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08.06.2013 Views

appresenta uno dei parametri basilari della valutazione. Il tasso metabolico viene determinato sia con metodi diretti, ad esempio misurando il quantitativo di ossigeno consumato, oppure indiretti, basati sull’uso di prospetti di riferimento. Nei metodi di tipo indiretto la semplicità dell’applicazione è accompagnata tuttavia ad un certo margine di imprecisione, strettamente correlato all’esperienza di chi effettua la valutazione vera e propria; nella tabella 9, ripresa dalla norma UNI EN ISO 8996:2005, sono elencati i diversi metodi di determinazione del MET, la loro precisione e il loro livello di accuratezza. Livello Metodo Precisione A. Classificazione per tipo di occupazione I Controllo B. Uso di tavole per differenti categorie II Osservazione III Analisi IV Valutazione di esperti metaboliche A. Uso di prospetti per la stima dell’energia metabolica a partire dalle componenti dell’attività B. Uso di tavole relative a specifiche attività Uso della frequenza cardiaca sotto condizioni definite A Misurazione del consumo di ossigeno B Metodo dell’acqua con doppia etichetta C. Calorimetria diretta Informazioni approssimative con probabilità di errore molto elevata Elevata probabilità di errore Precisione ±20% Media probabilità di errore Precisione + 10% Probabilità di errore entro i limiti della precisione della misura o dell’analisi dei tempi Precisione ±5% Tabella 9 : Metodi per la determinazione del dispendio metabolico Ispezione del posto di lavoro Non necessaria Informazioni sull’attrezzatura tecnica e l’organizzazione del lavoro Necessaria l’analisi dei tempi Non necessaria Necessaria l’analisi dei tempi Non necessaria; devono essere valutate le attività connesse al riposo Il metodo richiede un minimo di 7 giorni Non necessaria In una valutazione microclimatica accurata occorre quindi analizzare i dati assumendo una “figura metabolica” rappresentativa delle attività della mansione indagata attribuendo a questa figura “tipo” un appropriato dispendio metabolico. Nella valutazione più generica (ad esempio quella di livello Ia della tabella 9) il Met della mansione indagata viene determinato attribuendo il valore del dispendio metabolico sulla base di prospetti riferiti alle diverse lavorazioni. Un esempio di tali prospetti è riportato in tabella 10 (norma 8996:2005), in riferimento alle attività di ufficio. 46

Tipo di attività W/m 2 MET* Lavoro sedentario 55-65 0,9-1,1 Lavoro impiegatizio 65-100 1,1-1,7 Portiere 80-115 1,4-2,0 Tabella 10 : Stralcio del prospetto per l’attribuzione del MET alle diverse mansioni lavorative. 1 Met = 50 Kcal/h m 2 = 58 W/m 2 . Nella valutazione di tipo IIA di cui alla tabella 1, viene considerato nel dettaglio il contributo di ogni singola componente di una attività lavorativa (postura, energia metabolica basale, tipo di attività, movimento del corpo, ecc.). Tale metodologia è indicata per le attività di tipo prevalentemente ripetitivo. Nel caso delle attività di ufficio si può assumere un valore di Met pari a circa 2,0, così come risulta dalla tabella 11 dove è riportato un esempio di determinazione del MET con questo metodo per questo tipo di attività. W/m 2 MET* Energia metabolica basale 45 0.77 Energia metabolica per la postura (seduto) 0 0 Energia metabolica per l'attività (Lavoro leggero con le mani) 70 1.21 Energia metabolica per lo spostamento 0 0 Totale dispendio metabolico 115 1.98 Tabella 11 : Esempio di applicazione del metodo IIA per la determinazione del Met. 1 Met = 50 Kcal/h m 2 = 58 W/m 2 . Quando si usa un metodo come quello sopra descritto occorre comunque valutare le pause lavorative e, nel caso di attività lavorative disomogenee, effettuare una media ponderata in funzione del tempo impiegato per le diverse attività. • Rendimento meccanico (η) Durante l’attività lavorativa una gran parte dell’energia metabolica viene trasformata in calore, mentre solo una frazione minima viene convertita in energia meccanica (lavoro utile). Anche per la determinazione di questo parametro si può fare riferimento a diversi metodi di valutazione che permettono di attribuire il corretto valore di η alle diverse tipologie di lavorazioni. Ai fini della valutazione del benessere termico questo parametro assume importanza per lavorazioni molto pesanti nelle quali l’energia meccanica in gioco assume valori significativi. Il campo di variabilità di questa energia oscilla tra lo 0% e il 25% dell’attività metabolica. Nel caso di lavori sedentari, come i lavori di ufficio, si può attribuire un rendimento meccanico pari allo 0 %. • Isolamento termico (Iclo) Nell’analisi dei dati microclimatici è di fondamentale importanza stimare correttamente l’isolamento termico dovuto al vestiario. Durante i rilievi è pertanto necessario prendere nota del vestiario indossato dai diversi addetti al fine di valutarne successivamente il contributo all’isolamento termico. Da appositi prospetti presenti nelle norme ISO (UNI EN ISO 7730; EN ISO 9920) si ricavano i valori tipici dell’isolamento dei singoli capi di abbigliamento misurati in CLO; va sottolineata l’importanza di 47

Tipo di attività W/m 2<br />

MET*<br />

Lavoro sedentario 55-65 0,9-1,1<br />

Lavoro impiegatizio 65-100 1,1-1,7<br />

Portiere 80-115 1,4-2,0<br />

Tabella 10 : Stralcio del prospetto <strong>per</strong> l’attribuzione del MET alle diverse mansioni lavorative.<br />

1 Met = 50 Kcal/h m 2 = 58 W/m 2 .<br />

Nella valutazione di tipo IIA di cui alla tabella 1, viene considerato nel dettaglio il contributo di<br />

ogni singola componente di una attività lavorativa (postura, energia metabolica basale, tipo di<br />

attività, movimento del corpo, ecc.). Tale metodologia è indicata <strong>per</strong> le attività di tipo<br />

prevalentemente ripetitivo.<br />

Nel caso delle attività di ufficio si può assumere un valore di Met pari a circa 2,0, così come<br />

risulta dalla tabella 11 dove è riportato un esempio di determinazione del MET con questo<br />

metodo <strong>per</strong> questo tipo di attività.<br />

W/m 2<br />

MET*<br />

Energia metabolica basale 45 0.77<br />

Energia metabolica <strong>per</strong> la postura (seduto) 0 0<br />

Energia metabolica <strong>per</strong> l'attività (Lavoro leggero con<br />

le mani)<br />

70 1.21<br />

Energia metabolica <strong>per</strong> lo spostamento 0 0<br />

Totale dispendio metabolico 115 1.98<br />

Tabella 11 : Esempio di applicazione del metodo IIA <strong>per</strong> la determinazione del Met.<br />

1 Met = 50 Kcal/h m 2 = 58 W/m 2 .<br />

Quando si usa un metodo come quello sopra descritto occorre comunque valutare le pause<br />

lavorative e, nel caso di attività lavorative disomogenee, effettuare una media ponderata in<br />

funzione del tempo impiegato <strong>per</strong> le diverse attività.<br />

• Rendimento meccanico (η)<br />

Durante l’attività lavorativa una gran parte dell’energia metabolica viene trasformata in calore,<br />

mentre solo una frazione minima viene convertita in energia meccanica (lavoro utile).<br />

Anche <strong>per</strong> la determinazione di questo parametro si può fare riferimento a diversi metodi di<br />

valutazione che <strong>per</strong>mettono di attribuire il corretto valore di η alle diverse tipologie di<br />

lavorazioni. Ai fini della valutazione del benessere termico questo parametro assume importanza<br />

<strong>per</strong> lavorazioni molto pesanti nelle quali l’energia meccanica in gioco assume valori significativi.<br />

Il campo di variabilità di questa energia oscilla tra lo 0% e il 25% dell’attività metabolica. Nel<br />

caso di lavori sedentari, come i lavori di ufficio, si può attribuire un rendimento meccanico pari<br />

allo 0 %.<br />

• Isolamento termico (Iclo)<br />

Nell’analisi dei dati <strong>microclima</strong>tici è di fondamentale importanza stimare correttamente<br />

l’isolamento termico dovuto al vestiario.<br />

Durante i rilievi è <strong>per</strong>tanto necessario prendere nota del vestiario indossato dai diversi addetti al<br />

fine di valutarne successivamente il contributo all’isolamento termico. Da appositi prospetti<br />

presenti nelle norme ISO (UNI EN ISO 7730; EN ISO 9920) si ricavano i valori tipici<br />

dell’isolamento dei singoli capi di abbigliamento misurati in CLO; va sottolineata l’importanza di<br />

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