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TESI Sara Eco Conti - Scuola Normale Superiore

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sul rapporto tra Tempi e Modi sono contenute in tre delle opere citate, riguardanti la<br />

sintassi, gli avverbi e le congiunzioni. 18 La Sintassi, che fra le tre è l’opera più ricca<br />

di informazioni, è divisa in quattro libri, 19 gli aspetti rilevanti per la nostra ricerca si<br />

trovano per lo più nel libro III, 20 in particolare quando si parla dei Modi. 21<br />

Di notevole importanza per la comprensione del sistema verbale greco sono anche<br />

i numerosi scoli che si riferiscono alla Téchnē, e che spesso si basano sui testi di<br />

Apollonio, costituendo per questo motivo anche un’importante fonte indiretta per la<br />

ricostruzione di alcune sue teorie. 22<br />

Una figura chiave nell’ambito di questa tradizione è il commentatore bizantino<br />

Giorgio Cherobosco, la cui collocazione storica oscilla tra il VI e il X sec. d.C. 23<br />

Cherobosco aveva una conoscenza diretta delle opere grammaticali precedenti, in<br />

17 Secondo Lallot “La théorie des temps verbaux occupait sans nul doute une place importante dans le<br />

traité Du verbe d’A.; dans la S., où elle ne donne pas lieu à l’exposition synthétique, on entrevoit par<br />

places les questions qu’elle soulevait: valeur temporelle-aspectuelle des paradigmes [...], problèmes de<br />

congruence [...], interférences entre temps et mode [...]” (1997 I: 24).<br />

18 Queste informazioni non sono sempre sviluppate in maniera sistematica, ma emergono spesso dalla<br />

trattazione di alcuni fenomeni difficili. Come nota Robins, infatti, spesso Apollonio “discutendo di<br />

questioni grammaticali, rivolse molta parte della sua attenzione non tanto all’elaborazione di una<br />

teoria della descrizione sintattica, quanto al tentativo di spiegare caratteristiche particolari delle<br />

costruzioni greche.” (1997: 59).<br />

19 Il libro I comprende un’introduzione e la trattazione dell’articolo, nel II vengono studiati i pronomi,<br />

nel III sono esaminati prima alcune incoerenze grammaticali e poi alcuni aspetti del verbo, nel IV<br />

sono affrontate le preposizioni (questo libro è incompleto).<br />

20 Libro III: paragrafi 1-53 cause dell’incongruenza, all’interno dei quali troviamo alcuni dei passi<br />

considerati (III §19 avverbi + tempi, a[n e Indicativo III §§19-21 e 29); paragrafi 54-190 sul verbo, in<br />

particolare: descrizione dei Modi §§55-146 (nell’ordine, Infinito 55-87, Indicativo 88-93, Ottativo 94-<br />

100, Imperativo 101-122, Congiuntivo 123-146); poi c’è la trattazione della Diatesi §§147-157; le<br />

costruzioni dei verbi con i casi §§158-190.<br />

Lallot dice che nella trattazione degli otto accidenti del verbo indicati dai grammatici, in realtà<br />

nell’opera di Apollonio sono analizzati solo il Modo e la Diatesi “[...] le temps ne fera l’objet d’un<br />

examen qu’en rapport avec les modes temporellement défectifs [...], le souci d’A. étant plus de<br />

justifier la défectivité des paradigmes modaux (par rapport à celui, complet, de l’indicatif: cf. § 62)<br />

que de véritablement analyser pour elle-même la catégorie du temps et la syntaxe des formes qui<br />

l’expriment.” (Lallot 1997 II: 185-186).<br />

21 Riportiamo l’elenco dei passi che saranno presi in considerazione nei prossimi capitoli:<br />

- Sintassi: avverbi + Tempi III §19; a[n e Indicativo III, §21; Indicativo, Participio e Infinito + avverbi<br />

III, §29. Ottativo III, §§98-100. Imperativo I, §§114-116; III, §§101-102. Preposizioni i{na, ejavn +<br />

Congiuntivo III, §§136-140. Infinito I, §§50-51; III, §§55-62. Participio III, §86. III, §73 sull’aumento<br />

dell’Indicativo.<br />

- Avverbi: Indicativo + avverbi, Participio e Infinito GG II 1: 123, 16-124, 7.<br />

- Congiunzioni: i Tempi nelle proposizioni con i{na, o{pw", o[fra GG II 1: 243, 11-245, 5.<br />

22 Per una descrizione generale degli scoli alla Téchnē si veda l’introduzione di Hilgard in GG I 3, per<br />

una panoramica sintetica si veda l’elenco nell’introduzione all’edizione dell’opera curata da Lallot<br />

(1989: 33-37). Gli scoli sono raggruppati in tre raccolte pubblicate da Hilgard (GG I 3): gli Scholia<br />

Vaticana si basano su un manoscritto del XIII secolo, gli Scholia Marciana su un manoscritto del XIV<br />

sec. e gli Scholia Londinensia su un manoscritto del XIV sec.<br />

23 Secondo Uhlig (GG IV 1-2) sarebbe vissuto intorno al VI sec., ma recentemente è stata proposta<br />

una datazione più tarda, tra l’VIII e il IX, si veda Dickey (2007: 80 n. 7).<br />

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