bugani raccolta.pdf - Operai Contro
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I bambini a Termini Imerese<br />
Piangono. Ho visto uno di loro. Tra le braccia di sua madre. Kon le labbra krocifisse al<br />
dispiacere. E gli occhi. Piangevano silenziosi. Nascosti tra i capelli di sua madre. E tuo<br />
padre? Dov’ è tuo padre? Gli ho kiesto. Il bambino alza il braccio verso un tetto. E c’erano<br />
lassù altri padri. Oltre al suo. Grazie Markionne. Grazie di kuesto bambino. Grazie di<br />
kuesti padri. Grazie di questi occhi di bambini. Grazie Markionne. Grazie di questo futuro.<br />
Grazie di kuesti giorni. Grazie anke ai tuoi. Di bambini. I tuoi bambini non piangono mai. I<br />
bambini di Markionne non sanno piangere. I bambini di Markionne sanno strillare invidia.<br />
I bambini di Markionne sanno strillare di noia. I bambini di Markionne sanno strillare di<br />
rikkezza. I bambini di Markionne sanno strillare. E basta kosì. I bambini a Termini Imerese<br />
piangono di nascosto. Tra i capelli delle madri. Le madri aspettano i padri. I padri sono in<br />
lotta. I bambini a Termini Imerese percepiscono il pericolo. I bambini a Termini Imerese<br />
non capiscono. Ma sanno tutto. I bambini a Termini Imerese intuiscono il dispiacere. I<br />
bambini a Termini Imerese non sanno strillare. Nascondono gli occhi. I bambini a Termini<br />
Imerese sanno la dignità. Sono solo bambini. Ma sanno questo. I tuoi bambini,<br />
Markionne, non sanno kuesto. Allora guardo sul tetto. Dove i padri hanno dignità per i<br />
propri figli. Tu Markionne, non hai tutto kuesto. I padri verranno kolti da malore. Ma<br />
resistono. Ritornano sul tetto. E le madri stringono i figli. Grazie Markionne. Ti stringo<br />
forte ank’io. Fino alla morte. Fino alla fine di kuesti giorni. Grazie a tutti kuelli kome te,<br />
Markionne. Grazie per il futuro ke ci lasci. Grazie Markionne, per il freddo di questi<br />
rikordi. Ke ci sarà un futuro. Un inferno su un tetto. Anke per te. Guardo in alto. Vedo<br />
lavoratori e padri. Pensano ai figli, di nascosto piangono. Non so se piangere è skonfitta.<br />
Ma io sto kon gli skonfitti.<br />
24 gennaio 2010 Giuliano Bugani<br />
operaio, giornalista, poeta