08.06.2013 Views

Lavoro - Summa Dr. Tiziana Cocca - DRN Srl

Lavoro - Summa Dr. Tiziana Cocca - DRN Srl

Lavoro - Summa Dr. Tiziana Cocca - DRN Srl

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Formazione<br />

alla potente azione ossidante dell’acido<br />

ipocloroso, con cui esso viene processato.<br />

Valori inferiori a 350 µmol HClO/l di tali<br />

analiti significano una riduzione del potere<br />

antiossidante della barriera naturale<br />

e quindi un aumento dello stress ossidativo.<br />

I valori ottenuti sono da considerare<br />

inversamente correlati all’entità del danno<br />

e quindi alla gravità dello stress.<br />

c. Potenziale biologico antiossidante -<br />

BAP TEST<br />

Anche questo test misura le capacità della<br />

barriera antiossidante naturale, così come<br />

il precendente, ma con una tecnica differente.<br />

Il significato dei valori riscontrati<br />

è pertanto perfettamente sovrapponibile.<br />

I valori considerati normali sono quelli<br />

superiori a 2200 µmol/l.<br />

Risultati<br />

I risultati ottenuti sono riassunti nella tabella<br />

2 e 3.<br />

Discussione<br />

4 ANIMALI DA COMPAGNIA N° 9 Novembre 2010<br />

FOTO 2. Per ciascun animale sono stati<br />

analizzati diversi parametri clinici prima e<br />

dopo la somministrazione dell’agente<br />

antiossidante.<br />

© Ivonne Wierink - Fotolia.com<br />

Nonostante i risultati presentati siano da<br />

considerare ancora incompleti, è possibile<br />

fare alcune considerazioni.<br />

I parametri clinici presi in considerazione<br />

sono notevolmente migliorati in tutti i<br />

soggetti esaminati, e questo è accaduto anche<br />

nei pazienti in cui i valori serici delle<br />

sostanze misurate non sono rientrati<br />

nell’intervallo di riferimento, pur tendendo<br />

sempre ad avvicinarsi a esso.<br />

In letteratura è noto il ruolo che lo stress<br />

ossidativo ricopre nella patogenesi di molte<br />

patologie e anche nella risposta alla terapia<br />

(Viviano et al., 2009).<br />

La maggior parte dei soggetti affetti da<br />

patologie neoplastiche ha manifestato<br />

un notevole miglioramento sia dal punto<br />

di vista clinico che dei risultati di laboratorio.<br />

È noto che lo stress ossidativo è<br />

fortemente coinvolto sia nei meccanismi<br />

della carcinogenesi (Szczubia, 2004) che<br />

nella mortalità dei pazienti neoplastici.<br />

È infatti dimostrato (Vajdovich et al.,<br />

2005) che la concentrazione di ROM è tanto<br />

più elevata quanto maggiore è il carattere<br />

proliferativo della neoplasia, e tale<br />

dato appare confermato in questa esperienza<br />

considerando che il soggetto n° 21<br />

è affetto da un linfoma in recidiva in end<br />

stage; inoltre, recenti studi hanno dimostrato<br />

che i soggetti con il migliore bilancio<br />

ossidativo (ratio tra ROM e antiossidanti)<br />

rispondono meglio alla chemioterapia<br />

(Winter et al., 2009), e anche<br />

questo appare confermato dai dati clinici<br />

ed analitici del soggetto n° 18, in remissione<br />

clinica dopo un unico ciclo di<br />

chemioterapia.<br />

I soggetti affetti da leishmaniosi inclusi in<br />

questo studio hanno manifestato spesso<br />

miglioramenti clinici superiori rispetto a<br />

quelli analitici. Gli studi pubblicati sull’argomento<br />

non sono numerosi, anche se<br />

è stato stabilito che il bilancio ossidativo<br />

dei soggetti affetti da questa ed altre patologie<br />

infettive è fortemente turbato (Bildik<br />

et al., 2004; Kumar et al., 2006).<br />

Tutti i soggetti affetti da osteoartrosi hanno<br />

dimostrato miglioramenti clinici (notevole<br />

aumento dell’agilità) e serici evidenti,<br />

non correlati alla taglia, alla gravità<br />

del processo o all’età; in letteratura esistono<br />

evidenze sulla correlazione diretta<br />

tra lo stress ossidativo e la degenerazione<br />

della cartilagine nei processi osteoartritici<br />

(Goranov et al., 2007).<br />

Interessanti anche i rilievi riguardanti i<br />

soggetti affetti da insufficienza cardiaca<br />

di origine valvolare. I miglioramenti clinici<br />

manifestati sono stati notevoli, ed in<br />

particolare i pazienti hanno avuto un buon<br />

incremento della qualità della vita senza<br />

alcuna modifica alla terapia farmacologia,<br />

in atto da tempo. D’altra parte è noto<br />

dalla letteratura che lo stress ossidativo<br />

è in grado di promuovere l’attivazione

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!