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Fallimenti - Breve storia di un "giornale"

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DOVE ERAVAMO RIMASTI. È tutto in or<strong>di</strong>ne. Alfabetico<br />

Agorà<br />

ANNO IV NR. 1. 3 ottobre 2001. L. 2.500 (€ 1,29)<br />

Non so perché ma<br />

mi sento osservato<br />

Già, anch’io. Ora<br />

che ci penso, era <strong>un</strong><br />

po’ <strong>di</strong> tempo che<br />

non mi succedeva<br />

più<br />

FALLIMENTI<br />

Su internet http://members.xoom.it/agoranotizie<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 1


IENA RIDENS<br />

MINO SPROPORZIONATO<br />

L’ambasciatore non porta il pene<br />

Ritorna a furor <strong>di</strong> popolo il più grande cervello scrivente mai partorito dal genere umano. Il<br />

professor Mino Sproporzionato, dalla sua residenza estiva <strong>di</strong> Aci San Crispello Lido, ci delizia con la<br />

sua arte giornalistica. “Sono felice <strong>di</strong> essere qui <strong>di</strong> nuovo da voi”, ci <strong>di</strong>ce emozionato il sommo<br />

artista, “e <strong>di</strong> potervi calare la sonda come non mai, per la madonna!”<br />

G ran<br />

popolo <strong>di</strong> santalucioti, salve, salve e ancora<br />

salve. Usciamo da <strong>un</strong> periodo triboliato e capuliato:<br />

l’inflazione sale, il mio pesce no, e ho molte<br />

emorroi<strong>di</strong>, e la momento anche vari piccoli<br />

cocci anali. Direi meglio che ho cocci cuccioli,<br />

accidenti a voi. Ma meglio che lasciamo stare.<br />

Parliamo invece <strong>di</strong> chi i cocci anali ce li dovrebbe avere ma,<br />

ahinoi, non ce li ha e cioè quella gran testa <strong>di</strong> scarpa con le<br />

tacce quarantasette del vostro sindeco nacchio. L’altro giorno<br />

ha fatto a corpa col capo dei minorati, in <strong>un</strong>a vinella. Io certe<br />

cose non ve li vorrei <strong>di</strong>cere ma ve li devo <strong>di</strong>cere, per il vostro<br />

gran bene. D<strong>un</strong>quemente, lo sapete perché si hanno strariato<br />

quei due? È presto detto, altra massa <strong>di</strong> peli pubici che non<br />

siete altro: l’<strong>un</strong>o (il sindeco) è clamorosamente venuto in possesso<br />

dei piani segreti del gruppo consiliare <strong>di</strong> minorati e li ha<br />

subito utilizzati. In particolare, <strong>un</strong>o <strong>di</strong> questi piani segreti e<br />

defecati permette a chi lo useggia <strong>di</strong> fargli usciare il flauto <strong>di</strong><br />

pelle. Scusate se <strong>di</strong>cio cose coreografiche, e vietate ai minorenni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciottoanni. Ma devo facere cronica, per la marina, il<br />

dovere mi ghiama. D<strong>un</strong>quemente il sindeco, dopo l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> questa arma bielogica dei minorati, c el’ha quanto <strong>un</strong> piede<br />

<strong>di</strong> tavolino. L’altro giorno che ha salito alla Madonna, dal<br />

piano degli archi tutti i archeologi che passeano nella famosa<br />

piazza omonima al piano <strong>di</strong> cui ho scritto anteriormente,<br />

hanno ncominicato a interrogarsi circa la presenza <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

terza torre, nel vostro castello, oltre quella gilindreca e rotondola.<br />

Allora io che passiavo col vostro capo dei consigliati<br />

siamo rimasti sbigottati e ustionati e lui mi ha detto: “egregio<br />

Dottore, Sproporzionato Mino, come possiamo definire quel<br />

modello architettonico <strong>di</strong> torre? Se me lo <strong>di</strong>cie io glielo faccio<br />

scrivere nel nuovo puscoletto che la mia associazioni sta fando<br />

a preposito <strong>di</strong> questo paese storico-culturale, pieno <strong>di</strong> materiale<br />

umano, con il quale faciamo spessamente mangiate”.<br />

A quel p<strong>un</strong>to io, lo guardo in faccia, gliene volto <strong>un</strong>a <strong>di</strong> traverso,<br />

lo incappotto e gli <strong>di</strong>cio: “ma altro idropene saturo,<br />

quella non iene <strong>un</strong>a torre, quello è il vostro sindeco che ha<br />

provato su se stesso l’arma biologeca dei minorati, e quella<br />

che adesso vedete iene la sua gran scocca <strong>di</strong>…”. A quel p<strong>un</strong>to<br />

mi ha interrotto n<strong>un</strong> urlo: iera il capo dei minorati, che si<br />

stricava muro muro della <strong>di</strong>sperazione, perché avea capito<br />

tutta la trage<strong>di</strong>a. Mentre il capo dei minorati guardava la gran<br />

scocca del sindeco che si muoveva a lato della torre rotandola<br />

e cianceva come <strong>un</strong> carosello, dentro <strong>di</strong> lui gli inchianava la<br />

raggia nelle sue nasche.<br />

A <strong>un</strong> certo p<strong>un</strong>to, nel pieno del dramma, ha urlato in maniera<br />

2 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

A<br />

straziante e callifugo: “Per quanto iene vero il patraterno, te<br />

lo incollorio collo collo quella sotta <strong>di</strong> piede <strong>di</strong> ruvolo!”<br />

Un plauso si ha alzato del publico del piano degli archi, a<br />

quel grido <strong>di</strong>sperato, che non mi esce più neanche del cervello.<br />

Non vi nego che il pathos celebrale mi ha sconvolto persino<br />

il mio cuore, che sono <strong>un</strong> professore asettico e urinario,<br />

come tutti sapete, e così mi ho <strong>un</strong>ito anch’io al coro <strong>di</strong> incitamento<br />

per il minorato.<br />

Alla fine, quando il vostro sindeco, chiaramente visibile da<br />

lontano per motivi genitali che spero <strong>di</strong> abervi spiegato, ha<br />

sceso nel paese, ha voluto facersi <strong>un</strong> giro illustrativo nel piano<br />

degli archi. Tutti hanno rimasto a bocca splancanata (o<br />

giù <strong>di</strong> lì), tranne, ovviamente, il vostro assessorello sportivo e<br />

turistico, il quale non si fa certo iarbo per queste cose, visto<br />

che lui è <strong>di</strong> dentro queste cose sessuali smisurate.<br />

Alla fine, il povero minorato, alla vista <strong>di</strong> quello spettacolo<br />

eretto e con peli alla base e molto più roseo qualche metro<br />

più in alto (ma i partigolari ve li risparmio perché ci sono<br />

bambini allo scolto, a quest’ora), non ce la fatta più: gli ha<br />

saltato sulla testa dei presenti sbalor<strong>di</strong>ti e ha afferrato al collo<br />

quel mostro orribile e giganteschico. Ha stato <strong>un</strong>a lotta dura,<br />

e anche il mostro iera duro, per la marina, accidenti a tutti<br />

quanti voi che vi scandalizzate per tanto poco.<br />

Com<strong>un</strong>quemente, alla fine <strong>di</strong> questa lotta senza quartiere tra<br />

il prode capo dei minorati e la scocca del tremendo sindeco,<br />

la lotta ha finito. Com<strong>un</strong>que, non per facere polemica, ma<br />

molti minorati, <strong>di</strong> cui non faccio nome e cognome, facevano<br />

il tifo per la scocca, il che iene vergognoso.<br />

Alla fine, con <strong>un</strong> colpo <strong>di</strong> reni, la scocca ha scrollato <strong>di</strong> dosso<br />

il minorato come gualmente fosse <strong>un</strong> fuscello giulivo e lo ha<br />

fatto sboliastrare apper dove la chiesa del Sacro Cuore, e lo<br />

ha fatto arrivare nel campanaro.<br />

A quel p<strong>un</strong>to, vedendo la potenza della scocca sindacale, che<br />

avanzava nel piano degli archi, molti si hanno datto alla fuca,<br />

per la madonna.<br />

Un’ultima cosa. Prima <strong>di</strong> fuggire <strong>di</strong> questa località secreta,<br />

dove sono uora, vi volevo svelare il metodo per <strong>di</strong>struggere il<br />

mostruoso carruggio primocitta<strong>di</strong>nesco: dovete attaccarvi<br />

tutti e tirare forte. Ah, ecco, in questo momento mi è rivata u<br />

nansa: secondo fonti pianodegliarchestri il capo dei <strong>di</strong>esis si<br />

ha già attaccato e sta lottando con tutto se stesso per cercare<br />

<strong>di</strong> abbattere il genitale nemico publico. Speriamo che lo ffoa,<br />

prima che sia troppo tar<strong>di</strong> per tutti voi.<br />

Sono Sproporzionato, e voi lo sapevate.


Ai lettori<br />

5 Il ruolo <strong>di</strong> <strong>un</strong> giornale in <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità<br />

immatura<br />

Attualità<br />

7 Dove eravamo rimasti. È tutto in<br />

or<strong>di</strong>ne. Alfabetico<br />

9 Finanziamenti. Pit, bello e tenebroso<br />

L’iter. Dal 2004 le opere saranno realtà<br />

10 Centro storico. Un rudere <strong>di</strong>venta<br />

Sommario<br />

3 ottobre 2001 n. 1 anno IV<br />

Estate luciese<br />

Eventi e <strong>di</strong>vertimenti terra terra<br />

zona verde<br />

11 Estate luciese: il resoconto. È stata<br />

<strong>un</strong>’estate terra terra<br />

12 Le solite improvvisazioni. Quanta<br />

noia tra cielo e terra<br />

14 Referendum. Per cosa si vota il 7 ottobre<br />

L’<strong>un</strong>ità non si tocca<br />

15 Mi si è ribaltato l’articolo 117<br />

Cultura<br />

A<br />

19 Patrimoni a perdere. L’archivio<br />

Agorà ONLINE<br />

storico <strong>di</strong> Santo Br<strong>un</strong>etta<br />

Rubriche<br />

Sito internet:<br />

http://members.xoom.it/agoranotizie<br />

E-mail:<br />

agoranotizie@mail.xoom.it<br />

Inquinamento<br />

14 miliar<strong>di</strong> e pasticci<br />

Referendum<br />

Per cosa si vota il 7 ottobre?<br />

2 Iena ridens. L’ambasciatore non porta il pene<br />

4 Note a perdere. 14 miliar<strong>di</strong> e pasticci<br />

la claque. Tenuto<br />

10 Votando s’impara<br />

16 Mosaico<br />

17 La bacheca. Delibere <strong>di</strong> gi<strong>un</strong>ta<br />

18 Bacheca del consiglio com<strong>un</strong>ale.<br />

Seduta del 21 settembre 2001<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 3


Agorà<br />

perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> politica<br />

attualità cultura<br />

Direttore<br />

responsabile:<br />

Giuseppe Spadaro<br />

Redazione:<br />

Via Garibal<strong>di</strong> n. 19<br />

Santa Lucia del Mela<br />

E<strong>di</strong>tore, stampa e<br />

<strong>di</strong>stribuzione:<br />

associazione<br />

culturale “Girasole”<br />

Via Garibal<strong>di</strong> n. 19<br />

Santa Lucia del Mela<br />

Sito internet:<br />

http://<br />

members.xoom.it/<br />

agoranotizie<br />

E-mail:<br />

agoranotizie@mail.xoo<br />

m.it<br />

Registrazione<br />

Trib<strong>un</strong>ale <strong>di</strong><br />

Barcellona P. G.<br />

n. 32/98<br />

ANNO IV N. 1<br />

3 OTTOBRE 2001<br />

Questo numero è<br />

stato chiuso in<br />

redazione il 30<br />

settembre 2001<br />

Prezzo:<br />

2.500 lire<br />

Il forum <strong>di</strong> Agorà<br />

In questo numero<br />

parliamo delle<br />

manifestazioni estive<br />

che l’amministrazione<br />

com<strong>un</strong>ale ha<br />

organizzato per il 2001.<br />

4 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

NOTE A PERDERE<br />

assessorato regionale al Territorio e all’Am-<br />

L’ biente ha varato <strong>un</strong> “piano <strong>di</strong> suscettibilità<br />

ambientale” per i sette com<strong>un</strong>i interessati dagli inse<strong>di</strong>amenti<br />

industriali della zona <strong>di</strong> Milazzo e Giammoro.<br />

Il provve<strong>di</strong>mento rappresenta il compromesso,<br />

voluto dall’ex assessore Carmelo Lo Monte, tra i<br />

sindaci e le associazioni che chiedevano la <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> “zona ad alto rischio ambientale” e i primi<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Milazzo e S. Filippo e altre associazioni<br />

che si opponevano a questa ipotesi.<br />

Il piano prevede lo stanziamento <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> per il<br />

recupero delle zone inquinate e altre misure per il<br />

controllo della qualità dell’aria e delle acque. Una<br />

prima tranche <strong>di</strong> finanziamento,<br />

pari a 14 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, è stata<br />

erogata. La somma sarà <strong>di</strong>visa<br />

tra i com<strong>un</strong>i <strong>di</strong> Milazzo, Pace,<br />

S. Filippo, S. Lucia, Gualtieri,<br />

Con<strong>di</strong>rò e San Pier Niceto. Sul<br />

fronte del monitoraggio della<br />

qualità <strong>di</strong> aria e acque è stata<br />

costituita l’Arpa (Agenzia regionale<br />

protezione ambiente),<br />

che si occuperà dei rilevamenti<br />

e dei controlli. Insieme ai sol<strong>di</strong><br />

sono arrivate, p<strong>un</strong>tuali, le polemiche.<br />

Alc<strong>un</strong>i hanno l’impressione<br />

che <strong>un</strong> problema serissimo<br />

come quello dell’inquinamento,<br />

e quin<strong>di</strong> della salute dei<br />

citta<strong>di</strong>ni della zona, sia stato<br />

svenduto con qualche finanziamento<br />

multimiliardario che gli<br />

amministratori locali potranno<br />

bran<strong>di</strong>re come <strong>un</strong> trofeo, senza<br />

che nulla <strong>di</strong> chiaro sia stato detto su<br />

aspetti tecnici che avrebbero imme<strong>di</strong>ati<br />

effetti positivi (tipo <strong>di</strong> combustibile<br />

da usare, per esempio). Del<br />

resto, è oggettivamente <strong>di</strong>fficile<br />

spiegare perché dell’Arpa facciano<br />

Quello che è stato fatto<br />

dall’assessore Vaccarino<br />

vi sod<strong>di</strong>sfa o vi<br />

aspettavate <strong>di</strong> più?<br />

Rispetto all’anno scorso<br />

è stato proposto <strong>un</strong><br />

programma più vario o<br />

14 miliar<strong>di</strong> e pasticci<br />

la claque<br />

è stato fatto <strong>un</strong> passo<br />

in<strong>di</strong>etro? Avete delle<br />

proposte da fare per il<br />

futuro?<br />

Rispondete (via e-mail) sul<br />

nostro sito http://<br />

A<br />

parte <strong>di</strong>pendenti delle aziende che inquinano l’area<br />

e non rappresentanti <strong>di</strong> associazioni ambientaliste.<br />

Il Tg3 Sicilia ha trasmesso, all’indomani del provve<strong>di</strong>mento<br />

della Regione, <strong>un</strong>’intervista al responsabile<br />

dell’A<strong>di</strong>consum <strong>di</strong> Milazzo, che ha espresso molte<br />

perplessità sul contenuto del piano. Il sindaco <strong>di</strong> S.<br />

Lucia, Pandolfo, invece, è stato più conciliante. A<br />

<strong>un</strong> giornalista della “Gazzetta del Sud” ha <strong>di</strong>chiarato:<br />

“L’importante è che si sia usciti dall’incertezza e<br />

che si possa ora sperare in regole certe. È <strong>un</strong> primo<br />

passo per quella che definirei <strong>un</strong>a battaglia per la<br />

vita”.<br />

...qualsiasi tipo <strong>di</strong> fallimento ha bisogno della sua claque…<br />

Francesco De Gregori, Bambini venite parvulos<br />

TENUTO<br />

<strong>di</strong> Filippo De Mariano<br />

L’incursione <strong>di</strong> <strong>un</strong> participio passato nella “no-fly zone”<br />

ci fa penare per la sorte del buon governo luciese.<br />

Quando <strong>un</strong> manifesto che ann<strong>un</strong>cia <strong>un</strong>o spettacolo<br />

prossimo a venire <strong>di</strong>ce che questo spettacolo è “tenuto”,<br />

noi temiamo che <strong>un</strong> virus si sia impossessato dell’hard<br />

<strong>di</strong>sk amministrativo. E temiamo che <strong>un</strong> assessore alla<br />

cultura e alla pubblica istruzione non serva perché non<br />

sa fare l’anti-virus, e infatti ha messo la sua firma su<br />

quel file infetto.<br />

Presentare cose già avvenute è <strong>un</strong> compito nostro, non<br />

<strong>di</strong> chi organizza spettacoli teatrali e <strong>di</strong>ce nei manifesti<br />

che già si sono svolti. No, perché c’è <strong>un</strong> participio<br />

perfetto che ha rivelato che anche questi<br />

amministratori, contrariamente a quello che loro pensano,<br />

sono fallibili. È <strong>un</strong>a cosa che ci amareggia e <strong>di</strong>sorienta.<br />

Siamo <strong>un</strong> po’ più deboli adesso. E d’ora in poi basta<br />

ironizzare sull’assessore all’Igiene. Ogni amministratore è<br />

paese. E questo italiano “tenuto” su con <strong>un</strong>o sputacchio lo<br />

members.xoom.it/<br />

agoranotizie nella sezione<br />

“Forum”. I vostri contributi<br />

saranno pubblicati on line<br />

e sul prossimo numero del<br />

giornale.


Il ruolo <strong>di</strong> <strong>un</strong> giornale<br />

in <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità immatura<br />

I<br />

l periodo <strong>di</strong> sospensione delle pubblicazioni (che in verità<br />

doveva preludere alla cessazione definitiva) ci ha consentito<br />

<strong>di</strong> riflettere sul ruolo che questo giornale ha svolto e sul<br />

tipo <strong>di</strong> atteggiamento che molti hanno mostrato verso <strong>di</strong><br />

esso.<br />

Parecchie persone ci hanno invitato a continuare questa attività<br />

nonostante tutto quello che “altri” potessero <strong>di</strong>re. Noi li ringraziamo,<br />

perché evidentemente hanno capito il vero spirito <strong>di</strong> queste<br />

pagine inchiostrate e, se ci permettono, in queste righe non ci<br />

rivolgeremo a loro, ma a quegli “altri” nonostante i quali dovremmo<br />

continuare. Mai prima d’ora avevamo scritto <strong>un</strong> articolo<br />

<strong>di</strong> questo tipo perché abbiamo sempre pensato che <strong>un</strong> giornale,<br />

quando comincia a parlare <strong>di</strong> sé e non delle notizie, si va ingiallendo<br />

ed è quin<strong>di</strong> pronto a togliere il <strong>di</strong>sturbo perché la sua<br />

f<strong>un</strong>zione è finita. Ma proprio la pausa durata nove mesi costituisce<br />

<strong>un</strong> tempo <strong>di</strong> riflessione sufficiente per esprimere qualche<br />

considerazione pacata e serena, ma <strong>di</strong> assoluta fermezza.<br />

Gli “altri” cui ci rivolgiamo, non è <strong>un</strong> mistero, sono persone che<br />

a vario titolo occupano o hanno occupato ruoli <strong>di</strong> responsabilità<br />

nella gestione della vita amministrativa <strong>di</strong> questo paese. Un giornale<br />

non nasce per adulare chi sta al potere, al contrario ha l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> proporsi come contrapp<strong>un</strong>to critico e costruttivo a<br />

chi, per il solo fatto <strong>di</strong> essere al potere, pensa <strong>di</strong> potere <strong>di</strong>sporre<br />

<strong>di</strong> tutto come meglio crede e <strong>di</strong> poter fare ciò che più gli aggrada.<br />

Essere stimolo critico significa mettere in luce le contrad<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> chi amministra. Contrad<strong>di</strong>zioni tra le azioni concrete e le<br />

formulazioni programmatiche proposte ai citta<strong>di</strong>ni in campagna<br />

elettorale e anche — ma solo secondariamente — tra le prime e<br />

le idee <strong>di</strong> chi decide <strong>di</strong> scrivere <strong>un</strong> articolo e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> esprimere<br />

anche le proprie opinioni.<br />

“Agorà” ha sempre fatto questo, non altro. Abbiamo detto<br />

“contrapp<strong>un</strong>to costruttivo” perché non si può parlare male degli<br />

amministratori <strong>di</strong> turno per partito preso: è sbagliato “parlare<br />

male” ed è sbagliato fare alc<strong>un</strong>ché “per partito preso”. Un giornale<br />

serio deve muoversi con la serenità in<strong>di</strong>spensabile a <strong>di</strong>stinguere<br />

tra ciò che è fatto bene e ciò che va meno bene, a prescindere<br />

da chi fa l’<strong>un</strong>a cosa e l’altra.<br />

Con ciò non vogliamo “giustificarci” per quello che siamo stati e<br />

siamo. Un giornale, <strong>un</strong>’opera d’arte, qualsiasi cosa sia pensata e<br />

realizzata per rivolgersi a <strong>un</strong> pubblico, si caratterizza e si <strong>di</strong>fende<br />

— se del caso — da sé; senza bisogno <strong>di</strong> arringhe supplementari.<br />

Tutti i numeri che abbiamo pubblicato fino al <strong>di</strong>cembre scorso<br />

testimoniano sia <strong>un</strong>a dura contrapposizione nei confronti<br />

della amministrazione del periodo 1994-1998, ma anche <strong>un</strong> atteggiamento<br />

estremamente attento, ma mai corrivo, nei confronti<br />

dell’attuale gi<strong>un</strong>ta com<strong>un</strong>ale. Non c’è dubbio che nei primi sei<br />

mesi <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> quest’ultima non abbiamo mai messo in <strong>di</strong>scussione<br />

l’operato dei nuovi amministratori perché sarebbe<br />

stato francamente stupido prendersela con chi si era appena<br />

inse<strong>di</strong>ato. Ma sperata quella prima fase <strong>di</strong> assestamento, dal <strong>di</strong>cembre<br />

‘98 non abbiamo lesinato gli interventi critici nei confronti<br />

dell’impostazione complessiva dell’amministrazione co-<br />

m<strong>un</strong>ale e <strong>di</strong> scelte specifiche. Allo stesso tempo, però, abbiamo<br />

dato risalto ai provve<strong>di</strong>menti che ci sembravano positivi e utili<br />

per la com<strong>un</strong>ità. In questi ultimi casi abbiamo ricevuto tanti sorrisi.<br />

L’archivio dei numeri <strong>di</strong> “Agorà” rivela anche come col passare<br />

dei mesi i toni critici siano <strong>di</strong>venuti prevalenti rispetto a quelli<br />

elogiativi. È innegabile. Ma ciò non è avvenuto certo per misteriosi<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> scuderia partiti da chissà dove e per chissà quali<br />

scopi. Qui non c’è ness<strong>un</strong>a scuderia. Critiche e prese <strong>di</strong> posizione<br />

polemiche sono state semplicemente la logica conseguenza <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong>a impostazione coerente della “linea e<strong>di</strong>toriale” <strong>di</strong> questo giornale<br />

(se così pomposamente può essere definito qualcosa che<br />

non è nemmeno chiaro a noi se esista). E proviamo a spiegare<br />

perché.<br />

I motivi principali per i quali avevamo ass<strong>un</strong>to <strong>un</strong>a posizione<br />

molto dura nei confronti della amministrazione del periodo ‘94-<br />

‘98 erano: l’assoluta insensibilità verso forme <strong>di</strong> partecipazione<br />

dei citta<strong>di</strong>ni alla gestione della vita pubblica, la grigia impostazione<br />

dell’attività amministrativa che non riusciva mai a prendere il<br />

volo e segnalarsi per scelte <strong>di</strong> ampio respiro, e, infine, la limacciosa<br />

contiguità con settori e interessi turpi presenti in questo<br />

paese.<br />

Questi ci sembravano p<strong>un</strong>ti fondamentali sulla base dei quali<br />

giu<strong>di</strong>care qualsiasi compagine amministrativa, non solo quella. E<br />

questo abbiamo fatto anche con l’attuale gi<strong>un</strong>ta e annessa maggioranza<br />

consiliare. Nel momento in cui abbiamo verificato che<br />

l’insensibilità verso i temi della partecipazione, la visione verticistica<br />

e clandestina delle programmazioni fatte in consorzio con<br />

altri com<strong>un</strong>i (che <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità debba venire a sapere dell’esistenza<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> Pit, piano integrato territoriale, con S. Lucia come<br />

com<strong>un</strong>e capofila da <strong>un</strong> ritaglio <strong>di</strong> giornale appeso all’ingresso del<br />

m<strong>un</strong>icipio e sulla porta del comando dei vigili è la morte della<br />

politica) e il pavido defilamento <strong>di</strong> fronte ai temi della criminalità<br />

erano <strong>di</strong>venuti i marcatori dell’identità politica <strong>di</strong> questa amministrazione,<br />

abbiamo tratto le dovute conseguenze, proponendo<br />

all’attenzione dell’opinione pubblica scelte sconnesse e contrad<strong>di</strong>ttorie<br />

(le rassicuranti e semplicistiche <strong>di</strong>chiarazioni sui problemi<br />

dell’or<strong>di</strong>ne pubblico, i sempre più frequenti provve<strong>di</strong>menti a<br />

beneficio degli amici, l’elevazione delle scelte <strong>di</strong> breve respiro a<br />

sistema con cui garantirsi il consenso) argomentando con citazioni<br />

<strong>di</strong> atti pubblici e non sulla base <strong>di</strong> insinuazioni da bivacco.<br />

Il “pettegolezzo” che da sempre siamo accusati <strong>di</strong> fare costituisce<br />

<strong>un</strong>a <strong>storia</strong> abbastanza simpatica, specie se si considera che<br />

quando le critiche erano rivolte ad amministratori precedenti,<br />

ness<strong>un</strong>o si sognava <strong>di</strong> definirle in questo modo.<br />

Tutto questo non significa però che noi abbiamo portato ai citta<strong>di</strong>ni<br />

la verità rivelata e in<strong>di</strong>scutibile. Abbiamo espresso considerazioni<br />

e fornito interpretazioni che, in quanto tali, sono assolutamente<br />

fallibili. Ma non sfugge a ness<strong>un</strong>o il modo in cui abbiamo<br />

condotto questa azione: abbiamo proposto <strong>un</strong> messaggio<br />

deco<strong>di</strong>ficato, chiaro e pubblico, che chi<strong>un</strong>que poteva conoscere<br />

spendendo 2.500 lire oppure facendosi prestare il giornale da<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 5


Agorà<br />

qualc<strong>un</strong>o che l’aveva comprato. In cambio abbiamo ricevuto<br />

messaggi in co<strong>di</strong>ce, privati, fatti circolare cioè nelle cricche <strong>di</strong><br />

amici e non in pubblico, e ambigui perché rinviavano a verità<br />

in<strong>di</strong>cibili (“se tu sapessi cosa c’è <strong>di</strong>etro…”). Non vorremmo<br />

passare per pres<strong>un</strong>tuosi, ma forse meritavamo risposte simmetriche<br />

alle nostre domande: quin<strong>di</strong> pubbliche, alle quali tutti potessero<br />

in qualsiasi momento accedere, e che esprimessero chiaramente<br />

i concetti — anche quelli più turpi (per noi, ovviamente).<br />

Niente <strong>di</strong> tutto questo è avvenuto. Non abbiamo suscitato <strong>di</strong>battito”,<br />

come suggeriva la rubrica che <strong>di</strong> solito apriva la sezione del<br />

giornale de<strong>di</strong>cata all’attualità,<br />

ma piuttosto<br />

“pettegolezzo” (in questo<br />

caso sì). Poco male: si<br />

vede che non meritavamo<br />

altre attenzioni o che in<br />

questo paese si può arrivare<br />

solo a tanto. In fondo<br />

il rifiuto <strong>di</strong> <strong>un</strong> confronto<br />

pubblico sui temi<br />

<strong>di</strong> interesse generale è<br />

proprio <strong>un</strong>o dei p<strong>un</strong>ti<br />

principali delle nostre<br />

contestazioni all’attuale amministrazione. Diciamo che almeno<br />

in questo hanno avuto coerenza.<br />

Naturalmente qualc<strong>un</strong>o starà pensando che <strong>un</strong> giornale è <strong>un</strong>a<br />

“minchiata” e che <strong>un</strong>o deve pensare alle cose serie. In questo<br />

ragionamento c’è anche, indubbiamente, <strong>un</strong>a parte <strong>di</strong> verità, ma<br />

esso rivela <strong>un</strong> limite che è — scusate il termine — “culturale” e<br />

<strong>di</strong> fronte al quale siamo tutti <strong>di</strong>sarmati. Fa qualcosa per il proprio<br />

paese solo chi se ne va in giro a pulire le strade pur non essendo<br />

netturbino, progetta e realizza mega-manifestazioni (“culturali”,<br />

ovviamente) e altre cose imme<strong>di</strong>atamente percepibili come<br />

“concrete”. Che la scrittura, insieme alle arti figurative, sia quel<br />

piccolissimo particolare grazie al quale <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità da sempre<br />

riesce a lasciare <strong>un</strong>a traccia <strong>di</strong> sé e a “possedere” la sfuggente<br />

realtà che la circonda, sono concetti troppo complessi. Si chiedano<br />

però, quanti pensano in questo modo, perché hanno speso la<br />

campagna elettorale a parlare, non <strong>di</strong> strade sporche e cessi intasati,<br />

ma <strong>di</strong> “democrazia”, “partecipazione”, “liberazione”,<br />

“senso <strong>di</strong> appartenenza alla propria com<strong>un</strong>ità” e via sociologizzando.<br />

Quando sbagliavano: allora oppure ora?<br />

Proprio questo tipo <strong>di</strong> scenario è la migliore <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong><br />

quanto inutile sia <strong>un</strong> giornale a S. Lucia. Qualche volta tra noi ci<br />

pren<strong>di</strong>amo in giro perché abbiamo avuto la barbara idea <strong>di</strong> scrivere<br />

in grassetto i nomi <strong>di</strong> coloro che finivano sul giornale e<br />

abbiamo trattato come statisti persone in tutto identiche a noi.<br />

Probabilmente abbiamo ecceduto in entusiasmo. Ma in fondo la<br />

“democrazia” consiste in questo: tutti hanno la possibilità, a<br />

turno, <strong>di</strong> sentirsi i “migliori”. La democrazia è <strong>un</strong>a successione <strong>di</strong><br />

aristocrazie a tempo. E può anche capitare, specie in realtà provinciali,<br />

che il migliore <strong>di</strong> turno si faccia prendere <strong>un</strong> po’ la mano.<br />

Almeno così gli altri — i peggiori — possono farsi <strong>un</strong>a risata<br />

(isterica?) alle sue spalle.<br />

Quello che invece non ci ha mai fatto ridere sono stati gli attacchi<br />

personali e volgari, mossi quasi sempre per telefono, in <strong>un</strong><br />

contesto in cui non ci si scruta in faccia: protetti per dare in e-<br />

6 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

Non ci siamo mai tirati in<strong>di</strong>etro, convinti<br />

che proponendoci agli altri, gli altri<br />

avrebbero potuto aiutarci a migliorare e<br />

che anche noi avremmo potuto aiutare<br />

gli altri a fare meglio. Idea balzana!<br />

scandescenze. Ci siamo sentiti <strong>di</strong>re (tralasciamo le parolacce) che<br />

abbiamo “compari” che ci <strong>di</strong>cono cosa scrivere, che <strong>di</strong>struggiamo<br />

l’onorabilità delle persone, che gettiamo fango sugli altri per<br />

fatti personali. Abbiamo visto <strong>un</strong> signore lanciarci in faccia due<br />

banconote da centomila lire probabilmente perché è adulto solo<br />

per l’anagrafe. Ci hanno detto che quando parliamo <strong>di</strong> pianta<br />

organica sosteniamo l’ambizione <strong>di</strong> qualc<strong>un</strong>o a <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>rigente<br />

<strong>di</strong> settore, che interi numeri sono organizzati “a tesi” per parlare<br />

male dell’attuale amministrazione, così quando facciamo<br />

riferimento ai fratelli Cavallotti dovremmo ricordare che non è<br />

stata questa amministra-<br />

zione ad affidargli la metanizzazione<br />

perché chi<br />

legge capisce questo. E<br />

allora viene in mente <strong>un</strong>a<br />

frase <strong>di</strong> Michele Serra,<br />

secondo cui <strong>un</strong> giornale<br />

— come tutti i mezzi <strong>di</strong><br />

com<strong>un</strong>icazione — ha due<br />

limiti. Uno interno: la non<br />

chiarezza del linguaggio<br />

che usa. E <strong>un</strong>o esterno: la<br />

non intelligenza delle per-<br />

sone che lo leggono.<br />

Un giornale che nasce con il solo obiettivo <strong>di</strong> essere strumento<br />

per <strong>un</strong> confronto tra le persone e le idee <strong>di</strong> queste e scopre che<br />

le persone sono fatte in <strong>un</strong> modo che è incompatibile con le<br />

idee, pensiamo che abbia fallito.<br />

Avevamo sperato che anche gli altri avessero il coraggio (o l’impudenza)<br />

<strong>di</strong> fare quello che in questi anni abbiamo fatto noi:<br />

esprimere opinioni, avanzare proposte, polemizzare energicamente<br />

per obiettivi non personali. Noi lo abbiamo fatto senza<br />

farci inibire dai limiti che abbiamo. Non siamo perfetti, le cose<br />

che facciamo o abbiamo fatto (questo giornale per esempio) non<br />

sono perfette, spesso siamo riusciti solo a mettere insieme <strong>un</strong><br />

cumulo <strong>di</strong> sciocchezze, ma non ci siamo mai tirati in<strong>di</strong>etro, convinti<br />

che proponendoci agli altri, gli altri avrebbero potuto aiutarci<br />

a migliorare e che anche noi avremmo potuto aiutare gli<br />

altri a fare meglio. Idea balzana!<br />

Un po’ però vorremmo provare a compatire chi si innervosisce a<br />

causa nostra. Da sempre la politica è fatta per conseguire obiettivi<br />

personali, così ogn<strong>un</strong>o sa che l’altro è uguale a lui, anche se<br />

<strong>di</strong>ce il contrario. Quin<strong>di</strong> è sufficiente il solito schema interpretativo<br />

per catalogare persone e avvenimenti. Quando, però, compare<br />

<strong>un</strong>’iniziativa che sfugge a quella linea generale, si prova a<br />

costringerla entro le solite categorie, ma ci si rende conto che<br />

forse non è come al solito, che qualcosa non va, e allora subentra<br />

il nervosismo, si gira a vuoto e si prende in mano la cornetta<br />

del telefono…<br />

Memori <strong>di</strong> tutto ciò, d’ora in avanti “Agorà” farà opera <strong>di</strong> testimonianza<br />

del fallimento proprio e <strong>di</strong> quello altrui (“qualsiasi tipo<br />

<strong>di</strong> fallimento ha bisogno della sua claque”) attraverso <strong>un</strong> giornale<br />

che dal prossimo numero sarà più magro nelle pagine e nel prezzo<br />

e attraverso <strong>un</strong> sito internet. Ulteriore tocco <strong>di</strong> inutilità a <strong>un</strong><br />

capolavoro <strong>di</strong> spreco. Ma tutto questo non durerà com<strong>un</strong>que<br />

molto.


DOVE ERAVAMO RIMASTI<br />

ATTUALITÀ<br />

È tutto in or<strong>di</strong>ne. Alfabetico<br />

Tentativo <strong>di</strong> rimpossessarsi della attualità paesana. Dall’ambiente alla relazione semestrale. Dal<br />

bilancio agli ospiti illustri della campagna elettorale per le regionali. Eccovi <strong>un</strong> alfabeto luciese<br />

Proviamo a fare <strong>un</strong> quadro<br />

schematico <strong>di</strong> quello che è successo<br />

negli ultimi nove mesi a S. Lucia. Ne<br />

viene fuori <strong>un</strong> quadro con i soliti<br />

protagonisti e con temi e problemi già<br />

più volte sentiti<br />

A<br />

COME AMBIENTE. La novità delle<br />

ultime settimane è il “piano <strong>di</strong> suscettibilità<br />

ambientale”. Partorito<br />

dalla me<strong>di</strong>azione dell’ex assessore regionale<br />

Carmelo Lo Monte, è la formula <strong>di</strong> compromesso<br />

raggi<strong>un</strong>ta tra i com<strong>un</strong>i che volevano<br />

la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> “area ad alto rischio<br />

ambientale” (quasi tutti) e quelli che<br />

non erano d’accordo (due, Milazzo e S.<br />

Filippo). Che volete: almeno la suscettibilità<br />

non ce l’hanno negata. In sol<strong>di</strong>ni la formula<br />

significa 14 miliar<strong>di</strong> cash, e altri che saranno<br />

concessi in seguito. Qualc<strong>un</strong>o paventa il<br />

rischio che i sol<strong>di</strong> servano soprattutto a<br />

tacitare le proteste e lasciare tutto così com’è.<br />

Speriamo <strong>di</strong><br />

no.<br />

Sul fronte del monitoraggiodell’emissione<br />

<strong>di</strong> sostanze<br />

inquinanti, non<br />

si possono non<br />

segnalare i pannelli<br />

elettronici installati<br />

davanti ai m<strong>un</strong>icipi<br />

Carmelo Lo Monte. dei com<strong>un</strong>i della<br />

A destra, l’area del zona. In giro ne<br />

comprensorio <strong>di</strong> abbiamo visto alcu-<br />

“Tirreno<br />

ni f<strong>un</strong>zionare. Nel<br />

Ecosviluppo 2000”<br />

senso che <strong>di</strong>cevano<br />

in quale paese ci<br />

trovavamo (grazie, siete meglio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a bussola).<br />

A S. Lucia, però, quel filo pencolante<br />

deve significare che è stato solo attaccato al<br />

muro, ma non ha intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>rci nemmeno<br />

dove siamo. Non si può non ricordare,<br />

infine, <strong>un</strong> convegno svoltosi a Pace del<br />

Mela nei primi mesi dell’anno con la partecipazione<br />

<strong>di</strong> Leoluca Orlando. Era stato <strong>un</strong><br />

tentativo <strong>di</strong> prevedere il futuro battente<br />

ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> centrosinistra senza fare i conti<br />

con l’oste. A giugno l’oste (le elezioni) è<br />

arrivato ed è finita a fischi e… Però, beninteso,<br />

Orlando le elezioni no le ha perse.<br />

No: lui le ha vinte. È <strong>un</strong>o che vince sempre,<br />

lui.<br />

B<br />

COME BILANCIO. Quello <strong>di</strong> previsione<br />

per il 2001 ha messo in ambascia<br />

l’amministrazione. In consiglio D’-<br />

Antoni non lo ha votato suscitando democratico<br />

astio negli amanti degli yes-men.<br />

C<br />

COME CONSIGLIO COMUNALE. Si<br />

ri<strong>un</strong>isce sempre più <strong>di</strong> rado e nel<br />

<strong>di</strong>sinteresse generale. Non è <strong>di</strong>fficile<br />

risalire alle cause <strong>di</strong> questa avanzata desertica<br />

nella trib<strong>un</strong>etta dell’aula consiliare. E<br />

pensare che ora c’è pure il locale adatto…<br />

D<br />

COME DISCARICA. Da qui potrebbero<br />

venire le prossime polemiche.<br />

L’amministrazione ha deciso <strong>di</strong> lasciare<br />

il consorzio che sta costruendo <strong>un</strong>a<br />

<strong>di</strong>scarica comprensoriale a Mazzarrà S.<br />

Andrea (il primo modulo è già f<strong>un</strong>zionante).<br />

Ne realizzerà <strong>un</strong>a, solo com<strong>un</strong>ale, nel<br />

nostro territorio. Dove? Qualsiasi nome<br />

scatenerà le polemiche <strong>di</strong><br />

cui si <strong>di</strong>ceva.<br />

E<br />

COME ELEZIONI RE-<br />

GIONALI. Ricapitolando:<br />

Mercadante le<br />

ha vinte (sai che novità).<br />

Interisano ha ottenuto <strong>un</strong><br />

buon risultato per l’Ars (che<br />

però non è valso il seggio),<br />

ma non per il presidente.<br />

Anche Marcaione si è cimentato nel voto<br />

<strong>di</strong>sgi<strong>un</strong>to. Mimmo Cirino ha organizzato<br />

comizi. Il sindaco ha cercato <strong>di</strong> mantenersi<br />

tutti amici, ma ha firmato <strong>un</strong> appello con<br />

altri suoi colleghi per Orlando, forse perché<br />

gli piacciono queste persone che non am-<br />

mettono mai <strong>un</strong>a sconfitta, ma <strong>di</strong>cono anzi<br />

<strong>di</strong> avere vinto (e il bello è che ci credono).<br />

Conclusione: l’amministrazione continua a<br />

rappresentare l’intero arco costituzionale.<br />

F<br />

COME FARMACIE. Il grande problema<br />

del momento si chiama<br />

“turnazione”. L’Asl ha chiesto al<br />

com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> aderire a <strong>un</strong> piano <strong>di</strong> revisione<br />

delle aperture domenicali delle farmacie in<br />

base al quale ne sarà aperta <strong>un</strong>a sola per più<br />

com<strong>un</strong>i. L’adesione non c’è stata e in questa<br />

fase potrà capitare (è capitato) che ness<strong>un</strong>a<br />

delle due farmacie <strong>di</strong> S. Lucia sia aperta<br />

la domenica mattina. In attesa che Com<strong>un</strong>e<br />

e Asl raggi<strong>un</strong>gano <strong>un</strong> accordo.<br />

G<br />

COME GAGGI. Il com<strong>un</strong>e della fascia<br />

jonica è stato autorizzato a<br />

scaricare i propri rifiuti nella <strong>di</strong>scarica<br />

<strong>di</strong> Pizzo Frara. Ecco <strong>un</strong> ulteriore motivo<br />

per il quale è necessario costruirne <strong>un</strong>a<br />

nuova. In compenso, nelle casse del com<strong>un</strong>e<br />

sono entrati dei sol<strong>di</strong>.<br />

H<br />

COME HINTERLAND. Quello che va<br />

da S. Lucia a Villafranca, che ha<br />

aderito alla società “Ecosviluppo<br />

2000” si sta facendo onore. S. Lucia del<br />

Mela è com<strong>un</strong>e capofila<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> Pit, Progetto<br />

integrato territoriale,<br />

che la commissione del<br />

Ministero dell’Economia<br />

ha ammesso al<br />

finanziamento. Là dove<br />

com<strong>un</strong>i come Barcellona<br />

e Milazzo hanno<br />

fallito, S. Lucia e gli<br />

altri centri consorziati<br />

hanno ottenuto <strong>un</strong> risultato importante. In<br />

tutta l’area da S. Lucia a Villafranca sono<br />

previsti lavori per opere dell’importo <strong>di</strong><br />

quasi cento miliar<strong>di</strong>. Ecco <strong>un</strong> altro p<strong>un</strong>to a<br />

favore dell’amministrazione <strong>di</strong> Santino Pandolfo<br />

nel campo della programmazione. Ed<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 7


ATTUALITÀ<br />

è stato finanziato pure <strong>un</strong><br />

piano presentato nell’ambito<br />

<strong>di</strong> Agenda 21.<br />

I<br />

COME ISTITUTO LUIGI<br />

CALDERONIO. È ritornato<br />

nella sua sede storica<br />

<strong>di</strong> piazza S. Francesco. È così finita l’emergenza<br />

cominciata <strong>un</strong> decennio fa e si sono<br />

conclusi i lavori per <strong>un</strong>’opera che, a <strong>un</strong><br />

certo momento, sembrava<br />

irrealizzabile.<br />

L<br />

COME LOCASCIULLI.<br />

L’ospite più degno dei<br />

3 agosto degli ultimi<br />

15 anni è stato snobbato da<br />

tutti. Passare da Teppisti dei<br />

Sogni e Formula Tre a <strong>un</strong>a<br />

canzone intensa come<br />

“Povero me” è stato sentito<br />

come <strong>un</strong> affronto. Poveri<br />

noi!<br />

M<br />

COME MAFIA. È noto che non<br />

esiste. Un provve<strong>di</strong>mento della<br />

magistratura (l’<strong>un</strong>ico) è successivamente<br />

rientrato. Come <strong>di</strong>sse il prefetto? «Le<br />

autorità sanno». È <strong>un</strong> buon inizio. O <strong>un</strong>a<br />

pessima fine?<br />

N<br />

COME NUOVE INDENNITÀ DI<br />

CARICA. Pochi giorni fa la gi<strong>un</strong>ta<br />

regionale ha approvato <strong>un</strong><br />

regolamento che adegua alla legge<br />

nazionale (in verità con <strong>un</strong>o scostamento<br />

verso l’alto) i compensi degli<br />

amministratori locali. Il sindaco <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

com<strong>un</strong>e con meno <strong>di</strong> 5.000 abitanti, come<br />

il nostro, guadagnerà 4.300.000 lire al mese.<br />

O<br />

COME OPPOSIZIONE. Al pari della<br />

maggioranza intende la politica<br />

come affare (e scontro) personale.<br />

Mai <strong>un</strong>’iniziativa, <strong>un</strong> tentativo <strong>di</strong> aprirsi alla<br />

com<strong>un</strong>ità, <strong>un</strong> perio<strong>di</strong>co incontro con i<br />

citta<strong>di</strong>ni per informarli <strong>di</strong> come vanno le<br />

cose (solo così — c’è da starne certi —<br />

pure l’amministrazione uscirebbe dal suo<br />

stato <strong>di</strong> afasia). Insomma, la politica può<br />

essere intesa con leggerezza da chi non ha<br />

compiti amministrativi, questa opposizione,<br />

invece, è pesante.<br />

P<br />

COME PALETTI.<br />

Sono loro il<br />

baluardo contro i<br />

parcheggi a spina <strong>di</strong><br />

8 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

pesce. Da alc u ne<br />

settimane picchettano<br />

tutti i marciapie<strong>di</strong> del<br />

centro. Certo che ne<br />

succedono, <strong>di</strong> cose<br />

interessanti…<br />

...COME PRUSST. Il vanto (finanziato) <strong>di</strong><br />

questa amministrazione ha rallentato <strong>un</strong> po’<br />

i tempi a causa della riapertura dei termini<br />

per la presentazione <strong>di</strong> progetti da<br />

finanziare. Del Prusst Valdemone<br />

fanno ora parte anche altri com<strong>un</strong>i,<br />

tra cui quello <strong>di</strong> Milazzo.<br />

… COME PARTECIPAZIONE. Dite la<br />

verità, ci avreste scommesso. Non<br />

siamo molto originali, lo<br />

riconosciamo. Ma nemmeno<br />

quelli che l’avevano promessa.<br />

Potrebbero porvare a leggere <strong>un</strong><br />

saggio <strong>di</strong> Pierfrancesco<br />

P e l l i z z e t t i a p p a r s o s u<br />

“Micromega” n. 3/2001 (pp.<br />

133-144), intitolato “Dall’in<strong>di</strong>fferenza<br />

politica si può guarire”. Un’avvertenza,<br />

però: se, per caso, hanno <strong>di</strong>fficoltà a capire<br />

quello che sta scritto su “Agorà”, non si<br />

cimentino con quella lettura. Ne<br />

ricaverebbero solo <strong>un</strong> gran mal <strong>di</strong> testa.<br />

Q<br />

COME QUERELLE. Ha guadagnato<br />

<strong>un</strong> po’ <strong>di</strong> spazio sui quoti<strong>di</strong>ani locali<br />

quella tra sindaco e rettore del<br />

santuario sulla proprietà della piazzetta <strong>di</strong><br />

fronte al castello. Unica certezza è che ora<br />

su quello spazio comanda padre Genovese.<br />

R<br />

COME RELAZIONE SEMESTRALE. Si<br />

fa per <strong>di</strong>re “semestrale”, visto che<br />

quella nuova, recentissima, è stata<br />

resa pubblica ben se<strong>di</strong>ci mesi dopo la<br />

precedente. Si vede che il corso del tempo,<br />

qui da noi, procede a ritmi più lenti. Molto<br />

più lenti. Il sindaco, dal canto suo, ha<br />

inventato qualcosa che nemmeno la<br />

mente contorta dei<br />

legislatori aveva mai<br />

pensato: la relazione<br />

cumulativa: quattro<br />

in tre anni e quattro<br />

mesi. Questa ultima<br />

spiega sulla copertina<br />

Nelle foto, in alto la sede dell’Istituto<br />

Luigi Calderonio, Mimmo Locasciulli,<br />

Ambrogio Sparagna. Qui a fianco,<br />

Leoluca Orlando e Luciano Violante<br />

che si riferisce al<br />

“ q u a r t o<br />

semestre”, cioè<br />

<strong>di</strong>cembre 1999–<br />

maggio 2000, ma parla <strong>di</strong> cose del 2001<br />

Potenza degli uomini! Quanto al contenuto,<br />

non vi siete persi nulla (<strong>di</strong> originale): sono<br />

fotocopie dei moduli presentati per<br />

richiedere il finanziamento del Pit.<br />

S<br />

COME SPARAGNA. Un grande<br />

musicista ospite della rassegna<br />

“L’organetto e la fisarmonica”.<br />

Quanti se ne sono accorti? Il titolo della<br />

manifestazione, però, temiamo peccasse <strong>di</strong><br />

imprecisione. Nel <strong>di</strong>cembre ‘96, infatti,<br />

presentandolo durante <strong>un</strong> concerto al<br />

Teatro Augusteo <strong>di</strong> Napoli, Francesco De<br />

Gregori <strong>di</strong>sse: «Ambrogio Sparagna… col<br />

suo organetto… Organetto, da non<br />

confondere con la fisarmonica, che è tutta<br />

<strong>un</strong>’altra famiglia <strong>di</strong> strumenti». App<strong>un</strong>to.<br />

...COME SPORT. Grande vivacità nel<br />

calcio. L’Atletico Pro Mende è andato<br />

vicino alla promozione e in suo onore è<br />

stato fondato <strong>un</strong> club <strong>di</strong> tifosi. Nel<br />

frattempo, è nata <strong>un</strong>’altra squadra.<br />

T<br />

COME TROPPO. Liscio, <strong>di</strong>scoteca.<br />

Discoteca, liscio. Ecco quel che si<br />

<strong>di</strong>ce “Eventi e <strong>di</strong>vertimenti tra cielo<br />

e terra”. Non sarà troppo?<br />

U<br />

COME URBANISTICA. Nelle<br />

settimane scorse il consiglio<br />

com<strong>un</strong>ale ha approvato <strong>un</strong>a<br />

variante alla variante generale del Piano<br />

regolatore per consentire l’acquisizione <strong>di</strong><br />

alc<strong>un</strong>i fabbricati pericolanti in via Federico<br />

D’Aragona, che <strong>di</strong>venteranno <strong>un</strong>’area <strong>di</strong><br />

servizi. Il tutto grazie a <strong>un</strong> contributo della<br />

Regione <strong>di</strong> oltre <strong>un</strong> miliardo.<br />

V<br />

COME VIOLANTE. L’ex presidente<br />

della Camera (che dopo le elezioni,<br />

dall’alto della sua ex carica, si è fatto<br />

in quattro per sostituirla con quella più<br />

bassa <strong>di</strong> capogruppo) è stato<br />

<strong>un</strong>o degli ospiti della<br />

campagna elettorale per le<br />

Regionali. Prima <strong>di</strong> lui,<br />

Orlando e Dario Russo.<br />

Z<br />

COME ZOCCOLO DURO. Quello dei<br />

c onsiglieri c he appoggiano<br />

l’amministrazione. La loro fedeltà<br />

tiene lontano il rischio <strong>di</strong> manovre<br />

lutulente. Intanto, però, il numero legale in<br />

consiglio com<strong>un</strong>ale lo garantisce il gruppo<br />

<strong>di</strong> minoranza.


FINANZIAMENTI<br />

Pit, bello e tenebroso<br />

Opere per 95 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire.<br />

Due interessano S. Lucia del<br />

Mela. Alla scoperta dell’ultima<br />

sigla che regala sol<strong>di</strong><br />

D opo<br />

il Prusst, il Pit. Dopo lo<br />

scrittore, l’attore. I successi<br />

della programmazione dell’amministrazione<br />

com<strong>un</strong>ale passano<br />

per sigle misteriose e ambi-<br />

gue.<br />

Cominciamo proprio a sciogliere l’acronimo.<br />

Pit sta per “Progetto integrato territoriale”,<br />

ed è <strong>un</strong>o degli strumenti attraverso<br />

cui vengono concessi finanziamenti ai com<strong>un</strong>i,<br />

singoli (più <strong>di</strong>fficilmente) e in consorzio<br />

(più facilmente). La società consortile<br />

“Tirreno Ecosviluppo 2000”, della quale<br />

S. Lucia del Mela fa parte, nell’ambito <strong>di</strong><br />

tutte le programmazioni che ha progettato,<br />

ha partecipato anche al bando per i Pit con<br />

<strong>un</strong> piano che è stato finanziato (come ann<strong>un</strong>ciava<br />

<strong>un</strong> ritaglio <strong>di</strong> giornale appeso su<br />

qualche muro da <strong>un</strong>a mano che ha pensato<br />

<strong>di</strong> realizzare così la democrazia partecipativa)<br />

e del quale S. Lucia del Mela è com<strong>un</strong>e<br />

capofila. Cioè, per questo progetto fa da<br />

guida agli altri consorziati e ha alc<strong>un</strong>e responsabilità<br />

che riguardano la progettazione<br />

generale delle opere previste nel piano.<br />

Sicuramente si sarà detto in giro, e il sindaco<br />

lo ha anche <strong>di</strong>chiarato nell’ultimo consiglio<br />

com<strong>un</strong>ale presentando la relazione<br />

semestrale, che com<strong>un</strong>i come Milazzo e<br />

Barcellona, che si erano aggregati con altri<br />

fino a Oliveti per presentare <strong>un</strong> loro Pit,<br />

sono stati esclusi dai finanziamenti, mentre<br />

il progetto dei com<strong>un</strong>i che aderiscono a<br />

Ecosviluppo 2000 è stato accolto. Un successo,<br />

senza dubbio, per tutti gli amministratori<br />

che hanno partecipato all’iniziativa.<br />

Siccome ness<strong>un</strong>o ha spiegato nulla ai citta<strong>di</strong>ni,<br />

proviamo a dare qualche informazione,<br />

che sarà certo imperfetta, ma almeno<br />

prova a penetrare nelle tenebre della politica<br />

<strong>di</strong> casa nostra.<br />

Ogni Pit è organizzato attorno a <strong>un</strong>a “idea<br />

forza”, dalla quale si <strong>di</strong>ramano i singoli<br />

progetti che compongono il piano. Immaginate<br />

<strong>un</strong>a raggiera: l’idea-forza è il p<strong>un</strong>to<br />

da cui partono i singoli progetti e alla quale<br />

naturalmente sono strettamente legati.<br />

Il gruppo che ha progettato il Pit S. Lucia<br />

del Mela, essendo portavoce <strong>di</strong> com<strong>un</strong>i con<br />

caratteristiche <strong>di</strong>verse tra loro (alc<strong>un</strong>i sono<br />

montani e possiedono centri storici antichi,<br />

altri si trovano sulla costa e ospitano o hanno<br />

ospitato zone industriali), ha pensato,<br />

come “idea-forza” a “La via dell’argilla per<br />

lo sviluppo e la produttività”. Questo materiale<br />

lega concettualmente sia azioni rivolte<br />

ai centri storici sia altre che riguardano inse<strong>di</strong>amenti<br />

industriali. Da questo nucleo si<br />

è svolta la progettazione del Pit, accolta<br />

favorevolmente dalla commissione esaminatrice<br />

del ministero del Tesoro.<br />

I com<strong>un</strong>i interessati dal Pit S. Lucia del<br />

Mela sono, oltre al nostro, quelli <strong>di</strong> S. Filippo,<br />

Pace, Condrò, Gualtieri Sicaminò, San<br />

Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Rocca-<br />

ATTUALITÀ<br />

val<strong>di</strong>na, Val<strong>di</strong>na, Venetico, Spadafora, Rometta,<br />

Saponara e Villafranca. Ne fanno<br />

parte anche la Provincia e l’Università <strong>di</strong><br />

Messina, la Soprintendenza ai beni culturali,<br />

l’Associazione degli industriali, l’associazione<br />

Club Alpino Italiano, Legambiente, la<br />

Lipu e Italia Nostra. Ogn<strong>un</strong>o <strong>di</strong> questi soggetti<br />

è interessato a più <strong>di</strong> <strong>un</strong> progetto. Per<br />

S. Lucia ne sono previsti due: opere <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

e <strong>di</strong> arredo urbano del quartiere<br />

arabo per la creazione <strong>di</strong> case-albergo,<br />

botteghe artigiane e commerciali; la realizzazione<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> centro per la formazione e<br />

l’utilizzo della bioarchitettura delle costruzioni<br />

e<strong>di</strong>lizie, da realizzare nel dell’ex carcere.<br />

La prima opera prevede spese per<br />

2.065.828 euro (4 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire), la seconda<br />

per 516.457 euro (<strong>un</strong> miliardo <strong>di</strong> lire).<br />

Complessivamente, invece, il Pit S. Lucia<br />

del Mela prevede la realizzazione <strong>di</strong> opere<br />

per <strong>un</strong> importo <strong>di</strong> 48.985.439 euro (quasi<br />

95 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire).<br />

Dal 2004 le opere saranno realtà<br />

L’ITER PREVISTO PER I LAVORI<br />

due progetti del Pit che interessano più <strong>di</strong>rettamente S. Lucia del Mela<br />

I saranno realizzati tra la fine <strong>di</strong> quest’anno e gli inizi del 2004. Per quella<br />

data, il risanamento della parte <strong>di</strong> centro storico compresa tra castello,<br />

chiesa <strong>di</strong> San Nicola e cattedrale, e il centro <strong>di</strong> formazione sulla bioarchitettura<br />

saranno realtà. O se preferite, “a regime”.<br />

Per il quartiere arabo, i progetti esecutivi saranno redatti entro il primo<br />

trimestre del 2002. Da aprile a settembre saranno perfezionate le procedure<br />

burocratiche, mentre negli ultimi tre mesi del prossimo anno saranno<br />

appaltati i lavori. I do<strong>di</strong>ci mesi del 2003 costituiranno il tempo a <strong>di</strong>sposizione<br />

della <strong>di</strong>tta aggiu<strong>di</strong>cataria per realizzarli. E a gennaio 2004 comincerà<br />

l’era delle case-albergo e delle botteghe nel centro storico.<br />

Ancora più rapi<strong>di</strong> sono i tempi previsti per il centro <strong>di</strong> formazione sulle<br />

bioarchitettura. Entro marzo 2002 saranno redatti i progetti esecutivi. Tra<br />

aprile e settembre si esauriranno gli adempimenti burocratici, mentre alla<br />

fine dell’anno si svolgerà la gara d’appalto. I lavori saranno realizzati tra<br />

gennaio e settembre del 2003. E nell’ultimo trimestre <strong>di</strong> quell’anno l’opera<br />

sarà già “a regime”.<br />

Tutto questo è quello che prevedono i piani presentati al ministero del Tesoro.<br />

Niente <strong>di</strong> strano, però, che ci possano essere dei ritar<strong>di</strong>. Ma a quel<br />

p<strong>un</strong>to si tratterà solo <strong>di</strong> armarsi <strong>di</strong> pazienza.<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 9


ATTUALITÀ<br />

Votando S’IMPARA<br />

PROMEMORIA PER ELETTORI CHE DIVENTANO SMEMORATI DENTRO LA CABINA<br />

Alle elezioni politiche, nel<br />

nostro collegio vengono<br />

premiati quasi sempre<br />

can<strong>di</strong>dati che arrivano da<br />

altre città e che le segreterie<br />

dei partiti <strong>di</strong>rottano da<br />

queste parti, certe che il<br />

voto è in<strong>di</strong>rizzato allo<br />

schieramento e non alla<br />

persona che viene<br />

presentata. Per tentare <strong>di</strong><br />

frenare questa tendenza,<br />

ogni mese vi proporremo<br />

l’elenco delle iniziative<br />

promosse dai parlamentari<br />

eletti nel collegio così come<br />

sono spiegate dal sito<br />

internet della Camera dei<br />

Deputati e del Senato della<br />

Repubblica. Se ci riusciremo,<br />

proveremo a fare lo stesso<br />

con gli eletti all’Assemblea<br />

regionale siciliana<br />

CENTRO STORICO<br />

Un finanziamento della<br />

Regione recupererà <strong>un</strong>’area<br />

della via Federico D’Aragona.<br />

Occupata da e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>roccati e<br />

pericolanti<br />

I<br />

l merito è tutto del maltempo. Dopo<br />

le piogge del 6 maggio, la Regione ha<br />

concesso al Com<strong>un</strong>e <strong>un</strong> finanziamento<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> miliardo e 600 milioni nell’ambito<br />

del fondo destinato agli interventi<br />

per la <strong>di</strong>fesa del suolo. E l’amministrazione<br />

ha deciso <strong>di</strong> utilizzarli per il recupero<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>’area che si trova in via Federico<br />

D’Aragona e che attualmente è occupata da<br />

10 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

Camera dei deputati<br />

PIPPO NARO (Ccd)<br />

Componente della III<br />

Commissione permanente<br />

Affari esteri e com<strong>un</strong>itari dal<br />

21 giugno 2001.<br />

Attività legislativa: ness<strong>un</strong>a<br />

segnalazione.<br />

L’in<strong>di</strong>rizzo per verificare <strong>di</strong><br />

persona è www.camera.it.<br />

Senato della Repubblica<br />

MIMMO NANIA (An)<br />

È capogruppo <strong>di</strong> An al Senato.<br />

Attività legislativa: ha<br />

presentato come cofirmatario<br />

tre <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> legge e la<br />

mozione n. 1-00005 su<br />

Governo Berlusconi-II<br />

(Fiducia al Governo) il 19<br />

giugno 2001.<br />

Ha presentato come<br />

cofirmatario proposta <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>ficazione del<br />

Regolamento: “Introduzione<br />

dell’articolo 23-bis del<br />

Regolamento del Senato” il 19<br />

giugno 2001.<br />

Interventi in assemblea:<br />

Fiducia al Governo, è<br />

intervenuto per <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> voto in merito a Governo<br />

Berlusconi-II il 20 giugno<br />

2001 (Mozione n. 1-00005 —<br />

favorevole a nome del<br />

gruppo). Com<strong>un</strong>icazioni del<br />

governo, è intervenuto su<br />

Com<strong>un</strong>icazioni del Presidente<br />

del Consiglio dei ministri sugli<br />

esiti politici del Vertice G8 <strong>di</strong><br />

Genova il 27 luglio 2001.<br />

È intervenuto per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto in merito<br />

Un rudere <strong>di</strong>venta zona verde<br />

alc<strong>un</strong>i fabbricati pericolanti. Quella strada<br />

per <strong>un</strong> breve periodo fu anche transennata<br />

dai vigili del fuoco per impe<strong>di</strong>re la circolazione.<br />

Ora, i sol<strong>di</strong> in arrivo da Palermo<br />

potranno mo<strong>di</strong>ficare <strong>un</strong>o degli spazi più<br />

degradati del centro storico in <strong>un</strong>’area modello.<br />

Il progetto esecutivo, che sarà redatto ora,<br />

dopo che il consiglio com<strong>un</strong>ale ha approvato<br />

<strong>un</strong>a variante alla variante generale del<br />

piano regolatore, dovrà prevedere la demolizione<br />

dei ruderi, la realizzazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

paratìa <strong>di</strong> sostegno per i fabbricati che si<br />

trovano in fondo all’area interessata dai<br />

lavori, e quin<strong>di</strong> la costruzione <strong>di</strong> <strong>un</strong> piccolo<br />

parcheggio pubblico (primo caso <strong>di</strong> spazio<br />

alla <strong>di</strong>scussione della mozione<br />

<strong>di</strong> sfiducia in<strong>di</strong>viduale nei<br />

confronti del Ministro<br />

dell’interno (1-00019) l’1<br />

agosto 2001.<br />

Interventi vari: è<br />

intervenuto su calendario dei<br />

lavori dal 18 luglio 2001 al 3<br />

agosto 2001 il 31 luglio 2001;<br />

per l’inserimento all’or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a <strong>di</strong>scussione sui<br />

risultati del vertici G8 e sui<br />

fatti <strong>di</strong> Genova il 24 luglio<br />

2001.<br />

Interventi in<br />

Commissione. Interventi<br />

nella commissione 1 a Affari<br />

Costituzionali (Senato). È<br />

intervenuto si com<strong>un</strong>icazioni<br />

del Ministro dell’interno sugli<br />

incidenti <strong>di</strong> Genova e<br />

svolgimento <strong>di</strong> connessa<br />

interrogazione il 23 luglio<br />

2001.<br />

L’in<strong>di</strong>rlo per verificare <strong>di</strong><br />

persona è www.senato.it.<br />

per le auto nel centro storico programmato<br />

a tavolino), la sistemazione a verde della<br />

restante area e il miglioramento della scalinata<br />

che collega la via Federico D’Aragona<br />

alla via Federico <strong>di</strong> Svevia, proprio ai pie<strong>di</strong><br />

della cattedrale.<br />

Come preann<strong>un</strong>ciato, per utilizzare il finanziamento<br />

della Regione, è stato necessario<br />

pre<strong>di</strong>sporre <strong>un</strong>a variante alla variante generale<br />

del piano regolatore poiché le particelle<br />

occupate dai fabbricati <strong>di</strong>roccati appartengono<br />

alla zona urbanistica A, quella del<br />

“centro storico” e, per poter subire questi<br />

lavori, sono state “stralciate”, destinandole<br />

a zona per “servizi”.


ESTATE LUCIESE: IL RESOCONTO<br />

A<br />

bbiamo appena assistito a <strong>un</strong>a<br />

delle estati lucesi più ri<strong>di</strong>cole da<br />

quando si parla <strong>di</strong> “Estate Luciese”.<br />

Il che significa, tanto per<br />

cominciare, che <strong>di</strong> articoli più<br />

frivoli non se ne sarebbe potuti scrivere,<br />

d’accordo. Ma significa anche che, ancora<br />

<strong>un</strong>a volta, qualc<strong>un</strong>o è riuscito a superarsi.<br />

In negativo, ovviamente.<br />

Parliamo, tanto per cambiare, delle persone<br />

che, per carica politica o, più semplicemente,<br />

per aspirazioni personali, ogni anno,<br />

gi<strong>un</strong>to il mese <strong>di</strong> giugno si ricordano che, a<br />

breve, scatterà l’estate anche in questo paese.<br />

Un po’ tar<strong>di</strong>, <strong>di</strong>rete voi, ma si ricordano.<br />

E, come si conviene alle cose fatte all’ultimo<br />

minuto, anche questa “organizzazione”<br />

dell’ultima ora risente degli ovvi strafalcioni<br />

del caso. Il più evidente dei quali resta, sicuramente,<br />

la mancanza <strong>di</strong> originalità. Perché<br />

è abbastanza improprio voler tentare <strong>di</strong> fare<br />

qualcosa <strong>di</strong> originale partendo da almeno<br />

due cose che originali non lo sono affatto, e<br />

vale a <strong>di</strong>re la carenza <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> (brutta bestia)<br />

e quella <strong>di</strong> idee (terribile bestia).<br />

Gli anni passati ci avevano abituati a resistere<br />

davanti a palinsesti sm<strong>un</strong>ti e smagriti<br />

all’osso. Molti si chiedevano se fosse veramente<br />

il caso <strong>di</strong> definire “palinsesti” programmi<br />

<strong>di</strong> quel tipo, ovviamente. Ma si<br />

resisteva.<br />

Tuttavia quest’anno si è andati oltre.<br />

Vedete, è <strong>di</strong>fficile riuscire a essere clementi<br />

e a non usare titoli come quello appena<br />

usato per questo articolo, quando ti ritrovi<br />

a parlare dell’orgia <strong>di</strong> stupi<strong>di</strong>tà nella quale la<br />

truppa <strong>di</strong> Vaccino & C., da <strong>un</strong>a parte, e<br />

quella <strong>di</strong> Lino Calderone (stavolta non a<br />

capo del suo gruppo <strong>di</strong> minoranza ma <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

comitato <strong>di</strong> festeggiamenti, come non lo si<br />

vedeva da molto tempo), dall’altra, si sono<br />

tuffati quest’anno. Nel tentativo (ennesimo)<br />

<strong>di</strong> sbragare l’avversario.<br />

Insomma, l’ “estate luciese” ci da ancora<br />

sp<strong>un</strong>to <strong>di</strong> parlare male <strong>di</strong> qualc<strong>un</strong>o.<br />

E cominciamo proprio con quelli che il<br />

nostro illustre collaboratore crispellese (vi<br />

ricordate anche <strong>di</strong> lui, vero?) ama definire<br />

“maggiorati”.<br />

Per il terzo anno consecutivo, come tutti<br />

abbiamo avuto modo <strong>di</strong> apprezzare, abbiamo<br />

vissuto mirabolanti “eventi tra cielo e<br />

terra”. Sparare sulla croce rossa non è certamente<br />

esaltante, ma, giusto per essere<br />

ripetitivi (ci piace essere ripetitivi), questo<br />

titolo dato alle rassegne estive non si ad<strong>di</strong>ce<br />

esattamente a quanto, ogni anno, ci viene<br />

offerto. Praticamente non c’entra niente.<br />

Quest’anno, poi, le quattro - quattro - serate<br />

che componevano il succulento panorama<br />

ricreativo (ci perdonino i succulenti<br />

panorami ricreativi), per ragioni ancora<br />

tutte da verificare (ma che non andremo<br />

mai a verificare, non temete) si concentravano<br />

tutte in <strong>un</strong>a singola parte dell’estate, e<br />

vale a <strong>di</strong>re nella sua “coda”. Si è trattato<br />

prevalentemente <strong>di</strong> cinema all’aperto. Pure<br />

interessante, se vogliamo (vogliamo?). Tuttavia…<br />

Qui entra in scena la seconda parte del <strong>di</strong>scorso.<br />

Quella riguardante i non meno<br />

“dotati” amici del comitato <strong>di</strong> festeggiamenti<br />

per Mons. Antonio Franco, che, ci<br />

<strong>di</strong>cono, santo ancora non è ma che, francamente,<br />

si meriterebbe pienamente <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventarlo<br />

al più presto se, da ora in poi, ogni<br />

anno, dovrà sopportarsi tutta quella bagarre<br />

<strong>di</strong> spettacoli e spettacolini che gli si piazzano<br />

davanti. Giusto per quantizzare la portata<br />

degli eventi cui ci si sta riferendo, basti<br />

riflettere su <strong>un</strong> semplice dato: la “Festa”<br />

per eccellenza (5 agosto, ndr) è da sempre<br />

stata preceduta da <strong>un</strong>a vigilia, <strong>un</strong> giorno 4, e<br />

da <strong>un</strong>’antivigilia, giorno 3, e solo da qualche<br />

anno si sta tentando <strong>di</strong> “anticipare” l’inizio<br />

dei festeggiamenti a giorno 2 agosto, affidando<br />

a questa data, in genere, il teatro<br />

(non ci estorcerete <strong>un</strong>a parola <strong>di</strong> più circa il<br />

fatto se sia <strong>un</strong>’idea buona o cattiva, ma<br />

sappiate che, in linea <strong>di</strong> massima, i teatri<br />

all’aperto con centinaia <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>stratte<br />

che parlano del più e del meno mentre sul<br />

palco si articolano le scene <strong>di</strong> <strong>un</strong>a comme<strong>di</strong>a,<br />

non ci sono mai piaciuti tantissimo).<br />

Festa <strong>di</strong> Mons. Antonio Franco. U<strong>di</strong>te u<strong>di</strong>te:<br />

sette giorni, a partire dal 27 agosto fino<br />

al 2 settembre. Incre<strong>di</strong>bile! Ci chie<strong>di</strong>amo se,<br />

<strong>un</strong>a volta “eletto” santo, i membri della<br />

ATTUALITÀ<br />

Eventi e <strong>di</strong>vertimenti terra terra<br />

Fra comitati <strong>di</strong> festeggiamenti e maggioranza ne hanno combinato più <strong>di</strong> Milingo. Non si poteva<br />

essere clementi. Almeno nel titolo<br />

commissione non prendano in considerazione<br />

l’eventualità <strong>di</strong> mandare in mondovisione<br />

la performance della banda Ran<strong>di</strong>si,<br />

nella sera <strong>di</strong> giorno 2 settembre. Fino ad<br />

allora, com<strong>un</strong>que, tutti i fans della Madonna<br />

della Neve dovranno rassegnarsi: la<br />

“loro” festa dovrà, da adesso, cedere il passo<br />

a quella <strong>di</strong> piazza Duomo, almeno per<br />

quanto riguarda il numero delle serate.<br />

Ma il p<strong>un</strong>to non è questo. Rimane evidente,<br />

al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> tutto, <strong>un</strong>a cosa ben più spiazzante.<br />

È possibile, ci si chiede, che <strong>un</strong> assessore<br />

allo sport-turismo-spettacolo-cinema e<br />

varietà non si sia posto il problema <strong>di</strong> evitare<br />

<strong>di</strong> far coincidere le serate da lui organizzate<br />

con quelle che, nello stesso momento,<br />

i membri del comitato <strong>di</strong> festeggiamento<br />

stavano mettendo “in scena”? Se la risposta<br />

è sì (e potrebbe essere sì), come mai non ha<br />

fatto in modo che, quelle serate <strong>di</strong> cinema<br />

all’aperto <strong>di</strong> cui sopra non fossero buttate<br />

“ad muzzum” tra cielo e terra ma fossero,<br />

invece, messe nella parte centrale dell’estate,<br />

che è rimasta ignobilmente vuota, invece<br />

<strong>di</strong> sovrapporle a quelle del Mons. e a quelle<br />

del non meno sacro calcetto (che, pare, sia<br />

stato quasi del tutto <strong>di</strong>sertato. Anche dai<br />

giocatori, inten<strong>di</strong>amo)? A noi è parso che la<br />

scelta <strong>di</strong> seguire programmi separati, da<br />

parte dell’assessore e del comitato festeggiamenti,<br />

fosse dettata da <strong>un</strong>’esigenza particolare,<br />

che non era quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire il<br />

pubblico offen<strong>di</strong>gli <strong>un</strong>a scelta più ampia <strong>di</strong><br />

“eventi culturali”, quanto, piuttosto, quella<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare all’avversario che si era più<br />

capaci.<br />

Ma è anche possibile che né Vaccarino né<br />

lo stesso Mons. Antonio Franco sapessero<br />

niente del piano <strong>di</strong> Lino Calderone e del<br />

suo comitato. Beh, anche in questo caso,<br />

risulta evidente <strong>un</strong>a cosa, interessante: ciasc<strong>un</strong>o<br />

<strong>di</strong> noi potrà organizzarsi, da ora in<br />

avanti, le serate che più gli andranno, in<br />

onore <strong>di</strong> santi o <strong>di</strong> Servi <strong>di</strong> Dio. E potrà<br />

farlo senza scomodare l’assessore Vaccarino.<br />

In libera autonomia. Con buona pace<br />

dei cieli e della terra. Se non è democrazia<br />

partecipativa questa...<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 11


ATTUALITÀ<br />

MANIFESTAZIONI ESTIVE / LE SOLITE IMPROVVISAZIONI<br />

Quanta noia tra cielo e terra<br />

Il meglio degli spettacoli è<br />

stato organizzato fuori<br />

cartellone. Tutto il resto<br />

invece sa <strong>di</strong> già visto. E rende<br />

ancora più velleitaria quella<br />

denominazione<br />

C<br />

i sono due aspetti da considerare<br />

in <strong>un</strong>’analisi delle manifestazioni<br />

estive organizzate quest’anno<br />

dall’amministrazione com<strong>un</strong>ale.<br />

Il primo è, naturalmente,<br />

quello finanziario e da esso partiremo.<br />

A <strong>di</strong>fferenza del passato, per il 2001 l’organizzazione<br />

della festa del 5 agosto è gravata<br />

quasi interamente sul bilancio com<strong>un</strong>ale, e<br />

in particolare gli spettacoli dal 2 al 5 agosto<br />

sono stati commissionati con delibere <strong>di</strong><br />

gi<strong>un</strong>ta e non, come avveniva in passato,<br />

tramite il Comitato festeggiamenti. Si è<br />

trattato <strong>di</strong> <strong>un</strong>a spesa <strong>di</strong> quasi 15 milioni, che<br />

ha sottratto risorse per eventuali altre manifestazioni.<br />

Tutto ciò, quin<strong>di</strong>, va ascritto a<br />

scusante per l’amministrazione, che senza<br />

sol<strong>di</strong> non può fare molto. Non è invece<br />

<strong>un</strong>a scusante, ma <strong>un</strong> merito, avere provato<br />

a mo<strong>di</strong>ficare il programma della festa più<br />

importante del paese, che da tempo si ripeteva<br />

sempre uguale a se stessa. Già qualche<br />

innovazione era stata tentata nei tre anni<br />

precedenti, ma forse mai come questa volta<br />

è stata proposta al pubblico <strong>un</strong>’offerta più<br />

…<br />

ma la cosa più triste<br />

era il volto <strong>di</strong> <strong>un</strong> bimbo<br />

che non poteva comprare<br />

<strong>un</strong> fischietto che gli piaceva<br />

e che stava sul banco della fiera<br />

che c’è sempre vicino ai santuari. Tutte<br />

le altre tristezze vicino alla sua<br />

parevano <strong>di</strong>minuite…<br />

…<br />

12 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

s a t u r a<br />

varia (<strong>un</strong>a rappresentazione teatrale anche<br />

per il 4 agosto, <strong>un</strong> tenore e <strong>un</strong> soprano a<br />

esibirsi insieme alla banda nella serata conclusiva).<br />

Tornando ai sol<strong>di</strong>, gran parte <strong>di</strong> quelli rimasti<br />

(non sappiamo sinceramente quanti)<br />

sono stati spesi per la rassegna<br />

“L’organetto e la fisarmonica”, la cui organizzazione<br />

è stata affidata al circolo Arci<br />

“Città Futura” <strong>di</strong> Barcellona.<br />

Questa manifestazione, scaglionata in tre<br />

serate, e l’esibizione <strong>di</strong> Mimmo Locasciulli<br />

sono stati i soli veri “eventi” <strong>di</strong> questa estate,<br />

e, anziché prendersela sempre e com<strong>un</strong>que<br />

con chi ha l’onere <strong>di</strong> organizzare, è il<br />

caso <strong>di</strong> chiedersi a cosa serve sforzarsi <strong>di</strong><br />

proporre qualcosa <strong>di</strong> originale e artisti poco<br />

“televisionati” ma <strong>di</strong> qualità. Ambrogio<br />

Sparagna è <strong>un</strong> gran<strong>di</strong>ssimo musicista, molto<br />

ben conosciuto al pubblico degli specialisti,<br />

e le sue collaborazioni con autori come<br />

Francesco De Gregori ne riba<strong>di</strong>scono le<br />

qualità. Ecco perché averlo avuto a S. Luia<br />

è stato <strong>un</strong> grosso, ripetiamo, “evento”.<br />

Quanti se ne sono accorti?<br />

E veniamo a Mimmo Locasciulli. Tutti a<br />

<strong>di</strong>re che è stato il solito 3 agosto, anzi il<br />

peggiore da molti anni a questa parte, con<br />

<strong>un</strong> cantante che non conosce ness<strong>un</strong>o, che<br />

fa musica vecchia. In termini <strong>di</strong> attenzione<br />

del pubblico, questo 3 agosto è stato decisamente<br />

peggiore <strong>di</strong> quelli passati. Evidentemente<br />

è sfuggito a tutti che questo non è<br />

stato il solito 3 agosto. Anzi tra l’ospite <strong>di</strong><br />

Nino Oxilia, “Ò visto”, in Gli orti, 1918<br />

Oh non ti dare arie<br />

<strong>di</strong> superiorità.<br />

Solo <strong>un</strong>o sguardo io vi<strong>di</strong><br />

degno <strong>di</strong> questa. Era<br />

<strong>un</strong> bambino annoiato in <strong>un</strong>a festa<br />

Sandro Penna, Una strana gioia <strong>di</strong> vivere,<br />

1949-1955<br />

quest’anno e quelli precedenti c’è <strong>un</strong> abisso<br />

sotto molti p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> vista. Può piacere e<br />

non piacere, ma Locasciulli viene da <strong>un</strong>a<br />

tra<strong>di</strong>zione che è l’opposto <strong>di</strong> quella da cui<br />

sono stati pescati gli ospiti del passato. Ascoltare<br />

nella sera del 3 agosto canzoni<br />

come “Caterina”, “Il suono delle campane”,<br />

“Povero me” è, questo sì, <strong>un</strong> “salto <strong>di</strong><br />

qualità”.<br />

Per carità, è sempre musica leggera, ma c’è<br />

modo e modo <strong>di</strong> essere “leggeri” e quello<br />

scelto da Locasciulli è il più serio (le tre<br />

canzoni citate sono state scritte da De Gregori<br />

e le ultime due insieme a Locasciulli).<br />

Una canzone intensa come “Povero me”<br />

non ha niente a che fare con Formula 3,<br />

Equipe 84, Teppisti dei Sogni e quant’altro.<br />

Che ness<strong>un</strong>o lo abbia capito è colpa, app<strong>un</strong>to,<br />

<strong>di</strong> chi non l’ha capito, non certo <strong>di</strong><br />

chi ha proposto quel cantante. La vera colpa<br />

<strong>di</strong> Locasciulli, probabilmente, è quella <strong>di</strong><br />

non essere <strong>un</strong> personaggio <strong>di</strong> spettacolo<br />

come quelli che vuole il luogo com<strong>un</strong>e, <strong>di</strong><br />

non apparire in televisione (anche perché<br />

nella vita a <strong>un</strong> altro mestiere). Ma non per<br />

questo si può <strong>di</strong>re che è stato il solito 3<br />

agosto. È stato tutta <strong>un</strong>’altra cosa, invece.<br />

Insomma, proporre veri spettacoli <strong>di</strong> qualità<br />

è abbastanza inutile, perché si rischia <strong>di</strong><br />

essere presi a pesci in faccia anche quando<br />

non lo si merita. Ci sono però altre questioni<br />

per le quali i pesci in faccia sono doverosi.<br />

V<br />

eniamo così al secondo aspetto<br />

da considerare, oltre a quello<br />

economico. Se la mancanza <strong>di</strong><br />

denaro è <strong>un</strong> <strong>di</strong>fetto strutturale,<br />

quello <strong>di</strong> idee come va considerato?<br />

Se infatti il bilancio non consentiva spese<br />

abbondanti e, quin<strong>di</strong>, manifestazioni in<br />

quantità, la capacità <strong>di</strong> inventarsi qualcosa<br />

<strong>di</strong> originale che coinvolga molto pubblico o<br />

che anche si rivolga a gruppi più ristretti<br />

non ha niente a che fare con i sol<strong>di</strong>. E in<br />

questo per l’ennesima volta l’amministrazione<br />

com<strong>un</strong>ale ha steccato.<br />

Dopo il 5 agosto è apparso sui muri citta<strong>di</strong>ni<br />

il manifesto del cartellone estivo, denominato,<br />

al solito, “Eventi e <strong>di</strong>vertimenti tra


Cosa va bene<br />

La rassegna “L’organetto e la<br />

fisarmonica” ha proposto<br />

esibizioni interessanti, in<br />

particolare quella <strong>di</strong> Ambrogio<br />

Sparagna;<br />

Mimmo Locasciulli nella serata<br />

del 3 agosto ha rappresentato<br />

<strong>un</strong>a novità in positivo rispetto<br />

al passato;<br />

l’amministrazione ha provato a<br />

<strong>di</strong>versificare il programma<br />

solitamente statico della festa<br />

del 5 agosto.<br />

cielo e terra”. A <strong>di</strong>spetto del nome pomposo,<br />

è stato proposto <strong>un</strong> elenco <strong>di</strong> serate <strong>di</strong><br />

liscio e <strong>di</strong>scoteche all’aperto, con in più <strong>un</strong>a<br />

rappresentazione teatrale il 31 agosto e <strong>un</strong>a<br />

“rassegna <strong>di</strong> cinema d’autore” nei quattro<br />

giorni precedenti. Cre<strong>di</strong>amo che ciò basti a<br />

spiegare quanto velleitaria continui a essere<br />

quella denominazione per qualcosa che è<br />

quanto <strong>di</strong> più scontato e ripetitivo si possa<br />

immaginare. Abbiamo detto <strong>un</strong> momento<br />

fa che il pubblico non si aspetta né merita<br />

molto <strong>di</strong> più, però, siccome viviamo, oltre<br />

che tra cielo e terra, nello spazio e nel tempo,<br />

la memoria ci costringe a pretendere<br />

qualcosa <strong>di</strong> più da amministratori che, nell’anno<br />

in cui si inse<strong>di</strong>arono, giustamente,<br />

<strong>di</strong>ssero che non c’era il tempo materiale per<br />

organizzare nulla <strong>di</strong> esaltante. L’anno dopo,<br />

quasi a conferma dei propositi innovativi<br />

manifestati do<strong>di</strong>ci mesi prima, urlano fino a<br />

farsi sfinire la gola contro l’opposizione che<br />

aveva chiesto il controllo <strong>di</strong> legittimità al<br />

Coreco per varie delibere degli spettacoli<br />

estivi ritardandone l’esecutività. Nel 2000 e<br />

ancora quest’anno, senza ricorsi e con tutto<br />

il tempo a <strong>di</strong>sposizione, non hanno mostrato<br />

nulla (o solo <strong>un</strong>a minima parte) <strong>di</strong> ciò<br />

che avevano promesso. E va dato atto all’o<strong>di</strong>atissima<br />

opposizione che, <strong>di</strong> fronte a tanto<br />

deludente agire, non ha infierito, facendo<br />

seppellire gli avversari sotto <strong>un</strong>a valanga <strong>di</strong><br />

silenzio.<br />

Unico barlume <strong>di</strong> originalità è la serata <strong>di</strong><br />

cabaret, organizzata quest’anno, come già<br />

nel ‘99 e nel 2000, da <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> ragazzi,<br />

che avevano avviato questa iniziativa nell’ambito<br />

del centro <strong>di</strong> aggregazione giovanile<br />

e l’hanno portata avanti anche dopo la sua<br />

chiusura. Se dai ragazzi è venuto questo<br />

esempio, i soloni del palazzo anche questa<br />

volta non hanno saputo lasciarci a bocca<br />

aperta. Perché non si può certo pensare che<br />

<strong>un</strong> manifesto in cui si inseguono liscio e<br />

<strong>di</strong>scoteca possa far esclamare a qualc<strong>un</strong>o:<br />

“A me <strong>un</strong>’idea così non sarebbe mai venuta<br />

in mente!” O forse qualc<strong>un</strong>o avrà pensato<br />

questo, ma nel senso opposto a quello che<br />

inten<strong>di</strong>amo.<br />

U<br />

n’ultima annotazione val la<br />

pena fare, e riguarda <strong>un</strong> altro<br />

errore dell’amministrazione.<br />

Tutti si lamentano del fatto<br />

che ogni sera a S. Lucia scatta<br />

il coprifuoco e a <strong>un</strong>a certa ora in giro non si<br />

vede più ness<strong>un</strong>o, tranne che in estate. Non<br />

cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> sbagliare <strong>di</strong>cendo che il coprifuoco<br />

comincia a valere anche per la stagione<br />

estiva, dal momento che le manifestazioni<br />

non sono concepite neppure con l’obiettivo<br />

(strategico, non occasionale) <strong>di</strong> animare<br />

i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> incontro del paese. Organizzare<br />

alc<strong>un</strong>e serate nel solo mese <strong>di</strong> agosto<br />

non invoglia certo i citta<strong>di</strong>ni a riappropriarsi,<br />

almeno per <strong>un</strong>a stagione, degli spazi<br />

pubblici. Al contrario lo stimolo offerto è<br />

quello <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong>vertimento altrove, in<br />

centri vicini e non che garantiscono <strong>un</strong><br />

altro “movimento”. Ness<strong>un</strong>o pretende Las<br />

Vegas, ma pensare qualcosa perché almeno<br />

...e cosa no<br />

Il cartellone vero e proprio è<br />

stato ripetitivo come mai in<br />

passato;<br />

mancano idee originali e a<br />

basso costo;<br />

c’è <strong>un</strong>a certa tendenza a<br />

coniare con superficialità<br />

definizioni pompose cui non<br />

corrisponde nulla che sia<br />

all’altezza delle aspettative;<br />

troppo spesso in passato ci si è<br />

giustificati con l’ostruzionismo<br />

ATTUALITÀ<br />

a luglio e agosto il centro si animasse tutte<br />

le sere sarebbe stata <strong>un</strong>a bella novità e <strong>un</strong><br />

risultato positivo da ascrivere a questa amministrazione.<br />

Così non è stato, neanche<br />

per quest’anno. E la sorte ha voluto che<br />

tutto questo si sia ripetuto nonostante alc<strong>un</strong>i<br />

manifesti ann<strong>un</strong>ciassero che il nostro era<br />

compreso tra i com<strong>un</strong>i a economia prevalentemente<br />

turistica e quin<strong>di</strong> i negozianti<br />

potevano tenere aperti i loro esercizi anche<br />

alla sera. Ness<strong>un</strong>o <strong>di</strong> loro ha preso sul serio<br />

l’opport<strong>un</strong>ità perché bisognava proprio<br />

essere ottimisti al <strong>di</strong> la <strong>di</strong> ogni ragionevole<br />

dubbio per farlo.<br />

Proviamo, infine, a prevenire l’obiezione<br />

che devono essere anche i privati e le associazioni<br />

ad aiutare l’amministrazione. Non<br />

ci pare proprio che sia così, perché, mentre<br />

la precedente amministrazione, riconoscendosi<br />

con ciò dei limiti, organizzava, prima<br />

<strong>di</strong> preparare il cartellone, <strong>un</strong> incontro con<br />

giovani e associazioni per raccogliere proposte<br />

e <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, l’attuale<br />

assessore lo ha fatto solo il primo<br />

anno, quando, come sappiamo, tutto fu<br />

organizzato all’insegna dell’emergenza,<br />

rinnegando subito quel metodo perché<br />

doveva avere a che fare con le proposte più<br />

bislacche. E infatti, in seguito ness<strong>un</strong>a ri<strong>un</strong>ione<br />

preventiva è stata organizzata: si è<br />

passati a criteri <strong>di</strong> azione più professionali<br />

con affidamenti ad associazioni.<br />

Proprio per rispetto verso questa scelta<br />

restiamo tutti a osservare e ad attendere<br />

qualcosa <strong>di</strong> più.<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 13


ATTUALITÀ<br />

IL REFERENDUM SUL FEDERALISMO<br />

Per cosa si vota il 7 ottobre?<br />

Piccola guida per l’elettore. Per conoscere la proposta <strong>di</strong> riforma della Costituzione che dovrà<br />

essere confermata o annullata dal referendum. E stavolta il voto sarà valido: non c’è <strong>un</strong> quorum da<br />

raggi<strong>un</strong>gere<br />

D<br />

omenica 7 ottobre si torna a<br />

votare. Gli elettori dovranno<br />

esprimersi su <strong>un</strong> referendum,<br />

che però è <strong>di</strong>verso da quelli,<br />

spesso a gruppi <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci, che<br />

sono stati indetti nel recente passato.<br />

L’or<strong>di</strong>namento costituzionale italiano prevede<br />

due tipi <strong>di</strong> referendum: quello abrogativo<br />

e quello confermativo. Al primo tipo<br />

appartengono quelli che chiedono <strong>di</strong> abrogare,<br />

cioè <strong>di</strong> cancellare, <strong>un</strong>a legge o <strong>un</strong>a<br />

parte <strong>di</strong> essa. Referendum confermativi,<br />

invece, sono quelli previsti dall’articolo 138<br />

della Costituzione e vengono indetti solo<br />

quando si vuole riformare proprio la Costituzione.<br />

Le proposte <strong>di</strong> riforma della Costituzione<br />

seguono <strong>un</strong>a procedura <strong>di</strong>versa da quelle<br />

delle leggi or<strong>di</strong>narie. Esse devono essere<br />

approvate dalle Camere due volte e a <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> sei mesi. Ma non basta. In seguito<br />

«sono sottoposte a referendum popolare<br />

quando, entro tre mesi dalla loro<br />

pubblicazione, ne facciano domanda <strong>un</strong><br />

quinto dei membri <strong>di</strong> <strong>un</strong>a Camera o<br />

cinquecentomila elettori o cinque Consigli<br />

L’<strong>un</strong>ità non si tocca<br />

QUANDO LO STATO PUÒ FERMARE L’AUTONOMIA<br />

14 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

regionali. La legge sottoposta a referendum<br />

non è promulgata, se non è approvata dalla<br />

maggioranza dei voti vali<strong>di</strong>». Questo<br />

referendum popolare previsto dall’articolo<br />

138 è quello per il quale si voterà domenica<br />

7 ottobre.<br />

La proposta <strong>di</strong> riforma riguarda gli articoli<br />

da 114 a 131 della Costituzione, che si<br />

occupano delle Regioni, delle Province e<br />

dei Com<strong>un</strong>i. Ecco perché questo<br />

referendum è in<strong>di</strong>cato come referendum<br />

“sul federalismo”. In sostanza la legge<br />

costituzionale sulla quale gli elettori<br />

dovranno esprimersi mo<strong>di</strong>fica i rapporti tra<br />

il potere centrale e quelli locali. La riforma<br />

è stata approvata alla fine della scorsa<br />

legislatura su proposta dell’allora<br />

maggioranza <strong>di</strong> centrosinistra. Chi vuole<br />

confermarla deve votare “sì”, chi invece<br />

vuole che la Costituzione resti così com’è<br />

deve votare “no”. I partiti politici non si<br />

sono occupati molto fino a questo<br />

momento del referendum del 7 ottobre.<br />

Sostanzialmente, com<strong>un</strong>que, quelli <strong>di</strong><br />

centrosinistra sostengono il “sì” - ma non<br />

Rifondazione Com<strong>un</strong>ista, che aveva già<br />

articolo 120 della Costituzione è riformato dalla legge che sarà sottoposta al<br />

L’ referendum in modo da prevedere i casi in cui lo Stato può bloccare i poteri<br />

autonomi delle Regioni. Ecco quali sono:<br />

«La Regione non può istituire dazi <strong>di</strong> importazione o esportazione o transito tra le<br />

Regioni, nè adottare provve<strong>di</strong>menti che ostacolino in qualsiasi modo la libera<br />

circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni, nè limitare l'esercizio del<br />

<strong>di</strong>ritto al lavoro in qual<strong>un</strong>que parte del territorio nazionale.<br />

Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle<br />

Province e dei Com<strong>un</strong>i nel caso <strong>di</strong> mancato rispetto <strong>di</strong> norme e trattati<br />

internazionali o della normativa com<strong>un</strong>itaria oppure <strong>di</strong> pericolo grave per<br />

l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'<strong>un</strong>ità<br />

giuri<strong>di</strong>ca o dell'<strong>un</strong>ità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle<br />

prestazioni concernenti i <strong>di</strong>ritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali<br />

dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri<br />

sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e del principio<br />

<strong>di</strong> leale collaborazione».<br />

votato contro in Parlamento -, mentre i<br />

partiti <strong>di</strong> centrodestra propendono per il<br />

“no” e promettono <strong>un</strong>a “vera” riforma<br />

federalista, il cui progetto è già stato in<br />

parte delineato dal ministro Bossi.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che, a <strong>di</strong>fferenza dei<br />

referendum abrogativi, per questo non è<br />

previsto il raggi<strong>un</strong>gimento del quorum,<br />

quin<strong>di</strong> la consultazione sarà com<strong>un</strong>que<br />

valida, anche se andranno a votare in<br />

pochissimi.<br />

Vi proponiamo ora in sintesi le principali<br />

novità previste dalla riforma che sarà<br />

sottoposta a referendum.<br />

CITTÀ METROPOLITANE. Accanto alle<br />

Regioni, alle Province e ai Com<strong>un</strong>i sono<br />

introdotte anche le “città metropolitane”,<br />

che godranno <strong>di</strong> <strong>un</strong> loro status giuri<strong>di</strong>co.<br />

Restano le cinque regioni a statuto speciale.<br />

Anche le altre regioni, però, potranno<br />

chiedere in qualsiasi momento allo Stato la<br />

concessione <strong>di</strong> particolari forme <strong>di</strong><br />

autonomia su questioni particolari. La<br />

richiesta sarà accolta solo se approvata a<br />

maggioranza assoluta dalle Camere.<br />

ARTICOLO 117. L’articolo 117, cos come è<br />

oggi, stabilisce le materie sulle quali le<br />

Regioni possono decidere autonomamente,<br />

nell’ambito dei limiti fissati da apposite<br />

leggi emanate dal governo centrale e dette<br />

per questo “leggi-quadro” o “leggicornice”.<br />

La proposta <strong>di</strong> riforma<br />

costituzionale ribalta l’impostazione<br />

dell’articolo, in<strong>di</strong>cando, invece, le materie<br />

sulle quali solo lo Stato può emanare leggi<br />

(ve<strong>di</strong> scheda nella pagina successiva).<br />

AUTONOMIA FINANZIARIA. Con la<br />

riforma, Regioni, Province e Com<strong>un</strong>i<br />

godranno <strong>di</strong> <strong>un</strong>a autonomia finanziaria più<br />

chiara rispetto a quella attuale: potranno<br />

imporre tasse e riceveranno <strong>un</strong>a parte dei<br />

tributi versati allo Stato dai citta<strong>di</strong>ni che<br />

abitano nei loro territori. Le aree con<br />

minore capacità fiscale saranno aiutate con<br />

<strong>un</strong> “fondo perequativo”. I sol<strong>di</strong> che<br />

riceveranno in questo modo dovranno<br />

bastare a Regioni e enti locali per finanziare


Mi si è ribaltato l’articolo 117<br />

COME CAMBIANO LE AUTONOMIE LOCALI<br />

Il testo attuale<br />

«La Regione emana per le seguenti materie norme legislative<br />

nei limiti dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello<br />

Stato, sempreché le norme stesse non siano in contrasto con<br />

l’interesse nazionale e con quello <strong>di</strong> altre Regioni:<br />

or<strong>di</strong>namenti degli uffici e degli enti amministrativi <strong>di</strong>pendenti<br />

dalla Regione; circoscrizioni com<strong>un</strong>ali; polizia locale urbana e<br />

rurale; fiere e mercati; beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria<br />

ed ospedaliera; istruzione artigiana e professionale e<br />

assistenza scolastica; musei e biblioteche <strong>di</strong> enti locali; urbanistica;<br />

turismo ed industria alberghiera; tranvie e linee automobilistiche<br />

<strong>di</strong> interesse regionale; navigazione e porti lacuali;<br />

acque minerali e termali; cave e torbiere; caccia; pesca nelle<br />

acque interne; agricoltura e foreste; artigianato.<br />

Altre materie in<strong>di</strong>cate da leggi costituzionali.<br />

Le leggi della Repubblica possono demandare alla Regione il<br />

potere <strong>di</strong> emanare norme per la loro attuazione».<br />

Il testo della riforma<br />

«La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni<br />

nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti<br />

dall'or<strong>di</strong>namento com<strong>un</strong>itario e dagli obblighi internazionali.<br />

Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:<br />

a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti<br />

dello Stato con l'Unione europea; <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> asilo e con<strong>di</strong>zione<br />

giuri<strong>di</strong>ca dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Stati non appartenenti all'Unione europea;<br />

b) immigrazione;<br />

c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;<br />

d) <strong>di</strong>fesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, m<strong>un</strong>izioni<br />

ed esplosivi;<br />

e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della<br />

concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile<br />

tutte le f<strong>un</strong>zioni pubbliche che esercitano.<br />

Potranno indebitarsi solo per proposte <strong>di</strong><br />

investimento e, com<strong>un</strong>que, sui prestiti che<br />

contrarranno con le banche lo Stato non<br />

offrirà ness<strong>un</strong>a garanzia.<br />

FEDERALISMO SOLIDALE. Lo Stato potrà,<br />

però, concedere risorse aggi<strong>un</strong>tive o<br />

procedere a interventi speciali «per<br />

promuovere lo sviluppo economico, la<br />

coesione e la solidarietà sociale, per<br />

rimuovere gli squilibri economici e sociali».<br />

È questo il principio che sta alla base <strong>di</strong><br />

quello che viene definito “federalismo<br />

fiscale”.<br />

L’UNITÀ. L’autonomia delle Regioni e degli<br />

enti locali in molte materie non deve mai<br />

negare il principio della salvaguar<strong>di</strong>a<br />

dell’<strong>un</strong>ità nazionale e per questo motivo la<br />

proposta <strong>di</strong> riforma mo<strong>di</strong>fica l’articolo 120<br />

della Costituzione, prevedendo interventi <strong>di</strong><br />

imperio del potere centrale in certi casi<br />

(ve<strong>di</strong> scheda nella pagina precedente).<br />

ADDIO CORECO. Scompaiono sia il<br />

Commissario del Governo, che, per<br />

esempio, attualmente può impugnare <strong>un</strong>a<br />

legge approvata dai consigli regionali e<br />

chiederne il riesame, che i Coreco. Se lo<br />

Stato ritiene che la legge approvata da <strong>un</strong>a<br />

ATTUALITÀ<br />

L’articolo 117 della Costituzione viene ribaltato nell’impostazione dalla proposta <strong>di</strong> riforma costituzionale che sarà<br />

sottoposta a referendum il 7 ottobre. Mentre oggi in<strong>di</strong>ca le poche materie sulle quali le Regioni hanno libertà <strong>di</strong><br />

iniziativa, da domani potrebbe elencare le poche che lo Stato lascerebbe per sé. Eccovi a confronto i due testi<br />

dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;<br />

f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum<br />

statali; elezione del Parlamento europeo;<br />

g) or<strong>di</strong>namento e organizzazione amministrativa dello Stato e<br />

degli enti pubblici nazionali;<br />

h) or<strong>di</strong>ne pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia<br />

amministrativa locale;<br />

i) citta<strong>di</strong>nanza, stato civile e anagrafi;<br />

l) giuris<strong>di</strong>zione e norme processuali; or<strong>di</strong>namento civile e<br />

penale; giustizia amministrativa;<br />

m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni<br />

concernenti i <strong>di</strong>ritti civili e sociali che devono essere garantiti su<br />

tutto il territorio nazionale;<br />

n) norme generali sull'istruzione;<br />

o) previdenza sociale;<br />

p) legislazione elettorale, organi <strong>di</strong> governo e f<strong>un</strong>zioni<br />

fondamentali <strong>di</strong> Com<strong>un</strong>i, Province e Città metropolitane;<br />

q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi<br />

internazionale;<br />

r) pesi, misure e determinazione del tempo; coor<strong>di</strong>namento<br />

informativo statistico e informatico dei dati dell'amministrazione<br />

statale, regionale e locale; opere dell'ingegno;<br />

s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.<br />

[…] Nelle materie <strong>di</strong> legislazione concorrente spetta alle Regioni<br />

la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei<br />

principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.<br />

Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni<br />

materia non espressamente riservata alla legislazione dello<br />

Stato.<br />

[…] La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie <strong>di</strong><br />

legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà<br />

regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. […]»<br />

Regione o il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>un</strong> ente<br />

locale siano incostituzionali potrà ricorrere<br />

alla Corte Costituzionale sollevando la<br />

“questione <strong>di</strong> legittimità”. Lo stesso<br />

potranno fare i poteri locali nei confronti<br />

dei provve<strong>di</strong>menti del governo centrale se<br />

penseranno che questi interferiscano con le<br />

loro autonomie.<br />

Agorà ON-LINE<br />

Sul nostro sito il confronto tra il testo<br />

attuale della costituzione e quello<br />

previsto dalla riforma.<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 15


CONTRIBUTI<br />

Escluse “P<strong>un</strong>to it”<br />

e “Club Juventus”<br />

amministrazione com<strong>un</strong>ale ha deciso nella<br />

L’ seduta del 24 luglio la ripartizione dei contributi<br />

alle associazioni e alle società sportive, per <strong>un</strong>a<br />

somma complessiva <strong>di</strong> 43.500.000 lire. Solo due le<br />

richieste non accolte: quelle dell’associazione “S.<br />

Lucia del Mela.it” e del Club Juventus “Gaetano<br />

Scirea” perché entrambe non hanno presentato <strong>un</strong><br />

programma <strong>di</strong> manifestazioni da organizzare per<br />

l’anno 2001.<br />

Per quanto riguarda, invece, le associazioni che hanno<br />

ricevuto contributi, 12 milioni sono andati alla<br />

banda musicale “Michele Ran<strong>di</strong>si”, <strong>un</strong> milione e<br />

mezzo ciasc<strong>un</strong>o alle associazioni “Padre Parisi”,<br />

“Castello e “Piccolo Teatro”, <strong>un</strong> milione alle parrocchie<br />

Cattedrale, Ann<strong>un</strong>ziata e Sacro Cuore, 500 mila<br />

lire al Comitato per la beatificazione <strong>di</strong> monsignor<br />

Antonio Franco.<br />

I 20 milioni a <strong>di</strong>sposizione per le società sportive<br />

sono stati ripartiti equamente tra Atletico Pro Mende<br />

e Polisportiva S. Lucia del Mela. Mentre tre milioni<br />

e mezzo, prelevati dal capitolo degli investimenti<br />

per l’agricoltura, sono andati al Consorzio<br />

16 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

M s<br />

PARCHEGGI<br />

Il paletto<br />

non fa effetto<br />

a più <strong>di</strong> <strong>un</strong> mese stanno al loro posto, immobili. Ma i paletti (o, se preferite,<br />

D “<strong>di</strong>ssuasori <strong>di</strong> sosta”) che dovevano impe<strong>di</strong>re i parcheggi a spina <strong>di</strong> pesce in piazza<br />

BILANCIO<br />

Ci sono residui<br />

attivi inesigibili?<br />

L’ allarme è stato lanciato dal capogruppo<br />

<strong>di</strong> minoranza Lino<br />

Calderone nell’ultimo consiglio com<strong>un</strong>ale.<br />

I residui attivi sulla tassa per<br />

l’acquedotto degli anni ‘94 e ‘95 sono<br />

ancora esigibili o sono andati in prescrizione?<br />

L’esponente del gruppo <strong>di</strong> minoranza<br />

ha chiesto all’amministrazione <strong>di</strong> valutare<br />

bene la questione, poiché al<br />

com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> Messina il collegio dei<br />

revisori dei conti ha espresso riserve<br />

proprio su dei residui attivi <strong>di</strong> tipo<br />

analogo inseriti in bilancio.<br />

o A i c o a cura <strong>di</strong> Filippo De Mariano<br />

DISCARICA<br />

Fuga da Mazzarrà<br />

S. LUCIA HA LASCIATO IL CONSORZIO<br />

poche settimane dall’apertura del primo modulo della <strong>di</strong>scarica intercom<strong>un</strong>ale<br />

A <strong>di</strong> Mazzarrà S. Andrea (avvenuta da pochi giorni), il com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> S. Lucia del<br />

Mela è uscito dal consorzio che raccoglie i com<strong>un</strong>i che utilizzeranno l’area <strong>di</strong> contrada<br />

Zuppà per lo stoccaggio dei rifiuti. Il numero dei componenti del raggruppamento<br />

resta com<strong>un</strong>que <strong>di</strong> nove, perché a S. Lucia è subentrato Furnari, che si è<br />

aggi<strong>un</strong>to a Barcellona, Milazzo, Patti, Castroreale, Merì, Pace del Mela, Mazzarrà e<br />

Spadafora. Adesso il nostro com<strong>un</strong>e procederà alla costruzione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a nuova <strong>di</strong>scarica<br />

nel proprio territorio.<br />

L’adesione al consorzio era stata voluta dall’amministrazione Pandolfo nel settembre<br />

‘99, quando fu sottoscritto il primo accordo <strong>di</strong> programma fra i com<strong>un</strong>i partecipanti,<br />

con <strong>un</strong> impegno <strong>di</strong> spesa, per S. Lucia, <strong>di</strong> 76.226.880 lire. Successivamente,<br />

nei primi mesi del 2000, la quota <strong>di</strong> partecipazione era stata rideterminata in 17.293<br />

lire per abitante (il che significava per S. Lucia <strong>un</strong>a cifra tra i 79 e gli 83 milioni).<br />

Tutte spese che si <strong>di</strong>videranno gli altri com<strong>un</strong>i. A S. Lucia, invece, può cominciare<br />

Milite Ignoto, stanno perdendo la loro gara<br />

contro “parcheggio selvaggio”.<br />

Fatto il paletto, ecco l’inganno. Gli automobilisti<br />

parcheggiano com<strong>un</strong>que la loro auto <strong>di</strong> traverso,<br />

ora però interamente sulla strada e non<br />

più in parte sul marciapiede. La conseguenza<br />

inevitabile è che la sezione dello spazio per il<br />

transito si riduce sensibilmente, ma in mancanza<br />

<strong>di</strong> controlli seri e continui, ci si può permettere<br />

questo e altro. Del resto, quello dell’assenza<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a politica per la viabilità è <strong>un</strong> problema<br />

vecchio <strong>di</strong> anni. Solo per fare qualche esempio:<br />

in piazza Margherita c’è <strong>un</strong>o stop per chi proviene<br />

dalla via Facciata che non rispetta quasi<br />

RACCOLTA DIFFERENZIATA<br />

Quando il porta a porta<br />

non f<strong>un</strong>ziona<br />

è <strong>un</strong> porta a porta che non f<strong>un</strong>ziona:<br />

C’ quello della raccolta <strong>di</strong>fferenziata. O<br />

meglio: f<strong>un</strong>zionare f<strong>un</strong>ziona, ma è <strong>di</strong>verso da<br />

quello elettorale e così può pure andare avanti<br />

a singhiozzo. I <strong>di</strong>eci milioni che il consiglio<br />

com<strong>un</strong>ale aveva stanziato alla fine dello scorso<br />

anno sono finiti, quin<strong>di</strong> già dal mese <strong>di</strong><br />

giugno il servizio, che veniva svolto nel centro<br />

storico, è stato interrotto. Magari riprenderà<br />

quando si troverà in bilancio qualche<br />

altro spicciolo da destinargli (e qualche promessa<br />

in questo senso è già stata fatta), perpetuando<br />

così la politica delle scelte <strong>di</strong> breve<br />

termine, senza respiro e senza capo né coda.<br />

ness<strong>un</strong>o, così, quando <strong>un</strong> giorno viene in mente <strong>di</strong> installare dei cordoli, questi vengono <strong>di</strong>stribuiti<br />

l<strong>un</strong>go la via Serri, ma a ness<strong>un</strong>o viene l’idea <strong>di</strong> collocarne <strong>un</strong>o, e il più alto possibile, proprio<br />

davanti allo stop <strong>di</strong> piazza Margherita, in modo che gli automobilisti siano costretti a rispettarlo<br />

con le cattive. In tempi più recenti, poi, per venire incontro alle esigenze degli autobus dell’Ast è<br />

stato collocato <strong>un</strong> segnale <strong>di</strong> precedenza all’incrocio tra le vie Macello e Pietro Nenni che, se <strong>un</strong>o<br />

lo rispetta, si sente suonare il clacson delle macchine alle spalle, come per <strong>di</strong>re: ma che sei cretino,<br />

rallenti veramente?


3 ottobre 2001 AGORÀ ● 17


18 ● AGORÀ 3 ottobre 2001


BENI CULTURALI NON VALORIZZATI<br />

L’archivio ammuffito<br />

<strong>di</strong> Santo Br<strong>un</strong>etta<br />

I<br />

n più occasioni ho avuto modo <strong>di</strong><br />

affermare che la nostra città possiede<br />

delle risorse immense che potrebbero<br />

essere valorizzate. L’archivio storico<br />

com<strong>un</strong>ale rappresenta <strong>un</strong>a <strong>di</strong> tali risorse.<br />

Per la miriade <strong>di</strong> notizie che contiene<br />

potrebbe <strong>di</strong>ventare indubbiamente centro<br />

<strong>di</strong> attrazione per stu<strong>di</strong>osi e ricercatori non<br />

solo italiani. E così si potrebbe incentivare<br />

il turismo culturale. Nello stesso tempo,<br />

<strong>un</strong>a maggiore attenzione da riservare all’illustre<br />

filosofo Pasquale Galluppi, che a<br />

ragione può essere ritenuto “citta<strong>di</strong>no luciese”,<br />

potrebbe costituire <strong>un</strong> altro valido motivo<br />

per incrementare tale forma <strong>di</strong> turismo.<br />

Senza parlare <strong>di</strong> tutto il resto dei beni<br />

(culturali) <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo.<br />

Peccato che i governanti della nostra città<br />

(in ciò in linea con quelli che li hanno preceduti)<br />

sottovalutino la questione. Ora, a<br />

La “sterilità delle olive”<br />

<strong>di</strong> Ida Fazio<br />

Santa Lucia è segnalata “sterilità delle olive” nel 1796 e<br />

A nel 1797. Alla crisi locale corrisponde <strong>un</strong>a buona produzione<br />

in Calabria, che induce <strong>un</strong>a massa consistente <strong>di</strong> braccianti<br />

rovinati dalla crisi a spostarsi oltre lo stretto <strong>di</strong> Messina. Una<br />

“fede” dei viceparroci della parrocchia della SS. Ann<strong>un</strong>ziata <strong>di</strong><br />

Santa Lucia, in data 20 febbraio 1798, atte-<br />

sta «qualmente nel corrente anno 1797-98 in<br />

occasione <strong>di</strong> essere il Regno <strong>di</strong> Calabria ubbertosissimo<br />

d’olive, bastante numero della<br />

bassa plebbe ha fatto passaggio per culà<br />

all’oggetto <strong>di</strong> faticare e <strong>di</strong> far permanenza<br />

in detto Regno». Il numero degli emigrati viene stimato dall’appaltatore<br />

della gabella sul macino -che chiede ai giurati <strong>di</strong><br />

non corrisponderne l’importo per intero a causa della migrazione<br />

dei consumatori/ contribuenti- in circa 800 persone,<br />

«uomini con le loro famiglie». Purtroppo è impossibile riscontrare<br />

la crisi sulle gabelle dell’olio, perchè già abolite. […] La<br />

produzione <strong>di</strong> seta a Santa Lucia risulta più che <strong>di</strong>mezzata tra<br />

gli anni ’50 e gli<br />

anni ’90, e quasi scomparsa ai primi dell’Ottocento:<br />

1755 libbre 3020 1785 libbre 1584<br />

mio avviso, i fatti sono due. O essi ignorano<br />

il grande contenuto storico e culturale<br />

costituito dall’archivio in questione, ovvero<br />

ritengono che si possa e, quin<strong>di</strong>, si debba<br />

fare a meno della conoscenza della <strong>storia</strong><br />

dei nostri padri. Non è così! Non è immaginabile,<br />

infatti, <strong>un</strong> presente senza passato.<br />

Saremmo dei figli <strong>di</strong> ness<strong>un</strong>o, destinati a<br />

brancolare nel buio.<br />

Non è la prima volta, come ho precisato<br />

all’inizio, che batto questo tasto. Mi rendo<br />

però conto <strong>di</strong> continuare a parlare <strong>un</strong>a lingua<br />

incomprensibile. Nonostante tutto, pur<br />

rendendomi conto, come si <strong>di</strong>ce, che battezzare<br />

il turco sia acqua persa, continuo<br />

ugualmente a fare la mia parte, cioè a compiere<br />

il mio dovere nell’esclusivo interesse<br />

della collettività, consapevole che anche<br />

<strong>un</strong>a battaglia per <strong>un</strong>a giusta causa può essere<br />

alle volte persa ma valga la pena <strong>di</strong> combatterla<br />

lo stesso.<br />

Detto ciò, colgo l’occasione per presentare<br />

Una nota <strong>di</strong> <strong>storia</strong><br />

del Settecento<br />

luciese<br />

CULTURA<br />

ai lettori <strong>di</strong> “Agorà” <strong>un</strong>a breve nota <strong>di</strong> <strong>storia</strong><br />

del Settecento luciese. Le notizie qui<br />

riportate provengono dal nostro archivio<br />

storico e sono tratte da “La politica del<br />

grano. Annona e controllo del territorio in<br />

Sicilia nel Settecento” <strong>di</strong> Ida Fazio (Franco<br />

Angeli e<strong>di</strong>tore, Milano). Siamo quasi alla<br />

fine del Settecento e <strong>un</strong>a preoccupante crisi<br />

occupazionale spinge <strong>un</strong> numero consistente<br />

<strong>di</strong> senza lavoro a trasferirsi nella vicina<br />

Calabria in cerca <strong>di</strong> <strong>un</strong>’occupazione.<br />

In quegli anni, a S. Lucia del Mela, alla<br />

“sterilità delle olive”, cioè alla mancata produzione<br />

<strong>di</strong> olive, si <strong>un</strong>isce anche il crollo<br />

della produzione della seta, <strong>un</strong> settore <strong>un</strong><br />

tempo importante dell’ economia luciese.<br />

Tutto ciò determina <strong>un</strong>a paurosa crisi economica<br />

che colpisce in particolar modo le<br />

classi sociali più deboli, soprattutto il bracciantato<br />

agricolo<br />

1787 libbre 797 1788 libbre 1027<br />

1789 libbre 1651 1790 libbre 1760<br />

1791 libbre 1052 1792 libbre 1060<br />

1797 libbre 1142 1798 libbre 427<br />

1802 libbre 247 1803 libbre 105<br />

Ciò che avvenne a Santa Lucia rispetto alla seta è com<strong>un</strong>que<br />

<strong>un</strong> processo anomalo, estremamente accelerato e precoce<br />

rispetto alle altre zone produttrici <strong>di</strong> seta della Sicilia. La crisi<br />

della seta siciliana infatti si situa tra la fine<br />

del Settecento e la prima metà dell’Ottocento;<br />

nel decennio 1773-1783 essa rappresenta<br />

ancora la seconda voce delle esportazioni<br />

del Regno, dopo il grano. Di contro,<br />

non si riscontrano nello stesso periodo a Santa<br />

Lucia incrementi della produzione <strong>di</strong> vigneti e oliveti, che<br />

in Sicilia sostituiranno la seta attraverso <strong>un</strong>a riconversione<br />

produttiva innescata dagli alti prezzi del periodo inglese. La<br />

crisi simultanea <strong>di</strong> tutte le colture del soprasuolo e delle connesse<br />

attività <strong>di</strong> trasformazione, che riscontriamo nel nostro<br />

com<strong>un</strong>e tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, potrebbe<br />

preludere a <strong>un</strong>a successiva ripresa — e definitivo decollo —<br />

della produzione <strong>di</strong> vino e olio; ma la documentazione che si<br />

interrompe ai primi dell’Ottocento, non permette <strong>di</strong> affermarlo<br />

con sicurezza.<br />

3 ottobre 2001 AGORÀ ● 19


20 ● AGORÀ 3 ottobre 2001<br />

Datti a internet<br />

http://members-xoom.it/agoranotizie<br />

il sito internet <strong>di</strong> Agorà<br />

ECCO COSA POTETE TROVARCI<br />

http://members.xoom.it/agoranotizie è<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo del sito internet <strong>di</strong> Agorà.<br />

Nelle colonne centrali della home page sono<br />

riass<strong>un</strong>te le notizie <strong>di</strong> attualità più importanti,<br />

<strong>di</strong>sponibili anche nella versione in lingua inglese, e<br />

sono presentati i servizi interattivi del sito.<br />

Nella colonna <strong>di</strong> sinistra sono elencate tutte le<br />

sezioni del sito alle quali potrete accedere.<br />

PRIMO PIANO. Le notizie <strong>di</strong> attualità, aggiornate in<br />

qualsiasi momento. Gli approfon<strong>di</strong>menti sui fatti<br />

più importanti. I dossier <strong>di</strong> documenti. I commenti<br />

della redazione e dei collaboratori. Le rubriche. E<br />

<strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> link per accedere alle pagine web <strong>di</strong><br />

alc<strong>un</strong>i quoti<strong>di</strong>ani e settimanali italiani e stranieri.<br />

IL FORUM. Ogni numero <strong>di</strong> Agorà proporrà <strong>un</strong>o o<br />

più argomenti sui quali potrete esprimere la vostra<br />

opinione, che apparirà sul sito, in quella stessa<br />

pagina, col primo aggiornamento utile, e sul<br />

numero successivo del giornale.<br />

IENA RIDENS. I racconti <strong>di</strong> Mino Sproporzionato<br />

sulla vita <strong>di</strong> S. Lucia del Mela, colti da <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to <strong>di</strong><br />

vista sempre più insolito, saranno aggiornati ogni<br />

15 giorni. E molto presto si cimenterà in <strong>un</strong>a<br />

rubrica <strong>di</strong> risposta alle lettere dei suoi ammiratori.<br />

LA BACHECA. Ogni domenica pomeriggio potrete<br />

TUTTI I VOSTRI CONTRIBUTI PER LE VARIE SEZIONI DEL SITO VANNO INVIATI, PROVVISTI<br />

DEL VOSTRO NOME E COGNOME, ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA<br />

agoranotizie@mail.xoom.it<br />

consultare il contenuto delle delibere pubblicate<br />

quella mattina all’albo del Com<strong>un</strong>e.<br />

Inoltre, nella sezione BACHECA 2000 sono<br />

consultabili tutte le delibere <strong>di</strong> gi<strong>un</strong>ta del 2000.<br />

LO SCAFFALE. A vostra <strong>di</strong>sposizione notizie<br />

curiose, informazioni scientifiche, recensioni <strong>di</strong><br />

libri, cinema, musica. Una raccolta che andrà<br />

crescendo col tempo, che potrete consultare e alla<br />

quale potrete aggi<strong>un</strong>gere i vostri contributi.<br />

WEB LIBERO. Le associazioni, i comitati, i<br />

movimenti e i partiti politici <strong>di</strong> S. Lucia del Mela<br />

avranno a <strong>di</strong>sposizione <strong>un</strong>a pagina per<br />

pubblicizzare le loro attività o le loro prese <strong>di</strong><br />

posizione.<br />

CHI VIVRÀ SE NE VERRÀ. In anteprima potrete<br />

leggere l’introduzione del primo libro <strong>di</strong> Mino<br />

Sproporzionato. La <strong>storia</strong>, ambientata a S. Lucia del<br />

Mela, <strong>di</strong> <strong>un</strong>a <strong>di</strong>ttatura e <strong>di</strong> <strong>un</strong>a guerra civile. E in<br />

seguito vi saranno offerti gratis alc<strong>un</strong>i capitoli <strong>di</strong><br />

quello che, c’è da scommetterlo, <strong>di</strong>verrà <strong>un</strong> caso<br />

letterario.<br />

LA CHAT. I visitatori del sito potranno parlare tra<br />

loro e in alc<strong>un</strong>e occasioni <strong>di</strong>alogare con ospiti<br />

particolari.<br />

ATTENZIONE: venerdì 12 ottobre, dalle 22,30 alle 23,30,<br />

Mino Sproporzionato sarà ospite della chat <strong>di</strong> Agorà.<br />

Chi vuole <strong>di</strong>alogare con lui, si connetta quella sera al sito<br />

e vada nella pagina della chat

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