TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore
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un campo apposito, la sua presenza/assenza. Nel caso in cui questo fosse presente,<br />
sono state riportate, in appositi campi, le seguenti caratteristiche: definito/non<br />
definito, singolare/plurale, quantificato/non quantificato, numerabile/non numerabile,<br />
concreto/astratto, animano/non animato.<br />
Sono stati tenuti in considerazione gli avverbiali temporali e suddivisi in varie<br />
classi.<br />
È stata indicata l’eventuale presenza di sintagmi direzionali e la loro valenza in<br />
termini di telicità. Si è tenuto conto delle indicazioni presenti nel testo in riferimento<br />
alla collocazione spaziale (presenza e tipologia degli elementi deittici).<br />
Campi separati sono stati riservati alle varie tipologie di proposizione subordinata,<br />
indicando se essa ricopra il ruolo di argomento del verbo o se sia di tipo<br />
circostanziale (e di che genere), segnalando il Tempo del verbo utilizzato.<br />
5. Per ciascun imperativo è stato descritto il tipo di atto illocutorio, diviso secondo<br />
i seguenti gruppi: comando, richiesta, concessione, preghiera agli dèi, esortazione,<br />
insulto, saluto. È stato inoltre segnalato, separatamente, il rapporto gerarchico<br />
sussistente tra la persona che pronuncia la forma imperativa e il destinatario<br />
dell’ordine (ossia se l’imperativo è rivolto ad una persona di pari grado, di grado<br />
superiore o inferiore).<br />
Oltre a quelli elencati, sono stati aggiunti dei campi riguardanti altri fattori utili ai<br />
fini dell’analisi statistica. A ciascun verbo è stata attribuita una codifica di frequenza<br />
rapportata al campione totale. Un altro indice specifico distingue le forme imperative<br />
che compaiono una sola volta, quelle che compaiono più volte nei due Tempi, e<br />
quelle che compaiono più volte, ma in uno solo dei due Tempi, pur possedendoli<br />
entrambi. Inoltre, sono stati evidenziati i passi in cui sono contenuti molti imperativi<br />
e soprattutto quelli in cui appaiono più forme imperative dello stesso verbo.<br />
L’inserimento di ciascuna forma nei campi riguardanti l’Aspetto e l’Azionalità ha<br />
comportato un’interpretazione che si è rivelata spesso complessa e problematica, e<br />
che ha necessariamente tenuto conto della collocazione delle forme nel loro contesto<br />
più ampio.<br />
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