08.06.2013 Views

leggi questo numero - Savona

leggi questo numero - Savona

leggi questo numero - Savona

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Periodico di informazione sportiva - Anno IV - Numero 54 - 30 settembre 2010 - Diffusione gratuita copie 5000<br />

Direttore Responsabile Maurizio Vivalda - Registrazione Tribunale di <strong>Savona</strong> n. 584/07 del 13/8/2007<br />

Direttore responsabile: Maurizio Vivalda maurizio.vivalda@ilsavona.com | Redazione: Fabio Astengo fabio.astengo@ilsavona.com | Francesca Astengo francesca.astengo@ilsavona.com<br />

Franco Astengo franco.astegno@ilsavona.com | Marco Pastorino marco.pastorino@ilsavona.com | Alessio Delfino alessio.delfino@ilsavona.com | Elisa Di Padova elisa.dipadova@ilsavona.com<br />

Cristina Enrile cristina.enrile@ilsavona.com | Fabio Parodi fabio.parodi@ilsavona.com | Editore: Delfino&Enrile Editori via Scarpa 10r 17100 <strong>Savona</strong> - via Tiraboschi 2 20135 Milano<br />

Stampa: Mediaprint srl via Mecenate 76 20138 Milano | Pubblicità: pubblicita@ilsavona.com | “Il <strong>Savona</strong>” è una testata di proprietà della Delfino&Enrile Editori ©2007 Riproduzione vietata.<br />

Sponsor Ufficiale<br />

Avanti tutta!<br />

Il Punto<br />

n Maurizio Vivalda<br />

4 vittorie interne, 2 esterne e 2 pareggi, 20 reti segnate,<br />

una squadra a punteggio pieno, ha riposato la Pro Vercelli.<br />

Ecco i dati salienti della quinta giornata del campionato<br />

di Seconda Divisione. La capolista Feralpi Salo’ si aggiudica<br />

il derby bresciano superando in trasferta il Montichiari<br />

(9° 6p) in una gara difficile, dominata per lunghi tratti dai<br />

padroni di casa. La marcatura decisiva è opera di Bracaletti<br />

al 26° in contropiede. I rossoblu reagiscono colpendo<br />

un palo al 29° con Bertazzoli e sfiorano il pareggio in<br />

più occasioni. I gardesani, in 10 dal 64° per l’espulsione<br />

di Colicchio, si difendono con ordine e portano a casa 3<br />

punti molto pesanti. Prima vittoria esterna per il <strong>Savona</strong><br />

(2° 10 p) in casa dell’ex capolista Rodengo Saiano (4a 10<br />

p). Due gli episodi salienti: al 35° il duo delle meraviglie<br />

Bottiglieri-Tarallo confeziona una triangolazione perfetta<br />

e il cigno argentino insacca con una prodezza di sinistro;<br />

al 50° Altobelli jr. spara alle stelle un ineccepibile rigore<br />

fischiato per un fallo di Briano. Partita d’altri tempi allo<br />

Speroni di Busto Arsizio: con un rocambolesco 4 a 3 la<br />

Pro Patria (5a 9 p) supera il Lecco (17° 2 p), che getta alle<br />

ortiche una partita che al riposo conduceva per 3 a 1. Il<br />

match si decide al 92°: corner per i bustocchi e Zanetti<br />

(doppietta) insacca su corner. 1 a 1 tra Renate (15° 3 p) e<br />

Tritium (6° 8 p), partita giocata a porte chiuse. Marcatori<br />

Brognoli per i padroni di casa al 41° e Bortolotto al 58°.<br />

Prima vittoria per l’Entella (13a 4 p) che supera per 2 a 1 il<br />

Canavese (7° 7p). A segno due ex biancoblu: Soragna al 1°<br />

e Marrazzo al 57°. I piemontesi accorciano al 72° con Cristini<br />

e assediano l’area dei chiavaresi che, con non pochi<br />

patemi nel finale, incassano l’intera posta. Primi 3 punti<br />

anche per il Casale (14° 4p) che al Palli vince per 1 a 0 sulla<br />

Sacilese (12a 5p), grazie alla marcatura decisiva di Zenga<br />

al 17°. Gli ospiti, in 10 all’83° per l’espulsione di Corbanese,<br />

sfiorano però il pari all’89 con Colombera che coglie<br />

l’incrocio dei pali. Vittoria del Mezzocorona (8° 6 p) per 2<br />

a 1 ai danni della Sanremese (16a 2 p) che al 6° passava in<br />

vantaggio con Gagliolo. I trentini pareggiano al 24° con<br />

Zanetti (4 gol) e segnano la rete del successo all’88° con<br />

Florean. 1 a 1 infine tra Sambonifacese (10° 5 p) e Valenzana<br />

(11a 5p). Il gol di Staiti all’86° su rigore rovina la festa<br />

degli ospiti, in vantaggio al 51° con Affatigato. Padroni di<br />

casa in 10 dal 25° per l’espulsione di Dal Degan.<br />

È iniziata inesorabile<br />

la scalata alla classifica. Foto<br />

Fabio Astengo


2<br />

rodendo a rodengo<br />

Foto Fabio Astengo<br />

n Fabio Parodi<br />

Rodengo Saiano sta a Brescia come Altare sta a <strong>Savona</strong>, sia<br />

in termini di abitanti che di distanza (fatte salve le curve,<br />

che lì non esistono). La squadra di calcio è stata fondata<br />

nel 1983, nell’87 ha partecipato al primo campionato FIGC<br />

e da quel giorno non ha mai conosciuto l’onta della retrocessione,<br />

anche se nel frattempo non si è fatta mancare<br />

neanche il coinvolgimento in una partita truccata con il<br />

Sant’Angelo Lodigiano (che costò la prima promozione in<br />

C2). Nonostante la giovanissima età, le tre stagioni disputate<br />

fin qui in Lega Pro hanno visto i franciacortini qualificarsi<br />

per due volte ai playoff (eliminati rispettivamente<br />

da Lumezzane e Como). Sei promozioni in 23 anni, e la<br />

settima inseguita con ardore, potrebbero bastare per farci<br />

rodere il fegato dall’invidia; invece c’è dell’altro: Rodengo<br />

fa parte della provincia d’Italia, Brescia, con più squadre<br />

a livello professionistico (5. Napoli e Roma ne contano 4,<br />

Milano 3…). Nonostante la vicinanza, ciascuna di queste<br />

squadre ha i fondi per effettuare campionati a livello ben<br />

più che dignitoso: il Brescia è in A; Lumezzane gioca ormai<br />

stabilmente in C1 e qualche volta è anche andata ai playoff<br />

per la B; Rodengo e Feralpi non nascondono le ambizioni<br />

di promozione nella categoria superiore; Montichiari, se si<br />

dovesse presentare l’occasione, non se la farebbe certamente<br />

scappare di mano, pur senza investimenti milionari.<br />

Merito dei soldi? Senza dubbio, ma non solo: per riuscire a<br />

mantenere squadre in categorie professionistiche non bastano<br />

solo quelli. Lasciando perdere la squadra del capoluogo,<br />

troppo in alto per un possibile paragone, guardia-<br />

Dal Lunedì al Sabato orario continuato 8.15 - 20.00<br />

Domenica mattina 9.00 - 13.00<br />

SuPermercAto coNAD - via Servettaz, 1 <strong>Savona</strong> - Tel. 019.802.554<br />

mo in casa alla altre quattro: il solo a reggersi unicamente<br />

sui denari (e che denari!) è il Feralpi, di proprietà di Giuseppe<br />

Pasini, che è a capo di una multinazionale dell’acciaio<br />

con una decina di stabilimenti in Europa e presidente di<br />

Federacciai; il suo nome è stato più volte avvicinato a quello<br />

di Corioni per una futura, possibile, collaborazione (o subentro)<br />

nel Brescia. Il “Lume” è retto da un presidente che,<br />

a turno, viene scelto fra gli industriali locali, gli altri stanno<br />

in disparte ma non troppo: in altre parole, a Lumezzane<br />

non c’è un imprenditore cittadino che non pensi a come<br />

dare una mano (grande o piccola che sia) alla squadra del<br />

posto. Il Montichiari, per contro, si regge su una struttura<br />

organizzativa da serie A: la società ha infatti realizzato una<br />

rete di collaborazioni con una serie di società vicine, oltre<br />

ad avere una sua società satellite, la Virtus. I monteclarensi<br />

contano anche su Montichiarello: nonostante il nome orribile<br />

la struttura è composta da due campi da 11, uno da<br />

7 e uno da 5 tutti in erba sintetica. Un serbatoio e un’organizzazione<br />

non indifferenti nei quali pescare i giocatori del<br />

domani: se si va a vedere la rosa, infatti, su 26 giocatori ben<br />

14 sono nati in provincia di Brescia e altri 3 sono lombardi.<br />

Il Rodengo Saiano, infine, vive in simbiosi con il paese: su<br />

7.000 abitanti ci sono 25 soci azionisti della società, tutti<br />

gli esercizi commerciali della zona (in un modo o nell’altro)<br />

appoggiano i gialloblu, con il Comune, naturalmente,<br />

in prima fila. Un’ultima annotazione: Lumezzane, Rodengo<br />

Saiano, Montichiari e Salò, messe insieme, superano a malapena<br />

i 60.000 abitanti. Spostiamo gli occhi su <strong>Savona</strong> e<br />

pensiamo se non sarebbe il caso, oltre a rosicare, di cominciare<br />

ad imparare dagli altri.<br />

Enoteca Bolla<br />

BOTTIGLIERIA FONDATA NEL 1930<br />

Via Monti, 16r <strong>Savona</strong> - Tel. e Fax 019 822 613<br />

fili@cheapnet.it


Leccalecca È un <strong>Savona</strong><br />

n Lisa Simpson<br />

protagonista<br />

Tiene banco la multa al <strong>Savona</strong> per i cori offensivi a Maroni,<br />

che nessuno dei presenti ha sentito. Presi da curiosità siamo<br />

andati a sbirciare fra le decisioni del Giudice Sportivo,<br />

fa specie leggere le motivazioni delle multe che la Lega<br />

Pro settimanalmente distribuisce in egual misura fra prima<br />

e seconda divisione: si va dalla discriminazione razziale a<br />

quella territoriale, ai fumogeni, petardi ecc. Tutte sanzioni<br />

plausibili; poi però si comincia a scivolare nel grottesco:<br />

cori offensivi nei confronti del ministro dell’interno (??),<br />

cori offensivi nei confronti dell’arbitro (???), lanci di frutta<br />

secca contro un assistente arbitrale (????), cori offensivi nei<br />

confronti dei tifosi avversari (?????). A leggerle così viene<br />

da sorridere se non proprio da ridere: si ha come l’impressione<br />

che <strong>questo</strong> mondo tenda a prendersi un po’ troppo<br />

sul serio, che sia in corso il tentativo di trasformare gli stadi<br />

in pseudo luoghi di culto nei quali osservare il più rigido<br />

silenzio, mentre gli ufficiali di gara si tramutano in veri e<br />

propri officianti un qualche rito sacro. Purtroppo per loro<br />

nel calcio moderno non c’è più niente di sacro, se non la<br />

fanatica venerazione del dio denaro; il che è una contraddizione<br />

in termini: cosa abbassa più la soglia del pudore<br />

nelle persone del vil denaro? Ecco quindi che gli pseudo<br />

luoghi di culto si scoprono essere fonti pressoché inesauribili<br />

di soldi, basta contare su validi officianti; ecco quindi<br />

che ne basta uno solo, ma zelante, per appioppare multe<br />

senza senso e fuori qualsiasi logica, in maniera da ingrassare<br />

le casse federali. Ecco quindi che le società si trovano<br />

strette fra due fuochi: chiedere l’apporto dei tifosi per evitare<br />

di giocare in un’atmosfera da cimitero e contemporaneamente<br />

sapere che il calore del pubblico sarà un’ottima<br />

scusa per farsi prelevare una fetta d’incasso. Ma dato che<br />

ad ogni azione ne corrisponde un’altra uguale e contraria,<br />

noi che non siamo insensibili a questa situazione abbiamo<br />

già un’idea per contenere i danni: le società regalino ad<br />

ogni officiante di gara un leccalecca con la faccia di Maroni,<br />

così nessuno potrà dire che non viene portato il dovuto<br />

rispetto al Ministro dell’Interno e le multe dovranno, giocoforza,<br />

stare a zero.<br />

Agenzia Marino s.r.l.<br />

via Paleocapa 18 - <strong>Savona</strong><br />

Tel. 019 8386205<br />

n Fabio Astengo<br />

Che scialo! L’espressione, tipicamente meridionale, ci viene naturale<br />

ripensando alle ultime due partite disputate dal <strong>Savona</strong>; il piacere nel<br />

vedere gli striscioni dominare il campo e battere due protagoniste<br />

della Lega Pro come Pro Patria e Rodengo Saiano è stato veramente<br />

notevole. Un cambio di marcia notevole tra la squadra colpita da sindrome<br />

della “prima mezz’ora” a quella autoritaria che abbiamo ammirato<br />

con la Pro Patria e poi, anche se con più fatica, con il Rodengo<br />

Saiano. Un salto di qualità che ha portato ben sei punti in due gare<br />

che, sulla carta, e rano considerate molto difficili. Naturalmente tutto<br />

<strong>questo</strong> non è avvenuto per caso ma, a seguito di una serie di motivi:<br />

Gennaro Ruotolo ha fatto tesoro di ciò che era avvenuto nelle prime<br />

due partite e ha rivisto la formazione base, la squadra è stata stimolata<br />

da un avversario di grido come la Pro Patria e ha tirato fuori il<br />

meglio di sé, infine, la condizione fisica generale è cresciuta. Il mister,<br />

in particolare, ha riportato Di Leo al centro della difesa, ha inserito<br />

sulle fasce Candolini e Mbida e ha finalmente potuto contare nuovamente<br />

sull’apporto di Paolo Ponzo, in precedenza fermato da un<br />

infortunio. I risultati si sono visti eccome! Con i bustocchi i biancoblù<br />

hanno disputato una partita praticamente perfetta, riuscendo a imbrigliare<br />

i lombardi e colpendo al momento giusto con i gol di Tarallo<br />

e Bottiglieri. Inoltre, l’inserimento dei due giovani terzini e lo spostamento<br />

di Di Leo al centro della difesa hanno contribuito a invertire il<br />

trend per quanto riguarda i gol subiti: da quattro gol in due partite a<br />

zero nelle due successive. A che partita abbiamo assistito! Il pubblico<br />

si è spellato le mani applaudendo i biancoblù e partecipando con<br />

entusiasmo, come non si vedeva da tempo, ad ogni azione dei padroni<br />

di casa. L’attesa per la trasferta di Rodengo Saiano è stata quindi<br />

vissuta con il seguente interrogativo: quel fantastico <strong>Savona</strong> era solo<br />

un sogno o può ripetersi? Visto l’esito della trasferta possiamo senza<br />

dubbio affermare che questa squadra è in grado di ripetersi ad altissimi<br />

livelli, anche se certamente la vittoria di Rodengo Saiano è stata<br />

meno netta di quella con i bustocchi. La prima frazione è stata nuovamente<br />

dominata dal <strong>Savona</strong> che ha, come si suol dire, fatto la partita,<br />

il gol è giunto grazie a una squadra presente in ogni zona del campo,<br />

attenta alle mosse degli avversari e pronta a colpire alla prima occasione.<br />

Nel secondo tempo si è dovuto fare i conti con la reazione<br />

dei lombardi, una ottima squadra, e i biancoblù sono scesi in campo<br />

con meno rabbia agonistica. Il black out è durato fino all’episodio del<br />

rigore sbagliato da Altobelli; a quel punto gli striscioni, rinfrancati dal<br />

pericolo scampato, hanno ripreso il consueto vigore portando a casa<br />

tre punti fondamentali. Trovata la “quadra” (come ha detto Di Leo a<br />

fine partita) occorre insistere e provare a fare bottino pieno con tutti,<br />

a cominciare da questa domenica con il Tritium. La vetta è lì, a soli<br />

due punti… il sogno può continuare.<br />

3


4<br />

A tutto campo con il mister<br />

Da infaticabile mediano a mister esigente. Un unico leit motiv: mai accontentarsi!<br />

n Elisa Di Padova<br />

Gennaro Ruotolo, 43 anni, infaticabile<br />

mediano rossoblù, non ha bisogno di<br />

molte presentazioni. Il tecnico del <strong>Savona</strong><br />

nasce il 20 marzo del 1967 a Santa Maria<br />

a Vico. Centrocampista difensivo inizia la<br />

sua carriera nel 1984 nel Sorrento in C2 e<br />

ottiene la promozione in C1. Titolare inamovibile,<br />

nel 1986 passa all’Arezzo nella<br />

serie cadetta e nel 1988 approda sotto la<br />

Lanterna al Genoa, dove colleziona 444<br />

presenze (e 35 reti), il record assoluto di<br />

presenze con la casacca rossoblù. La carriera<br />

da allenatore è storia recente e dopo<br />

l’esperienza di Livorno Ruotolo torna in<br />

Liguria, questa volta sotto la Torretta…<br />

Foto Fabio Astengo<br />

Com’era Ruotolo giocatore?<br />

“Ho sempre pensato che nella vita bisogna<br />

imporsi degli obiettivi da raggiungere, io da bambino avevo come<br />

obiettivo quello di arrivare a giocare in una categoria importante. Pensavo<br />

solo a fare <strong>questo</strong> mestiere, lo adoravo, faceva proprio parte di me.<br />

Ho iniziato per strada come tanti miei coetanei o nei campetti sterrati<br />

e pieni di pietre di periferia. Giocavo prima di andare a scuola, giocavo<br />

appena uscito da scuola, dopo pranzo, al pomeriggio, prima di cena. In<br />

tutto il mio tempo libero ero con un pallone tra i piedi. Ci scommettevamo<br />

mille lire che alla fine della partita ci dividevamo con la squadra che<br />

aveva vinto. Crescere in <strong>questo</strong> modo, per la strada, mi ha fatto capire<br />

tante cose e mi ha fatto crescere furbo e smaliziato. A 14 anni dopo la<br />

3°media volevo solo giocare a calcio, nonostante le proteste della mia<br />

famiglia ho smesso di studiare, lavoravo e giocavo. Facevo l’imbianchino,<br />

ho fatto tanti lavori per potermi mantenere e avere la possibilità di continuare<br />

a giocare: il macellaio, il meccanico, il calzolaio. Mi alzavo alle 6 del<br />

mattino e intanto giocavo in Prima Categoria, cercavo di tenermi liberi<br />

due pomeriggi per gli allenamenti. Tutto <strong>questo</strong> fino a 16 anni, nel 1984,<br />

quando sono andato a Sorrento in C2 e quell’anno fummo promossi. Il<br />

mio pensiero quando ho cominciato è sempre stato <strong>questo</strong>: devo arrivare<br />

lassù e rimanerci tanti anni. Ruotolo giocatore ha iniziato così, con<br />

tanta voglia di crescere e di sfruttare tutte le occasioni”.<br />

Da <strong>questo</strong> punto di vista quindi molto simile al Ruotolo allenatore<br />

che non si accontenta mai: ci vorrebbero tanti “Ruotoli” in campo?<br />

“… tanti Ruotoli? Forse per l’approccio ma non c’è solo bisogno di corsa<br />

in una squadra… quant’è importante la fantasia! Io comunque cerco di<br />

passare ai ragazzi <strong>questo</strong> mio modo di pensare e così sono sicuro che alla<br />

lunga i risultati li fai e ti togli anche delle soddisfazioni e ti diverti. Chi non<br />

fa sacrifici non si toglie delle soddisfazioni: chi non va a dormire presto,<br />

chi non si alimenta nel modo giusto, chi non si allena con costanza e da<br />

professionista, magari può giocare, ma non so fino a che punto può arrivare”.<br />

Viene subito da pensare a Ponzo sentendo queste parole: quanto si<br />

assomigliano Ruotolo e Ponzo?<br />

“Mi rispecchio molto in Paolo per la sua determinazione in campo e per<br />

il modo con cui affronta le partite. Ma diciamo che mi rispecchio tanto<br />

anche in Cannarsa, Piccioni, insomma in tutti i meno giovani che hanno<br />

nel loro dna <strong>questo</strong> modo di fare calcio. Io ho giocato fino a 39 anni, i ritmi<br />

sono alti, bisogna correre e poi oltre le gambe bisogna saper allenare<br />

la testa…”.<br />

La prima impressione sul Presidente Pesce e sulla Società <strong>Savona</strong><br />

in generale.<br />

“Il Presidente è una persona straordinaria, ha voglia di togliersi delle<br />

soddisfazioni e di partecipare a tutte le situazioni del <strong>Savona</strong>. Sta cercando<br />

di trasferire la sua mentalità imprenditoriale a livello calcistico ed è<br />

bellissimo il modo in cui lo sta facendo. Come lui i vicepresidenti, il Direttore<br />

Generale e tutti i collaboratori: mi sono trovato subito benissimo!”.<br />

Cosa ti aspettavi da <strong>Savona</strong>: parliamo della piazza e dei tifosi…<br />

“Beh analizzando le medie spettatori e il campionato la piazza di <strong>Savona</strong><br />

sta rispondendo molto bene. Anche come calore, qui si percepisce che<br />

c’è tanta fame di calcio che conta, c’è voglia di venire allo stadio per sostenere<br />

la propria città. Da calciatore so cosa significa l’apporto e l’affetto<br />

dei tifosi per chi sta in campo…”.<br />

Un giudizio sul nostro girone e sulle avversarie del <strong>Savona</strong>?<br />

“Questo è un girone che può sorprendere per <strong>questo</strong> dobbiamo essere<br />

sempre pronti e attenti facendo le cose con criterio. È un girone difficile<br />

in cui sono importanti sia le componenti tecniche che quelle fisiche”.<br />

Com’è lo spogliatoio visto con gli occhi di un mister che fino a pochi<br />

anni fa era abituato a scendere in campo e sudare insieme ai compagni?<br />

“Si sta formando un bel gruppo. Si percepisce sintonia, crescita e concentrazione<br />

sia in allenamento che in partita. Se mi viene voglia di giocare?<br />

Certo che mi viene: ogni tanto vorrei proprio entrare in campo e dare<br />

una mano anche io!”.<br />

Dove può arrivare <strong>questo</strong> <strong>Savona</strong>?<br />

“Dove lo vogliamo fare arrivare noi! Lo dico sempre: volere è potere, poi è<br />

ovvio ci sono tante componenti in gioco però noi dobbiamo essere bravi<br />

a portare tutte queste componenti a nostro vantaggio. Io non dirò mai:<br />

voglio arrivare primo. Dico solo che arriveremo a toglierci tante, tante<br />

soddisfazioni!”.<br />

POLLI ALLO SPIEDO<br />

ARROSTI DI OGNI TIPO<br />

COTTI O CRUDI A RICHIESTA<br />

FORMAGGI E PRODOTTI<br />

TIPICI REGIONALI<br />

C.so Tardy & BeneCh 88-90r - savona<br />

tel. 019 801062 - polleriacriemauri@tiscali.it


Appunti per una storia del calcio provinciale<br />

57-58: Libertà Lavoro in promozione<br />

Il Varazze sale in IV Serie; l’Albisola vince la Coppa Bacigalupo<br />

Ecco la vittoriosa Libertà e Lavoro - Speranza attorniata dai grandi dirigenti Cacciabue, Rebagliati, Sclano e dall’allenatore Zamboni presentiamo<br />

gli undici della formazione rossoverde 1957-58: D’Aprile, Rebagliati, Saettone, Cattardico, Sguerso, Santi, Papa, Mistrangelo, Livio Berruti, Antonio<br />

Murialdo, Pastorino.<br />

Ancora il racconto di una stagione da non dimenticare, la stagione<br />

57-58 che segna, prima di tutto, il ritorno del <strong>Savona</strong>, dopo qualche<br />

stagione d’oblio, al livello interregionale: si tratta di una annata di assestamento<br />

e di riqualificazione per i campionati di Serie C e di IV<br />

Serie.<br />

La Federazione ha, così, suddiviso la IV Serie in due categorie: Interregionale<br />

di I e di II Serie e gli striscioni (secondi nel torneo di Promozione<br />

56-57 alle spalle dell’Andrea Doria, senza aver perso neppure una<br />

partita) sono riammessi per “meriti sportivi”.<br />

Un capolavoro di Stefano Delbuono che stava già allestendo lo squadrone<br />

della rinascita( a Novembre effettuerà, infatti, due grandi acquisti:<br />

Ilvo Nadali dal Messina e Corrado Teneggi dal Verona), questa<br />

però è l’annata di Livio Gennari e dei suo magici “corner”: dodici mesi<br />

dopo infatti il <strong>Savona</strong> allenato da Pelizzari infilerà tutte le antagoniste<br />

ritornando trionfalmente in Serie C.<br />

Per adesso ci si deve accontentare dell’ottavo posto in coabitazione<br />

con Magenta e Asti, mentre brilla la stella del Vado (terzo posto alle<br />

spalle di Entella e Andrea Doria) e la Veloce non ce la fa a tenere il<br />

passo classificandosi dodicesima e scendendo al livello inferiore.<br />

Si gioca ancora in Corso Ricci, anche se in una intervista rilasciata a<br />

Pino Cava per “<strong>Savona</strong> Sport” il sindaco, prof.G.B.Urbani annuncia che<br />

per la prossima stagione sarebbe stato pronto il nuovo impianto di<br />

Legino (poi ci si metterà di mezzo il delitto Martirano, quello dell’”uomo<br />

in abito blu”, l’ing.Fenaroli, progettista dello Stadio finirà a Porto<br />

Azzurro, e l’inaugurazione slitterà di 12 mesi: ma questa è un’altra<br />

storia).<br />

E’ un momento difficile per gli impianti sportivi a <strong>Savona</strong>, in pratica<br />

per il calcio c’è proprio il solo Corso Ricci mentre la Valletta è esclusivamente<br />

appanaggio dell’Atletica (pista di 290 metri, figuriamoci!)<br />

ed il CSI ancora da costruire: il vecchio campo sulle rive del Letimbro<br />

è così sfruttatissimo (quattro partite ogni domenica) e molte squadre<br />

savonesi debbono arrangiarsi tra Albisola, le Traversine e Quiliano.<br />

Occupiamoci però del calcio giocato.<br />

Interregionale II Serie, tre savonesi allo start, con questi organici:<br />

Vado (terzo posto):Traverso, Magnetto, Murialdo, Vacca, Nardini, Martinucci,<br />

Negro, Perata, Griffo, Biggi, Calamano ( Grattarola, Gaglione,<br />

Peluffo, Rosasco, Pagano)<br />

<strong>Savona</strong> (ottavo posto):Bruzzone, Galindo, Valentino Persenda, Papes,<br />

Nadali, Mariani,Pastorino, Mantero, Teneggi, Gennari, Basilio Parodi<br />

(Cavo, Bruno, Valle, Paltrineri, Grino, Biglino)<br />

Veloce (dodicesimo posto): Mariani, Gambetta, Rossi, Turco, Ballauco,<br />

Grazzini, Lauretano, Casanova, Minuto Pepè, Rasetti, Opisso ( Casella,<br />

Badano, Mantero, Boglietti).<br />

In promozione è la grande stagione del Varazze che, al termine di un<br />

duello all’ultimo sangue con il Finale, strappa il primato ai giallo-rossi<br />

per un punto e sale trionfalmente in IV Serie.<br />

I nero-azzurri si impegnano anche nelle finali nazionali di categoria e,<br />

dopo aver eliminato Trinese e Azzurra Sandrigo non riescono a superare<br />

l’ostacolo Rescaldinese.<br />

Una stagione eccezionale per i varazzini allenati dal duo Felice Levratto-Giusto.<br />

Al campionato parteciparono nove squadre della nostra provincia.<br />

Ne presentiamo gli organici:<br />

VARAZZE (primo posto): Merlo, Fantini, Pallaro, Angeli, Maritano, Leoncini,<br />

Calabria, Zunino, Bruzzone, Testera, Carlotto ( Delogu, Molinari,<br />

Pascutto)<br />

FINALE LIGURE (secondo posto):Marchisio, Luciano, Hanset, Cresci,<br />

Soraggi, Marchese, Neri, Baghino, Bergallo, Arati, Chiesa (Caviglia, Capanni,<br />

Delfino, Pischedda, Perata)<br />

ALASSIO (quarto posto): Provera, Ciferri, Schivo II,Calzolari, Merlo,<br />

Schivo I, Iezzi, Riolfo, Moracci, Giovanelli, Testa (Bith)<br />

CARCARESE (quinto posto):Giorgi, Fiorucci, Moro, Marrone, Mallarini,<br />

5


6<br />

Amedeo, Zilli, Sesena, Della Paola, Wich, Introini (Bottarelli, Bottero)<br />

ALBENGA (sesto posto): Franchi, Salomone, Grosso, Gaetti, Neuhoff,<br />

Invernizzi, Manitto, Ranzini, Lanteri, Ciotti, Marchese ( Malco, Calarco)<br />

QUILIANO (nono posto): Martini, Barsi, Camici I, Tullio Pierucci, Vallarino,<br />

Spinelli, Vivalda, Gambino, Sbaiz, Ferrero, Rossi (Giorgetti, Salomone,<br />

Facco, Pessano)<br />

CAIRESE (decimo posto):Mirti, Sugliano, Grossi, Veglio, Assandri, Porotto,<br />

Tomà, Zucchero, Zunino, Vacca, Toso ( Soprani, Fedele, Campomizzi,<br />

Mazzacani, Cigolini, Tomat)<br />

LOANESI (dodicesimo posto):Anselmo, Bovero, De Biase, Biggi, Vignolo,<br />

Armella, Morchio, Antbo, Firpo, Della Valle, Spampinato ( Boi,<br />

Piacentini, Mucci, Pacchioni)<br />

ALBISOLA (sedicesimo posto): Mura, Varicelli II, Gambetta, Reggiori,<br />

Rosati, Bertolotto, Ilgrande, Morganti, Caruso, Briano, Allocco ( Rabino,<br />

Varicelli I, Scarrone, Guglielmelli).<br />

L’attenzione degli sportivi savonesi fu però rivolta principalmente<br />

al campionato di I divisione che risultò fortemente combattuto; alla<br />

fine prevalse per un due punti di vantaggio la Libertà Lavoro Speranza<br />

di Lavagnola che superò Val<strong>leggi</strong>a ed Altarese.<br />

Un successo che proiettò i rossoverdi nel campionato di Promozione ,<br />

la storica Serie A dei dilettanti liguri: il successo del “Club” (così erano<br />

denominata la SMS di Lavagnola sede della società, contraltare “rosso”<br />

alla parrocchia, la cui squadra la Lavagnolese militava nello stesso<br />

girone, in tempi davvero da Don Camillo e onorevole Peppone)<br />

fu accolto con grade soddisfazione anche per la popolarità dei suoi<br />

massimi dirigenti, gli indimenticabili Cacciabue e “Titto” Rebagliati<br />

e alla bravura dell’allenatore Natale Zamboni, un tecnico all’avanguardia,<br />

tra i primi nella nostra provincia (assieme a Felice Pelizzari e<br />

all’immancabile prof.Eliseo Colla, all’epoca preparatore atletico della<br />

Veloce) a frequentare i corsi di Coverciano.<br />

Tutti e tre comunque mantenevano le rispettive professioni. Zamboni<br />

lavorara al comune di Bergeggi, Pelizzari a quello di Vado, Colla<br />

insegnava educazione fisica al Liceo Classico “Chiabrera”.<br />

Nelle fila dei rossoverdi (colori ereditati dalla recente fusione con la<br />

gloriosissima Speranza) va ricordata la presenza di Sergio Sguerso (il<br />

“maestro”, perchè, anch’egli dilettante purissimo insegnava alle scuole<br />

elementari) un protagonista della vita cittadina anche nel campo<br />

della cultura e della politica.<br />

Passiamo, comunque, al dettaglio di quel campionato di Prima divisione<br />

pubblicando la classifica:<br />

Libertà Lavoro Speranza 29; Val<strong>leggi</strong>a 27, Altarese 27, Cengio 26,<br />

Arma Juve 25, Lavagnolese 23, Auxilium Alassio 22, Stella Rossa 18,<br />

Valbormida 17, AVIS Val<strong>leggi</strong>a 17, Santa Cecilia 11, Villetta 10, Gloria 5.<br />

Disponiamo delle “rose” di alcune di queste squadre e le riportiamo<br />

di seguito:<br />

LIBERTA’ LAVORO SPERANZA. Natali, Santi, Farfazi, Mazzucco,<br />

Sguerso, Cattardico, Frione, Ongaro, Murialdo, Mistrangelo, Livio Berruti<br />

(D’Aprile, Faccio, Saettone, Rebagliati, Borra, Cagnasso, Pastorino,<br />

De Michelis)<br />

VILLETTA: Belgrano, Rapetto, De Prati, Ferro, Bossolino, Ghibaudo,<br />

Baglietto, Liberatori, Mira, Bolla, Giordano (Lusa) presidente Rinaldo<br />

Bertone (latteria in cima a via Montegrappa) d.t. Berto Marino (un<br />

grande competente, un uomo dalla raffinata cultura) all. Riccobaldi.<br />

STELLA ROSSA: Bonanni, Walter Morando, Pino Marte, Visconti, Bartolini,<br />

“Ciatto” Bazzano, Bennati, Novaro, Damiani, Tambuscio, Ciacci (<br />

in seguito apprezzato segretario del <strong>Savona</strong> FBC, deceduto qualche<br />

mese fa proprio mentre assisteva ad una gara dei suoi amati “striscioni”).<br />

Nella rosa, anche Tagliavini, Lucio Furci, Pertuso, Imovilli, Suetta.<br />

Presidente: Vallarino, direttore tecnico Enrico Fabbri, cassiere un altro<br />

“maestro” Eduardin Travi, allenatore Renato Borzone (scarpe “Grimaldi”<br />

in via Pia).<br />

ALTARESE: Elvio Curti, oddera, Schinca, Mascelli, Piccardi, Mazzucco,<br />

Rapetto, Scaramucci (ex-Juventus), “Pep” Berruti, Bazzano, Marengone<br />

(Mozzone, Occhi I, Peluffo, Mignone, Remotti, Repetto, Bormida,<br />

Rolando). Presidente Taffarello allenatore Leter Tavanti (la vera “bandiera”<br />

dell’Altarese, di seguito giocatore, allenatore, presidente negli<br />

Stella Rossa Juniores 1957-58 con l’allenatore Vadone schierata la formazione<br />

titolare: Profumo, Isetta, Soldi, Martinengo, Vassallo, Vittorio<br />

Martino, Mellino, Gandolfo, Gai, Spilimbergo, Gelfi.<br />

anni’60 al momento della fortunata sponsorizzazione da parte delle<br />

Terme Vallechiara).<br />

GLORIA: Angelini, Duce, Valdettaro, Sobrero, Tagliavini, Buccheri, Gibertini,<br />

Amedeo, Cardani, Battaglino, Ajassa ( Durighello, Fazio, Calcagno,<br />

Melogno, Sciani, Salto) presidente Emilio Duce, allenatore, un<br />

altro indimenticabile: Bruno Curti ( in seguito a lungo responsabile<br />

del settore giovanile del <strong>Savona</strong> FBC).<br />

Grande sorpresa, infine, nella “Coppa Bacigalupo” il più importante<br />

torneo giovanile dell’epoca: il successo finale, infatti, arrise all’Albisola<br />

allenata da Canepa che, contro tutti i pronostici, superò nella finale<br />

(2-1) la squadra juniores del <strong>Savona</strong>.<br />

Ecco le formazioni di tutte le squadre partecipanti:<br />

ALBISOLA: Manni( grande portiere anche a pallanuoto), Gemelli, Tibaldi,<br />

Barioglio, Giacobbe, Scarrone, Vicini, Guglielmelli, Ferro, Boggi,<br />

Campaner all.Canepa<br />

SAVONA: Pescio, Caviglione Carletto, Briano, Pieri, Cattaneo, Zappa,<br />

Ongaro, Mapelli, Frione, Bracco, Buftalmo all. Dante “Cicerin”<br />

STELLA ROSSA: Prefumo, Isetta, Gelfi, Calandriello, Vassallo “Zena”,<br />

Vittorio Martino, Gandolfo, “Pancho” Martinengo, Gai, Splimbergo,<br />

Pelizzari., all. “il mago” Vadone<br />

VADO: Cortese, Gianni Borgo, Landucci, Balestrino, Giusto, Chiacchio,<br />

Parigi, Botta, Stognone, Bracali, Suraci. All.Romualdo Chittolina<br />

LIBERTA’ LAVORO SPERANZA: Traversa (“gatto magico”, scomparso<br />

giovanissimo), Arbarello, Ottone, Sacco, Cagnazzo, Bevilacqua, Acuto,<br />

Giamello, Ravera, Tessitore Monaco, all. Rebagliati<br />

QUILIANO: Peluffo, Briano, Patrone, Bruzzone, Murialdo, Logli, Ottonello,<br />

Negro, Raberto, Gerdo, Pollero. Allenatore: Parodi.<br />

VILLETTA: Scagliola, Rossi, Costamagna, Ernestino Monti, Guarnotta,<br />

Save, Gamba, Calissano, Enrico Pierucci, Adriano Rovere, Minuto all.<br />

Boggio<br />

SANTA CECILIA: Scolletta, Pisu, Cabiati, Di Feo, Masala, Scavarda,<br />

“Strin” Di Maggio, Gaggero, Pampuro, Peghini, Gervasio, all. (ovviamente,<br />

una militanza cinquantennale) “Nini” Gaggero.


Finali e spareggi<br />

nella storia del <strong>Savona</strong><br />

L’ultima esperienza al Bacigalupo con la Tritium<br />

n Franco Astengo<br />

Torna al “Bacigalupo”, dopo pochi mesi, la Tritium, la squadra di Trezzo<br />

d’Adda dai colori biancocelesti: si tratta della prima volta in campionato.<br />

La visita precedente (4-1 per il biancoblu assoluti padroni del campo) fu<br />

dovuta, infatti, allo svolgimento delle “finali” per lo scudetto dilettanti<br />

svoltosi tra le vincenti dei gironi di Serie D 2009-2001 ( il titolo, alla fine,<br />

come tutti ricorderanno andò al Montichiari).<br />

L’occasione, però, è buona per ricordare le occasioni in cui il <strong>Savona</strong> è stato<br />

impegnato, nel corso della sua storia, in spareggi, paly-off e quant’altro:<br />

insomma in una prosecuzione del campionato oltre le giornate stabilite<br />

Ricordiamo, comunque, questi precedenti storici. In due occasioni si è<br />

trattato di spareggi secchi. Due occasioni ancor a ben vive nella memoria<br />

degli appassionati : la prima si verificò il 17 Maggio 1992, sul terreno del<br />

“Natal Palli” di Casale, la squadra diretta da Corrado Orcino uscì battuta<br />

(ma non sconfitta), a causa della “lotteria” dei rigori dall’ Oltrepo, terminato<br />

a pari punti con gli striscioni al termine della “stagione regolare” nel<br />

girone del campionato Interregionale. Dopo 120’ la partita era finita 0-0,<br />

ed i rigori sancirono il 4-2 per i biancoverdi. Ricordiamo l’intero <strong>Savona</strong><br />

di quel giorno sfortunato : Viviani, Carrea, Mozzone (90’Bonomo), Falco,<br />

Milani, Baldi, Canu, Capurro, Gatti, Peselli, Barozzi (75’Bocchi).<br />

Il ricordo successivo è quello che ci riporta a Voghera il 19 Maggio 2002: di<br />

fronte <strong>Savona</strong> ed Ivrea, per giocarsi in 90’, il passaggio in Serie C/2.<br />

Si trattò di una grande vittoria, ottenuta con il minimo scarto grazie ad<br />

una rete di Bracaloni realizzata al 31’ del secondo tempo.<br />

Ricordiamo , allora, anche la formazione messa in campo quel giorno da<br />

Felice Tufano: Iacono, Piccolo, Barone, Perrella, Biffi, Di Gioia, Contino, Bracaloni<br />

(88’ Riolfo), Peluffo, Aloe (58’ Lamberti), Sala (92’ Solari).<br />

Se andiamo, però, a ripercorrere le pieghe della nostra storia più antica<br />

ritroviamo altre occasioni in cui i biancoblu dovettero affrontare “code” di<br />

campionato.<br />

Negli anni’30, infatti, i campionati di I Divisione (così era denominata la<br />

terza serie sino al 35-36) e, poi, di Serie C prevedevano la disputa di finali<br />

tra le vincenti dei diversi gironi, al fine di determinare le promuovende in<br />

Serie B.<br />

Al <strong>Savona</strong> un tale impegno capitò, così, in ben quattro occasioni.<br />

Al termine dell’annata 31-32, dopo aver superato nel girone A la Sampierdarenese,<br />

i sogni dei vari Palmeto, Grassi , Perlo, Caviglia, Canepa, Borgo si<br />

infransero di fronte al Messina (che allineava, addirittura, il famoso nazionale<br />

Cevenini III) : il “gironcino” finale comprendeva, in quell’occasione anche<br />

la Spal (sconfitta per 6-0 in Corso Ricci) ; i biancoblu furono sconfitti,<br />

alla fine, per 3-0 proprio al “Celeste” di Messina.<br />

Nella stagione 33-34 gli striscioni affrontarono, nelle finali, Catania, Biellese,<br />

Reggiana.<br />

La squadra (imperniata sui quattro, famosi, “moschettieri” : Vanara, Cane-<br />

pa, Caviglione, Borgo) si fermò ad un punto dai rossoazzurri etnei : risultò<br />

decisiva la sfida perduta a Reggio Emilia, dove il 3-1 a favore dei padroni<br />

di casa fu determinato dal pessimo arbitraggio del fiorentino Pizziolo.<br />

Serie B sfiorata anche nell’annata 38-39 : la compagine allenata da Felice<br />

Levratto (che svolgeva anche le funzioni di giocatore) allineava un “mix”<br />

tra anziani (ancora Vanara, Canepa e Borgo) e virgulti, che poi avrebbero<br />

formato l’ossatura della squadra nella futura Serie B (Morchio, Sandroni).<br />

Il girone risultò appannaggio del Brescia, che pure fu sconfitto a <strong>Savona</strong><br />

per 2-0 (doppietta di Vanara). Fu fatale (ancora una volta !) una sconfitta<br />

a Reggio Emilia.<br />

Dodici mesi dopo (39-40) finalmente il grande salto : grazie ad un rocambolesco<br />

pareggio a Spezia (2-2, con rete finale dello “zoppo” Borel I, che<br />

voleva andarsene e fu risospinto a viva forza in campo dal direttore tecnico<br />

Roggero) gli striscioni riuscirono a raggiungere la Serie B (nel girone<br />

finale c’erano anche il Taranto e la solita Reggiana). La squadra, diretta<br />

dall’ungherese Hajos, era stata rinforzata da molti atleti che avrebbero,<br />

poi, frequentato i campi della Serie A : Vaschetto, il già citato Borel, Piana,<br />

Gè.<br />

Con un vero e proprio balzo in avanti nel tempo passiamo alla “poule scudetto”,<br />

già svoltasi al termine della vittoriosa stagione 2001-2002:i biancoblu<br />

affrontarono in casa il Pordenone (2-2) ed in trasferta l’Olbia (1-1) e<br />

furono proprio i bianchi isolani (all’epoca allenati da Foschi) a qualificarsi<br />

per la finale con Aglianese, Gladiator (di Santa Maria Capua a Vetere, per<br />

la precisione) e Fano.<br />

Iniziò poi la litania triste degli spareggi per non retrocedere: sfortunato<br />

quello relativo alla stagione 2003-2004; avversario il Legnano con due<br />

pareggi (0-0 in casa e 1-1 in quel di Sesto San Giovanni; rete di Peluffo)<br />

che significò l’abbandono (per fortuna rivelatosi provvisorio) della C2.<br />

Positivo, dopo un grande spavento quello 2004-2005, in Serie D, avversario<br />

il Versilia (anche in <strong>questo</strong> caso due pareggi :0-0 e 1-1 con l’ancora<br />

celeberrimo goal di Piovesan al 94’); ancora negativa la triade di incontri<br />

disputati in conclusione del campionato 2005-2006 sempre in Serie D<br />

(superato il Vigevano, ai calci di rigore, sul neutro di Giaveno; il doppio 1-0<br />

a favore e contro con la Castellettese avrebbe significato la retrocessione<br />

in Eccellenza).<br />

L’intervento del gruppo guidato dall’avvocato Romani evitò, come tutti<br />

ricordiamo la tragica eventualità e al termine dei campionati 2006-2007 e<br />

2007 – 2008 gli striscioni si trovarono così impegnati nei platonici play-off<br />

di Serie D, cedendo comunque subito le armi ( uno 0-2 subito dal Voghera,<br />

ed un 1-2 incassato al “Lamarmora” in Biella).<br />

Infine il già ricordato 4-1 alla Tritium, ultima esperienza al Bacigalupo (in<br />

seguito i savonesi sarebbero approdati alle finali nazionali in Emilia – Romagna,<br />

cedendo soltanto alla finalissima con i bresciani del Montichiari,<br />

ma è storia troppo recente per ricordarla nel dettaglio)<br />

tutte le notizie del <strong>Savona</strong> Calcio e dello sport provinciale su<br />

www.savonanews.it<br />

7


<strong>Savona</strong> vs Pro Patria.<br />

Lo scacco matto minuto per minuto.<br />

n Francesca Astengo<br />

19/9/2010: Arrivano al Baci i Tigrotti, quelli che fanno<br />

paura. Dopo aver espugnato Casale e passeggiato sulla<br />

Valenzana, sbarcano a Sanna tronfi di un palmares<br />

storico e di una classifica, criptica, che li vede quasi<br />

lassù. Gli striscioni al bivio: vincere o...14.50: C’è gente<br />

sugli spalti del Baci, gente mai vista e stravista. Tutti<br />

in orario, da genitori preoccupati. “Eh vincere oggi...<br />

sarebbe...” e nessuno ha il coraggio di dirlo. In alto alla<br />

sinistra del padre (per chi guarda dalla gradinata) una<br />

cinquantina dei loro; condividono coi nostri l’obiezione<br />

alla tessera, non la multa da 5 mila euro per offese<br />

al ministro padano (Perché loro sono più padani? O<br />

perché non si sentivano?). 6’: C prova Piccioni. C siamo<br />

davvero. Nessuno se l’aspettava, ma la Pro Patria non<br />

è lucida, e gli striscioni in casa hanno quel qualcosa in<br />

più. Si canta convinti, in pochi. 25’: Tarallo ribadisce in<br />

rete dopo la traversa colpita di testa da Facchinetti. Il<br />

“boato che farà tremar la terra e il mar” c’è davvero, e<br />

il miracolo prende corpo quando dall’alto voci angeliche<br />

irrobustiscono i cori dei più piccoli. <strong>Savona</strong> tor-<br />

na unita, la gradinata canta tutta (quella che cantava<br />

prima) e la strada al professionismo sembra spianata,<br />

piano piano si cresce in tutti i settori. 69’: Bottiglieri ci<br />

mette la zampa e rispedisce a casa i bustocchi (che<br />

diventano violenti). “Ci vuole altro”, sembra voler dire<br />

il bel sorriso dell’argentino. Più che una vittoria, una<br />

legittimazione: il 2 a 0 inferto ai favoritissimi significa<br />

che è tutto vero, che le intenzioni sono delineate, che<br />

non ci si potrà chiamare fuori se non con estremo dolore.<br />

92’: Sono i nostri ragazzi, in rosso, che corrono sotto<br />

la curva, come l’anno scorso. Cinque minuti dopo<br />

sarà tutto svanito, ricominceranno incomprensioni e<br />

gelosie, congetture fantasiose e dietrologie sui soldi<br />

della dirigenza, le sfiducie grigie che rendono il savonese<br />

guardingo in ogni aspetto della vita. Poco male,<br />

novanta minuti di gloria ci hanno salvati anche questa<br />

volta. Poco incide la sanzione, poco importa che la<br />

musica della Champions a tutto volume a fine partita<br />

ci faccia passare per dei matti. Riassume bene il tutto<br />

la grande foto di commento sul sito dell’onesto Pro<br />

Patria Club: una scacchiera, con il re inesorabilmente<br />

abbattuto...<br />

La tritium: conosciuta nella poule<br />

scudetto, ora arriva al Bacigalupo<br />

n Marco Pastorino<br />

La prima gara del mese di ottobre porta al Valerio<br />

Bacigalupo la Tritium, squadra che il <strong>Savona</strong> affrontò<br />

nella Poule Scudetto della scorsa stagione, dopo una<br />

cavalcata esaltante che fa brillare ancora gli occhi a tutti<br />

i tifosi biancoblù. La Tritium vanta nelle prime cinque<br />

giornate di campionato 2 vittorie, una esterna in quel<br />

di Chiavari con l’Entella e una interna 2-0 con il Casale,<br />

2 pareggi esterni con Montichiari e Renate, e una sconfitta<br />

interna con la capolista Feralpisalò: a vederli così i<br />

risultati, se fosse per pareggiare i conti, bastarebbe una<br />

sconfitta in quel di <strong>Savona</strong>, ma <strong>questo</strong> non sarà certo<br />

il proposito con cui i lombardi scenderanno all’ombra<br />

della Torretta. Dopo due pareggi esterni, quanto meno<br />

la compagine di mister Vecchi con il suo 4-4-2 tenterà<br />

di strappare il terzo pareggio consecutivo in trasferta.<br />

Un punto a <strong>Savona</strong> sarebbe importante, ma il <strong>Savona</strong><br />

cercherà per la propria classifica di fare...13! Questa la<br />

formazione che i lombardi hanno schierato in quel<br />

di Renate domenica scorsa: Pansera, Martinelli, Riva,<br />

Vecchio (dal 46’ Floriano), Teso, Dionisi, E.Bortolotto,<br />

Daldosso, Spampatti, Chimenti (dal 60’ Di Ceglie), Lenzoni<br />

(dal 72’ Sinato). In panchina Sacchetto, Malgrati,<br />

Corti, R.Bortolotto. All. Vecchi. Da tenere d’occhio in<br />

maniera particolare Bertolotto e Lenzoni, oltre al veloce<br />

Floriano, che nell’ultima gara è entrato nella ripresa<br />

per creare scompiglio nella retroguardia del Renate.<br />

E quasi ci era riuscito, se non che un suo tocco sotto<br />

porta è risultato di poco impreciso. Un avversario da<br />

prendere quindi con le molle per la compagine di mister<br />

Ruotolo, come d’altronde tutti quelli che si vanno<br />

ad affrontare: l’arma in più potrà (e dovrà!!!) essere<br />

quella del pubblico del Bacigalupo, che domenica si<br />

spera sarà almeno valutabile intorno alle 1500 unità: lo<br />

meritano la società e la squadra, perché tornare da Rodengo<br />

Saiano soddisfatti di aver visto giocare a calcio<br />

e finalmente poter parlare di calcio che conta, calcio<br />

con la C maiuscola, a <strong>Savona</strong> erano un po’ di anni che<br />

ciò non accedeva. Un’occasione quindi da prendere al<br />

volo, personalmente e per coinvolgere anche gli amici:<br />

tornare a vedere la gradinata che brulica di ragazzini,<br />

ragazzi e anche anziani è una gran bella soddisfazione,<br />

poi vederli tifare tutti insieme rimane ancora un miraggio.<br />

Un gruppo unito, coeso sarebbe davvero il 12°<br />

uomo in campo: un miracolo che gli striscioni possono<br />

fare con il loro gioco e l’entusiasmo che sanno trasmettere.<br />

E allora domenica: TUTTI ALLO STADIO!!<br />

La classifica<br />

Feralpisalò 12<br />

SAVONA 10<br />

Pro Vercelli 10<br />

Rodengo Saiano 10<br />

Pro Patria 9<br />

Tritium 8<br />

Canavese 7<br />

Mezzocorona 6<br />

Montichiari 6<br />

Sambonifacese 5<br />

Valenzana 5<br />

Sacilese 5<br />

Entella Chiavari 4<br />

Casale 4<br />

Renate 3<br />

Sanremese 2<br />

Lecco 2<br />

calendario<br />

QUESTA DOMENICA<br />

Canavese Pro Patria<br />

Feralpisalò Casale<br />

Lecco Entella Chiavari<br />

Pro Vercelli Rodengo Saiano<br />

Sacilese Montichiari<br />

Sanremese Sambonifacese<br />

SAVONA Tritium<br />

Valenzana Renate<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Casale Canavese<br />

Entella Chiavari Sanremese<br />

Montichiari Mezzocorona<br />

Pro Patria Sacilese<br />

Renate Feralpisalò<br />

Rodengo Saiano Lecco<br />

Sambonifacese SAVONA<br />

Tritium Pro Vercelli<br />

Osteria con cucina<br />

Cucina casalinga<br />

di piatti tipici liguri<br />

via Pia, 15r - <strong>Savona</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!