Dossier Corea del Sud - Ambasciata d'Italia in Corea
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<strong>Dossier</strong> <strong>Corea</strong> <strong>del</strong> <strong>Sud</strong> L’impresa verso i mercati <strong>in</strong>ternazionaLi<br />
quali sono stati gli strumenti di<br />
sostegno all’<strong>in</strong>ternazionalizzazione che<br />
avete utilizzato? Di quali sentite <strong>in</strong>vece<br />
la necessità?<br />
Come detto ci siamo avvalsi <strong>del</strong>l’aiuto <strong>del</strong>l’ICE<br />
di New Delhi per contattare <strong>in</strong> via riservata dei<br />
soggetti <strong>in</strong>diani preventivamente identificati<br />
da noi stessi.<br />
A mio avviso potrebbe essere utile la<br />
creazione di una banca dati di operatori<br />
stranieri accessibile onl<strong>in</strong>e, a titolo gratuito, e<br />
organizzata per settori di appartenenza.<br />
questione certificazioni: ne avete e<br />
quale è la vostra posizione a riguardo?<br />
Esistono <strong>del</strong>le certificazioni dettate dalla<br />
FIFA relative a certi tipi di prodotto come,<br />
per esempio, i parast<strong>in</strong>chi e i palloni. I primi<br />
devono avere una capacità protettiva oltre<br />
a un’elevata qualità (TUB). In riferimento ai<br />
palloni la certificazione si ottiene dopo una<br />
serie di test eseguiti da istituti <strong>in</strong>ternazionali<br />
<strong>in</strong>dipendenti. La certificazione è attestata da<br />
una stampa sul prodotto <strong>del</strong> marchio FIFA<br />
Approved ed è necessaria aff<strong>in</strong>ché i palloni<br />
possano essere utilizzati <strong>in</strong> competizioni di<br />
ufficiali svolte sotto l’egida <strong>del</strong>la FIFA.<br />
se dovesse dare un consiglio a<br />
un imprenditore che si affaccia<br />
oggi sul mercato coreano cosa<br />
raccomanderebbe?<br />
Il mio consiglio è quello di far precedere<br />
a qualsiasi approccio un’attenta analisi di<br />
mercato <strong>in</strong> modo che ci si possa rivolgere<br />
da subito agli imprenditori locali più forti e<br />
con più esperienza, con i quali <strong>in</strong>staurare da<br />
subito relazioni durature nel tempo.<br />
È <strong>in</strong>oltre necessario cautelarsi circa il<br />
“commitment” <strong>del</strong> partner verso l’azienda.<br />
Suggerisco <strong>in</strong> particolare l’<strong>in</strong>serimento a<br />
contratto di una “black list”, ovvero di una<br />
M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>lo Sviluppo Economico<br />
lista di concorrenti con i quali si desidera<br />
evitare che il partner sigli futuri contratti di<br />
collaborazione.<br />
Inoltre, prima di sottoscrivere un qualsiasi<br />
accordo con il partner locale, è fondamentale<br />
condividere un piano strategico e negoziare,<br />
nel caso di licenza, di royalty m<strong>in</strong>ime garantite<br />
da primari istituti bancari.<br />
Gli accordi presi poi devono essere formalizzati<br />
da un contratto che, ove possibile, dovrebbe<br />
essere sottoposto alla giurisdizione italiana e<br />
non dovrebbe avere, nel caso di prima sigla,<br />
una durata eccessiva (generalmente non<br />
superiore ai 5 anni).<br />
La consulenza di un ufficio legale può poi<br />
garantire la sicurezza necessaria a muovere i<br />
primi passi senza cadere nelle facili trappole<br />
nelle quali si potrebbe <strong>in</strong>correre <strong>in</strong> un mercato<br />
estero.