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Lavoro - Summa Dr. Tiziana Cocca - DRN Srl

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ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

LE POINT VETERINAIRE ITALIE SRL- EDIZIONI VETERINARIE & AGROZOOTECNICHE - VIA MEDARDO ROSSO, 11 - 20159 MILANO<br />

<strong>Tiziana</strong> <strong>Cocca</strong>, Raffaele Maglione<br />

Medici veterinari liberi professionisti, Napoli<br />

www.pointvet.it<br />

Valutazione dello stato<br />

di stress ossidativo in 50 cani<br />

in età avanzata prima e dopo<br />

somministrazione di un<br />

antiossidante<br />

© Carola Schubbel - Fotolia.com<br />

Estratto da SUMMA, vol. 27, Novembre 2010/n°9: pp 9-15


Proteggilo dallo stress ossidativo<br />

Via Bellisario, 23/25<br />

26020 Palazzo Pignano (CR) - Italia<br />

Tel. +39 0373 938345 - Fax +39 0373 982427<br />

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contrasta e previene i danni ossidativi<br />

prodotti dai radicali liberi, indicato per<br />

tutti i cani e particormente in animali:<br />

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anziani<br />

che svolgono intensa attività fisica<br />

accorciando i tempi di recupero<br />

sottoposti a terapie farmacologiche protratte<br />

con patologie infiammatorie<br />

allergici<br />

alimentati con diete iperproteiche e/o<br />

ricche di grassi animali


Formazione<br />

GERIATRIA VETERINARIA<br />

Valutazione dello stato di stress<br />

ossidativo in 50 cani in età<br />

avanzata prima e dopo<br />

somministrazione di un<br />

antiossidante<br />

<strong>Tiziana</strong> <strong>Cocca</strong>, Raffaele Maglione<br />

Medici veterinari liberi professionisti, Napoli<br />

■ RIASSUNTO<br />

Lo stress ossidativo è una condizione di<br />

squilibrio metabolico legata ad eccesso<br />

di produzione di radicali liberi oppure<br />

alla carenza di molecole antiossidanti,<br />

sia endogene che esogene. L’età avanzata<br />

e le patologie croniche sono importanti<br />

condizioni organiche che possono<br />

comportare stress ossidativo, ed esso<br />

è misurabile valutando alcuni parametri<br />

biochimici, quali i derivati dei radicali<br />

liberi, i gruppi tiolici plasmatici, la barriera<br />

plasmatica all’ossidazione indotta da<br />

ipoclorito e potenziale biologico antiossidante.<br />

Un prodotto ad attività antiossidante<br />

contenente una miscela di polifenoli<br />

è stato somministrato per 60 giorni<br />

ad un gruppo di 50 cani anziani, dei<br />

quali alcuni affetti da varie patologie<br />

croniche; di ciascuno di essi è stata<br />

valutata l’entità dello stress ossidativo<br />

prima e dopo la somministrazione di<br />

tale antiossidante.<br />

Parole chiave: geriatria, biochimica,<br />

stress ossidativo, cane.<br />

■ SUMMARY<br />

Assessing oxidative stress in 50<br />

aged dogs before and after<br />

administering an antioxidant agent<br />

Oxidative stress is a pathologic condition<br />

due to the excess of free radicals and/or<br />

the lack of either endogenous or exogenous<br />

antioxidant substances. Age and chronic<br />

diseases are conditions that can cause<br />

oxidative stress. It is possible to measure<br />

it by assessing some biochemical parameters:<br />

free radicals derivatives, plasma<br />

thiolic groups, hypochlorite-induced<br />

plasmatic barrier and antioxidant biological<br />

potential. Fifty aged dogs, some of<br />

which suffering from by chronic diseases,<br />

received an antioxidant substance<br />

containing a polyphenols mixture for<br />

sixty days. Each dog was then assessed<br />

for oxidative stress before and after<br />

this therapy.<br />

Keywords: geriatrics, biochemistry,<br />

oxidative stress, dog.<br />

I<br />

n condizioni fisiologiche si svolgono<br />

costantemente nell’organismo numerosi<br />

processi ossidativi; questi comportano<br />

la continua formazione di radicali<br />

liberi (ROS - Reactive Oxygen<br />

Species). I radicali liberi dell’ossigeno sono<br />

molto instabili e capaci di reagire praticamente<br />

con ogni molecola organica, generando<br />

derivati o metaboliti reattivi dell’ossigeno<br />

(Reactive Oxygen Metabolites -<br />

ROM).<br />

Nell’economia metabolica, i ROS sono utili<br />

per lo svolgimento di importanti funzioni:<br />

i leucociti polimorfonucleati, ad<br />

esempio, utilizzano queste molecole per<br />

la modulazione della loro attività (fagocitosi).<br />

Essi sono in grado però di attaccare<br />

gli acidi grassi polinsaturi delle membrane<br />

biologiche, e, attraverso una catena<br />

di reazioni di perossidazione, portare<br />

alla produzione di molecole altamente tossiche,<br />

quali aldeidi (malondialdeide) e idrocarburi<br />

gassosi (etano e pentano). Inoltre<br />

si possono verificare modificazioni delle<br />

proteine e degli acidi nucleici.<br />

Tutti questi meccanismi sono potenzialmente<br />

in grado di creare un grave danno<br />

tissutale, per impedire il quale l’organismo<br />

è dotato di un complesso sistema di<br />

difesa, costituito da un gruppo eterogeneo<br />

di molecole, nell’insieme denominato Sistema<br />

Antiossidante. Esso agisce a vari livelli:<br />

Prevenendo la formazione dei ROS;<br />

Inattivando i ROS;<br />

Contrastando la loro azione;<br />

Ripristinando l’integrità molecolare dopo<br />

il danno ossidativo.<br />

Particolarmente efficiente è il sistema an-<br />

tiossidante intracellulare, costituito da tre<br />

enzimi: superossidodesmutasi (SOD), glutatione<br />

perossidasi (GSH-Px) e catalasi<br />

(CAT).<br />

Numerose altre molecole fanno parte della<br />

barriera antiossidante plasmatica (naturale).<br />

La loro origine può essere esogena<br />

(ascorbato, tocoferoli, carotenoidi, bioflavonoidi)<br />

o endogena (proteine, bilirubina,<br />

acido urico, colesterolo). Ciascuna<br />

di queste sostanze è dotata di un suo potere<br />

antiossiante, funzione del proprio potenziale<br />

di ossido-riduzione.<br />

Le situazioni, fisiologiche o patologiche,<br />

che spostano l’equilibrio tra ossidanti e<br />

antiossidanti a favore dei primi sono numerose:<br />

Attività fisica molto intensa;<br />

Età avanzata;<br />

Stati patologici (patologie croniche infiammatorie,<br />

degenerative o neoplastiche);<br />

Farmaci;<br />

Tossine.<br />

Queste condizioni possono provocare<br />

una produzione eccessiva di radicali liberi,<br />

tale che i meccanismi fisiologici<br />

non riescono a gestire, oppure possono<br />

minare l’efficienza dei sistemi antiossidanti<br />

fisiologici. Il risultato finale è un<br />

eccesso di radicali liberi, con i danni che<br />

a esso conseguono. Questo squilibrio si<br />

indica con il nome di stress ossidativo.<br />

Lo stress ossidativo rappresenta esso<br />

stesso una condizione patologica, indipendente<br />

dalla causa che lo ha determinato<br />

e capace di interferire in maniera<br />

importante con la terapia praticata<br />

sul paziente o con il suo stato clinico.<br />

Non si può fare riferimento a sin- !!<br />

N° 9 Novembre 2010 ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

1


Formazione<br />

2 ANIMALI DA COMPAGNIA N° 9 Novembre 2010<br />

tomi clinici specifici, dal momento che<br />

si tratta di una condizione che coinvolge<br />

l’intero organismo; pertanto, tale condizione<br />

viene valutata attraverso misurazioni<br />

di laboratorio misurazioni di laboratorio<br />

che prendono in considerazione<br />

sia le componenti anti-ossidanti<br />

che quelle pro-ossidanti. Tali misurazioni<br />

possono essere effettuate sia sul<br />

siero che sui tessuti.<br />

Scopo di questo lavoro preliminare è quello<br />

di misurare il bilancio ossidativo in cani<br />

anziani (10-18 anni), sia in assenza che<br />

in presenza di patologie croniche di varia<br />

natura (neoplastiche, infiammatorie o degenerative,<br />

nonché di valutare l’efficacia<br />

di un prodotto ad azione antiossidante contenente<br />

una miscela di polifenoli. Oltre ai<br />

parametri di laboratorio, sono stati scelti<br />

parametri clinici con lo scopo di valutare<br />

nel complesso la qualità della vita dei soggetti<br />

considerati.<br />

Materiali e metodi<br />

© dvr - Fotolia.com<br />

FOTO 1. Nello studio sono stati valutati 50 cani<br />

in età avanzata, alcuni dei quali con patologie<br />

croniche in corso, altri in buono stato di salute<br />

ma con evidenti segni di invecchiamento, sia<br />

fisico che mentale.<br />

Sono stati scelti 50 soggetti di specie canina<br />

in età avanzata (10-18 anni), alcuni<br />

dei quali con patologie croniche in corso,<br />

altri in buono stato di salute ma con evidenti<br />

segni di invecchiamento, sia fisico<br />

che mentale. Di tali soggetti sono stati<br />

valutati i seguenti parametri clinici:<br />

A. Appetito<br />

B. Lucentezza del pelo<br />

C. Stato cognitivo<br />

D. Motilità<br />

A ciascuno di essi è stato assegnato un punteggio<br />

da 1 a 4 (1: scarso; 2:sufficiente; 3:<br />

buono; 4: eccellente) seguendo i criteri della<br />

semeiotica clinica (Messieri e Moretti,<br />

2008).<br />

Nella tabella 1 sono elencati i dati principali<br />

riguardanti ciascun soggetto. Essi sono<br />

stati suddivisi in tre gruppi, a seconda<br />

del peso: dal n 1 al n 17 (20 -30 kg); dal n<br />

18 al n 40 (10 – 19 kg) e dal n 41 al n 50 (1<br />

– 9 kg). Tale suddivisione è dovuta alla diversa<br />

età con la quale cani di diversa taglia<br />

vengono definiti anziani (peso > di 30<br />

kg: 7 anni, peso tra 15 e 30 kg: 10 anni, peso<br />

< di 15 kg: 12 anni) (Messieri e Moretti,<br />

2008)<br />

Tutti i soggetti sono stati sottoposti a trattamento<br />

con l’antiossidante allo studio ai<br />

dosaggi consigliati per 60 giorni, non apportando<br />

alcuna modifica alla dieta e mantenendo<br />

invariate le eventuali terapie mediche<br />

in corso. Sono stati poi valutati per<br />

i parametri clinici considerati e per i parametri<br />

di laboratorio sotto elencati.<br />

1. Parametri pro-ossidanti<br />

Metaboliti reattivi dell’ossigeno (derivati<br />

dei radicali liberi) - d-ROMs test<br />

I metaboliti reattivi dell’ossigeno (Reactive<br />

Oxygen Metabolites - ROM) sono notevolmente<br />

più stabili dei radicali (pur potendo<br />

anch’essi ossidare) e quindi possono<br />

essere misurati. Il loro valore viene<br />

espresso in Unità CARR (capacità ossidante<br />

di una quantità di H 2 O 2 compresa<br />

tra 20000 e 24000 mg).<br />

Valori superiori a 300 U CARR indicano<br />

stress ossidativo.<br />

2. Parametri anti-ossidanti:<br />

a. Gruppi tiolici plasmatici - SHp test<br />

I tioli sono un significativo componente<br />

della barriera antiossidante plasmatica naturale.<br />

Infatti, i gruppi –SH di tali molecole<br />

(spesso di natura proteica) reagiscono<br />

chimicamente con i radicali inattivandoli.<br />

Valori inferiori a 450 – 650 µmol/l di tali<br />

analiti indicano che l’attività antiossidante<br />

naturale è scarsa e che l’organismo<br />

è in stato di stress ossidativo.<br />

b. Barriera plasmatica all’ossidazione<br />

indotta da ipoclorito - Oxy adsorbent<br />

test<br />

Il test misura le capacità antiossidanti del<br />

siero misurandone la capacità di opporsi


Tabella 1. Valutazioni clinica dei soggetti inclusi nello studio<br />

Nome Sesso Razza Peso Età Patologia eventualmente Appetito Lucentezza Stato Motilità<br />

presente pelo cognitivo<br />

1 Nikita F Meticcio 20 17 Tumore mammario 3 2 3 1 - 2<br />

2 Ariel F dalmata 22 15 Tumore mammario 1 1 2 2<br />

3 Maja F S.Husky 20 13 Tumore mammario 1 1 2 1<br />

4 Luna F Meticcio 34 11 Leishmaniosi 1 1 3 2<br />

5 Max M Meticcio 26 16 Leishmaniosi 1 1 3 1<br />

6 Cento M Meticcio 24 12 Osteoartrite anca 2 2 1 1<br />

7 Asia F P. Ted 30 12 Osteoartrite gomiti 3 2 2 1<br />

8 Angel F G.retriever 37 10 Osteoartrite ginocchio 3 2 3 1<br />

9 Gaetano M Meticcio 20 10 Osteoartrite anca 3 1 1 2<br />

10 Jolly M Meticcio 21 18 Disturbo cognitivo 2 2 1 2<br />

11 Marcus M S.Husky 22 13 Disturbo cognitivo 3 1 1 2<br />

12 Lea F Meticcio 23 12 Disturbo cognitivo 3 1 1 1<br />

13 Lupo M Labrador 40 10 Disturbo cognitivo 2 1 1 2<br />

14 Lady F P. Ted 28 14 Disturbo cognitivo 2 1 1 2<br />

16 Eva F P.ted 28 14 2 2 2 1<br />

12 Seven M Meticcio 20 12 3 2 2 1<br />

17 Argo M Meticcio 23 12 2 2 1 2<br />

18 Terry F F. terrier 12 15 Linfoma in remissione 2 1 2 2<br />

19 Mimì F Meticcio 15 13 Mastocitoma multiplo 1 2 2 2<br />

20 Rita F S. Husky 19 13 Linfoma in terapia 1 1 2 3<br />

21 Nero M Meticcio 13 12 Linfoma (recidiva) 1 1 2 1<br />

22 Master M Bolognese 11 15 Leishmaniosi 2 2 2 2<br />

23 Nicola M B. collie 12 14 Leishmaniosi 2 1 2 1<br />

24 Sirio F Beagle 14 12 Leishmaniosi 1 2 2 2<br />

25 Moon F WHWT 10 16 Leishmaniosi 2 1 2 1<br />

26 Tea F Meticcio 16 14 Osteoartrosi anche 3 2 2 1<br />

27 Prof M Meticcio 17 13 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 2 1 2 2<br />

28 Super M Cocker 15 12 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 3 1 2 2<br />

29 Ciacky M Meticcio 11 13 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 2 1 2 2<br />

30 Poldo M Meticcio 12 12 Disturbo cognitivo 3 3 1 1<br />

31 Lillo M Meticcio 11 17 Disturbo cognitivo 3 1 1 2<br />

32 Sam M Meticcio 18 15 Disturbo cognitivo 3 1 1 1<br />

33 Cindy F Schnauzer 15 12 Disturbo cognitivo 1 1 1 1<br />

34 Minnie F Meticcio 16 16 Disturbo cognitivo 3 1 1 3<br />

35 Peppe M Meticcio 16 12 Disturbo cognitivo 2 2 1 2<br />

36 Chicco M Meticcio 14 15 Disturbo cognitivo 1 1 1 1<br />

37 Peter M Bassotto 11 12 2 2 3 1<br />

38 Lilly F Shar pei 15 13 1 1 2 2<br />

39 Polly F Meticcio 17 13 2 2 2 1<br />

40 Bobo M Meticcio 14 13 1 2 1 3<br />

41 Lion M Pinscher 3 17 Leishmaniosi 2 2 2 2<br />

42 Elsa F Yorkshire 5 14 Osteoartrosi ginocchio 1 2 2 1<br />

43 Debby F Yorkshire 4 13 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 1 1 2 2<br />

44 Miss F Maltese 5 13 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 1 2 1 1<br />

45 Lola F Shi tsu 6 14 Cardiopatia (cl ISAAC 3) 2 2 2 2<br />

46 Balù M Meticcio 6 16 Disturbo cognitivo 2 1 1 2<br />

47 Lulù F Shi tsu 4 15 Disturbo cognitivo 2 2 1 2<br />

48 Mike M Yorkshire 5 13 Disturbo cognitivo 2 1 1 2<br />

49 Cyna F Meticcio 3 17 Disturbo cognitivo 1 1 1 2<br />

50 Kiwi M Yorkshire 4 15 3 2 1 1<br />

N° 9 Novembre 2010 ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

3<br />

!!


Formazione<br />

alla potente azione ossidante dell’acido<br />

ipocloroso, con cui esso viene processato.<br />

Valori inferiori a 350 µmol HClO/l di tali<br />

analiti significano una riduzione del potere<br />

antiossidante della barriera naturale<br />

e quindi un aumento dello stress ossidativo.<br />

I valori ottenuti sono da considerare<br />

inversamente correlati all’entità del danno<br />

e quindi alla gravità dello stress.<br />

c. Potenziale biologico antiossidante -<br />

BAP TEST<br />

Anche questo test misura le capacità della<br />

barriera antiossidante naturale, così come<br />

il precendente, ma con una tecnica differente.<br />

Il significato dei valori riscontrati<br />

è pertanto perfettamente sovrapponibile.<br />

I valori considerati normali sono quelli<br />

superiori a 2200 µmol/l.<br />

Risultati<br />

I risultati ottenuti sono riassunti nella tabella<br />

2 e 3.<br />

Discussione<br />

4 ANIMALI DA COMPAGNIA N° 9 Novembre 2010<br />

FOTO 2. Per ciascun animale sono stati<br />

analizzati diversi parametri clinici prima e<br />

dopo la somministrazione dell’agente<br />

antiossidante.<br />

© Ivonne Wierink - Fotolia.com<br />

Nonostante i risultati presentati siano da<br />

considerare ancora incompleti, è possibile<br />

fare alcune considerazioni.<br />

I parametri clinici presi in considerazione<br />

sono notevolmente migliorati in tutti i<br />

soggetti esaminati, e questo è accaduto anche<br />

nei pazienti in cui i valori serici delle<br />

sostanze misurate non sono rientrati<br />

nell’intervallo di riferimento, pur tendendo<br />

sempre ad avvicinarsi a esso.<br />

In letteratura è noto il ruolo che lo stress<br />

ossidativo ricopre nella patogenesi di molte<br />

patologie e anche nella risposta alla terapia<br />

(Viviano et al., 2009).<br />

La maggior parte dei soggetti affetti da<br />

patologie neoplastiche ha manifestato<br />

un notevole miglioramento sia dal punto<br />

di vista clinico che dei risultati di laboratorio.<br />

È noto che lo stress ossidativo è<br />

fortemente coinvolto sia nei meccanismi<br />

della carcinogenesi (Szczubia, 2004) che<br />

nella mortalità dei pazienti neoplastici.<br />

È infatti dimostrato (Vajdovich et al.,<br />

2005) che la concentrazione di ROM è tanto<br />

più elevata quanto maggiore è il carattere<br />

proliferativo della neoplasia, e tale<br />

dato appare confermato in questa esperienza<br />

considerando che il soggetto n° 21<br />

è affetto da un linfoma in recidiva in end<br />

stage; inoltre, recenti studi hanno dimostrato<br />

che i soggetti con il migliore bilancio<br />

ossidativo (ratio tra ROM e antiossidanti)<br />

rispondono meglio alla chemioterapia<br />

(Winter et al., 2009), e anche<br />

questo appare confermato dai dati clinici<br />

ed analitici del soggetto n° 18, in remissione<br />

clinica dopo un unico ciclo di<br />

chemioterapia.<br />

I soggetti affetti da leishmaniosi inclusi in<br />

questo studio hanno manifestato spesso<br />

miglioramenti clinici superiori rispetto a<br />

quelli analitici. Gli studi pubblicati sull’argomento<br />

non sono numerosi, anche se<br />

è stato stabilito che il bilancio ossidativo<br />

dei soggetti affetti da questa ed altre patologie<br />

infettive è fortemente turbato (Bildik<br />

et al., 2004; Kumar et al., 2006).<br />

Tutti i soggetti affetti da osteoartrosi hanno<br />

dimostrato miglioramenti clinici (notevole<br />

aumento dell’agilità) e serici evidenti,<br />

non correlati alla taglia, alla gravità<br />

del processo o all’età; in letteratura esistono<br />

evidenze sulla correlazione diretta<br />

tra lo stress ossidativo e la degenerazione<br />

della cartilagine nei processi osteoartritici<br />

(Goranov et al., 2007).<br />

Interessanti anche i rilievi riguardanti i<br />

soggetti affetti da insufficienza cardiaca<br />

di origine valvolare. I miglioramenti clinici<br />

manifestati sono stati notevoli, ed in<br />

particolare i pazienti hanno avuto un buon<br />

incremento della qualità della vita senza<br />

alcuna modifica alla terapia farmacologia,<br />

in atto da tempo. D’altra parte è noto<br />

dalla letteratura che lo stress ossidativo<br />

è in grado di promuovere l’attivazione


Tabella 2. Esami di laboratorio prima e dopo 60 giorni di terapia con l’antiossidante in esame<br />

CANI d-ROM I (T 0 ) d-ROM II (T 2 ) SHp I (T 0 ) SHp II (T 2 ) OXY I (T 0 ) OXY II (T 2 ) BAP I (T 0 ) BAP II (T 2 )<br />

1 Nikita 206 182 39 451 290 456 270 440<br />

2 Ariel 290 122 290 569 234 528 447 2402<br />

3 Maja 432 220 37 495 136 440 885 2290<br />

4 Luna 455 228 230 453 199 391 990 2376<br />

5 Max 420 225 187 405 145 352 1675 2343<br />

6 Cento 865 454 326 700 120 427 1280 2500<br />

7 Asia 391 210 400 675 310 432 1876 2560<br />

8 Angel 346 290 342 631 332 490 1900 2210<br />

9 Gaetano 487 186 300 560 300 564 1883 2591<br />

10 Jolly 245 135 81 187 466 467 1090 1168<br />

12 Marcus 337 156 121 330 210 360 256 553<br />

12 Lea 337 187 100 660 218 512 798 1555<br />

13 Lupo 301 195 365 545 280 369 1750 2300<br />

14 Lady 505 380 198 432 157 296 479 880<br />

15 Eva 340 197 44 455 300 495 579 900<br />

16 Seven 368 204 197 676 106 488 200 234<br />

17 Argo 280 189 236 250 136 380 335 780<br />

18 Terry 410 165 220 660 277 490 1200 2650<br />

19 Mimì 480 280 210 478 200 543 1776 2400<br />

20 Rita 598 296 123 300 320 676 1555 2321<br />

21 Nero 685 450 190 234 127 332 435 850<br />

22 Master 543 265 99 432 85 255 735 1755<br />

23 Nicola 976 546 87 270 153 361 650 2100<br />

24 Sirio 555 432 198 412 130 280 345 679<br />

25 Moon 389 295 231 490 342 587 1995 2234<br />

26 Tea 396 260 371 567 318 548 1664 2760<br />

27 Prof 553 308 400 634 320 480 1657 2348<br />

28 Super 366 276 310 569 279 570 1433 2265<br />

29 Ciacky 470 378 281 500 223 548 1767 2556<br />

30 Poldo 387 218 295 810 334 450 1675 2530<br />

31 Lillo 675 549 321 451 242 300 564 760<br />

32 Sam 420 287 325 600 290 450 1594 2180<br />

33 Cindy 385 249 300 759 280 432 1440 2376<br />

34 Minnie 198 166 441 692 340 540 1256 2685<br />

35 Peppe 520 190 280 730 227 465 1450 2210<br />

36 Chicco 321 123 331 768 321 653 1545 2480<br />

37 Peter 221 176 415 854 285 398 1669 2890<br />

38 Lilly 663 290 43 547 98 320 507 1800<br />

39 Polly 443 300 432 635 329 609 1920 2900<br />

40 Bobo 447 380 335 605 295 645 1562 2831<br />

41 Lion 176 121 455 670 300 490 1760 2700<br />

42 Elsa 449 321 332 486 266 408 1825 2790<br />

43 Debby 365 128 320 688 215 479 1742 2495<br />

44 Miss 674 561 180 332 198 359 990 1450<br />

45 Lola 396 262 395 600 337 643 1630 2354<br />

46 Balù 429 196 375 745 275 409 1000 2290<br />

47 Lulù 232 200 436 821 304 428 1484 2280<br />

48 Mike 430 235 150 687 196 505 834 2400<br />

49 Cyna 542 460 219 431 215 355 1090 1335<br />

50 Kiwi 380 270 410 675 307 700 1857 2550<br />

In rosso i valori che si discostano dagli intervalli di riferimento, indicando stress ossidativi. Nella prima colonna, per ciascun analita sono indicati i valori a tempo 0<br />

(t 0 ) e dopo 60 giorni (t 2 ) di terapia l’antiossidante allo studio<br />

Intervalli di riferimento: d-ROM: 250-300 unità CARR (intese come capacità ossidante di un intervallo compreso tra 20000 e 24000 mg di H 2 O 2 ); SHp: 450-<br />

650µmol/l; OXY test: > di 350 µmol HClO/l; BAP test: > 2200 µmol/l.<br />

N° 9 Novembre 2010 ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

5<br />

!!


Formazione<br />

6 ANIMALI DA COMPAGNIA<br />

N° 9 Novembre 2010<br />

Tabella 3. Parametri clinici dopo 60 giorni di terapia<br />

con l’antiossidante in esame<br />

Nome Appetito Lucentezza pelo Stato cognitivo Motilità<br />

1 Nikita 3 3 3 3<br />

2 Ariel 4 3 4 3<br />

3 Maja 3 3 4 3<br />

4 Luna 2 3 4 3<br />

5 Max 2 2 3 3<br />

6 Cento 3 3 4 3<br />

7 Asia 3 3 4 3<br />

8 Angel 3 3 4 2<br />

9 Gaetano 3 2 3 3<br />

10 Jolly 3 3 3 4<br />

11 Marcus 3 2 2 3<br />

12 Lea 3 3 3 3<br />

13 Lupo 3 2 3 3<br />

14 Lady 3 2 3 4<br />

15 Eva 3 4 3 3<br />

16 Seven 3 3 4 3<br />

17 Argo 4 3 3 4<br />

18 Terry 4 2 3 3<br />

19 Mimì 2 2 3 3<br />

20 Rita 2 2 3 3<br />

21 Nero 2 2 2 2<br />

22 Master 2 3 3 2<br />

23 Nicola 2 2 3 3<br />

24 Sirio 2 2 2 3<br />

25 Moon 2 2 3 2<br />

26 Tea 3 2 3 3<br />

27 Prof 2 2 3 2<br />

28 Super 3 2 2 3<br />

29 Ciacky 2 2 3 3<br />

30 Poldo 3 4 3 4<br />

31 Lillo 3 2 2 3<br />

32 Sam 3 1 2 2<br />

33 Cindy 3 2 3 3<br />

34 Minnie 3 3 4 3<br />

35 Peppe 4 4 3 3<br />

36 Chicco 3 2 3 2<br />

37 Peter 2 4 4 4<br />

38 Lilly 2 2 3 2<br />

39 Polly 3 2 3 3<br />

40 Bobo 2 2 2 3<br />

41 Lion 3 3 3 3<br />

42 Elsa 3 2 2 3<br />

43 Debby 2 3 3 3<br />

44 Miss 2 2 2 2<br />

45 Lola 3 3 2 3<br />

46 Balù 2 3 3 4<br />

47 Lulù 2 3 3 4<br />

48 Mike 4 2 3 4<br />

49 Cyna 2 1 2 3<br />

50 Kiwi 3 2 3 3


Formazione<br />

8 ANIMALI DA COMPAGNIA N° 9 Novembre 2010<br />

dell’apoptosi cellulare nel muscolo cardiaco<br />

portatore di disturbo di carico, giocando<br />

quindi ruolo importante nella progressione<br />

di tali patologie (Prasad, 1996).<br />

Tutti i soggetti considerati in questo studio<br />

hanno mostrato un sensibile miglioramento<br />

delle capacità cognitive, mostrando<br />

maggiore vivacità, disposizione<br />

al gioco, memoria e capacità di apprendimento.<br />

Sono inoltre migliorati, spesso<br />

anche di tre punti, anche quei soggetti<br />

(identificati in tabella come portatori di<br />

disturbo cognitivo) che manifestavano<br />

sintomi particolarmente gravi (vocalizzazioni<br />

notturne, comportamenti compulsivi,<br />

minzione e defecazione inappropriate.<br />

È dimostrato che nell’uomo il danno ossidativo<br />

è particolarmente grave nelle patologie<br />

neurodegenerative dei soggetti an-<br />

Bibliografia<br />

1-Bildik A., Kargin F., Seyrek K., Pasa S., Ozensoy S.<br />

Oxidative stress and non-enzymatic antioxidative<br />

status in dogs with visceral Leishmaniasis. Res Vet<br />

Sci. 2004 ; vol. 77, n. 1: pp. 63-6.<br />

2-Goranov NV. Serum markers of lipid peroxidation,<br />

antioxidant enzymatic defense, and collagen degradation<br />

in an experimental (Pond-Nuki) canine model<br />

of osteoarthritis. Vet Clin Pathol. 2007; vol. 36, n. 2:<br />

pp. 192-5.<br />

3-Head E., Rofina J., Zicker S. Oxidative stress,<br />

aging, and central nervous system disease in the canine<br />

model of human brain aging. Vet Clin North Am<br />

Small Anim Pract. 2008; vol. 38, n. 1: pp. 167-78.<br />

4-Hwang IK, Yoon YS, Yoo KY, Li H, Choi JH, Kim<br />

DW, Yi SS, Seong JK, Lee IS, Won MH. Differences in<br />

lipid peroxidation and Cu,Zn-superoxide dismutase<br />

in the hippocampal CA1 region between adult and<br />

aged dogs. J Vet Med Sci. 2008; vol. 70, n. 3: pp.<br />

273-7.<br />

5-Kumar A., Varshney JP, Patra RC. A comparative<br />

study on oxidative stress in dogs infected woth Ehrlichia<br />

canis with or without concurrent infection with<br />

Babesia gibsoni. Vet Res Commun. 2006; vol. 30, n.<br />

8: pp. 917-20.<br />

6-McMichael MA. Oxidative stress, antioxidants, and<br />

assessment of oxidative stress in dogs and cats. J Am<br />

Vet Med Assoc. 2007; vol. 231, n. 5: pp. 714-20.<br />

7-Messieri A., Moretti B. Semiologia e diagnostica<br />

medica veterinaria. Libreria Universitaria Tinarelli<br />

E., 2008.<br />

ziani (Head et al., 2008). Anche nei cani<br />

anziani il cervello accumula proteine e lipidi<br />

ossidati che possono essere responsabili<br />

di disfunzioni dei neuroni, insieme<br />

con l’accumulo nel citoplasma di radicali<br />

liberi, dovuto sia all’incremento nella loro<br />

produzione che alla riduzione dei sistemi<br />

antiossidanti (Hwang et al., 2008;<br />

Milgram et al., 2002).<br />

Gli altri soggetti considerati sono tutti anziani<br />

clinicamente “sani”, ma in condizioni<br />

generali scadenti e/o affetti da vari<br />

livelli di disfunzione sia generali che di tipo<br />

cognitivo che di motilità (tabella 1).<br />

Le osservazioni fatte inducono ragionevolmente<br />

a concludere che l’uso degli antiossidanti<br />

possa essere un utile completamento<br />

in numerose patologie croniche<br />

ed addirittura una possibile terapia nei<br />

disturbi cognitivi dei soggetti anziani. ■<br />

8-Milgram NW, Zicker SC, Head E., Muggenburg BA,<br />

Murphey H., Ikeda-Douglas CJ, Cotman CW.<br />

Dietary enrichment counteracts age-associated cognitive<br />

dysfunction in canines. Neurobiol Aging.<br />

2002; vol. 23, n. 5: pp. 737-45.<br />

9-Prasad K., Gupta JB, Kalra J., Lee P., Mantha SV,<br />

Bharadwaj B. Oxidative stress as a mechanism of<br />

cardiac failure in chronic volume overload in canine<br />

model. J Mol Cell Cardiol. 1996; vol. 28, n. 2: pp.<br />

375-85.<br />

10-Szczubia LM, Kankofer M., Lopuszynski W., Dabrowski<br />

R., Lipko J. Oxidative stress parameters in<br />

bitches with mammary gland tumours. J Vet Med A<br />

Physiol Pathol Clin Med. 2004; vol. 51, n. 7-8: pp.<br />

336-40.<br />

11-Vajdovich P., Kriska T., Mézes M., Szabó PR, Balogh<br />

N., Bánfi A., Arany-Tóth A., Gaál T., Jakus J. Redox<br />

status of dogs with non-hodgkin lymphomas. An<br />

ESR study. Cancer Lett. 2005; vol. 224, n. 2: pp.<br />

339-46.<br />

12-Viviano KR, Lavergne SN, Goodman L., Vanderwielen<br />

B., Grundahl L., Padilla M., Trepanier LA.<br />

Glutathione, cysteine, and ascorbate concentrations<br />

in clinically ill dogs and cats. J Vet Intern Med.<br />

2009; vol. 23, n. 2: pp. 250-7.<br />

13-Winter JL, Barber LG, Freeman L., Griessmayr<br />

PC, Milbury PE, Blumberg JB. Antioxidant status<br />

and biomarkers of oxidative stress in dogs with<br />

lymphoma. J Vet Intern Med. 2009; vol. 23, n. 2:<br />

pp. 311-6.


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