LA FLOR A VASCOLARE - Oasicasteldiguido.It
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in pollinii (uno in ciascuna loggia dell’antera). I pollinii sono forniti di una<br />
ghiandola vischiosa (retinacolo o viscidio) alla quale sono generalmente uniti<br />
attraverso un filamento detto caudicola.<br />
Fig. 1 - Morfologia fiorale: 1.Ginostemio, 2.Rostro, 3.Pollinii, 4.Gibbosità basali, 5.Apicolo, 6.Labello,<br />
7.Sepalo laterale, 8.Petalo laterale, 9.Sepalo mediano, 10.Sperone, 11.Ovario.<br />
L’ovario è infero, tricarpellare e uniloculare, e può essere sessile o peduncolato.<br />
Immediatamente al di sotto del peduncolo è sempre inserita una brattea<br />
fiorale; il frutto è una capsula a tre o sei costole, i semi sono minutissimi e<br />
numerosi. In tutte le orchidee terricole le radici sono corte e tozze e possono<br />
presentarsi con diverse morfologie: pseudo-tuberi interi, più o meno tondeggianti<br />
o allungati (Aceras, Himantoglossum, Neotinea, Ophrys, Orchis,<br />
Serapias ecc.); digitiformi (Coeloglossum, Dactylorhiza, Gymnadenia,<br />
Nigritella, Platanthera); rizomatose (Listera, Epipactis e Cephalanthera);<br />
coralliformi (Corallorhiza, Epipogium). Le foglie possono essere di due tipi:<br />
basali (solitamente riunite in rosetta alla base dello scapo) e cauline. La loro<br />
morfologia è variabile da lineare, oblunga, lanceolata, ellittica, ovata, obovata<br />
fino a squamiforme (solo le foglie cauline).<br />
Ecologia e biologia delle orchidee<br />
Le orchidee sono geofite bulbose o rizomatose che grazie all’alto tasso di differenziazione<br />
e agli adattamenti più disparati hanno conquistato quasi tutti gli<br />
ambienti, dalle garighe litoranee fino ai pascoli di alta montagna e le zone<br />
umide.<br />
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