leggi questo numero - Savona
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Leccalecca È un <strong>Savona</strong><br />
n Lisa Simpson<br />
protagonista<br />
Tiene banco la multa al <strong>Savona</strong> per i cori offensivi a Maroni,<br />
che nessuno dei presenti ha sentito. Presi da curiosità siamo<br />
andati a sbirciare fra le decisioni del Giudice Sportivo,<br />
fa specie leggere le motivazioni delle multe che la Lega<br />
Pro settimanalmente distribuisce in egual misura fra prima<br />
e seconda divisione: si va dalla discriminazione razziale a<br />
quella territoriale, ai fumogeni, petardi ecc. Tutte sanzioni<br />
plausibili; poi però si comincia a scivolare nel grottesco:<br />
cori offensivi nei confronti del ministro dell’interno (??),<br />
cori offensivi nei confronti dell’arbitro (???), lanci di frutta<br />
secca contro un assistente arbitrale (????), cori offensivi nei<br />
confronti dei tifosi avversari (?????). A leggerle così viene<br />
da sorridere se non proprio da ridere: si ha come l’impressione<br />
che <strong>questo</strong> mondo tenda a prendersi un po’ troppo<br />
sul serio, che sia in corso il tentativo di trasformare gli stadi<br />
in pseudo luoghi di culto nei quali osservare il più rigido<br />
silenzio, mentre gli ufficiali di gara si tramutano in veri e<br />
propri officianti un qualche rito sacro. Purtroppo per loro<br />
nel calcio moderno non c’è più niente di sacro, se non la<br />
fanatica venerazione del dio denaro; il che è una contraddizione<br />
in termini: cosa abbassa più la soglia del pudore<br />
nelle persone del vil denaro? Ecco quindi che gli pseudo<br />
luoghi di culto si scoprono essere fonti pressoché inesauribili<br />
di soldi, basta contare su validi officianti; ecco quindi<br />
che ne basta uno solo, ma zelante, per appioppare multe<br />
senza senso e fuori qualsiasi logica, in maniera da ingrassare<br />
le casse federali. Ecco quindi che le società si trovano<br />
strette fra due fuochi: chiedere l’apporto dei tifosi per evitare<br />
di giocare in un’atmosfera da cimitero e contemporaneamente<br />
sapere che il calore del pubblico sarà un’ottima<br />
scusa per farsi prelevare una fetta d’incasso. Ma dato che<br />
ad ogni azione ne corrisponde un’altra uguale e contraria,<br />
noi che non siamo insensibili a questa situazione abbiamo<br />
già un’idea per contenere i danni: le società regalino ad<br />
ogni officiante di gara un leccalecca con la faccia di Maroni,<br />
così nessuno potrà dire che non viene portato il dovuto<br />
rispetto al Ministro dell’Interno e le multe dovranno, giocoforza,<br />
stare a zero.<br />
Agenzia Marino s.r.l.<br />
via Paleocapa 18 - <strong>Savona</strong><br />
Tel. 019 8386205<br />
n Fabio Astengo<br />
Che scialo! L’espressione, tipicamente meridionale, ci viene naturale<br />
ripensando alle ultime due partite disputate dal <strong>Savona</strong>; il piacere nel<br />
vedere gli striscioni dominare il campo e battere due protagoniste<br />
della Lega Pro come Pro Patria e Rodengo Saiano è stato veramente<br />
notevole. Un cambio di marcia notevole tra la squadra colpita da sindrome<br />
della “prima mezz’ora” a quella autoritaria che abbiamo ammirato<br />
con la Pro Patria e poi, anche se con più fatica, con il Rodengo<br />
Saiano. Un salto di qualità che ha portato ben sei punti in due gare<br />
che, sulla carta, e rano considerate molto difficili. Naturalmente tutto<br />
<strong>questo</strong> non è avvenuto per caso ma, a seguito di una serie di motivi:<br />
Gennaro Ruotolo ha fatto tesoro di ciò che era avvenuto nelle prime<br />
due partite e ha rivisto la formazione base, la squadra è stata stimolata<br />
da un avversario di grido come la Pro Patria e ha tirato fuori il<br />
meglio di sé, infine, la condizione fisica generale è cresciuta. Il mister,<br />
in particolare, ha riportato Di Leo al centro della difesa, ha inserito<br />
sulle fasce Candolini e Mbida e ha finalmente potuto contare nuovamente<br />
sull’apporto di Paolo Ponzo, in precedenza fermato da un<br />
infortunio. I risultati si sono visti eccome! Con i bustocchi i biancoblù<br />
hanno disputato una partita praticamente perfetta, riuscendo a imbrigliare<br />
i lombardi e colpendo al momento giusto con i gol di Tarallo<br />
e Bottiglieri. Inoltre, l’inserimento dei due giovani terzini e lo spostamento<br />
di Di Leo al centro della difesa hanno contribuito a invertire il<br />
trend per quanto riguarda i gol subiti: da quattro gol in due partite a<br />
zero nelle due successive. A che partita abbiamo assistito! Il pubblico<br />
si è spellato le mani applaudendo i biancoblù e partecipando con<br />
entusiasmo, come non si vedeva da tempo, ad ogni azione dei padroni<br />
di casa. L’attesa per la trasferta di Rodengo Saiano è stata quindi<br />
vissuta con il seguente interrogativo: quel fantastico <strong>Savona</strong> era solo<br />
un sogno o può ripetersi? Visto l’esito della trasferta possiamo senza<br />
dubbio affermare che questa squadra è in grado di ripetersi ad altissimi<br />
livelli, anche se certamente la vittoria di Rodengo Saiano è stata<br />
meno netta di quella con i bustocchi. La prima frazione è stata nuovamente<br />
dominata dal <strong>Savona</strong> che ha, come si suol dire, fatto la partita,<br />
il gol è giunto grazie a una squadra presente in ogni zona del campo,<br />
attenta alle mosse degli avversari e pronta a colpire alla prima occasione.<br />
Nel secondo tempo si è dovuto fare i conti con la reazione<br />
dei lombardi, una ottima squadra, e i biancoblù sono scesi in campo<br />
con meno rabbia agonistica. Il black out è durato fino all’episodio del<br />
rigore sbagliato da Altobelli; a quel punto gli striscioni, rinfrancati dal<br />
pericolo scampato, hanno ripreso il consueto vigore portando a casa<br />
tre punti fondamentali. Trovata la “quadra” (come ha detto Di Leo a<br />
fine partita) occorre insistere e provare a fare bottino pieno con tutti,<br />
a cominciare da questa domenica con il Tritium. La vetta è lì, a soli<br />
due punti… il sogno può continuare.<br />
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