relazione di screening - Valutazioneambientale.Regione.Basilicata…
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Istanza <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> idrocarburi denominata “La Capriola” Delta Energy ltd.<br />
la latitu<strong>di</strong>ne e quin<strong>di</strong> il clima;<br />
accumulo/deposizione/tasso <strong>di</strong> subsidenza;<br />
variazioni batimetriche.<br />
Una volta che i se<strong>di</strong>menti si sono depositati, subentrano altri fattori ad influenzare fortemente l'evoluzione<br />
delle rocce carbonatiche ed il loro futuro sviluppo come possibili rocce serbatoio:<br />
l’evoluzione <strong>di</strong>agenetica;<br />
la circolazione <strong>di</strong> flui<strong>di</strong>;<br />
l’evoluzione delle sequenze;<br />
la tettonica (geometria della fratture).<br />
Per una buona descrizione e la modellizzazione <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> serbatoio si devono prendere in<br />
considerazione tutti questi fattori perché hanno una forte influenza sul volume dei pori e sulla connettività<br />
che ne determina la permeabilità (Figura 3.6).<br />
Figura 3.6 - Porosità legata alla <strong>di</strong>ssoluzione delle Ru<strong>di</strong>ste nei calcari tardo-Cretacici della piattaforma Apula<br />
Per quanto riguarda i serbatoi carbonatici fratturati, l'identificazione e la <strong>di</strong>stribuzione delle fratture al loro<br />
interno è <strong>di</strong>fficile in quando esiste una mancanza <strong>di</strong> dati relativi al sottosuolo. Tuttavia utilizzando dati in<br />
affioramento e <strong>di</strong> sottosuolo molti autori hanno stu<strong>di</strong>ato la <strong>relazione</strong> tra la fratturazione e i <strong>di</strong>versi<br />
parametri che possono essere identificati in una sequenza carbonatica (litologia, consistenza, spessore degli<br />
strati, etc.). Queste relazioni sono fortemente influenzate da fattori locali e regionali, ma alcune regole<br />
generali possono essere identificate e generalizzate.<br />
L'intensità della fratturazione si pensa essere in parte controllata dallo spessore degli strati (Ladeira e Price,<br />
1981;. Shaocheng et al., 1998) e dalla litologia (Atkinson & Mere<strong>di</strong>th, 1987; Pollard & Ay<strong>di</strong>n 1988;<br />
Wennberg et al., 2006). Price 1966, riporta una <strong>relazione</strong> pressappoco lineare tra spaziatura me<strong>di</strong>a dei<br />
giunti e spessore stratale e suggerisce che l'aumento <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> fratturazione in strati sottili è dovuta al<br />
trasferimento <strong>di</strong> stress dagli strati incompetenti a<strong>di</strong>acenti a quello competente. Gross et al. 1995, riportano<br />
una riduzione della zona d’ombra dello stress attorno ai pre-esistenti joint che aumenta in estensione<br />
laterale in <strong>relazione</strong> alla loro altezza. L’altezza dei joint corrisponde solitamente allo spessore dello strato<br />
con conseguente cor<strong>relazione</strong> lineare tra spessore degli strati e spaziatura dei joint. La <strong>relazione</strong> tra<br />
l’intensità <strong>di</strong> fratturazione e litologia può essere spiegato da <strong>di</strong>fferenze nelle proprietà elastiche. Gross et al.,<br />
1995 riportano che l’estensione laterale della stress shadow aumenti con l’aumentare dei moduli <strong>di</strong> Young<br />
in<strong>di</strong>ca quin<strong>di</strong> che la spaziatura dei joint dovrebbe essere maggiore negli strati con più alti moduli <strong>di</strong> Young,<br />
vale a <strong>di</strong>re negli strati più rigi<strong>di</strong>, quin<strong>di</strong> mudstone. Questo tuttavia non è sempre il caso degli strati più<br />
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