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Nel 1140, l’ultimo discendente dei Banu Hud 11 , Abu Jafar Amad III ayf al-Dawla,<br />
permuta la sua proprietà di Rue<strong>da</strong> de Jalón con <strong>una</strong> casa nel quartiere della cattedrale<br />
di Toledo. Il quartiere della cattedrale e il quartiere franco ad esso adiacente, sono i<br />
soli distretti <strong>in</strong> cui gli stranieri e il sapere lat<strong>in</strong>o siano dom<strong>in</strong>anti, così prende l’avvio<br />
<strong>una</strong> <strong>in</strong>tensa traduzione delle opere di autorità greche e arabe <strong>da</strong>ll’arabo. Stiamo parlando<br />
di <strong>una</strong> causa prossima, naturalmente, perché ci troviamo di fronte non tanto<br />
a un trasferimento di sapere, quanto piuttosto a un sapere che pretende di essere <strong>in</strong>ternazionale,<br />
secondo l’immag<strong>in</strong>e utilizzata <strong>da</strong> Adelardo di Bath, nelle Quaestiones<br />
naturales: il mondo è come un corpo <strong>in</strong> cui alle differenti parti sono state assegnate<br />
funzioni diverse; così parti del mondo diverse sono ricche <strong>in</strong> discipl<strong>in</strong>e differenti e ciò<br />
«che l’anima (del mondo) è <strong>in</strong>capace di provocare <strong>in</strong> <strong>una</strong> s<strong>in</strong>gola zona del mondo, la<br />
genera nella sua totalità».<br />
Nella prima metà del XIII secolo (e <strong>in</strong> particolare fra il 1225 e il 1250) gli scambi<br />
eruditi si <strong>in</strong>tensificano, e i mondi ebraico e islamico condividono con la cristianità un<br />
sapere comune sulla scienza e sulla filosofia; si forma, <strong>in</strong> altre parole, <strong>una</strong> comunità<br />
di studiosi che trascende i conf<strong>in</strong>i politici e l<strong>in</strong>guistici, un fenomeno dovuto, senza<br />
dubbio, anche al successo dei traduttori che <strong>in</strong>nalzano il sapere scientifico dei s<strong>in</strong>goli<br />
gruppi l<strong>in</strong>guistici, s<strong>in</strong>o a far loro raggiungere lo stesso livello di eccellenza. 12<br />
Con la morte di Federico II (1250), lo stupor mundi, splendido rappresentante della<br />
s<strong>in</strong>tesi fra cultura musulmana e cristiana, il testimone passa idealmente a un altro<br />
Staufen, per parte di madre, Alfonso X il Savio, che sale al trono nel 1252, due anni<br />
dopo. Re di Castiglia e di Leon, Alfonso tenta <strong>una</strong> cultura di s<strong>in</strong>tesi nella quale entrano<br />
alla pari, <strong>in</strong>gredienti musulmani, cristiani ed ebrei. Toledo, nel frattempo, resta<br />
luogo di attrazione irresistibile per studiosi, e la corte di Alfonso luogo d’<strong>in</strong>contro di<br />
<strong>in</strong>tellettuali cosmopoliti.<br />
Alla corte di Alfonso, alla f<strong>in</strong>e degli anni C<strong>in</strong>quanta, arriva anche Brunetto Lat<strong>in</strong>i,<br />
che soggiorna a lungo a Oviedo (Castiglia), e lì <strong>in</strong>trattiene stretti rapporti con <strong>in</strong>tellettuali<br />
e traduttori, tra i quali c’è Bonaventura <strong>da</strong> Siena, il traduttore del Liber Scalae<br />
Maometti. E’ <strong>da</strong> dimostrare che sia stato <strong>in</strong>viato <strong>da</strong>i suoi compatrioti ad Alfonso X re<br />
di Castiglia, perché venisse <strong>in</strong> aiuto dei Guelfi <strong>in</strong> Italia; comunque la sua famiglia è<br />
costretta all’esilio e, nel 1260, bandita <strong>da</strong> Firenze. Brunetto si rifugia <strong>in</strong> Francia, dove<br />
dimora per sette anni tra Montpellier e Parigi, coltivando le lettere e <strong>in</strong>trattenendo, con<br />
gli uom<strong>in</strong>i più dist<strong>in</strong>ti di questa città, relazioni di viva amicizia.<br />
Poi, nel 1273, rientra <strong>in</strong> Firenze e qui <strong>in</strong>contra l’adolescente Dante. Brunetto è maestro<br />
di grande fasc<strong>in</strong>o che reca con sé sapere e testi di varia e stratificata derivazione.<br />
Quali Dante conosce? Difficile a dirsi, al di fuori di testi ch’egli esplicitamente <strong>in</strong>dica<br />
di aver letto. Come fare allora per districarsi nel mare delle possibili fonti, nella vastità<br />
11. I Banu Hud furono <strong>una</strong> d<strong>in</strong>astia locale di emiri che governarono Llei<strong>da</strong>, Saragossa e altre<br />
città <strong>da</strong>l 1039 al 1110. ; e il 7 marzo 1277 viene reso pubblico il decreto, risultato di un’<strong>in</strong>felice<br />
<strong>in</strong>iziativa del solito vescovo<br />
12. Cfr. Charles Burnett, Medio Evo, quando l’Occidente voleva imparare <strong>da</strong>ll’Oriente. Relazione<br />
tenuta <strong>in</strong> occasione della conferenza Al di là di Orientalismo e Occidentalismo, organizzata<br />
<strong>da</strong> Reset-Dialogues on Civilizations al Cairo d’ Egitto, <strong>da</strong>l 4 al 6 marzo 2006.<br />
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