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gennaio/febbraio N° 1 2008<br />
coop consumatori nordest edizione emilia -lombardia<br />
consumatori<br />
il mensile dei soci coop<br />
Malati di<br />
Petrolio<br />
Domanda in aumento, speculazioni e capacità produttiva vicina<br />
al limite: ecco le pesanti incognite sul futuro energetico mondiale<br />
40<br />
Prodotti preferiti e scontati<br />
Nuova occasione di risparmio per i soci<br />
di Coop Nordest sulla spesa di tutti i giorni
LINEA DI ABBIGLIAMENTO SOLIDAL.<br />
UN’ECONOMIA PIÙ SOLIDALE VESTE IL MONDO.<br />
Il mondo non è diviso solo da mari e catene montuose,<br />
ma anche da condizioni di vita, opportunità di lavoro, speranze per il futuro.<br />
Questi sono i veri confini dello sviluppo. Per fortuna c’è un modo<br />
per passare da una parte all’altra: è condividere i vantaggi.<br />
La linea d’abbigliamento Solidal Coop infatti, non solo sostiene<br />
i lavoratori del Sud del mondo, ma garantisce capi confortevoli,<br />
fabbricati con tessuti di qualità, ad un prezzo equo anche per te.<br />
Le linee, si sa, servono a dividere. La linea Solidal Coop, invece, vuole unire.
6<br />
4<br />
Petrolio, ma quanto ne resta?<br />
Superata la soglia dei 100 dollari al barile il mondo si interroga<br />
sul proprio futuro, energetico e non solo. gli esperti discutono<br />
ma si avvicina quello che si chiama picco di produzione. E dopo...<br />
12 Lotta di class<br />
anche in italia è in arrivo la class action, ovvero le cause collettive<br />
promosse dai consumatori. una novità davvero importante:<br />
vediamo di capire come funzionerà<br />
20<br />
6<br />
9<br />
12<br />
20<br />
La cooperazione e il mercato<br />
Ecco i risultati di un dibattito a più voci sul paradossale tema:<br />
cancelliamo le cooperative? il ministro amato: “le coop sono<br />
una ciambella di salvataggio per l’economia capitalistica”<br />
Lettere<br />
a <strong>Consumatori</strong><br />
Petrolio, ma<br />
quanto ne resta?<br />
d i d a r i o g u i d i<br />
La vignetta<br />
d i E l l E K a p pa<br />
Lotta di class<br />
d i S i lv i a Fa B B r i<br />
La cooperazione<br />
fa bene al mercato<br />
11<br />
27<br />
28<br />
30<br />
S o M M A R I o<br />
in primo piano consumare informati<br />
L’anno dei rifiuti<br />
e il caso Campania<br />
d i M a r i o T o z z i<br />
Fumo, dieta e il nostro<br />
stile di vita<br />
d i E u g E N i o d E l T o M a<br />
Un’etichetta che<br />
aiuta il benessere<br />
d i a N N a S o M E N z i<br />
Punti di<br />
Vista<br />
d i C l a u d i o S T r a N o<br />
Le pagine di<br />
coopnordest<br />
17<br />
32<br />
34<br />
36<br />
vivere bene<br />
Il paese delle carote giganti<br />
d i M a S S i M o M o N Ta N a r i<br />
È tempo... di zucca<br />
d i H E l M u T Fa i l o N i<br />
Week end romantici<br />
d i g i u S E p p E o r T o l a N o<br />
La lettera di protesta<br />
d i N aTa l i N o B a l a S S o<br />
Mostre, libri e dischi<br />
Intervista ai Montefiori<br />
Cocktail<br />
d i g . o l d r i N i E p. pa C o d a<br />
Mensile della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it<br />
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,31 Abbonamento annuo euro 3,10<br />
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Piero Giovanolla (vicedirettore), Daniela Dalpozzo, Sivia Fabbri, Paolo Mandini, Alberto Martignone, Paola Minoliti,<br />
Andrea Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Ferro comunicazione & design Impaginazione e grafica Ilde Ianigro<br />
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini<br />
Coop Editrice <strong>Consumatori</strong> Consiglio di amministrazione: Paolo Cattabiani (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />
Francesco Berardini, Giuseppe Bolognesi, Claudio Cucchiarati, Marco Gaiba, Luciano Landi, Paolo Mandini, Daniele Moltrasio, Claudio Toso<br />
Consegnato alle poste a partire dal 01/02/2008 Il numero di dicembre è stato stampato in 2.735.987 copie<br />
Associato a ANES, Associazione nazionale editoria specializzata<br />
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale<br />
40<br />
42<br />
44<br />
46<br />
51<br />
38<br />
Preferiti e scontati<br />
d i M a u r o p o l E T T i<br />
Iper e super:<br />
le novità tra gli scaffali<br />
Vantaggi per la comunità<br />
Bilancio di 10 anni<br />
Cure e medicine<br />
per i bambini di Lubutu<br />
A Piacenza un bus navetta<br />
per arrivare all’Ipercoop
Risponde Claudio Mazzini<br />
responsabile innovazione e valori di Coop Italia:<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
la posta<br />
Prodotti cinesi? Ecco i controlli Coop<br />
Si continua a leggere di prodotti importati dalla Cina e da altri paesi asiatici, realizzati senza<br />
rispettare regole e standard di qualità e sicurezza. Come si comporta Coop in proposito?<br />
Diego lanDini - CAStELnUOVO RAngOnE (mO)<br />
Coop anche nei prodotti che importa dal cosiddetto Far East<br />
(estremo oriente) applica gli stessi criteri di prevenzione e controllo<br />
utilizzati per i prodotti alimentari. In primo luogo c’è l’attività<br />
relativa alla certificazione CE.<br />
La marcatura CE è un contrassegno che deve essere apposto su<br />
alcune tipologie di prodotti per attestarne la conformità alle<br />
direttive comunitarie. La presenza di tale marchio garantisce ai<br />
consumatori che il prodotto abbia le necessarie caratteristiche<br />
di sicurezza d’uso: ad esempio sul rispetto della direttiva bassa<br />
tensione, la direttiva compatibilità elettromagnetica, la direttiva<br />
per i dispositivi medici ecc. Ogni singolo articolo soggetto a<br />
questa certificazione viene analizzato e ricontrollato direttamente<br />
da Coop sia dal punto di vista tecnico (esami e controlli<br />
di laboratorio) che per la parte documentale.<br />
Una volta completata la certificazione e redatto il “fascicolo<br />
tecnico”, oltre ad effettuare un controllo prima della spedizione,<br />
la merce può essere acquistata.<br />
Questa attività si concentra in particolare sui prodotti importati<br />
direttamente da Coop, ovvero tutti i prodotti elettrici quali<br />
i piccoli elettrodomestici, utensileria elettrica (trapani, seghetti,<br />
smerigliatrici, ecc.), audio (radio, lettori cd, hi-fi,<br />
walkman, ecc.), e gli ornamenti natalizi (catene luminose). Le<br />
analisi vengono eseguite da due laboratori a Shangai e Hong<br />
Kong. Questi laboratori verificano anche l’idoneità delle componenti<br />
dei piccoli elettrodomestici destinate a venire a contatto<br />
con gli alimenti.<br />
I giocattoli in plastica morbida destinati ai bambini di età inferiore<br />
a tre anni sono oggetto di verifica circa il contenuto di<br />
ftalati. Coop, fino dal novembre 1998, ha scelto di trattare<br />
prodotti per la prima infanzia con assenza totale di ftalati.<br />
Per quanto concerne il settore tessile sono stati definiti, con<br />
apposite schede, i requisiti minimi fisico/meccanici e chimico/<br />
tintoriali che i fornitori devono confermare prima dell’invio dell’ordine.<br />
Vengono effettuati anche controlli casuali sulla merce<br />
in vendita per la verifica dei parametri iniziali. A questo si aggiungono<br />
i controlli effettuati direttamente sui prodotti prelevati<br />
dai punti vendita al fine di verificare la conformità completa<br />
del prodotto alle normative vigenti.<br />
Complessivamente, considerando prodotti alimentari e non, nel<br />
corso del 2006 sono stati 935 i fornitori controllati, 3.024 le referenze<br />
analizzate e oltre 36.623 le analisi effettuate direttamente<br />
da Coop. A tutto ciò si aggiungono le attività che Coop effettua<br />
sul fronte etico, attraverso la certificazione SA8000, su<br />
tutti i prodotti a marchio Coop e sui prodotti non a marchio attraverso<br />
la propria struttura InterCoop con sede ad Honk Kong<br />
InterCoop, presente da molti anni in Estremo oriente, ha il<br />
compito di: 1) selezione e controllo dei fornitori; 2) effettuare<br />
prove di laboratorio sui prodotti acquistati; 3) effettuare il controllo<br />
di qualità prima della spedizione.<br />
Inoltre, nel processo di acquisto, pesa anche una verifica legata<br />
alla responsabilità sociale, che è parte integrante delle<br />
attività di scelta e controllo dei fornitori. A questo scopo InterCoop<br />
ha un proprio codice di comportamento che tutti i<br />
fornitori sono tenuti a firmare e rispettare, oltre ad essere<br />
sottoposti a controlli. Infine, nelle zone in cui opera, caratterizzate<br />
spesso da gravi disuguaglianze sociali ed economiche,<br />
InterCoop ha anche istituito un fondo fiduciario per<br />
sostenere l’istruzione di base dei bambini: il Children’s Education<br />
and Social Welfare Fund, attraverso il quale Coop è<br />
pertanto impegnata direttamente in diversi progetti in<br />
Estremo Oriente.<br />
Pesce fresco e congelato<br />
Compro di frequente il pesce fresco alla Coop. Riguardo al pesce pescato nell’Atlantico, o comunque fuori dal Mediterraneo,<br />
quanti giorni intercorrono da quando viene pescato al momento della vendita? Come avvengono trasporto<br />
e conservazione? Per quanti giorni il pesce si considera fresco prima che occorra congelarlo?<br />
M. gRazia PieRalisi - IESI (An)<br />
Il pesce fresco dall’oceano arriva in Italia 3/4 volte alla settimana,<br />
quindi dal momento della pesca a quello dell’arrivo al punto vendita<br />
trascorrono mediamente 48/72 ore, (tempo di preparazione<br />
e viaggio). Il pesce viene mantenuto in casse di polistirolo con<br />
aggiunta di ghiaccio, che consente isolamento termico e viaggia<br />
in camion refrigerati ad una temperatura da 0 a 4 gradi.<br />
A questo va aggiunto che le moderne tecniche di pesca ci consentono<br />
di acquistare da paesi diversi da quelli del mediterraneo<br />
(nord Europa, oceano atlantico, indiano, ecc...), in quanto, a pesca<br />
avvenuta, alcune lavorazioni vengono fatte direttamente a bor-<br />
do (ad esempio l’eviscerazione o la decapitazione), quindi l’immediata<br />
refrigerazione a bordo consente al prodotto di mantenere<br />
le migliori caratteristiche anche per più giorni. Prima della<br />
vendita finale avvengono, comunque una serie di controlli qualitativi<br />
su tutti i prodotti.<br />
Per quanto riguarda il pescato mediterraneo è ovviamente simile<br />
a quanto già detto sopra se si tratta di Spagna, grecia o altri<br />
paesi più lontani, mentre i tempi sono ovviamente più veloci se<br />
si tratta delle nostre coste: di norma si va da un minimo di 4 ore<br />
ad un massimo di 12, garantendo qundi il massimo della fre-
schezza. tutto il pesce fresco può essere conservato per 1/2 giorni<br />
dopo l’acquisto se mantenuto correttamente ad una temepratura<br />
tra 0/4° gradi, avendo però l’attenzione di toglierlo dal<br />
confezionamento originale e riporlo in contenitori puliti che consentano<br />
al prodotto di ricevere il freddo necessario. Se invece si<br />
desidera congelarlo è consigliabile farlo immediatamente.Quanto<br />
ai mitili sono animali vivi e vanno mantenuti allo stesso modo<br />
del fresco. Il pesce decongelato va invece assolutamente consumato<br />
entro le 24 ore, e non può essere ricongelato.<br />
Contro la ‘ndragheta<br />
Carissima rivista <strong>Consumatori</strong>,<br />
il Consorzio Sociale GOEL (le cooperative della Locride<br />
nate vicino a monsignor Bregantini), Calabria Welfare<br />
(consorzio dei consorzi di cooperative sociali della Calabria),<br />
Comunità Libere (un movimento nonviolento di<br />
difesa dagli attacchi della mafia), stanno portando<br />
avanti una battaglia dura contro la ‘ndrangheta e le<br />
massonerie deviate, pagando prezzi di attacchi, attentati,<br />
campagne diffamatorie. È questa per noi una fase<br />
delicata e difficile: siamo certi che la ‘ndrangheta e i poteri<br />
deviati, che abbiamo più volte pubblicamente attaccato,<br />
tenteranno di farci a pezzi!<br />
È per tale motivo che abbiamo lanciato l’idea di una<br />
grande manifestazione per il 1 marzo nella Locride, dove<br />
chiamiamo a raccolta tutta l’Italia sana, chiedendo<br />
che la nostra sia la battaglia di tutti. Chiediamo a tutti i<br />
lettori della vostra rivista e alle cooperative di sottoscrivere<br />
on-line il nostro appello: http://www.consorziosociale.coop/alleanza_per_la_locride.<br />
E chiediamo poi a tutti di essere presenti alla manifestazione<br />
del 1° Marzo a Locri. Sul nostro sito nei prossimi<br />
giorni vi saranno indicazioni sul programma e sull’organizzazione<br />
della manifestazione. Non lasciateci<br />
soli, anche perchè è in gioco la democrazia e la libertà<br />
dell’intero paese e non solo del nostro territorio!<br />
ConsoRzio soCiale goel - gIOIOSA IOnICA (RC)<br />
Pubblichiamo più che volentieri l’appello degli amici calabresi<br />
impegnati nella difficile sfida a combattere la ‘ndragheta e<br />
invitiamo i nostri lettori a documentarsi e sostenere la manifestazione<br />
del primo marzo a Locri.<br />
l’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:<br />
redazione consumatori, Viale Aldo moro, 16, 40127 Bologna<br />
fax 051 6316908, oppure , redazione@consumatori.coop.it<br />
di Dario guidi<br />
direttore di <strong>Consumatori</strong><br />
Coop, i soci<br />
e l’informazione<br />
Il mensile che state sfogliando propone una grafica rinnovata<br />
rispetto a quella cui eravate abituati. Pur mantenendo<br />
il medesimo formato abbiamo deciso di aggiornare<br />
l’impostazione di “<strong>Consumatori</strong>” per rendere la<br />
nostra rivista più moderna, più pulita e più leggibile.<br />
Sappiamo che le vostre opinioni e osservazioni non tarderanno<br />
ad arrivare, nel segno di un costante dialogo<br />
con i nostri lettori che è una delle caratteristiche che<br />
vogliamo mantenere e rinforzare.<br />
Gli aggiornamenti che abbiamo introdotto seguono una<br />
indagine che nel corso del 2007 abbiamo svolto, intervistando<br />
oltre 1.500 lettori (di 10 diverse regioni) per<br />
capire cosa pensassero della nostra rivista. Ne abbiamo<br />
ricavato una fotografia importante e lusinghiera, con la<br />
conferma che i temi che affrontiamo, il modo in cui scriviamo,<br />
incontrano un elevato grado di interesse. Abbiamo<br />
sempre pensato e cercato di far sì che “<strong>Consumatori</strong>”<br />
fosse un periodico di informazione documentato e<br />
attendibile, in grado di aiutare i cittadini e i consumatori<br />
a operare le proprie scelte in modo consapevole,<br />
privilegiando valori di solidarietà e di rispetto. Aggiungendo<br />
a tutto ciò un’informazione puntuale su quello<br />
che fa la vostra cooperativa.<br />
Su questa strada vogliamo continuare, con la volontà di<br />
migliorarci, convinti che “<strong>Consumatori</strong>” sia un modo per<br />
dimostrare nei fatti quanto, per Coop, sia fondamentale<br />
il rapporto coi soci. Produrre una rivista che viene utilizzata<br />
da 7 diverse cooperative e che nel 2007 ha<br />
stampato oltre 25 milioni di copie è un investimento<br />
importante e oneroso. E senza eguali nel nostro paese.<br />
www.consumatori.e-coop.it<br />
Lo sai che <strong>Consumatori</strong><br />
è anche su Internet?<br />
notizie, articoli, inchieste marzo 2004 a portata di un clic. Un servizio in più per i soci Coop
Leggendo le previsioni che<br />
l’Unione petrolifera italiana<br />
faceva a fine 2006 per l’anno<br />
successivo si trovavano “stime<br />
di prezzi del petrolio in flessione<br />
sebbene ancora su livelli ancora sostenuti:<br />
62 dollari/barile rispetto ai<br />
66,6 stimati per il 2006”. Curiosamente<br />
c’è una nota che dice “Salvo<br />
eventi imprevisti”. E meno male! Perché<br />
qualcosa di imprevisto ci deve<br />
essere stato se, dopo uno sprint durato<br />
mesi, il 2008 si è aperto col petrolio<br />
che ha superato la barriera dei<br />
100 dollari al barile. E non ci vuole un<br />
genio per capire che da 62 a 100, significa<br />
un aumento del 50% abbondante.<br />
Quello che pareva un lontano problema<br />
(il petrolio a 100 dollari) è<br />
diventato rapidamente una realtà<br />
con la quale fare i conti.<br />
ma non basta, perché sono tante (e<br />
documentate) le voci che evidenziano<br />
in primo piano<br />
Petrolio<br />
ma quanto ne resta?<br />
d i d a r i o guidi<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
come il rischio di un prezzo del petrolio<br />
in rapida ascesa verso vette ancora<br />
più alte sia ben presente. Purtroppo<br />
occorre prendere atto che, sempre<br />
più spesso, problemi economico-ambientali<br />
e di sostenibilità dello sviluppo,<br />
che si pensava fossero destinati a<br />
un futuro lontano, sono invece già qui<br />
sull’uscio. non solo apparterranno sicuramente<br />
alla vita dei nostri figli, ma<br />
toccano già oggi noi, abitanti di questo<br />
mondo.<br />
Un mondo che è malato di petrolio.<br />
ne consumiamo (dati 2006), oltre<br />
84,5 milioni di barili al giorno. Un milione<br />
in più sull’anno prima. Su base<br />
annua fanno un po’ meno di 31 miliardi<br />
di barili. L’Iea (International energy<br />
agency) prevede che nel giro dei prossimi<br />
20 anni il consumo di energia aumenterà<br />
(ad un tasso annuo intorno<br />
al 2%) di circa il 50%. Secondo l’Energy<br />
Information administration, un<br />
ente governativo Usa, nel 2025 si<br />
consumeranno in un anno 43,5 miliardi<br />
di barili all’anno.<br />
ma ci saranno tutti questi barili pronti<br />
all’uso? Di fronte a questi scenari possiamo<br />
dirci tranquilli? Pare proprio di<br />
no. E questo per una combinazione di<br />
fattori che legano la quantità di petrolio<br />
ancora effettivamente disponibile<br />
nei giacimenti, le difficoltà nel tirarlo<br />
fuori e l’andamento dei prezzi. In<br />
sostanza il concetto con cui cominciare<br />
a prendere confidenza, anche se<br />
può apparire un po’ ostico, è quello del<br />
picco di petrolio. Un tema apparentemente<br />
da addetti ai lavori, ma in realtà<br />
decisivo per i destini del mondo.<br />
“Per spiegare di cosa stiamo parlando<br />
– spiega Davide Scrocca, geologo e<br />
ricercatore dell’Istituto di geologia<br />
ambientale e geoingegneria del Cnr –<br />
occorre ricordare che il petrolio è una<br />
risorsa finita, dunque prima o poi decontinua<br />
a pagina >
Superata la soglia dei 100 dollari<br />
al barile il mondo si interroga sul<br />
proprio futuro, energetico e non<br />
solo. Anche se gli esperti<br />
discutono sulla stima dei tempi,<br />
nel giro di alcuni anni il petrolio<br />
raggiungerà il suo picco di<br />
produzione. Cosa significa?<br />
Vediamo di scoprirlo, perchè dopo<br />
quel momento il quadro<br />
peggiorerà decisamente...<br />
in primo piano<br />
L E C O m P A g n I E P E t R O L I F E R E<br />
PeRChé tanti PRofitti<br />
e PoChi investiMenti?<br />
un altro indizio sospetto di questa fase decisamente<br />
delicata del mercato petrolifero, è quello del comportamento<br />
delle grandi compagnie mondiali (guidate da<br />
Exxon, Bp, Shell, Chevron e Conoco). uno studio della<br />
società di consulenza McKinsey ha calcolato che nel<br />
2005 il cash flow di queste aziende (la differenza tra i<br />
soldi incassati e quelli spesi) è stato di 120 miliardi di<br />
dollari. una montagna d’oro enorme, mai vista nella<br />
storia del settore e segno di quanto le cose vadano<br />
bene ai signori del petrolio. La sorpresa è che, andando<br />
contro quella che dovrebbe essere una legge del<br />
mercato (cioè fare investimenti per aumentare la produzione<br />
e soddisfare la domanda), gli investimenti in<br />
nuove fonti di approvvigionamento sono in proporzione<br />
calati (le stime sono apparse sulla rivista Nuova<br />
Energia). Nel 2002 la media era di 83 dollari di investimenti<br />
ogni 100 di liquidità, nel 2003 si scende a 70, nel<br />
2004 a 55 dollari. Secondo il professor aberto Clò,<br />
economista dell’università di Bologna ed esperto di<br />
politiche energetiche, “la crisi attuale è chiaramente<br />
strutturale e non è destinata a risolversi in tempi brevi.<br />
Non siamo di fronte a una carenza assoluta di petrolio,<br />
ma il petrolio non viene fuori da solo, bisogna<br />
estrarlo e negli scorsi anni le compagnie petrolifere<br />
hanno investito troppo poco nell’esplorazione e produzione”.<br />
Cosa significa? Che si è privilegiata la remunerazione<br />
degli azionisti, cioè l’incassare subito e puntare sulla<br />
finanza. una strada oggi in gran voga, quella dell’incassare<br />
subito, ma che lascia aperto più d’un inquietante<br />
dubbio. il quesito è se cioè si punti, da parte delle<br />
compagnie, sul gioco al rialzo del prezzi e quindi su<br />
una mega speculazione o se invece tutto ciò non dipenda<br />
anche da una scarsa fiducia sul poter trovare<br />
davvero altro petrolio disponibile in nuovi giacimenti.<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
le RiseRve MonDiali Di PetRolio<br />
(2003)<br />
Totale = 1.148 miliardi di barili<br />
distribuzione geografica in percentuale<br />
Dati Geoitalia su stime BP<br />
Asia<br />
e Pacifico<br />
,2%<br />
America<br />
sett.<br />
, %<br />
Africa<br />
8,9%<br />
America<br />
centr. e<br />
merid.<br />
8,9%<br />
Europa e<br />
Eurasia<br />
9,2%<br />
Medioriente<br />
3,3%<br />
P R E z z I E S P E C U L A z I O n E<br />
se il CaPitalisMo<br />
seMbRa una bisCa<br />
della speculazione finanziaria ne abbiamo parlato pochi<br />
numeri fa proprio su “<strong>Consumatori</strong>”. Ma è bene ritornarci<br />
anche ora a proposito di prezzo del petrolio,<br />
perché è chiaro che chi opera in questo campo cerca<br />
solo di massimizzare il proprio profitto immediato e<br />
nient’altro. illuminante è leggere cosa ha scritto un<br />
economista come Marcello de Cecco, docente alla Normale<br />
di Pisa, su “repubblica”: “dopo la debacle di<br />
agosto-settembre, gli hedge fund e gli altri scommettitori<br />
del «capitalismo delle bische» si sono alacremente<br />
messi all’opera per rifarsi delle perdite subite a<br />
causa della crisi dei mutui usa. Tra le altre cose “hanno<br />
aggredito il mercato dell’oro e delle materie prime.<br />
(…) Così, poiché i prezzi di petrolio e materie prime<br />
non interessano solo gli speculatori, ma entrano nella<br />
lista della spesa di quasi tutti i consumatori, sotto<br />
forma di aumenti del costo dei trasporti, del riscaldamento,<br />
ma anche del pane e della pasta, si vede che la<br />
separazione tra economia e finanza è impossibile.<br />
Quelli che manovrano i loro poderosi computer in uffici<br />
situati nei palazzi delle principali piazze finanziarie<br />
non sono più personaggi remoti.<br />
il grande pubblico occidentale si accorge a un tratto<br />
della loro esistenza, e non si diverte al pensiero che a<br />
causa loro dovranno sentire un po’ più freddo o fare un<br />
po’ meno chilometri con le loro auto o spendere di più<br />
per pane e pasta. Con la loro azione, tuttavia, gli uomini<br />
dei grandi centri finanziari determinano anche il destino<br />
di coloro che, nei paesi poveri, sono in bilico tra<br />
la vita e la morte. il prezzo del pane per sfamarsi e del<br />
cherosene per cucinare e riscaldarsi dipende anche da<br />
loro. Questo non significa assolvere l’opec, che era e<br />
resta un cartello per tenere alti i prezzi del petrolio,<br />
significa solo chiarire anche le responsabilità di chi di<br />
solito non viene chiamato in causa”.
Miliardi di barili all’anno<br />
3<br />
30<br />
2<br />
20<br />
1<br />
10<br />
stinata ad esaurirsi. L’80% del petrolio<br />
che consumiamo oggi viene da<br />
giacimenti scoperti prima del 1973.<br />
negli ultimi anni è stato trovato 1 barile<br />
di petrolio ogni 4 consumati”. Sono<br />
30 anni che non si trova più un<br />
giacimento di grandi dimensioni.<br />
“Il punto – continua Scrocca – è che in<br />
questi anni siamo vissuti in una situazione<br />
in cui a un aumento della domanda<br />
di petrolio poteva seguire<br />
senza problemi anche un aumento<br />
della produzione. Il problema del cosiddetto<br />
picco, è che superato un certo<br />
punto, anche se aumenta la domanda,<br />
la produzione non riesce a<br />
tenere il passo, perché tirar fuori petrolio<br />
da giacimenti, sfruttati da anni,<br />
comporta problemi tecnici e costi<br />
maggiori”. Dunque lo scenario possibile<br />
è quello di un mercato che chiede<br />
sempre più petrolio, senza che ce ne<br />
siano disponibili quantità sufficienti.<br />
Con quali conseguenze sul piano dei<br />
prezzi, se lo scenario dei consumi<br />
energetici mondiali resta quello attuale,<br />
è facile immaginarlo.<br />
Ovviamente sul fatto che il picco di<br />
petrolio sia stato raggiunto o sia comunque<br />
sempre più vicino, esistono<br />
opinioni discordanti, tra tecnici, analisti<br />
ed economisti. E anche qui come<br />
in altre campi, non manca chi critica<br />
l’eccessivo allarmismo di fonte am-<br />
8<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
in primo piano<br />
g L I S C E n A R I<br />
il PiCCo e’ viCino?<br />
Medio oriente<br />
0<br />
Russia<br />
europa<br />
usa<br />
1930 19 0 19 0 19 0 19 0 1980 1990 2000 2010 2020 2030 20 0<br />
La tabella propone un possibile scenario sull’andamento della produzione di petrolio secondo le stime dell’aspo (association<br />
for the study of peak oil and gas - www.peakoil.net). Come si vede il picco, cioè il momento dopo il quale la produzione inizia<br />
scendere è vicino al 2010. Le fasce colorate superiori (blu e azzurre) si riferiscono al petrolio profondo e non convenzionale,<br />
quelle (verdi) al petrolio già scoperto.<br />
altro<br />
bientalista sulla prossima fine dell’oro<br />
nero.<br />
Il tema è senz’altro delicato e complesso,<br />
anche perché avere cifre precise<br />
e attendibili su quanto petrolio ci<br />
sia ancora dentro ai giacimenti che si<br />
stanno sfruttando in questi anni e<br />
quanto ce ne sia “nascosto” in nuovi<br />
giacimenti ancora non scoperti, è cosa<br />
pressoché impossibile. E questo<br />
per una pluralità di motivi politicoeconomici<br />
che sono da tenere ben<br />
presenti. Infatti a fornire stime sul<br />
petrolio ancora presente nei giacimenti<br />
sono le compagnie petrolifere<br />
e i paesi produttori. È evidente, spiega<br />
ancora Davide Scrocca che “le<br />
compagnie petrolifere, per mantenere<br />
alte le quotazioni delle proprie<br />
azioni, hanno la tendenza a rivalutare<br />
artificiosamente al rialzo le stime delle<br />
riserve contenute nei loro giacimenti”.<br />
Sul piano dei paesi produttori<br />
(raggruppati nell’Opec), tra il 1985 e il<br />
1990 questi aumentarono le proprie<br />
riserve di oltre 280 miliardi di barili.<br />
“La chiave per spiegare questo fenomeno,<br />
altrimenti incomprensibile –<br />
spiega Scrocca – risiede nelle nuove<br />
regole che gli stessi paesi Opec avevano<br />
fissato per ridistribuire al loro<br />
interno le quote di produzione”. Ovvero,<br />
maggiori erano le riserve dichiarate<br />
e maggiore era la quota di produ-<br />
zione che veniva assegnata.<br />
Chiariti questi aspetti, possiamo<br />
considerare alcune stime sull’entità<br />
delle riserve che viaggiano sui 1100<br />
miliardi di barili (stime Eni e Bp del<br />
2004). Anche se agli esperti non piace,<br />
comunque, con previsioni di consumi<br />
proiettate verso i 40 miliardi di<br />
barili all’anno, vuol dire che di petrolio<br />
“sicuro” (cioè in giacimenti già<br />
scoperti e operativi) ce n’è per una<br />
trentina d’anni. Che non è proprio<br />
un’eternità.<br />
A questi 1.100 miliardi di riserve è poi<br />
da aggiungere il petrolio che c’è ma<br />
ancora non è stato trovato o quello<br />
che si potrebbe recuperare in più<br />
grazie a tecniche migliori di quelle<br />
attuali. “Anche a questo proposito è<br />
bene spiegare – prosegue Scrocca –<br />
che oggi per il 95% attingiamo a petrolio<br />
convenzionale, cioè producibile<br />
a bassi costi. Poi c’è il petrolio cosiddetto<br />
non convenzionale, cioè quello<br />
che sta in aree polari o in acque profonde<br />
o che si trova mescolato a<br />
sabbie o scisti bituminosi e i gas liquidi<br />
naturali (ngl), ossia idrocarburi<br />
allo stato gassoso”.<br />
È evidente che le difficoltà che ci sono<br />
da affrontare se si deve andare a<br />
prendere petrolio non convenzionale<br />
o gli ngl, sono molto più serie di quando<br />
si ha a che fare con il petrolio con
9<br />
in primo piano<br />
Per le famiglie un 2008 “salato”<br />
gas, elettricità, benzina e tutto il resto: l’onere sarà intorno ai 1000 euro<br />
Secondo gli esperti di Nomisma Energia il “solo” effetto<br />
del caro petrolio può bastare a spingere l’inflazione italiana<br />
verso la soglia del 3% (contro il 2,6% attuale ndr),<br />
con un aumento del deficit energetico annuo nell’ordine<br />
dei 4/5 miliardi di euro”. Tradotto significa che per le famiglie<br />
italiane sono in arrivo (o meglio, in buona parte<br />
sono già arrivati) ulteriori rincari. Si parte da quelli della<br />
benzina e del gasolio che (al momento in cui scriviamo)<br />
viaggiano verso 1,40 euro al litro (la verde) e 1,35 euro (il<br />
gasolio). in più ci sono gli aumenti stabiliti dalle autorità<br />
quando il petrolio era ancora sotto ai 100 dollari e partiti<br />
venzionale. Ci sono enormi problemi<br />
di impatto ambientale (se si vuole<br />
scavare in zone polari ad esempio),<br />
ma c’è anche un consumo energetico<br />
molto maggiore da mettere nel conto.<br />
“Petrolio mescolato a sabbie pare<br />
ce ne sia tantissimo – spiega Davide<br />
Scrocca – ma per renderlo disponibile<br />
c’è una lavorazione molto complessa<br />
e si consuma moltissima energia. Esiste<br />
un indice (si chiama Eroei) che<br />
spiega quanti barili si ricavano ogni<br />
barile consumato nell’attività di<br />
estrazione. Ebbene, tra gli anni 1950 e<br />
1970 l’indice Eroei era di circa 40 (cioè<br />
per ogni barile consumato se ne rica-<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
vavano 40). Oggi siamo a un rapporto<br />
di 1 a circa 8-10. mentre per il petrolio<br />
non convenzionale l’indice scende a<br />
circa 1,5”. Cioè per 100 barili che consumo<br />
ne recupero appena 150.<br />
Detto questo, si possono poi leggere<br />
alcune stime su quanto petrolio sia<br />
ancora da trovare: quelle più ottimistiche<br />
sono del servizio geologico<br />
Usa che ipotizza 700 miliardi di barili<br />
ancora da scoprire (più 600 derivanti<br />
da migliori tecniche di estrazione);<br />
ben più prudenti sono invece gli<br />
scienziati dell’Aspo (l’Associazione<br />
per lo studio del picco di petrolio) che<br />
si ferma a 130 miliardi di barili. Dav-<br />
La vignetta di ellekappa<br />
dal primo gennaio: più 3,4% per il metano per la bolletta<br />
del primo trimestre 2008 e più 3,8% per l’elettricità.<br />
L’esperienza di questi anni dice poi come l’aumento di<br />
benzina e energia abbia ripercussioni a catena su altri<br />
prezzi, da quelli dei generi alimentari a prodotti industriali.<br />
associazioni come Federconsumatori e adiconsum<br />
calcolano che per le famiglie italiane (dopo un 2007<br />
gravato da rincari come quello dei mutui), l’incidenza su<br />
base annua di un trend di questo tipo, possa tranquillamente<br />
andare tra i 1.000 ed i 1.500 euro l’anno. Quasi uno<br />
stipendio in meno…<br />
vero distanze significative, che lasciano<br />
noi, semplici cittadini e consumatori,<br />
disarmati e perplessi.<br />
ma puntare tutto solo sul capire quale<br />
sia la quantità complessiva di petrolio<br />
è ritenuta una strada in parte<br />
fuorviante dagli esperti, anche perchè,<br />
come spiegato prima, chi fornisce<br />
i dati ha spesso interessi economici<br />
e politici da difendere. “Il vero<br />
problema – conclude Scrocca – non è<br />
cercare di prevedere quando sarà<br />
estratta l’ultima goccia di petrolio,<br />
ma quando piuttosto la curva di produzione<br />
raggiungerà il suo massimo<br />
(il picco di petrolio ndr) per poi iniziare<br />
continua a pagina 11 >
il suo lento e inevitabile declino”. Cioè,<br />
lo ricordiamo, il momento in cui anche<br />
se aumenta la domanda di petrolio la<br />
produzione comincia a perdere inesorabilmente<br />
il passo. Ebbene, secondo<br />
molti scienziati (prevalentemente<br />
geologi e tecnici dell’industria petrolifera),<br />
il picco a livello mondiale è individuato<br />
nella prima metà del prossimo<br />
decennio (cioè tra 2010 e 2015). Il<br />
gruppo degli ottimisti (prevalentemente<br />
economisti) sposta il picco invece<br />
tra almeno 20 anni (che è dopodomani…).<br />
Per completare il quadro è bene ricordare<br />
anche alcuni dati di fatto: alcuni<br />
giacimenti (come quelli nel mare del<br />
nord) hanno già raggiunto, per esplicita<br />
ammissione dei loro proprietari, il<br />
loro picco nel 1999 e la loro produzione<br />
sta progressivamente calando. Una<br />
delle grandi aziende che operano nel<br />
mercato petrolifero mondiale come<br />
la Shell è stata costretta nel 2004 ad<br />
ammettere di aver sovrastimato le<br />
proprie riserve per 4,47 miliardi di barili<br />
equivalenti.<br />
Un esperto come Lester Brown, fondatore<br />
del World Watch Insitute e<br />
oggi direttore dell’Earth Policy Insitute<br />
ha osservato poi che, nel 2007, “per<br />
la prima volta è diminuita la produzione<br />
di petrolio dell’Arabia Saudita. non<br />
sappiamo se sia accaduto per ragioni<br />
politiche o geologiche, ma se la produzione<br />
saudita sta declinando, allora<br />
l’economia mondiale non sarà più<br />
quella di ieri”. Brown evidenzia un altro<br />
problema tutto politico: “I paesi<br />
produttori di petrolio sono in preda<br />
alla sindrome della scarsità. Sanno<br />
che devono far durare le scorte il più a<br />
lungo possibile e non accelerarne<br />
l’esaurimento. E dunque hanno un<br />
punto di vista ben diverso dalle compagnie<br />
petrolifere che vogliono massimizzare<br />
i profitti a breve scadenza”.<br />
Dove si può andare a finire<br />
dunque se ci sarà meno petrolio disponibile:<br />
difficile fare previsioni, ma<br />
è chiaro che nell’economia di oggi<br />
tutto (dal grano al resto del cibo) dipende<br />
dal costo dell’energia. E abbiamo<br />
già visto come la soglia dei<br />
100 dollari (che pareva così lontana)<br />
sia davanti a noi. Quel che è certo è<br />
che consumare meno energia e costruire<br />
alternative al petrolio è una<br />
necessità urgente. Il picco di petrolio<br />
prima o poi arriva… l<br />
11 gennaio/febbraio 2008<br />
cibo un pianeta e cultura da difendere<br />
Uno<br />
di Mario di uno tozzi<br />
primo ricercatore Due tre quattro Cnr - Igag<br />
e conduttore televisivo<br />
L’anno dei rifiuti<br />
e il caso Campania<br />
Se il 2007 è stato l’anno della siccità e del caro petrolio, il 2008<br />
si è aperto nel segno dell’incapacità tutta italica di gestire il<br />
Sono problema stato dei a Flavigny, rifiuti, soprattutto in Borgogna. nel Meridione d’Italia. I cittadini<br />
campani sono sommersi da un mare di pattume maleodorante<br />
e non trovano di meglio che bruciarlo sperando di nascondere un<br />
problema che, invece, si ripresenterà loro sotto forma di diossine nei<br />
cibi, a cominciare dalle famose mozzarelle sui cui si auspica un controllo<br />
approfondito per valutarne le concentrazioni. Commissari e autorità<br />
locali non sono in grado di risolvere una questione che ha risvolti<br />
prima di tutto di ordine pubblico e poi culturali. Non è un caso che il<br />
termine ecomafia sia stato coniato proprio in Campania da quegli ambientalisti<br />
che per primi hanno messo in luce l’inquinamento dei rifiuti<br />
tossici che la camorra sotterrava di nascosto. La cosa funziona(va)<br />
così: prima si apre una cava abusiva per ricavare calcare per fare cemento<br />
che poi alimenterà il mercato delle costruzioni abusive. Finita<br />
l’estrazione si sotterrano nel buco i rifiuti tossici o velenosi che aziende<br />
prive di scrupoli affidano alla malavita per liberarsene a costi inferiori<br />
a quelli dovuti. Poi si ricopre il tutto e infine si piantumano pomodori e<br />
ortaggi che contribuiranno alla gloria del sanmarzano nel mondo e finiranno<br />
sulle pizze e nelle salse. Con un gustoso contributo di metalli<br />
pesanti e veleni di vario aroma (ovviamente questo discorso vale solo<br />
per alcune situazioni e produzioni agricole).<br />
Se non si elimina questo presupposto è difficile tornare alla normalità,<br />
ma non sarebbe comunque finita qui, perché poi ci sono i problemi di<br />
sempre, a partire dal fatto che troppe aziende producono imballaggi<br />
ingombranti e, soprattutto, che nessuno persegue fino in fondo l’obiettivo<br />
rifiuti-zero nel concreto. Raccolta differenziata, anche porta a porta,<br />
e riciclaggio dovrebbero essere i due ingranaggi principali, che però<br />
si inceppano anche a causa della cronica mancanza di una comunicazione<br />
tesa a rivelare come i rifiuti da scarto possano tramutarsi in una<br />
risorsa anche economica. Riciclare significa raddoppiare la vita delle<br />
materie prime, inquinare meno, non deturpare l’ambiente con nuove<br />
cave e miniere e risparmiare energia. Investimenti consistenti di denari<br />
e risposte umane in questo campo permetterebbero almeno di<br />
muovere i primi passi in una regione che non arriva al 10% di raccolta<br />
differenziata. Il problema del pattume napoletano non è quello degli<br />
inceneritori che non si fanno, ma della cultura del recupero e del riciclo<br />
che non passa; non è quello delle discariche da riaprire perché addirittura<br />
andrebbero chiuse (come vuole la legge), ma del vecchio vizio di<br />
buttare la polvere sotto il tappeto purché non si veda. Che su questo<br />
prosperi la malavita non dovrebbe sorprendere: i camorristi hanno fiutato<br />
l’affare prima di quanto avrebbero dovuto fare amministratori consapevoli<br />
e preparati.
Landi, Adiconsum:<br />
“I cittadini<br />
diventano più forti<br />
E sono previsti<br />
risarcimenti in denaro”.<br />
trefiletti, presidente<br />
Federconsumatori:<br />
“Anche i tribunali<br />
lavoreranno meglio”<br />
I<br />
diritti dei consumatori diventano<br />
anche collettivi. Il danno subìto<br />
viene risarcito in moneta<br />
sonante. E tutti i danneggiati,<br />
in caso di condanna, potranno<br />
ricevere l’eventuale indennizzo.<br />
Sono le novità della class action, o<br />
azione collettiva di risarcimento,<br />
normativa approvata in via definitiva<br />
il 21 dicembre scorso e che entrerà<br />
in vigore a parire dall’1 luglio 2008:<br />
una rivoluzione, per il nostro ordinamento,<br />
e come tale la giudicano le<br />
associazioni di categoria dei consumatori.<br />
“E’ un colpo di fortuna, il fatto<br />
che – dopo anni di battaglie - sia<br />
stata finalmente inserita come<br />
emendamento nella legge finanzia-<br />
12<br />
in primo piano<br />
Lotta<br />
ria”, commenta Rosario trefiletti,<br />
presidente Federconsumatori. “Una<br />
novità che difende i consumatori e<br />
contribuisce a combattere la concorrenza<br />
sleale tra le imprese”, sottolinea<br />
Paolo Landi, presidente di Adiconsum.<br />
ma c’è chi non la pensa così.<br />
Confindustria, ad esempio. “E’ un<br />
atto di grave ostilità contro l’impresa<br />
– dicono gli industriali – che costituirà<br />
un pesante disincentivo a investire<br />
nel nostro paese che è già agli<br />
ultimi posti per attrazione di capitali<br />
stranieri. Un provvedimento rozzo<br />
che espone aziende e lavoratori a<br />
gravi rischi”. Accuse cui controbattono<br />
le stesse associazioni di consumatori:<br />
“non è affatto un provvedi-<br />
mento contro le imprese – risponde<br />
Landi – è un provvedimento contro<br />
le imprese che si comportano in modo<br />
illegale”. “La class action – ricorda<br />
anche trefiletti - è nata negli Stati<br />
Uniti, cioè il paese in cui il libero mercato<br />
è bibbia. Perciò non si comprende<br />
perché le imprese italiane si sentano<br />
minacciate”.<br />
ma come funziona la class action? È<br />
uno strumento processuale che consente<br />
a una pluralità di soggetti che<br />
vogliono far valere un medesimo diritto<br />
di rivolgersi all’autorità giudiziaria<br />
con un’unica causa i cui esiti si<br />
riflettano su tutta la categoria. Insomma,<br />
vinta la causa, il risarcimento<br />
è per tutti. “Questo è uno degli<br />
continua a pagina 14 ><br />
IL VADEmECUm<br />
eCCo CoMe si aRRiva al Possibile RisaRCiMento<br />
Che succede concretamente quando si avvia una class<br />
action o azione collettiva di risarcimento? Secondo il<br />
testo approvato il 21 dicembre scorso (in vigore dal 1°<br />
luglio 2008), sono legittimate ad agire in tutela degli<br />
interessi collettivi le associazioni del Consiglio nazionale<br />
utenti (vedi scheda nelle pagine successive). Sono<br />
infatti queste le associazioni che potranno chiedere al<br />
tribunale del luogo in cui ha sede l’impresa l’accertamento<br />
del diritto al risarcimento del danno. Possono<br />
intentare la causa anche gruppi o comitati che non fanno<br />
parte del Consiglio nazionale ma che sono “adeguatamente<br />
rappresentativi degli interessi collettivi”.<br />
i consumatori o utenti che intendono giovarsi dell’azione<br />
collettiva di risarcimento, devono comunicare<br />
per iscritto la propria adesione all’associazione o al<br />
comitato proponente. È il cosiddetto meccanismo dell’opt-in.<br />
alla prima udienza, il tribunale, sentite le parti, si deve<br />
pronunciare sull’ammissibilità della domanda. Quest’ultima<br />
viene dichiarata inammissibile quando è ma-<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
<strong>Consumatori</strong>, via<br />
d i SiLV i a Fa B B r i<br />
nifestamente infondata, quando sussiste un conflitto<br />
di interessi, o quando il giudice non ravvisa l’esistenza<br />
di un interessse collettivo da tutelare.<br />
Se la domanda viene ritenuta ammissibile, il giudice determina<br />
i criteri in base ai quali liquidare la somma da<br />
corrispondere o da restituire ai consumatori o utenti,<br />
possibilmente anche determinando la somma minima<br />
da corrispondere a ciascuno.<br />
Nei 60 giorni successivi alla notifica della sentenza,<br />
l’impresa propone il pagamento di una somma, con atto<br />
sottoscritto, comunicato a ciascun consumatore. Se la<br />
proposta viene accettata, costituisce titolo esecutivo.<br />
Se l’impresa non comunica la proposta entro i 60 giorni,<br />
il presidente del tribunale competente istituisce<br />
una camera di conciliazione composta sia dall’avvocato<br />
dei proponenti l’azione collettiva, che dall’avvocato<br />
indicato dall’impresa. La camera di conciliazione quantifica<br />
i modi, i termini e l’ammontare da corrispondere<br />
ai singoli consumatori o utenti. il verbale di conciliazione<br />
costituisce titolo esecutivo.
in primo piano<br />
di class<br />
alle cause collettive<br />
InDEnnIzzI mILIOnARI<br />
fuMo, veleni, auto insiCuRe. i Casi PiÙ CelebRi<br />
Le più clamorose class action si sono verificate nel paese<br />
in cui questa norma si configura come una vera e propria<br />
arma nelle mani dei consumatori, e cioè negli Stati uniti.<br />
a partire dal caso reso famoso dal cinema di Hollywood,<br />
e cioè quello di Erin Brockovic.<br />
È la storia vera di una segretaria precaria di uno studio<br />
legale a Los angeles che – per spirito di sopravvivenza,<br />
curiosità e senso della giustizia – indaga sulla Pacific and<br />
gas Company che ha contaminato le falde acquifere di<br />
una cittadina californiana, provocando tumori ai residenti.<br />
Sostenuta dal suo principale, vince la battaglia legale,<br />
ottenendo per i 260 querelanti indennizzi per un totale di<br />
330 milioni di dollari (e un assegno di 2 milioni per sé).<br />
Ma era addirittura il 1965 quando l’avvocato ralph Nader<br />
accusò la general Motors di aver introdotto sul mercato<br />
un modello – la Chevrolet Corvair – del tutto “unsafe at<br />
any speed”, ovvero insicura ad ogni velocità. La potente<br />
13<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
azienda automobilistica perse la causa per diffamazione<br />
che intentò contro l’avvocato. oltre al risarcimento, i consumatori<br />
ottennero cinture di sicurezza, paraurti rinforzati,<br />
test antishock obbligatori per i nuovi modelli. innovazioni<br />
che si diffusero poi al mondo intero.<br />
Celebri anche la cause intentate contro le grandi multinazionali<br />
del tabacco, Philip Morris e reynolds, da ex fumatori<br />
ammalati di cancro: alcuni processi si sono conclusi<br />
con indennità in miliardi di dollari. Non solo per risarcire i<br />
consumatori – e pagare loro cure - ma anche per disincentivare<br />
presso le imprese la promozione del fumo tra minori<br />
e l’aggiunta di additivi che aumentano la dipendenza.<br />
gli avvocati americani, più recentemente, hanno cominciato<br />
studiare un nuovo filone, le cause contro i fast-food per il dilagare<br />
dell’obesità infantile. Sotto accusa, le pubblicità rivolte ai<br />
bambini all’interno delle scuole primarie e i pupazzetti regalati<br />
assieme ai cibi ipercalorici. insomma, non è che l’inizio.
elementi di novità della class action<br />
- spiega Landi - e cioè che è previsto<br />
un risarcimento che spetta a tutti,<br />
qualora il giudice riconosca il comportamento<br />
illegale da parte di<br />
un’impresa. Il punto è – continua –<br />
che ottenere indennizzi in denaro è<br />
sempre stato molto difficile per il<br />
singolo consumatore, sia nel caso di<br />
grosse cifre che di cifre irrilevanti.<br />
magari si tratta di pochi spiccioli per<br />
il consumatore – perché per lo più sono<br />
piccole truffe, piccoli raggiri, come<br />
la società dell’acqua che addebita<br />
qualche euro in più – ma che, moltiplicati<br />
per milioni di persone, diventano<br />
milioni di euro da risarcire”. Un<br />
le assoCiazioni<br />
1<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
in primo piano<br />
bello spauracchio per le imprese. “Fino<br />
ad ora – continua Landi – le imprese<br />
si sono difese resistendo fino<br />
all’ultimo grado di giudizio, non conciliando<br />
mai in sede stragiudiziale. E<br />
questo per scoraggiare tutti gli altri<br />
consumatori a non ricorrere contro di<br />
loro”. Insomma, colpirne uno per<br />
educarne cento. Come per dire: vedi<br />
che succede se mi attacchi? non solo<br />
dovrai spendere una quantità di<br />
quattrini in cause lunghe anni e anni,<br />
ma in più troverai grandi studi legali<br />
che non te la daranno mai vinta.<br />
“C’è anche chi dice – spiega il presidente<br />
della Federconsumatori – che<br />
con l’azione collettiva di risarcimen-<br />
to i tribunali italiani, già prossimi alla<br />
paralisi, si intaseranno sempre di più.<br />
Invece è vero proprio il contrario:<br />
perché al posto di innumerevoli azioni<br />
singole ce ne sarà una sola collettiva.<br />
E poi a chi teme decine di class<br />
action, rispondiamo che la normativa<br />
prevede già oggi un ‘filtro’ alla<br />
presunta corsa all’azione risarcitoria,<br />
ovvero l’ammissibilità della causa da<br />
parte di un giudice”. “Per noi – commenta<br />
il presidente di Adiconsum,<br />
Landi – andrebbe addirittura rafforzato<br />
l’elemento della conciliazione,<br />
aumentando gli spazi di negoziazione<br />
tra consumatori e impresa”. E infatti<br />
il testo approvato tradisce l’evi-<br />
Le 16 associazioni del Consiglio nazionale utenti e consumatori (Cncu) accreditate e autorizzate ad attivare la procedura<br />
risarcitoria collettiva secondo l’elenco che ne dà il portale del Cncu www.tuttoconsumatori.it<br />
aSSoCiazioNE FoNdazioNE iSCriTTi SiTo TELEFoNo<br />
acu 1986 107.703 www.acu.it 02/6615411<br />
adiconsum 1987 110.327 www.adiconsum.it 06/4417021<br />
adoc 1988 70.000 www.adoc.org 06/45420928<br />
06/86398975<br />
06/86367211<br />
adusbef 1987 35.207 www.adusbef.it 06.4818632<br />
assoutenti 1982 40.000 www.assoutenti.it 06/6833617<br />
Casa del Consumatore 2000 31.698 www.casadelconsumatore.it 02.76316809<br />
Centro tutela consumatori e utenti 1993 251 www.centroconsumatori.it 0471/975597<br />
Cittadinanza attiva 1978 76.535 www.cittadinanzattiva.it 06/36718.1<br />
Codacons 1986 30.082 www.codacons.it 892.007<br />
Codici 1998 30.000 www.codici.or 06.55301808<br />
06.5571996<br />
Confconsumatori 1976 28.721 www.confconsumatori.it 0521/230134<br />
233583<br />
Federconsumatori 1988 59.696 www.federconsumatori.it 06 42020759<br />
Lega <strong>Consumatori</strong> 1971 43.100 www.legaconsumatori.it 02/48303659<br />
Movimento consumatori 1985 40.198 www.movimentoconsumatori.it 06.4880053<br />
Movimento difesa cittadino 1987 32.239 www.mdc.it 06.4881891<br />
unione nazionale consumatori 1955 37.428 www.consumatori.it 06/3269531
1<br />
in primo piano<br />
L A S C H E D A<br />
noRMe a ConfRonto, tRa euRoPa e usa<br />
STaTi uNiTi<br />
La “class action” statunitense è una vera e propria arma in<br />
mano ai consumatori, assai più offensiva di quella italiana<br />
(tant’è vero che l’amministrazione Bush ha più volte cercato<br />
di riformarla in senso restrittivo). ogni cittadino, negli usa,<br />
è legittimato a promuovere una class action, mentre in italia<br />
tale potere è affidato per lo più alle associazioni di consumatori<br />
riconosciute. Negli usa può essere addirittura uno<br />
studio di avvocati a promuovere un’azione, per poi pubblicizzarla<br />
tra consumatori, in modo da reclutare via via un numero<br />
sempre maggiore di clienti. La legge consente infatti<br />
che gli avvocati si prendano una percentuale sull’indennizzo<br />
che riescono ad ottenere per i propri clienti (sia se vincono<br />
la causa in tribunale, sia se convincono l’azienda a patteggiare<br />
dietro pagamento). La regolarità dell’azione di<br />
risarcimento collettivo deve essere vagliata e approvata<br />
dall’autorità giudiziaria che nomina un curatore. L’altra<br />
grossa differenza è che nell’ordinamento italiano è previsto<br />
l’opt-in. Ciò significa che, per avere diritto al risarcimento, il<br />
consumatore italiano deve aderire alla “class”, cioè deve<br />
aderire all’azione collettiva con comunicazione scritta. Tutto<br />
il contrario di quello che accade nella class action americana,<br />
dove il sistema è quello dell’opt-out: la dichiarazione<br />
iniziale, cioè, riguarda chi non vuole aderire alla classe, e<br />
quindi intende rifiutare l’azione collettiva (eventualmente<br />
per intraprenderne una personale).<br />
SPagNa<br />
La legge (che risale al 2000) prevede che possano agire in<br />
modo collettivo sia le associazioni abilitate (come in italia)<br />
che i gruppi di consumatori. L’azione va promossa<br />
attraverso i mezzi di comunicazione di massa che consentono<br />
di avvisare tutti i consumatori che hanno subito<br />
il danno e che intendono ottenere il risarcimento. dopo<br />
l’inizio del procedimento non è ammessa l’individuazione<br />
o la costituzione di altri soggetti, ma il cittadino può<br />
anche agire separatamente.<br />
FraNCia<br />
Nel 1992 sono state inserite alcune norme che autorizzano<br />
le associazioni di consumatori, in seguito al ricevimento di<br />
dente obiettivo di arrivare a risolvere<br />
il contenzioso nel più breve tempo<br />
possibile, senza perdersi in battaglie<br />
legali lunghe ed estenuanti che andrebbero<br />
a tutto svantaggio del consumatore.<br />
ma quali sono i casi più tipici di applicazione<br />
dell’azione di risarcimento<br />
collettivo? La restituzione, da parte<br />
di una banca, di una commissione illegittimamente<br />
addebitata sui conti<br />
correnti di migliaia di utenti. ma anche<br />
il risarcimento dei danni causati<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
ai risparmiatori da una frode finanziaria<br />
e da un prodotto difettoso, da<br />
una pratica commerciale sleale o da<br />
un comportamento anticoncorrenziale<br />
(come ad esempio l’azione di<br />
‘cartello’, ovvero di accordo tra produttori<br />
per fissare un prezzo e sottrarsi<br />
alle regole del mercato). Infine,<br />
può essere applicata la class action<br />
anche nel caso ci si voglia far rimborsare<br />
il prezzo pagato e i danni causati<br />
da disservizi come un black out<br />
energetico, viaggi organizzati annul-<br />
un mandato, ad agire in nome di molteplici consumatori che<br />
hanno subito un danno avente la medesima origine. i meccanismi<br />
di questa legge sono però talmente complessi che<br />
essa è sostanzialmente inutilizzata. inoltre, due progetti di<br />
legge si propongono di modificare la normativa attuale (uno<br />
di questi si avvicina molto al modello americano).<br />
gErMaNia<br />
Nel 2005 è stata introdotta una legge limitata al mercato<br />
finanziario, specificamente per tutelare i risparmiatori.<br />
Questa legge introduce forme di risarcimento per danni<br />
subiti dal risparmiatore per inesatte, ingannevoli, omesse<br />
informazioni o comunicazioni sui mercati dei capitali e sul<br />
rispetto delle normative relative alle offerte pubbliche<br />
d’acquisto e alla vendita di azioni. È punibile tutto ciò che<br />
induce il risparmiatore a una infondata attesa di guadagno<br />
(prospetti informativi, bilanci di esercizio e consolidati,<br />
relazioni sviluppate nelle assemblee e comunicazioni<br />
varie). La causa si può intentare solo se sono state avviate<br />
un minimo di 10 azioni individuali. Questa norma prevede<br />
inoltre l’instaurazione di una “legge pilota”: la sentenza<br />
potrà infatti stabilire che un determinato procedimento<br />
diventi riferimento per altre cause.<br />
rEgNo uNiTo<br />
La legge britannica che prevede l’azione collettiva è denominata<br />
group Litigation order. Consiste in un’ordinanza in<br />
cui viene regolata la trattazione di cause che presentano<br />
questioni comuni o connesse di fatto o di diritto, anche<br />
proposte separatamente dinanzi alla stessa corte. Questa<br />
disciplina si basa infatti sulla gestione del giudice per raggiungere<br />
obiettivi di economicità, brevità e efficiente amministrazione<br />
della giustizia. È infatti il giudice che nomina<br />
un avvocato leader a difesa dei casi del gruppo e<br />
distribuisce i costi della causa. Questo ordinamento, dunque,<br />
non è strettamente una class action, bensì un meccanismo<br />
flessibile che consente la trattazione congiunta di<br />
una pluralità di cause simili. in questo modo, più cause<br />
vengono trattate una sola volta, con effetto vincolante<br />
per le parti e con evidenti benefici in termini di economia<br />
processuale.<br />
lati o non rispondenti a quanto contenuto<br />
nei contratti, voli cancellati.<br />
non tutti potranno essere “titolari”<br />
di un’azione di risarcimento collettivo.<br />
La class action potrà essere avviata<br />
dalle associazioni dei consumatori<br />
presenti nel Consiglio nazionale <strong>Consumatori</strong><br />
e utenti (vedi scheda), ma<br />
anche da parte di investitori e altri<br />
soggetti, portatori di interessi collettivi<br />
“legittimati”, cioè considerati tali<br />
dal giudice chiamato ad esprimersi<br />
sull’ammissibilità dell’azione legale.<br />
continua a pagina 17 >
“È esattamente questo il filtro che<br />
impedirà l’esplodere delle azioni di risarcimento<br />
collettivo che gli industriali<br />
temono – spiega Landi – perché<br />
ci sarà un giudice che dovrà valutare,<br />
in una prima fase, che la causa sia<br />
rispondente al rispetto della norma”.<br />
Dopo la dichiarazione di ammissibilità<br />
della causa, il giudice stabilisce i<br />
criteri per la determinazione del risarcimento<br />
per ciascun consumatore<br />
o utente. Per quantificare concretamente<br />
gli indennizzi, il presidente<br />
del tribunale competente promuove<br />
una Camera di conciliazione – tra impresa<br />
e consumatori - per un accordo<br />
definitivo sulla questione. Questo<br />
atto costituisce “titolo esecutivo”,<br />
ovvero consente al giudice di promuovere<br />
l’esecuzione forzata del risarcimento.<br />
Infine, va ricordato che la class action<br />
non ha carattere retroattivo,<br />
cioè dovrà riguardare gli illeciti contrattuali<br />
e i comportamenti anticoncorrenziali<br />
avvenuti dopo l’entrata<br />
in vigore della nuova norma.<br />
Un colpo di spugna rispetto al passato?<br />
“Come associazioni di consumatori<br />
non siamo per niente d’accordo<br />
– commenta trefiletti -, ma<br />
per noi la questione prioritaria era<br />
introdurre comunque la class action.<br />
Discussioni ulteriori avrebbero<br />
potuto essere un modo per bloccarla<br />
ancora”.<br />
Un altro “filtro” all’azione risarcitoria<br />
è il cosiddetto “opt-in”. Che significa?<br />
In sostanza, solo il consumatore<br />
che aderisce all’azione<br />
collettiva con comunicazione scritta<br />
– ovvero entra a far parte della<br />
“class” - potrà ottenere il risarcimento.<br />
Un meccanismo che rende<br />
la class action all’italiana assai più<br />
“morbida” di quella che c’è negli altri<br />
paesi d’Europa. Anche se, c’è da<br />
dire, il sistema italiano si è dotato di<br />
uno spauracchio in più: la parcella<br />
degli avvocati dei ricorrenti sarà pagata<br />
(anche se parzialmente) dalla<br />
società condannata. “Dal primo luglio<br />
2008 - conclude Federconsumatori<br />
- per i vessati ed umiliati<br />
consumatori italiani, saccheggiati<br />
da banche e assicurazioni, truffati e<br />
traditi nei loro investimenti con<br />
prodotti bidone, si apre una nuova<br />
era del riscatto collettivo”. l<br />
1<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
di Massimo Montanari<br />
docente di Storia medievale e di Storia<br />
dell’alimentazione, Università di Bologna<br />
Il paese delle<br />
carote giganti<br />
Nel film “Nuovomondo” Emanuele Criatore rappresenta l’America<br />
così come se la raffigurano alcuni contadini siciliani in procinto<br />
di emigrare per sfuggire alla miseria e alla fame: per loro<br />
l’America è il paese del cibo abbondante, dove si nuota in laghi<br />
di latte e dove le carote hanno dimensioni gigantesche.<br />
Queste immagini di grande suggestione, dai toni surreali, non sono<br />
un’invenzione gratuita. Fin dal Medioevo esse ritornano nelle descrizioni<br />
del paese di Cuccagna, il luogo dell’utopia in cui i fiumi trasportano<br />
vino, metà bianco e metà rosso; i muri delle case sono fatti di spigole,<br />
salmoni e aringhe, i tetti di prosciutti, i cornicioni di salsicce; i campi di<br />
grano sono recintati da spalle di maiale e tranci di carne arrosto, mentre<br />
per le strade s’incontrano grasse oche che si rosolano da sole sullo spiedo,<br />
accompagnate da gustose salse all’aglio. Descrizioni di questo genere<br />
compaiono in testi letterari di tutti i paesi europei, con caratteristiche<br />
diverse a seconda delle culture e dei desideri alimentari: in Italia, il<br />
paese di Bengodi sognato dall’ingenuo Calandrino (siamo in una novella<br />
di Boccaccio) ha al suo centro una montagna di parmigiano grattugiato,<br />
con in cima un pentolone colmo di brodo di cappone, nel quale si<br />
cuociono in continuazione maccheroni e ravioli, che poi vengono gettati<br />
giù e “chi più ne piglia più se n’ha”. Nei secoli successivi questo magnifico<br />
paese sarà anche raffigurato in disegni e stampe, sempre con la<br />
montagna al centro e tutt’attorno laghi di burro e di latte, mentre dal<br />
cielo piovono piccioni arrosto pronti per essere addentati.<br />
Quando gli europei scoprirono l’esistenza di un continente sconosciuto<br />
al di là dell’Oceano, lo immaginarono sul modello del paese di Cuccagna:<br />
in qualche modo diedero corpo all’utopia, la localizzarono in uno<br />
spazio preciso, ancorché lontano e misterioso. Un anonimo poeta modenese<br />
nella prima metà del Cinquecento lo cantò come “paese di<br />
Buona Vita”, ma non pensò che potesse offrire cibi nuovi ed esotici,<br />
bensì, in abbondanza, quelli a lui noti e più desiderati. Laggiù “una<br />
montagna di casio grattato sola si vede in mezzo la pianura, che in<br />
cima una caldara gli han portato”: proprio come nel Bengodi di Boccaccio.<br />
E quella caldaia, larga un miglio, “sempre bolle, cuoce macheroni”,<br />
e “cotti che son, fuora li manda”, così che “s’incasian” (si informaggiano)<br />
giù per il monte. Le fonti mandano vino, e fiumi di latte<br />
servono a fare saporite ricotte; starne e capponi sono ovunque, gli<br />
asini si legano con le salsicce; e quando piove, “piove raffioli”.<br />
Questo Mondo Nuovo rimase per secoli nell’immaginario popolare. I<br />
contadini italiani che nell’Ottocento partivano alla volta dell’America<br />
ancora la pensavano come il luogo dei fiumi di latte e delle carote<br />
giganti. Qualcuno forse le trovò davvero, i più si accontentarono di<br />
lavorare duramente.
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20<br />
in primo piano<br />
Cancelliamo le cooperative? Legacoop Emilia Romagna ha promosso<br />
a Bologna un confronto a più voci (Amato, Errani, tabacci, toniolo e Poletti),<br />
originato da un quesito ai limiti del surreale. Ecco cosa ne è uscito<br />
La cooperazione<br />
Il ministro Amato:<br />
“Le coop sono la<br />
ciambella di salvataggio<br />
per un’economia<br />
capitalistica che oggi è<br />
stritolata dalla finanza”<br />
“Le cooperative<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
rappresentano<br />
oggi la difesa<br />
dell’economia capitali-<br />
stica, verrebbe da dire<br />
della sua anima, ma soprattutto del<br />
suo corpo, cioè delle imprese e di<br />
quell’economia reale che oggi è<br />
sempre più subordinata e stritolata<br />
dalla finanza e dalla ricerca di un<br />
profitto immediato”. Quello che apparentemente<br />
può sembrare un paradosso,<br />
se si pensa alle vecchie ma<br />
ancora ricorrenti polemiche sulle<br />
“coop rosse”, non è altro che il fulcro<br />
del ragionamento che giuliano Amato,<br />
ministro dell’Interno e profondo<br />
conoscitore della storia e dell’economia<br />
italiana, ha sviluppato in occasione<br />
del confronto promosso pochi<br />
giorni fa dalla stessa Legacoop a<br />
Bologna, col titolo volutamente provocatorio<br />
di “Cancelliamo le coope-<br />
rative?”. Un quesito apparentemente<br />
surreale, se si pensa a un mondo<br />
economico (quello cooperativo) che<br />
in Italia rappresenta il 7% del Pil, associa<br />
12 milioni di persone e viene da<br />
anni di rapida e importante crescita<br />
(in controtendenza rispetto all’economia<br />
del paese). Eppure sembra<br />
che la realtà cooperativa, la sua crescita<br />
non riescano proprio a essere<br />
semplicemente considerate come<br />
un pezzo importante dell’economia<br />
italiana, un’opportunità e non un fastidio.<br />
no, gli attacchi si susseguono:<br />
da quelli politici (dal leader di<br />
Forza Italia Berlusconi al padrone di<br />
Esselunga) sino al ricorso presentato<br />
all’Unione Europea da Federdistribuzione<br />
(cioè le imprese private<br />
rivali di Coop nel campo della grande<br />
distribuzione, tra cui multinazionali<br />
come Carrefour e Auchan) in cui si
21<br />
in primo piano<br />
aRt. 45 LA COStItUzIOnE, IL FISCO, L’ EUROPA<br />
Sulla legislazione vigente oggi in italia in materia di cooperazione il punto di partenza è l’articolo 45b della Costituzione<br />
nel quale si stabilisce che “La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità<br />
e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e<br />
ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità”.<br />
deriva dunque direttamente dalla Costituzione l’impostazione dello speciale regime tributario per i principali<br />
istituti cooperativistici, regime che si fonda su uno stretto vincolo tra vantaggio fiscale e rinuncia da parte dei<br />
soci a consistenti diritti proprietari. Questa normativa di vantaggio ha progressivamente subito una significativa<br />
riduzione fino ad arrivare all’attuale configurazione che deriva della riforma del diritto societario (varata nel<br />
2003 dal governo Berlusconi). Nel 2003 è infatti stata introdotta la distinzione tra “cooperative a mutualità prevalente”<br />
e “cooperative a mutualità non prevalente”.<br />
Sono società cooperative a mutualità prevalente quelle che, in ragione del tipo di scambio mutualistico, svolgono la<br />
loro attività prevalentemente in favore dei soci (consumatori o utenti di beni o servizi; lavoratori; conferitori di beni<br />
o servizi). Possedere il requisito della prevalenza mutualistica non è però sufficiente per qualificarsi “cooperativa a<br />
mutualità prevalente”. È infatti necessario che la cooperativa recepisca nel proprio statuto le cosiddette “clausole<br />
mutualistiche” finalizzate a limitare l’erogazione di dividendi, a vietare la distribuibilità delle riserve indivisibili<br />
durante la vita della società, a disporre la devoluzione del patrimonio ai Fondi mutualistici di promozione e sviluppo<br />
della cooperazione in caso di scioglimento delle cooperative. il vantaggio fiscale per le cooperative a mutualità prevalente<br />
è che il 70% degli utili netti destinati a riserva indivisibile non sia sottoposto alla ordinaria imposizione fiscale.<br />
al contrario, per le cooperative a mutualità non prevalente è previsto che il 30% degli utili netti non sia sottoposto<br />
alla ordinaria imposizione fiscale, purchè destinati a riserva indivisibile.<br />
Questo riferimento alla normativa fiscale italiana sulla cooperazione è legato alla discussione che probabilmente<br />
si riaprirà, visto che, secondo indiscrezioni riportate dalla stampa sarebbe ormai pronto il parere del commissario<br />
europeo per la concorrenza, Neelie Kroes, sull’esposto presentato nell’aprile 2006 da parte di Federdistribuzione,<br />
ovvero l’associazione delle grandi catene commerciali private rivali di Coop. Nell’esposto, che è contro la repubblica<br />
italiana, si sosteneva che la normativa italiana sulla cooperazione (in particolare quella fiscale) fosse in<br />
contrasto con quella europea, configurando aiuti di Stato.<br />
fa bene al mercato<br />
sostiene che la legislazione italiana<br />
favorisce le cooperative e limita la<br />
concorrenza. Il pronunciamento dell’Unione<br />
europea pare vicino (vedi<br />
l’apposita scheda sulle norme) e dunque<br />
il dibattito sulla cooperazione è<br />
più che mai attuale, mescolando posizioni<br />
strumentali e preconcette<br />
(quelle che appunto le cooperative le<br />
vorrebbero di fatto cancellare) a contributi<br />
competenti e stimoli utili sul<br />
come l’esperienza cooperativa in Italia<br />
può essere una leva di ulteriore<br />
crescita e sviluppo in una fase economica<br />
segnata dalla globalizzazione.<br />
Chiaro che in questo secondo caso,<br />
ben diverso suona il riflettere sul se e<br />
cosa ci sia eventualmente da aggiornare<br />
anche sul piano legislativo e normativo.<br />
non avendo nulla da nascondere,<br />
ma anzi essendo interessata a pro-<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
muovere un confronto su sè stessa,<br />
Legacoop ha dato vita all’incontro<br />
bolognese che ha visto discutere insieme,<br />
oltre al ministro Amato, il<br />
presidente della Regione Emilia Romagna,<br />
Vasco Errani, il parlamentare<br />
dell’Udc Bruno tabacci, il docente<br />
di storia economica gianni toniolo e<br />
il presidente nazionale di Legacoop,<br />
giuliano Poletti.<br />
Come padrone di casa, il presidente<br />
di Legacoop Emilia Romagna Paolo<br />
Cattabiani ha ribadito “come la pluralità<br />
delle forme d’impresa sia una<br />
ricchezza” che qualcuno non sembra<br />
proprio voler riconoscere.<br />
Cooperazione uguale a socialità<br />
E qui si ritorna al paradosso iniziale<br />
(che paradosso non è) delle cooperative<br />
“come ciambella di salvataggio<br />
dell’economia reale”. Un’economia<br />
che, come ha spiegato il professor<br />
toniolo, “sta vivendo una rivoluzione<br />
epocale, segnata dall’internazionalizzazione,<br />
con una forte diffusione<br />
dell’economia di mercato, senza<br />
però che ci sia un’adeguata diffusione<br />
della cultura del mercato”,<br />
cioè delle regole e dei pesi che servono<br />
a bilanciare l’idea di un agire<br />
privo di ogni vincolo. “Se questo è il<br />
quadro - ha spiegato toniolo - allora<br />
la cooperazione, che ha i suoi<br />
punti di forza nella socialità, nella<br />
mutualità e nella capacità di essere<br />
un network di soggetti, può davvero<br />
essere un fattore positivo e di<br />
crescita del paese. ma per far questo<br />
occorre anche saper innovare,<br />
mettersi in discussione, facendo i<br />
conti col fatto che c’è chi pensa, ad<br />
esempio, che la difesa dei vantaggi<br />
fiscali, vuol dire che la cooperazio-<br />
continua a pagina 22 >
ne è una sorta di ridotta anti-mercato”.<br />
il bisogno di innovare<br />
Una linea ripresa anche da Vasco<br />
Errani, secondo il quale “in questa<br />
fase di globalizzazione, l’idea di organizzare<br />
il lavoro attraverso la<br />
socialità, attraverso il radicamento<br />
nel territorio come fa la cooperazione,<br />
è una idea moderna e attuale.<br />
Stando nel mercato, senza protezioni,<br />
ma pronti a innovare, ad<br />
esempio sui temi della democrazia<br />
economica, per garantire sempre il<br />
protagonismo dei soci”.<br />
E partendo proprio dal rapporto tra<br />
economia e finanza, oggi tutto a<br />
vantaggio della seconda, è partito<br />
giuliano Amato che ha sottolineato<br />
come ragionare sui destini di un<br />
capitalismo senza regole, di fronte<br />
agli atteggiamenti di chi insegue<br />
solo profitti immediati, “non è un<br />
esercizio per i vecchi, ma serve a<br />
costruire il futuro dei giovani”. E in<br />
questo senso dire no alla finanza,<br />
“per investire sull’impresa, sulle<br />
persone, come fa la cooperazione è<br />
la cosa di cui c’è più bisogno”. Sui<br />
limiti etici della società italiana ha<br />
22<br />
in primo piano<br />
da sinistra: giuliano Poletti, gianni Toniolo, Paolo Cattabiani, Bruno Tabacci e Vasco Errani<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
insistito anche Bruno tabacci, che<br />
ha sottolineato la caduta del “rapporto<br />
tra diritti e doveri” e la necessità<br />
di combattere tutti i conflitti<br />
di interesse che negano<br />
condizioni di parità sul mercato.<br />
La cooperazione cresce<br />
Stimoli e riflessioni su cui è tornato<br />
il presidente di Legacoop giuliano<br />
Poletti, che ha ricordato come<br />
“la cooperazione sia cresciuta in<br />
Italia, ma stia crescendo nel mondo<br />
(la prima cooperativa italiana<br />
per dimensioni non è tra le prime<br />
100 al mondo), segno che riesce a<br />
dare risposte alle domande presenti<br />
nelle realtà in cui opera”.<br />
Stando sull’Italia, rispetto alle difficoltà<br />
economiche e sociali che il<br />
paese sta vivendo, Poletti ha ribadito<br />
che “siamo consapevoli di non<br />
poterci salvare da soli se invece<br />
l’Italia affonda. Vogliamo continuare<br />
a essere un fattore di crescita.<br />
Siamo un patrimonio della comunità<br />
e con essa vogliamo confrontarci e<br />
discutere, senza essere autoreferenziali.<br />
La seconda cosa importante<br />
è che operare nel mercato è la<br />
nostra condizione di vita. Certo nel<br />
mercato vogliamo starci con i nostri<br />
valori e facendo pesare la nostra<br />
specificità”. E qui c’è il riferimento<br />
al tema del ricorso all’Unione<br />
Europea che ha imposto di mettere<br />
a confronto l’idea di cooperazione<br />
presente in Italia con quella di<br />
altre realtà. “A chi pensa che l’attività<br />
della cooperativa stia solo<br />
nella relazione col socio, noi diciamo<br />
che la cooperazione non è solo<br />
questo, ma ha anche una valenza<br />
sociale più ampia, come ad esempio<br />
l’intergenerazionalità, derivante<br />
dal fatto che del patrimonio non<br />
dispone un singolo ma l’insieme<br />
dei soci”. Dunque se nel Dna di una<br />
cooperativa c’è l’obiettivo di far<br />
vivere l’impresa nel tempo, “questo<br />
è un antidoto alla rapacità del<br />
mercato e alla logica del profitto<br />
subito”, cioè a quelle storture un<br />
po’ da tutti denunciate. Che fare<br />
allora? La discussione è solo all’inizio.<br />
Certo è che ragionare sul futuro<br />
e sull’innovazione, sul mercato,<br />
su mutualità e socialità, riesce<br />
meglio se non ci sono pregiudizi e<br />
se non c’è qualcuno che invece ha<br />
solo in mente di cancellare le cooperative.<br />
l<br />
L A C A m P A g n A L I B E R I D A O g m<br />
oltRe 3 Milioni e 600 Mila voti Da faR PesaRe<br />
alla fine sono stati 3.604.448 i voti complessivamente<br />
raccolti nel corso della Consultazione nazionale su ogm e<br />
modello di sviluppo agroalimentare dell’italia promossa<br />
dalla Coalizione italiaEuropa - Liberi da ogm di cui anche<br />
Coop faceva parte assieme a un ampio cartello di associazioni<br />
e movimenti. La raccolta di adesioni, terminata il 9<br />
dicembre scorso, consegna dunque un pronunciamento<br />
massiccio ed estremamente importante a favore di uno<br />
sviluppo agroalimentare dell’italia incentrato sulle persone,<br />
sulla sostenibilità e quindi libero da ogm. “insieme a<br />
milioni di cittadini abbiamo realizzato una inedita stagione<br />
di democrazia partecipata – ha spiegato il coordiantore<br />
della Coalizione Mario Capanna - Sul piano politico la nostra<br />
consultazione nazionale ha incoraggiato e favorito il<br />
protagonismo della politica italiana consentendo la costituzione<br />
di una maggioranza di Paesi europei favorevoli ad<br />
un’Europa Libera da ogm. ora ci prepariamo a rappresentare<br />
direttamente a livello nazionale e comunitario il patrimonio<br />
che milioni di cittadini ci hanno consegnato”.<br />
“Come Coop – spiega il presidente di Coop italia Vincenzo
Arriva Superfacile<br />
nuova tariffa per Coop Voce<br />
Rispetto a Facile Coop scompare<br />
il bonus del 20%, ma il costo<br />
per 1 minuto di conversazione scende<br />
da 15 a 12 centesimi. Passaggio<br />
gratuito per chi è già cliente<br />
Altre novità in arrivo per i clienti del servizio di telefonia<br />
Coop Voce. Per avvicinarsi ancora di più<br />
alle esigenze e alle richieste degli utenti, Coop<br />
Voce ha pensato ad un’evoluzione della tariffa<br />
Facile Coop: si chiama Super Facile Coop e presenta alcune<br />
interessanti innovazioni. L’originaria tariffa Facile Coop<br />
era stata proposta ad un costo base di 15 centesimi per<br />
ogni minuto di conversazione, per lo scatto alla risposta, e<br />
per gli Sms. Il costo reale andava però ridotto, grazie al<br />
20% di bonus sulle ricariche, da 15 centesimi a 12,5 centesimi.<br />
Con la nuova Superfacile invece, la tariffa scende a 12<br />
centesimi e il meccanismo del bonus sulla ricarica viene in<br />
questo modo “assorbito” dalla nuova tariffazione e addirittura<br />
superato in termini di convenienza (da un costo<br />
reale di 12,5 centesimi a 12 centesimi).<br />
“L’introduzione di Superfacile – spiega il responsabile della<br />
telefonia Coop, Francesco Pinelli – deriva dal nostro impegno<br />
ad andare il più possibile incontro alle esigenze dei<br />
clienti e a rendere i nostri meccanismi e le offerte commerciali<br />
ancora più convenienti, semplici e trasparenti.<br />
Abbiamo notato che il meccanismo iniziale, di indicare un<br />
prezzo e poi proporre un bonus del 20%, che equivaleva in<br />
Tassinari – oltre a ribadire il nostro ringraziamento a<br />
tutti quanti, anche tra i nostri soci, hanno consentito di<br />
raggiungere questo importante risultato, riteniamo che<br />
ora il passaggio decisivo sia quello di far pesare l’opinione<br />
dei cittadini sia verso il governo italiano che presso le<br />
istituzioni europee. il tema centrale, non più rinviabile,<br />
è di darci un modello di sviluppo agro-alimentare che,<br />
partendo da quanto chiedono i cittadini, punti sulla<br />
qualità dei prodotti e sulla loro salubrità. E le scelte politiche<br />
devono essere conseguenti”.<br />
23 gennaio/febbraio 2008<br />
in primo piano<br />
buona sostanza a uno sconto, rischiava a volte di non essere<br />
compreso. In questo senso sono stati fondamentali<br />
i suggerimenti dei nostri clienti che ci hanno aiutato a migliorare<br />
la nostra offerta. Abbiamo quindi semplificato la<br />
nostra proposta e realizzato una tariffa la cui convenienza<br />
è ancora più semplice da percepire e che globalmente<br />
abbassa ulteriormente i costi delle chiamate. Con Superfacile<br />
Coop, c’è un solo prezzo da memorizzare: 12 centesimi,<br />
che vale per ogni minuto di conversazione, per lo<br />
scatto alla risposta, e per ogni Sms inviato.”.<br />
La nuova tariffa sarà disponibile a partire dai primi di febbraio.<br />
Per chi è già cliente di Coop Voce con la tariffa Facile<br />
e vuole passare a Superfacile, l’operazione sarà completamente<br />
gratuita, basterà chiamare il 188 o il 43688.<br />
“È bene sottolineare – spiega ancora Pinelli –che Coop ha<br />
deciso di non cambiare d’ufficio la tariffa dei propri clienti<br />
che attualmente utilizzano la tariffa Facile perché crediamo<br />
che un cliente debba sempre avere il diritto di conservare<br />
la tariffa che ha scelto. Però, con la massima trasparenza,<br />
a questi clienti Coop Voce sarà inviato un Sms che<br />
annuncia la partenza della nuova tariffa e, per chi lo vorrà,<br />
la possibilità di cambiare piano gratuitamente.”.<br />
Ricordiamo poi che oltre alla tariffa Superfacile, Coop Voce<br />
propone anche la tariffa Veloce Coop, più adatta a chi<br />
fa telefonate frequenti ma di breve durata. Veloce Coop<br />
è infatti una tariffa senza scatto alla risposta e con tariffazione<br />
per secondi di effettiva conversazione. Con Veloce<br />
Coop ogni minuto di conversazione costa 17 centesimi,<br />
mentre 12 centesimi è il costo di un Sms. l
2<br />
in primo piano<br />
Lavorare in<br />
d i a L d o B a S S o Ni<br />
InnOVAzIOnE<br />
eCCo i PRogetti<br />
Lo strumento della conciliazione<br />
ha prodotto una serie di grandi innovazioni<br />
nell’organizzazione del<br />
lavoro in Coop. Tra le molte sperimentazioni<br />
di particolare rilevanza<br />
citiamo in Coop Lombardia<br />
l’adozione di un codice di comportamento<br />
antimolestie, in Coop Liguria<br />
l’adozione di una organizzazione<br />
del lavoro “condivisa”, con<br />
possibilità di orari flessibili e, per<br />
gli ipermercati, di uno specifico<br />
modello partecipativo, in Coop<br />
Nord Est il varo del progetto Equal<br />
con il monitoraggio quali-quantitativo<br />
dell’occupazione femminile,<br />
in Coop Estense il progetto Commitment,<br />
che prevede molte forme<br />
di valorizzazione dell’apporto invididuale<br />
dei lavoratori alla migliore<br />
gestione dell’impresa con<br />
specifiche riunioni di ascolto e<br />
gruppi di miglioramento, in Coop<br />
adriatica l’adozione di un Protocollo<br />
per lo sviluppo di azioni positive<br />
nel campo delle pari opportunità,<br />
della solidarietà e della<br />
conciliazione dei tempi di vita e di<br />
lavoro, sottoscritto con i sindacati,<br />
in Coop italia la formazione di<br />
tutti i dipendenti sui temi della responsabilità<br />
sociale di impresa Sa<br />
8000 e, sempre in Coop italia (non<br />
alimentari) l’adozione di una carta<br />
dei diritti e dei doveri dei dipendenti,<br />
collegata alla Carta dei Valori<br />
Coop.<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
CooP<br />
Circa 54 mila dipendenti a livello nazionale di cui<br />
l’86% di assunti a tempo indeterminato. Ecco come<br />
il mondo Coop si confronta con il problema della<br />
flessibilità e con la sfida della partecipazione<br />
L’accordo sul Welfare giunto in<br />
porto dopo una lunga e difficile<br />
navigazione riassume<br />
tutte le problematiche e le<br />
angosce che si sono accumulate in<br />
questi anni nel nostro paese sul tema<br />
del lavoro. Lavoro che a volte non c’è,<br />
o che spesso c’è ma è instabile, precario<br />
o flessibile.<br />
Siamo in un territorio sconfinato e<br />
complesso che interroga anche Coop,<br />
come tutte le imprese, sui suoi comportamenti,<br />
la sua identità, i suoi<br />
principi e le sue pratiche nel quotidiano<br />
rapporto con i dipendenti. Quando<br />
si parla di Coop si intende (a livello nazionale)<br />
un esercito di 54 mila dipendenti,<br />
di cui quasi l’86 per cento a<br />
tempo indeterminato con una prevalenza<br />
di lavoro femminile (il 70 per<br />
cento sono donne) e una costante<br />
crescita occupazionale.<br />
Il primo dato, dunque, che balza agli<br />
occhi quando ci si affaccia sul mondo<br />
del lavoro in Coop è quello di una buona<br />
occupazione a cui sono estranee<br />
forme contrattuali, pur previste dalla<br />
legge, che incentivano la precarietà e<br />
in certi casi il disagio sociale. Aris Accornero,<br />
professore emerito di sociologia<br />
industriale all’Università la Sapienza<br />
di Roma, afferma che «la<br />
flessibilità è un requisito funzionale<br />
che ha i suoi limiti organizzativi, economici,<br />
sociali. Anche la flessibilità<br />
chiede sicurezza, perchè il lavoro non<br />
piombi nella precarietà».<br />
In Coop è questa flessibilità ad essere<br />
definita e contrattata. «L’accordo sul<br />
suo uso e sui suoi limiti, per essere un<br />
buon accordo, – spiega Franco Barsali<br />
responsabile nazionale settore lavoro<br />
Coop-Ancc – deve contribuire a rendere<br />
veramente efficiente l’organizzazione,<br />
rispondere positivamente<br />
alle esigenze del servizio, promuovere<br />
la partecipazione dei lavoratori al<br />
lavoro e non creare, viceversa, disaffezione<br />
e disinteresse».<br />
D’altra parte la grande distribuzione<br />
presenta caratteristiche strutturali<br />
che devono trovare adeguate ed opportune<br />
risposte. Pensiamo agli orari,<br />
le aperture domenicali, i flussi di clienti<br />
che si muovono a ondate più o meno<br />
prevedibili. «Pur nel rispetto dei<br />
diritti e della dignità del lavoratore –<br />
precisa Barsali – occorre tenere conto<br />
anche delle esigenze dei soci e consumatori».<br />
D’altronde la cultura d’impresa di<br />
Coop non contempla neppure forme<br />
di flessibilità spinta, come il lavoro a<br />
chiamata, che Wal-mart – la più grande<br />
catena mondiale – ha annunciato<br />
di voler mettere in atto negli Usa, ricorrendo<br />
a un sistema in cui sarà il<br />
computer a decidere le presenze, sulla<br />
base dell’affluenza della clientela<br />
stabilendo così che una cassiera debba<br />
tenersi a disposizione, essere chiamata<br />
al lavoro o mandata a casa a<br />
metà turno. già in fase di rinnovo dell’ultimo<br />
contratto collettivo nazionale<br />
di lavoro, nell’autunno del 2003,<br />
Coop si è impegnata a non utilizzare il<br />
lavoro a chiamata.<br />
E infatti, negli integrativi aziendali il<br />
continua a pagina 27 >
È<br />
2<br />
in primo piano<br />
E ora un contratto da rinnovare<br />
Barsali (Ancc-Coop): “Coi sindacati un confronto aperto. Flessibilità tema delicato”<br />
stagione di rinnovo contrattuale in Coop e gli incontri<br />
con le Organizzazioni sindacali si susseguono quasi<br />
quotidianamente. Incontriamo Franco Barsali, responsabile<br />
nazionale del settore lavoro di Ancc-Coop,<br />
tra una riunione e l’altra proprio mentre la trattativa si appresta<br />
a entrare nel vivo. «Il confronto sta producendo significativi<br />
avanzamenti, anche se non conclusivi, sia sul mercato del lavoro<br />
sia sul tema della flessibilità» dice Barsali con quel tanto di prudenza<br />
che si usa in queste circostanze. «Sul tema del salario –<br />
aggiunge Barsali – consapevoli delle difficoltà anche sul piano<br />
sociale e del calo dei consumi esistente nel nostro paese abbiamo<br />
convenuto l’erogazione di una prima tranche di 50 euro mensili<br />
di aumento (al IV livello), comprensivi dell’indennità di vacanza<br />
contrattuale, a decorrere dal 1 gennaio 2008».<br />
uno dei temi caldi della trattativa è la flessibilità<br />
organizzativa...<br />
«La flessibilita che abbiamo oggi non è sufficiente. E infatti la trattativa<br />
per il rinnovo del contratto si muove intorno a questo punto».<br />
dunque Coop vuole più flessibilità?<br />
«È un’esigenza tipica di tutte le aziende commerciali che devono<br />
vedersela con problemi di orari, flussi di clienti, chiusure e<br />
aperture».<br />
Ma flessibilità spesso fa rima con precarietà...<br />
«Ne siamo consapevoli. Per questo, nell’affrontare il problema<br />
mettendolo in connessione con l’esigenza della stabilizzazione<br />
dei lavoratori, abbiamo fatto un’apertura molto forte sulla regolamentazione<br />
del contratto a termine che in Coop riguarda comunque<br />
solo il 14 per cento dei lavoratori».<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
Cioè?<br />
«Come tutti sanno il contratto a termine è stato oggetto di modifica<br />
nell’accordo sul Welfare del 23 luglio scorso, dove in pratica<br />
si concede la possibilità di superare la durata massima di 36<br />
mesi con una procedura particolare sulla quale c’è stata una<br />
grossa polemica politica. Bene, noi abbiamo detto che non utilizzeremo<br />
questa possibilità».<br />
Perché lo avete fatto?<br />
«Per dare un segnale di quello che deve essere secondo noi il<br />
terreno effettivo di una contrattazione dove la sfida competitiva<br />
vada di pari passo con la specificità del movimento cooperativo<br />
rispetto alle relazioni con i dipendenti. Naturalmente a noi interessa<br />
gestire le relazioni con i lavoratori in modo da incrementare<br />
l’efficienza delle imprese ma sappiamo anche che il miglioramento<br />
dell’organizzazione non può prescindere dalla<br />
motivazione e dalla partecipazione del personale».<br />
a che punto è il confronto su questo tema?<br />
«Su questo punto Coop è totalmente aperta. Fra l’altro stiamo<br />
realizzando i principi dell’accordo per lo sviluppo e per nuove<br />
relazioni sindacali siglato il 16 aprile 2007 con i sindacati davanti<br />
al Ministero del Lavoro che rappresenta il punto di arrivo<br />
e di partenza delle relazioni che noi intendiamo stabilire con i<br />
lavoratori. Questo è un passaggio fondamentale per contribuire<br />
al coinvolgimento delle persone e quindi anche all’efficacia dell’attività<br />
della cooperativa a partire da un atteggiamento fondato<br />
sulla formazione, sulla partecipazione, sul coinvolgimento<br />
interno e sulla messa in atto di percorsi aziendali che diano un<br />
senso preciso di dove vogliamo andare». l
lavoro a chiamata non figura.<br />
Coop utilizza il contratto a termine<br />
abbondantemente al di sotto della<br />
quota massima prevista del 15% sul<br />
totale degli occupati. Quanto all’apprendistato<br />
è regolamentato da una<br />
legge che prevede la sua trasformazione<br />
in contratto a tempo indeterminato.<br />
Praticamente la quasi totalità<br />
degli apprendisti viene poi assunta<br />
definitivamente dopo un periodo di<br />
tempo di quattro anni. Si diceva di<br />
quanto sia importante la flessibilità<br />
dei lavoratori per un’impresa della<br />
grande distribuzione che deve fare i<br />
conti con variabili indipendenti come<br />
la stagionalità e i diversi flussi di clientela.<br />
«Per rispondere a queste esigenze<br />
non possiamo assolutamente privarci<br />
di uno strumento come il<br />
part-time – osserva Barsali – tuttavia<br />
abbiamo dato disponibilità al sindacato,<br />
nell’ambito della trattativa per il<br />
rinnovo del contratto nazionale, di alzare<br />
il minimo di ore settimanali da 18<br />
a 20, e oggi la media oraria dei nostri<br />
part-time è di 24 ore». Inoltre, anche<br />
per i part-time è stato introdotto il<br />
diritto di precedenza per le trasformazioni<br />
a tempo pieno.<br />
Qualità dell’occupazione significa anche<br />
sviluppo della partecipazione e<br />
miglioramento delle condizioni di lavoro.<br />
«Sono proprio questi gli assi su<br />
cui si muove da anni l’impegno di<br />
Coop sul versante dei rapporti con i<br />
lavoratori – conferma Barsali –. Per<br />
questo Coop ha investito in formazione<br />
del personale circa 7 milioni di<br />
euro nel 2006, garantendo più di 280<br />
mila ore di formazione che hanno interessato<br />
il 44% dei dipendenti. Ancora<br />
nel 2006 sono state attivate<br />
nuove misure per relazionarsi al meglio<br />
con i dipendenti: gruppi di lavoro<br />
interfunzionali, gruppi nei singoli reparti,<br />
assemblee tra dirigenti e dipendenti<br />
in vari punti vendita», con circa<br />
2000 incontri svolti in totale.<br />
“noi vogliamo un rapporto improntato<br />
ad una attenzione reciproca – conclude<br />
Barsali – dopo di che, tutti insieme<br />
dobbiamo fare in modo che le nostre<br />
cooperative stiano sul mercato per dare<br />
ai soci i prezzi più bassi e i prodotti<br />
migliori perché non c’è contraddizione<br />
tra il perseguimento di questo obiettivo<br />
e la costruzione di relazioni all’insegna<br />
dell’ascolto, del coinvolgimento, e<br />
della partecipazione». l<br />
2<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
alfabeto alimentare<br />
di eugenio del toma<br />
presidente onorario dell’Asoociazione<br />
italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />
Fumo, dieta<br />
e il nostro stile di vita<br />
Quando il medico riesce a conquistarsi la fiducia del paziente<br />
capita che soprattutto dei giovani ammettano di fumare per<br />
“non ingrassare”. Al riguardo esistono molte osservazioni ma<br />
poche ricerche autorevoli; alcuni anni fa l’Istituto svizzero per<br />
la prevenzione dell’alcolismo ed altre tossicomanie (ISPA, Losanna), realizzò,<br />
sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), uno<br />
studio sullo stato di salute degli scolari tra i 12-15 anni e approfondì<br />
anche la problematica combinata tra fumo e disturbi alimentari. In particolare,<br />
risultò che gli appassionati delle patatine fritte e degli hamburger<br />
bevono in media più alcol e fumano di più rispetto ai coetanei che si<br />
alimentano tradizionalmente e con migliore equilibrio.<br />
Purtroppo, dallo studio è risultato che le ragazze con problemi “di linea”<br />
fumano due volte di più delle coetanee normopeso e questo perché ritengono<br />
che fumare sia un mezzo per dimagrire. In realtà non esiste un collegamento<br />
tra fumo e dimagrimento ma è pur vero che la maggior parte di<br />
coloro che smettono di fumare il quotidiano pacchetto di sigarette ingrassano,<br />
mediamente, nei sei mesi successivi, di 3-5 chili.<br />
Quindi, se cominciare a fumare per dimagrire è un’inutile e pericolosa<br />
follia, bisogna pur convenire che smettere può causare temporaneamente<br />
qualche rimbalzo non gradito sulla bilancia. Ma questo è dovuto non<br />
tanto ai rapporti che esistono tra nicotina-appetito-spesa metabolica,<br />
quanto alla diversa ricerca del cibo (caramelle, ecc.) e ad un riadattamento<br />
alle nuove abitudini alimentari.<br />
Insomma, ancora una volta è lo stile di vita che conta e non soltanto un<br />
singolo fattore, sia pure importante come può essere il ritrovato gusto del<br />
mangiare tra gli ex fumatori. Non bisogna dimenticare neppure la raccomandazione<br />
che l’OMS ha fatto più volte ai medici ed in particolare ai<br />
nutrizionisti: se un fumatore obeso vi chiede aiuto per dimagrire, ricordatevi<br />
che smettere di fumare è una decisione prioritaria, anche rispetto<br />
al dimagrimento. Non è poco, se pensiamo a quanto l’OMS sia preoccupata<br />
da alcuni anni della pandemia obesità e delle sue conseguenze<br />
medico-sociali, a partire da quella progressione di eventi negativi ormai<br />
codificata nel termine “diabesità”, cioè dallo sfociare dell’obesità nel diabete<br />
di tipo 2. A tutti coloro che sono in sovrappeso bisogna precisare<br />
che le due cose, abolizione del fumo e migliori abitudini alimentari, debbono<br />
partire insieme; con la riserva però che i primi mesi il dimagrimento<br />
sarà in genere minore di quello che generalmente si avrebbe in un<br />
coetaneo non fumatore. Ma anche a questo c’è rimedio perché un nutrizionista<br />
competente non si limita a dare una dieta ipocalorica, sia pure<br />
ben fatta e individualizzata, ma consiglia contemporaneamente un aumento<br />
(obbligatorio!) dell’attività fisica giornaliera.<br />
Del resto si ipotizza, ma non è un dato ufficiale, che basti aumentare di<br />
80 kcal il proprio consumo energetico (cioè allungare la passeggiata<br />
quotidiana di altri 15-30 minuti) per avviare ad un corretto dimagrimento<br />
anche negli ex-fumatori, senza ulteriori sacrifici alimentari.
28<br />
consumare informati<br />
Sulle confezioni dei prodotti a marchio Coop tutte<br />
le informazioni per un corretto stile di vita: calorie,<br />
zuccheri, grassi per porzione, e un consiglio su quanto<br />
movimento fare per smaltire le calorie in eccesso<br />
Le etichette dei prodotti a<br />
marchio Coop diventano vere<br />
e proprie mappe per guidare i<br />
consumatori a scelte alimentari<br />
più consapevoli: sulle confezioni<br />
non ci sarà più solo la tabella classica<br />
con le indicazioni dei nutrienti nelle<br />
loro quantità per 100 g ma anche una<br />
piccola scheda che indica in modo<br />
specifico in quella porzione di alimento<br />
le calorie e la presenza di zuccheri,<br />
grassi e sale. Elementi semplici e<br />
chiari, molto importanti per la salute<br />
di tutti. Un eccessivo consumo di sale,<br />
di zuccheri e di grassi, infatti, aumenta<br />
il rischio di malattie quali obesità,<br />
diabete e ipertensione, diventate<br />
un grave problema per la sanità europea<br />
e in particolare quella italiana.<br />
Coop è la prima catena distributiva<br />
Carlo Cannella<br />
presidente inran<br />
Il professor Cannella è presidente dell’Istituto<br />
Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e<br />
la Nutrizione, INRAN, l’ente pubblico che<br />
coniuga l’attività di ricerca con l’attività di<br />
informazione ed educazione del consumatore<br />
sulla corretta alimentazione. Dunque<br />
il più autorevole riferimento italiano sulla<br />
materia, con il quale Coop ha collaborato<br />
per la realizzazione delle nuove etichette<br />
nutrizionali: “Le etichette sono un importante<br />
strumento di informazione dei consumatori:<br />
più sono semplici e chiare, tanto<br />
più il consumatore sarà nelle condizioni di<br />
Un’etichetta che aiuta<br />
il benessere<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
d i a N N a S o M E Nzi<br />
che adotta questa nuova tabella che<br />
riguarda alcuni componenti nutrizionali<br />
specifici da tenere sotto controllo,<br />
inserendola ben in evidenza sul<br />
fronte del prodotto. L’iniziativa nasce<br />
dalla collaborazione con InRAn, l’Istituto<br />
nazionale di Ricerca per gli Alimenti<br />
e la nutrizione e ha preso in<br />
considerazione anche la proposta<br />
messa a punto dalla CIAA, la Federazione<br />
delle industrie agroalimentari<br />
europee: per ogni porzione o pezzo<br />
sono evidenziate le chilocalorie apportate,<br />
i grammi di zuccheri, di grassi,<br />
di grassi saturi e di sodio; per tutti<br />
anche la percentuale di copertura rispetto<br />
ai valori giornalieri da non superare,<br />
calcolati in riferimento ad una<br />
dieta di 2.000 kcal, il fabbisogno medio<br />
di un adulto.<br />
Le dimensioni di un’etichetta non<br />
consentono di riportare un manuale<br />
di sana alimentazione; sta ad ognuno<br />
calibrare la propria dieta giornaliera e<br />
maggiori informazioni sono disponibili<br />
in molti opuscoli distribuiti nei<br />
punti vendita e nel sito e-coop, ma<br />
quando lo spazio lo consente è inserita<br />
anche un’altra piccola icona che dà<br />
qualche suggerimento su come smaltire<br />
le calorie in eccesso, aumentando<br />
l’attività fisica.<br />
Si possono consumare 100 kcal correndo<br />
per sette minuti o salendo scale<br />
per undici minuti, oppure camminando<br />
per trenta. L’icona movimento<br />
ci aiuta e ci consola: un pacchetto di<br />
crackers si può utilizzare per arricchire<br />
i pasti, e come sostituivo del pane,<br />
solo come spuntino, ma se non rien-<br />
È uno strumento di informazione<br />
scegliere e valutare. In tal senso il contributo<br />
delle aziende è molto utile e l’iniziativa di<br />
Coop sui prodotti a marchio va senz’altro<br />
in questa direzione<br />
Perché è importante avere informazioni<br />
nutrizionali specifiche<br />
sul singolo prodotto, sulla<br />
porzione?<br />
Perché la nostra alimentazione è la somma<br />
di tanti singoli prodotti e porzioni. Le<br />
etichette Coop segnalano chiaramente i<br />
valori della composizione in energia e nutrienti<br />
che vanno considerati per evitare il<br />
sovrappeso e per mantenere il benessere.<br />
Meritano particolare attenzione: calorie,<br />
sale, zuccheri, grassi e grassi saturi, in<br />
quanto tali indicazioni sono un aiuto concreto<br />
ad evitare gli eccessi che caratterizzano<br />
la società del benessere.<br />
E l’icona movimento?<br />
Per un corretto stile di vita è indispensabile<br />
associare corretta alimentazione con adeguata<br />
attività fisica, quindi è necessario<br />
sensibilizzare il consumatore ad evitare la<br />
sedentarietà e la pigrizia soprattutto nel<br />
tempo libero.
L’etichetta contiene l’indicazione degli apporti specifici<br />
del prodotto, in grammi e in percentuale, rispetto<br />
alla quantità consigliata in una dieta di 2.000 kcalorie.<br />
Consigliata è la quota da non superare, non da raggiungere<br />
tra nell’apporto giornaliero di calorie e<br />
nutrienti consigliato occorrono 10 minuti<br />
di corsa per smaltirlo.<br />
L’attività di Coop in tema di sana alimentazione<br />
ha una lunga storia di<br />
formazione per le scuole e non solo,<br />
ma è un impegno testimoniato soprattutto<br />
da una costante attività di<br />
attenzione alla qualità dei propri prodotti.<br />
Per citare solo le ultime iniziative<br />
ricordiamo che nella formulazione<br />
dei prodotti Coop non sono utilizzati<br />
grassi idrogenati, nemmeno in prodotti<br />
come dadi, caramelle toffee,<br />
gelato stracciatella, pasta sfoglia e<br />
pasta frolla. Anche per alcuni grassi<br />
tropicali (es. olio di palma) c’è una politica<br />
di riduzione, sempre per contenere<br />
l’introduzione di grassi saturi<br />
nella dieta. Per esempio il plum cake è<br />
preparato con olio di girasole, i grissini<br />
con olio di oliva, i canestrelli con burro.<br />
L’etichetta è ritenuta la prima fonte<br />
di informazione tra i soci Coop, il contenuto<br />
di grassi e il valore energetico<br />
rappresentano le informazioni più ricercate<br />
nelle tabelle nutrizionali dei<br />
prodotti marchio. non sono mancate<br />
richieste di miglioramento sulla presenza<br />
di informazioni più pratiche per<br />
rispettare una corretta alimentazione.<br />
La risposta arriva oggi con la nuova<br />
tabella specifica per alcuni componenti<br />
da tenere sotto controllo e<br />
l’icona movimento: facili da leggere e<br />
da interpretare. l<br />
29<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
consumare informati<br />
Le icone in movimento sono un invito ad un corretto stile<br />
di vita con adeguate attività motorie, che ci aiutino a<br />
consumare le calorie introdotte con l’alimentazione<br />
LaTTE FrESCo aLTa QuaLiTÀ CooP<br />
in arrivo a febbraio nei punti vendita è prodotto secondo le esclusive<br />
regole stabilite dal ministero della Sanità per il latte fresco<br />
pastorizzato di alta qualità. regole che unite a quelle di Qualità<br />
Sicura Coop, che prevedono la provenienza da allevamenti italiani,<br />
l’alimentazione delle mucche priva di ogm, la selezione di allevamenti<br />
e mangimifici, il controllo rigoroso di tutta la filiera<br />
produttiva, garantiscono di offrire un latte fresco eccezionale in<br />
termini di bontà, apporto nutrizionale e sicurezza.<br />
dEdiCaTi ai CELiaCi<br />
disponibili da settembre 4 nuove referenze senza<br />
glutine a marchio Coop: Mini grissini, Crackers, Plum<br />
cake con yogurt, Plum cake al cacao con ripieno crema<br />
gianduia. Sostitutivi del pane e meren- d i n e<br />
per offrire al celiaco maggiore scelta,<br />
con le solite garanzie coop in termini<br />
di qualità, sicurezza e convenienza. Si<br />
è cercato di mettere a punto prodotti<br />
che in termini di gusto possano incontrare,<br />
il più possibile, i favori di tutta la famiglia. i mini<br />
grissini e i crackers sono preparati con amido di mais e farina di riso, ideali<br />
anche come rompidigiuno. i plum cake sono preparati con uova fresche e farina di<br />
riso, uno allo yogurt e l’altro, per i più golosi, con il 20% di crema nocciola.<br />
SaLuMi FiorFiorE PEr iL BaNCo aSSiSTiTo<br />
Coppa, Pancetta, Culatello con cotenna, Fiocco di prosciutto con cotenna, Salame<br />
Felino e Prosciutto crudo S. daniele: tutti questi salumi della linea Fiorfiore<br />
sono ora disponibili anche al banco assistito. Prodotti tipici che si caratterizzano<br />
per una scelta di materia prima adatta a raggiungere pesi elevati, come tradizione<br />
comanda, grazie ad un periodo di allevamento più lungo. La finitura e la<br />
stagionatura dei prodotti avvengono con metodi tradizionali e artigianali. Le<br />
carni provengono esclusivamente da allevamenti italiani e l’intera filiera è totalmente<br />
controllata da Coop. ricordiamo che la gamma Fiorfiore proponeva<br />
fino ad oggi nel banco salumi il solo Prosciutto Cotto Nazionale.
Punti di<br />
d i C L a u d i o S T r a N o<br />
30<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
consumare informati<br />
ViSTa<br />
seRviCe PaCK<br />
il termine inglese patch (letteralmente<br />
“pezza”) indica un file eseguibile<br />
creato per risolvere uno specifico errore<br />
di programmazione. i service pack (SP)<br />
raggruppano più patch e vengono<br />
rilasciati periodicamente dai produttori<br />
per colmare lacune o aggiornare<br />
software di grandi dimensioni quali i<br />
sistemi operativi. a tre anni dall’ultimo<br />
aggiornamento, Microsoft sta per<br />
uscire con l’SP3 per XP che secondo le<br />
prime valutazioni migliorerebbe del<br />
10% le precedenti performance, ma<br />
soprattutto sarebbe il doppio più<br />
veloce rispetto al primo SP (SP1) di<br />
Vista, atteso anch’esso a breve e poco<br />
migliorativo: un paradosso che<br />
aumenterebbe la distanza tra i due<br />
ambienti operativi della stessa casa.<br />
A<br />
un anno dal lancio in grande stile, Vista vince ma non stravince. E<br />
soprattutto, non convince. tante e controverse sono infatti le opinioni<br />
intorno al nuovo sistema operativo che microsoft ha comunque<br />
deciso dovrà rimpiazzare definitivamente l’attuale XP, ma ancora<br />
non è certo quando e come. Attualmente la scadenza ultima è fissata al 14<br />
aprile 2009, dopodiché microsoft supporterà per altri cinque anni con i soli aggiornamenti<br />
di sicurezza il già collaudatissimo e maturo XP, fratello dispettoso,<br />
che sta facendo una spietata concorrenza interna alla nuova piattaforma di Bill<br />
gates. Ad oggi l’anno di morte per Windows XP sarebbe dunque il 2014 ma è<br />
presto per l’epitaffio. Per molti Windows Vista – nonostante la sua grafica accattivante<br />
e le superiori garanzie di sicurezza – rappresenta un colpo di vernice<br />
e non di sostanza per cui non si escludono sorprese. Lo stato dell’arte è che il<br />
vecchio ambiente operativo ha raggiunto alti livelli di affidabilità e sta ritardando<br />
il passaggio al nuovo che, di suo, ha deluso le aspettative. gli stessi service<br />
pack (vedi riquadro sopra) di imminente uscita, non sembrano colmare l’attuale<br />
divario che risulta evidente negli orientamenti delle grandi aziende: oltre<br />
l’80% in Europa e America si trovano bene con Windows XP e ne attendono<br />
fiduciose l’implementazione (appena il 13% ha compiuto il salto), implementazione<br />
che sarà l’ultima, secondo quanto dichiarato, per questo sistema operativo.<br />
Per gli utenti privati il problema si pone all’acquisto di un nuovo pc o<br />
notebook, acquisto che risulta “blindato” se di marca. Inizialmente si trovavano<br />
in giro i “Vista capable”, cioè i modelli con XP sui quali poteva girare Vista, salvo<br />
poi scoprire che ne supportavano soltanto la versione base. Per questa ragione<br />
microsoft – essendo finita nel mirino di una class action dopo essere stata condannata<br />
dalla Ue nel 2004 per abuso di posizione dominante – ha riformulato
31<br />
consumare informati<br />
A un anno dal lancio il sistema operativo Windows Vista divide<br />
i consumatori ma batte cassa. non decollano infatti le vendite anche<br />
perché microsoft, con XP ad ottimi livelli, si è coltivata la concorrenza<br />
in casa. Una “gara” che interessa milioni di consumatori e d’imprese<br />
agitando un mondo, quello del software, che si accende solo per i videogiochi<br />
aMbiente alteRnativ0<br />
LA COPERtA DI LInUX<br />
le sue etichette che ora sono divise in “Vista capable” per le funzionalità di base<br />
e “Premium ready” per quelle avanzate che necessitano di hardware supplementare.<br />
Al momento tuttavia il nuovo con Vista di serie è una scelta pressoché<br />
obbligata anche perché la casa di Redmond ha accordi commerciali da rispettare.<br />
ma allora, chi non vuole abbandonare XP cosa deve fare? non gli resta<br />
che buttarsi su un computer assemblato (con il rischio di configurazioni non<br />
sempre all’altezza) oppure sostituire un sistema con l’altro (con il rischio d‘incidenti<br />
di percorso). In terzo luogo può attendere i miglioramenti prima di cambiare<br />
cavallo o cercare altri ambienti operativi (vedi box sopra).<br />
A Vista vengono imputati una serie di difetti che vanno dalla maggiore lentezza,<br />
sebbene sia un software come detto più accattivante e tridimensionale, ai<br />
costi superiori per il fatto che richiede di essere installato su computer di una<br />
certa potenza e con una scheda video adeguata. Inoltre “vuole” aggiornamenti<br />
di programmi e presenta problemi di compatibilità non dichiarata con altre periferiche,<br />
è in vendita in troppe versioni che disorientano e ad un prezzo piuttosto<br />
alto, non ultimo utilizza nuove forme di DRm (Digital Rights management,<br />
gestione dei Diritti Digitali) che “controllano” ciò che l’utente può fare restringendo<br />
la sua libertà. Al di là del nodo del sistema operativo e del boom dei videogiochi<br />
(su cui torneremo), il software di consumo vivacchia senza particolari<br />
brividi. Office e gli applicativi fondamentali sono ormai premontati, il tempo<br />
delle “grandi famiglie” (Corel Draw, ecc.) è tramontato. tutti provano il software<br />
in versione shareware o freeware e poi se non riescono ad averlo in altro<br />
modo lo acquistrano su Internet. Per questo sulla libertà di utilizzo infuriano<br />
battaglie come quella della Free Software Foundation che contro Vista ha lanciato<br />
una campagna dai chiari intenti, denominata “Bad Vista”. l<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
di acquistare un Pc o un notebook con preinstallato Windows<br />
Vista, per non perdere la vostra libertà e quella di tutti gli<br />
altri; se non vi sarà possibile informatevi sulla possibilità di<br />
“Rifiutate<br />
downgrade a XP, oppure formattatelo installandoci Linux, lamentatevi<br />
con i negozianti, lamentatevi con microsoft, fate sentire il vostro<br />
dissenso!”. Questo invitano a fare i seguaci di Linux (www.openlinux.eu), un sistema<br />
operativo alternativo di tipo open source, ovvero libero gratuito e condiviso,<br />
non proprietario come Windows di microsoft o mac OS di Apple. ma meno<br />
“amichevole” nell’uso di questi ultimi, e difficilmente reperibile premontato anche<br />
nei negozi specializzati. In linea di principio i produttori dovrebbero vendere<br />
macchine senza sistema operativo e ad un prezzo inferiore dello stesso modello<br />
con licenza, lasciando poi al consumatore la possibilità di scelta. ma poiché questo<br />
raramente avviene, dati gli enormi interessi in gioco e il processo di strandardizzazione<br />
in atto, la strada indicata da associazioni di consumatori come l’Aduc<br />
(www.aduc.it) è la richiesta di rimborso. Una strada accidentata e avara di risultati.<br />
Sul sito www.linuxsi.com trovate una mappa dei negozi “Linux Friendly”<br />
(nella foto il logo del Pinguino) che vendono macchine senza costi di licenza.<br />
le Mani sul PoRtafogli<br />
- Windows Vista è disponibile in 5<br />
versioni: 2 sono dedicate al mondo del<br />
consumo (Vista <strong>Home</strong> Basic a 300 €, 150<br />
l’upgrade; e Vista <strong>Home</strong> Premium a 360<br />
€, 240 l’upgade, quest’ultima con<br />
Windows Media Center per la gestione di<br />
foto, musica e film); 2 sono pensate per<br />
il mondo business (Vista Business a 450<br />
€, 300 l’upgrade, per condividere fax e<br />
scanner; e Vista Enterprise con un<br />
profilo più marcatamente aziendale, non<br />
vendibile al dettaglio); infine la quinta<br />
versione che comprende tutte quante le<br />
funzionalità (Vista ultimate, la più<br />
completa della gamma, a 600 €, 400<br />
l’upgrade).<br />
- Mac oS 10.5 Leopard, l’ultimo uscito,<br />
costa 130 €, 200 il pacchetto per 5 utenti<br />
- gNu/Linux è libero e gratuito<br />
I prezzi sono soggetti alle variazioni<br />
del mercato e non tengono conto<br />
di offerte e promozioni
32<br />
vivere bene<br />
Alimento multiuso importato in<br />
Europa dall’America, la zucca è piena<br />
di pregi: ipocalorica, ricca di vitamina A<br />
e potassio si presta a molteplici<br />
soluzioni culinarie. Dal semplice risotto<br />
a un mix brasiliano con il cocco<br />
È tempo di...<br />
zucca<br />
d i HEL M u T Fa iL o Ni<br />
La zucca. Un alimento multiuso.<br />
Può diventare uno strumento<br />
musicale (di esempi ce<br />
ne sono diversi, a partire dal<br />
noto berimbau brasiliano, che è un<br />
arco musicale di provenienza africana<br />
con una zucca fissata tra il bastone e<br />
la corda metallica che serve da cassa<br />
di risonanza), un oggetto di arredamento,<br />
un utensile da lavoro, il simbolo<br />
di Halloween se scavata ed illuminata<br />
al suo interno. Diventa anche<br />
“un’offesa blanda”: zucca vuota, come<br />
sinonimo di ignoranza. ma<br />
l’aspetto che a noi interessa maggiormente<br />
è, inutile dirlo, quello gastronomico.<br />
Con ogni probabilità la<br />
zucca è originaria dell’America Cen-<br />
A FEBBRAIO<br />
CI SOnO AnCHE...<br />
il periodo invernale è adatto anche<br />
alle barbabietole, ai radicchi rossi di<br />
tutti i generi, ma anche ai finocchi e<br />
agli spinaci. Senza dimenticare naturalmente<br />
i carciofi. Per quanto riguarda<br />
la frutta, questo è ancora il periodo<br />
d’oro per le arance. ancora valido il<br />
nostro consiglio di qualche mese fa:<br />
provate un’insalata con spinaci crudi e<br />
arance, condita con olio di qualità e<br />
sale: ne vale la pena.<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
trale (libri di storia narrano che in<br />
messico sono stati ritrovati dei semi<br />
risalenti addirittura al 7mila a.C.). I<br />
primi coloni impararono dai nativi indiani<br />
a coltivarle: non a caso è proprio<br />
la zucca, insieme a patate e pomodori,<br />
ad essere importata per<br />
prima in Europa dal nuovo mondo.<br />
Dal punto di vista nutrizionistico, gli<br />
esperti ci ricordano che grazie all’alta<br />
concentrazione di acqua (addirittura<br />
il 94%) e una concentrazione<br />
molto bassa di zuccheri semplici, la<br />
zucca è un alimento ipocalorico (18<br />
calorie ogni 100 grammi), ricco di vitamina<br />
A, potassio, calcio, fosforo e<br />
fibre (non mancano vitamina C e<br />
betacarotene).<br />
Diverse le varietà che si possono trovare<br />
in commercio, fra le quali ricordiamo<br />
la zucca “napoletana”, la “grigia<br />
di Boulogne”, e la “marina di<br />
Chioggia”. Importante saper scegliere<br />
la zucca al momento dell’acquisto.<br />
naturalmente importante che il prodotto<br />
sia fresco, maturo e sodo. Come<br />
si fa a capirlo? Se date dei colpetti<br />
alla zucca, si deve sentire un suono<br />
sordo. Il picciolo deve essere morbido<br />
e ben saldo alla zucca. La buccia (che<br />
con i semi rappresenta il 35% di scarto)<br />
deve essere pulita e senza ammaccature.<br />
Il colore interno (la mag-<br />
gior parte delle volte infatti, la zucca<br />
viene acquistata a tranci) deve essere<br />
di un giallo-arancio vivo. Le zucche<br />
tonde sono le più versatili in cucina,<br />
quelle lunghe preferibili all’interno di<br />
minestroni. Le zucche intere possono<br />
essere conservate per tutto il periodo<br />
invernale in ambiente fresco e<br />
asciutto. Dal punto di vista gastronomico<br />
gli utilizzi sono variegati. Si<br />
va dalle crostate, alle zuppe, sino ai<br />
classici tortelli ripieni di zucca, tanto<br />
tipici della zona del mantovano. Due<br />
le ricette che abbiamo scelto, una<br />
classica e l’altra esotica. Partiamo allora<br />
con il risotto di zucca. Ingredienti:<br />
400 gr. di riso, 500 gr. di zucca, 1<br />
cipolla, 1 lt. di brodo vegetale, 100 gr.<br />
di burro, parmigiano grattugiato, sale.<br />
Sbucciate e tagliate a pezzi la zucca<br />
e cuocetela nel brodo vegetale.<br />
mentre cuoce, mettete sul fuoco una<br />
casseruola dove farete rosolare metà<br />
del burro insieme con la cipolla tritata.<br />
Successivamente aggiungetevi<br />
il riso e mescolate il tutto. Versate la<br />
zucca, e il brodo in cui è stata cotta,<br />
un po’ alla volta sul riso, continuando<br />
a cuocere per circa 20 minuti. A cottura<br />
ultimata, unite il restante burro<br />
e il formaggio grattugiato.<br />
Ora la ricetta esotica di Vittorio Castellani<br />
(meglio noto come chef Ku-
33<br />
marzo 2004<br />
vivere bene<br />
male), una purea di ispirazione brasiliana con zucca e cocco,<br />
da servire come dessert. Ingredienti: 1 noce di cocco, 1<br />
piccola zucca matura, zucchero di canna, 6 chiodi di garofano,<br />
1 stecca di cannella. Forate la noce di cocco, estraete<br />
il latte e grattugiate la polpa, dopo aver eliminato la scorza<br />
coriacea. Sbucciate la zucca e tagliatela a pezzi, pesando<br />
la stessa quantità di zucchero di canna. In un tegame<br />
di coccio cuocete la zucca con il latte di cocco e acqua in<br />
modo da raggiungere un terzo del volume degli ingredienti.<br />
Quando la zucca sarà tenera, aggiungete zucchero,<br />
polpa grattugiata del cocco, chiodi di garofano e cannella.<br />
Cuocete fino a che il composto avrà la consistenza di una<br />
purea, eliminate la stecca di cannella. Fate freddare e servite<br />
decorando con lamelle di cocco essiccato.<br />
Un ultimo utilizzo, questa volta medico, della zucca.<br />
Aggiunto al latte o al succo di frutta, il suo estratto è<br />
indicato nel controllo delle nausee mattutine, dei disturbi<br />
gastrici e prostatici. l<br />
valoRi nutRizionali<br />
Per 100 gr di zucca<br />
Parte edibile 81 %<br />
acqua 94,6 g<br />
amido 0,9 g<br />
gludici disponibili 9 g<br />
glucidi solubili 2,5 g<br />
fibra alimentare 1,3 g<br />
calorie 18 kcal<br />
sodio 1 mg<br />
potassio 202 mg<br />
calcio 20 mg<br />
fosforo 40 mg<br />
vitamina C 9 mg<br />
vitamina A 599 mg<br />
fonte: Istituto nazionale della nutrizione<br />
Il carciofo<br />
di Pertosa<br />
Pertosa, un paese con poco più di 600 abitanti,<br />
70 chilometri a sud di Salerno, è nota per le<br />
sue grotte: straordinarie cavità naturali nate<br />
in seguito a fenomeni carsici, risalenti a oltre<br />
trentacinque milioni di anni fa. Abitate fin dall’età della<br />
pietra, le grotte di Pertosa si sviluppano per oltre<br />
2.500 metri con caverne e gallerie imponenti.<br />
Ma Pertosa – con i comuni limitrofi di Auletta, Caggiano<br />
e Salvitelle – custodisce un altro unicum di<br />
biodiversità. Qui si coltiva una varietà di carciofi fra<br />
le più insolite della penisola: il carciofo Bianco di<br />
Pertosa o del basso Tanagro, il fiume che attraversa<br />
tutta la zona di coltivazione, posta fra i 300 e i 700<br />
metri sul livello del mare. Il nome esprime la sua<br />
caratteristica più evidente: è un carciofo di colore<br />
chiarissimo, verde tenue, bianco argenteo. Le infiorescenze<br />
sono grandi, rotonde, globose, senza spine,<br />
con un caratteristico foro alla sommità.<br />
Ad oggi appena tre ettari sono destinati al carciofo<br />
Bianco, divisi fra una trentina di contadini che coltivano<br />
in piccoli appezzamenti. Una realtà produttiva<br />
marginale quindi, eppure le potenzialità di questo<br />
prodotto sono straordinarie. Le rare qualità organolettiche,<br />
unite alla sua salubrità (la coltivazione, se<br />
pure priva di certificazione, è assolutamente naturale),<br />
fanno del carciofo Bianco un possibile traino per<br />
tutta l’economia agricola della zona. I produttori, che<br />
si sono subito riuniti in un consorzio, sono supportati<br />
dagli studi e dalla consulenza scientifica della dottoressa<br />
Rosa Pepe, ricercatrice presso l’Istituto Sperimentale<br />
per l’Orticoltura di Pontecagnano, il cui<br />
direttore, il professor Vitangelo Magnifico, è sicuramente<br />
uno dei massimi esperti al mondo di carcioficoltura.<br />
L’obiettivo è di ritrovare un mercato per<br />
questo prodotto, coinvolgendo innanzitutto la ristorazione<br />
locale. Dato che questo carciofo è eccellente<br />
sott’olio, a Pertosa è già in fase di attuazione un progetto<br />
che permetterà di realizzare un moderno centro<br />
di confezionamento dei carciofini in olio extravergine<br />
di oliva Dop Colline Salernitane.<br />
Le particolarità del Bianco di Pertosa sono numerose,<br />
ma su tutte vanno segnalate la resistenza alle basse<br />
temperature, la colorazione tenue (un verdolino chiaro,<br />
quasi bianco), la dolcezza e la straordinaria delicatezza<br />
delle brattee interne. Caratteristiche che lo<br />
rendono un ottimo carciofo da mangiare crudo, magari<br />
in pinzimonio con l’olio extravergine di oliva<br />
della zona, l’eccellente Dop Colline Salernitane.
sulla neve<br />
sotto la luna Piena<br />
Purtroppo il 14 febbraio non è prevista<br />
la luna piena. Ma se si ha la<br />
pazienza di aspettare il 22 e il 23<br />
febbraio si può provare l’emozione<br />
di una suggestiva discesa in slittino<br />
o di una meno impegnativa passeggiata<br />
con le racchette da neve<br />
al chiaro di luna. un appuntamento<br />
romantico promosso in numerose<br />
località dell’alto adige (www.<br />
suedtirol.info, tel. 0471-999999) e<br />
in particolare in Val Sarentino,<br />
alta Venosta, alta Pusteria, Valle<br />
isarco, alpe di Siusi e Plan de Corones.<br />
E i più pigri possono comodamente<br />
sedersi sulle slitte trainate<br />
dai cavalli avelignesi per farsi<br />
accompagnare su candidi percorsi<br />
illuminati dalle fiaccole.<br />
anche alcune località trentine come<br />
Levico Terme, Valsugana e Sant’orsola<br />
Terme propongono gite sulla<br />
neve con la luna piena (www.trentino.to,<br />
tel. 800-87368466).<br />
3<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
vivere bene<br />
Week-end<br />
romantici<br />
Dalle Cinque Terre a Capri, da Venezia<br />
a Castiglioncello, dalla Val d’Orcia a Gubbio e<br />
sino ad Otranto: ecco alcune idee pensando<br />
a San Valentino. Ma non solo a quello...<br />
Perchè non festeggiare San<br />
Valentino, la festa degli<br />
innamorati, con un fine<br />
settimana romantico?<br />
Sapendo che, anche chi non ha la<br />
possibilità di muoversi nel week<br />
end che segue il 14 febbraio, non<br />
deve disperare: c’è tempo fino a<br />
metà marzo per organizzare una<br />
“fuga a due”, approfittando della<br />
bassa stagione, dei prezzi contenuti<br />
e dello scarso affollamento.<br />
Chi ama il mare, i piccoli borghi di<br />
pescatori senza auto, le passeggiate<br />
“mano nella mano” su silenziosi<br />
sentieri e la buona cucina di pesce<br />
può raggiungere, anche in treno, le<br />
Cinque Terre (www.parconazionale5terre.it,<br />
tel. 0187-76031), ovvero<br />
quei cinque borghi marinari in provincia<br />
di La Spezia aggrappati su<br />
scogliere a strapiombo sul mare,<br />
sospesi tra i vigneti e l’acqua. monterosso,<br />
Vernazza, Corniglia, manarola<br />
e Riomaggiore: 5 angoli di paradiso<br />
che regalano al visitatore un<br />
paesaggio unico al mondo, da scoprire<br />
percorrendo il bel sentiero a<br />
mezzacosta o utilizzando il trenino<br />
locale e ristorandosi nelle osterie<br />
che si aprono sui silenziosi vicoli affacciati<br />
sul mare.<br />
Chi preferisce paesaggi più dolci<br />
d i giuSEPPE o r T o L a N o<br />
può invece scegliere Castiglioncello<br />
(tel. 0586-204611, www.costadeglietruschi.it<br />
), in provincia di Livorno.<br />
Conosciuta come la Perla<br />
del tirreno, celebrata dai pittori<br />
macchiaioli e prediletta da personaggi<br />
della cultura e dello spettacolo,<br />
è nota per la lunga passeggiata<br />
pedonale a mare che tocca<br />
spiaggette sabbiose e scogliere,<br />
attraversa la bella pineta e collega<br />
il porto con l’imponente Castello<br />
Pasquini e la suggestiva Punta Righini,<br />
dominata dalla villa bianca<br />
che ospitò Alberto Sordi. Un’oasi di<br />
tranquillità e silenzio, da vivere<br />
senza fretta, dove riscoprire il piacere<br />
dei sapori veri della cucina toscana,<br />
come il mitico caciucco alla<br />
livornese.<br />
C’è poi l’isola di Capri (www.capritourism.com,<br />
tel. 081-8375308), la<br />
meta romantica per eccellenza<br />
grazie al piccolo gioiello della sua<br />
piazzetta, ai suggestivi faraglioni,<br />
alla grotta Azzurra e all’affascinante<br />
via Krupp - la strada pedonale<br />
che collega la zona della Certosa<br />
e dei giardini di Augusto con<br />
marina Piccola. Il clima mite permette<br />
piacevoli passeggiate invernali<br />
tra ville, giardini, piccoli borghi<br />
e verdi ambienti naturali, godendo
3<br />
vivere bene<br />
quAlChE IDEA PEr SPEnDErE MEnO<br />
Non è necessario spendere centinaia<br />
di euro a notte per godersi una<br />
vacanza romantica. Se non si cerca il<br />
lusso sfrenato e ci si accontenta di<br />
sistemazioni accoglienti ma non<br />
troppo pretenziose si può approfittare<br />
della bassa stagione per una<br />
vacanza a prezzi low cost.<br />
• alle porte delle Cinque Terre si<br />
alloggia nelle casette del Villaggio La<br />
Francesca di Bonassola (www.<br />
villaggilafrancesca.it, tel. 0187-<br />
813911) immerse in una vasta area<br />
protetta in riva al mare.<br />
• a Castiglioncello si possono<br />
provare le semplici camere e l’ottima<br />
cucina della Pensione Signorini (tel.<br />
0586-794393), a poche decine di<br />
metri dal mare de La Caletta e dalla<br />
bella passeggiata a mare.<br />
• gli alberghi di Capri non sono<br />
certo a buon mercato ma i numerosi<br />
di splendidi panorami sul golfo di<br />
napoli e la penisola Sorrentina.<br />
tra le mete per un fine settimana<br />
romantico non può ovviamente<br />
mancare Venezia (www.turismovenezia.it,<br />
tel. 041-5298700), particolarmente<br />
affascinante quando avvolta<br />
dalle nebbie invernali. Prima di<br />
perdersi tra chiese e musei vale la<br />
pena andare alla scoperta di angoli<br />
nascosti come il Vecchio ghetto, non<br />
molto distante dalla stazione ferroviaria;<br />
l’isola di torcello o la splendida<br />
biblioteca armena di San Lazzaro. E<br />
se non può mancare una sosta a<br />
San marco provate poi a proseguire<br />
verso il quartiere Castello, nei pressi<br />
dell’Arsenale, una zona popolare<br />
dove si respira il vero fascino della<br />
città lagunare.<br />
Se invece preferite allontanarvi da<br />
mari e lagune per rifugiarvi nel cuore<br />
verde dell’Italia provate la calda<br />
ospitalità di gubbio (www.umbriaonline.com/gubbio,<br />
tel. 075-9220693)<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
Bed & Breakfast dell’isola, segnalati<br />
da www.capritourism.com, sono una<br />
valida alternativa.<br />
• a Venezia si è piacevolmente<br />
accolti dall’Hotel Villa rosa (tel. 041-<br />
716569, www.villarosahotel.com),<br />
un’antica e tranquilla casa veneziana<br />
nei pressi della stazione. anche la<br />
Foresteria Valdese (www.foresteriavenezia.it,<br />
tel. 041-5286797), non<br />
lontano da San Marco, accoglie gli<br />
ospiti ma è necessario prenotare con<br />
ampio anticipo.<br />
• La Libera università di alcatraz<br />
(www.alcatraz.it, tel. 075-9229914),<br />
vicino a gubbio, dispone di numerose<br />
sistemazioni agrituristiche<br />
immerse nel verde. È una simpatica<br />
occasione per conoscere questo<br />
vivace centro culturale gestito da<br />
Jacopo Fo, il figlio del premio Nobel.<br />
E nei mesi di marzo e maggio<br />
con il suo incantevole centro storico<br />
e l’imponente palazzo dei Consoli,<br />
affacciato sull’ampia piazza<br />
pensile che lo unisce al palazzo Pretorio.<br />
Provate a scoprire passo dopo<br />
passo le chiese, i conventi, i giardini,<br />
le botteghe artigiane ed i vicoli di<br />
questa bella e vivace città umbra,<br />
per poi riposarvi nei locali storici,<br />
come la taverna del Lupo, ospitata<br />
in quel palazzo del XIII secolo dove<br />
la leggenda vuole venisse a mangiare<br />
il lupo ammansito da San<br />
Francesco. gli amanti del buon vino<br />
posso invece fare rotta verso la Val<br />
d’orcia (www.prolocomontalcino.it,<br />
tel. 0577-849331), raggiungibile anche<br />
con il caratteristico treno del vino<br />
(www.winestation.it, tel. 800-<br />
913231) in partenza, solo durante alcuni<br />
fine settimana, da Siena. Una<br />
zona dichiarata nel 2004 patrimonio<br />
mondiale dell’umanità e oggi tutelata<br />
da un parco artistico naturale e<br />
culturale (www.parcodellavaldorcia.<br />
Bonolatours (tel. 02-89546339,<br />
www.bonolatours.it) organizza un<br />
paio di convenienti ponti di primavera<br />
tra gubbio, assisi e Perugia.<br />
• in Val d’orcia vale la pena<br />
spendere pochi euro in più e<br />
pernottare nell’albergo Le Terme a<br />
Bagno Vignoni (www.albergoleterme.it,<br />
tel. 0577-887150), con le<br />
stanze che si affacciano direttamente<br />
sulla grande vasca termale.<br />
• a otranto si può alloggiare<br />
all’accogliente Bed & Breakfast<br />
Palazzo de’ Mori (www.palazzodemori.it,<br />
tel. 0836-801088) in<br />
un’antica nobile dimora con patio e<br />
terrazzo sul mare. Le agenzie viaggi<br />
robintur (www.robintur.it) e<br />
Bonolatours (tel. 02-89546339,<br />
www.bonolatours.it) effettuano<br />
prenotazioni alberghiere nelle<br />
principali località italiane.<br />
com), dove rilassarsi alle terme di<br />
Bagno Vignoni, ai bagni San Filippo o<br />
visitare gli antichi centri storici di Castiglione<br />
d’Orcia, montalcino, Pienza,<br />
Radicofani e San Quirico. Senza ovviamente<br />
scordare i pregiati vini, primo<br />
tra tutti il Brunello di montalcino,<br />
e gli altri prodotti tipici.<br />
L’ultima meta proposta si trova<br />
molto più a sud, affacciata sul mare<br />
Adriatico, nel punto più orientale<br />
d’Italia. È la città d’otranto (www.<br />
comune.otranto.le.it, tel. 0836-<br />
801436), chiamata anche Porta<br />
d’Oriente, con il suggestivo borgo<br />
antico proteso sul mare e circondato<br />
dalle antiche mura che, insieme<br />
al castello Aragonese, la proteggevano<br />
dalle incursioni dei pirati. Alle<br />
bellezze del centro storico, gradevolmente<br />
restaurato e ricco di piacevoli<br />
locali, si aggiunge la splendida<br />
costa che in inverno, svuotatasi<br />
da ombrelloni e turisti, torna ad essere<br />
selvaggia e suggestiva. l
mostre<br />
I capolavori di Pintoricchio<br />
Per chi pensa ancora che Pintoricchio<br />
sia Alex Del Piero (secondo la<br />
definizione dell’Avvocato gianni<br />
Agnelli), a partire dal 2 febbraio<br />
l’Umbria prepara una serie di ottime<br />
sorprese. Si festeggeranno infatti a<br />
partire dall’inizio di febbraio i 550<br />
anni della nascita di Bernardino di<br />
Betto, detto il Pintoricchio, con una<br />
esposizione di opere del pittore rinascimentale alla galleria<br />
nazionale dell’Umbria a Perugia, ma anche con un collegamento<br />
con la Cappella Bella della Chiesa di Santa maria maggiore<br />
a Spello, che per l’occasione inaugurerà un allestimento<br />
illuminotecnico nuovo. Ci sarà poi un percorso speciale nei Comuni<br />
della Regione che hanno avuto opere o presenze del<br />
Pintoricchio. ma un evento del tutto speciale viene proposto<br />
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che a Palazzo<br />
Baldeschi esporrà la celebre madonna col Bambino del pittore<br />
umbro, che era stata trafugata nell’800 e che la Fondazione<br />
ha acquistato in un’asta al Dorotheum di Vienna. Dopo un attento<br />
restauro viene per la prima volta mostrata al pubblico.<br />
550 anni di Pintoricchio<br />
galleria nazionale dell’Umbria, Perugia<br />
Chiesa di S. maria maggiore, Spello<br />
Dal 2 febbraio al 29 giugno<br />
Ingresso 10 euro<br />
Per info e prenotazioni: tel. 199 199 111 - servizi@civita.it<br />
oppure 199.151.123 - infoline@sistemamuseo.it<br />
www.pintoricchio.it<br />
la lettera di protesta<br />
Gentile rivista della Cop,<br />
ci scrivo per ramaricarmi di un ramarico del problema<br />
della sicurezza, che l’unica cosa sicura è che<br />
paghi un sacco di soldi. ma veniamo al fatto.<br />
Profittando del fatto che quasi tutti i condòmini<br />
sono rimasti bloccati alle maldive perchè invece<br />
del biglietto di ritorno, gli hanno venduto un bi-<br />
3<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
cultura e oltre<br />
a cura di giorgio o L d r iNi<br />
La fantasia di Mirò a Ferrara<br />
È una delle mostre più complete dell’opera<br />
del pittore catalano Joan mirò<br />
quella che si apre il prossimo 17 febbraio<br />
al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e che<br />
offre all’attenzione dei visitatori dipinti<br />
che provengono dalle più importanti<br />
raccolte pubbliche e private del mondo<br />
intero. La mostra, organizzata da Ferrara<br />
Arte insieme al museo thyssen<br />
Bornemisza di madrid, si articola su una serie di sezioni che<br />
ripercorrono i differenti periodi della vita dell’artista. Si inizia<br />
con i lavori realizzati tra il 1918 e il 1921 a montroig, nel<br />
sud della Catalogna dove i mirò avevano una casa, per risalire<br />
fino all’ultimo periodo, quello che inizia nel 1956 nello studio<br />
di Palma di maiorca. Le opere esposte arrivano a Ferrara<br />
dal Centre Pompidou di Parigi e dal moma di new York, dal<br />
guggenheim di new York e dal Van Abbemuseum di Eindhoven,<br />
dalla galleria meght di Parigi e dalla Fundaciòn Pilar i<br />
Joan mirò di Palma di maiorca. E ripercorrono insieme l’evoluzione<br />
della pittura di questo straordinario artista e la sua<br />
ricerca continua di materiali su cui dipingere.<br />
Mirò: la terra<br />
Ferrara, Palazzo dei Diamanti,<br />
Dal 17 febbraio al 25 maggio<br />
Ingresso intero 10 euro, ridotto soci Coop 8 euro<br />
Catalogo edito da Ferrara Arte a cura di tomàs Lorens<br />
Info, tel. 0532244949<br />
e-mail: diamanti@comune.fe.it - www.palazzodiamanti.it<br />
di natalino balasso<br />
www.natalinobalasso.net<br />
Telecamere, vedove<br />
e il condominio sicuro<br />
glietto della lotteria, l’amministratore ha indetto la<br />
prima riunione del 2008 del nostro condominio<br />
per la vigilia dell’epifania.<br />
eravamo presenti in tre. Io avevo la delega del<br />
fhurer che è mia suocera e che in quanto proprietaria<br />
del nostro appartamento, mi tiene in pugno.<br />
Gli altri due erano il dottor tinelli, testimone di
lIbrI<br />
Sogno d’amore di Milena Agus<br />
Può una vita normale, anzi un po’ noiosa,<br />
essere in realtà illuminata da un sogno<br />
d’amore che parte da un incontro breve<br />
che però con la sua speranza dura tutta<br />
una vita? E possono passioni come la musica<br />
far superare mille difficoltà e far volare<br />
al di sopra delle miserie di ogni giorno?<br />
Secondo milena Agus sì, lo possono. E ce lo<br />
racconta in una sorta di saga familiare, con<br />
al centro la figura di una donna, la nonna, protagonista di un<br />
matrimonio senza amore e di un breve rapporto extraconiugale<br />
con un reduce incontrato alle terme. E alla fine una sorpresa,<br />
sotto forma di lettera ritrovata.<br />
Milena agus<br />
Mal di pietre<br />
nottetempo editore<br />
120 pagine, 10,00 euro<br />
Napoleone e il cavaliere<br />
È un grande romanzo inedito di Alexandre Dumas, scoperto<br />
da Claude Schopp. Sono 1.500 pagine di avventure e storie,<br />
degne degli altri celebri libri di Dumas come “I tre moschettieri”<br />
o “Il conte di montecristo”. Qui siamo all’epoca di napoleone,<br />
protagonista parallelo del libro, assieme all’affascinante<br />
cavaliere di Sainte-Hermine.<br />
alexandre dumas<br />
Il cavaliere di Sainte-Hermine<br />
Sellerio editore, Palermo<br />
1507 pagine, 26 euro<br />
Geova che se ne frega dello spirito natalizio e la<br />
vedova scacchi, la quale a 92 anni non ha gran<br />
voglia di sciare. Per il resto sembrava di essere nel<br />
cervello di una velina: il deserto.<br />
l’ordine del giorno era l’istallazione delle telecamere<br />
di sicurezza negli ambienti interni ed esterni<br />
del palazzo.<br />
la vedova scacchi ha alzato la mano per una domanda<br />
sul concetto di numero legale, ma a metà<br />
domanda si è addormentata col braccio alzato.<br />
l’amministratore ha deciso che ciò era valido ai fini<br />
della votazione e che l’avrebbe considerato un voto<br />
favorevole. Il dottor tinelli, che aveva capito che le<br />
telecamere servivano per un reality, si è dimostrato<br />
propenso a patto di far passare ai provini sua figlia<br />
di 17 anni che canta come Paola e Chiara messe<br />
insieme. Io ero l’unico contrario all’installazione.<br />
trovo infatti che le telecamere non possano aiutarmi<br />
nello scopo di fermare ai cancelli la madre di<br />
mia moglie, dal momento che l’orrenda vecchia ha<br />
3<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
Avventure finlandesi<br />
Una sera in Finlandia, un’automobile investe<br />
una lepre che fugge ferita nel bosco.<br />
Dalla vettura esce di corsa il giornalista<br />
Vatanen, che con il fotografo del<br />
giornale stava tornando da un servizio, e<br />
insegue l’animale ferito, lo cura e scompare<br />
con la bestiola tra gli alberi. Il fotografo<br />
prima attende impaziente, poi ansioso,<br />
poi preoccupato. Vatanen è<br />
scomparso. In realtà inseguendo la lepre ferita il giornalista<br />
insegue una sua nuova vita, abbandonando<br />
quella consuetudinaria, ormai senza sogni e senza<br />
sentimenti forti, che lo ha deluso profondamente.<br />
Così per un anno vaga nella foresta, tra avventure a<br />
volte esilaranti, fino al suo sconfinamento in Unione<br />
Sovietica, dove viene catturato e rispedito nella sua<br />
Helsinki. È questo un libro che ha inaugurato nei Paesi<br />
scandinavi un nuovo filone, quello del romanzo<br />
umoristico ecologico.<br />
arto Paasilinna<br />
L’anno della lepre<br />
Iperborea<br />
200 pagine, 15 euro<br />
il lasciapassare della mia consorte. tra l’altro non<br />
ci sarebbe nessuno a controllare le telecamere e<br />
quindi la loro unica funzione in caso di attacco nemico<br />
sarebbe quella di rivederti al replay mentre ti<br />
stanno strozzando.<br />
Va detto che il nostro amministratore, oltre che essere<br />
un patito dei pacchetti sicurezza, è anche titolare<br />
della ditta “Nel Dubbio spara” che è proprio la<br />
ditta che installerà le telecamere nel nostro condominio.<br />
spesa: 3000 euro a testa.<br />
Gli altri quando torneranno dalle maldive saranno<br />
proprio soddisfatti. Alla fine della riunione non ce<br />
la siamo sentiti di svegliare la vedova scacchi e<br />
l’abbiamo lasciata addormentata col braccio alzato<br />
sul quale abbiamo apposto anche qualche lucina<br />
intermittente che ha ravvivato l’atmosfera del locale<br />
palestra.<br />
ecco, gentile rivista, qual’è il problema della nostra<br />
nazione: poche vedove e troppe telecamere.<br />
Natalino Balasso
musICA DA seNtIre...<br />
...e DA leGGere<br />
Per le strade di Londra<br />
I Joy Division hanno rappresentato il<br />
versante più vellutato e decadente<br />
del rock anglosassone dei tardi anni<br />
‘70, quando la ribellione del punk si<br />
trasformava nella ricerca e nella<br />
malinconia della new wave. Celebrati<br />
nel recente, bellissimo Control, il film<br />
di Anton Corbjin che ha trionfato nei<br />
festival internazionali, vengono qui raccontati attraverso<br />
i loro testi, scritti da Ian Curtis, il cantante destinato,<br />
dopo la morte precoce, a diventare una icona dell’insostenibile<br />
stato dell’adolescenza.Una carriera brevissima,<br />
riferimenti letterari da Dostojevsky a Kafka, un<br />
patrimonio di poesie finalmente tradotte in Italia.<br />
Marco di Marco - Broken Heart Romance.<br />
I testi dei Joy Division’ - Arcana<br />
di P iEr F r a N C E S C o Pa C o d a<br />
Da Berlino l’universo soffice di Joe Jackson<br />
Meraviglie anni ‘80<br />
Questo disco descrive i<br />
panorami esotici,<br />
tropicali, sensuali che<br />
aleggiavano nello<br />
studio di registrazione<br />
delle Bahamas che ha<br />
definito il suono più innovativo degli anni<br />
‘80; Qui, per fare qualche nome tra i tanti<br />
presenti nella raccolta, hanno inciso grace<br />
Jones, talking Heads, tom tom Club.<br />
autori vari<br />
Funky Nassau. the Compass Point<br />
story - Strut<br />
••••<br />
se ti piace ascolta: le raccolte reggae<br />
trojan, new York noise<br />
cultura e oltre<br />
• da dimenticare - •• sufficiente - ••• buono - •••• ottimo - •••••capolavoro<br />
38<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
Funky soul ad alto tasso emotivo, canzoni dal forte impatto melodico, ballate<br />
swing in bilico tra il jazz ed il folk. Il nuovo album di Joe Jackson, dopo quattro<br />
anni dal precedente, è un meditato, riflessivo “esercizio creativo” sul<br />
sentimentalismo pop. Le canzoni si susseguono trasportandoci in un<br />
universo soffice, lieve, con la voce del cantautore capace, come sempre, di<br />
evocare stati d’animo che fanno persino della metropoli più assordante, un<br />
luogo di riflessione. Jackson indaga le nostre anime. E lo fa, questa volta,<br />
riflettendo le atmosfere seducenti della sua “nuova” città, Berlino, dove<br />
adesso vive e dove questo disco è stato splendidamente registrato.<br />
Joe Jackson Rain - Ryko<br />
il nostro giudizio: ••••<br />
se ti piace ascolta: Ben Harper, Fink<br />
La poetica di Lucio Dalla<br />
Doppio cd dal vivo (più<br />
dvd) per festeggiare<br />
l’intensità poetica di<br />
Lucio Dalla. che qui<br />
racconta un lungo<br />
frammento della sua<br />
carriera. Registrato in occasione del<br />
recente tour nei teatri, La Neve con La<br />
Luna stupisce per la ricchezza del lirismo:<br />
tante canzoni che hanno fatto di Bologna il<br />
laboratorio della canzone d’autore italiana.<br />
Lucio dalla<br />
La neve con la luna - Bmg<br />
•••<br />
se ti piace ascolta: De gregori e Venditti<br />
Colori della musica hawaiana<br />
Uno dei dischi più affascinanti<br />
per ragazzi della<br />
più prestigiosa etichetta<br />
internazionale di<br />
world music. Un viaggio<br />
nei suoni e nella tradizione<br />
hawaiana, una raccolta di canzoni che<br />
hanno come sfondo l’Oceano Pacifico e le foreste<br />
tropicali. Per conoscere paesi lontani.<br />
Con un ricco booklet per entrare nel mondo<br />
coloratissimo della musica hawaiana.<br />
autori vari<br />
Hawaian plauground - Putumayo kids<br />
•••<br />
se ti piace ascolta:<br />
NY anni ‘80, musica e foto<br />
Un bellissimo libro fotografico,<br />
pubblicato in Inghilterra, ma disponibile<br />
anche in Italia, che ci fa rivivere gli anni<br />
irripetibili della new York dei primi ‘80,<br />
quando la città era diventata il luogo<br />
della ricerca, dell’innovazione, dell’incontro<br />
tra gli stili.<br />
Sfilano nelle pagine del volume, i<br />
ballerini Rock Steday Crew, alle radici della breakdance,<br />
michael Stype dei REm, una giovanissima madonna, John<br />
Cage, Lou Reed e Laurie Anderson. Ripresi in una<br />
dimensione “casalinga”, nei luoghi dell’elaborazione<br />
artistica.<br />
autori vari - New York noise - Soul Jazz
l’INterV IstA<br />
montefiori cocktail<br />
Checco e Chicco, gemelli, sono il cuore dei Montefiori<br />
Cocktail, la lounge orchestra italiana che ha riportato in<br />
voga le atmosfere sinuose, cinematografiche, delicatamente<br />
vintage degli anni ‘60 sulla Rivera Romagnola.<br />
Versione pop di quello spirito da night club che unisce al<br />
gusto per la melodia, un amore per il jazz, per l’improvuisazione,<br />
per le partiture dello swing, il gruppo è oggi una<br />
delle realtà musicali italiane che attraversano i confini,<br />
amati in Russia come negli Stai Uniti, in Scandinavia, in<br />
Inghilterra, dove suonano regolarmente nei club più alla<br />
moda. È appena uscito il loro album 4 Orchestra (EmI).<br />
quali letture in viaggio?<br />
molta fantascienza, con una predilizione per i vecchi<br />
Urania. Adesso - dice Chicco - sono impegnato con la<br />
trilogia in cinque parti di Douglas Adams. Leggo Il<br />
Ristorante al Termine dell’Universo. Poi, ho trovato un<br />
libro sul cinema, una belissima intervista di truffaut a<br />
Hitchcock. Le nostre case sono piene dei volumi taschen<br />
specie quelli sul design degli anni ‘60 e ‘70, che per i<br />
montefiori è una vera ossessione.<br />
E i CD?<br />
tra le novità italiane, consiglio l’album d’esordio di John de<br />
Leo, Vago Svanendo, pop sperimentale che arriva dalla<br />
nostra città, Forlì, dove in questi anni si è sviluppata una<br />
vivace scena sonora. Da qui proviene anche la Elegante<br />
Orchestra, un gruppo che ha appena pubblicato un<br />
album, A Day With Pornocops di disco funk ispirato alla<br />
Salsoul Orchestra, all’ America anni ‘70. In macchina<br />
Il tou r<br />
Subsonica il rock è di scena<br />
Per i Subsonica il rock è un caotico assemblaggio di rumori e<br />
citazioni dall’ambiente che diventano melodia, percorsa<br />
febbrilmente da chitarre elettriche distorte e dal pulsare<br />
elettronico di avveniristiche macchine.<br />
Al centro della loro poetica, come sempre, l’avventura<br />
umana, messa in scena nei solchi del nuovo lavoro, L’Eclissi,<br />
una storia dai toni apocalittici, tinte oscure e suoni<br />
incombenti. Quasi una reazione alla semplificazione<br />
“solare” del pop italiano. Per questo, forse, il gruppo é così<br />
amato dalle generazioni più recenti, per un ostentato<br />
iperrealismo che confonde i colori del cielo con quelli dei<br />
panorami industriali e ci fa interrogare sul significato di un<br />
dialogo possibile con la natura. L’Eclissi tour sarà il 14<br />
febbraio a Udine, , 15 Verona, .516 Varese, 22 Palermo e il 7<br />
marzo a Roma, il 21 a modena, il 22 a Rimini.<br />
• Per informazioni: www.subsonica.it - tel. 0434-208631<br />
39<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
ascoltiamo spesso l’album di Amy Whinehouse Back to<br />
Black, un grande talento soul funk, uno dei pochi.<br />
Passione per i dvd?<br />
Al cinema, per i film dei registi che amiamo. Come<br />
Cronenberg. Ci ha impressionato il recente La Promessa<br />
dell’Assassino, con l’incombente presenza della mafia<br />
russa. E siccome la Russia è la nostra seconda patria,<br />
abbiamo, dopo lunghe ricerche , finalmente trovato un<br />
vhs di Odessa, una pellicola ambientata in Russia con<br />
Alighero noschese e ninetto Davoli, italiani a spasso per<br />
quel paese. A mosca è un film culto. I nostra amici ce ne<br />
parlavano, ma era introvabile!<br />
In viaggo, a quali acquisti non rinunciate?<br />
Chicco: gli occhiali da sole russi degli anni ‘50, stile<br />
spaziale oggi tornato di moda!!<br />
Checco: Le luci, ogni tipo di illuminazione ai confini del<br />
kitsch. Le uso per arredare il nostro studio!
Venti prodotti<br />
di uso quotidiano<br />
scontati fino al 30 aprile<br />
È<br />
iniziato il 2008 e l’erosione del potere d’acquisto<br />
di stipendi e pensioni continua ad essere<br />
un problema per molte famiglie.<br />
le iniziative messe a punto da Coop <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest per la prima parte dell’anno mirano a<br />
offrire risposte ancora più efficaci al bisogno di risparmio<br />
che esprimono i soci. accanto a iniziative ormai<br />
consolidate e di successo come Spesa dopo spesa, lo<br />
sconto si avvicina (vedi il box nella pagina a fianco), la<br />
cooperativa ne propone una nuova di grande interesse,<br />
dal 7 gennaio al 30 aprile, denominata Preferiti & Scontati.<br />
il suo funzionamento è molto semplice: da un paniere<br />
di 100 prodotti di qualità il socio può scegliere i 20 prodotti<br />
a lui più graditi e fino al prossimo 30 aprile ogni<br />
volta che ne acquista uno usufruisce di uno sconto<br />
20% sul suo prezzo.<br />
l’iniziativa è partita con la consegna, assieme a <strong>Consumatori</strong><br />
di dicembre 2007, di un dépliant contenente i<br />
buoni di 100 prodotti tra cui scegliere i 20 preferiti. Si<br />
40<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
d I M A U ro P o L e t t I<br />
tratta di prodotti di uso quotidiano: da quelli per la prima<br />
colazione ai salumi affettati in busta, dai latticini<br />
ai surgelati, dai vari tipi di pasta ai vini e alle birre. Non<br />
mancano inoltre gli omogeneizzati per bambini, i detersivi,<br />
la carta igienica.<br />
il socio sceglie i 20 prodotti, ritagliando i 20 buoni corrispondenti<br />
e consegnandoli, assieme alla sua carta<br />
sociocoop, alla cassa di un supermercato Coop o di un<br />
ipercoop e riceve in quel momento dalla cassiera uno<br />
speciale promemoria per ricordare quali prodotti ha<br />
scelto. i 20 prodotti vengono registrati automaticamente<br />
sulla carta sociocoop e dal quel momento fino<br />
al 30 aprile scatta lo sconto del 20% ogni volta che ne<br />
acquista uno in qualsiasi punto vendita di Coop Nordest<br />
se presenta la carta alla cassa.<br />
C’è di più: dal 3 marzo e per una sola volta il socio può<br />
cambiare in parte o tutti i prodotti scelti rivolgendosi<br />
al punto d’ascolto del suo supermercato o ipermercato<br />
oppure all’ufficio del capo negozio se non è presente il<br />
punto d’ascolto. ad essi può rivolgersi anche per ri
Una nuova occasione di risparmio per i soci con Preferiti &Scontati:<br />
uno sconto del 20% su 20 prodotti di uso quotidiano da scegliere in<br />
un paniere di 100. E lo sconto scatta automaticamente ogni volta<br />
che li si acquista<br />
chiedere il dépliant se l’ha smarrito.<br />
la nuova iniziativa tiene anche conto delle esigenze<br />
delle famiglie numerose che sono abituate ad acquistare<br />
all’ipercoop confezioni più grandi. alcuni dei 100<br />
prodotti proposti si trovano solo all’ipermercato e sono<br />
sostitutivi di analoghi prodotti acquistabili al supermercato<br />
in confezioni più ridotte. la carta igienica Ecologici<br />
Coop, ad esempio, è presente nella lista dei 100<br />
prodotti ma nei super è prevista la confezione da 4 rotoli<br />
e negli iper quella da 8 rotoli.<br />
Preferiti & Scontati si presenta perciò particolarmente<br />
efficace per due motivi. innanzitutto per la durata: nell’arco<br />
dei quattro mesi offre la possibilità di acquistare<br />
i 20 prodotti più volte. in secondo luogo consente al<br />
socio di tagliare di un quinto il prezzo proprio di quei<br />
prodotti che utilizza più frequentemente.<br />
Nelle prime due settimane, dal 7 al 20 gennaio, hanno<br />
aderito all’iniziativa quasi 34 mila soci. alla fine dei<br />
quattro mesi chi aderisce riuscirà a risparmiare un piccolo<br />
gruzzolo di euro. l<br />
41 gennaio/febbraio 2008<br />
riSparMio Sulla SpESa<br />
CONTINUA LO SCONTO 10%<br />
Assieme a Preferiti & Scontati è partita anche Spesa<br />
dopo spesa, lo sconto si avvicina che la cooperativa<br />
ripropone per il terzo anno.<br />
Anche il meccanismo di questa iniziativa ormai collaudata<br />
è molto semplice: i soci che nel primo mese<br />
hanno superato i 250 euro di spesa o raggiunto le 8<br />
spese, nel mese successivo, per un arco di tempo di<br />
15 giorni, possono usufruire (una sola volta) di uno<br />
sconto del 10% su una spesa a scelta in uno qualsiasi<br />
dei punti vendita di Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest.<br />
Si è partiti a gennaio con l’accumulo dei 250 euro di<br />
spesa o delle 8 spese a cui seguirà dal 16 al 29 febbraio<br />
la possibilità di ottenere lo sconto 10% sulla<br />
spesa da parte dei soci che avranno raggiunto una<br />
delle due condizioni.
IPER E SUPER<br />
le novità tra gli scaffali<br />
Non solo vendita<br />
dei farmaci da banco<br />
e telefonia mobile:<br />
nella rete di vendita<br />
di Coop Nordest<br />
continuano<br />
le innovazioni che<br />
riguardano la produzione<br />
interna di pane,<br />
i detersivi sfusi, l’ottica<br />
i<br />
punti di vendita di Coop Nordest<br />
continuano a innovare, ad introdurre<br />
nuovi servizi, ad arricchire<br />
l’offerta commerciale. Solo nell’ultimo<br />
anno e mezzo abbiamo assistito<br />
- limitandoci alle principali novità<br />
- all’introduzione degli spazi Coop<br />
Salute negli ipercoop (autunno 2006)<br />
per la vendita dei farmaci da banco,<br />
all’attivazione di Coop voce, il servizio<br />
di telefonia mobile (giugno 2007),<br />
all’estensione del servizio Salvatempo<br />
ad altri iper e super (autunno<br />
2007). Ci sono però una serie di altre<br />
novità che stanno venendo avanti,<br />
forse meno eclatanti e generalizzate<br />
ma sicuramente di notevole interesse<br />
per i consumatori. vediamone<br />
alcune.<br />
Supermercato di Scandiano: produzione<br />
interna di pane<br />
dopo quello di Correggio, anche il<br />
supermercato di Scandiano dal novembre<br />
scorso produce internamente<br />
il pane ogni giorno. Nell’ampio laboratorio<br />
situato dietro il banco<br />
42<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
d I M A U ro P o L e t t I<br />
della panetteria due fornai e due addette<br />
preparano quotidianamente<br />
dodici tipi di pane (dalle rapide al<br />
pugliese, dal rustichello al Filone).<br />
“il gradimento da parte dei soci e<br />
consumatori è stato immediato –<br />
afferma il capo negozio lorenzo reverberi<br />
– e i quantitativi di pane che<br />
produciamo sono rapidamente aumentati.<br />
Sforniamo pane due volte<br />
al giorno, di primo mattino e nel pomeriggio<br />
verso le 17. il profumo invitante<br />
che si spande nell’area di vendita<br />
costituisce un forte richiamo<br />
per i nostri clienti, anche perché i<br />
prezzi concorrenziali che pratichiamo<br />
sono fermi da novembre”.<br />
oltre al pane nel laboratorio interno<br />
vengono preparati e cotti continuamente<br />
nel corso della giornata anche<br />
la pizza, il gnocco, le focacce di<br />
tutti i tipi, dalla focaccia al rosmarino<br />
a quella alla cipolla. anche questi<br />
prodotti da forno vengono venduti<br />
ancora croccanti.<br />
“Funziona anche un servizio di prenotazione<br />
per la pizza – continua<br />
reverberi – già molto utilizzato. la<br />
famiglia o il gruppo di amici che vuole<br />
cenare con la pizza, la prenota e<br />
all’ora stabilita la ritira pronta per<br />
essere servita in tavola”.<br />
Ipercoop Po di Suzzara: erogatore<br />
per il detersivo sfuso<br />
usare lo stesso flacone per acquistare<br />
il detersivo è un modo sicuro<br />
per ridurre la produzione di rifiuti e<br />
spendere meno. Nell’ipercoop po di<br />
Suzzara dal dicembre scorso funziona<br />
un erogatore che fornisce quattro<br />
tipi di detersivo ecologico di qualità<br />
(lavatrice classico, lana e delicati,<br />
ammorbidente, piatti).<br />
il suo utilizzo non presenta alcuna<br />
difficoltà: di fianco all’erogatore il<br />
cliente trova infatti il flacone vuoto<br />
(da 1 o 2 litri), lo colloca sotto la spina<br />
e lo riempie. alla cassa, al momento<br />
del pagamento, viene apposta<br />
al flacone la prima volta una<br />
piccola etichetta per la sua identificazione<br />
successiva. il cliente, una<br />
volta esaurito il contenuto, lo riuti
43<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
lizza riempiendolo di nuovo all’erogatore<br />
e pagando questa volta alla cassa<br />
solo il detersivo. il contenitore può<br />
essere riutilizzato infinite volte e il<br />
detersivo viene pagato ad un prezzo<br />
molto competitivo in quanto in questo<br />
caso non si paga ogni volta il flacone.<br />
“la sperimentazione – spiega luciano<br />
Bolzoni dell’ipercoop suzzarese –<br />
viene realizzata in collaborazione con<br />
l’assessorato all’ambiente del Comune<br />
di Suzzara. È stata accolta molto<br />
bene tanto è vero che nei primi 18<br />
giorni oltre mille clienti hanno acquistato<br />
il detersivo sfuso, acquistando<br />
così soltanto il prodotto e non l’imballaggio<br />
che si trasforma poi in rifiuto<br />
da smaltire”.<br />
la sperimentazione degli erogatori di<br />
detersivo alla spina è partita in questi<br />
giorni anche a reggio Emilia dove,<br />
in collaborazione con la provincia, ap-<br />
parecchi analoghi a quello di Suzzara<br />
sono stati installati all’ipercoop ariosto<br />
e nel supermercato di Correggio.<br />
Ipercoop Ariosto di reggio emilia:<br />
punto ottica<br />
all’ipercoop ariosto è stato aperto<br />
un punto ipercoop ottica, analogo a<br />
quelli aperti lo scorso anno negli ipercoop<br />
Favorita (Mn), gotico (pc), Meduna<br />
(pn) e isonzo di gradisca (go).<br />
Situato vicino all’ingresso, il piccolo<br />
reparto è presidiato da un ottico a cui<br />
i clienti possono rivolgersi per effettuare<br />
test visivi e controlli della vista<br />
gratuiti. in base al controllo oppure al<br />
certificato dell’oculista, l’ottico prepara<br />
l’occhiale graduato.<br />
il punto ottica presenta inoltre<br />
un’ampia esposizione di occhiali da<br />
sole delle migliori marche con sconti<br />
che fino al 5 marzo vanno dal 20<br />
al 50%. l<br />
S u p E r M E r C a T o d i C o l o r N o<br />
AMPLIAMENTO IN TrE fASI<br />
Sono in fase avanzata i lavori di ampliamento del supermercato Coop di Colorno,<br />
in provincia di Parma. A fine gennaio è stata trasferita provvisoriamente l’attività<br />
nella parte ampliata per poter realizzare i lavori di adeguamento della vecchia<br />
area di vendita che dureranno circa tre mesi.<br />
tra fine aprile e i primi di maggio il negozio resterà chiuso per due settimane per<br />
poter realizzare i lavori di integrazione della parte ampliata con quella vecchia<br />
rinnovata. L’apertura del supermercato nel suo assetto definitivo è prevista per<br />
l’8 maggio.
presentata<br />
alla Favorita di Mantova<br />
l’edizione 2007-08<br />
della campagna<br />
di solidarietà<br />
di Coop Nordest<br />
dedicata ai giovani,<br />
con la partecipazione<br />
di patrizio roversi<br />
SOLIDALI<br />
NON PER cASO<br />
Un viaggio<br />
nella solidarietà locale<br />
Coop<br />
Patrizio Roversi<br />
intervista soci e<br />
rappresentanti delle associazioni<br />
Venerdì 30 Novembre<br />
Ore 17.30<br />
Ipercoop “la Favorita”<br />
Piazzale Beccaria, 1<br />
Mantova<br />
progetti per le nuove generazioni<br />
44<br />
Vantaggi<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
d I V I V I A N A MoN t I<br />
Patrizio roversi intervista i giovani del circolo Arci tom di Mantova nella galleria della Favorita<br />
ii giovani non sono quelli che<br />
fa vedere la televisione” dice<br />
al microfono uno dei giovani<br />
musicisti dell’arci Tom. Siamo<br />
nella galleria commerciale della Favorita<br />
di Mantova, nel tardo pomeriggio<br />
di venerdì 30 novembre. patrizio<br />
roversi, il noto “turista per<br />
caso” della fortunata trasmissione<br />
televisiva, chiede a lui e a Mattia<br />
palazzi, presidente provinciale dell’arci,<br />
di illustrare l’esperienza di<br />
questo centro culturale giovanile<br />
mantovano, sorto un anno fa, che<br />
i soci Coop della città stanno aiutando<br />
con i loro punti sociocoop a<br />
dotarsi delle attrezzature per fare<br />
concerti: palco, impianto audio, luci,<br />
ecc.<br />
“il circolo Tom – spiegano – in un<br />
solo anno di attività è passato da<br />
300 a 1.600 soci, la maggior parte<br />
dei quali sono giovani sotto i 28<br />
anni che vengono da tutta la provincia.<br />
organizziamo tre concerti<br />
alla settimana, dando la possibilità<br />
a tanti gruppi musicali giovanili di<br />
esibirsi. inoltre organizziamo più<br />
di venti corsi di musica, lingue, fo-<br />
tografia, disegno, yoga, trekking,<br />
ecc. insomma, una bella realtà, un<br />
luogo di incontro e di aggregazione<br />
per i giovani, in cui fare anche<br />
volontariato. Con l’aiuto dei soci<br />
Coop vogliamo farlo crescere ancora,<br />
acquistando altre attrezzature<br />
e strumenti tecnologici”.<br />
la galleria commerciale della Favorita,<br />
a pochi passi dall’ingresso<br />
dell’ipercoop, è stata scelta per il<br />
lancio di Futuro Prossimo, edizione<br />
2007- 08 di “vantaggi per la comunità”,<br />
la tradizionale campagna legata<br />
alla raccolta punti sociocoop<br />
e dedicata per il secondo anno,<br />
appunto, alle nuove generazioni.<br />
attorno a roversi e ai giovani del<br />
Tom ci sono il direttore soci di Coop<br />
Nordest Claudio Toso e i rappresentanti<br />
dei soci di tutti i distretti<br />
sociali Coop della provincia che a<br />
turno spiegano i progetti che sosterranno<br />
a livello locale.<br />
Enzo Mondadori, presidente del<br />
distretto sociale di pegognaga,<br />
ad esempio, illustra brevemente il<br />
progetto promosso dal suo distretto,<br />
assieme a quelli di Suzzara e di
San Benedetto po, che punta a finanziare<br />
tirocini estivi nelle aziende<br />
della zona per gli studenti delle<br />
superiori mentre Claudio Moretto,<br />
presidente del distretto di Castiglione<br />
delle Stiviere, parla del progetto<br />
scelto e sostenuto in questo<br />
centro vicino al lago di garda che<br />
intende fornire agli studenti delle<br />
scuole locali conoscenze e strumenti<br />
per gestire i conflitti utilizzando<br />
un metodo non violento.<br />
45<br />
coopnordest<br />
per la comunità<br />
IL BILANCIO DI DIECI ANNI<br />
dieci anni fa Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
lancia per prima in Italia Computer<br />
per la scuola, un’iniziativa innovativa a<br />
favore della comunità che ottiene un<br />
successo senza precedenti. In tre anni i<br />
clienti della cooperativa consegnano<br />
tagliandi – ottenuti facendo la spesa in<br />
Coop - a centinaia di scuole consentendo<br />
loro di ricevere gratuitamente computer,<br />
materiale informatico e didattico<br />
per un valore di 15,6 miliardi di lire.<br />
da questa prima esperienza nasce Vantaggi<br />
per la comunità, una campagna<br />
annuale di solidarietà a favore delle comunità<br />
locali che vede protagonisti i<br />
soci Coop attraverso la raccolta punti e<br />
la donazione degli stessi a favore di<br />
progetti di utilità sociale.<br />
dal 2001 ad oggi i soci hanno sostenuto,<br />
su tutto il territorio in cui opera la<br />
cooperativa, ben 350 progetti rivolti di<br />
volta in volta a persone anziane, ammalati,<br />
disabili, donne in difficoltà,<br />
immigrati, bambini e giovani, promossi<br />
da associazioni di volontariato locali,<br />
cooperative sociali, scuole, parrocchie,<br />
società sportive, ecc, in collaborazione<br />
con Comuni e Usl.<br />
testimonianze e contributi<br />
In occasione del decennale, Coop <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest ha voluto tracciare<br />
un primo bilancio di questa importante<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
i clienti passano con il carrello della<br />
spesa, qualcuno si ferma ad ascoltare<br />
e si forma una piccola folla.<br />
inizia così, con la benedizione del<br />
simpatico conduttore, mantovano<br />
di nascita e bolognese d’adozione,<br />
la nuova campagna di solidarietà<br />
Coop che coinvolgerà decine di migliaia<br />
di soci – a Mantova e in tutte<br />
le altre province in cui è presente la<br />
cooperativa – a favore dei giovani<br />
e del loro futuro. l<br />
iniziativa con la pubblicazione del volume<br />
Solidali per natura. Coop <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest, dieci anni di “Vantaggi per la<br />
comunità, uscito a novembre nella collana<br />
Comunità e Identità delle edizioni<br />
diabasis.<br />
Il libro evidenzia i risultati raggiunti: dal<br />
2001 ad oggi ben 3,5 milioni di euro donati<br />
dai soci a favore dei 350 progetti (a<br />
cui vanno aggiunti 5,6 milioni di euro a<br />
favore dei progetti di solidarietà internazionale).<br />
Sono state donate ambulanze,<br />
auto per il trasporto di anziani e<br />
malati, sono state organizzate attività<br />
sportive e formative per bambini e ragazzi,<br />
laboratori per disabili, acquistate<br />
attrezzature per ospedali e biblioteche<br />
e molto altro.<br />
Il volume raccoglie, assieme alle riflessioni<br />
del presidente Marco Pedroni e del<br />
direttore soci Claudio toso, anche le testimonianze<br />
dei protagonisti: i rappresentanti<br />
locali dei soci e quelli delle associazioni<br />
di volontariato e delle<br />
cooperative sociali che hanno animato<br />
le diverse edizioni di Vantaggi per la comunità.<br />
Contiene inoltre il contributo di<br />
un testimone d’eccezione come Patrizio<br />
roversi, il noto conduttore televisivo,<br />
che spiega in modo arguto cosa significa<br />
per lui essere oggi un socio Coop, e<br />
quello di roberta Paltrinieri, docente<br />
universitaria di sociologia dei consumi,<br />
In occasione del decennale,<br />
un libro raccoglie<br />
le testimonianze<br />
dei rappresentanti<br />
dei soci e delle associazioni<br />
locali su questa innovativa<br />
iniziativa Coop<br />
che sottolinea la validità di un’iniziativa<br />
come Vantaggi per la comunità per rafforzare<br />
un processo di socialità cooperativa<br />
che mette in relazione i soci Coop<br />
con la loro comunità.<br />
“Con questa iniziativa – scrive nel suo<br />
intervento il presidente Pedroni - la cooperativa<br />
ha individuato e sperimentato<br />
con risultati lusinghieri nuove strade solidaristiche.<br />
È riuscita a mettersi in sintonia<br />
con una larga fetta dei suoi soci a cui<br />
è stata offerta un’inedita possibilità di<br />
praticare la solidarietà in forma collettiva<br />
e organizzata. Ha intrecciato nuove e<br />
più fitte relazioni con le comunità locali<br />
nelle loro diverse articolazioni“.
Nella cittadina della repubblica Democratica del Congo<br />
dove la mortalità infantile era molto elevata, Medici Senza frontiere<br />
assicura assistenza sanitaria e farmaci gratuiti alla popolazione<br />
anche grazie al progetto sostenuto dai soci Coop<br />
Cure e medicine<br />
per i bambini di Lubutu<br />
la repubblica democratica<br />
del Congo (rdC) si deve risollevare<br />
da 50 anni di<br />
guerra che l’hanno letteralmente<br />
messa in ginocchio: gran<br />
parte della popolazione ha un accesso<br />
limitato se non inesistente<br />
alle cure mediche, le epidemie (colera,<br />
meningite, ebola etc.) continuano<br />
a mietere vittime, gli episodi<br />
di violenza da parte di gruppi armati,<br />
in particolare nella parte<br />
orientale del paese, contribuiscono<br />
a minare pesantemente la vita della<br />
popolazione.<br />
presente dal 1981 nel paese, Medici<br />
Senza Frontiere (MSF) ha creato 10<br />
anni fa un “pool d’emergenza Con-<br />
Sono stata testimone a Lubutu di tante storie di pazienti<br />
ma una in particolare mi ha colpito. Un giorno è arrivata in<br />
ambulatorio una ragazzina di circa 14 anni incinta, con un<br />
lieve ritardo mentale, che chiamerò ondina. Ignorava di<br />
quante settimane fosse, e così si è deciso di ricoverarla in<br />
attesa del cesareo (il suo bacino stretto non lasciava alternative).<br />
Pian piano venne a galla la sua storia: violentata<br />
dallo zio, nel suo villaggio era considerata una “strega”, un<br />
marchio sociale che, ahimé, viene attribuito a molti bambini<br />
congolesi, con conseguenze spesso drammatiche.<br />
La madre che l’accompagnava, mostrava disinteresse per<br />
la figlia. Le infermiere in un primo momento la guardavano<br />
con sospetto (le credenze sono dure a morire…) a parte<br />
un’ostetrica che la prese invece a benvolere e giorno dopo<br />
giorno la aiutò a creare intorno a sé un clima familiare che<br />
probabilmente non aveva mai avuto.<br />
46<br />
coopnordest<br />
d I C A r L A C A r d e L L I<br />
go” con operatori che sono dislocati a<br />
ovest nella capitale Kinshasa, a sudest<br />
a lubumbashi e a nord-ovest a<br />
Kisangani.<br />
proprio a 200 chilometri da Kisangani,<br />
nel novembre del 2006, MSF ha<br />
iniziato un progetto a sostegno dell’ospedale<br />
di lubutu, dopo che uno<br />
studio e ulteriori valutazioni nella<br />
zona avevano riscontrato un tasso di<br />
mortalità estremamente elevato e<br />
l’accesso all’assistenza sanitaria riservato<br />
solo al 33% della popolazione<br />
di circa 105 mila abitanti.<br />
all’ospedale di lubutu, MSF fornisce<br />
assistenza sanitaria nonché<br />
medicine gratuite alla popolazione.<br />
a settembre ha effettuato una<br />
p a r l a u N ’ i N F E r M i E r a d i M S F<br />
ONDINA, rAGAZZA GIA’ MAMMA<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
campagna di vaccinazioni contro il<br />
morbillo con una copertura di oltre<br />
il 97%. Nell’ospedale vengono trattati<br />
bambini malnutriti e pazienti<br />
affetti da morbillo e meningite<br />
batterica, oltre che da malaria, Hiv<br />
e Tbc. l<br />
A poco a poco le cose sono cambiate: la madre ha cominciato<br />
a prendersi cura di ondina e della nipotina appena<br />
nata, e ondina stessa dopo qualche giorno dal parto ha<br />
iniziato a “sentirsi madre” e a occuparsi della sua piccola<br />
come forse nessuno aveva fatto con lei. La bambina era<br />
nata sottopeso e ondina si è dovuta trattenere in ospedale<br />
più del previsto diventando così la mascotte del reparto<br />
di ostetricia e rafforzando ancora di più i suoi rapporti<br />
familiari.<br />
Con il consenso della madre, non è ritornata a casa, dove<br />
avrebbe continuato a subire violenza dallo zio, ed è andata<br />
in un’altra città dove un’organizzazione che si occupa<br />
di ragazze vittime di violenza sessuale ha cominciato<br />
a prendersi cura di lei e della sua bambina. Storie di vita<br />
quotidiana qui a Lubutu.<br />
Veronica , infermiera di MSF
oltre a quelli illustrati nel<br />
catalogo premi 2007-08<br />
che possono essere sostenuti<br />
da tutti i soci di Coop<br />
Nordest, si può aderire anche a progetti<br />
di solidarietà internazionale<br />
sostenuti dai soci di singole province.<br />
ogni 500 punti donati fino al 30<br />
marzo prossimo verranno versati 12<br />
euro alle associazioni promotrici.<br />
Soci delle province di Parma e Piacenza<br />
Un futuro per i bambini di strada<br />
dello Zambia<br />
Nella città di Ndola in zambia, la Comunità<br />
giovanni XXiii assiste attualmente<br />
circa 130 bambini e ragazzi<br />
tra i 9 e i 15 anni garantiendo<br />
loro un tetto, i pasti quotidiani e<br />
un’istruzione di base.<br />
l’associazione gestisce anche un’azienda<br />
agricola denominata Cicetekelo.<br />
Qui i ragazzi imparano a coltivare, ad<br />
allevare animali, a riparare macchine<br />
agricole, a realizzare lavori di piccolo<br />
artigianato.<br />
l’obiettivo del progetto, promosso<br />
in collaborazione con l’università di<br />
parma, è di aiutare l’azienda a raggiungere<br />
gradualmente l’autosufficienza<br />
economica. Con il contributo<br />
coopnordest<br />
Azienda agricola Cicetekelo in Zambia: gruppo di ragazzi con un’operatrice della Giovanni XXIII<br />
Solidarietà internazionale<br />
Tre progetti da sostenere<br />
47 gennaio/febbraio 2008<br />
di quasi 18 mila euro raccolto lo<br />
scorso anno dai soci Coop di parma<br />
e piacenza, si acquisteranno 18 bovini<br />
da carne che consentiranno di<br />
aumentare la disponibilità di cibo<br />
per la mensa dei ragazzi e di commercializzare<br />
i capi in esubero aumentando<br />
la redditività aziendale.<br />
Soci della provincia di Reggio Emilia<br />
Una scuola per i ragazzi di Freetown<br />
in Sierra Leone<br />
il progetto vuole contribuire a migliorare<br />
e ampliare il Centro educativo di<br />
Mayenkineh a Freetown, in Sierra<br />
leone, che offre un’istruzione ai bambini<br />
e ragazzi poveri ed emarginati e<br />
un’occasione di riabilitazione ai bambini-soldato<br />
coinvolti nella recente<br />
guerra civile.<br />
Si vuole in particolare finanziare la<br />
costruzione del tetto della nuova<br />
scuola secondaria del Centro educativo,<br />
necessario per completare le<br />
aule e il laboratorio, il cui costo complessivo<br />
è di 27.750 euro. il progetto<br />
è promosso dalla Fondazione avSi,<br />
un’organizzazione non governativa<br />
italiana, che sostiene l’associazione<br />
Family Holmes Movement , costituita<br />
dal padre saveriano giuseppe Berton,<br />
che gestisce il Centro.<br />
Soci della provincia di Mantova e di<br />
Castelmassa<br />
Giovani maestre per i bambini delle<br />
favelas di Salvador de Bahia<br />
le scuole comunitarie delle favelas<br />
di Salvador de Bahia sono per i<br />
bambini un’importante alternativa<br />
alla strada. le donne che le gestiscono<br />
non hanno i mezzi economici<br />
per frequentare l’università e ottenere<br />
una qualifica di insegnante<br />
che consentirebbe il riconoscimento<br />
governativo di queste scuole e<br />
quindi permetterebbe loro di percepire<br />
uno stipendio dallo Stato.<br />
per cambiare la loro situazione<br />
precaria, l’associazione patì di Salvador<br />
de Bahia, in collaborazione<br />
con l’università di Bahia, ha organizzato<br />
per le educatrici delle scuole<br />
comunitarie un corso di laurea<br />
per maestre. le partecipanti frequentano<br />
la sera le lezioni del corso<br />
di laurea e di giorno lavorano<br />
nelle scuole comunitarie.<br />
l’associazione “amici di gianni”<br />
di Castelmassa (ro) sostiene finanziariamente<br />
il progetto con<br />
l’obiettivo di promuovere uno<br />
sviluppo culturale e socio-educativo<br />
nella periferia di Salvador de<br />
Bahia. l
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Contratto integrativo<br />
sì dei dipendenti all’ipotesi di accordo<br />
L’83% ha approvato<br />
il nuovo contratto<br />
che soddisfa sindacati<br />
e consiglio<br />
di amministrazione<br />
di Coop Nordest.<br />
Si conclude così,<br />
positivamente,<br />
la lunga trattativa<br />
Si è conclusa positivamente la<br />
lunga trattativa per il rinnovo<br />
del contratto integrativo<br />
aziendale di Coop <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest. Nel referendum del 6-7<br />
dicembre indetto dalle organizzazioni<br />
sindacali l’83% dei lavoratori ha detto<br />
sì all’ipotesi di accordo siglata tra le<br />
parti il 9 novembre scorso.<br />
Si è trattato di una vertenza complessa,<br />
con momenti anche conflittuali,<br />
condizionata dalla fase particolarmente<br />
difficile che sta vivendo il settore<br />
distributivo dovuta a consumi in calo e<br />
a una notevole crescita della concorrenza<br />
tra le diverse catene. un primo<br />
testo concordato tra le parti l’11 aprile<br />
dello scorso anno, definito “Stato conclusivo<br />
della trattativa”, non era stato<br />
approvato dalla maggioranza dei lavoratori<br />
e aveva portato da parte del<br />
consiglio di amministrazione di Coop<br />
Nordest alla disdetta del vecchio contratto<br />
integrativo.<br />
in autunno la trattativa è ripresa con<br />
un forte impegno da parte sia della<br />
direzione aziendale che della delegazione<br />
sindacale per migliorare i punti<br />
della prima intesa che non avevano<br />
riscosso il sufficiente consenso. dopo<br />
un’intensa fase di confronto si è arrivati<br />
finalmente all’ipotesi di accordo<br />
del 9 novembre approvata a larghissima<br />
maggioranza.<br />
Molto positivi i commenti dei principali<br />
protagonisti della trattativa sui<br />
49<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
contenuti del nuovo integrativo.<br />
“l’accordo – afferma Silvia Canepari,<br />
direttore risorse umane della cooperativa<br />
– conferma per i lavoratori<br />
Nordest condizioni economico-retributive<br />
migliori rispetto alla media del<br />
settore distributivo. Nello stesso<br />
tempo però permette di avvicinare le<br />
condizioni contrattuali di Nordest a<br />
quelle dei concorrenti e rende praticabili<br />
le scelte di forte sviluppo della<br />
cooperativa decise dal consiglio di<br />
amministrazione, indispensabili per<br />
continuare a fornire anche in futuro<br />
ai nostri soci e consumatori un servizio<br />
adeguato, basato su qualità e<br />
convenienza”.<br />
anche Lori Carlini della segreteria<br />
nazionale della Filcams-Cgil si dichiara<br />
soddisfatta del lavoro svolto nella<br />
fase conclusiva della trattativa: “Nel<br />
complesso, Coop Nordest, ha tenuto<br />
un atteggiamento di disponibilità<br />
accogliendo gran parte delle richieste<br />
presentate unitariamente dal<br />
sindacato nazionale, in riferimento<br />
ai punti critici segnalati dalla rsa<br />
(rappresentanza sindacale aziendale)<br />
e dai lavoratori. devo dire altresì<br />
che i lavoratori, con grande senso di<br />
responsabilità, hanno chiesto al sindacato<br />
modifiche che non avrebbero<br />
messo in discussione l’impianto<br />
complessivo dello stato della trattativa<br />
dell’aprile 2007. Questo denota<br />
la consapevolezza che quell’impian-<br />
to corrispondeva alla necessità dell’azienda<br />
di recuperare competitività<br />
per uscire da una situazione di difficoltà”.<br />
Gianni rodilosso, segretario nazionale<br />
della uiltucs-uil, sottolinea lo<br />
sforzo che è stato compiuto per raggiungere<br />
questo risultato: “Ha vinto<br />
la tenacia e il buon senso di chi si era<br />
impegnato fin dall’inizio per cercare<br />
di portare a casa un rinnovo del contratto<br />
che riuscisse a coniugare lo<br />
sviluppo aziendale, senza il quale non<br />
c’è futuro per nessuno, e il miglioramento<br />
delle condizioni di vita e di lavoro<br />
per tutte le lavoratrici e i lavoratori<br />
di Nordest.<br />
l’accordo sottoscritto, stante l’attuale<br />
momento politico-contrattuale,<br />
può essere considerato uno dei<br />
migliori accordi della grande distribuzione,<br />
privata e cooperativa.”<br />
Mario Piovesan, segretario nazionale<br />
della Fisascat-Cisl, mette infine<br />
l’accento sulle prospettive aperte<br />
dall’accordo: “Sono convinto che<br />
le nuove normative sui diritti di informazione<br />
e sui diritti sindacali acquisiti<br />
con questo integrativo, rappresentano<br />
una grande opportunità<br />
per il sindacato di sviluppare un modello<br />
di relazioni con Coop Nordest<br />
più partecipativo e meno conflittuale,<br />
per realizzare migliori condizioni<br />
normative ed economiche per i<br />
dipendenti”. l
In occasione degli incontri<br />
degli auguri coi rappresentanti<br />
dei soci di Coop Nordest,<br />
in scena a Fiorenzuola<br />
d’Arda e Jesolo due<br />
spettacoli per riflettere<br />
sul rapporto con le nuove<br />
generazioni<br />
il coraggio di ascoltare<br />
d I V I V I A N A MoN t I<br />
il tradizionale incontro degli auguri<br />
di dicembre è stato quest’anno<br />
un’occasione di riflessione<br />
sul tema dei giovani per 650<br />
consiglieri distrettuali di Coop <strong>Consumatori</strong><br />
Nordest. al Teatro verdi di<br />
Fiorenzuola d’arda per l’Emilia-lombardia<br />
e al Teatro vivaldi di Jesolo per<br />
il Friuli venezia giulia-veneto sono<br />
andati in scena due spettacoli teatrali<br />
di compagnie giovanili che hanno<br />
parlato dei giovani e del confronto<br />
fra generazioni.<br />
dopo i saluti di giovanni olivati, presidente<br />
del distretto sociale Coop di<br />
Fiorenzuola d’arda, del sindaco giovanni<br />
Compiani e di Marco pedroni,<br />
presidente della cooperativa, sono<br />
stati presentati alcuni progetti di<br />
Futuro Prossimo, la nuova campagna<br />
Coop a favore dei giovani, attraverso<br />
50<br />
interviste ad alcuni testimoni condotte<br />
da patrizio roversi, ironico e<br />
creativo personaggio del piccolo<br />
schermo. È stata quindi la volta dello<br />
spettacolo di teatro sociale Il tempo<br />
di parlare che ha raccontato il fenomeno<br />
del bullismo attraverso una<br />
raccolta di testi, elaborati e scelti dal<br />
gruppo di giovani attori.<br />
“i ragazzi vanno aiutati ad esprimersi<br />
ma vanno anche ascoltati - sostiene<br />
la regista Bruna Fogola -. Coop ha dato<br />
loro soprattutto l’occasione di essere<br />
ascoltati. Ed è importante perché<br />
i giovani sanno fare grandi cose<br />
se sappiamo credere in loro e accordargli<br />
la nostra fiducia”. anche i commenti<br />
a caldo dei soci presenti sono<br />
stati molto positivi. “lo spettacolo è<br />
stato impegnativo - afferma Benito<br />
Bellesia, del distretto sociale di Suz-<br />
CONCOrSO fOTOGrAfICO<br />
prEMiaTi i viNCiTori<br />
Sono stati premiati i giovani vincitori di “fermoimmagina”, concorso di<br />
fotografia e arti grafiche, promosso da Coop Nordest, che ha proposto ai<br />
ragazzi dai 16 ai 18 anni di raccontare con una foto o con un’opera grafica<br />
il supermercato Coop di reggio est. Le dieci opere selezionate dalla giuria,<br />
tutte di buon livello qualitativo, sono state esposte all’interno del<br />
supermercato dal 2 al 17 novembre e i clienti sono stati invitati a votare<br />
le opere preferite. Le tre migliori sono state scelte attraverso un giudizio<br />
espresso al 50% dalla giuria e al 50% dal voto di centinaia di clienti. I tre<br />
vincitori -Lorenzo Pavarini, Carole Marrone, danis Griffith - sono stati<br />
premiati con buoni premio (250 euro il primo, 150 euro il secondo e 100<br />
euro il terzo) il 24 novembre scorso (nella foto il primo e la seconda).<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
i giovani<br />
zara - ma i ragazzi sono stati molto<br />
bravi nel rappresentare un fenomeno<br />
così complesso. E’ insolito vedere ragazzi<br />
di quella età impegnati in riflessioni<br />
così profonde e la cosa mi ha<br />
colpito positivamente”.<br />
anche a giovanni pagliani del distretto<br />
di Fabbrico sono piaciuti<br />
molto i ragazzi: “Ho visto qualcosa di<br />
nuovo di cui abbiamo bisogno. a mio<br />
parere hanno colto nel segno e ci<br />
hanno insegnato qualcosa”. per<br />
Claudio Moretto del distretto di Castiglione<br />
delle Stiviere è stato un<br />
modo nuovo di vivere il momento<br />
conviviale degli auguri: “abbiamo capito<br />
che ascoltare i giovani è faticoso<br />
ma occorre superare i nostri preconcetti<br />
da ‘vecchi’ e tenersi allenati<br />
al confronto di idee cogliendone le<br />
grandi potenzialità”. l
51<br />
gennaio/febbraio 2008<br />
coopnordest<br />
Piacenza, bus navetta<br />
per arrivare all’ipercoop<br />
da piazza duomo al centro commerciale gotico di<br />
piacenza (e viceversa) con il bus navetta. per chi<br />
vuole recarsi all’ipercoop e nei negozi del centro,<br />
dal dicembre scorso funziona un comodo servizio<br />
dalle 7 alle 20.20, dal lunedì al sabato. la frequenza è di una<br />
corsa ogni 20 minuti e si può salire lungo tutto il percorso<br />
che da piazza duomo porta al gotico.<br />
il nuovo servizio di trasporto pubblico, avviato in via sperimentale,<br />
fa parte del progetto Car Bus , voluto dai Comuni<br />
di piacenza e rottofreno e dalla provincia di piacenza, con<br />
il sostegno di Coop Nordest. Sono stati individuati quattro<br />
parcheggi scambiatori in cui è possibile lasciare l’auto,<br />
prendere il bus navetta per andare in centro per poi fare al<br />
ritorno il percorso inverso. oltre al parcheggio del centro<br />
commerciale gotico funzionano come parcheggi scambia-<br />
doNazioNE di 15Mila Euro<br />
ALL’UNICEf DI PIACENZA<br />
Un contributo Coop di 15 mila euro a favore<br />
dell’Unicef di Piacenza è stato consegnato<br />
il 17 dicembre da Loredana<br />
Zoni, consigliere d’amministrazione di<br />
Coop Nordest, Anna Barbieri, presidente<br />
del distretto sociale Coop piacentino<br />
e Claudio Lorenzoni, direttore dell’Ipercoop<br />
Gotico. L’offerta all’Unicef era legata<br />
alla vendita dei prodotti della linea<br />
Solidal Coop nell’ipermercato piacentino<br />
nel corso di Io faccio la spesa giusta,<br />
settimana nazionale del commercio<br />
equo e solidale svoltasi dall’11 al 21 ottobre:<br />
per ogni prodotto Solidal venduto,<br />
è stato donato un euro all’Unicef.<br />
La bella cifra è stata consegnata a Giovanni<br />
Cuminetti (nella foto con Barbieri,<br />
a sinistra, e Zoni), presidente del comitato<br />
provinciale Unicef di Piacenza,<br />
uno dei comitati provinciali più forti a<br />
livello nazionale, che lo destinerà a favore<br />
di progetti di reinserimento sociale<br />
e familiare dei bambini di strada nella<br />
repubblica democratica del Congo.<br />
tori i parcheggi dello Stadio a galleana, del cimitero e del<br />
centro commerciale gigante a S.Nicolò, e del centro commerciale<br />
auchan.<br />
per chi si serve dell’interscambio il biglietto costa 1 € al giorno<br />
ed è utilizzabile su tutto il sistema di bus navette mentre<br />
gli altri utenti pagano la normale tariffa del trasporto<br />
pubblico. i primi risparmiano soldi e tempo per parcheggiare<br />
l’auto mentre i secondi hanno più corse a disposizione<br />
per raggiungere il gotico e gli altri centri commerciali. in<br />
questi primi mesi i cittadini piacentini hanno dimostrato di<br />
gradire il nuovo servizio e i dati sul suo utilizzo sono molto<br />
incoraggianti.<br />
il progetto, ideato da Tempi agenzia, mira a favorire l’interscambio<br />
auto-bus e aumentare l’offerta di trasporto pubblico<br />
con benefici evidenti per il traffico e l’ambiente. l
Il progetto di Coop Nordest per la distribuzione gratuita<br />
dei prodotti non più vendibili è stato attivato<br />
nel supermercato Coop della città termale<br />
“Brutti ma buoni”<br />
a Salsomaggiore<br />
Sono brutti fuori e buoni dentro,<br />
presentano confezioni<br />
ammaccate, etichette rovinate,<br />
ma sono perfettamente<br />
buoni e salubri. Coop Nordest<br />
li distribuisce gratuitamente alle associazioni<br />
che gestiscono mense e<br />
strutture di accoglienza per persone<br />
in situazione di povertà o di disagio.<br />
in provincia di parma il progetto Brutti<br />
ma buoni, ha raggiunto anche il supermercato<br />
Coop di Salsomaggiore e<br />
si è rafforzato in quello di Fidenza. È<br />
stato infatti esteso a questa zona del<br />
parmense il Social Market, servizio<br />
53<br />
marzo 2004<br />
coopnordest<br />
d I S ILV I A S A C C H e t t I VUOI rINUNCIArE<br />
già funzionante in città e promosso<br />
con il contributo della provincia e di<br />
altri enti, per il ritiro dei prodotti non<br />
più vendibili.<br />
responsabile del servizio è la cooperativa<br />
sociale garabombo di Fidenza che<br />
utilizza un mezzo refrigerato con cui<br />
ritira quotidianamente prodotti freschi<br />
dal supermercato di Fidenza (presto<br />
anche da quello di Salsomaggiore)<br />
e periodicamente prodotti confezionati<br />
da entrambi i negozi (nella foto il<br />
primo ritiro a Salso). Tra i beneficiari ci<br />
sono la mensa Caritas di Fidenza e la<br />
Comunità Casa di lodesana. l<br />
ALLA COPIA CArTACEA<br />
E LEGGErE ON LINE<br />
CONSUMATOrI?<br />
Per rinunciare alla copia cartacea e leggere<br />
on line <strong>Consumatori</strong>, invia una e-mail all’indirizzo:<br />
servizio.soci@nordest.coop.it<br />
specificando nell’oggetto “rinuncio alla<br />
copia cartacea di <strong>Consumatori</strong>” e indicando<br />
nel testo nome, cognome, indirizzo<br />
postale, codice socio (rilevabile dalla<br />
carta sociocoop).<br />
ogni mese una e-mail ti comunicherà<br />
quando puoi consultare e scaricare la tua<br />
edizione.
SUPERMERCATI<br />
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stagionatura minima 22 mesi<br />
sottovuoto - 1 kg circa<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
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sarà comunicato<br />
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• Intero con osso<br />
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valore commerciale € 14,90<br />
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TOVAGLIA<br />
12 posti<br />
con finiture a sbieco<br />
misura 140x240 cm<br />
valore commerciale € 24,90<br />
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misura 40x40 cm<br />
valore commerciale € 6,00<br />
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FULL SUSPENDED<br />
Telaio in acciaio, cambio Shimano<br />
TX30 a 21 velocità, gruppo comandi<br />
Shimano RS31, freno a disco anteriore,<br />
V-brake alluminio posteriore, disponibile<br />
nelle misure 26" e 24",<br />
colore rosso.<br />
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Cambio Shimano TX30 a 6 velocità<br />
gruppo comandi Shimano RS31, freni<br />
V-brake in alluminio, manubrio regolabile,<br />
sella con elastometri.<br />
Colori uomo: grigio/nero, nero;<br />
colori donna: grigio/nero, azzurro.<br />
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MONOTUBO ACCIAIO<br />
Cambio Shimano TY18 a 6 velocità, gruppo<br />
comandi Shimano RS31, freni V-brake<br />
in alluminio, manubrio con piantone<br />
multiposizione, sella con elastometri,<br />
paraveste posteriore,<br />
colori: grigio/rosso,<br />
grigio/rosa.<br />
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nei Supermercati Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
PRENOTAZIONE dall’ 11 febbraio all’1 marzo<br />
CONSEGNA dal 17 marzo al 5 aprile<br />
valore commerciale €169,00<br />
€129,00<br />
valore commerciale €169,00<br />
€139,00<br />
valore commerciale €169,00<br />
€129,00<br />
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ACCIAIO 20”<br />
Cambio Shimano TY18 a 6 velocità,<br />
freni V-brake.<br />
Colori bimbo: blu/giallo,<br />
rosso/bianco, nero/giallo;<br />
colori bimba: blu/azzurro,<br />
rosa/bianco, rosa/rosso.<br />
TRK 28” ALUMINIO<br />
UOMO/DONNA ALTA VISIBILITÀ<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
valore commerciale €105,00<br />
€85,00<br />
Cambio Shimano TX30 a 21 velocità, gruppo comandi Shimano RS31, freni<br />
V-brake in alluminio, manubrio regolabile, sella con elastometri, forcella<br />
anteriore ammortizzata, cerchioni in alluminio profilo alto, dotata di fanalino<br />
posteriore a led, dinamo a mozzo per mantenere accesa la luce posteriore<br />
durante le soste. Colori uomo: grigio/nero, nero; colori donna: grigio/nero,<br />
nero/panna.<br />
valore commerciale €229,00<br />
€195,00<br />
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1 velocità, telaio in acciaio, manubrio<br />
con piantone multiposizione, sella<br />
con elastometri, paraveste e lucchetto<br />
posteriore, cestino anteriore, disponibile<br />
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colore panna/nero.<br />
Acconto<br />
alla prenotazione<br />
€10,00<br />
valore commerciale €139,00<br />
€109,00
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Dal 10 al 22 marzo<br />
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stagionatura minima 60 gg<br />
confezione sottovuoto<br />
700 g circa<br />
€7,50 il kg<br />
valore commerciale € 29,90<br />
€22,90 cad.<br />
valore commerciale € 19,90<br />
€15,90 cad.<br />
Riservato ai Soci<br />
nei Supermercati e Ipermercati<br />
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
in caso di apertura domenicale, le offerte in partenza<br />
il lunedì successivo sono anticipate alla domenica<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Dal 25 febbraio all’8 marzo<br />
PANTALONE UOMO<br />
SOLIDAL COOP<br />
modelli vari<br />
taglie e colori assortiti<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Dal 10 al 29 marzo<br />
CAMICIA<br />
UOMO/DONNA<br />
SOLIDAL COOP<br />
modelli vari<br />
taglie e colori assortiti<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.
SUPERMERCATI<br />
Dal 10 al 22 marzo<br />
CALZATURA TREKKING<br />
UOMO/RAGAZZO<br />
tomaia in pelle ingrassata idrorepellente<br />
o pelle/cordura, fondo in Vibram,<br />
costruzione Waterproof, modelli vari,<br />
taglie e colori assortiti<br />
valore commerciale € 89,90<br />
Riservato ai Soci<br />
nei Supermercati e Ipermercati<br />
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
in caso di apertura domenicale, le offerte in partenza<br />
il lunedì successivo sono anticipate alla domenica<br />
€49,90<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Dal 3 al 22 marzo<br />
DALLAS<br />
FLOWERS<br />
ATLANTA<br />
MEMPHIS<br />
- Tessuto:<br />
100% cotone stampato<br />
- Disegni e varianti<br />
1 piazza/1 piazza e mezza:<br />
MEMPHIS colori acqua e giallo<br />
DALLAS colore azzurro<br />
ATLANTA colore azzurro<br />
FLOWERS colore arancio<br />
- Disegni e varianti<br />
2 piazze:<br />
MEMPHIS colori acqua e giallo<br />
DALLAS colore azzurro e rosa<br />
ATLANTA colore azzurro<br />
FLOWERS colore arancio<br />
- Tessuto:<br />
100% cotone stampato<br />
con retro coordinato<br />
- Imbottitura:<br />
100% fibra di poliestere<br />
anallergica 80 g/m2 - Disegni e varianti<br />
1 piazza/1 piazza e mezza:<br />
MEMPHIS colori acqua e giallo<br />
DALLAS colore azzurro<br />
ATLANTA colore azzurro<br />
- Disegni e varianti<br />
2 piazze:<br />
MEMPHIS colori acqua e giallo<br />
DALLAS colore azzurro e rosa<br />
ATLANTA colore azzurro<br />
FLOWERS colore arancio<br />
COMPLETO LETTO COORDINATO CALEFFI<br />
1 PIAZZA<br />
1 PIAZZA E MEZZA<br />
2 PIAZZE<br />
COPRILETTO TRAPUNTATO COORDINATO CALEFFI<br />
1 PIAZZA<br />
1 PIAZZA E MEZZA<br />
2 PIAZZE<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
sopra 160x280 cm<br />
sotto con angoli 90x200 cm<br />
federa a due volani 50x80 cm<br />
valore commerciale € 29,90<br />
€17,90<br />
sopra 190x280 cm<br />
sotto con angoli 130x200 cm<br />
federa a due volani 50x80 cm<br />
valore commerciale € 38,90<br />
€22,90<br />
sopra 240x280 cm<br />
sotto con angoli 180x200 cm<br />
federa a due volani 50x80 cm<br />
valore commerciale € 46,90<br />
€27,50<br />
170x260 cm<br />
valore commerciale € 54,90<br />
€33,90<br />
220x260 cm<br />
valore commerciale € 69,90<br />
€42,90<br />
265x260 cm<br />
valore commerciale € 84,90<br />
€49,90
SUPERMERCATI<br />
MOTOZAPPA SANDRIGARDEN<br />
SG 40 TL<br />
Motore a scoppio 4 tempi modello<br />
SQ 35, potenza 3,5 hp, carburatore<br />
a vaschetta con aria meccanica,<br />
larghezza di lavoro 40 cm,<br />
diametro frese 25 cm,<br />
peso 26,5 kg.<br />
Riservato ai Soci<br />
nei Supermercati e Ipermercati<br />
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
in caso di apertura domenicale, le offerte in partenza<br />
il lunedì successivo sono anticipate alla domenica<br />
PRENOTAZIONE dal 25 febbraio all’8 marzo<br />
CONSEGNA dal 25 marzo al 9 aprile<br />
ELETTROSEGA SANDRIGARDEN<br />
SES 2000/40<br />
valore commerciale €89,00<br />
Motore elettrico potenza 2000 W,<br />
€65,00<br />
lunghezza barra 40 cm lp, passo catena<br />
3/8", mini guida catena 1,3 mm,<br />
lubrificazione catena automatica, freno<br />
catena automatico, peso 4,6 kg.<br />
valore commerciale €289,00<br />
€249,00<br />
DECESPUGLIATORE SANDRIGARDEN<br />
SBS 30<br />
valore commerciale €149,00<br />
Cilindrata 30 cc, potenza 0,75 kW/1 CV,<br />
€119,00<br />
carburatore a membrana con primer, diametro<br />
asta 25 mm, lunghezza asta 134<br />
cm, cinghia di sostegno, massima sporgenza<br />
filo 420 mm, diametro<br />
massimo lama 200 mm, peso 5,4 kg.<br />
TOSAERBA SANDRIGARDEN<br />
SG 41<br />
Motore a scoppio 4 tempi Briggs&Stratton<br />
modello 450 series, potenza 3,5 hp, larghezza<br />
di taglio 39,5 cm, châssis lamiera, regolazione<br />
altezza di taglio su 5 posizioni da 2,5 cm<br />
a 8 cm, capacità cesto 35 litri, diametro<br />
ruote 175 mm, peso 24,5 kg, consigliato<br />
per aree fino a 800 mq.<br />
valore commerciale €219,00<br />
€179,00<br />
ASPIRAFOGLIE SANDRIGARDEN<br />
SBV 2150<br />
Potenza 2150 W, velocità di aspirazione 15000 m/min,<br />
velocità aria 160/270 km/h, volume di soffiatura<br />
12 m/min, lunghezza cavo 0,35 m, capacità sacco<br />
40 litri, peso 4 kg, funzioni soffia/aspira/tritura,<br />
accessori in dotazione: cinghia, sacco.<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Acconto<br />
alla prenotazione<br />
€10,00<br />
MOTOSEGA SANDRIGARDEN<br />
SG 38/40 CS<br />
valore commerciale €149,00<br />
Cilindrata 38 cc, potenza 1,2 kW/1,6 CV,<br />
€119,00<br />
accensione elettronica, lunghezza barra<br />
40 cm lp, passo catena 3/8", guida<br />
catena 0,050"/1,8 mm, lubrificazione<br />
catena automatica, freno catena automatico,<br />
peso 4,5 kg.<br />
valore commerciale €55,00<br />
€39,90<br />
TOSAERBA ELETTRICO<br />
SANDRIGARDEN SG 32<br />
Motore elettrico, potenza 1000 W, larghezza di<br />
taglio 32 cm, châssis plastica, regolazione altezza<br />
di taglio su 3 posizioni da 3 a 6,5 cm, capacità<br />
cesto 28 litri, diametro ruote 140 mm,<br />
peso 10,5 kg.<br />
valore commerciale €69,00<br />
€48,00<br />
TOSAERBA SANDRIGARDEN<br />
SG 51 SEMOVENTE<br />
Motore a scoppio 4 tempi Briggs&Stratton modello<br />
500 series, potenza 4,0 hp, châssis lamiera,<br />
regolazione altezza di taglio su 5 posizioni da<br />
2,5 cm a 8 cm, trazione semovente su ruote<br />
posteriori, cesto rigido 60 litri, diametro<br />
ruote 200 mm, peso 34 kg, consigliato<br />
per aree di 2000 mq.<br />
valore commerciale €309,00<br />
€269,00
SUPERMERCATI<br />
BARBECUE A GAS<br />
SANDRIGARDEN QGG AUSTRALIAN 2W<br />
in caso di apertura domenicale, le offerte in partenza il lunedì successivo sono anticipate alla domenica<br />
dall’11 al 23 febbraio<br />
CAFFÈ QUALITÀ<br />
ROSSA LAVAZZA<br />
2 confezioni da 4x250 g<br />
2 CONFEZIONI<br />
€11,80<br />
€5,90 il kg<br />
Riservato ai Soci<br />
nei Supermercati e Ipermercati<br />
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
in caso di apertura domenicale, le offerte in partenza<br />
il lunedì successivo sono anticipate alla domenica<br />
PRENOTAZIONE dal 25 febbraio all’8 marzo<br />
CONSEGNA dal 25 marzo al 9 aprile<br />
Braciere 53x40 cm, telaio di sostegno in faggio con ruote diametro 200 mm,<br />
piani di lavoro laterale ripiegabile con mensole in legno, cesto laterale in<br />
tondino verniciato, portabombola, 2 bruciatori da 4,2 kW cadauno, accensione<br />
piezoelettrica, piano di lavoro inferiore con mensole in legno, consente due<br />
diversi tipi di cottura: a contatto su piastra in ghisa vetrificata oppure su griglia<br />
cromata con roccia lavica, in dotazione: roccia lavica, tubo gas più regolatore<br />
e adattatore, altezza di cottura 90 cm, peso 35,5 kg.<br />
valore commerciale €255,00<br />
€209,00<br />
BARBECUE A CARBONE<br />
SANDRIGARDEN QG 650<br />
Braciere diametro 65 cm in lamiera verniciata con profondità maggiorata,<br />
gambe in tubo diametro 30 mm con ruote diametro 200 mm e piede d’appoggio<br />
in polipropilene, cappa paravento in acciaio inox con bordo di sicurezza<br />
antigraffio, griglia cromata ottagonale antigraffio con maniglie, regolabile in<br />
3 posizioni, grata reggicarbone in lamiera alluminata, piano di lavoro intermedio<br />
in lamiera verniciata, altezza di cottura 92 cm, peso 16,2 kg.<br />
valore commerciale €99,00<br />
€69,00<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.<br />
Acconto<br />
alla prenotazione<br />
€10,00
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
Per tutti i clienti € 11,90 il kg<br />
Per i Soci Coop con<br />
25 punti<br />
SCONTO<br />
PECORINO GIGLIO SARDO<br />
800 g circa<br />
PASTICCERIA<br />
IN SCATOLA<br />
BAHLSEN<br />
1 kg<br />
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Punti di Gusto<br />
Prodotti esclusivi anche nel prezzo<br />
Nei Supermercati Coop scarica i tuoi punti alla cassa<br />
e avrai subito il tuo sconto.<br />
€2, 00<br />
la confezione<br />
Per tutti i clienti € 14,90<br />
Per i Soci Coop con<br />
50 punti<br />
€9, 90<br />
Per tutto il mese di marzo<br />
nei Supermercati Coop<br />
più valore al socio coop<br />
Per tutti i clienti € 8,90 (il kg € 35,60)<br />
Per i Soci Coop con<br />
25 punti<br />
€6, 90<br />
PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA<br />
CRUDODOLCE PARMACOTTO<br />
125 g, conf. x 2<br />
il kg € 27,60<br />
Per tutti i clienti € 16,90<br />
Per i Soci Coop con<br />
50 punti<br />
€12, 90<br />
TAGLIERE TONDO IN LEGNO NATURALE<br />
CON 4 COLTELLI PER FORMAGGI
Le foto dei prodotti sono puramente indicative.<br />
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STAMPANTE CANON<br />
SELPHY ES 2<br />
inchiostro e carta in un<br />
unico supporto con il<br />
sistema Canon Easy<br />
Photo Pack • display<br />
LCD 2,5" a colori<br />
• ghiera Easy Scroll<br />
• stampa da tutte le<br />
fotocamere Direct<br />
Print/pictBridge<br />
compatibili e dai<br />
principali formati di<br />
schede di memoria<br />
• stampa wireless<br />
tramite infrarossi<br />
• Garanzia 2 anni<br />
Coop <strong>Consumatori</strong> Nordest<br />
Punti di Qualità<br />
Prodotti esclusivi anche nel prezzo<br />
Per tutti i clienti € 209,00<br />
Per i Soci Coop con<br />
300 punti<br />
€179, 00<br />
Per tutti i clienti € 519,00<br />
Per i Soci Coop con<br />
350 punti<br />
CELLULARE NOKIA N82<br />
UMTS Quadri Band<br />
850/1900 Mhz • suonerie<br />
polifoniche personalizzabili<br />
• display LCD TFT 2,4" 16K<br />
colori 320x240 pixel • SMS<br />
• MMS • e-mail • fotocamera<br />
5 MP • zoom 20x • flash<br />
• memoria interna 100 MB<br />
espandibile con micro SD<br />
• lettore MP3 • MP4<br />
• bluetooth • sistema operativo<br />
Symbian 9,2 serie 60 3,1<br />
Edition • Garanzia 2 anni<br />
Negli Ipercoop scarica i tuoi punti alla cassa<br />
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€469, 00<br />
Per tutto il mese di marzo<br />
negli Ipercoop<br />
più valore al socio coop<br />
Per tutti i clienti € 409,00<br />
Per i Soci Coop con<br />
200 punti<br />
€369, 00<br />
MONITOR LCD<br />
22" SAMSUNG<br />
SM-225UW<br />
risoluzione massima<br />
1680x1050 pixel<br />
• luminosità 300 cd/m 2 • contrasto 700:1 • connessioni:<br />
1 DVI-D, 1 S-video, 1 VGA, 1 CVBS • webcam da 2 MP<br />
e microfono integrati • Garanzia 2 anni<br />
ASIRAPOLVERE<br />
CARRELLO ROWENTA<br />
SILENCE FORCE<br />
RO4540<br />
potenza 2200 W<br />
• supersilenzioso 66dB<br />
• spazzola combinata Delta<br />
Silence Force • spazzola<br />
parquet con setole naturali<br />
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turbospazzola • Compact<br />
System • filtro HEPA<br />
H13 • Garanzia<br />
2 anni<br />
Per tutti i clienti € 229,00<br />
Per i Soci Coop con<br />
300 punti<br />
€189, 00