Astori Notizie - Novembre 2009 - salesiani nord/est

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“L’EDUCAZIONE È COSA DI CUORE”
Don Bosco nel 1877 è in Francia per l’inaugurazione del Patronage (Oratorio) di Nizza Mare.
Parlando del suo sistema educativo, insiste sul concetto che “occorre guadagnare il cuore
dei giovani”. E’ questa una chiave per capire il suo lavoro di educatore. Usava dire: “i giovani si
accorgano di essere amati”; “studia di farti amare, se vuoi farti temere”.
Aveva scritto un opuscolo sul “sistema preventivo” fondato sul trinomio “ragione – religione
– amorevolezza” e sull’assistenza preventiva. Era la magna charta della pedagogia di cui si
fregiavano i salesiani. (Tra parentesi: il ministro fascista Giovanni Gentile trovò il testo privo di
originalità pedagogica. Piccolo gioiello di sapienza pedagogica avrebbero replicato i salesiani).
Il cardinal Martini, da arcivescovo di Milano, in un suo libretto destinato alle famiglie, fa parlare don
Bosco. Immagina che gli sia apparso tra le guglie del Duomo. Così riassume il metodo educativo
del Santo in una sintesi bellissima adoperando parole e scritti di don Bosco su questo argomento.
Scrive per educatori, genitori, insegnanti e sacerdoti.
“Ricordatevi che
Voi ci direte
che li amate, forse anche troppo. Credo sia importante allora capire di quale amore dobbiamo
amarli, perché c’è anche l’amore sbagliato, falso, egoistico. Dobbiamo quindi amarli come
persone, perché sono tali: immagine del Dio vivo, capaci di intelligenza e volontà, di sentimenti e
di santità. Alle volte noi li amiamo perché ci ubbidiscano, perché siano nostri dipendenti o alleati,
perché ci saranno utili in seguito; li amiamo quando ci amano oppure per farci perdonare i nostri
egoismi o ingiustizie. L’amore vero, invece, ce li fa amare anche quando non lo
meriterebbero perché sono cattivi, non prendono dei bei voti,
sbagliano, rispondono male, si ribellano.
Lo so che un amore così non è facile. Per
questo vi dico che
insegnare l’arte di amare come Lui e di
educare”.
Qui c’è tutto don Bosco che si ispirava al detto
paolino, la carità è paziente, benigna; soffre
tutto ma spera tutto e sostiene qualunque
o.p.