Dossier Corea del Sud - Ambasciata d'Italia in Corea
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50 Dossier Corea del Sud L’impresa verso i mercati internazionaLi produzione mondiale (tra questi Hyunday Heavy Industries, Samsung Heavy Industries Co., Daewoo Shipbuilding and Marine Engeneering Co., STX Shipbuildong and Hanjin Heavy Industries and Construction). La produzione coreana si distingue non soltanto per l’elevato contenuto tecnologico e la sicurezza, ma anche per il design, il processo produttivo e l’amministrazione aziendale: la produzione si estende dalle navi cargo alle petroliere che necessitano di un processo di realizzazione articolato. Il settore ha subito una svolta negli ultimi sei-sette anni e sta favorendo gli investimenti nella logistica navale e nella realizzazione di banchine per l’ancoraggio. Nel primo semestre del 2011 i produttori coreani si sono aggiudicati il 52,5% delle commesse mondiali, recuperando le perdite subite nel 2009. Inoltre, secondo fonti Istat, le esportazioni italiane di navi e imbarcazioni verso la Corea del Sud nel 2010 sono cresciute del 144%. L’accordo di libero scambio sottoscritto con l’Unione Europea è suscettibile di incrementare e facilitare gli scambi nel settore cantieristico navale, che beneficerà pertanto dell’eliminazione delle barriere doganali. Visto l’incremento della produzione, il settore si mostra particolarmente attrattivo sia per quanto riguarda le produzioni di parti tecniche che per la costruzione di hardware. Particolarmente promettenti la meccanica di bordo, gli allestimenti e l’accessoristica. Le imprese che decidono di internazionalizzare la propria attività produttiva in Corea del Sud devono tener conto dell’importanza del servizio post vendita, del prezzo dei ricambi e della manutenzione, fattori di grande rilievo nella scelta dei fornitori. Le esportazioni italiane si concentrano nel comparto dei panfili e altre navi e imbarcazioni da diporto o da sport che rappresentano l’8,5% delle importazioni coreane 40 . Un’opportunità importante sarà data dalla fiera Korea International Boat Show, che si terrà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 e che darà la possibilità alle imprese interessate di raccogliere i contatti per possibili collaborazioni. 40 ITC Ministero dello Sviluppo Economico 3. Rischio Paese L ’indice di Rischio Paese SACE (Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero) della Corea del Sud a marzo 2011 corrisponde a un valore L3 (rischio basso) e in prospettiva futura si configura come “stabile” 41 . Anche l’OCSE considera la Corea un paese poco rischioso, tanto che le attribuisce il grado di rischiosità minimo 0 (scala crescente da 0 a 7). Tra le principali agenzie di rating, il paese viene classificato nella categoria A (Standard&Poor: A; Moody’s: A1; Fitch IBCA: A+). Il rischio politico è considerato basso; il presidente Lee Myung Bak gode ancora di un buon livello di consenso popolare (la sua legislatura si concluderà a febbraio 2013), grazie anche alla buona gestione dell’economia. Tuttavia, la vicina Corea del Nord rappresenta una potenziale minaccia; le relazioni con essa si sono nuovamente inasprite a causa della violazione, da parte della Corea del Nord dell’accordo sul disarmo nucleare firmato a febbraio 2007 e, di conseguenza, del principio della “flessibilità reciproca” voluto da Lee, secondo il quale gli aiuti da parte della Corea del Sud sono subordinati ai progressi fatti da Pyongyang nel processo di disarmo nucleare. Il rischio economico è invece medio; il paese dovrà gradualmente ritirare le politiche espansive che gli hanno permesso di riprendersi velocemente dalla crisi e proprio per questo le previsioni di crescita nel medio-lungo periodo sono al di sotto dei livelli pre-crisi (4,5%). Infine, il rischio operativo è medio-basso; il sistema legale delle corti locali è stato spesso giudicato poco efficiente e gli investitori lamentano soprattutto violazioni di diritti di proprietà intellettuale. L’atteggiamento nei confronti degli investitori stranieri è a ogni modo notevolmente migliorato pur rimanendo qualche tendenza di tipo protezionistico. Infine, il paese possiede un sistema di infrastrutture efficiente e sviluppato. Il tasso di disoccupazione nel 2010 è stato del 3,3% contro una media OCSE dell’8,6% e si 41 Si veda sezione Osservatorio paesi all’indirizzo: www.sace.it.
Dossier Corea del Sud L’impresa verso i mercati internazionaLi prevede che tale dato rimarrà invariato nel corso del 2011. Il tasso di occupazione media rimane invece leggermente più basso rispetto alla media OCSE: 63,6% contro il 66,5% 42 . Il mercato del lavoro è comunque in ripresa, dopo il periodo autunno 2008 - inverno 2009 in cui si sono registrati i picchi più elevati di disoccupazione (3,7%). 42 OECD, “Korea”, Country statistical profiles, 2010, http://stats.oecd.org. Interprofessionalnetwork 51
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<strong>Dossier</strong> <strong>Corea</strong> <strong>del</strong> <strong>Sud</strong> L’impresa verso i mercati <strong>in</strong>ternazionaLi<br />
produzione mondiale (tra questi Hyunday Heavy<br />
Industries, Samsung Heavy Industries Co.,<br />
Daewoo Shipbuild<strong>in</strong>g and Mar<strong>in</strong>e Engeneer<strong>in</strong>g<br />
Co., STX Shipbuildong and Hanj<strong>in</strong> Heavy<br />
Industries and Construction). La produzione<br />
coreana si dist<strong>in</strong>gue non soltanto per l’elevato<br />
contenuto tecnologico e la sicurezza, ma<br />
anche per il design, il processo produttivo e<br />
l’amm<strong>in</strong>istrazione aziendale: la produzione<br />
si estende dalle navi cargo alle petroliere che<br />
necessitano di un processo di realizzazione<br />
articolato. Il settore ha subito una svolta<br />
negli ultimi sei-sette anni e sta favorendo<br />
gli <strong>in</strong>vestimenti nella logistica navale e nella<br />
realizzazione di banch<strong>in</strong>e per l’ancoraggio. Nel<br />
primo semestre <strong>del</strong> 2011 i produttori coreani<br />
si sono aggiudicati il 52,5% <strong>del</strong>le commesse<br />
mondiali, recuperando le perdite subite nel<br />
2009. Inoltre, secondo fonti Istat, le esportazioni<br />
italiane di navi e imbarcazioni verso la <strong>Corea</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sud</strong> nel 2010 sono cresciute <strong>del</strong> 144%.<br />
L’accordo di libero scambio sottoscritto con<br />
l’Unione Europea è suscettibile di <strong>in</strong>crementare<br />
e facilitare gli scambi nel settore cantieristico<br />
navale, che beneficerà pertanto <strong>del</strong>l’elim<strong>in</strong>azione<br />
<strong>del</strong>le barriere doganali. Visto l’<strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>la<br />
produzione, il settore si mostra particolarmente<br />
attrattivo sia per quanto riguarda le produzioni di<br />
parti tecniche che per la costruzione di hardware.<br />
Particolarmente promettenti la meccanica di<br />
bordo, gli allestimenti e l’accessoristica. Le<br />
imprese che decidono di <strong>in</strong>ternazionalizzare<br />
la propria attività produttiva <strong>in</strong> <strong>Corea</strong> <strong>del</strong> <strong>Sud</strong><br />
devono tener conto <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong> servizio<br />
post vendita, <strong>del</strong> prezzo dei ricambi e <strong>del</strong>la<br />
manutenzione, fattori di grande rilievo nella<br />
scelta dei fornitori. Le esportazioni italiane si<br />
concentrano nel comparto dei panfili e altre<br />
navi e imbarcazioni da diporto o da sport<br />
che rappresentano l’8,5% <strong>del</strong>le importazioni<br />
coreane 40 . Un’opportunità importante sarà data<br />
dalla fiera Korea International Boat Show, che<br />
si terrà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 e che<br />
darà la possibilità alle imprese <strong>in</strong>teressate di<br />
raccogliere i contatti per possibili collaborazioni.<br />
40 ITC<br />
M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>lo Sviluppo Economico<br />
3. Rischio Paese<br />
L<br />
’<strong>in</strong>dice di Rischio Paese SACE (Istituto per<br />
i Servizi Assicurativi <strong>del</strong> Commercio Estero)<br />
<strong>del</strong>la <strong>Corea</strong> <strong>del</strong> <strong>Sud</strong> a marzo 2011 corrisponde<br />
a un valore L3 (rischio basso) e <strong>in</strong> prospettiva<br />
futura si configura come “stabile” 41 . Anche<br />
l’OCSE considera la <strong>Corea</strong> un paese poco<br />
rischioso, tanto che le attribuisce il grado di<br />
rischiosità m<strong>in</strong>imo 0 (scala crescente da 0 a 7).<br />
Tra le pr<strong>in</strong>cipali agenzie di rat<strong>in</strong>g, il paese viene<br />
classificato nella categoria A (Standard&Poor: A;<br />
Moody’s: A1; Fitch IBCA: A+). Il rischio politico<br />
è considerato basso; il presidente Lee Myung<br />
Bak gode ancora di un buon livello di consenso<br />
popolare (la sua legislatura si concluderà a<br />
febbraio 2013), grazie anche alla buona gestione<br />
<strong>del</strong>l’economia. Tuttavia, la vic<strong>in</strong>a <strong>Corea</strong> <strong>del</strong><br />
Nord rappresenta una potenziale m<strong>in</strong>accia; le<br />
relazioni con essa si sono nuovamente <strong>in</strong>asprite<br />
a causa <strong>del</strong>la violazione, da parte <strong>del</strong>la <strong>Corea</strong> <strong>del</strong><br />
Nord <strong>del</strong>l’accordo sul disarmo nucleare firmato<br />
a febbraio 2007 e, di conseguenza, <strong>del</strong> pr<strong>in</strong>cipio<br />
<strong>del</strong>la “flessibilità reciproca” voluto da Lee,<br />
secondo il quale gli aiuti da parte <strong>del</strong>la <strong>Corea</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sud</strong> sono subord<strong>in</strong>ati ai progressi fatti da<br />
Pyongyang nel processo di disarmo nucleare. Il<br />
rischio economico è <strong>in</strong>vece medio; il paese dovrà<br />
gradualmente ritirare le politiche espansive che<br />
gli hanno permesso di riprendersi velocemente<br />
dalla crisi e proprio per questo le previsioni<br />
di crescita nel medio-lungo periodo sono al<br />
di sotto dei livelli pre-crisi (4,5%). Inf<strong>in</strong>e, il<br />
rischio operativo è medio-basso; il sistema<br />
legale <strong>del</strong>le corti locali è stato spesso giudicato<br />
poco efficiente e gli <strong>in</strong>vestitori lamentano<br />
soprattutto violazioni di diritti di proprietà<br />
<strong>in</strong>tellettuale. L’atteggiamento nei confronti degli<br />
<strong>in</strong>vestitori stranieri è a ogni modo notevolmente<br />
migliorato pur rimanendo qualche tendenza di<br />
tipo protezionistico. Inf<strong>in</strong>e, il paese possiede un<br />
sistema di <strong>in</strong>frastrutture efficiente e sviluppato.<br />
Il tasso di disoccupazione nel 2010 è stato <strong>del</strong><br />
3,3% contro una media OCSE <strong>del</strong>l’8,6% e si<br />
41 Si veda sezione Osservatorio paesi<br />
all’<strong>in</strong>dirizzo: www.sace.it.