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Scarica la tesi Integrale di Feynman sui Cammini e Processi Stocastici

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Caratteristiche dei <strong>Cammini</strong> <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong><br />

Iniziamo a considerare l’eq.(11) e notiamo che ai fini dell’integrazione è importante<br />

il valore del<strong>la</strong> fase del<strong>la</strong> funzione exp{i...}. Se <strong>la</strong> fase varia molto<br />

rapidamente si ha che i vari contributi si cancel<strong>la</strong>no a vicenda e che quin<strong>di</strong> i<br />

cammini che determinano tale fase non contribuiscono in modo essenziale al<strong>la</strong><br />

somma. In modo semplice può essere visto che il contributo fondamentale è<br />

dato da quei fattori per cui il termine<br />

2 xj+1 − xj<br />

ɛ<br />

si mantiene finito per ɛ → 0<br />

ɛ<br />

Da questa considerazione deriva un importante risultato: I cammini che<br />

danno un contributo non nullo all’integrale <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong> sono solo quelli che<br />

godono del<strong>la</strong> proprietà:<br />

∆x(t) ∼ (∆t) 1<br />

2 (18)<br />

Tali cammini (appunto i <strong>Cammini</strong> <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong>) risultano essere continui,<br />

ma non <strong>di</strong>fferenziabili, infatti:<br />

∆x(t)<br />

lim = lim<br />

∆t→0 ∆t ∆t→0<br />

1<br />

√ ∆t = ∞<br />

Per tale motivo si <strong>di</strong>ce che essi siano frattali con <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> Hausdorff 4 uguale<br />

a 2. Questo aspetto sarà rilevante successivamente quando analizzeremo il moto<br />

Browniano.<br />

E’ forse utile a questo punto fare un confronto con una traiettoria liscia x(t)<br />

(<strong>di</strong>fferenziabile) così da rendere evidente il carattere dei cammini <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong>.<br />

∆x(t) = O(∆t) traiettoria liscia<br />

∆x(t) = O(∆t 1<br />

2 ) cammino <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong><br />

si ha dunque che per ∆t → 0 vale O(∆t 1<br />

2 ) ≫ O(∆t), e quin<strong>di</strong> si comprende<br />

che <strong>la</strong> funzione x(t) che descrive un cammino <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong> varia molto<br />

più rapidamente <strong>di</strong> una funzione <strong>di</strong>fferenzaibile. Per questo motivo si <strong>di</strong>ce che:<br />

I cammini <strong>di</strong> <strong>Feynman</strong> presentano un carattere fluttuante.<br />

Essi appaiono come se il punto rappresentativo fluttuasse casualmente attorno<br />

ad una traiettoria liscia. Siccome questo andamento può rappresentare fisicamente<br />

gli effetti quantistici nell’evoluzione temporale descritta dall’integrale, si<br />

usa spesso paragonare l’eq.(18) al Principio <strong>di</strong> Indeterminazione.<br />

Di fatti, precisando ulteriormente l’analisi sopra fatta, se desideriamo una<br />

fase dell’esponenziale che sia dell’or<strong>di</strong>ne dell’unità deve essere:<br />

dunque essendo che<br />

(∆x) 2<br />

∆t<br />

∆x ¯h<br />

· ∆x ≈<br />

∆t m<br />

≈ ¯h<br />

m<br />

=⇒ ∆v · ∆x ≈ ¯h<br />

m<br />

otteniamo appunto il Principio <strong>di</strong> Indeterminazione:<br />

4 ve<strong>di</strong> definizione in Appen<strong>di</strong>ce C.<br />

∆p · ∆x ≈ ¯h.<br />

6

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