08.06.2013 Views

visualizza una anteprima in PDF 4 Mb - Milano da leggere

visualizza una anteprima in PDF 4 Mb - Milano da leggere

visualizza una anteprima in PDF 4 Mb - Milano da leggere

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

74<br />

tiva: egli <strong>in</strong>fatti rappresenta ossessivamente un movimento pressoché contemporaneo<br />

di avvic<strong>in</strong>amento alla donna e di allontanamento <strong>da</strong>lla donna; la comparsa della figura<br />

femm<strong>in</strong>ile sembra essere sempre legata alla sua stessa sparizione. In altre parole, e per<br />

dirla ancora con Benjam<strong>in</strong>, la poesia di Campana pare un’ossessiva messa <strong>in</strong> scena<br />

di un’esperienza dello choc. Anche <strong>in</strong> questo caso, non si tratta certo di un trauma<br />

s<strong>in</strong>golare, tutto personale, ma di qualcosa che sta al cuore dell’esperienza stessa della<br />

modernità urbana. Non a caso, <strong>in</strong>oltre, nella poesia di Campana risulta centrale la<br />

figura della prostituta: donna che si “ama” (e Campana <strong>in</strong>siste, ambiguamente, a dire<br />

che, letteralmente, ama le prostitute con cui si accompagna), e che però si perde; <strong>una</strong><br />

figura ulteriormente <strong>in</strong>tensificata e <strong>in</strong>nalzata, per così dire, al quadrato, <strong>da</strong>ll’immag<strong>in</strong>e<br />

della prostituta del porto: dove l’allontanamento pertiene non meno alla professione<br />

della donna che al luogo, tanto più che a Campana ogni città sembra <strong>una</strong> città di mare,<br />

e sembra perciò avere un porto; e naturalmente ogni città appare come <strong>una</strong> donna... e<br />

così via, secondo i vertig<strong>in</strong>osi processi associativi così caratteristici dell’opera campaniana.<br />

Il vagabondo e i suoi viaggi<br />

Per alcuni anni, all’<strong>in</strong>circa <strong>da</strong>ll’estate del 1903 alla tar<strong>da</strong> primavera del 1906, è probabile<br />

che il vagabon<strong>da</strong>ggio di Campana sia rimasto, per così dire, di piccolo cabotaggio<br />

(tenendo poi presente che si svolgeva prevalentemente a piedi), e di portata chilometrica<br />

abbastanza ridotta: limitandosi alla Toscana e all’Emilia-Romagna. Esiste<br />

però <strong>una</strong> testimonianza che va decisamente contro quest’ipotesi. L’ha raccolta Antonio<br />

Corbara, un medico faent<strong>in</strong>o appassionato di letteratura, <strong>in</strong>tervistando la famiglia<br />

Coll<strong>in</strong>a, che a Faenza ospitò spesso Campana:<br />

Il 6 gennaio 1904 la famiglia Coll<strong>in</strong>a si trovò Campana disteso a dormire<br />

sulla soglia esterna della porta di casa, cioè all’addiaccio (la notte aveva nevicato).<br />

D<strong>in</strong>o tornava <strong>da</strong>lla Russia ed era affamato. Vestiva un cappottaccio<br />

di tipo militare russo, appunto color giallo-nocciola, barba <strong>in</strong>colta, di molti<br />

giorni.<br />

Conviene perciò accogliere con molta cautela la testimonianza. D’altro canto il ricordo<br />

dei Coll<strong>in</strong>a restituisce maggiore fon<strong>da</strong>tezza all’accenno campaniano a un viaggio<br />

(semmai posteriore) a Odessa, cui avrebbe fatto seguito un periodo di peregr<strong>in</strong>azione<br />

<strong>in</strong> Russia <strong>in</strong> compagnia di <strong>una</strong> tribù di z<strong>in</strong>gari. Ci sono però parecchie testimonianze<br />

di marradesi che alludono, sia pure con qualche cautela dubitativa, a svariati viaggi di<br />

Campana verso l’est: <strong>in</strong> Russia, e anche <strong>in</strong> Turchia:<br />

Un’altra volta, tra il 1906 il 1908, <strong>in</strong> casa Coll<strong>in</strong>a si faceva come s’è detto,<br />

della musica. Campana giunse e si distese su un letto. Aspettò che f<strong>in</strong>issero<br />

di suonare, poi si levò e disse: «Riprendo il mio viaggio». Pare che an<strong>da</strong>sse a<br />

Costant<strong>in</strong>opoli.<br />

Si tratta però di ipotesi, tutto sommato piuttosto <strong>in</strong>certe, anzi dubbie senz’altro.<br />

Abbiamo però i riscontri precisi di quello che è il primo vero viaggio documentato del<br />

poeta di Marradi. Fra la metà di maggio e la f<strong>in</strong>e di giugno del 1906, mentre camm<strong>in</strong>a<br />

per la stazione ferroviaria di Bologna, Campana decide improvvisamente di partire.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!