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TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore

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caratterizzato dall’estensione. Questo scolio è l’unico nel quale si trovi un’esplicita<br />

divisione dei piani temporale e aspettuale. Per il resto le descrizioni corrispondono a<br />

quelle già viste negli altri scoli.<br />

2.4.1 Le relazioni tra i Tempi<br />

Nella seconda parte del testo del capitolo 13 della Téchnē, come abbiamo visto, si<br />

parla di suggevneiai “relazioni, parentele”, che legano i Tempi verbali e che<br />

permettono di dividerli in tre coppie: PR-IMPf, Pf-PPf, AO-FU. Un’affermazione<br />

simile compare anche in Apollonio, incidentalmente, laddove parla di alcuni avverbi<br />

che, a causa di un’affinità semantica, presentano la stessa forma, e porta una serie di<br />

esempi per mostrare altri casi di coincidenza formale (sunevmptwsi~) in relazione<br />

all’affinità (sumpavqeia) semantica. Tra questi esempi, Apollonio menziona uno sui<br />

Tempi (GG II 1: 202, 10-12) 156 : ª...º e[n te rJhvmasin ejnestwvtwn pro;~<br />

paratatikou;~ kai; parakeimevnwn pro;~ uJpersuntelivkou~, kai; perisso;n to;<br />

nu'n touvtwn aJpavntwn paravqesin poiei'sqai, “nei verbi i presenti [sono affini] 157<br />

agli imperfetti e i perfetti ai piuccheperfetti, e di tutti gli altri casi non si può fare la<br />

lista”. L’esempio dei Tempi rientra tra quelli citati all’interno della spiegazione. Le<br />

due coppie di Tempi avrebbero dunque delle forme simili per via della relazione<br />

semantica che li lega. 158<br />

La necessità di chiarire lo scarno passo della Téchnē sulle relazioni, ha spinto i<br />

commentatori ad indagare le ragioni di tali relazioni. Le loro spiegazioni, pur<br />

essendo molto somiglianti, presentano tuttavia alcune differenze. Tutti concordano<br />

sul fatto che la ragione delle parentele è duplice: da un lato riguarda il valore<br />

semantico, dall’altro la connessione morfologica. Se le spiegazioni semantiche<br />

variano da commentatore a commentatore, la relazione morfologica è riconosciuta da<br />

tutti. A livello morfologico infatti ciascuna opposizione è riconducibile ad un tema<br />

verbale, così nella prima coppia abbiamo il tema del Presente, nella seconda quello<br />

156 Questa parte sugli avverbi di luogo viene posta da Lallot alla fine della Sintassi (1997 I: 295),<br />

poiché forse potrebbe fare parte del libro IV. Si veda Lallot per una sintesi sulla questione della<br />

posizione di questa parte (1997 I: 38-4).<br />

157 Per spiegare gli avverbi che possiedono una forma unica, Apollonio dice che la sumpavqeia<br />

(‘affinità’) di significato porta ad una forma unica e riguarda altre parti della frase e cita il caso dei<br />

nomi e quindi dei verbi; subito dopo Apollonio ripete che riguardo agli avverbi di cui ha parlato<br />

l’affinità che li lega li ha portati verso un’unica forma (GG II 1: 201, 20-202, 15).<br />

158 Si veda anche Avv. GG II 1: 173, 15 e ss.<br />

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