanta già un ottimo menu che contiene il 70% di ingredienti acquistati<br />

localmente, compresi frutta fresca, prodotti caseari, pane, carne e uova.<br />

BELGIO<br />

Scuola primaria di Silly, Hoves<br />

In una comunità molto attiva che comprende numerosi artigiani, cuochi, genitori, insegnanti, altre sei scuole e il<br />

convivium <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Silly, la scuola primaria di Silly ha la grande ambizione di migliorare la qualità del cibo servito<br />

presso la propria mensa. Dopo aver reperito i fondi, nel 2008 la scuola ha costruito due fontanelle di acqua potabile<br />

e ha realizzato un orto da cui, dopo aver preparato e coltivato il terreno, gli studenti possono raccogliere, cucinare,<br />

mangiare e studiare tanti diversi tipi di frutta e ortaggi. In stretta collaborazione con un dietista, la scuola ha già<br />

elaborato un piano alimentare equilibrato per i 100 studenti, vietando il consumo di patatine fritte, caramelle e<br />

bibite gassate, così come la presenza di distributori automatici presso la scuola.<br />

18 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa


VERSO LA RI<strong>FOR</strong>MA DELLA PAC<br />

E LE MENSE DA SOGNO<br />

È giunto il tempo di creare una nuova politica alimentare: una politica che consideri al<br />

tempo stesso l’agricoltura, la salute pubblica, l’economia, l’educazione e l’ambiente e<br />

che le unisca in una sola visione. È ormai necessaria una politica che offra una soluzione<br />

alla cattiva salute della nostra agricoltura e del sistema alimentare.<br />

Abbiamo bisogno di cambiare il sistema alimentare, industrializzato e orientato esclusivamente<br />

al mercato; dobbiamo ricordare il legame che esiste tra il cibo e le persone e<br />

lavorare con l’eredità delle conoscenze tradizionali. L’agricoltura di qualità deve essere<br />

basata sulla protezione dei prodotti regionali che sono storicamente un elemento di<br />

distinzione per l’Europa.<br />

Questa è la mensa che sogniamo<br />

per i bambini europei:<br />

SOSTENIBILE, perché rispetta l’ambiente in ogni fase: dall’approvvigionamento<br />

dei prodotti alla differenziazione dei rifiuti.<br />

BUONA, perché assicura un’alimentazione sana, equilibrata e gustosa.<br />

EDUCATIVA PER I RAGAZZI, perché diventa un momento di educazione alimentare orientata al con-<br />

sumo consapevole.<br />

ISTRUTTIVA PER GLI ADULTI, perché diventa occasione per la formazione e l’aggiornamento del per-<br />

sonale sui prodotti e la cultura gastronomica.<br />

ATTENTA AL LOCALE, perché favorisce la conoscenza e il consumo di produzioni tradizionali e del<br />

territorio.<br />

UNO STIMOLO AL MERCATO RESPONSABILE, perché diventa punto di incontro tra enti pubblici e<br />

privati, titolari dei servizi di ristorazione collettiva e il mondo della produzione agroalimentare.<br />

UN LUOGO DI SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE, perché favorisce la comunicazione e il<br />

confronto tra i bambini durante il momento del pasto.<br />

UN SISTEMA INNOVATIVO, perché nasce dalla cooperazione tra amministrazione locale, ditta ristora-<br />

trice, insegnanti e genitori.<br />

Una mensa ispirata a queste linee guida mira al benessere dei bambini e dell’ambiente che li circonda. Fare<br />

proprie queste indicazioni aiuta a pensare insieme una mensa più buona, pulita e giusta.<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a mensa<br />

19


www.slowfood.com<br />

education@slowfood.com

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