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2 Metabolismo proteine e amminoacidi.pdf

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<strong>Metabolismo</strong> delle <strong>proteine</strong> e<br />

degli <strong>amminoacidi</strong>


Il metabolismo delle <strong>proteine</strong> e quello degli acidi nucleici differiscono<br />

significativamente da quello dei carboidrati e dei lipidi: non esiste<br />

alcun composto azotato polimerico con funzione di deposito (riserva)<br />

e di rilascio su richiesta (per la produzione di energia).<br />

La mancanza di una riserva di azoto determina l’esigenza di<br />

ripristinare l’apporto di azoto tramite la dieta per rimpiazzare quello<br />

perduto con il catabolismo.<br />

Quando le <strong>proteine</strong> introdotte con la dieta risultano insufficienti,<br />

<strong>proteine</strong> corporee, costruite per altri scopi (contrazione muscolare),<br />

vengono degradate senza essere rimpiazzate.<br />

Normale bilancio dell’azoto (equilibrio dell’azoto): assunzione<br />

giornaliera di azoto attraverso la dieta = azoto perso attraverso<br />

l’escrezione e altri processi.


Catabolismo degli aminoacidi<br />

La funzione primaria degli aminoacidi è la loro utilizzazione per la<br />

sintesi proteica.<br />

Gli aminoacidi in eccesso rispetto alla richiesta della sintesi proteica<br />

vengono catabolizzati a scopo energetico.<br />

Un accentuato catabolismo degli aminoacidi (per incremento della<br />

idrolisi delle <strong>proteine</strong> tissutali) si verifica quando l’organismo deve<br />

ricavare glucosio da altra fonte (esaurite le riserve glucidiche).<br />

Il catabolismo degli aminoacidi implica il distacco del gruppo aminico<br />

ed utilizzo dello scheletro carbonioso nelle vie metaboliche dei<br />

glucidi o lipidi.<br />

Aminoacidi glucogenici: utilizzati nella gluconeogenesi.<br />

Aminoacidi chetogenici: utilizzati nella chetogenesi.


Il distacco del gruppo aminico degli aminoacidi avviene per<br />

transaminazione o deaminazione.<br />

Transaminazione<br />

Transaminazione = trasferimento<br />

reversibile del gruppo aminico da un<br />

aminoacido ad un α–chetoacido.<br />

Il processo è catabolizzato dalle<br />

transaminasi o aminotransferasi<br />

(piridossal fosfato dipendenti).


Le aminotransferasi utilizzano un coenzima:<br />

il piridossal fosfato (Vitamina B 6).<br />

La parte del coenzima direttamente implicata<br />

nella catalisi è il gruppo funzionale aldeidico<br />

(-CHO), legato all’anello piridinico (in<br />

posizione para).<br />

Nelle cellule animali esistono specifiche aminotransferasi per la sintesi<br />

di tutti gli aminoacidi che si trovano nelle <strong>proteine</strong> (eccetto la treonina<br />

e la lisina), purché siano disponibili i corrispondenti chetoacidi.<br />

NB: L’incapacità delle cellule animali di sintetizzare gli aminoacidi<br />

essenziali deriva dall’incapacità di sintetizzare lo scheletro<br />

carbonioso sotto forma dei corrispondenti α–chetoacidi.


Tutti gli enzimi che richiedono<br />

il piridossal fosfato come<br />

cofattore funzionano<br />

formando una base di Schiff<br />

tra l’amminoacido ed il<br />

coenzima.<br />

L’aldeide si condensa con il<br />

gruppo aminico di un<br />

aminoacido a dare un<br />

intermedio costituito da una<br />

base di Schiff, o aldimmina.<br />

Si forma un legame tra il<br />

coenzima ed il gruppo<br />

aminico di un residuo di lisina<br />

del sito attivo (parte reattiva).


Deaminazione<br />

La deaminazione determina il definitivo distacco del gruppo aminico<br />

degli aminoacidi, e può essere di tipo ossidativo e non ossidativo.<br />

Deaminazione ossidativa<br />

E’ catalizzata dalle aminoacido ossidasi: glutammato deidrogenasi; Laminoacido<br />

ossidasi e D-aminoacido ossidasi.<br />

Glutammato deidrogenasi: è presente esclusivamente nei mitocondri.<br />

Le aminotransferasi citoplasmatiche sono più attive di quelle<br />

mitocondriali e collezionano i gruppi aminici dei vari aminoacidi sull’<br />

α-chetoglutarato formando glutammato.<br />

Il glutammato viene trasportato nei mitocondri dove libera<br />

ammoniaca nel processo di deaminazione ossidativa.


Glutammato<br />

deidrogenasi<br />

Distacco idrolitico<br />

spontaneo<br />

dell’ammoniaca.<br />

La reazione è reversibile da<br />

glutammato si forma α–chetoglutarato<br />

distaccando ammoniaca (NAD +<br />

dipendente), mentre la reazione inversa<br />

è NADPH(H + ) dipendente.<br />

La reazione dipende dal rapporto<br />

[NAD + ]/[NADPH(H + )].<br />

Quasi tutta l’ammoniaca che si<br />

forma nell’organismo viene prodotta<br />

in questa reazione.<br />

Questo enzima è regolato<br />

allostericamente:<br />

Effettori positivi = ADP e GDP<br />

Effettori negativi = ATP e GTP


Deaminazione non ossidativa<br />

Serina e treonina<br />

deidratasi (un unico<br />

enzima); e cisteina<br />

desulfidrasi: catalizzano la<br />

deaminazione non ossidativa<br />

della serina, treonina e<br />

cisteina.<br />

Sono piridossal fosfato dipendenti. In queste reazioni, la deidratazione<br />

e la desulfidrilazione precedono la deaminazione idrolitica spontanea.


Transdeaminazione: accoppiamento della transaminazione con la<br />

deaminazione.<br />

Le aminoacido ossidasi flaviniche: catalizzano la deaminazione<br />

ossidativa degli aminoacidi senza specificità per i singoli aminoacidi.<br />

La deaminazione ossidativa produce ammoniaca e perossido di<br />

idrogeno (H 2O 2) che viene decomposto dalla catalasi in H 2O ed<br />

ossigeno.


Come può l’organismo incorporare<br />

ammoniaca per toglierla dal circolo?<br />

• Utilizza una forma di organicazione in<br />

glutammina partendo da glutammato.<br />

• L’ammoniaca arriva in circolo anche per<br />

merito di ureasi batteriche sulle ammine<br />

intestinali. Quando si accumula troppa<br />

glutammina essa viene deaminata e perde<br />

ammoniaca a favore della formazione di<br />

Urea e la glutammina ridiventa glutammato.


Sintesi del glutammato<br />

L’amminazione riduttiva dell’α-chetoglutarato in glutammato è<br />

catalizzata dalla glutammato deidrogenasi.<br />

Sintesi e demolizione della glutammina<br />

La sintesi della glutammina è catalizzata dalla glutammina sintetasi<br />

(ATP dipendente).<br />

La glutammina ematica viene per la maggior parte utilizzata dai reni in<br />

cui viene deaminata idroliticamente in ammoniaca ed acido<br />

glutammico dalla glutamminasi.<br />

L’ammoniaca (NH 3) si combina con i protoni (H + ) per formare ioni<br />

ammonio (NH 4 + ) che vengono eliminati con le urine (è anche un<br />

meccanismo renale per eliminare l’eccesso di H + ).


Visione globale del catabolismo degli <strong>amminoacidi</strong>


CI SONO ANCHE varie ammine provenienti dal metabolismo<br />

Sia le monoamine che le diamine possono essere degradate per<br />

deaminazione ossidativa da monoamine e diamine ossidasi.<br />

Il meccanismo della deaminazione ossidativa è identico a quello degli<br />

aminoacidi.<br />

Due tipi di amine ossidasi:<br />

1. amina ossidasi piridossal fosfato e rame dipendente<br />

(citoplasmatica)<br />

2. amina ossidasi FAD dipendente (membrana esterna dei mitocondri)


Destino metabolico dell’ammoniaca<br />

L’ammoniaca liberata nella deaminazione degli aminoacidi e nel<br />

catabolismo degli altri composti azotati è tossica allo stato libero.<br />

L’organismo provvede ad incorporare l’ammoniaca, man mano che si<br />

forma, in composti atossici (forma di trasporto e di preeliminazione).<br />

Negli organismi ureotelici il prodotto terminale dell’ammoniaca è<br />

l’urea. L’urea viene sintetizzata quasi esclusivamente nel fegato e<br />

trasportata ai reni per l’escrezione.<br />

La sintesi di urea parte dalla sintesi del<br />

carbamilfosfato


Sintesi del carbamil fosfato<br />

La reazione di sintesi si svolge nella matrice mitocondriale ed è<br />

catalizzata dalla carbamil-fosfato sintetasi (dipendente da<br />

ammoniaca; CPS-I).<br />

Questa reazione utilizza la CO 2 prodotta nel ciclo di Krebs,<br />

l’ammoniaca derivante dalla deaminazione ossidativa degli<br />

aminoacidi e dal fosfato ceduto dall’ATP.<br />

E’ una reazione complessa che si svolge in reazioni successive:


Ciclo dell’urea<br />

Processo catalitico ciclico nel quale l’ammoniaca,<br />

già attivata in forma di carbamil fosfato, viene<br />

incorporata nell’urea.<br />

L’ornitina serve da “trasportatore”, sul quale<br />

vengono assemblati gli atomi di carbonio e azoto<br />

che costituiranno l’urea.<br />

L’ornitina viene sintetizzata a partire da<br />

glutammato


Bianco: citoplasma<br />

Arancione: mitocondrio<br />

L’unica reazione del ciclo<br />

dell’urea che avviene nei<br />

mitocondri è quella<br />

catalizzata dalla ornitina<br />

transcarbamilasi: carbamil<br />

fosfato + ornitina = citrullina.<br />

La citrullina lascia il<br />

mitocondrio e nel citoplasma<br />

diventa il substrato del<br />

successivo enzima del ciclo.<br />

La sintesi di 1 molecola<br />

di urea implica la spesa<br />

di 4 P i derivanti da: 2<br />

ATP trasformati in ADP<br />

+ 1 ATP demolito in<br />

AMP.


Il fumarato viene trasformato dalla fumarasi citoplasmatica in malato. Il<br />

malato entra nella matrice mitocondriale e viene ossidato in<br />

ossalacetato che viene transaminato in aspartato. Il fumarato fa da<br />

“trait d’union” fra ciclo dell’urea e ciclo dell’acido citrico (Krebs).


Regolazione del ciclo dell’urea<br />

Un fattore di regolazione è costituito<br />

dall’attività della carbamil fosfato<br />

sintetasi I (CPS-I), che è dipendente<br />

dall’N-acetil-glutammato presente<br />

nei mitocondri. La sua sintesi ad<br />

opera di N-AcGlut sintasi è attivata<br />

da Arginina


Un altro fattore è importante<br />

per la regolazione del ciclo<br />

dell’urea: la disponibilità di<br />

quantità bilanciate di<br />

carbamil fosfato nei<br />

mitocondri e di aspartato nel<br />

citoplasma.


Utilizzo degli <strong>amminoacidi</strong> per<br />

altre vie biosintetiche<br />

La traformazione o la interconversione dei<br />

vari <strong>amminoacidi</strong> consente alla cellula di<br />

produrre vari mediatori chimici e altre<br />

molecole di importanza fondamentale. Gli<br />

esempi che seguono ti servono per<br />

consolidare la tua preparazione su questo<br />

aspetto.


Nel citoplasma è presente una carbamilfosfato sintetasi dipendente<br />

da glutammina (CPS-II) che catalizza la formazione del carbamil<br />

fosfato a partire dalla glutammina (anziché dalla ammoniaca).<br />

Il carbamil fosfato che si forma<br />

nel citoplasma non viene<br />

impiegato per la sintesi<br />

dell’urea ma per quella dei<br />

nucleotidi pirimidinici.


Il trasportatore dell’ammoniaca al fegato per l’urea è la<br />

glutammina nella maggior parte dei tessuti, ma è l’alanina nel<br />

muscolo.


Dopamina: intermedio<br />

nella sintesi<br />

dell’adrenalina<br />

(neurotrasmettitore)<br />

Serotonina:<br />

vasocostrittore e<br />

neurotrasmettitore<br />

GABA:<br />

neurotrasmettitore<br />

Istamina: vasodilatatore<br />

(partecipa ai processi<br />

infiammatori)


Il metabolismo degli AA richiede nelle reazioni di<br />

interconversione altri importanti cofattori:<br />

BIOTINA<br />

TETRAIDROFOLATO<br />

S-ADENOSILMETIONINA<br />

Tutti e tre sono coinvolti in reazioni di<br />

trasferimento di Carbonio a diversi stati di<br />

ossidazione:<br />

BIOTINA per C +4 (Co2)<br />

TETRAIDROFOLATO per C con numero di<br />

ossidazione variabile da -2 a+2.<br />

S-ADENOSILMETIONINA per C -3 (-CH3)


Cisteina<br />

Formazione: gli<br />

animali possono<br />

ricavare la cisteina<br />

dalla omocisteina e<br />

dalla serina. Gli<br />

enzimi che catalizzano<br />

queste reazioni sono<br />

piridossal fosfato<br />

dipendenti, PLP).


Catabolismo: la principale via catabolica della cisteina consiste nella<br />

sua ossidazione a piruvato.<br />

Solfato

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