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TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore

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Humbert (1945), riferendosi al PR, aggiunge allo schema duratività/non-<br />

duratività, la caratteristica di ‘indeterminazione’, che riguarda sia l’oggetto che le<br />

modalità dell’azione (assenza di un termine), e per l’Aoristo invece quella di<br />

‘determinazione’ (orientamento verso l’oggetto, azione che tende ad un fine). 299<br />

Ruipérez, che si colloca all’interno della corrente strutturalista, nel 1954 pubblica<br />

un’importante monografia sul sistema aspettuale del greco. 300 Con questo studio<br />

l’autore vuole dare un fondamento teorico rigoroso e un’organizzazione razionale<br />

allo studio dell’Aspetto. Più volte viene ribadita la necessità di analizzare un<br />

campione testuale definito, per poter superare la possibile forzatura dei risultati che<br />

deriva dall’analisi di singoli esempi, estratti da testi diversi senza un criterio stabilito.<br />

Ruipérez definisce in termini strutturalisti le caratteristiche di un’opposizione<br />

morfologica: “el término caracterizado será aquella unidad cuya significación es<br />

única. El término no caracterizado presentará un valor doble, que habrá<br />

necesariamente de explicarse en función del valor atribuido al término caracterizado,<br />

el cual constituye la noción básica de la oposición” e più avanti: “sólo la estructura<br />

del sistema permitirá descubrir el valor neutro de las unidades del sistema que<br />

aparezcan en las posiciones de neutralización. La definición empírica de este valor es<br />

imposible, ya que, precisamente por su carácter neutro, puede aparecer en la “parole”<br />

realizado con sentidos propios de todos los términos de la oposición.” (1954: 36-<br />

37). Nel caso dei Tempi verbali greci, dunque, si possono individuare due<br />

opposizioni, una è quella tra il Presente e l’Aoristo, in cui il Presente è il termine<br />

marcato in quanto portatore del tratto della durata, mentre l’Aoristo è quello neutro,<br />

potendo essere indifferente rispetto alla durata o negativo. 301 I significati che invece<br />

l’Aoristo può assumere nella parole sono quello puntuale e quello neutro; questi si<br />

combinano con l’Azionalità dei verbi e ne derivano altri valori particolari. L’Aoristo<br />

puntuale con semantemi trasformativi si realizza come “finitivo”, con semantemi non<br />

trasformativi riguarda il termine iniziale e viene detto “initivo”; il valore neutro può<br />

299 Riguardo all’Imperativo, Humbert nota che spesso la differenza tra PR e AO è impercettibile: “la<br />

giustificazione dei tempi all’imperativo costituisce la questione più delicata della sintassi del verbo”.<br />

(1945: 177-81).<br />

300 Nell’ambito della corrente strutturalista si vedano anche i lavori di Holt (1943).<br />

301 “Tema de presente y tema de aoristo son términos de una oposición simple privativa, cuya noción<br />

básica es la consideración del contendido verbal en su duración. El tema de presente, como término<br />

caracterizado, expresa positivamente la noción básica. El tema de aoristo, como término nocaracterizado,<br />

expresa la puntualidad (valor negativo) y la indiferencia a las nociones de duración y de<br />

puntualidad (valor neutro).” (Ruipérez 1954: 89).<br />

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