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PODESTA'E VINTERA: RITORNO ASAVONA ... - Villa Cambiaso

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Presentato al pubblico lo scorso dicembre, parte il grande concorso<br />

“PREMIO VILLA CAMBIASO”: IL BANDO<br />

Un’occasione per una panoramica sull’arte contemporanea italiana<br />

L’associazione “Museo <strong>Cambiaso</strong>” organizza la prima edizione del<br />

concorso nazionale biennale “Premio <strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong>” riservato agli<br />

allievi delle accademie di Belle Arti, dei Licei artistici e ai creativi<br />

operanti nel mondo dell’arte italiana e straniera.<br />

Perché il “Premio <strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong>”<br />

Produrre arte, oggi, è una sfida. Significa essere ancora capaci di misurarsi<br />

con le idee e le emozioni, soprattutto in un momento come questo nel quale<br />

lo strapotere dei media si è fatto quasi assoluto.<br />

Articolo 1: dei fini<br />

Il concorso ha come unico fine quello di promuovere l’opera di artisti italiani<br />

e stranieri, allievi di accademie di Belle Arti e di Licei artistici. Le opere<br />

selezionate verranno esposte — per un massimo di 3 settimane — nell’estate<br />

2002 nelle sale messe a disposizione da <strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong> in Savona. Nel<br />

periodo in oggetto potranno essere organizzati seminari, incontri, laboratori.<br />

Alle opere selezionate sarà data ampia divulgazione attraverso la stampa<br />

locale e nazionale, le radio-televisioni, internet. Le opere selezionate saranno<br />

inserite in un catalogo pubblicato l’anno successivo la mostra.<br />

Articolo 2: partecipazione al concorso<br />

La partecipazione al concorso è riservata, per la categoria “Allievi”, ai giovani<br />

di età fino al 25 anni, per la categoria “Maestri” a quanti operino con<br />

continuità nel mondo dell’arte italiana da almeno un decennio.<br />

Articolo 3: modalità di partecipazione<br />

I candidati potranno presentare un’opera significativa della loro produzione,<br />

mai esposta o presentata su cataloghi o riviste d’arte. La documentazione<br />

di cui all’articolo 4 dovrà essere presentata entro e non oltre il 15 maggio<br />

2002 presso la sede di <strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong>, via Torino 10, Savona. La quota<br />

di partecipazione è fissata in lire 150.000 a parziale copertura delle spese<br />

organizzative e di segreteria.<br />

Articolo 4: documenti occorrenti<br />

I documenti occorrenti per la partecipazione sono:<br />

1) Curriculum del candidato<br />

2) Eventuali materiali illustrativi (cataloghi, depliant, ecc.)<br />

3) Scheda tecnica dell’opera proposta<br />

4) Presentazione dell’artista (max 15 righe di 60 battute) che illustri, oltre<br />

all’attività svolta, anche i punti della riflessione compiuta con l’opera<br />

proposta.<br />

5) Un’immagine dell’opera idonea per la riproduzione a stampa (fotografia<br />

a colori, dia o altro)<br />

Articolo 5: dimensione e caratteristiche delle opere<br />

Le opere bidimensionali dovranno avere misure non superiori a 100 cm x<br />

100 cm; le opere tridimensionali dovranno avere misure non superiori a 120<br />

cm x 120 cm x 120 cm. L’organizzazione si occuperà dell’allestimento<br />

della mostra delle opere selezionate con materiali standard già a disposizione.<br />

Non possono essere previsti allestimenti complessi (con ausilio di tecnologie,<br />

supporti particolari, ecc.).<br />

Articolo 6: commissione giudicatrice<br />

La commissione giudicatrice sarà composta da artisti, storici e critici d’arte.<br />

I nomi dei componenti la giuria saranno divulgati prima della chiusura dei<br />

termini di presentazione delle opere. Il giudizio della Commissione è insindacabile.<br />

Articolo 7: trasporto, assicurazione<br />

Le opere dovranno pervenire adeguatamente imballate con materiali riutilizzabili.<br />

L’assicurazione e il trasporto sono a carico del concorrente.<br />

Articolo 8: accettazione delle condizioni<br />

I concorrenti sono garanti dell’originalità dell’opera presentata e partecipando<br />

all’iniziativa accettano implicitamente le norme del presente bando.<br />

Articolo 9: premi<br />

La commissione proclamerà un vincitore per la categoria “Maestri” ed uno<br />

per la categoria “Allievi”. Saranno anche indicati i secondi e i terzi classificati.<br />

La commissione si riserva di conferire premi speciali o segnalare opere<br />

di particolare significato. Ai vincitori sarà consegnata una targa in oro.<br />

Il recente riconoscimento de “A Campanassa”<br />

RENATA MINUTO ARTISTA DELL’ANNO<br />

La straordinaria mostra sugli stemmi papali anche a Firenze<br />

Il biennio 2000-2001 resterà, nella<br />

vita artistica di Renata Minuto, come<br />

uno dei più ricchi di soddisfazione.<br />

La mostra Gli stemmi dei papi dei<br />

Giubilei ha portato il lavoro nella nota<br />

artista savonese a Roma e Firenze, mentre<br />

ai suoi concittadini ha regalato la<br />

splendida rassegna della Cappella Sistina<br />

svoltasi a cavallo tra 2000 e 2001.<br />

Un intenso periodo di lavoro a contatto<br />

con un mondo, quello della Chiesa, che<br />

sembra aver adottato l’arte della Minuto,<br />

prima donna, ricordiamolo, a ricevere<br />

una commessa vaticana per la realizzazione<br />

dell’immagine della Madonna di<br />

Misericordia posta nei giardini papali.<br />

A chiudere l’intenso periodo è giunto,<br />

ora, il riconoscimento dell’associazione<br />

“A Campanassa”. Un attestato significativo<br />

perché giunge alla Minuto dalla sua<br />

città.<br />

R.V.C.<br />

Renata Minuto, Stemma di Pio XI. Giubilei<br />

del 1925 e 1933. L’opera è tratta dalla serie<br />

di stemmi dedicati ai papi giubilari realizzata<br />

in occasione dell’anno santo del 2000.<br />

Riceviamo e pubblichiamo<br />

ANCORA SU PENNONE<br />

Continua il dibattito sul gallerista<br />

Leggo sul numero 11 del novembre<br />

2001 del giornale “<strong>Villa</strong><br />

<strong>Cambiaso</strong>” un articolo su<br />

Pennone dal titolo Pennone borghese?<br />

con il sottotitolo Ma favori l’esordio<br />

di molte pittrici, altrimenti discriminate.<br />

Sono curioso di continuare la lettura.<br />

All’istante mi ritorna alla mente un<br />

altro scritto su Pennone che lessi,<br />

sempre sul giornale “<strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong>”<br />

nell’aprile 2001.<br />

In esso c’è proprio quello che cerco<br />

da contrapporre al giudizio, tutto personale,<br />

di Silvana Alliri su Pennone<br />

gallerista: la sua grande apertura mentale.<br />

L’articolo porta la firma di Giovanni<br />

Farris, docente universitario, studioso,<br />

uomo di vasta cultura che, pur con<br />

tutte queste doti, quando ricorda il suo<br />

incontro con Eso Peluzzi non esita a<br />

dire con molta umiltà «fui presentato»,<br />

al contrario di chi, forse non<br />

altrettanto dotato, proclama «Achille<br />

Cabiati mi presentò Farfa», «Dante<br />

Tiglio mi presentò Tullio d’Albisola e<br />

Maria Ferrero Gussago».<br />

Ma ritorniamo all’articolo di Giovanni<br />

Farris a proposito di Pennone. «Non<br />

amava chiusure di alcun tipo — scrive<br />

—. Ricordo che un giorno entrando<br />

nella sua galleria vidi esposti dei quadri<br />

che mi apparivano di limitato valore.<br />

Egli se ne accorse e mi disse:<br />

“Vede, esporre un quadro vuol talvolta<br />

indicare una partecipazione del gallerista<br />

ai problemi umani della persona<br />

che espone, specie se giovane. Non<br />

sta al gallerista spegnere le speranze”.<br />

Questo giudizio mi colpì, così da<br />

accondiscendere a pubblicare, su “Il<br />

Letimbro” alcune sue recensioni di<br />

mostre che erano particolarmente lontane<br />

dai miei gusti. Tuttavia, attraverso<br />

questa esperienza, scoprii quell’umanità<br />

così grande che lo costituiva<br />

perno di solide amicizie e faceva della<br />

sua galleria un luogo d’incontro culturale<br />

di artisti».<br />

Mi sembra che quanto ho riportato<br />

dell’articolo possa essere una efficace<br />

risposta allo scritto di Silvana Alliri.<br />

Alla Sant’ Andrea c’era posto per<br />

tutti, dal giovane esordiente — possiamo<br />

citare un giovanissimo Mario<br />

Rossello fino ad arrivare ad Aligi<br />

Sassu che ricordo molto fiero del suo<br />

Porto di Savona, mostra (alla Sant’<br />

Andrea) traboccante di chiglie di navi<br />

nere e rosse — ed essi non erano «pittrici<br />

dal buon gusto borghese con<br />

acquirenti adagiati su atmosfere idilliache».<br />

4<br />

Lettera firmata<br />

Si può definire artista «dal buon<br />

gusto borghese» chi ha la fortuna<br />

e le capacità di esporre con<br />

successo in una galleria d’arte molto<br />

nota e soprattutto condotta da un critico<br />

d’ arte, giornalista, poeta, da tutti<br />

stimato per la sua apertura mentale e<br />

ricnoosciuto come esperto?<br />

A me pare che la definizione sminuisce<br />

e denigra quelle pittrici e scultrici<br />

che a distanza di decenni sono riconosciute<br />

tali esponendosi al giudizio<br />

della critica e del pubblico per fortuna<br />

ben più vasto e preparato degli<br />

«acquirenti adagiati su atmosfere idilliache».<br />

Non è forse più “borghese” fare sfoggio<br />

di conoscenza di personaggi noti e<br />

non andare oltre, invece di mettersi<br />

alla prova attraverso la costante ricerca<br />

e impegno nell’arte?<br />

Ritengo che il tempo trascorso e le<br />

soddisfazioni e attestazioni di stima<br />

ricevute dimostrino che chi era valida<br />

abbia superato ogni esame aldilà di<br />

qualsiasi “etichetta”.<br />

Vilma Fenoglio<br />

Grande successo delle numerose iniziative natalizie<br />

IL TRANSYLVANIA A GONFIE VELE<br />

Grande interesse anche per la collettiva degli artisti di <strong>Villa</strong> <strong>Cambiaso</strong><br />

Un Natale davvero intenso,<br />

quello appena trascorso. Due<br />

serate musicali di straordinario<br />

interesse, con l’esibizione del coro “La<br />

Ginestra” e del Circolo Mandolinistico<br />

Savonese, una affollatissima collettiva<br />

d’arte con la partecipazione di pittori e<br />

ceramisti che gravitano intorno a <strong>Villa</strong><br />

<strong>Cambiaso</strong> e una splendida mostra sull’affondamento<br />

del Transylvania e sul<br />

fumetto avventuroso dell’età d’oro<br />

hanno costituito il menù, assai ricco,<br />

di quest’anno.<br />

Il successo della collettiva d’arte costituisce<br />

indubbiamente il presupposto<br />

per nuove proposte, mentre la mostra<br />

dedicata alla tragedia del mare che, nel<br />

1917, coinvolse militari inglesi e<br />

popolazione rivierasca, sarà proposta,<br />

a richiesta di alcune amministrazioni<br />

comunali, in varie località del Ponente.<br />

Molte le collaborazioni (pubbliche e<br />

private) delle manifestazioni, per un<br />

modello organizzativo che, ci auguriamo,<br />

possa avere un futuro.<br />

R.V.C.<br />

La sala principale della collettiva d’arte organizzata per il Natale 2001. Tra i maestri presenti: Chapel,<br />

Cestino, Augusto e Pietro De Paoli, Locci, Malmignati, Morelli, Podestà, Rita Spirito, Tinti…<br />

Lo stand della Croce Rossa ha riscosso un suo “personale” successo. Grande interesse per i problemi del volontariato<br />

in città e grande curiosità per la collaborazione tra l’ente di pubblica assistenza e il mondo della cultura savonese.<br />

Uno dei motivi di interesse della mostra sull’affondamento del Transylvania è stato il modellino<br />

del transatlantico gentilmente concesso dal Comune di Noli.<br />

Molto ammirate le sedici tavole originali della riduzione a fumetti della tragedia, realizzate da<br />

Maurizio Grosso su testo di Sergio Giuliani.

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