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Trasporto degli elettroni e fosforilazione ossidativa - Altervista

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<strong>Trasporto</strong> <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> e<br />

<strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong><br />

1


LA RESPIRAZIONE CELLULARE<br />

Le cellule respirano?<br />

La respirazione cellulare è il meccanismo attraverso cui<br />

la cellula, in presenza di ossigeno, è in grado di ricavare<br />

energia utilizzabile nei processi vitali dai legami chimici<br />

delle molecole assorbite nella digestione.<br />

La respirazione cellulare consta di diverse reazioni, in cui<br />

i prodotti di un passaggio sono utilizzati come reagenti<br />

per il processo successivo.<br />

I prodotti di scarto della respirazione cellulare (come<br />

CO 2 o H 2O) vengono eliminati dalla cellula e, negli<br />

organismi superiori, escreti attraverso la respirazione<br />

polmonare e le urine.<br />

2


Gli organismi aerobici durante il processo di ossidazione dei carburanti<br />

metabolici consumano ossigeno e producono biossido di carbonio:<br />

C6H12O6 + 6O2 6CO2 + 6 H2O<br />

Glucosio<br />

3


Le 12 coppie di e- rilasciate<br />

durante l’ossidazione del glucosio<br />

non sono trasferite direttamente<br />

all’O2 ma ai coenzimi NAD+ e FAD<br />

tramite i coenzimi, gli e- passano<br />

alla catena di trasporto <strong>degli</strong> e-<br />

4


Durante il processo di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> accadono i eguenti eventi:<br />

1) NADH e FADH2 sono riossidati a NAD+ e FAD<br />

2) il trasferimento <strong>degli</strong> e- partecipa all’ossidazione-riduzione di 10 centri<br />

redox<br />

3) durante il trasferimento <strong>degli</strong> e-, dal mitocondrio vengono espulsi dei<br />

protoni con la generazione di un gradiente protonico attraverso la<br />

membrana mitocondriale.<br />

5


Struttura di un<br />

mitocondrio<br />

50% lipidi, 50% proteine<br />

80% proteine<br />

7


LA RESPIRAZIONE CELLULARE<br />

Modello di mitocondrio e schema<br />

generale della respirazione<br />

cellulare<br />

La respirazione aerobica ha luogo nella<br />

matrice e nella membrana mitocondriale<br />

interna e questo processo è incrementato<br />

dalla grande superficie offerta dalle creste.<br />

La matrice contiene la maggior parte <strong>degli</strong><br />

enzimi coinvolti nell’ossidazione <strong>degli</strong> acidi<br />

grassi e gli enzimi <strong>degli</strong> acidi tricarbossilici<br />

(ciclo di Krebs); sono inoltre presenti DNA<br />

mitocondriale ed RNA.<br />

La membrana mitocondriale interna<br />

contiene i citocromi, le molecole di trasporto<br />

della catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> e gli<br />

enzimi coinvolti nella produzione di ATP.<br />

I mitocondri sono considerati organuli<br />

semiautonomi, perché riescono a<br />

sintetizzare molte delle proteine di cui<br />

necessitano; inoltre, vanno incontro ad<br />

un’autoreplicazione mediante un processo<br />

che è analogo alla divisione dei batteri.<br />

8


La porina ha una struttura a foflietto β antiparallelo<br />

che si arrotola a formare un barile.<br />

Sono proteine che formano canali nella membrana dei<br />

batteri gram-negativi<br />

Le porine sono presenti anche negli eucarioti, nella<br />

membrana esterna dei mitocondri e dei cloroplasti.<br />

11


NAD+, NADH, NADP+, NADPH, FAD, FADH2<br />

La membrana mitocondriale interna è priva di una proteina trasportatrice<br />

del NADH<br />

Nel mitocondrio vengono trasportati soltanto gli <strong>elettroni</strong> del NADH<br />

citosolico mediante ingegnosi sistemi “ navetta”<br />

14


Sistemi navetta di substrati:<br />

si servono di isoforme citoplasmatiche e mitocondriali<br />

dello stesso enzima<br />

15


Shuttle malato – aspartato (fegato, muscolo cardiaco)<br />

GOT cit.<br />

reaz. di transamminazione<br />

4<br />

3<br />

reaz. di transamminazione<br />

GOT mit.<br />

(e-)<br />

1<br />

malato deidrogenasi (citosolica)<br />

(reaz. di riduzione)<br />

2<br />

16<br />

mmi<br />

malato deidrogenasi (ciclo di Krebs)<br />

(reaz. di ossidazione)


trasferimento di una<br />

coppia di e-<br />

isozima<br />

Il sistema navetta del<br />

Glicerofosfato del muscolo<br />

alare <strong>degli</strong> insetti<br />

glicerolo 3-P deidrogenasi<br />

FAD dip.<br />

17


Meccanismo conformazionale del traslocatore ADP-ATP o adenina nucleotide traslocasi<br />

che trasporta l’ATP fuori dalla matrice scambiandolo con l’ADP (dimero costituito da<br />

due subunità identiche di 30 kD)<br />

Il Pi che è necessario anche per la sintesi di ATP nella matrice, viene importato dal<br />

citosol mediante un sistema di simporto Pi-H + .<br />

Il gradiente protonico transmembrana generato dalla catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong><br />

presente sulla membrana mitocondriale interna non fornisce soltanto la forza<br />

termodinamica necessaria per la sintesi di ATP ma promuove anche il trasporto dei suoi<br />

materiali di partenza , ADP e Pi.<br />

18


I due sistemi di trasporto<br />

mitocondriale per il Ca 2+<br />

antiporto<br />

con ioni Na+<br />

I MT funzionano da tamponi per il calcio<br />

citosolico.<br />

Importanza della distribuzione<br />

intracellulare del calcio:<br />

contrazione muscolare<br />

trasmissione neuronale<br />

secrezione, azione <strong>degli</strong> ormoni<br />

L’entrata nella matrice<br />

è promossa dal potenziale di membrana<br />

negativo che attrae gli ioni positivi.<br />

La velocità dipende dalla [Ca ++ ] esterna<br />

Se la [Ca++]cit<br />

= aumenta l’entrata<br />

Se la [Ca++] cit = diminuisce<br />

l’entrata<br />

19


Quando la [Ca++] citoplasmatica aumenta per un lavoro<br />

muscolare sostenuto<br />

la [Ca++] aumenta anche nella matrice mitoc., attivando<br />

gli enzimi del ciclo di Krebs che porta a un aumento dei<br />

livelli di NADH, la cui riossidazione tramite il sistema<br />

di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> genera l’ATP necessario per<br />

la contrazione.<br />

20


I trasportatori <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> che portano gli <strong>elettroni</strong> dal<br />

NADH e dal FADH all’O2 sono associati alla membrana<br />

mitocondriale interna.<br />

Alcuni di questi centri redox sono mobili, altri sono invece<br />

componenti di complessi di proteine integrali di membrana.<br />

La sequenza dei trasportatori <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> riflette<br />

grossolanamente i loro potenziali di riduzione relativi,<br />

cosicchè il processo di trsporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> è<br />

complessivamente esoergonico.<br />

21


La via più importante per la formazione di ATP, presente sia negli<br />

organismi autotrofi che in quelli eterotrofi, è la <strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong>:<br />

questo processo è fortemente endoergonico (cioè necessita di una grande<br />

quantità di energia, DG > 0)<br />

Il meccanismo più rilevante per la sintesi di ATP da ADP e Pi utilizza<br />

energia derivante da gradienti elettrochimici.<br />

Questa energia viene liberata grazie alla presenza nella cellula<br />

(mitocondrio) di catene trasportatrici di <strong>elettroni</strong> (processo redox<br />

fortemente esoergonico, DG < 0)<br />

22


La La catena catena respiratoria respiratoria libera libera energia energia grazie grazie alla alla differenza differenza tra tra<br />

i i potenziali potenziali di di riduzione riduzione tra tra il il donatore donatore (NADH (NADH + + H H++<br />

), ), complessi complessi<br />

della della catena catena respiratoria respiratoria e e l’’accettore l accettore (O (O22)<br />

) di di <strong>elettroni</strong>. <strong>elettroni</strong>.<br />

Gran Gran parte parte di di questa questa energia energia viene viene impiegata impiegata dall’’ATP dall ATP sintasi sintasi<br />

per per convertire convertire l’’ADP l ADP in in ATP<br />

ATP<br />

23


Il flusso di <strong>elettroni</strong> può produrre un lavoro<br />

biologico:<br />

Nel “circuito che potenzia un motore”, la fonte di e- può essere<br />

una batteria che contiene due specie chimiche che hanno una<br />

diversa affinità per gli e- .<br />

Il flusso <strong>elettroni</strong>co procederà spontaneamente nel circuito<br />

guidato da una forza proporzionale alla differenza tra le due<br />

affinità detta forza elettromotrice (fem).<br />

La fem può generare un lavoro se al circuito viene collegato un<br />

trasduttore energetico.<br />

24


In un analogo “circuito biologico” la fonte di <strong>elettroni</strong> è un<br />

composto ridotto come per es. il glucosio.<br />

Quando viene ossidato enzimaticamente sono rilasciati e-<br />

che fluiscono spontaneamente attraverso una serie di<br />

trasportatori intermedi fino a raggiungere una specie<br />

chimica con un’elevata affinità per gli e- come l’ossigeno.<br />

La forza motrice che si genera fornisce energia ad una<br />

varietà di trasduttori molecolari (enzimi e proteine) che<br />

compiono un lavoro biologico.<br />

25


L’ossidazione ossidazione biologica completa di sostanze organiche nutrienti crea crea<br />

un<br />

flusso di <strong>elettroni</strong> che procede verso l’ossigeno l ossigeno mediante una serie di<br />

trasportatori di <strong>elettroni</strong> intermedi che si comportano come un ponte ponte<br />

a<br />

cestelli:<br />

reazione redox esoergonica: esoergonica:<br />

gli <strong>elettroni</strong> passano spontaneamente da un<br />

trasportatore a bassa affinità affinit per gli <strong>elettroni</strong> ad un altro con affinità affinit<br />

maggiore e così cos via. La reazione complessiva è: :<br />

sostanza organica + O 2 CO 2 + H 2O O + energia<br />

26


Il sistema mitocondriale di trasporto <strong>degli</strong> e- e non è altro che una sequenza di<br />

reazioni di ossido riduzione<br />

Durante le reazioni redox, gli <strong>elettroni</strong> trasferiti possono passare passare<br />

direttamente dai donatori agli accettori:<br />

Fe 2+ + Cu 2+ Fe 3+ + Cu +<br />

In alternativa, gli <strong>elettroni</strong> possono essere trasferiti da un donatore donatore<br />

a un<br />

accettore mediante un trasportatore di <strong>elettroni</strong>:<br />

NADH + H + + FAD<br />

XH 2 + Y X +Y H 2<br />

NAD+ + FADH2<br />

27


Un atomo di idrogeno neutro è in grado di trasferire un singolo<br />

elettrone:<br />

H ee-- + H +<br />

Lo ione negativo idruro (H - ) è invece in grado di trasferire due<br />

<strong>elettroni</strong>:<br />

H- 2e-- 2e + H +<br />

28


Le forme ossidate e ridotte dei composti sono dette coppie<br />

redox.<br />

donatore di e- (agente riducente)<br />

accettore di e- (agente ossidante)<br />

La facilità con la quale gli e- passano dal riducente<br />

all’ossidante è espressa quantitativamente dal valore del<br />

potenziale di ossido-riduzione del sistema.<br />

29


In una coppia redox il riducente con un potenziale di ox-red<br />

molto negativo cede facilmente i suoi e- a coppie con<br />

potenziali redox meno negativi o più positivi<br />

Viceversa un forte ossidante (caratterizzato da un<br />

potenziale redox molto positivo) mostra una grande affinità<br />

per gli e-.<br />

30


Il potenziale di riduzione standard (E 0 ) è una misura<br />

quantitativa dell'affinità dell'affinit di un accettore per gli <strong>elettroni</strong> in una<br />

semi-reazione.<br />

semi reazione.<br />

Per convenzione internazionale, alla semi-reazione<br />

semi reazione<br />

H + + e- e 1/2H 2<br />

viene assegnato un potenziale di riduzione standard pari a zero,<br />

quando la concentrazione di ioni H + è 1 M e H 2 è presente alla<br />

pressione parziale di 101,3 kPa. kPa.<br />

Questa semi-reazione semi reazione viene usata come riferimento per la<br />

determinazione dei potenziali delle altre semi-reazioni.<br />

semi reazioni.<br />

31


Il più pi forte agente<br />

ossidante cioè cio ha elevata<br />

affinità affinit per gli <strong>elettroni</strong><br />

e -<br />

32


La catena respiratoria comprende 3 complessi proteici inseriti nella<br />

membrana mitocondriale interna (complessi I, III e IV) e molecole di<br />

trasferimento mobili, quali il coenzima Q e il citocromo-c:<br />

• complesso I: NADH deidrogenasi<br />

• complesso III: citocromo-c reduttasi<br />

• complesso IV: citocromo-c ossidasi<br />

II<br />

Il complesso II è la succinato deidrogenasi, è l’unico enzima presente del<br />

ciclo dell’acido citrico presente nella membrana interna mitocondriale. Il<br />

complesso V, l’ATP sintasi, non partecipa al trasferimento di <strong>elettroni</strong><br />

33


Tutti i complessi della catena respiratoria sono formati da numerose numerose<br />

subunità subunit polipeptidiche e contengono una serie di coenzimi redox<br />

legati alle proteine:<br />

• Flavine: FMN e FAD nei complessi I e II<br />

• Coenzima Q<br />

• Centri Ferro-Zolfo:<br />

Ferro Zolfo: complessi I, II e III<br />

• Gruppi eme: II, III e IV<br />

I trasportatori flavinici e il CoQ sono trasportatori misti: misti:<br />

trasportano<br />

<strong>elettroni</strong> e H +<br />

I centri Ferro-Zolfo Ferro Zolfo e i gruppi eme dei citocromi sono trasportatori<br />

puri: puri:<br />

trasportano <strong>elettroni</strong><br />

34


Nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+)<br />

e nicotinamide adenina dinucleotide fosfato<br />

(NADP+).<br />

R= H nel NAD+<br />

R= PO 3 –- nel NADP<br />

35


• L’FMN FMN e il FAD<br />

subiscono delle reazioni di<br />

ossido-riduzione<br />

ossido riduzione<br />

reversibili.<br />

•L’FMN FMN è saldamente<br />

legato al complesso-I complesso I della<br />

catena respiratoria e non si<br />

comporta come un<br />

substrato diffusibile.<br />

•Il Il FAD è tenacemente<br />

legato al complesso II, o<br />

succinato deidrogenasi.<br />

•Le Le flavine sono dei<br />

derivati riboflavina<br />

della vitavina<br />

36


Flavina adenina dinucleotide (FAD)<br />

Costituita da FMN + AMP<br />

37


•Il Il CoQ, CoQ,<br />

a a differenza differenza dei dei<br />

nucleotidi nucleotidi flavinici flavinici èè<br />

diffusibile diffusibile e e può può<br />

spostarsi, spostarsi, durante durante il il<br />

trasporto trasporto <strong>elettroni</strong>co, <strong>elettroni</strong>co, tra tra<br />

molecole molecole donatrici donatrici e e<br />

accettrici. accettrici.<br />

•Il Il coenzima coenzima QQ èè un un<br />

benzochinone benzochinone con con una una<br />

catena catena isoprenoide<br />

isoprenoide<br />

insatura. insatura.<br />

•Un Un valore valore numerico numerico<br />

riportato riportato al al pedice pedice indica indica<br />

il il numero numero di di unitàà unit<br />

isoprenoidi isoprenoidi (CoQ6, (CoQ6,<br />

CoQ10)<br />

CoQ10)<br />

38


Flavin mononucleotide (FMN)<br />

( forma ossidata o chinonica)<br />

Forma ossidata<br />

Forma radicalica<br />

FMNH*(forma radicalica o semichinonica) CoenzimaQH*o ubisemichinone<br />

(forma radicalica o semichinonica<br />

FMNH 2 (forma ridotta o idrochinonica)<br />

Forma ridotta<br />

CoenzimaQ (CoQ) o ubichinone<br />

(forma ossidata o chinonica)<br />

Coenzima QH 2 o ubichinolo<br />

(forma ridotta o idrochinonica)<br />

I tre stati di<br />

ossidazione<br />

dell’FMN dell FMN e del<br />

CoQ<br />

39


Flavin mononuleotide (FMN) e<br />

Coenzima Q (CoQ ( CoQ) ) o ubichinone<br />

Stati di ossidazione di Flavin<br />

Il FMN (a) e il coenzimaQ (b) formano radicali liberi<br />

semichinonici stabili.<br />

IL FMN e il CoQ (che possono trasferire uno o due<br />

<strong>elettroni</strong> per volta) sono quindi il punto di contatto tra<br />

il donatore a due <strong>elettroni</strong> NADH e i citocromi<br />

accettori ad un solo elettrone<br />

40


• I centri Fe-S, Fe , come i nucleotidi flavinici, flavinici,<br />

sono strettamente<br />

legati alle proteine.<br />

•Il Il ferro è legato allo zolfo elementare e ai gruppi tiolici di<br />

cisteine messe a disposizione dalla proteina.<br />

•Bench Benchè in un centro possano essere presenti vari atomi di<br />

ferro, i centri ferro-zolfo ferro zolfo partecipano a reazioni di<br />

trasferimento di un solo elettrone<br />

Esempi di centri ferro-zolfo<br />

ferro zolfo<br />

41<br />

33


• I citocromi rappresentano l<br />

rappresentano l’ultima ultima classe di componenti che<br />

partecipano al trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>.<br />

•I I citocromi sono delle proteine contenenti eme.<br />

•L’eme eme è la ferro-porfirina<br />

ferro porfirina che si trova nelle emoglobine e nella<br />

mioglobina. mioglobina.<br />

I citocromi del tipo a, b e c sono le principali varianti<br />

di queste proteine presenti nelle cellule.<br />

•Ciascun Ciascun citocromo è costituito da una catena polipeptidica e da un<br />

gruppo eme specifico.<br />

•Il Il ferro presente nei citocromi, ma non quello nell’emoglobina<br />

nell emoglobina, ,<br />

subisce delle ossido-riduzioni ossido riduzioni fisiologiche passando dallo stato<br />

ferroso (2+) a quello ferrico (3+) e viceversa<br />

42


Esempi di gruppi eme<br />

(Fe-protoporfirina IX)<br />

I gruppi eme sono composti<br />

tetrapirrolici contenenti<br />

ferro<br />

I singoli citocromi differiscono<br />

l’uno dall’altro per la natura del<br />

nucleo porfirinico<br />

43


Sequenza del trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong><br />

LL’’ossidazione ossidazione del del NADH NADH e e del del FADH FADH22<br />

viene viene compiuta compiuta dalla dalla catena catena di di<br />

trasporto trasporto <strong>degli</strong> <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>, <strong>elettroni</strong>, un un insieme insieme di di complessi complessi proteici proteici contenenti contenenti<br />

centri centri<br />

redox redox caratterizzati caratterizzati da da affinitàà affinit per per gli gli <strong>elettroni</strong> <strong>elettroni</strong> progressivamente<br />

crescenti. crescenti. Gli Gli <strong>elettroni</strong> <strong>elettroni</strong> viaggiano viaggiano lungo lungo questa questa catena catena partendo partendo da da potenziali potenziali<br />

di di riduzione riduzione standard standard piùù pi bassi bassi verso verso potenziali potenziali piùù pi alti. alti.<br />

Gli Gli <strong>elettroni</strong> <strong>elettroni</strong> vengono vengono trasportati trasportati dai dai Complessi Complessi I I e e II II al al Complesso Complesso<br />

III III<br />

mediante mediante il il CoQ, CoQ,<br />

e e dal dal complesso complesso III III al al Complesso Complesso IV IV attraverso attraverso la la proteina proteina<br />

periferica periferica di di membrana membrana citocromo citocromo cc<br />

Complesso I<br />

Complesso II<br />

Succinato<br />

deidrogenasi-FAD<br />

FeS, cit b560<br />

4 H +<br />

44


Il complesso I o NADH-coenzima<br />

NADH coenzima Q ossidoreduttasi(NADH<br />

ossidoreduttasi NADH deidrogenasi)<br />

deidrogenasi<br />

catalizza l’ossidazione l ossidazione del NADH da parte del CoQ. CoQ.<br />

E’ E il più pi grosso, complesso contenente<br />

43 catene polipeptidiche. polipeptidiche.<br />

Contiene una molecola di FMN e sei o sette centri ferro-zolfo<br />

ferro zolfo<br />

che partecipano al trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>.<br />

NADH + CoQ (ossidato)<br />

(6-7)<br />

Complesso I<br />

Complesso II<br />

Succinato<br />

deidrogenasi-FAD<br />

FeS, cit b560<br />

4 H +<br />

NAD + + CoQ (ridotto)<br />

3745


Il NADH può trasferire soltanto due <strong>elettroni</strong> per volta, mentre i citocromi del<br />

Complesso III a cui il CoQ passa i suoi <strong>elettroni</strong>, sono in grado di accettare solo un<br />

elettrone per ogni passaggio.<br />

Il FMN e CoQ che possono trasferire uno o due <strong>elettroni</strong> per volta, sono quindi il<br />

punto di contatto tra il donatore a due <strong>elettroni</strong> NADH e i citocromi accettori a un<br />

solo elettrone.<br />

46


Modello che rappresenta il trasporto dei protoni (batteriodopsina,una proteina<br />

integrale di membrana di Halobacterium halabium)<br />

Nel momento in cui gli <strong>elettroni</strong> vengono trasportati tra i vari centri redox del<br />

Complesso I, quattro protoni vengono trasferiti fuori dalla matrice nello spazio<br />

inermembrana .<br />

Il complesso I potrebbe esistere in due stadi conformazionali:<br />

ossidato e ridotto.<br />

47


FADH 2 +<br />

FADH<br />

Il complesso II (citocromo c-reduttasi)<br />

c reduttasi)<br />

catalizza l’ossidazione l ossidazione del FADH 2 da parte del CoQ<br />

+ CoQ<br />

Complesso I<br />

CoQ (ossidato)<br />

Complesso II<br />

Succinato<br />

deidrogenasi-FAD<br />

FeS, cit b560<br />

4 H +<br />

FAD + CoQ<br />

CoQ (ridotto)<br />

I suoi centri redox comprendono il FAD legato covalentemente alla succinato<br />

deidrogenasi, sul quale passano inizialmente gli <strong>elettroni</strong> , un centro 4Fe-4S, due<br />

centri 2Fe-2S e un citocromo b560 .<br />

48


Quando il succinato è convertito in fumarato nel ciclo del TCA, nella succinico<br />

deidrogenasi avviene una concomitante riduzione del FAD legato a FADH2. Questo<br />

FADH2 trasferisce i suoi <strong>elettroni</strong> immediatamente ai centri Fe-S che li passano<br />

al UQ.<br />

UQ + 2H+ + 2e = UQH2<br />

49


L’energia libera per il trasferimento <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> dal succinato al CoQ è<br />

insufficiente per promuovere la sintesi di ATP .<br />

Il complesso II è però ugualmente importante perché consente ad <strong>elettroni</strong> con un<br />

potenziale relativamente alto di entrare nelle catene di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong><br />

saltando il Complesso I.<br />

Il complesso I e II non operano in serie, anche se entrambi trasferiscono<br />

<strong>elettroni</strong> da substrati ridotti, NADH o Succinato al CoQ.<br />

Il CoQ che diffonde nel doppio strato lipidico tra i complessi respiratori, serve<br />

come una sorta di punto di raccolta per gli <strong>elettroni</strong>.<br />

Dalla prima tappa dell’ossidazione <strong>degli</strong> acidi grassi si generano gli <strong>elettroni</strong> che<br />

entrano nella catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> a livello del CoQ.<br />

Il CoQ raccoglie anche gli <strong>elettroni</strong> provenienti dal FADH2 prodotto dalla navetta del<br />

glicerolfosfato.<br />

50


Il complesso III<br />

catalizza l’ossidazione l ossidazione del CoQ (ridotto) da parte del citocromo c . La UQ UQcitocromocitocromo<br />

c c riduttasi riduttasi (UQ ( UQ--cit cit c c riduttasi, riduttasi, nome nome con con cui cui èè noto noto questo questo complesso) complesso)<br />

Tale complesso funziona per consentire a una molecola di CoQH 2 , un trasportatore a due<br />

<strong>elettroni</strong> , di ridurre due molecole di citocromo c, un trasportatore a un elettrone.<br />

Questo complesso contiene due citocromi b,un citocromo c 1 e un centro 2Fe-2S (centro<br />

di Rieske) al quale è legata la proteina ferro zolfo detta ISP.<br />

CoQ (ridotto) + citocromo c (ossidato)<br />

Complesso I<br />

Complesso II<br />

Succinato<br />

deidrogenasi-FAD<br />

FeS, cit b560<br />

4 H +<br />

citocromo c (ridotto) + CoQ (ossidato)<br />

51


Il Complesso III è un dimero a forma di pera la cui parte più larga è immersa nella<br />

matrice mitocondriale.<br />

La porzione che attraversa la membrana è costituita da 13 eliche transmembrana<br />

per ogni monomero la maggior parte delle quali sono inclinate rispetto al piano della<br />

membrana.<br />

Otto di queste eliche appartengono alle subunità del citocromo b che lega i gruppi<br />

eme di entrambi i citocromi di tipo b, il citocromo b 562 ( detto anche citocromo H a<br />

causa del suo alto potenziale e che si trova vicino allo spazio intermembrana ) e b 566<br />

( chiamato anche b1 per il basso potenziale e che si trova nella matrice ).<br />

La proteina ferro-zolfo (ISP) che lega il centro di Rieske, è ancorata nella<br />

regione transmembrana mediante due eliche situate alla sua estremità N-terminale e<br />

si estende nello spazio intermembrana.<br />

Il citicromo c1 è ancorato nella regione transmembrana mediante la sua eleica Cterminale<br />

relativamente mobile contenente un gruppo eme di tipo c<br />

52


Esempi di gruppi eme I gruppi eme sono composti tetrapirrolici contenenti ferro<br />

I cit a contengono una catena<br />

contengono una catena isoprenoide di<br />

15 carbonii uniti a un gruppo vinilico modificato<br />

ed un gruppo formile al posto di uno dei metili.<br />

I cit b contengono la<br />

contengono la ferro-protoporfirina<br />

ferro protoporfirina IX<br />

lo stesso eme che si trova nell’emoglobina e nella<br />

mioglobina .<br />

I cit c contengono l’eme c , derivato dalla<br />

ferro-protoporfirina<br />

ferro protoporfirina IX ma legata<br />

covalentemente a residui di cisteina della<br />

apoproteina.<br />

54


La membrana mitocondriale interna contiene una grande concentrazione di CoQ e CoQH2<br />

Il ciclo Q inizia quando una molecola di UQH2 diffonde dalla membrana ad un sito catalitico del complesso<br />

III il sito QP.<br />

L’ossidazione di QUH2 ha luogo in due fasi:<br />

1. Un primo elettrone proveniente dal UQH2 è trasferito alla proteina di Rieske e successivamente al cit<br />

c1. Questa reazione rilascia due H+ nel citosol e produce UQ.-, un anione semichinonico del UQ nel sito<br />

QP.<br />

2. Un secondo elettrone è successivamente trasferito a l’eme bL convertendo l’ UQ.- a UQ. L’elettrone<br />

sull’eme bL vicino al lato citosolico della membrana è quindi trasferito ad una molecola di UQ su un<br />

secondo legante chinoni QN convertendo questo UQ a UQ.-. UQ.- rimane saldamente legato al sito<br />

QN .<br />

Si completa la prima metà del ciclo del CoQ<br />

55


La seconda metà del ciclo è simile alla prima.<br />

1. Una seconda molecola di UQH2 viene ossidata al sito QP ed en secondo elettrone è trasferito al cit<br />

c1<br />

2. L‘ altro elettrone passa all’eme bL e successivamente all’eme bH.<br />

3. L’elettrone su bH è trasferito sul anione semichinonico UQ.-, al sito QN .<br />

4. Con l’apporto di due H+ provenienti dalla matrice mitocondriale questa reazione produce UQH2, che<br />

viene rilasciato dal sito QN e torna nella membrana completando il ciclo del CoQ<br />

56


L’essenza del ciclo Q è che il CoQH2 subisce una riossidazione che avviene in<br />

due cicli, in cui il semichinone, CoQ.-, è un intermedio stabile.<br />

Questo richiede che vi siano per il coenzima Q due siti di legame indipendenti:<br />

1. QP che si lega a CoQH2 ed è localizzato tra il centro di Rieske [2Fe-2S] e il<br />

gruppo eme bL in prossimità dello spazio intermembrana.<br />

2. QN che lega sia CoQ.- sia CoQ ed è localizzato vicino al gruppo eme bH in<br />

prossimità della matrice.<br />

57


Il citocromo c è un trasportatore mobile di <strong>elettroni</strong><br />

Gli <strong>elettroni</strong> che attraversano il Complesso III sono<br />

trasferiti al citocromo C dal cit c1.<br />

Il citocromo C è il solo citocromo nella catena di<br />

trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> che sia idrosolubile.<br />

Il citocromo C come l’UQ è un trasportatore mobile<br />

, è associato debolmente alla membrana interna<br />

mitocondriale ( nello spazio intermembrana dalla parte<br />

citosolica della membrana interna) .<br />

In questa posizione è in grado di acquisire <strong>elettroni</strong><br />

dall’insieme Fe-S-cit1 del Complesso III e<br />

successivamente migrare lungo la superfice della<br />

membrana allo stato ridotto, per trasferire gli<br />

<strong>elettroni</strong> alla citocromo c ossidasi , il IV complesso<br />

della catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>.<br />

59


IL CITOCROMO C E’ UN MEDIATORE DELLA APOPTOSI<br />

morte cellulare programmata<br />

Reagendo a segnali molecolari nel citosol, nella membrana mitocondriale si aprono i<br />

canali di trasporto che rilasciano il citocromo c.<br />

Il citocromo c a sua volta, attiva le caspasi, una famiglia di proteasi contenenti una<br />

cisteina nel loro sito catalitico.<br />

L’attivazione delle caspasi innesca una serie di reazioni proteolitiche che causano<br />

in ultimo la morte della cellula<br />

60


Il complesso IV (citocromo c-ossidasi) c ossidasi)<br />

catalizza l’ossidazione l ossidazione del citocromo c ridotto da parte dell’O dell 2, , l’accettore<br />

l accettore<br />

terminale <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> nel processo di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> <strong>elettroni</strong><br />

citocromo c (ridotto) + ½ O2 Complesso I<br />

Complesso II<br />

Succinato<br />

deidrogenasi-FAD<br />

FeS, cit b560<br />

4 H +<br />

citocromo c (ossidato) ossidato) + H 2O O<br />

citocromo c<br />

ossidasi<br />

61


Struttura del dimero delle citocromo c ossidasi, l’enzima che catalizza le ossidazioni,<br />

con l’acquisto di un elettrone, di quattro molecole consecutive di citocromo c ridotto e<br />

la contemporanea riduzione di una molecola di O 2 utilizzando quattro <strong>elettroni</strong>.<br />

4 citocromoc (Fe 2+ ) + 4H+ + O 2<br />

Il complesso IV dei mammiferi è un<br />

dimero i cui monomeri hanno un peso<br />

molecolare di 200 KD e sono<br />

costituiti da 13 subunità.<br />

La parte centrale del ComplessoIV<br />

è costituita dalle sue tre subunità<br />

I,II,III, più grandi e più idrfobiche,<br />

che sono codificate dal DNA<br />

mitocondriale, le altre sono<br />

codificate dal DNA nucleare e<br />

devono essere trasportate dentro il<br />

mit.<br />

4 citocromo c(Fe 3+ ) + 2H 2 O<br />

62


Il complesso IV<br />

Contiene quattro centri redox: il citocromo a, il citocromo a 3 , un atomo di rame chiamato<br />

Cu B e un paio di atomi di rame chiamato centro Cu A , Sono anche presenti uno ione Mg 2+ e<br />

uno ione Zn 2+ . Il Fe dell’eme a 3 e il Cu B formano un unico complesso binucleare<br />

63


RIASSUMENDO<br />

Reazione Reazione della citocromo c ossidasi e riduzione di O2 ad H2O. Per ridurre una<br />

molecola di O2 a 2 di H2O a livello del complesso binucleare citocromo citocromo<br />

a3-CuB a3 CuB è<br />

necessario un totale di 4 <strong>elettroni</strong>, donati dal citocromo c, e di di<br />

4 protoni che si<br />

originano nella matrice mitocondriale.<br />

Oltre Oltre ai 4 protoni utilizzati per ridurre l’O2, l , 4 protoni provenienti dalla matrice<br />

vengono traslocati nello spazio intermembrana (ogni 2 e- e che attraversano il<br />

complesso IV, vengono traslocati 2 protoni).<br />

64


Rotenone<br />

Carbossina<br />

Antimicina A<br />

Cianuro<br />

Monossido di carbonio<br />

Oligomicina<br />

Inibitori della catena respiratoria<br />

Inibitore sito/tipo di azione<br />

e Amital<br />

Si lega al complesso I e blocca il<br />

trasferimento di <strong>elettroni</strong> dai gruppi Fe-S<br />

all’ubichinone (Q)<br />

Si lega al complesso II e blocca il<br />

trasferimento di <strong>elettroni</strong> dal FADH2<br />

all’ubichinone<br />

Si lega al complesso III e blocca il<br />

trasferimento dall’ubichinolo ai gruppi<br />

Fe-S<br />

Blocca il flusso <strong>elettroni</strong>co legandosi al<br />

Fe 3+ dei citocromi del complesso IV<br />

Blocca il flusso <strong>elettroni</strong>co legandosi al<br />

Fe 3+ dei citocromi del complesso IV<br />

Blocca il flusso di H + attraverso l’ATP<br />

sintasi<br />

66


Inibitori sito-specifici sito specifici del trasporto di <strong>elettroni</strong><br />

68


Inibitori della respirazione cellulare: il cianuro<br />

Il cianuro è un anione che deriva dalla dissociazione dall'acido cianidrico (HCN)<br />

HCN H + + CN -<br />

Una delle proprietà chimiche del cianuro, utile per capire la sua<br />

tossicità è la capacità di combinazione con i metalli: Fe, Ag, Au<br />

ecc.<br />

Una delle molecole indispensabili per questa funzione è il<br />

citocromo-c ossidasi, (o complesso IV) che è l'ultimo complesso<br />

enzimatico coinvolto nella catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>che e<br />

possiede al centro della sua complessa struttura un atomo di ferro<br />

(Fe). Quando il cianuro entra nella cellula si lega al ferro e<br />

l'enzima cessa la sua funzione. La conseguenza è che la cellula<br />

cessa di respirare e muore.<br />

Per tale ragione il cianuro è un veleno, per tutti gli esseri viventi,<br />

anche dosi molto piccole.<br />

Zyklon B (o Zyclon B) era il nome commerciale dell'acido<br />

cianidrico, un pesticida utilizzato come agente tossico nelle<br />

camere a gas di alcuni campi di concentramento e sterminio<br />

nazisti.<br />

Citocromo-c ossidasi<br />

Cianuro di potassio<br />

69


Modificatori della respirazione cellulare: l’etanolo<br />

I forti bevitori vanno incontro a gravi e spesso letali malattie al fegato.<br />

CH 3CH 2OH CH 3CHO + 2H +<br />

Gli enzimi del fegato ossidano inizialmente l’etanolo ad<br />

acetaldeide eliminando due atomi di idrogeno, come da reazione<br />

schematizzata.<br />

Sebbene gli effetti intossicanti dell’alcol siano dovuti soprattutto<br />

all’acetaldeide, i responsabili dell’insorgenza delle malattie<br />

epatiche sono gli atomi di idrogeno (<strong>elettroni</strong> e protoni) eliminati<br />

dall’etanolo.<br />

Questi atomi di idrogeno “in più”, trasportati dalle molecole di<br />

NADH, seguono due vie principali nella cellula.<br />

La maggior parte di essi passa direttamente nella catena di<br />

trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>, così da saturare il processo e rallentare<br />

la normale decomposizione di zuccheri, acidi grassi, amminoacidi,<br />

che invece di essere scissi vengono convertiti in grassi che si<br />

accumulano nel fegato.<br />

Gli altri atomi di idrogeno sono utilizzati nella sintesi <strong>degli</strong> acidi<br />

grassi a partire dagli zuccheri e dagli amminoacidi.<br />

70


Il trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> lungo la catena respiratoria<br />

determina un passaggio di protoni<br />

dalla matrice mitocondriale allo spazio intermembrana<br />

Teoria Chemiosmotica di Peter Mitchell<br />

L’energia energia libera prodotta durante il trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> viene conservata pompando pompando<br />

ioni<br />

H+ dalla matrice mitocondriale nello spazio intermembrana, per creare creare<br />

attraverso la<br />

membrana mitocondriale interna un gradiente elettrochimico di H+. H+<br />

Il potenziale elettrochimico di questo gradiente viene sfruttato per sintetizzare ATP.<br />

Il trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> , promuove il trasferimento dei protoni protoni<br />

da parte dei Complessi I,<br />

III, e IV dalla matrice una regione contenente una bassa [H+ [ H+], ], attraverso la membrana<br />

mitocondriale interna, allo spazio intermembrana ( che è in contatto con il citosol), citosol),<br />

caratterizzato da un’alta un alta [H+ H+]. ].<br />

71


Nel modello proposto da Mitchell, il pH della matrice<br />

si innalza, e la matrice stessa acquista un potenziale<br />

elettrico negativo rispetto al citosol come<br />

conseguenza dell’uscita dei protoni,<br />

Il pompaggio dei protoni cioè produce un gradiente di<br />

pH ed una differenza di potenziale elettrico<br />

attraverso la membrana mitocondriale interna,<br />

condizioni che contribuiscono entrambe ad attrarre i<br />

protoni di nuovo nella matrice del citoplasma.<br />

Il flusso di protoni lungo questo gradiente<br />

elettrochimico è un processo favorito<br />

energeticamente, e può quindi promuovere la sintesi di<br />

ATP.<br />

73


Fosforilazione <strong>ossidativa</strong><br />

l’energia libera prodotta durante il<br />

trasporto <strong>degli</strong> e- deve essere<br />

conservata in una forma utilizzabile<br />

dall’ATP sintasi.<br />

74


Il trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> , promuove il trasferimento dei protoni da parte del<br />

complesso I, III, e IV dalla matrice una regione contenente una bassa concent. di H +,<br />

attraverso la membrana mitocondriale interna, caratterizzata da un’alta concent. di H +<br />

L’energia libera sequestrata dal risultante gradiente elettrochimico (forza motrice<br />

protonica ) alimenta la sintesi di ATP.<br />

75


Il motore della respirazione cellulare: ATP-sintasi<br />

La ATP-sintasi trasportante H+ tra due settori è un complesso<br />

enzimatico che catalizza la seguente reazione:<br />

ADP + fosfato + H+ esterno ATP + H 2 O + H+ interno<br />

Quando la reazione è catalizzata verso destra, l'enzima è comunemente<br />

chiamato ATP-sintasi ed è responsabile della sintesi di<br />

adenosintrifosfato (ATP) utilizzando come substrati adenosindifosfato<br />

(ADP) e fosfato inorganico, sfruttando il gradiente protonico generato<br />

dalla catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>.<br />

76


L’ATP ATP sintasi (F1Fo-ATPasi) ATPasi), , è una<br />

proteina transmembrana costituita da più pi<br />

subunità subunit con un peso complessivo di 450<br />

KD.<br />

Fo ( lega l’antibiotico<br />

l antibiotico oligomicina B) è<br />

costituita nei mammiferi da 6 copie di una<br />

proteina che attraversa la membrana che<br />

formano un canale polare per il passaggio<br />

di H + .<br />

F1 è costituita da subunità subunit α3β3γδε γδε γδε. γδε<br />

γδε<br />

. .<br />

.<br />

Le<br />

subunità subunit α e β sono disposte in modo<br />

alternato.<br />

Lo stelo è costituito dalla subunità subunit γ<br />

associato alle subunità subunit δ ed ε<br />

77


Il meccanismo per la sintesi di ATP può essere suddiviso in tre tappe:<br />

1. Traslocazione di protoni promossa da F0<br />

2. Formazione catalitica del legame fosfoanidrinico dell’ATP promossa da F1<br />

3. Accoppiamento della dissipazione del gradiente protonico con la sintesi di ATP,<br />

che necessitano dell’interazione di F1 con F0<br />

78


Interconversione dei tre stati conformazionali<br />

1 - L'ADP e il P i si legano debolmente al sito di legame nella conformazione L.<br />

2. Un cambiamento conformazionale promosso dal rilascio di energia energia<br />

libera<br />

converte il sito L in sito di legame T (chiamato bTP) TP)<br />

che catalizza la formazione<br />

di ATP. Questa tappa implica anche cambiamenti conformazionali negli negli<br />

altri<br />

due protomeri, protomeri,<br />

che convertono il sito T a cui è legato l'ATP in sito aperto (O)<br />

(detto bE), ), e che convertono il sito O in sito L.<br />

3. L'ATP viene sintetizzato a livello del sito T di una subunità subunit mentre si<br />

dissocia dal sito O di un'altra subunità. subunit . L'energia libera fornita dal flusso dei<br />

protoni facilita principalmente il rilascio dall'enzima dell'ATP appena<br />

sintetizzato; cioè, cio , promuove la transizione T O, distruggendo così cos le<br />

interazioni ATP-enzima ATP enzima che in precedenza avevano promosso la formazione<br />

spontanea di ATP a partire da ADP e P i, , quando la subunità subunit era nella<br />

conformazione T.<br />

79


IL RAPPORTO P/O<br />

E possibile esprimere la quantità di ATP sintetizzato in termini di molecole di<br />

substrato ossidate.<br />

Le ossidazioni di NADH e FADH2 sono associati rispettivamente con la sintesi di 3,<br />

2 molecole di ATP.<br />

Questa stechiometria chiamata rapporto P/O mette in relazione la quantità di ATP<br />

sintetizzata con la quantità di ossigeno che viene ridotto.<br />

80


Disaccoppiamento della <strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong><br />

La presenza nella membrana interna di un agente che ne aumenta la la<br />

permeabilità permeabilit agli ioni H + disaccoppia la <strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong> dal trasporto<br />

<strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> in quanto fornisce una strada per la dissipazione dissipazione<br />

del gradiente<br />

protonico elettrochimico che non necessita della sintesi di ATP. La<br />

dissipazione di un gradiente elettrochimico di H + , che viene generato dal<br />

trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> ed è disaccoppiato dalla sintesi di ATP, produce<br />

calore .<br />

81


Meccanismo d’azione d azione del 2,4-dinitrofenolo<br />

2,4 dinitrofenolo<br />

Uno ionoforo trasportatore di protoni, come il DNP, disaccoppia la<br />

<strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong> dalla catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong><br />

dissipando il gradiente elettrochimico di protoni generato dal trasporto<br />

<strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong>.<br />

82


Nel tessuto adiposo bruno ( grasso bruno ) il disaccoppiamento della<br />

<strong>fosforilazione</strong> <strong>ossidativa</strong> genera calore.<br />

I mitocondri del grasso bruno contengono un canale per i protoni conosciuto con<br />

il nome di proteina disaccoppiante ( UCP, chiamata Termogenina ).<br />

Il flusso di protoni porta alla dissipazione del gradiente protonico presente<br />

attraverso la membrana mitocondriale interna.<br />

Questo processo consente all’ossidazione del substrato di procedere e di<br />

generare calore senza sintesi diATP:<br />

83


Controllo coordinato della glicolisi e del<br />

ciclo dell’acido dell acido citrico<br />

Le fonti principali <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> che entrano<br />

nella catena di trasporto <strong>degli</strong> <strong>elettroni</strong> sono:<br />

Glicolisi<br />

Degradazioni <strong>degli</strong> ac. grassi<br />

Ciclo dell’ac. citrico<br />

Disegno schematico ,la sfera verde indica attivazione,<br />

la sfera rossa indica inibizione<br />

84


Specie reattive dell’ossigeno<br />

Nella riduzione di O 2 si cela un pericolo:<br />

-il trasferimento di 4 <strong>elettroni</strong> dà origine a prodotti<br />

innocui<br />

- il trasferimento di un singolo elettrone forma un<br />

anione superossido<br />

-il trasferimento di 2 <strong>elettroni</strong> genera un perossido<br />

O 2<br />

e-<br />

. - O e-<br />

2<br />

O 2 2-<br />

85


I derivati tossici dell’ossigeno molecolare (ROS)<br />

vengono rimossi da enzimi protettivi<br />

O -.<br />

2 2 + 2H + superossido<br />

dismutasi<br />

O2 + H2O2 2H2 O2 Catalasi<br />

.<br />

2 H2O + O2<br />

2 GSH+H 2 O 2 GSSG+ 2 H 2 O<br />

glutatione perossidasi<br />

Della superossido dismutasi (SOD) esistono due forma:<br />

La SOD mitocondriale un tetramero contenente Mn<br />

La SOD citosolica un dimero contenente Cu e Zn<br />

86


Alcune malattie degenerative sono associate a danni<br />

ossidativi del mitocondrio:<br />

Morbo di Parkinson<br />

La malattia di Alzheimer<br />

La Corea di Huntington<br />

87


Alcuni individui affetti dalla malattia ereditaria sclerosi laterale<br />

amiotrofica (ALS; malattia di Lou Gehrig)<br />

sono caratterizzati da una Cu,Zn-SOD mutata<br />

Negli enzimi la magior parte delle mutazioni porta a una perdita<br />

della funzione.<br />

Nella ALS il difetto viene ereditato con un tratto dominante,<br />

fattore che è compatibile con l’acquisizione di una attività tossica.<br />

Infatti la SOD si comporta come una perossidasi e si pensa che<br />

ossidi i lipidi, causando la degenerazione dei motoneuroni,<br />

caratteristica della malattia.<br />

88


Anemia da carenza di Ferro<br />

Fabbisogno di ferro<br />

in un uomo adulto: 1mg/die<br />

in una donna in età fertile: 2mg/die<br />

in una donna in gravidanza: 3mg/die<br />

Il ferro è necessario per il mantenimento di una<br />

quantità normale di<br />

1. Hb,<br />

2. di citocromi<br />

3. di centri ferro-zolfo.<br />

89


Miopatie mitocondriali<br />

-il lattato si accumula nel liquido cerebrospinale<br />

-crampi, debolezza muscolare, encefalopatia<br />

trattamento con CoQ10<br />

-Carenza di CoQ10: forma rara che colpisce i bambini.<br />

90


Malattie mitocondriali<br />

-Neuropatia ottica ereditaria di Leber (mutazione del<br />

Complesso I)<br />

- Miopatie mitocondriali<br />

-I mitocondri svolgono un ruolo centrale nell’apoptosi<br />

91


Sono enzimi ossidativi detossificanti<br />

CITOCROMO P450<br />

Idrolizzano le molecole idrofobiche in modo da ottenere prodotti solubili<br />

Molti dei substrati sono composti tossici come alcuni idrocarburi aromatici policiclici<br />

alcuni dei quali cancerogeni: bifenili policlorurati(PCB)<br />

L’idrossilazione catalizzata dal cit. 450 converte queste molecole in sostanze più<br />

solubili per la successiva escrezione<br />

92

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