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bugani raccolta.pdf - Operai Contro

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I korpi di Kristo<br />

Kroce. Punto kroce. Rikamato a mano. Amato. Odiato. Non ci sono parole. Li guardo. Li<br />

ascolto. Lavoratori. Omosessuali. Puttane. Immigrati. Babyprostitute. Ladri. Mi hai<br />

lasciato kuesti, mio Kristo. Arrampikati sulle torri, sui kolossei, sulle gru, sui letti, sulle<br />

karceri. Sulle navi. Un giorno anch'io sarò là. Sulla kroce, con il mio korpo. Useremo i<br />

nostri korpi per maledire ogni krocifissione, dopo kristo. Avanti Kristo. Avanti popolo.<br />

Useremo il korpo per la nostra lotta. Kamikaze imborghesiti, noi, useremo lo skermo per<br />

gridare la kondizione. Mi hai insegnato kuesto. Il korpo. Komunicazione virtuale.<br />

Rivoluzione kondizionata. Allo Stato delle kose, niente ho da konfessare. Se non la mia<br />

karne, karnefice, il mio karnificio. Che non porterà da nessuna parte. Lo Stato delle kose<br />

ha già deciso. Ignari, kontenti dello skermo. Delle nostre grida. Dei nostri volti konsumati.<br />

Perderemo komunkue le nostre fabbrike. Ke erano nostre. Kon il nostro plusvalore. Non<br />

mi basta la INSE. Ke poi lo sai? Kostruirà korpi di centrali. Atomike. Un altra è la<br />

krocifissione. Un altra è mia madre MariaNoemi. Karonte è sempre là. Guardalo. E tu non<br />

aspetti altro ke il tuo viaggio. Non portarmi. Lasciami alla mia kroce, sulla via Emilia.<br />

Kroce, kartello pubblicitario. Abbi fede. La mia strada kosparsa di puttane oneste. Senza<br />

figli. Senza kristi. Lasciami alla mia maledetta kroce. Non rakkogliermi. Lasciami inkiodato<br />

al mio legno marcio. Kuando passerai, non guardarmi. Segui Karonte. Segui il tuo skermo.<br />

Kanale uno. Kanale due. Kanale tre. Kanale kuattro. Kanale cinkue. Kanale sei. Ke sei altro<br />

ke un kanale. Konduttore televisivo per una moderata rivoluzione. Kualke minuto.<br />

Domani diretta televisiva Livorno- Kievo. Passerà il komunikato sindakale. Vittoria. Non<br />

hai vinto un kazzo. Guardami. Tutto è perduto. E tu kredi alla tua krocifissione. Kupola ha<br />

la vittoria. Non tu. Pikkolo kristo. Anke la tua kroce è pikkola, dentro lo skermo. Non<br />

saremo mai grandi kome kupola. Nel konto bankario ci sono kroci dorate. Krescete e<br />

moltiplikatevi. Solo miseria e karestie dalle banke di Kristo. Lo Stato delle kose è diverso.<br />

Lo Stato delle kose non è uno skermo. Lo Stato delle kose è un kratere dentro il ventre di<br />

un Kristo ke ankora non c'è. Ke ankora non vediamo. E allora lasciami su kuesta kroce.<br />

Piove. Ke mi bagna la kupilia del kiodo. Entra tetano nel sangue. Vomito sukki gastrici al<br />

tuo passaggio sullo skermo. Mi resta il tetano. Kiodi marci. Kiudo gli okki. Dal dolore. Lo<br />

Stato delle kose impone sakrificio. Prima di andartene, rammenta dove è la mia kroce. Il<br />

mio punto kroce. Ma non rikamare mai questo sentiero. Lascia ke io non ti ami.<br />

Perdonami.<br />

3 ottobre 2009 Giuliano Bugani<br />

operaio, giornalista, poeta

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