NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - Provincia di Vercelli
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Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Vercelli</strong><br />
Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione<br />
d2) <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> ogni altra utile azione per la riduzione<br />
dell’impatto ambientale dell’agricoltura secondo le modalità previste<br />
dalle norme vigenti.<br />
e) per gli elementi <strong>di</strong> appoggio ad alta valenza ambientale (Filari)<br />
e1) <strong>di</strong> promozione ed incentivazione dell’impianto <strong>di</strong> filari e siepi<br />
alberate, in continuità con quelli esistenti e rilevati dall’Osservatorio<br />
Naturalistico;<br />
e2) <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> ogni altra utile azione per la riduzione<br />
dell’impatto ambientale dell’agricoltura come prevedono le Direttive<br />
Regionali, Nazionali e Comunitarie.<br />
f) Per gli elementi puntuali <strong>di</strong> appoggio (Fontanili, Bacini Lacustri),<br />
f1) <strong>di</strong> promozione ed incentivazione del recupero dei fontanili e dei<br />
bacini Lacustri<br />
f2) <strong>di</strong> promozione ed incentivazione per la realizzazione <strong>di</strong> percorsi<br />
<strong>di</strong>dattici con l’accesso al pubblico<br />
f3) <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> ogni altra utile azione per la riduzione<br />
dell’impatto ambientale dell’agricoltura previste dalle norme e<br />
<strong>di</strong>rettive vigenti.<br />
2. Valgono altresì le seguenti <strong>di</strong>rettive:<br />
a) i Comuni, in sede <strong>di</strong> pianificazione urbanistica generale, destinano<br />
prevalentemente le aree ricadenti nella zona della rete ecologica ad<br />
uso agricolo. Ferme restando le limitazioni alla trasformazione<br />
urbanistica per le aree classificate come Zona 1.a, nella Zona 1.b i<br />
Comuni in sede <strong>di</strong> redazione del PRGC definiscono regole per il riuso<br />
a fini anche turistico ricettivi e/o agrituristico dei fabbricati esistenti <strong>di</strong><br />
origine rurale e valuteranno caso per caso la compatibilità degli<br />
in<strong>di</strong>rizzi e <strong>di</strong>rettive con il mantenimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>verse da quelle<br />
agricole o ad esse connesse e l’ammissibilità degli interventi <strong>di</strong><br />
ampliamento e completamento;<br />
b) la <strong>Provincia</strong>, gli Enti <strong>di</strong> gestione delle aree protette e i Comuni<br />
promuovono la stipula <strong>di</strong> convenzioni con i proprietari delle aree<br />
ricadenti all’interno della rete ecologica, finalizzate a favorire la<br />
rinaturalizzazione del territorio, la conversione ai meto<strong>di</strong><br />
dell’agricoltura biologica e la riqualificazione del paesaggio agrario.<br />
c) Per la Zona 1.a (Macchie e corridoi primari a matrice naturale), i<br />
Comuni, in sede <strong>di</strong> P.R.G., definiscono norme al fine <strong>di</strong> limitare le<br />
trasformazioni, che dovranno essere destinate alla conservazione e al<br />
ripristino della vegetazione naturale attraverso Piani <strong>di</strong> assestamento<br />
forestale. Il ripristino della vegetazione naturale dovrà essere azione<br />
prioritaria per le aree <strong>di</strong>smesse dalla pratica agricola in atto alla data<br />
<strong>di</strong> adozione del P.T.C.P..<br />
d) la <strong>Provincia</strong>, i Comuni e gli Enti Parco, per quanto <strong>di</strong> competenza,<br />
operano affinché le aree <strong>di</strong> proprietà demaniale ricadenti nella Zona<br />
1.a (Macchie e corridoi a matrice naturale), siano <strong>di</strong>chiarate <strong>di</strong><br />
interesse naturalistico e siano richieste dagli Enti Locali al fine <strong>di</strong><br />
destinarle ad interventi <strong>di</strong> valorizzazione e tutela ambientale;<br />
e) Per la Zona 1.b (Macchie e corridoi a matrice mista), la <strong>Provincia</strong>, gli<br />
Enti <strong>di</strong> gestione delle aree protette e i Comuni, anche attraverso<br />
accor<strong>di</strong> e convenzioni con associazioni agricole o altri enti e<br />
Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica, 2010<br />
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