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TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore

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L’importanza degli elementi sintattici nell’analisi dei Tempi emerge anche da<br />

studi condotti sui decreti attici. 349<br />

2.2.3 Fattori pragmatici<br />

Infine, si è tenuto conto anche dei fattori di tipo pragmatico e sociale riguardanti<br />

l’Imperativo, in relazione al tipo di atto linguistico (ordine, preghiera, richiesta, ecc.),<br />

al rango sociale dei personaggi coinvolti nel dialogo (padrone, servo, divinità, ecc.) e<br />

al grado di cortesia. 350 L’Imperativo infatti è un Modo particolare, in quanto implica<br />

un coinvolgimento diretto nell’atto linguistico.<br />

Un caso considerato a parte dagli studiosi, è quello dell’uso dell’Imperativo nelle<br />

preghiere agli dèi. La questione era stata sollevata da Mozley (1903), il quale aveva<br />

notato una sproporzione a favore dell’AO nell’uso dei Tempi dell’Imperativo nelle<br />

preghiere a Dio nel greco biblico. Kieckers (1909) aveva successivamente rilevato lo<br />

stesso fenomeno nel greco antico. Su questo problema si sono concentrati anche<br />

Grassi (1963) e Bakker (1966).<br />

2.3 Modalità della ricerca<br />

Nello studio dei Tempi verbali greci, come ha sostenuto Ruipérez (1954), è<br />

necessario analizzare un campione testuale definito, per evitare possibili forzature<br />

349 Lanérès (2000), in seguito all’analisi di decreti attici (42 iscrizioni di leggi e decreti attici del V<br />

secolo), sostiene che l’uso pubblico doveva essere più chiaro di quello letterario e che per questo in<br />

questa situazione le forme AO e PR sono meglio identificabili. Lanérès, che non parla esplicitamente<br />

dell’opposizione aspettuale perfettivo/imperfettivo, descrive per i due Tempi delle caratteristiche che<br />

rientrano nei due valori aspettuali. Dice infatti che “L’aoriste s’emploie toutes les fois qu’est<br />

considéré le seul caractère exécutoire de la décision, quand aucune attention n’est portée au processus<br />

d’exécution. Les désignations de ce type d’aoriste sont nombreuses et variables, que l’on parle<br />

d’aoriste du fait pur et simple, d’aoriste de valeur neutre, d’aoriste ponctuel, globale ou indéterminé<br />

[...]. Ces infinitifs et impératifs aoristes sont accompagnés de toute sorte de marques de l’immédiateté,<br />

déictiques, adverbes, articles, noms de personne ou de lieu qui soulignent le caractère particulier de<br />

l’acte à exécuter.” (2000: 155). Per quanto riguarda il PR “les choses sont très différentes, que le<br />

décret soit destiné à prendre effet selon des échéantes périodiques, qu’il accompagne un processus<br />

dans son déroulement, ou que son application soit laissée dans une sorte d’indétermination aspectuotemporelle.”<br />

(2000: 158). Quindi Lanérès illustra le tipologie: iterazione (magistrature annuali, feste<br />

periodiche, ecc.); durata (istituzioni, tasse, autorizzazioni ecc.); indeterminatezza (‘essere’ nella<br />

misura in cui definisce uno stato, senza considerazione di durata né limiti, né punto di partenza, né<br />

fine; decisioni che non possono applicarsi che sotto condizione, ejavn con il congiuntivo, o{sti~ a]n,<br />

ecc.; verbi del tipo ‘pagare un’ammenda’, ‘essere punito’ quando si parla di cosa succede per le<br />

trasgressioni).<br />

350 Riguardo all’uso delle forme di comando in rapporto al grado di cortesia nel greco moderno si veda<br />

Mackridge (1985).<br />

159

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