TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore
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altri Modi, e ciò ha dato luogo a quelle che noi rileviamo come incoerenze o contraddizioni. 293 In alcuni casi, i termini, svuotati del loro specifico contenuto semantico, sembrano essere usati come delle etichette, per questo non rispondono in modo adeguato ad ogni descrizione, e ciò accentua l’impressione di incoerenza, anche quando i valori aspettuali siano percepiti chiaramente dai grammatici. Pur non esistendo una categoria apposita per l’Aspetto, si deve sottolineare che esistono alcuni termini utilizzati dai grammatici specificatamente per indicare e descrivere le caratteristiche ‘aspettuali’. Termini come paravtasi~, suntevleia, teleivwsi~, appartengono unicamente a questo piano descrittivo, e in alcuni contesti sono usati a prescindere da qualsiasi riferimento al tempo. È superfluo ricordare che della terminologia aspettuale recano traccia i nomi di alcuni Tempi, a testimonianza di una chiara coscienza del loro valore aspettuale. Tutto questo dimostra l’esistenza di un metalinguaggio con il quale i grammatici spiegavano i fenomeni aspettuali. Tra gli esempi che abbiamo esaminato, al di fuori dei testi prettamente grammaticali, ricordiamo il passo di Filone che, oltre a testimoniare una diffusa acquisizione della terminologia, presenta un’analisi decisamente aspettuale. In conclusione, da tutte le fonti antiche si ricostruisce una visione composita, nella quale si intrecciano criteri interpretativi sia di tipo temporale che aspettuale, in alcuni casi particolari si rilevano oscurità e incoerenze, tuttavia, in molti altri casi le descrizioni risultano adeguate e corrette, forniscono delle indicazioni preziose per comprendere l’uso dei Tempi, e ne vedremo l’utilità nell’analisi dell’Imperativo, nella seconda parte di questo studio. 293 Come ad esempio le diverse definizioni di Apollonio del Perfetto, o i punti controversi delle analisi degli Ottativi Pf e degli Imperativi Pf; e negli scoli della Téchnē le diverse definizioni dei Tempi. 128
PARTE II ANALISI DEL MODO IMPERATIVO 129
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PARTE II<br />
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