Sul genere Steraspis Dejean, 1833 (Coleoptera, Buprestidae)

Boll. Mus. reg. Sci. nat. Torino Vol. 26 - N. 1-2 pp. 83-153 30-08-2009 

Gianfranco CURLETTI * 

Sul genere Steraspis Dejean, 1833 

(Coleoptera, Buprestidae) 

EXTENDED SUMMARY 

On the genus Steraspis Dejean, 1833 

After the study of all available type specimens stored in the main European museums, and 

after almost one century from the last revision by Kerremans (1914), a revision of the genus 

Steraspis Dejean, 1833 (Coleoptera, Buprestidae) is presented. 

Contrary to the opinion of Burgeon (1941) and Hol⁄yński (1997), the separation at the genus 

rank of Pygichaeta Obenberger, 1920, Chrysaspis Saunders, 1871 and Steraspis is herein considered 

valid. The genus Steraspis is distinguished from both other named genera for having 

more coarse sculpture, two furrows at the base of the prosternal plate, and mesoepisternum with 

a subconic protuberance between the meso- and profemur. Particularly, Steraspis differs from 

Chrysaspis for always having ventral pubescence, though in some species it is less showy. As 

the focus of this study, the genus Steraspis is composed of 44 taxa, including 39 valid species, 

2 subspecies and three incertae sedis species. A new subgenus Pissteras subg. nov. is established. 

Effectively, all the species are separable into two groups for the presence or absence of 

a smooth edge on the lateral margin of the pronotum. The species characterized by the presence 

of this edge have the aedeagus more flat and less fusiform. Steraspis brevicornis (Klug, 1835) 

is designated as the type-species for the subgenus Pissteras new, whereas Steraspis scabra 

(Fabricius, 1775), type-species for the genus Steraspis, will be the type-species for the nominal 

subgenus. One of the difficulties found in this study was the types of the species often disappeared 

or were not locatable in the museum collections. Probably, together with the morphological 

difficulties, this justifies the delay in the systematic revision of this genus. For this reason, 

the designation of six lectotypes and seven neotypes was necessary, as well as the proposal of 

18 new synonymies, one new combination and two reinstated species. The lectotypes were only 

designated when required to resolve an ambiguity, by fixing the current concept to ensure future 

interpretation in accordance with article 74 of the ICZN. 

Keys for the identification of the genera and species are given, with all species illustrated 

* Museo Civico di Storia Naturale, Carmagnola. 

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in both dorsal and ventral view, including when available, the respective aedeagus. This text 

also contains some comments on biology, ethology and morphology of some of the species, as 

well as correct conservation of the specimens. 

Key words: Coleoptera, Buprestidae, genus Steraspis, revision. 

INTRODUZIONE 

Il genere Steraspis Dejean, 1833 (tribù Chrysochroini Laporte, 1835, specie-tipo 

Buprestis scabra Fabricius, 1775) può essere considerato esclusivo del 

continente africano, anche se un paio di specie sono diffuse in Asia Minore e 

nella Penisola Arabica. Per la bellezza e per le grandi dimensioni, le Steraspis 

sono ben conosciute dalle popolazioni locali che, all’occasione, le usano per 

fabbricare monili femminili (Figg. 1a, b). A maggior ragione sono apprezzate 

dagli entomologi, tanto da essere sempre ben rappresentate nelle collezioni afrotropicali. 

Nonostante questo, tuttavia, nella maggior parte dei casi si incontrano 

specie indeterminate o identificate in modo incerto e approssimativo; questo 

perché si tratta di uno dei generi africani tassonomicamente più difficili, avendo 

caratteri morfologici poco differenziati. La riprova è che l’ultima sostanziale revisione 

del gruppo, dopo un primo saggio (Kerremans, 1895), risale agli inizi del 

secolo scorso (Kerremans, 1914) e da allora si sono succedute poche, singole, isolate 

descrizioni di specie. Per svariati anni, tali difficoltà hanno frenato e scoraggiato 

l’iniziativa di numerosi specialisti, compreso il sottoscritto, ad affrontarne lo 

studio. Tuttavia, grazie all’incoraggiamento dei colleghi, è stato realizzato questo 

progetto, pur con ripensamenti e pause dovuti alle difficoltà incontrate. 

Fig. 1a - Collana di elitre di Steraspis sp. realizzata 

dalla tribù Karo (Valle dell’Omo, Sud 

Etiopia). 

Fig. 1b - Pendaglio composto da elitre di Sternocera 

castanea e di Steraspis colossa, tribù 

Hamer (Valle dell’Omo, Sud Etiopia).

Biologia e comportamento 

Come per la maggioranza dei Buprestidi, le Steraspis sono insetti eliofili, attivi 

specialmente nelle ore più calde delle giornate assolate. Gli habitat preferiti 

sono le savane o le foreste secche monsoniche, mentre sono più rare nelle foreste 

pluviali dell’Africa occidentale. Gli adulti si trovano sovente sui rami più 

alti delle piante nutrici, dove si posizionano per assorbire al meglio i raggi solari, 

alimentandosi delle foglie più tenere. 

Quando attivi, hanno un volo assai rapido e potente e difficilmente si lasciano 

avvicinare, pronti all’involo alla prima leggera vibrazione della pianta 

su cui sono posate. Nei momenti meno caldi preferiscono lasciarsi cadere entrando 

in tanatosi, o ruotando attorno al tronco per celarsi alla vista del potenziale 

predatore. 

La biologia della quasi totalità delle specie è sconosciuta. Le poche notizie 

che si hanno riguardano principalmente le forme paleartiche, in particolare S. fastuosa 

(sub S. speciosa), i cui costumi sono stati descritti da Mateu (1972). Per 

ciò che è dato a conoscere, si tratta di ospiti primari, che si nutrono di piante in 

discreto vigore vegetativo. Le piante ospiti finora conosciute, sempre relative 

alle specie paleartiche, appartengono ai generi Acacia (Mateu, 1972), Rhus e 

Tamarix (Halperin, 1976). La durata della vita larvale è di almeno due anni, 

mentre raramente l’adulto supera l’arco stagionale. 

Le uova possono essere deposte su rami di piccolo diametro (1-3 cm), ma 

lunghi non meno di un metro, misura necessaria alla crescita della larva. L’uovo 

viene fissato alla corteccia in un piccolo incavo scavato con le mandibole dalla 

femmina. Al momento dell’impupamento, la galleria larvale può occupare tutta 

la parte legnosa del ramo attaccato, lasciando integra solo la corteccia. Gli attacchi 

larvali sono visibili anche esternamente, causa l’abbondante secrezione 

di linfa che la pianta secerne per difendersi. Alcune specie tropicali tuttavia vivrebbero 

alla base del tronco, passando all’occasione dalla zona aerea a quella 

radicale per termoregolarsi e, soprattutto, per sfruttare l’umidità del terreno. 

Osservazioni personali sulle specie a colore sobrio presenti nell’area del 

Golfo di Guinea, hanno evidenziato la tendenza degli adulti a frequentare cespugli 

di piccole dimensioni (2-3 m di altezza) di poche specie vegetali a foglie 

larghe, di preferenza Terminalia sp. e Combretum sp., nutrendosi delle foglie 

nuove e più tenere. Solitamente queste specie preferiscono restare adagiate sulla 

foglia invece di tenersi aggrappate ai rami, attitudine inconsueta per Buprestidi 

di così grandi dimensioni (Fig. 2). Nonostante la relativa abbondanza di individui 

e reiterate ricerche, non è stato possibile in quest’area trovare tracce di attacchi 

larvali sui cespugli citati, per cui non è da escludere che questo gruppo 

di specie allo stadio preimaginale possa vivere nell’apparato radicale o anche libero 

nel terreno, compiendo la metamorfosi nel sottosuolo. 

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MATERIALI E METODI 

Sono stati osservati, dove possibile, i tipi originali. Nonostante le ricerche 

approfondite effettuate nei principali musei europei e africani (consultare a questo 

proposito gli acronimi), alcuni tipi non sono stati rintracciati, considerati 

perduti dai conservatori dei musei dove sono conservate le collezioni degli autori 

delle descrizioni, per cui si è reso necessario proporre dei neotipi, rintracciati 

tra materiale rinvenuto nelle collezioni Kerremans, lo specialista che più si 

è interessato alla sistematica del genere, conservate nei musei di Tervuren, di 

Bruxelles e di Parigi, determinati dall’autore medesimo. 

Corologia: a causa di confusioni ed errori compiuti nel passato, per ogni 

singola specie si sono indicate solo le località verificate personalmente. 

Nella stesura del presente contributo, seguendo una convinzione dell’autore 

che contrasta una tendenza attuale, i lectotipi sono stati designati solo 

quando ritenuto strettamente necessario (presenza di due o più specie sospette 

o accertate nella serie tipica composta da sintipi). Questo per rispettare la volontà 

originale del descrittore, che in alcuni casi poteva o voleva individuare il taxon 

con una serie di esemplari e non con un unico individuo. Purtroppo in questi ultimi 

tempi si sono visti, secondo il sottoscritto, inutili contributi il cui solo scopo 

era quello di designare lectotipi: elenchi sterili, a volte purtroppo senza entrare 

nel merito delle problematiche sia bibliografiche sia tassonomiche della specie, 

rischiando così di complicare i problemi ai colleghi che a posteriori dovranno 

affrontare revisioni sistematiche approfondite. 

Importante si è rivelato lo studio dei genitali maschili, oltre a caratteri quali 

la pubescenza ventrale, il margine esterno delle elitre, il bordo apicale dell’ultimo 

sterno addominale visibile e la placca prosternale. Purtroppo alcuni tipi 

sono risultati appartenere al sesso femminile, cosa che ha complicato ulteriormente 

lo studio e la corretta attribuzione delle specie. 

Acronimi impiegati. Ricavati ove possibile dall’elenco del sito Internet del Bishop Museum 

di Honolulu. 

CDGI – Collezione Domenico Gianasso, Castelnuovo don Bosco. 

CGCI – Collezione Gianfranco Curletti, Carmagnola. 

CLBC – Collezione Charles Bellamy, Sacramento. 

CMGI – Collezione Maurizio Gigli, Roma. 

GMCI – Collezione Gianluca Magnani, Cesena. 

IITA – Institut International d'Agronomie Tropicale, Cotonou. 

IRSHB – Institut Royal des Sciences Naturelles, Bruxelles. 

JFVF – Collezione Jean-François Vayssières, Cotonou. 

MCCI – Museo Civico di Storia Naturale, Carmagnola.

MNHN – Muséum National d’Histoire naturelle, Paris. 

NHRS – Naturhistoriska Riksmuseet, Stockholm. 

NMCP – National Museum of Natural History, Praha. 

RMCA – Musèe Royale de l’Afrique Centrale, Tervuren. 

SMNK – Staatliches Museum für Naturkunde, Karlsruhe. 

ZMHB – Museum für Naturkunde der Humboldt-Universität, Berlin. 

ZMUC – Zoological Museum University of Copenhagen, Copenhagen. 

Appunti di morfologia 

Le dimensioni variano da circa mm 27 (S. brevicornis) a mm 59 (S. colossa). 

Il gruppo è estremamente omogeneo, caratterizzato dai particolari morfologici 

già ampiamente descritti dagli AA. citati e su cui poco c’è da 

aggiungere, se non riguardo alla conformazione dell’edeago, cui è stata finora 

attribuita scarsa attenzione e grazie alla cui osservazione molti problemi inerenti 

la tassonomia a livello di specie sono stati risolti. Fortemente chitinizzato, 

è costituito da parameri spessi, pubescenti nella sola parte apicale ed è caratterizzato 

da un pene solcato da strie longitudinali parallele presenti sia nella parte 

dorsale che ventrale. A differenza che in altri generi, la conformazione, o meglio, 

il profilo generale dell’edeago nel suo complesso, può variare sostanzialmente 

in ambito intraspecifico: i parameri possono essere più o meno dilatati a livello 

individuale, ma la forma del lobo mediano pare sempre costante. Peculiarità finora 

mai segnalata, è la presenza di un dotto endofallico estroflessibile, posizionato 

nella parte ventrale medio-anteriore, particolarmente visibile negli 

esemplari di recente cattura (Fig. 3). La presenza del dotto endofallico nei Buprestidi 

è già stata sommariamente citata da Curletti (2001) riguardo le specie 

del gen. Agrilus Curtis, 1825 appartenenti al subgen. Agriphylus Curletti, 1998, 

ma in quest’ultimo caso tale organo è situato nella parte apicale del pene, dove 

il dotto non è visibile. Lo studio ulteriore dell’endofallo porterà sicuramente a 

ulteriori sviluppi nella conoscenza del gruppo, una volta messe a punto le tecniche 

necessarie per la sua estrazione. La particolare struttura dell’organo copulatore 

maschile trova riscontro nell’altrettanto particolare organo ovopositore 

femminile, già ben descritto da Martoja (1964). 

Altro carattere importante nel riconoscimento dei taxa e la cui errata valutazione 

ha indotto in errore alcuni AA., sono i particolari accostamenti di colore 

dei tegumenti. Una singola specie infatti può assumere indifferentemente colore 

elitrale passante dal verde, al rosso, al ramato, al bruno, ma per contro, la 

colorazione del cuscinetto che forma il margine elitrale esterno è assai costante. 

Una specie caratterizzata ad esempio da margine elitrale rosso lo mantiene indipendentemente 

dalla colorazione del resto delle elitre. Così pure la colorazione 

e soprattutto la distribuzione della pubescenza pruinosa della superficie 

ventrale, che appaiono sufficientemente costanti e con poche eccezioni. La 

pruina in particolare è delicata e labile per cui è molto importante una corretta 

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conservazione del reperto. L’identificazione di un esemplare in cui la pruina 

ventrale è scomparsa può diventare problematica, per cui si consiglia di sopprimere 

gli esemplari per lo studio isolatamente, mediante iniezione o con vapori 

di cianuro, evitando l’uso di alcool o di altri liquidi o di lasciarli in segatura intrisa 

di acetato d’etile. 

Fig. 2 - Foglia di Terminalia sp. su cui 

è stato rinvenuto un es. di Steraspis infuscata 

Théry. Sono visibili la rosura 

del lembo fogliare e le deiezioni rilasciate 

durante il pasto. 

Fig. 3 - Dotto endofallico aperto dell’edeago di Sternocera 

brevicornis. 

Corologia 

La distribuzione delle specie tropicali è poco conosciuta, anche a causa della 

confusione tassonomica presente fino ad oggi. Sulla base delle osservazioni fin 

qui fatte, pare non esserci quella divisione tra Est e Ovest Africa che caratterizza 

altri gruppi di Buprestidi (Curletti, 1996), ma bensì è possibile evidenziare la 

presenza di tre geoelementi fondamentali: sahariano a nord, namibiano a sud e 

savanicolo nell’area equatoriale. 

Elenco dei Tipi visionati 

Steraspis ambigua aeruginosa Klug 1855. Typus (ZMHB) 

Steraspis ambiguoides Kerremans, 1908. Holotypus (RMCA) 

Steraspis amplipennis Fåhraeus, (1851). 2 Sintypi (NHRS) 

Steraspis argodi Théry, 1901. Paratypus (MNHN) 

Steraspis banghaasi Théry, 1908. Typus (MNHN) 

Steraspis bechuana Obenberger, 1928. 2 Sintypi (NMCP) 

Steraspis brevicornis (Klug, 1835). 4 Sintypi : 3 e 1 (ZMHB) 

Steraspis calida Harold, 1878. 3 sintypi (ZMHB) 

Steraspis ceardi Théry, 1928. Paratypus (MNHN) 

Steraspis chrysogaster Obenberger, 1928a. Holotypus (NMCP)

Steraspis deliciosa Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis divina Kerremans, 1914. Holotypus (RMCA) 

Steraspis dux Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis fastuosa Gerstaeker, 1871. Holotypus (ZMHB) 

Steraspis gracilis Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis hamadryas Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis hebe Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis humeralis Kerremans, 1910. Typus (RMCA) 

Steraspis infuscata Théry, 1908. Holotypus (MNHN) 

Steraspis iodoloma Fairmaire, 1882. Typus (MNHN) 

Steraspis juno Kerremans, 1914. Holotypus (RMCA) 

Steraspis kerremansi Théry, 1898. Typus (RMCA) 

Steraspis klapaleki Obenberger, 1928. 2 Paratypi , (NMCP) 

Steraspis lacustris Kerremans, 1914. Paratypus (RMCA) 

Steraspis laeviventris Kerremans, 1914. Holotypus (RMCA) 

Steraspis lesnei Kerremans, 1908. Typus (RMCA) 

Steraspis maunensis Obenberger, 1935. 3 Paratypi (NMCP e RMCA) 

Steraspis mimosarum Kerremans, 1907. Typus (RMCA) 

Steraspis modesta Kerremans, 1895. Holotypus (RMCA) 

Steraspis monardi Théry, 1946. 2 Paratypi (RMCA e MNHN) 

Steraspis nigella Kerremans, 1914. Holotypus (RMCA) 

Steraspis nigriventris Kerremans, 1914. Sintypus (IRSHB) 

Steraspis ovalis Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis parallela Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis piliventris Kerremans, 1941. Typus (RMCA) 

Steraspis purpurea Kerremans, 1908. Holotypus (RMCA) 

Steraspis regina Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis rotundata Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis scapha Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis schultzei Kerremans, 1908. Typus (RMCA) 

Steraspis squamosa (Klug, 1829). Paratypus (ZMHB). 

Steraspis strandi Obenberger, 1928. 2 Sintypi (NMCP) 

Steraspis subbrevicornis Thomson, 1879. Typus (MNHN) 

Steraspis subsquammosa Obenberger, 1928. Typus (NMCP) 

Steraspis viridicincta Kerremans, 1914. Holotypus (RMCA) 

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Steraspis viridimicans Kerremans, 1914. Typus (RMCA) 

Steraspis zanzibarica Thomson, 1878. Sintypus (IRSHB) 

Elenco dei Lectotipi designati in questa sede 

Steraspis ambigua Fåhraeus, 1851. Lectotypus (NHRS). 

Steraspis bechuana Obenberger, 1928. Lectotypus (NMCP). 

Steraspis brevicornis (Klug, 1835). Lectotypus (MNHN). 

Steraspis lemoulti Kerremans, 1914. Lectotypus (IRSHB). 

Steraspis speciosa (Klug, 1829). Lectotypus (ZMHB). 

Steraspis maunensis Obenberger, 1935. Lectotypus (NMCP). 

Elenco dei Neotipi proposti in questa sede 

Steraspis hyaena Thomson, 1879. Neotypus , B.E.A., Sabaki, Dr. Bayer. det. 

Kerremans (RMCA). 

Steraspis hypocrita Thomson, 1879. Neotypus, ex coll. Hoschek, Kerremans 

det. (IRSHB). 

Steraspis jackal Thomson, 1879. Neotypus , loc. incerta, Kerremans det. 

(IRSHB). 

Steraspis reptilis Thomson, 1897. Neotypus , Zanzibar, Mayr D., don de M. 

Torley, Kerremans det. (RMCA). 

Steraspis scabra (Fabricius), 1775. Neotypus , Senegal, Briquet (ZMUC). 

Steraspis staudingeri Kerremans, 1900. Neotypus , Zanzibar, don de M. Torley, 

Kerremans det. (RMCA). 

Steraspis welwitschii Saunders, 1872. Neotypus , Gabon, Bas Ogooué, Kerremans 

det. (RMCA). 

Sistematica 

Da subito, uno dei problemi che vedono discordi gli specialisti riguarda la 

validità dei generi affini a Steraspis, vale a dire Chrysaspis Saunders, 1869 (= 

Chrysaspina Théry, 1930 nom. superfl.) e Pygichaeta Obenberger, 1920. Burgeon 

(1941) e più recentemente Hol⁄yński (1997) hanno sostenuto l’ipotesi che 

Chrysaspis altro non sia che un sottogenere di Steraspis, causa la mancanza di 

differenze morfologiche sostanziali. Idem per Pygichaeta, dove il carattere 

scelto per proporre il genere (conformazione dello sternite apicale) non è valido 

per tutte le specie e si possono trovare taxa attribuibili a questo gruppo 

aventi lo sternite apicale non differenziabile da Steraspis. 

Lo scrivente, tuttavia, dopo l’esame di svariate centinaia di esemplari, è arrivato 

alla conclusione di considerare Steraspis, Chrysaspis e Pygichaeta tre generi 

distinti, seguendo l’opinione di Kerremans (1914) e di Obenberger (1928).

Ciò che meglio caratterizza il genere Steraspis è la presenza di due solchi trasversali 

che separano la placca prosternale dal margine dello sclerite sottogolare 

e l’esistenza di un’apofisi sporgente di forma subconica sul mesoepisterno, tendente 

a formare un arresto anteriore per il mesofemore (Fig. 4). Nel gen. Chrysaspis 

l’apofisi mesoepisternale è a volte presente 1 , ma tende in queste specie a 

formare una lama più allungata, falciforme e concava che serve da sede all’alloggiamento 

(e non solo all’arresto) dell’arto mediano in riposo (Fig. 5); altri caratteri 

differenziali nelle Chrysaspis sono principalmente le elitre più levigate e 

più brillanti con scultura puntiforme, non riscontrabili negli altri due generi a 

causa della scultura elitrale più rugosa e granulosa, costituita da fossette tondeggianti 

o allungate e infine la mancanza di pubescenza sulle parti sternali, 

sempre presente in modo più o meno evidente negli altri due generi. Nel gen. Pygichaeta 

l’apofisi mesoepisternale è sempre assente (Fig. 6) e questo carattere 

da solo è sufficiente a separarlo dal gen. Steraspis. In conclusione, le differenze 

a livello di genere sono riassumibili nella Tab I: 

Chrysaspis Pygichaeta Steraspis 

apofisi mesosternale presente + + 

apofisi mesosternale assente + + 

scultura puntiforme del pronoto + + 

scultura granulosa del pronoto + 

scultura granulosa delle elitre + + 

scultura puntiforme delle elitre + 

pubescenza ventrale + + 

2 solchi alla base del prosterno + 

1 solo solco alla base del prosterno + + 

Tab. I – Differenze tra i generi Chrysapsis, Pygichaeta e Steraspis. 

I caratteri della Tab. I possono fornire la seguente chiave: 

1. Base della placca prosternale separata dal bordo dello sclerite sottogolare da due solchi 

trasversali. Pronoto con scultura grossolana, non puntiforme. Mesoepisterno sempre 

con protuberanza subconica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . gen. Steraspis 

- Base della placca prosternale separata dal bordo dello sclerite sottogolare da un solo 

solco. Scultura del pronoto fine, puntiforme. Mesoepisterno senza protuberanza, o se 

presente, formante una sede tondeggiante per il mesofemore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 

1 La presenza/assenza di questo carattere potrebbe contribuire a dividere ulteriormente il gen. 

Chrysaspis in una eventuale revisione del genere, non presa in considerazione in questa sede. 

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2. Elitre lisce, lucide e brillanti, con tegumenti punteggiati. Parti sternali glabre e lucenti. 

Arresto del mesoepisterno a volte presente (Fig. 4) . . . . . . . . . . . . . . gen. Chrysaspis 

- Elitre granulose e meno brillanti. Lato ventrale con pubescenza più o meno fornita. 

Arresto del mesoepisterno sempre assente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . gen. Pygichaeta 

Il genere Steraspis può a sua volta essere suddiviso in due linee morfologiche 

separabili per i seguenti caratteri: A) margine laterale del pronoto sculturato 

come il resto del disco, placca prosternale percorsa da tre carene longitudinali, 

sterni addominali con una linea longitudinale mediana liscia, edeago più cilindrico 

e sovente fusiforme. B) Margini del pronoto delimitati da un orlo liscio e 

lucente ben visibile dorsalmente, da una placca prosternale con rilievi longitudinali 

assenti o quasi, sterni addominali regolarmente punteggiati, edeago più 

appiattito e espanso nella parte distale. 

Tali caratteristiche, sempre costanti e senza eccezioni, giustificano una separazione 

a livello sottogenerico, con la proposta di un nuovo sottogenere: subgen. 

Pissteras subgen. nov. 

Specie tipo: Buprestis brevicornis Klug, 1835. 

La specie-tipo per Pissteras subgen. nov., caratterizzato dal possedere i caratteri 

descritti nella linea morfologica B) precedentemente illustrata, viene designata 

in Buprestis brevicornis Klug, 1835. 

Steraspis scabra (Fabricius, 1775), specie tipo per il genere, caratterizzata 

dai caratteri descritti in A), diventa automaticamente specie tipo per il sottogenere 

nominale. 

Sulla base di queste considerazioni e grazie ai lavori di descrizione o revisione 

proposti principalmente da Bellamy (com. pers.), Burgeon (1941), Ferreira 

& Da Veiga Ferreira (1958), Gemminger & Harold (1869), Kerremans 

(1914), Obenberger (1928), Saunders (1871), Théry (1946), Thomson (1879), il 

genere Steraspis contava prima di questo contributo 57 specie e 4 sottospecie, 

ridotte ora a 44 taxa comprensivi di 2 sottospecie e 3 specie incertae sedis. 

Fig. 4 - Mesosterno di 

Steraspis calida. 

Fig. 5 - Mesosterno di Chrysaspis 

aurovittata (Saunders). 

Fig. 6 - Mesosterno di Pygichaeta 

psilopteroides (Kerremans).

CHIAVE PER IL RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE 

IDENTIFICATION KEY FOR THE SPECIES 

La chiave è riferita esclusivamente alle rispettive forme tipiche, con l’esclusione 

delle aberrazioni melaniche non rare in questo genere. Segue una versione 

inglese della stessa chiave per maggior completezza. 

1. Margine laterale del pronoto, in visione dorsale, sculturato come il resto del disco. 

Edeago più spesso e fusiforme. Subgen. Steraspis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 

- Margini laterali del pronoto delimitati dorsalmente da un bordo liscio e lucente. Edeago 

più appiattito ed espanso in avanti. Subgen. Pissteras nov. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 

2. Parte ventrale con pubescenza a macchie più condensate alla base degli sterni addominali, 

ricoprente tegumenti di diversa colorazione rispetto alla zona più glabra . . . 3 

- Parte ventrale con pubescenza uniformemente distribuita, al più con una linea glabra 

centrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 

3. Lato ventrale con una larga macchia mediana di colore rosso porpora all’altezza del torace. 

Somalia, Etiopia, Kenya. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . colossa 

- Lato ventrale senza macchia rossa mediana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 

4. Presenza di un solco mediano longitudinale netto sulla parte mediana del pronoto . 5 

- Assenza di solco mediano sul pronoto, o se presente, poco visibile, non raggiungente 

i margini basale e apicale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 

5. Margine esterno delle elitre con una banda rosso porpora negli esemplari di colore 

verde, rosso cupo o amaranto in quelli bronzati. Due denti sul margine apicale dell’ultimo 

sternite visibile della . Sternite apicale del più arrotondato, a forma di U. 

Edeago più stretto e fusiforme, con apice del lobo mediano più arrotondato. Africa sahariana, 

Kenya, Tanzania. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fastuosa 

- Margine laterale delle elitre concolore. Margine apicale dell’ultimo sternite visibile 

della senza denti, semplicemente inciso. Sternite apicale del più angoloso, a 

forma di V. Edeago più allargato in avanti, claviforme, con apice del lobo mediano 

più acuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 

6. Colore dorsale brillante, verde o ramato. Africa sahariana . . . . . . . speciosa speciosa 

- Colore dorsale opaco, marrone scuro, non brillante. 

Penisola Arabica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . speciosa arabica 

7. Pubescenza ventrale gialla su fondo metallico brillante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 

- Pubescenza ventrale grigia su fondo scuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 

93

94 

8. Colore ventrale verde brillante. Margine elitrale verde. Senegal. . . . . . . . laeviventris 

- Colore ventrale blu brillante. Margine elitrale dorato. Tchad . . . . . . . . . . mimosarum 

9. Margine elitrale verde uniforme. Strie elitrali larghe e visibilmente meno numerose. Somalia 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . argodi 

- Margine elitrale rosso. Strie elitrali nella norma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 

10. Forma più stretta e allungata. Sternite apicale nella meno fortemente inciso. Africa 

sahariana, Siria, Israele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . squamosa 

- Forma più ellittica. Sternite apicale della più inciso. Algeria. . . . . . . . . . . . . ceardi 

11. Pubescenza sternale breve, poco visibile, apprezzabile solo di profilo o con forte ingrandimento. 

Addome in apparenza glabro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 

- Pubescenza sternale più lunga, apprezzabile a occhio nudo anche frontalmente . . . 15 

12. Lato ventrale rosso porpora. Senegal. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . scabra 

- Lato ventrale verde, a volte cianescente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 

13. Margine elitrale concolore. Botswana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . maunensis 

- Margine elitrale rosso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 

14. Carena longitudinale mediana della placca prosternale più larga delle due poste sui 

margini. Margine elitrale, dopo il callo omerale, poco sporgente (vedere di profilo). 

Pronoto più regolarmente ristretto in avanti, di aspetto più trapezoidale. Tanzania . . . 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . humeralis 

- Carena longitudinale mediana della placca prosternale meno larga o larga quanto le 

due laterali. Margini elitrali postomerali, visti di profilo, fortemente sporgenti verso il 

basso. Pronoto di aspetto più quadrangolare, con lati più paralleli e lisci alla base, sinuati, 

con angoli posteriori acuti. Mozambico, Sudafrica, Malawi . . . . . . . . . . jackal 

15. Colore dorsale verde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 

- Colore dorsale marrone o nero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 

16. Margine elitrale concolore o dorato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 

- Margine elitrale rosso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 

17. Sterni tendenti al blu-violetto, con pubescenza meno fornita nella zona mediana. Placca 

prosternale più larga nella parte distale. Tchad. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . schultzei

- Sterni di colore verde. Placca prosternale larga nella zona distale quanto nella zona 

basale, sinuata a metà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 

18. Sterni addominali tendenti al verde grigio-acciaio, pubescenza più uniforme. 

Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lacustris 

- Sterni addominali verde smeraldo. Edeago testaceo, con parameri molto dilatati alla ¾ 

apicale. Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lesnei 

19. Aspetto più romboidale. Elitre, all’altezza del callo omerale, molto più larghe del pronoto. 

Somalia, Kenya, Tanzania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . hyaena 

- Forma più ellittica. Banda blu mediana del pronoto più larga. 

Africa equatoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . calida 

20. Colore dorsale quasi nero, parte inferiore con pubescenza giallo zolfo. Togo . . . . . . . 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . modesta 

- Colore dorsale marrone bronzato. Pubescenza ventrale bianco-grigia. Sudafrica, 

Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . amplipennis 

21. Margine elitrale concolore verde, oppure nero o bronzato, ma mai in contrasto con il 

colore dorsale delle elitre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 

- Margine elitrale rosso o ramato, in netto contrasto con il verde o il bruno 

delle elitre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 

22. Margine elitrale verde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 

- Margine elitrale bruno o nero, come le elitre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 

23. Parte ventrale di colore rosso-rame eclatante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 

- Parte ventrale verde o blu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 

24. Dimensioni maggiori, superiori ai 35 mm. Una larga banda rossa longitudinale sulle 

elitre. Congo, Camerun, Gabon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . welwitschii 

- Dimensioni minori, inferiori ai 30 mm. Elitre interamente verdi. Senegal. . . brevicornis 

25. Margine elitrale, bordi e linea centrale del pronoto verde malachite o verde scuro. Elitre 

brune con riflessi rosso rame in contrasto con il verde del margine elitrale. 

Togo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . viridicincta 

- Elitre verdi o se brune, senza riflessi rosso rame. Margine elitrale concolore, non in 

contrasto con la parte dorsale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 

95

96 

26. Sterni addominali rivestiti di pubescenza giallo zolfo brillante ricoprente i tegumenti, 

almeno sui lati. Ciad . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambiguoides 

- Sterni addominali con pubescenza grigia poco visibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 

27. Placca prosternale blu, concava nella parte mediana, con la doccia rivestita di pubescenza. 

Pronoto triangolare, più largo alla base. Regione sudafricana . . . . . . ambigua 

- Placca prosternale verde, appiattita, con banda mediana senza punteggiatura. Pronoto 

con bordi laterali paralleli nella metà basale. Mozambico . . . . . . . . . . . . . . . . reptilis 

28. Pronoto appiattito, di aspetto omogeneo grazie a una granulazione piccola e uniforme. 

Femmina sovente con il pronoto molto trasverso, largo circa il doppio della sua lunghezza. 

Lati del pronoto con margine liscio interrotto anteriormente. Mozambico, 

Tanzania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . aeruginosa aeruginosa 

- Pronoto nella norma come granulazione e come convessità, largo meno del doppio 

della sua lunghezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 

29. Superficie ventrale con pubescenza giallo zolfo. Placca prosternale piatta . . . . . . . 30 

- Superficie ventrale con pubescenza bianca o grigia. Placca prosternale concava. Africa 

australe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambigua 

30. Margine elitrale, all’altezza dei mesofemori, angoloso (Fig. 7). Capo piccolo, con 

vertice poco concavo. Dimensioni mediamente maggiori: 36-49 mm. Guinea Bissau 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nigella 

- Margine elitrale, all’altezza dei mesofemori, arrotondato (Fig. 8). Capo più grande 

con vertice più concavo. Dimensioni mediamente inferiori: 28-39 mm. Benin 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . infuscata 

31. Pronoto appiattito, di aspetto omogeneo grazie a una granulazione piccola e uniforme. 

Femmina sovente con il pronoto molto trasverso, largo circa il doppio della sua 

lunghezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 

- Pronoto nella norma come granulazione e come convessità, largo meno del doppio 

della sua lunghezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 

32. Superficie ventrale bruna. Pronoto regolamente arrotondato verso la base, con angoli 

posteriori ottusi. Angola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . aeruginosa kerremansi 

- Superficie ventrale verde smeraldo. Pronoto sinuato prima della base, formante angoli 

posteriori acuti. Angola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . divina 

33 Placca prosternale concava, formante un solco longitudinale rivestito di pubescenza. 

Africa australe. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambigua 

- Placca prosternale appiattita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

34. Superficie ventrale di colore blu o grigio acciaio scuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 

- Superficie ventrale verde, a volte con riflessi rossi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 

35. Forma più stretta, con lati più paralleli. Margine laterale delle elitre, all’altezza dei mesoe 

metafemori, non visibile dorsalmente. Tanzania, Mozambico. . . . . . . parallelipennis 

- Forma più romboidale. Margine laterale delle elitre sporgente, formante una frangia bilobata 

visibile in visione dorsale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 

36. Placca prosternale ampia, più larga nella parte distale, con un rilievo mediano liscio e 

con punteggiatura sparsa, senza ordine. Edeago con apice del lobo mediano stretto e 

parallelo. Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . hebe 

- Placca prosternale stretta, con bordi paralleli, segnata da due serie di punteggiature disposte 

parallelamente in senso longitudinale. Edeago con apice del lobo mediano largo, 

ovalare. Rep. Centrafricana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nigriventris 

37. Tegumenti ventrali con pubescenza poco visibile, brillanti, con riflessi rosso fuoco. 

Placca prosternale praticamente liscia, rossa. Tanzania, Kenya . . . . . . subbrevicornis 

- Tegumenti ventrali di colore verde, senza riflessi rosso fuoco. Pubescenza più visibile. 

Placca prosternale verde o blu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 

38. Dimensioni minori, mediamente circa 27 mm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 

- Dimensioni maggiori, oltre i 30 mm. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 

39. Forma più ovalare (Fig. 44). Edeago con lobo mediano più appuntito. Angola . . . ovalis 

- Forma più allungata (Fig. 45). Apice del pene più arrotondato. 

Tanzania, Mozambico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . staudingeri 

40. Pronoto più largo alla base, regolarmente ristretto in avanti. Elitre, prese insieme, a 

profilo triangolare, più acuminate all’apice. Tegumenti ventrali di colore verde scuro 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 

- Pronoto con margini laterali subparalleli nella metà basale. Tegumenti ventrali di colore 

verde metallico brillante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 

41. Margine elitrale, all’altezza del metafemore, meno pronunciato, poco angoloso. Sternite 

apicale del maggiormente sinuato. Edeago più allungato, con apice del pene più 

arrotondato. Angola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . scapha 

- Margine elitrale, all’altezza del metafemore, più pronunciato, angoloso. 

Sternite apicale del poco sinuato. Edeago più breve, con lobo mediano più stretto. 

Eritrea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . piliventris 

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98 

42. Forma più ovalare. Frange laterali delle elitre praticamente assenti. Placca prosternale 

più larga all’apice che alla base. Tanzania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . rotundata 

- Frange laterali delle elitre pronunciate e ben visibili. Placca prosternale larga alla base 

quanto all’apice, leggermente sinuata sui bordi mediani. Angola. . . . . . . . . . monardi 

This part has been done to allow its use by English-speaking people. The 

key refers exclusively to typical forms, with the exclusion of melanic aberrations 

which are not rare for this genus. 

1. Lateral margin of pronotum, in dorsal view, sculptured like the rest of the surface. 

Aedeagus is more thick and fusiform. Subgen. Steraspis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 

- Lateral margin of pronotum delineated dorsally by a smooth and bright border. Aedeagus 

more flat and expanded forward. Subgen. Pissteras nov . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 

2. Ventral side with spots of pubescence at the base of the abdominal sternites covering 

the different colored integument with respect to the more glabrous area. . . . . . . . . . 3 

- Ventral side with uniform pubescence, in some cases with a central glabrous line. . . . 11 

3. Ventral side with a large purplish-red spot on the middle of the mesosternum. Somalia, 

Etiopia, Kenya . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . colossa 

- Ventral side without purplish-red spot on mesosternum. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 

4. Presence of a medial longitudinal furrow on the pronotum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 

- Furrow of pronotum absent or if present, barely visible, and does not reach both apical 

and basal margins of pronotum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 

5. Exterior margin of elytra with a purplish-red band in green specimens and a dark red 

band in bronze specimens. Two teeth on the apical margin of the last sternite in the 

. Apical sternite of the more rounded, forming a U. Aedeagus more narrowed 

and fusiform, with apex of the penis more rounded. Saharan Africa, Kenya, Tanzania 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fastuosa 

- Lateral margin with the same color of elytra. Apical margin of the last sternite of the 

without teeth, simply cut. Apical sternite of the more angular, forming a V. Aedeagus 

more expanded ahead, claviform, with penis more pointed . . . . . . . . . . . . . . . . 6 

6. Dorsal color brilliant green or copper. Saharan Africa. . . . . . . . . . . speciosa speciosa 

- Dorsal color opaque, dark brown and not brilliant. Arabic Peninsula . . speciosa arabica

7. Ventral pubescence yellow with brilliant metallic underneath . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 

- Ventral pubescence grey, dark underneath . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 

8. Ventral color brilliant green. Margins of elytra green. Senegal . . . . . . . . . laeviventris 

- Ventral color brilliant blue. Margins of elytra gold. Chad . . . . . . . . . . . . . mimosarum 

9. Margins of elytra uniform green. Elytral striae large and visibly less numerous. Somalia 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . argodi 

- Margins of elytra red. Elytral striae normal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 

10. Shape more narrow and elongated. Apical sternite of less strongly cut. Saharan 

Africa, Syria, Israel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . squamosa 

- Shape more elliptical. Apical sternite of more strongly cut. Algeria . . . . . . . ceardi 

11. Sternal pubescence short, barely visible, visible only in profile or with magnification. 

Abdomen appears glabrous . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 

- Sternal pubescence longer, visible to the naked eye. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 

12. Ventral side purplish-red. Senegal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . scabra 

- Ventral side green, some times bluish. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 

13. Margins of elytra same color as elytra. Botswana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . maunensis 

- Margins of elytra red. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 

14. Medial longitudinal carina of prosternal plate wider than the marginal carinae. Margins 

of elytra, posterior to the humeral callus, barely projected (when viewed in profile). 

Pronotum more regularly narrowed forward, more trapezoidal. Tanzania . . . humeralis 

- Medial longitudinal carina at prosternal plate less wide or the same width as the two 

lateral carinae. Margins of elytra posterior to humeral callus, when viewed in profile, 

are strongly projected towards the bottom. Pronotum is more square with margins more 

parallel and smooth, though curved at the base, with posterior angles acute. Mozambique, 

South Africa, Malawi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . jackal 

15. Dorsal color green. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 

- Dorsal color brown or black . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 

16. Margins of elytra the same color of elytra or gold. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 

- Margins of elytra red . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 

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17. Color of sternites verges on blue-violet with pubescence less dense in the middle. 

Prosternal plate wider distally. Chad. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . schultzei 

- Sternites green. Prosternal plate the same width distally and basally, but curved in the 

middle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 

18. Color of abdominal sternites verges to steel grey, pubescence more uniform. 

Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lacustris 

- Abdominal sternites emerald green. Aedeagus brown and transparent, with parameres 

more enlarged ahead. Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lesnei 

19. More rhomboidal shape. Elytra, at the humeral callus much wider than pronotum. Somalia, 

Kenya, Tanzania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . hyaena 

- More elliptical shape. Blue band in middle of pronotum wider. Equatoria Africa. . . . 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . calida 

20. Dorsal color almost black, ventral side with sulfur yellow pubescence. Togo . . modesta 

- Dorsal color brownish-bronze. Ventral pubescence white-grey. South Africa, 

Congo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . amplipennis 

21. Margins of elytra same color green as elytra or black or bronze, but never in contrast 

to the color of the elytra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 

- Margins of elytra red or copper in contrast to green or brown of elytra. . . . . . . . . . 31 

22. Margins of elytra green. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 

- Margins of elytra brown or black like elytra. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 

23. Ventral side very brilliantly copper red. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 

- Ventral side green or blue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 

24. Larger than 35 mm. With a wide red longitudinal band on the elytra. Congo, Cameroon, 

Gabon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . welwitschii 

- Smaller than 30 mm. Elytra all green. Senegal. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . brevicornis 

25. Margins of elytra and borders and central part of pronotum malachite green or dark 

green. Elytra brown with a copper red reflection contrasting the green of the elytral 

margins. Togo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . viridicincta 

- Elytra green or if brown, without copper red reflection. Margins of elytra the same 

color as elytra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

101 

26. Abdominal sternites with brilliant sulfur yellow pubescence covering the integument, 

at least on the sides. Chad. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambiguoides 

- Abdominal sternites with grey pubescence less visible . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 

27. Prosternal plate blue, concave in the middle with the center with pubescence. Pronotum 

triangular, wider at the base. South Africa Region . . . . . . . . . . . . . . . . . ambigua 

- Prosternal plate green, flat, glabrous. Pronotum with lateral edges parallel at the base. 

Mozambique . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . reptilis 

28. Pronotum flat, covered uniformly with small granulations. often with pronotum 

more transverse, about twice as wide as long. Lateral margins of pronotum smooth interrupted 

anteriorly. Mozambique, Tanzania. . . . . . . . . . . . . . aeruginosa aeruginosa 

- Pronotum normal with granulations and convex, less wide than twice the length . . . 29 

29. Ventral side with sulfur yellow pubescence. Prosternal plate flat . . . . . . . . . . . . . . 30 

- Ventral side white or grey. South Africa Region. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambigua 

30. Margins of elytra at the mesofemora angular (Fig. 7). Small head with vertex slightly 

concave. Larger dimensions on average: 36-49 mm. Guinea-Bissau . . . . . . . . nigella 

- Margins of elytra rounded at the mesofemora (Fig. 8). Head larger with vertex more 

concave. Smaller dimensions on average: 28-39 mm. Benin . . . . . . . . . . . . infuscata 

31. Pronotum flat, covered uniformly with small granulations. often with pronotum 

transverse, about twice as wide as long . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 

- Pronotum with normal granulations and convex, width less than twice the length . . . 33 

32. Ventral side brown. Pronotum rounded at base with posterior angles obtuse. 

Angola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . aeruginosa kerremansi 

Ventral side emerald green. Pronotum curved before the base forming acute posterior 

angles. Angola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . divina 

33. Prosternal plate concave forming a longitudinal sulcus covered with pubescence. South 

Africa Region . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ambigua 

- Prosternal plate flat . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 

34. Ventral side blue or dark steel grey. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 

- Ventral side green sometimes with red reflections . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 

35. Body more narrow with parallel sides. Lateral margins of elytra at the meso- and

102 

metafemora not visible dorsally. Tanzania, Mozambique . . . . . . . . . . parallelipennis 

- Body more rounded. Lateral margins of elytra projected forming a two lobed expansion 

visible dorsally . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 

36. Prosternal plate wide, widest distally, with smooth medial relief and with scattered 

punctuation. Aedeagus with penis narrow and parallel. Congo . . . . . . . . . . . . . . hebe 

- Prosternal plate narrow, sides parallel, marked with two parallel lines of points longitudinally. 

Aedeagus with penis wide, oval. Central African Republic. . . . nigriventris 

37. Ventral integument with pubescence barely visible, brilliant, with fire red reflections. 

Prosternal plate smooth, red. Tanzania, Kenya . . . . . . . . . . . . . . . . . . . subbrevicornis 

- Ventral integument green, without fire red reflections. Pubescence more visible. 

Prosternal plate green or blue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 

38. Smaller, about 27 mm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 

- Larger, more than 30 mm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 

39. Body more oval (Fig. 44). Aedeagus with penis more pointed. Angola . . . . . . . ovalis 

- Body more elongated (Fig. 45). Apex of penis more round. Tanzania, Mozambique 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . staudingeri 

40. Pronotum wider at base, regularly narrowed ahead. Elytra forming a triangle more 

acuminate at the apex. Ventral integument dark green . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 

- Pronotum with lateral edges subparallel in the basal half. Ventral integument brilliant 

metallic green . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 

41. Margins of elytra at the metafemur, less projected, slightly angular. Apical sternite of 

is more pronounced. Aedeagus more elongated with apex of penis more rounded. 

Angola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . scapha 

- Margins of elytra at the metafemur more projected, angular. Apical sternite of less 

curved. Aedeagus more short with penis narrow. Eritrea . . . . . . . . . . . . . . . piliventris 

42. Body more oval. Lateral expansion of elytra practically absent. Prosternal plate wider 

at the apex than the base. Tanzania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . rotundata 

- Lateral expansion of elytra is pronounced and easily visible. Prosternal plate wider at 

the base than the apex, moderately curved on lateral edge. Angola . . . . . . . . monardi

Fig. 7 - Margine elitrale di S. nigella. Fig. 8 - Margine elitrale di S. infuscata. 

LOCALITÀ TIPICA 

Somalia. 

ELENCO DELLE SPECIE 

gen. Steraspis Dejean, 1833 

syn. Phalantha Gistel, 1834 

TIPO: Buprestis scabra Fabricius, 1775 (per monotipia). 

subgen. Steraspis Dejean, 1833 

Steraspis (Steraspis) colossa Harold, 1878 

Figg. 9a,b 

SINONIMIE 

hercules Kerremans, 1895 

pulchriventris Kerremans, 1895 

discedens Kolbe, 1897 

NOMI NON DISPONIBILI 

pulchriventris Blanchard (nomen nudum) 

103

104 

MATERIALE ESAMINATO 

Somalia: Baraawe, (GMCI); Genale, 23.V.1933 (CGCI); Gesira, 

22.VI.1984, (CDGI). Tanzania: Shirati, (GMCI). Uganda: Agoro Agu for., 

I.2001 (CGCI). 

CARATTERI PRINCIPALI 

- Grandi dimensioni. 

- Colore dorsale verde. 

- Mesosterno con macchia rosso porpora. 

- Edeago (Fig. 50). 

COMMENTI 

È la specie di dimensioni maggiori, immediatamente riconoscibile per gli 

omeri molto larghi rispetto al pronoto e per la conformazione dell’edeago alato, 

a forma di freccia nella parte apicale. La grande macchia rosso porpora sulla 

parte mesosternale in alcuni rari casi può virare verso il bruno scuro, ma è comunque 

sempre visibile nel contesto della colorazione ventrale. 

Steraspis (Steraspis) speciosa speciosa (Klug, 1829) (Buprestis) 

Figg. 10a,b 


Nubia. 

SINONIMIE 

fulgens Thomson, 1879 

obscura Thomson, 1879 

intermedia Kerremans, 1891 

var. alluaudi Théry, 1910 

var. chrysicollis Théry, 1910 

var. augierasi Théry, 1929 

var. pyrothorax Obenberger, 1936 

var. subrosea Obenberger, 1936 

var. nubica Obenberger, 1936 


principalis Dejean (nomen nudum); dilatata Blanchard (nomen nudum); impressicollis 

Blanchard (nomen nudum). 


Sudan: Dongola (Lectotypus e 2 Paralectotypus ZMHB); Nubia (Tipo 

della var. nubica NMCP). Algeria: Oued Zerhawta (CDGI); Ougartha (CGCI). 

Djibouti (CMGI); Ati Sabieh (CDGI). Eritrea: 30 km S Massawa (CDGI); Dan-

calia, Auasc (CDGI). Libia: Messak, Wadi Imrawen (CMGI); Wadi I-n- 

Aghalin (CMGI). Mauritania: Achram, 18.VIII.1987 (JFVF); Akjoujt (CLBC); 

Guérou, 18.X.1987 (JFVF); L’Awja, 3.IX.1977 (JFVF); Magama, 15.IX.1977 

(JFVF); Tiguent 24.IX.1987 (JFVF). Senegal (CLBC); St. Louis 8.VIII.1987 

(JFVF). Sudan: Nubia (NMCP). 


- Pronoto solcato longitudinalmente nella parte mediana. 

- Colore dorsale verde o bruno. 

- Margine elitrale concolore. 

- Femmina con apice dell’ultimo sterno addominale visibile munito di 

due mucroni. 


COMMENTI 

Nel Museo di Zoologia di Berlino sono conservati 3 sintipi, 1 e 2 (ora 

designati rispettivamente come Lectotipo e Paralectotipi) che con sorpresa si 

sono rivelati, per la conformazione dell’edeago e degli sterni, attribuibili al taxon 

conosciuto finora come Steraspis arabica Watherhouse, 1904. Gli esemplari 

africani tuttavia differiscono da quelli della penisola Arabica per caratteri costanti 

nella colorazione: opaca e marrone scuro negli esemplari asiatici, variante 

dal verde smeraldo (Sahel) al bronzato-rameico (Uganda) in quelli occidentali. 

Tali differenze, insieme con la separazione degli areali di queste due forme, giustificano 

a giudizio dello scrivente, il mantenimento di due sottospecie e la forma 

arabica Watherhouse, descritta posteriormente a speciosa, viene qui mantenuta 

come sottospecie. 

Risulta evidente, data la simpatria presente in Nord Africa, una confusione 

di questo taxon con la forma finora universalmente riconosciuta come “speciosa”, 

ma che in realtà è specie ben diversificata e il cui nome rimane a questo 

punto vacante per omonimia. Il primo nome disponibile attribuibile a questa 

forma è Steraspis fastuosa Gerstaeker, 1871 già posto in sinonimia da Kerremans 

(1833). 

Steraspis (Steraspis) speciosa arabica Waterhouse, 1904 

Figg. 11a,b 


Arabia. 

MATERIALE ESAMINATO. 

Oman: Al Mughsayi (CDGI); Wadi A'bul (CDGI); Thamarid (CDGI). 


105

106 

- Lunghezza ~ 44 mm. 


- Colore dorsale marrone quasi nero. 



due mucroni. 


COMMENTI 

È la forma asiatica, vicariante della sottospecie tipica diffusa in Africa. Si riconosce 

da quest’ultima per il colore marrone scuro quasi nero non metallico. 

Steraspis (Steraspis) fastuosa Gerstaeker, 1871 

Figg. 12a,b 


Mozambico. 

MATERIALE ESAMINATO. 

Kenya: Kiriama (typus ZMHB); Amboseli Nat. Park, (CDGI); Arabuko 

Sokoke forest (CGCI); Malindi (CLBC); Mombasa (GMCI). Eritrea: Adi Ugri 

(CGCI); Mai Nephi, (CDGI). Etiopia: Arba Minch (GMCI); Konso, Omo region 

(CDGI). Marocco: Rio de Oro (CGCI). Mauritania: Kankossa, 18.X.1987 

(JFVF); Magama, 15.IX.1977 (JFVF); Rkiz, 23.IX.1987 (JFVF). Mozambico: 

Ile d'Ibo (CGCI). Senegal: Thiés, (CGCI). Somalia: Gesira; (CDGI); Giohar; 

(CDGI); Misciami; (CGCI); S Wargahadii, (CDGI). Sudan: Juba; (CDGI). Tanzania: 

Mombo (GMCI); Pawaga (CGCI); Tanga (CLBC); Ujewa (CGCI); 

Usambara M.ts (CLBC). Uganda: Agoro Agu for. (CGCI); Nebbi, Padeyere S.C. 

(CMGI); Pakwach (CMGI); Parombo (CMGI). 



- Colore dorsale verde. 

- Margine elitrale rosso. 

- Parte ventrale blu. 

- Sterni con pubescenza a macchie. 


due mucroni. 


COMMENTI 

Questo taxon è stato considerato sinonimo di Steraspis speciosa da Kerremans 

nel 1833, che erroneamente aveva confuso le due specie (vedi scheda re-

lativa a Steraspis speciosa), che vivono simpatricamente in N Africa. Da osservazioni 

personali fatte in Tanzania, la specie vive a spese del gen. Acacia. 

Steraspis (Steraspis) laeviventris Kerremans, 1914 

Figg. 13a,b 


Senegal. 

SINONIMIE 

var. embrikstrandi Obenberger, 1936 


Senegal (typus RMCA). Togo: Montagne de Viale, 20.X.1997 (CGCI); 

Kpalimé, mont Kloto (CGCI e CDGI). 



- Colore dorsale e ventrale verde. 

- Margine elitrale verde. 

- Margine apicale delle elitre non denticolato, terminante in un breve mucrone. 

- Pubescenza ventrale gialla a macchie più concentrate. 

- Placca prosternale con tre carene longitudinali. 


COMMENTI 

La specie è molto simile a S. mimosarum Kerremans, da cui differisce soprattutto 

per il colore del lato ventrale e del margine elitrale. Anche l’esame dei 

rispettivi edeagi conferma la grande affinità tra le due specie, ma la mancanza 

di materiale non consente di proporre con certezza un’eventuale sinonimia. Potrebbe 

trattarsi della forma occidentale della medesima specie. 

Steraspis (Steraspis) mimosarum Kerremans, 1907 

Figg. 14a,b 


Ciad. 


Ciad: Billa Butube (typus RMCA). 



107

108 

- Colore dorsale verde, ventrale blu. 

- Margine elitrale dorato. 


- Pubescenza ventrale gialla a macchie più concentrate. 




Somalia. 

Steraspis (Steraspis) argodi Théry, 1901 

Figg. 15a,b 


Somalia: Berbera (2 Sintypus MNHN e IRSHB). 



- Colore dorsale verde, ventrale verde dorato. 

- Strie elitrali in rilievo e poco numerose. 



- Pubescenza ventrale bianca a macchie più concentrate. 



COMMENTI 

Specie affine a Steraspis fastuosa Gerstaeker, da cui si distingue principalmente 

per le coste elitrali meno numerose e più in rilievo, la conformazione 

dello sternite apicale, la mancanza di margine elitrale rosso, il colore ventrale più 

bronzato. 

Steraspis (Steraspis) squamosa (Klug, 1829) (Buprestis) 

Figg. 16a,b 


Egitto, Nubia. 

SINONIMIE 

boyeri Solier, 1833 

tamariscicola Thomson, 1878 

var. parallela Théry, 1910 

var. roseiventris Obenberger, 1928

var. embergeri Théry, 1930 

var. semifastuosa Théry, 1930 


kindermanni Marseul (nomen nudum); luxuriosa Heiden (nomen nudum); 

luxuriosa Deyrolle (nomen nudum); semifastuosa Bedel (nomen nudum); tamariscicola 

Chevrolat (nomen nudum). 


Sudan: Dongola (Typus ZMHB). Algeria: Tassili (CGCI). Egitto: Aswan, 

Saluga Isl. (CDGI); Il Cairo (CGCI); (CDGI); (SMNK); Jebel El Magara 

(CGCI). Giordania: 2 km E Al Himma (SMNK); 75 km SSW Amman (SMNK); 

Barga (CGCI); wadi Zarqa (SMNK). Israele: Chatzerim, Negev des. (CDGI); 

Eilat (CGCI); Ein-Feshkha, (CMGI); Galia (CMGI); Kziot (CMGI). Libia: Fezzan, 

Wadi Aramat (CMGI); Messak, wadi Imrawen (CMGI). Marocco: Ben Slimane, 

(CDGI); El Ksiba (NHRS). Mauritania: Atar (CLBC); Nouakchott, 

6.X.1988 (JFVF); Rosso, 18.X.1977 (JFVF). Senegal: St. Louis, 8.VIII.1987 

(JFVF). Sudan: Dongola (ZMHB); Khartoum, (CDGI); Nubia (CGCI). 



- Parte dorsale verde, ventrale verde o bruno. 



- Pubescenza ventrale bianca a macchie più concentrate, anche se meno 

visibili che nelle specie precedenti. 



COMMENTI 

È questa una delle rare specie con la colorazione della superficie ventrale variabile: 

può passare infatti dal verde al bronzato scuro, con varie sfumature, probabilmente 

anche a causa dell’ampiezza dell’area di distribuzione, che 

contribuisce a formare popolazioni con caratteri leggermente diversificati. In 

linea generale le popolazioni orientali hanno sterni verde smeraldo, mentre 

quelle occidentali più bronzato. La specie si rinviene su Tamarix sp. 


Algeria. 

Steraspis (Steraspis) ceardi Théry, 1928 

Figg. 17a,b 

109

110 


Algeria: Merires, Colomb Béchar (Typus MNHN); Tassili (CDGI). 

COMMENTI 

Specie dubbia, molto simile a S. squamosa Klug, da cui si distingue per soli 

due caratteri principali: la colorazione nera della superficie ventrale e la forma 

leggermente più ovalare, carattere questo che potrebbe essere attribuibile al fatto 

che il tipo esaminato è una femmina. Gli altri caratteri invocati per separarla 

dalla specie di Klug, quali la conformazione delle antenne, del pronoto e dello 

sterno, sono poco significativi, rientrando nei limiti della variabilità specifica. 

Solo la visione di ulteriore materiale potrà chiarire la sua validità specifica. La 

specie fu rinvenuta su Rhus sp. 


Mozambico. 

Steraspis (Steraspis) jackal Thomson, 1879 

Figg. 18a,b 

SINONIMIE 

hypocrita Thomson, 1879 syn. nov. 

subsquammosa Obenberger, 1917 syn. nov. 

var. euchalcea Obenberger, 1936 (sub hypocrita) comb. nov. 


delegorguei Dupont (nomen nudum); superba Klug (nomen nudum). 


Sudafrica: (Neotypus RMCA, determinato da Kerremans come S. delegorguei 

Dupont); (Neotypus di S. hypocrita Thomson RMCA); (Typus di S. 

subsquammosa NMCP); Matabele (NHRS). Zimbabwe: Turk Mine (CLBC). 

Botswana: Kasane env. (CLBC). Malawi: Dedza (CGCI); Lilongwe (CLBC). 





- Apice elitrale non denticolato. 

- Pubescenza ventrale poco visibile e uniformemente distribuita. 



COMMENTI

I tipi di jackal e di hypocrita non sono rintracciabili nel MNHN dove è conservata 

la collezione Thomson, per cui si è resa indispensabile la proposizione 

dei neotipi, scelti fra il materiale determinato da Kerremans, che sicuramente 

aveva potuto confrontarlo con i tipi originali. Nella collezione Kerremans 

(RMCA) sono presenti solo 3 esemplari appartenenti a queste specie, due identificati 

come S. jackal (un e una ) e uno come S. hypocrita (un , purtroppo 

privo di edeago). I rispettivi maschi sono proposti come neotipi. L’esame di questi 

esemplari ha permesso al sottoscritto di stabilire che si tratta di un’unica specie, 

che viene qui posta in sinonimia, scegliendo come prioritaria la specie di cui 

si ha a disposizione l’organo genitale maschile. Per cui: 

Steraspis jackal Thomson, 1879 

(= Steraspis hypocrita Thomson, 1879 syn. nov.) 

Anche l’esame del tipo di S. subsquammosa non ha evidenziato sostanziali 

differenze, per cui si propone anche la seguente sinonimia: 

Steraspis jackal Thomson, 1879 (= Steraspis subsquammosa Obenberger, 

1917 syn. nov.) 

Steraspis (Steraspis) humeralis Kerremans, 1910 

Figg. 19a,b 


Tanzania. 

111 


Tanzania (Typus , RMCA); Rep. Centrafricana: 130 km Boukoko c/o 

Mbaiki (CLBC); Congo: Brazzaville Voka (CGCI). 





- Apice elitrale non denticolato, mucroni apicali appena percettibili. 


- Placca prosternale con tre carene longitudinali, di cui la mediana più larga. 

COMMENTI 

Avendo potuto osservare il solo esemplare tipico di sesso femminile, i caratteri 

morfologici indicati come specifici nelle chiavi potrebbero essere soggetti 

a variazioni.

112 

Steraspis (Steraspis) scabra (Fabricius, 1775) 

Figg. 20a,b 


Senegal. 

SINONIMIE 

triangularis (Laporte & Gory, 1835) 

nigripennis Thomson, 1878 

luctuosa Thomson, 1878 

aeneomicans Kerremans, 1914 

var. machulkai Obenberger, 1936 


opulenta Dejean (nomen nudum). 


Senegal: Briquet (Neotypus) (ZMUC); Fatick (CDGI); Popemguine, su 

mango, 10.X. 2005 (JFVF); Linguère, 10.X.1987 (JFVF); St. Louis, 9.IX.1987 

(JFVF). Mali: Dioura, (JFVF). Mauritanie: El Gueleta, su Combretum sp., 

22.X.1987 (JFVF); Kankossa, su Combretum sp., 20.X.1987 (JFVF); Kiffa, su 

Combretum sp., 18.X.1987 (JFVF). 



- Colore dorsale verde, ventrale rosso porpora. 






COMMENTI 

Secondo il conservatore del Museo di Copenhagen dove è conservata la collezione 

di Fabricius, il tipo è scomparso e questo è il motivo per cui si propone 

un neotipo proveniente dalla località tipica originale. 

Steraspis (Steraspis) maunensis Obenberger, 1935 

Figg. 21a,b 


Botswana. 

SINONIMIE 

var. ngamensis Obenberger, 1936


Botswana: Maun, V.-I. Kal exp., 18.5 – 7.6.30. Inv. n. 19959 (Lectotypus 

NMCP); idem, inv. n. 19958; (Paralectotypus NMCP); idem, 29.2.1984 

(CDGI); Ngami (Typus della var. ngamensis) (NMCP); Totong-Ghand (CGCI); 

Bechuanaland, Tsaugara (CLBC). 









COMMENTI 

Nella serie tipica (NMCP) ci sono esemplari di due specie. Solo due fra 

questi, rispondono alla descrizione originale, designati in questa sede rispettivamente 

come Lectotypus e Paralectotypus. 

Steraspis (Steraspis) schultzei Kerremans, 1908 

Figg. 22a,b 


Ciad. 

SINONIMIE 

lemoulti Kerremans, 1914 syn. nov. 

ssp. carpenteri Théry, 1930 

var. cuprascens Kerremans, 1914 

113 


Rep. Centrafricana: fort Crampel (Lectotypus di S. lemoulti IRSHB); 

Bangui (CGCI). Ciad: Adamana, 7.7.03, Schultz (Typus di S. schultzei 

RMCA). 



- Colore dorsale verde, ventrale blu o nero. 



- Pubescenza ventrale ben visibile, più serrata ai lati. 

- Placca prosternale con tre carene longitudinali, più larga nella parte distale. 

- Edeago (Fig. 61).

114 

COMMENTI 

Non ho potuto osservare differenze sostanziali con S. lemoulti, da cui differisce 

solo per il diverso colore del margine elitrale che in S. schultzei, finora 

conosciuta solo nel tipo di sesso femminile, è più bronzato. Se ne propone di 

conseguenza la seguente sinonimia: 

Steraspis schultzei Kerremans, 1908 (= Steraspis lemoulti Kerremans, 1914 

syn. nov.) 

La serie tipica di S. lemoulti comprende anche un esemplare di S. amplipennis, 

per cui si è reso necessario designare il lectotipo. Rimane da stabilire la 

posizione della ssp. carpenteri, il cui tipo non è più stato trovato. 

Steraspis (Steraspis) lacustris Kerremans, 1918 

Figg. 23a,b 


Congo. 


Congo: Lac Moero, Mweru (Typus RMCA). Tanzania: Iringa (CGCI). 



- Colore dorsale verde, ventrale grigio-acciaio. 



- Pubescenza ventrale lunga, uniforme e ben visibile. 



Steraspis (Steraspis) lesnei Kerremans, 1908 

Figg. 24a,b 


Congo. 

SINONIMIE 

var. cyaniventris Kerremans, 1914 


cyaniventris Théry (nomen nudum).


Congo: Haut Sangha (Typus RMCA). 





- Apice elitrale poco denticolato. 

- Pubescenza ventrale lunga, uniforme e ben visibile, di colore grigio. 



COMMENTI 

Differisce sostanzialmente da S. hyaena per avere profilo più allungato, meno 

triangolare, la sinuosità dello sternite apicale più arrotondata e la parte ventrale di 

colore verde smeraldo, il margine elitrale dorato con banda più stretta. 

Steraspis (Steraspis) hyaena Thomson, 1879 

Figg. 25a,b 


Mozambico. 

SINONIMIE 

iodoloma Fairmaire, 1882 syn. nov. 

115 


Kenya: Sabaki Dr. Bayer (Neotypus RMCA); Arabuko Sokoke forest 

(CGCI) (CLBC); Ngong (CLBC). Somalia: Ouarsangueli, Revoil, 1881 (Typus 

di S. iodoloma MNHN). Tanzania: Mombo, 11.I.1995 SMRZ leg. (MCCI). 

Uganda: Nebbi distr., Padyere Co., Pamora (CLBC). 



- Colore dorsale verde, ventrale verde scuro quasi nero. 

- Margine elitrale rosso, con banda rossa molto larga. 

- Apice elitrale non denticolato o con denticolazione comunque obsoleta. 

- Pubescenza ventrale lunga, grigia, uniforme, o a volte mancante in mezzo. 



COMMENTI 

Anche in questo caso non è stato possibile rintracciare il tipo originale nella

116 

collezione Thomson, per cui si è reso necessario proporre il neotipo. 

Il tipo di S. iodoloma conservato nel Museo di Parigi ha forma meno 

triangolare, ma oltre a questo carattere, non si sono potute rilevare altre sostanziali 

differenze morfologiche, per cui propongo la seguente sinonimia: 

Steraspis hyaena Thomson, 1879 = Steraspis iodoloma Fairmaire, 1882 syn. nov. 


Congo. 

Steraspis (Steraspis) calida Harold, 1878 

Figg. 26a,b 

SINONIMIE 

congolana Kerremans, 1914 

dux Kerremans, 1914 syn. nov. 

subcalida Kerremans, 1914 

var. comitessa Burgeon, 1941 

var. aerosa Obenberger, 1928a (sub S. dux) comb. nov. 

var. viridicyanea Obenberger, 1936 (sub S. dux) comb. nov. 


comitessa Kerremans (nomen nudum). 


Angola: Malange, Lunda (Sintypus ZMHB). Congo: Lubi (Sintypus 

ZMHB); Lunda (Sintypus ZMHB); Kolwezi (CGCI) (NHRS); Khoni-Shaba 

(CGCI); Voka (CLBC); Zilo (NHRS). Rep. Centrafricana: 130 km Boukoko, 

prés de Mbaiki (CLBC). Tanzania, Meyer D., (Typus di S. dux RMCA). 



- Colore dorsale verde, ventrale verde-blu scuro quasi nero. 

- Margine elitrale rosso molto largo. 

- Apice elitrale non denticolato o con denticolazione comunque obsoleta. 

- Pubescenza ventrale lunga, grigia, uniforme, o a volte mancante in mezzo. 

- Placca prosternale con tre carene longitudinali, di cui la centrale più larga. 


COMMENTI 

Specie molto simile a S. hyaena, da cui differisce sostanzialmente per il profilo 

meno triangolare, una larga banda blu longitudinale nella parte mediana del 

pronoto, la carena centrale della placca prosternale alla base più larga delle due

esterne. Potrebbe anche solo trattarsi di una forma subspecifica a distribuzione 

più occidentale. 

In Congo è diffusa una forma melanica caratterizzata da colore dorsale quasi 

nero, margine elitrale concolore, sterni rosso rame. 

Non sono state riscontrate significative differenze con il tipo di S. dux, per 

cui si propone la seguente sinonimia: 

Steraspis calida Harold, 1878 = Steraspis dux Kerremans, 1914 syn. nov. 

Steraspis (Steraspis) modesta Kerremans, 1895 

Figg. 27a,b 


Togo. 


Togo: (Typus , RMCA). Burkina Faso: Nanoro, VIII.1996, L. Salou leg. 

(CGCI); Dapelgo, (JFVF); Ina, sur Combretum, Vayssières leg. (CGCI); idem, 

sur Teminalia albida, Vayssières leg. (JFVF). Benin: Borgou-Kpessou, X.2005, 

Vayssières leg. (CGCI); Kika, 16.VIII.2005 (JFVF). 



- Colore dorsale marrone scuro, quasi nero, dorsale verde scuro, che diventa 

iridescente sul mesosterno. 



- Pubescenza ventrale lunga, uniforme, assente solo nella parte centrale, di 

colore giallo zolfo. 



Steraspis (Steraspis) amplipennis (Fåhraeus, 1851) (Chrysochroa) 

Figg. 28a,b 

ssp. kalaharica Obenberger, 1936 


Caffraria. 

SINONIMIE 

juno Kerremans, 1914 syn. nov. 

purpurea Kerremans, 1908 syn. nov. 

117

118 

cyanipes Thomson, 1878 

var. zanzibarica Thomson, 1878 

var. goryi Thomson, 1879 

var. obesula Obenberger, 1936 

var. sericans Obenberger, 1936 

var. zambesiensis Obenberger, 1936 

var. mossambicensis Ferreira & Veiga Ferreira, 1958 

var. olivacea Obenberger, 1928a (sub purpurea) comb. nov. 


crassa Blanchard (nomen nudum) ; cyanipes La Ferté (nomen nudum) 


Rep. Sudafricana: Matabele, J. Wahlb. (2 Sintypus , NHRS); Tranvaal, 

Klaserie (CLBC); Kruger N.P., Skukuza (CGCI). Tanzania: Kigonsera (Typus 

di S. purpurea, RMCA); Morogoro, 22.I.1917 (CGCI). Zanzibar (Typus della 

var. zanzibarica Thomson, IRSHB). Uganda: Lokung, XII.1999 (CGCI). Zaire: 

4.VIII.1952 (CGCI). Rep. Centrafricana: Fort Crampel (RMCA). Mozambico: 

Songo (CLBC). 



- Colore dorsale ramato, ventrale scura, con riflessi grigio-acciaio. 



- Pubescenza ventrale bianco avorio, lunga, uniforme. 

- Placca prosternale con tre carene longitudinali, di cui la centrale più sottile. 


COMMENTI 

Nel Museo di Stoccolma sono conservati due esemplari etichettati come 

tipi. Corrispondono alla descrizione, ma la località di provenienza è Matabele. 

La sola città nota, almeno all’autore, con questo nome si trova in Zambia e non 

nel Natal, che è la località tipica della specie. Ulteriori ricerche hanno però svelato 

che Matabele (o Ndebele) è anche il nome di una etnia che vive nell’est 

della Repubblica Sudafricana, e questo potrebbe spiegare il toponimo, riferito 

non a una città, ma al territorio abitato da questa popolazione nomade. Tutto 

questo suffragato dal fatto che lo stesso Wahlberg, il raccoglitore della serie tipica, 

scrive (in Craig & Hummel, 1994) di questa etnia a proposito di una battaglia 

avvenuta a Vegkop (ora Heilbron) tra i coloni e i guerrieri di Maselikazi, 

capo dei Matabele “close by here, was a spot quite white with human bones, 

this was in fact the place where Maselikazi had attacked the emigrants under 

Pottgieter, and it was they had shot this mass of Kaffers”. 

L’esame del tipo di S. purpurea non ha messo in evidenza differenze so-

stanziali, se non per la conformazione dei parameri, che nella specie descritta da 

Kerremans hanno profilo più stretto. Questo particolare, come già affermato 

nella sezione introduttiva, non risulta un’eccezione nell’ambito intraspecifico: 

altri esemplari appartenenti ad altre specie presentano questa anomalia. Si propone 

di conseguenza la seguente sinonimia: 

Steraspis amplipennis (Fåhraeus, 1851) = Steraspis purpurea Kerremans, 

1908 syn. nov. 

Il colore a riflessi leggermente più verde degli sterni addominali è il solo carattere 

differenziale osservato in S. juno. Anche in questo caso non si ritiene sufficiente 

a giustificare una sua validità per cui si propone la sinonimia: 

Steraspis amplipennis (Fåhraeus, 1851) = Steraspis juno Kerremans, 


subgen. Pissteras nov. 

Steraspis (Pissteras) welwitschii Saunders, 1872 

Figg. 29a,b 


Congo. 

SINONIMIE 

marginata Kerremans, 1893 

var. hoscheki Obenberger, 1916 

var. prasina Obenberger, 1936 


Gabon : Bas Ogooué, ex coll. Le Moult (Neotypus RMCA). Congo : 

Djiri (CGCI); Kimtele (CLBC); Lulualabourg (RMCA); Ogové Riv. (CLBC). 

Rep. Centrafricana: Bangui (NHRS). Angola (RMCA). 



- Elitre verdi con banda rossa, sterni rosso eclatanti. 


- Apice elitrale mucronato ma non denticolato. 

- Pubescenza ventrale chiara, breve, poco visibile. 

- Placca prosternale rossa, piana. 


119

120 

COMMENTI 

Anche in questo caso i tipi originali non sono più rintracciabili, per cui si è 

reso necessario designare il neotipo, un esemplare di sesso maschile presente 

nella collezione Kerremans e da lui determinato. 

Specie immediatamente e facilmente riconoscibile per la brillantezza dei 

tegumenti dorsali, che presentano una superficie con scultura meno evidente 

che nelle altre specie. 

Steraspis (Pissteras) brevicornis (Klug, 1835) (Buprestis) 

Figg. 30a,b 


Senegal. 

SINONIMIE 

guineensis Géhin, 1855 


brevicornis Dejean (nomen nudum); superbiens Klug (nomen nudum); cuneata 

Klug (nomen nudum). 


Senegal/Sierra Leone: (Lectotypus MNHN). Senegal: (3 Paralectotypus 

MNHN); Thiès, 29.IX.1988 (JFVF); idem (CGCI); Quabrasse (CDGI). 



- Elitre verdi, sterni rosso eclatanti. 


- Apice elitrale denticolato. 

- Pubescenza ventrale chiara, breve, poco visibile. 

- Placca prosternale verde o blu, piana. 


Steraspis (Pissteras) viridicincta Kerremans, 1914 

Figg. 31a,b 


Togo. 

SINONIMIE 

klapaleki Obenberger, 1918 syn. nov. 

chrysogaster Obenberger, 1928a syn. nov.


Togo: Meyer D. leg. R.Det. 803 (Typus RMCA); idem (2 Sintypus e 

di S. klapaleki NMCP); Anecho (Typus di S. chrysogaster NMCP); Mont 

Kloto (CGCI e CMGI). 



- Colore dorsale marrone con riflessi verdi, ventrale verde scuro o blu quasi nero. 


- Pubescenza ventrale grigia. 


- Placca prosternale quasi liscia, con punteggiatura sparsa. 


COMMENTI 

Non è stato possibile rilevare alcun carattere differenziale significativo nei 

tipi delle due specie descritte da Obenberger. Qualche dubbio sussiste per S. 

chrysogaster, che è probabilmente una forma melanica, avendo il margine elitrale 

quasi nero e il pronoto con macchie rosse poco evidenti, per contro ben visibili 

negli altri due sintipi. Si propongono di conseguenza le sinonimie: 

Steraspis viridicincta Kerremans, 1914 = Steraspis klapaleki Obenberger, 


e 

Steraspis viridicincta Kerremans, 1914 = Steraspis chrysogaster Obenberger, 

1928a syn. nov. 

Steraspis (Pissteras) ambiguoides Kerremans 1908 

Figg. 32a,b 


Ciad. 


Ciad : Beruere, 18.IV.03, Schultze (Typus RMCA). 



- Colore dorsale verde con vaghi riflessi bronzati, ventrale verde. 


- Pubescenza ventrale giallo zolfo. 


- Placca prosternale blu, quasi piatta, con punteggiatura sparsa. 


121

122 

Steraspis (Pissteras) reptilis Thomson, 1879 

Figg. 33a,b 


Mozambico. 


Mozambico: Zambèze, Mayer D. leg. (Neotypus qui designato, coll. Kerremans, 

don de M. Torley, RMCA). Namibia: Okavango river, Bagani, Popa 

falls, (CGCI). Botswana: Nata (CLBC). 



- Colore dorsale interamente verde, pronoto compreso. 


- Pubescenza ventrale grigia e breve. 


- Placca prosternale piatta, con una fascia longitudinale liscia in mezzo. 


COMMENTI 

Anche in questo caso si è resa necessaria la designazione di un neotipo, 

scelto tra il materiale delle collezioni del Museo di Tervuren e determinato da 

Kerremans. 

Steraspis (Pissteras) aeruginosa aeruginosa Klug, 1855 stat. nov. 

Figg. 34a,b 


Mozambico. 

SINONIMIE 

regina Kerremans, 1914 syn. nov. 

strandi Obenberger, 1928 syn. nov. 


Mozambico: Tette (Typus di S. aeruginosa ZMHB); Delagoa, Meyer D. 

leg. (Typus di S. regina RMCA); Cabora Bassa, Songo, 1972-74, Ferreira 

leg. (CGCI); Jbo(ZMHB). Rep. Sudafricana: Ndumu (CLBC); Blyde river 

(CLBC); Lapalala Wilderness (CLBC); Sand River M.t (CLBC). Tanzania: Kigonsera; 

Manow (entrambi Typus di S. strandi NMCP); Mhonda (ZMHB); 

Usambara Mounts (ZMHB). Malawi: Debza, III.1995 (CGCI); Lilongwe 

(CLBC); Port Herald (ZMHB); Malosa (CLBC); Zomba (CLBC). Namibia: Gobabis 

(ZMHB). Zimbabwe: Mvurwi (CDGI). Zambia: Kafue river (CDGI).



- Colore dorsale marrone, a volte con riflessi verdi, ventrale verde più o 

meno scuro. 

- Pronoto molto trasverso. 

- Margine elitrale marrone. 

- Pubescenza ventrale grigia e breve. 



- Edeago (Fig.73). 

COMMENTI 

Finora la forma “aeruginosa” era considerata alla stregua di sottospecie di 

S. ambigua, ma la presenza dei caratteri citati nella chiave e altri, quali il diverso 

colore del margine elitrale, la diversa conformazione della placca prosternale 

e dello sternite apicale, l’ampiezza del pronoto, fanno ritenere che si 

tratti di due specie distinte. 

A giustificare le sinonimie che si propongono è la mancanza di caratteri 

morfologici differenziali tra i tipi delle tre forme descritte: stessa conformazione 

del margine elitrale, stessa ampiezza del pronoto, stessa placca prosternale, per 

cui: 

Steraspis aeruginosa Klug, 1855 = Steraspis regina Kerremans, 1914 syn. nov. 

e 

Steraspis aeruginosa Klug, 1855 = Steraspis strandi Obenberger, 1928 syn. nov. 

Steraspis (Pissteras) aeruginosa ssp. kerremansi Théry, 1898 stat. nov. 

Figg. 35a,b 


Benguela, Angola. 

COMMENTI 

Differisce sostanzialmente dalla sottospecie nominale per il colore rosso del 

margine elitrale e per gli sterni addominali più scuri. 

Finora considerata come specie distinta, in realtà “kerremansi” è da considerarsi 

come sottospecie vicariante occidentale della sottospecie nominale. 

Steraspis (Pissteras) nigella Kerremans, 1914 

Figg. 36a,b 


Guinea Portoghese. 

123

124 


Guinea-Bissau: coll. Le Moult (Typus RMCA). 



- Colore dorsale nero o marrone scuro, ventrale nero-blu a volte iridescente. 


- Pubescenza ventrale gialla. 




COMMENTI 

È specie molto simile alle forme melaniche di S. viridicincta. La sola sostanziale 

differenza rilevata è nella dimensione del capo, più piccolo e con vertice 

meno profondamente solcato. Non si può escludere a priori che possa 

trattarsi della stessa specie. 

Steraspis (Pissteras) infuscata Théry, 1908 stat. nov. 

Figg. 37a,b 


Dahomei. 


Benin (ex Dahomei) : (Typus MNHN) ; Sérou, IV.2003 (CGCI) ; Ina, sur 

Combretum (CGCI) ; Kika, (CGCI); Sirarou, sur Combretum micrantha (JFVF); 

Penessoulou, (JFVF). Togo : Mont Kloto (CGCI). 



- Colore dorsale nero o marrone scuro, ventrale verde. 


- Pubescenza ventrale giallo zolfo, uniformemente distribuita. 




COMMENTI 

Posta erroneamente in sinonimia da Kerremans (1908) come varietà di S. 

brevicornis, è in realtà una specie valida, differenziabile per la pubescenza sternale 

giallo-zolfo, per la colorazione nera dorsale, per la conformazione dell’edeago.

Steraspis (Pissteras) divina Kerremans, 1914 

Figg. 38a,b 


Angola. 

SINONIMIE 

viridimicans Kerremans, 1914 syn. nov. 


Angola : (Olotypus RMCA); Delagoa, Meyer leg. (Typus di S. viridimicans 

RMCA). Kenya: Arabuko Sokoke foreest, 7.VI.1964 (CGCI). 


- Lunghezza ~ mm 37. 

- Colore dorsale verde, ventrale verde. 

- Margine elitrale rosso rame, blu alla base. 

- Pubescenza ventrale bianca trasparente, poco evidente, uniformemente 

distribuita. 


- Placca prosternale piatta, blu, con una fascia longitudinale liscia in mezzo. 


COMMENTI 

Il blu sulla base del margine elitrale potrebbe non essere un carattere specifico, 

ma una variazione individuale. 

L’esame dei rispettivi tipi ha permesso di proporre la seguente sinonimia: 

Steraspis divina Kerremans, 1914 = Steraspis viridimicans Kerremans, 1914 

syn. nov. 

Steraspis (Pissteras) ambigua Fåhraeus, 1851 

Figg. 39a,b 


Caffraria. 

SINONIMIE 

bechuana Obenberger, 1928 syn. nov. 

hamadryas Kerremans, 1914 syn. nov. 

ambigua ssp. natalensis Kerremans, 1895 (Figg. 38a,b) syn. nov. 

deliciosa Kerremans, 1914 syn. nov. 

var. delegorguei Thomson, 1878 

var. lafertei Thomson,1879 

var. cambieri Kerremans, 1891 

125

126 

var. brevicollis Kerremans, 1914 

var. auriventris Obenberger, 1928 

var. crassa Obenberger, 1928 

var. fraudatrix Obenberger, 1928 

var. ignicollis Obenberger, 1936 

var. sagitta Obenberger, 1928 (sub bechuana) comb. nov. 

var. tenella Obenberger, 1928 (sub bechuana) comb. nov. 

var. aeruginosiformis Obenberger, 1936 (sub bechuana) comb. nov. 


delegorguei Dupont (nomen nudum); brevicollis Théry (nomen nudum); natalensis 

La Ferté (nomen nudum). 


Sudafrica: (Lectotypus . J. Wahlb. NHRS); Transvaal (Typus di S. deliciosa 

RMCA); Transvaal (Lectotypus di S. bechuana NMCP); Transvaal, 

3 km N Hammanskraal (CLBC); Transvaal, Blyde river (CLBC); Natal 

(ZMHB); Natal, Rosc Bay (CLBC); Matabele (NHRS). Tanzania: Iringa 

(CLBC). Mozambico: Delagoa, Mayer D. leg. (Typus di S. hamadryas 

RMCA); Songo, Cachenga (CGCI); Songo, Inamive (CLBC); Cabora Bassa 

(CGCI). Malawi: Liwonde Nat. Park (CLBC). Botswana: 35 km S of Kang 

(CLBC). 



- Colore dorsale verde, ventrale verde a volte tendente al blu. 

- Margine elitrale rosso dorato. 

- Pubescenza ventrale bianca, uniformemente distribuita. 


- Placca prosternale con un solco mediano concavo longitudinale. 


COMMENTI 

Nella serie considerata tipica, sono presenti 4 esemplari, 3 e 1 . Kerremans 

però (1908), afferma che la serie tipica del museo di Stoccolma è composta 

di due sole femmine, per cui è probabile che due esemplari (1 maschio e 

1 femmina) siano stati aggiunti in seguito. Il maschio suddetto appartiene ad 

altra specie, per cui si rende necessaria la creazione di un lectotipo, che è stato 

scelto nel solo esemplare che reca il cartellino scritto a mano “typus”. 

S. natalensis e S. deliciosa rappresentano la forma bruna (cianescente inferiormente) 

di S. ambigua. Alla luce della perfetta simpatria tra le due forme, una 

convivenza tra due sottospecie non è giustificabile, per cui si propongono le seguenti 

sinonime:

Steraspis ambigua Fåhraeus, 1851 = Steraspis ambigua ssp. natalensis Kerremans, 


e 

Steraspis ambigua Fåhraeus, 1851 = Steraspis deliciosa Kerremans, 1914 

syn. nov. 

Il tipo di S. hamadryas è, secondo il giudizio dello scrivente, una forma di 

S. ambigua, caratterizzata dal colore verde nella metà distale del margine elitrale 

e dorato in quella prossimale, per cui si propone la seguente sinonimia: 

Steraspis ambigua Fåhraeus, 1851 = Steraspis hamadryas Kerremans, 1914 

syn. nov. 

L’esame dei due sintipi di S. bechuana Obenberger ha rilevato una differenza 

nella conformazione dello sternite apicale, per cui si è resa necessaria la 

creazione del lectotipo, scelto nell’esemplare che ancora conserva l’edeago. 

L’esemplare ha la zona mediana del pronoto con macchie rosse più accentuate, 

ma che non giustificano una differenziazione a livello specifico per cui si propone 

la seguente sinonimia: 

Steraspis ambigua Fåhraeus, 1851 = Steraspis bechuana Obenberger, 1928 

syn. nov. 

Steraspis (Pissteras) parallelipennis Obenberger, 1926 

Figg. 40a,b 


S. O. africain allemand (patria errata?). 

SINONIMIE 

parallela Kerremans, 1914 (nomen praeocc.). 


Tanzania: D.O.A. Lukuledi, Ertl, (Typus RMCA). Malawi: Debza, 

III.1995 (CGCI). Mozambico: Cabora Bassa (CGCI); Cabora Bassa, Dzume 

(CLBC). 



- Colore dorsale bruno, ventrale verde tendente al blu. 


- Pubescenza ventrale bianca, poco visibile, uniformemente distribuita. 


127

128 

- Placca prosternale appiattita, con un rilievo liscio in mezzo. 


COMMENTI 

La località tipica è probabilmente errata: la sola località col nome di Lukuledi, 

conosciuta dallo scrivente, si trova in Tanzania e non in Angola. A conferma 

di ciò il fatto che il raccoglitore, Ertl, ha svolto per anni ricerche in Africa 

orientale. E’ probabile che Kerremans, francofono, abbia male interpretato il 

cartellino della località del tipo, scritto in tedesco “D. O. A.”, cioè “Deutsch Ost 

Afrika” scambiando la “O.” come abbreviazione del francese “Ouest”. 

Steraspis (Pissteras) hebe Kerremans, 1914 

Figg. 41a,b 


Congo belge. 


Congo: De Meyer leg. (Typus RMCA). 



- Colore dorsale verde con vaghi riflessi rossi, ventrale blu. 


- Pubescenza ventrale bianca, ben visibile, uniformemente distribuita. 


- Placca prosternale appiattita, con punteggiatura sparsa e disordinata. 


Steraspis (Pissteras) nigriventris Kerremans, 1914 

Figg. 42a,b 


Rep. Centrafricana. 

SINONIMIE 

diana Kerremans, 1914 

fulgida Kerremans, 1914 


Repubblica Centrafricana: Fort Crampel (3 Sintypus IRSHB); Haut Chari 

(Sintypus RMCA).



- Colore dorsale verde smeraldo, ventrale nero-blu. 




- Placca prosternale appiattita, con due linee di punteggiatura longitudinali. 

- Arresto mesosternale poco pronunciato, quasi assente. 


COMMENTI 

Ai tempi del rinvenimento della specie, Fort Crampel si trovava nel Congo 

francese, ora suddiviso, in seguito all’indipendenza dal dominio coloniale, in 

diverse nazioni. Attualmente, in base a ricerche personali, Fort Crampel, nell’antica 

regione dell’Haut Chari, si trova nella Repubblica Centrafricana, ai confini 

con il Ciad, e questo spiega il motivo per cui la località è stata a volte 

assegnata al Congo o al Ciad. 

Steraspis (Pissteras) subbrevicornis Thomson, 1879 

Figg. 43a,b 


Tanzania. 

SINONIMIE 

banghaasi Théry, 1908 

var. cupreoaenea Obenberger, 1936 


Tanzania: Bagamojo (Typus di S. subbrevicornis MNHN); D.O.A. 

(Typus di S. banghaasi MNHN); Usambara (CGCI); Zanzibar (ZMHB). 

Kenya: Arabuko Sokoke forest (CGCI). Mozambico: 15 km SE Save (CDGI). 



- Colore elitrale verde, ventrale verde con riflessi rosso purpurei. 




- Placca prosternale rossa, appiattita, con punteggiatura sparsa e disordinata. 


129

130 

Steraspis (Pissteras) ovalis Kerremans, 1914 

Figg. 44a,b 


Angola. 


Angola, Ertl (Typus RMCA). 



- Colore elitrale e ventrale verde. 


- Pubescenza ventrale bianca, lunga, più visibile sui lati. 


- Placca prosternale appiattita, con rilievo liscio nella parte mediana. 


COMMENTI 

Specie caratterizzata dalla forma ovoidale e dalle piccole dimensioni. 

Steraspis (Pissteras) staudingeri Kerremans, 1900 

Figg. 45a,b 


Africa Orientale. 

SINONIMI 

Steraspis gracilis Kerremans, 1914 syn. nov. 


Tanzania: Zanzibar, don de M. Torley (Neotypus di S. staudingeri 

RMCA); D.O.A., don de la R.Z.A. (Typus di S. gracilis RMCA). Mozambico: 

Songo (CLBC). 





- Pubescenza ventrale bianca, lunga, più visibile sui lati. 




COMMENTI 

Il neotypus proposto appartiene alla collezione Kerremans e da lui determinato.

L’esame del tipo di S. gracilis, in particolare dei genitali maschili, ha confermato 

l’identità tra le due specie, per cui si propone la seguente sinonimia: 

Steraspis staudingeri Kerremans, 1900 (= Steraspis gracilis Kerremans, 1914 

syn. nov.) 

Steraspis (Pissteras) scapha Kerremans, 1914 

Figg. 46a,b 


Angola. 


Angola, Ertl leg., don de M. Torley (Typus RMCA). 




- Margine elitrale rosso dorato. 

- Pubescenza ventrale bianca, poco visibile, uniforme. 


- Placca prosternale appiattita, blu, con rilievo liscio nella parte mediana. 


COMMENTI 

Specie vicina a S. brevicornis, da cui differisce per la diversa conformazione 

dello sternite apicale del , il colore ventrale verde, la scultura elitrale più 

in rilievo, per il bordo elitrale rosso dorato. 

Steraspis (Pissteras) piliventris Kerremans, 1914 

Figg. 47a,b 


Erythrée, Afrique orientale allemande. 


Eritrea (Typus RMCA). 





- Pubescenza ventrale giallo pallido, lunga, ben visibile, uniforme. 


- Placca prosternale appiattita, blu, con rilievo liscio nella parte mediana. 


131

132 

COMMENTI 

Se S. scapha si può considerare la vicariante australe di S. brevicornis, a 

maggior ragione S. piliventris rappresenta la vicariante orientale. A parte le differenze 

nella colorazione ventrale e nella forma dello sternite apicale, l’edeago 

è molto similare e si differenzia solo per avere il pene leggermente più stretto e 

affusolato. 

Steraspis (Steraspis) rotundata Kerremans, 1914 

Figg. 48a,b 


S.O. africain allemand (patria errata?). 


Tanzania: D.O.A., Ertl leg. (Typus RMCA); Igomaa (CGCI); Iringa 

(CLBC). Congo: Shaba, Zilo (CLBC). Botswana: Kasane env. (CLBC). Namibia: 

Grootfontein (CLBC). 


- Lunghezza mm 42. 

- Colore elitrale verde, ventrale verde con riflessi bruni. 


- Pubescenza ventrale grigia, lunga, ben visibile, uniforme. 




COMMENTI 

L’indicazione della località tipica è probabilmente errata, dovuta allo stesso 

errore di traduzione già ricordato a proposito di St. parallelipennis Obenberger. 


Angola. 

Steraspis (Pissteras) monardi Théry, 1946 

Figg. 49a,b 


Angola: miss. Suisse, Bimbi, Oct. 1932 (Typus RMCA) (Typus 

MNHN). 


- Lunghezza ~ mm 34.

- Colore elitrale verde, ventrale verde scuro. 


- Pubescenza ventrale grigia, lunga, ben visibile, uniforme. 


- Placca prosternale appiattita, con punteggiatura disordinata. 


SPECIE NON ESAMINATE 

Nella chiavi e nelle schede mancano tre specie che, personalmente, risultano 

sconosciute, non avendo trovato esemplari tipici o anche solo semplicemente 

determinati come tali dagli AA. che le hanno descritte. Sono: 

- Steraspis confusa Bellamy, 2004, nome impiegato per sostituire S. comitessa 

Théry, 1932 (nomen praeocc.) del Congo. Théry la descrive su un esemplare 

della collezione Frey, già individuato e determinato come tale da 

Kerremans, ma mai descritto (nomen nudum). Burgeon (1941) la considera come 

semplice varietà di S. calida, ponendola oggettivamente in sinonimia. E’ probabile 

che lo stesso Kerremans si sia accorto che l’esemplare apparteneva a una 

specie già nota, rinunciando a una inutile descrizione. 

- Steraspis cupriventris Kerremans, 1914 del Congo. Secondo la descrizione 

e le osservazioni di Burgeon (1941) sarebbe da attribuire al sottogenere 

Pissteras. La specie sarebbe caratterizzata dall’avere la placca prosternale con 

un solco mediano longitudinale ricoperto di pubescenza, carattere questo che 

condivide con S. ambigua, di cui potrebbe essere sinonimo. 

- Steraspis hacquardi Théry, 1932 della Tanzania. 

RINGRAZIAMENTI 

133 

Mi è doveroso ringraziare tutti i colleghi che mi hanno incoraggiato e aiutato in 

questo difficile lavoro. L’elenco sarebbe lunghissimo e finirei senz’altro per scordarne 

qualcuno, per cui mi limito a citare quelli che mi hanno messo a disposizione il materiale 

in studio e quelli che con suggerimenti mi hanno aiutato nella stesura del manoscritto: 

Bellamy C.L., Plant Pest Diagnostic Laboratory, Sacramento; Bílý S., National 

Museum of Natural History, Kunratice 1, Praha; I. Bruneau De Miré Gidon, Muséum 

national d’Histoire naturelle, Paris; A. Casale, Università di Sassari; M. De Meyer, 

Musée Royal de l’Afrique Centrale, Tervuren; Th. Deuve, Muséum national d’Histoire 

naturelle, Paris; A. Drumont, Institut royal des Sciences naturelles de Belgique, 

Bruxelles; Ferrer Julio, Swedish Museum of Natural History, Stockholm, per le utili 

notizie riguardanti la vita di J. Walberg; D. Gianasso, Castelnuovo don Bosco; M. 

Gigli, Roma; G. Goergen, International Institute on Tropical Agriculture, IITA, Co-

134 

tonou; J. Goldstein, Saluzzo; P. Grootaert, Institut royal des Sciences naturelles de 

Belgique, Bruxelles; N. Jönsson, Swedish Museum of Natural History, Stockholm; 

G. Magnani, Cesena; O. Martin, Zoological Museum University of Copenhagen; A. 

Riedel, Staatliches Museum für Naturkunde, Karlsruhe; M. Uhlig, Museum für Naturkunde, 

Berlin; J. F. Vayssieres, International Institute on Tropical Agriculture, IITA, 

Cotonou; B. Viklund, Swedish Museum of Natural History, Stockholm. 

RIASSUNTO 

A seguito dello studio di tutto il materiale tipico disponibile nei principali musei 

europei, è proposta una revisione del gen. Steraspis Dejean, 1833 a distanza di quasi 

un secolo dall’ultima effettuata da Kerremans (1914). 

Viene riproposta la separazione a livello di genere tra Pygichaeta, Chrysaspis e 

Steraspis già messa in dubbio da Burgeon (1941) e Hol ⁄yński (1997), proposto il nuovo 

sottogenere Pissteras, stabilite 18 nuove sinomie, 1 nuova combinazione, riabilitate 

2 specie, designati 6 lectotipi e 7 neotipi. Il genere risulta alla fine composto di 44 taxa 

comprensivi di 2 sottospecie e di 3 specie di sede incerta. 

Sono fornite chiavi dicotomiche per la separazione a livello di genere e di specie, 

nonché le fotografie per ogni taxon specifico e subspecifico trattato, proposte in visione 

sia dorsale sia ventrale, e ove disponibile, il relativo edeago. 

Parole chiave: Coleoptera, Buprestidae, genere Steraspis, revisione. 

RESUMÉ 

Sur le genre Steraspis Dejean, 1833. 

Près d’un siècle après la dernière révision (Kerremans, 1914), nous appuyant sur 

l’examen des types conservés dans les principaux Musées européens, nous proposons 

une révision du genre Steraspis Dejean, 1833 (Coleoptera Buprestidae). 

Contre l’opinion de Burgeon (1941) et d’Hol ⁄yński (1997), qui les avaient réunis, 

nous proposons de séparer à nouveau les trois genres Pygichaeta Obenberger, 1920, 

Chrysaspis Saunders, 1871 et Steraspis. Nous établissons le nouveau sous-genre Pissteras 

subgen. nov., nous proposons 18 synonymies nouvelles et une nouvelle combination, 

nous désignons six lectotypes et sept néotypes et nous réhabilitons deux 

espèces. Le genre Steraspis est désormais composé de 44 taxa, y compris deux sousespèces 

et trois espèces incertae sedis. 

Nous donnons les clés d’identification des trois genres et des espèces. Chaque 

taxon est représenté en vue dorsale et ventrale, avec son édéage s’il est connu. 

Mots clé: Coleoptera, Buprestidae, genre Steraspis, révision. 

Gianfranco CURLETTI 

Museo Civico di Storia Naturale 

Parco Cascina Vigna 

10022 Carmagnola (TO) - Italy 

e-mail: giancurletti@tiscali.it

BIBLIOGRAFIA 

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87 pp.

9a 9b 10a 10b 

11a 11b 12a 12b 

137 

Fig. 9 - Steraspis (Steraspis) colossa, mm 58, Somalia, Genale. Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 10 - Steraspis (Steraspis) speciosa speciosa, Lectotipo. Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 11 - Steraspis (Steraspis) speciosa arabica, mm 42, Oman, Dhofar. Visione dorsale (a) e ventrale 

(b). 

Fig. 12 - Steraspis (Steraspis) fastuosa, Olotipo (ZMHB). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Per le dimensioni degli esemplari raffigurati si confronti il testo.

138 

13a 13b 14a 14b 

15a 15b 16a 16b 

Fig. 13 - Steraspis (Steraspis) laeviventris, Olotipo , (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 14 - Steraspis (Steraspis) mimosarum, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 15 - Steraspis (Steraspis) argodi, Olotipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 16 - Steraspis (Steraspis) squamosa, Olotipo (ZMHB). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

17a 17b 18a 18b 

19a 19b 20a 20b 

139 

Fig. 17 - Steraspis (Steraspis) ceardi, Olotipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 18 - Steraspis (Steraspis) jackal, Neotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 19 - Steraspis (Steraspis) humeralis, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 20 - Steraspis (Steraspis) scabra, Neotipo (ZMUC). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

140 

21a 21b 22a 22b 

23a 23b 24a 24b 

Fig. 21 - Steraspis (Steraspis) maunensis, Lectotipo (NMCP). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 22 - Steraspis (Steraspis) schultzei, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 23 - Steraspis (Steraspis) lacustris, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 24 - Steraspis (Steraspis) lesnei, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

25a 25b 26a 26b 

27a 27b 28a 28b 

141 

Fig. 25 - Steraspis (Steraspis) hyaena, Neotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 26 - Steraspis (Steraspis) calida, Sintipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 27 - Steraspis (Steraspis) modesta, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 28 - Steraspis (Steraspis) amplipennis Sintipo (NHRS). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

142 

29a 29b 30a 30b 

31a 31b 32a 32b 

Fig. 29 - Steraspis (Pissteras) welwitschii, Neotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 30 - Steraspis (Pissteras) brevicornis, Sintipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 31 - Steraspis (Pissteras) viridicincta, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 32 - Steraspis (Pissteras) ambiguoides, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

33a 33b 34a 34b 

35a 35b 36a 36b 

143 

Fig. 33 - Steraspis (Pissteras) reptilis, Neotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 34 - Steraspis (Pissteras) aeruginosa, Olotipo (ZMHB). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 35 - Steraspis (Pissteras) aeruginosa kerremansi, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) 

e ventrale (b). 

Fig. 36 - Steraspis (Pissteras) nigella, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

144 

37a 37b 38a 38b 

39a 39b 40a 40b 

Fig. 37 - Steraspis (Pissteras) infuscata, Olotipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 38 - Steraspis (Pissteras) divina, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 39 - Steraspis (Pissteras) ambigua, Lectotipo (NHRS). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 40 - Steraspis (Pissteras) parallelipennis, Olotipo (MRCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

41a 41b 42a 42b 

43a 43b 44a 44b 

145 

Fig. 41 - Steraspis (Pissteras) hebe, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 42 - Steraspis (Pissteras) nigriventris, Sintipo (IRSHB). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 43 - Steraspis (Pissteras) subbrevicornis, Olotipo (MNHN). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 44 - Steraspis (Pissteras) ovalis, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

146 

45a 45b 46a 46b 

47a 47b 

48a 48b 49a 49b 

Fig. 45 - Steraspis (Pissteras) staudingeri, Neotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 46 - Steraspis (Pissteras) scapha, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 47 - Steraspis (Pissteras) piliventris, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 48 - Steraspis (Pissteras) rotundata, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b). 

Fig. 49 - Steraspis (Pissteras) monardi, Olotipo (RMCA). Visione dorsale (a) e ventrale (b).

50 51 52 

53 54 55 

Fig. 50 - Edeago in visione dorsale di S. colossa, Somalia: Genale, mm 12,5. 

Fig. 51 - Edeago in visione dorsale di S. speciosa speciosa, Olotipo, mm 11,1,. 

Fig. 52 - Edeago in visione dorsale di S. speciosa arabica, Oman: Thamarid, 11 mm. 

Fig. 53 - Edeago in visione dorsale di S. fastuosa, Tanzania: Pawaga, 11 mm. 

Fig. 54 - Edeago in visione dorsale di S. laeviventris, Olotipo, 10,5 mm. 

Fig. 55 - Edeago in visione dorsale di S. mimosarum, Olotipo, 10,1 mm. 

147

148 

56 57 58 

59 60 61 

Fig. 56 - Edeago in visione dorsale di S. argodi, Olotipo, 9,8 mm. 

Fig. 57 - Edeago in visione dorsale di S. squamosa, Egitto, 9,1 mm. 

Fig. 58 - Edeago in visione dorsale di S. jackal, Neotipo, 9 mm. 

Fig. 59 - Edeago in visione dorsale di S. scabra, Neotipo, 9,5 mm. 

Fig. 60 - Edeago in visione dorsale di S. maunensis, Olotipo, 8,5 mm. 

Fig. 61 - Edeago in visione dorsale di S. lemoulti, Lectotipo = S. schultzei: 6,3 mm.

62 63 64 

65 66 67 

Fig. 62 - Edeago in visione dorsale di S. lacustris, Olotipo, 9,4 mm. 

Fig. 63 - Edeago in visione dorsale di S. lesnei, Olotipo, 9,6 mm. 

Fig. 64 - Edeago in visione dorsale di S. hyaena, Neotipo, 12 mm. 

Fig. 65 - Edeago in visione dorsale di S. calida,Congo: Lunda, 9,1 mm. 

Fig. 66 - Edeago in visione dorsale di S. modesta, Togo: Mt. Kloto, 8,6 mm. 

Fig. 67 - Edeago in visione dorsale di S. amplipennis, Olotipo, 8,8 mm. 

149

150 

68 69 70 

71 72 73 

Fig. 68 - Edeago in visione dorsale di S. welwitschii, Neotipo, 8 mm. 

Fig. 69 - Edeago in visione dorsale di S. brevicornis, Senegal: Thiés, 5,7 mm. 

Fig. 70 - Edeago in visione dorsale di S. viridicincta, Togo, Mt. Kloto, 6,5 mm. 

Fig. 71 - Edeago in visione dorsale di S. ambiguoides, Olotipo, 7 mm. 

Fig. 72 - Edeago in visione dorsale di S. reptilis, Neotipo, 6 mm. 

Fig. 73 - Edeago in visione dorsale di S. aeruginosa, Malawi: Debza, 7,2 mm.

74 75 76 

77 78 79 

Fig. 74 - Edeago in visione dorsale di S. nigella, Olotipo, 7,2 mm. 

Fig. 75 - Edeago in visione dorsale di S. infuscata, Benin, Serou, 5,8 mm. 

Fig. 76 - Edeago in visione dorsale di S. divina, Olotipo, 6,8 mm. 

Fig. 77 - Edeago in visione dorsale di S. ambigua, Lectotipo, 6 mm . 

Fig. 78 - Edeago in visione dorsale di S. parallelipennis, 6,9 mm. 

Fig. 79 - Edeago in visione dorsale di S. hebe, Olotipo, 6 mm. 

151

152 

80 81 82 

83 84 85 

Fig. 80 - Edeago in visione dorsale di S. nigriventris, Olotipo, 6,1 mm. 

Fig. 81 - Edeago in visione dorsale di S. subbrevicornis, Olotipo, 5,8 mm. 

Fig. 82 - Edeago in visione dorsale di S. ovalis, Olotipo, 6,1 mm. 

Fig. 83 - Edeago in visione dorsale di S. staudingeri, Neotipo 4,7 mm. 

Fig. 84 - Edeago in visione dorsale di S. scapha, Olotipo, 6,2 mm. 

Fig. 85 - Edeago in visione dorsale di S. piliventris, Olotipo, 6,6 mm.

86 87 

Fig. 86 - Edeago in visione dorsale di S. rotundata, Tanzania: Iringa, 7 mm. 

Fig. 87 - Edeago in visione dorsale di S. monardi, Olotipo, 5,8 mm. 

153

Sul genere Steraspis Dejean, 1833 (Coleoptera, Buprestidae)

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