TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore
TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore
TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
3.2.2 I Tempi compiuti<br />
Ci occuperemo ora dei Tempi caratterizzati dalla compiutezza e dalla<br />
completezza. I tempi Pf e PPf sono entrambi tevleioi e peplhrwmevnoi, e anche<br />
‘definiti’ (oJrivzein) rispetto alla localizzazione temporale nel passato, a differenza<br />
dell’AO che non lo è.<br />
In tutti i testi dei grammatici analizzati il PPf viene considerato un passato<br />
lontano, che si può accordare con l’avverbio pavlai. Il PPf porta un nome che<br />
chiaramente lo definisce come compiuto, anzi è uJpersuntevliko~ ‘più che<br />
compiuto’, ma in che cosa consista esattamente questo uJper non è chiaro. Dal<br />
momento che il PPf non è l’unico tempo suntelikov~, l’uJper dovrà riguardare<br />
quindi il fatto che esso indichi un passato più remoto degli altri, per questo infatti si<br />
accorda con pavlai e altri avverbi simili.<br />
La rappresentazione del Pf è complessa. Questo Tempo è sempre descritto come<br />
tevleio~, suntelikov~, ma quello che varia in alcuni testi è la collocazione temporale<br />
del suo compimento. Abbiamo visto che nella Sintassi Apollonio dice che il Pf ha un<br />
compimento presente (III, §21), in altri passi invece è descritto come un passato<br />
recente. Dagli altri commentatori viene per lo più considerato un passato vicino al<br />
presente, tranne che nello scolio di Stefano e nello scolio GG I 3: 404, 4 (e Prisciano<br />
che lo chiama tevleio~ ejnestwv~), in cui viene chiamato ejnestwv~ suntelikov~. Solo<br />
nello scolio di Stefano e in Prisciano, una tale denominazione viene esplicitamente<br />
attribuita agli Stoici. Anche nelle descrizioni del Pf come passato adiacente al<br />
presente, possiamo trovare delle indicazioni che mettono in rilievo come il risultato<br />
delle azioni compiute persista nel presente, per esempio in GG I 3: 405, 2: ajrtivw~<br />
sunetelevsqhsan kai; ejnistavmena pravgmata, “proprio ora si sono compiuti e<br />
sono azioni presenti”. Il Pf, insomma, oscilla tra un passato compiuto di recente, uno<br />
che è adiacente al presente e il cui risultato perdura nel presente, e un presente<br />
compiuto. Tale situazione composita deriva dalla complessità stessa di questo<br />
Tempo, che nella sua evoluzione, da Tempo aspettualmente connotato, era<br />
gradualmente giunto ad indicare un passato. 186 Il fatto, dunque, che, all’interno delle<br />
186 Riportiamo le considerazioni di Berrettoni sul Perfetto: “Gli Stoici lo definiscono un tempo<br />
presente compiuto e ne colgono l’intrinseca Zweideutigkeit, meglio ancora: Zweischichtigkeit<br />
(Lohmann 1953: 194), com’è dimostrato dal fatto che essi erano consapevoli della componente anche<br />
preteritale di questo tempo, sicché almeno i prodromi della sua ascrizione alle diaforaiv del preterito,<br />
76