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Fiamme Gialle 03/06 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.<br />

LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE FOIBE<br />

ANNO XXI - N. 3 - 20<strong>06</strong> - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA


MENSILE ILLUSTRATODELL’ASSOCIAZIONE<br />

NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Pietro Di Marco<br />

VICE DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Giovanni Verdicchio<br />

REDATTORE CAPO<br />

Tommaso Santamaria<br />

COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPA<br />

Giuseppe Ruggieri<br />

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO<br />

Vittorio Porceddu<br />

ADDETTO ALLA REDAZIONE<br />

Giovanni Valerio<br />

SEGRETARIO DI REDAZIONE<br />

Marino Orfei<br />

COLLABORATORI<br />

Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

Gen.B. Nicola Morelli - Fin. Antonio Zampelli - Col. Romano Bacci - Fin.<br />

Alfio Costanzo - Gen.D. Espedito Finizio - S.Ten. Michele Gianfrancesco<br />

Gen.B. Domenico Mastrogiacomo - Ten. Lanfranco Stavolone<br />

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />

A.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 Roma - Tel. <strong>06</strong>.80.69.38.30<br />

Fax <strong>06</strong>.80.84.280 - Conto Corrente Postale n. 65421000<br />

Conto Corrente Bancario n. 3489.07 mensile «<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong>»<br />

Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi di Siena,<br />

Viale Parioli, 142 - 00197 Roma<br />

Sito internet: www.assofinanzieri.it<br />

e-mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />

Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non,<br />

non si restituiscono agli Autori.<br />

Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano<br />

in alcun modo la Direzione e Redazione del Periodico<br />

AUTORIZZAZIONE<br />

Registrazione del Tribunale di Roma n. 40/86<br />

del 29 gennaio 1986<br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa Periodica Italiana<br />

Fotocomposizione e Stampa<br />

«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. <strong>06</strong>8553982<br />

Finito di stampare il 30-<strong>03</strong>-20<strong>06</strong><br />

IN COPERTINA<br />

Trieste, 10 febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

A conclusione delle varie cerimonie svoltesi per la “Giornata del<br />

Ricordo”, nella serata del giorno 10, dal palco del Politeama “Rossetti”<br />

di Trieste, il Sindaco Dott. Dipiazza, il Presidente della Provincia<br />

Dott. Scoccimarro e il Gen. Lisi hanno pronunciato ferventi<br />

discorsi per ricordare i tragici fatti che nella primavera del 1945,<br />

con l’occupazione della città di Trieste da parte delle truppe jugoslave<br />

e delle formazioni partigiane di Tito, sconvolsero quella<br />

città.<br />

Subito dopo i discorsi alcune persone hanno testimoniato sui fatti<br />

e circostanze della loro vita trascorsa a Trieste e nell’Istria<br />

durante i giorni del terrore dell’occupazione di Trieste da parte<br />

degli stessi jugoslavi.<br />

Infine il Gen. Lisi, ha invitato il Gen. Di Marco, Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell’ANFI, quale scampato alle Foibe, a fornire la sua testimonianza,<br />

il cui testo è stato poi riportato il successivo giorno 11<br />

dal quotidiano “Il Piccolo” di Trieste.<br />

SOMMARIO<br />

3-4-5 – LA GIORNATA DEL RICORDO – LE FOIBE DI BASOVIZZA di Pietro Di Marco<br />

6 – “GIORNO DELLA MEMORIA” – 27 GENNAIO 20<strong>06</strong> – AVVENIMENTI A ROMA E IN<br />

SEDI ESTERNE di Gerardo Severino<br />

7 – A BERGAMO INTERESSANTE APERTURA DELL’ANNO DI STUDI 2005/20<strong>06</strong> NEL-<br />

LA NOSTRA ACCADEMIA di Tommaso Santamaria<br />

8 – PROMOZIONI DI SOCI DELL’ANFI<br />

9 – CERIMONIA COMMEMORATIVA DEI CADUTI IN GUERRA – CAPOSILE 8 DICEM-<br />

BRE 2005<br />

10 – I FINANZIERI A CORFU’ E CEFALONIA di Espedito Finizio<br />

11 – RICORDATO IL CAPITANO CARLO BLENGIO MEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.<br />

di Tito Marini<br />

12 – RICORDATO AD ACQUI TERME IL 57° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA<br />

SEZIONE<br />

12 – RUSSIA 20<strong>06</strong> – PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA<br />

13 – LA SEZIONE ANFI DI ALGHERO RICORDA IL 63° ANNIVERSARIO DELLA SCOM-<br />

PARSA DEL V.B. ANTONIO SANNA<br />

14-15 – VA PENSIERO…. di Nicola Morelli<br />

16 – FRUGANDO NEL PASSATO – FOGLI EDGARDO – MEDAGLIA D’ORO AL VALOR<br />

MILITARE a cura di Enzo Climinti<br />

17 – SANTA MESSA PER I DEFUNTI CELEBRATA PRESSO IL SANTUARIO DELLA<br />

MADONNA DELLE LACRIME A DONGO<br />

17 – LA PREMIATA SOCIETA’ FILARMONICA “ANGIOLO DEL BRAVO” HA LA PROPRIA<br />

SEDE<br />

18 – SERVIZIO DI VOLONTARIATO SVOLTO DAI SOCI DEL NUCLEO ANFI DI BIANCA-<br />

VILLA (CATANIA)<br />

18 – COMMEMORAZIONE DEL 4 NOVEMBRE 2005 - FESTA DELLE FORZE ARMATE<br />

19 – UNA MEDAGLIA D’ORO OLIMPICA SI ISCRIVE ALL’ANFI di Antonio Marino<br />

20 – MEETING DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO PER L’ASSEMBLEA ANNUALE<br />

ORDINARIA DEI SOCI<br />

20 – SCAMBIO DEGLI AUGURI DEI SOCI DELLA SEZIONE DI CASERTA PER LE<br />

FESTIVITA’ NATALIZIE<br />

21 – RAI UNO, SERVIZIO DEL “TV7” ANDATO IN ONDA VENERDI 13 GENNAIO 20<strong>06</strong><br />

di Gennaro Missione<br />

22 – INCONVENIENTI DI VIAGGIO di Gian Franco Cavicchioli - Geriatra in Roma<br />

23 – COME E QUANDO RIMEDIARE ALLE VIOLAZIONI TRIBUTARIE<br />

di Tommaso Santamaria<br />

24-25 – COMUNICATI DELLA PRESIDENZA NAZIONALE a cura di Giuseppe Ruggieri<br />

26-27-28 – CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />

PRESSO LA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’ANFI di Antonio Taviano<br />

29-30- 31<br />

32-33-34<br />

–<br />

La doppia indennità integrativa speciale (pensione + pensione) nella ulteriore valutazione<br />

delle SS.RR. della Corte dei Conti<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

35-36-37<br />

38-39<br />

– NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

2 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


LA GIORNATA DEL RICORDO<br />

LE FOIBE DI BASOVIZZA<br />

Il 10 febbraio 20<strong>06</strong>, “Giornata del<br />

Ricordo”, è stata celebrata a Trieste e<br />

alle Foibe di Basovizza e di Monrupino<br />

una grande manifestazione per ricordare<br />

il martirio di circa 12 mila cittadini<br />

triestini, Soldati, <strong>Finanzieri</strong>, Carabinieri,<br />

Agenti di Pubblica Sicurezza<br />

e Vigili Urbani, barbaramente trucidati<br />

nelle Foibe.<br />

Questo è successo durante i quaranta<br />

giorni di occupazione militare<br />

della città di Trieste e dell’Istria da<br />

parte del 9° Corpus Jugoslavo e dei<br />

partigiani di Tito, che avevano messo<br />

in atto una criminosa “Pulizia Etnica”<br />

allo scopo di annettere Trieste e l’Istria<br />

alla Jugoslavia.<br />

In tutte le cerimonie commemorative,<br />

molto bene organizzate dal Sindaco<br />

di Trieste, Roberto Dipiazza, e dal<br />

Comandante Regionale della Guardia<br />

di Finanza, Generale Fabrizio Lisi, ha<br />

partecipato una folta rappresentanza<br />

della cittadinanza di Trieste. Presso le<br />

Foibe di Basovizza, presente il Ministro<br />

delle Telecomunicazioni, On. Landolfi,<br />

accompagnato dal Commissario<br />

di Governo, Dott.ssa Sorge Ludovisi,<br />

dal Presidente della Provincia, Dott.<br />

Scoccimarro, dal Questore di Trieste,<br />

Dott. Marzilli, dal Comandante Militare<br />

del Presidio di Trieste, Gen. Caso, dallo<br />

scrivente, quale Presidente dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Ita-<br />

lia, dal Comandante Provinciale della<br />

Guardia di Finanza, Col. Pani (per il<br />

Gen. Lisi) e dal Comandante Provinciale<br />

dei Carabinieri, Col. Fanelli.<br />

Nel corso di una commovente cerimonia<br />

è stata deposta una corona<br />

Trieste, 10 febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

Il Ministro Landolfi con il Commissario del Governo, Dott.ssa Sorge Ludovisi, il<br />

Sindaco di Trieste, Dott. Dipiazza, il Gen. Lisi e altre Autorità, presiedono alla<br />

manifestazione dell’Alza Bandiera a Piazza dell’Unità.<br />

di Pietro Di Marco<br />

Trieste, 10 febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

Alcuni Presidenti di Sezione e soci presso il monumento delle Foibe di Basovizza.<br />

d’alloro sulla grande “Pietra Tombale”<br />

che chiude l’imboccatura della Foiba,<br />

mentre un trombettiere degli Alpini<br />

diffondeva le commoventi note del “Silenzio<br />

fuori ordinanza”.<br />

Al termine della cerimonia ufficiale<br />

una nutrita rappresentanza dell’ANFI,<br />

composta dallo scrivente, dal Segretario<br />

Generale, Magg. Ruggieri, dal Presidente<br />

della Sezione di Trieste,<br />

Comm. Fachin, e dai Presidenti delle<br />

Sezioni di Gorizia, Muggia, Bassano<br />

del Grappa e rispettivi soci, ha deposto<br />

mazzi di fiori sul Monumento, voluto<br />

dal Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />

con la collaborazione del compianto<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> del Friuli Venezia<br />

Giulia, Gen. Giosio, e del Presidente<br />

della Sezione di Trieste, Comm.<br />

Fachin, eretto nei pressi della grande<br />

Pietra Tombale a ricordo dei 97 <strong>Finanzieri</strong><br />

della Caserma di Campo Marzio<br />

di Trieste, prelevati dalle milizie jugoslave<br />

il 2 maggio 1945 e portati a morire<br />

nelle Foibe di Basovizza.<br />

Successivamente, nella Chiesa di<br />

Sant’Antonio Taumaturgo di Trieste,<br />

è stata celebrata una Santa Messa in<br />

suffragio di tutti i morti delle Foibe, officiata<br />

dal Vescovo di Trieste, Mons.<br />

Eugenio Ravignani, che nella sua<br />

omelia ha rievocato gli eccidi delle<br />

Foibe precisando che la verità era<br />

stata nascosta dietro ingiustificati silenzi,<br />

veli e omertà e che tutti avevano<br />

il diritto di ricordare e di ricercare<br />

la verità ammettendo gli errori commessi<br />

e riconoscendo i diritti di chi ha<br />

tanto sofferto.<br />

Al rito religioso erano presenti il<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 3


Commissario del Governo, il Sindaco<br />

di Trieste, il Gen. Lisi, le altre Autorità<br />

civili, militari e religiose nonché le varie<br />

Associazioni di esuli Giuliani e Dalmati<br />

e i parenti delle vittime delle Foibe.<br />

Per l’ANFI era presente lo scrivente,<br />

il Segretario Generale, Magg.<br />

Ruggieri, il Consigliere <strong>Nazionale</strong> per<br />

il Friuli Venezia Giulia, Ten. Col. d’Amato,<br />

il Consigliere <strong>Nazionale</strong> per il<br />

Veneto, Ten. Perco, ed i Presidenti<br />

delle Sezioni ANFI di Trieste, Comm.<br />

Fachin, di Gorizia, M.O. Stasi, di<br />

Muggia, V.Brig. Riontino, di Bassano<br />

del Grappa, Gen. Mirizzi ed altri Presidenti<br />

di Sezioni con una nutrita rappresentanza<br />

di soci.<br />

A seguire, nella grande Piazza dell’Unità,<br />

pavesata di bandiere e festoni<br />

variopinti, si sono svolte le cerimonie<br />

dell’ “alza e ammaina Bandiera” con la<br />

partecipazione del pubblico delle<br />

grandi occasioni, di numerose rappresentanze<br />

di Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma e delle Associazioni<br />

degli esuli Giuliani e Dalmati, con la<br />

partecipazione del Commissario del<br />

Governo, del Sindaco di Trieste, del<br />

Comandante Militare del Presidio di<br />

Trieste e del Comandante Regionale<br />

della Guardia di Finanza. Presenti altresì<br />

le altre Autorità regionali e cittadine<br />

e alcuni esponenti dell’ANFI.<br />

Nel corso delle cerimonie, dopo la<br />

presentazione del Gonfalone di Trieste,<br />

decorato di Medaglia d’Oro al Valor<br />

Civile, sfilava una Brigata di formazione<br />

delle Forze Armate, con alla testa<br />

la Banda della Guardia di Finanza.<br />

Nella Piazza era presente anche un<br />

reparto di <strong>Finanzieri</strong> in alta uniforme<br />

come per simboleggiare l’importante<br />

ruolo svolto dai <strong>Finanzieri</strong> prima e durante<br />

il tragico periodo dell’occupazione<br />

militare di Trieste e dell’Istria da<br />

parte delle milizie jugoslave.<br />

Al termine della cerimonia il Maestro<br />

Mauro Tropia, prima tromba del<br />

Teatro dell’Opera di Roma, affacciato<br />

al balcone del Municipio, che dà sulla<br />

piazza, suonava il “Silenzio fuori ordinanza”<br />

con a fianco due <strong>Finanzieri</strong> in<br />

grande uniforme, suscitando grande<br />

commozione da parte delle migliaia di<br />

cittadini presenti.<br />

Nella serata aveva luogo una<br />

grande cerimonia al Politeama Ros-<br />

Trieste, 10 febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

Il Gonfalone della Città di Trieste, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Civile, fa il<br />

suo ingresso a Piazza dell’Unità.<br />

setti, alla presenza del Commissario<br />

del Governo di Trieste, del Presidente<br />

della Provincia, del Vescovo di<br />

Trieste, del Sindaco, del Gen. Lisi e<br />

di altre Autorità, gremito in ogni ordine<br />

di posti, dove venivano pronunciati<br />

vibranti discorsi commemorativi da<br />

parte del Sindaco, Roberto Dipiazza,<br />

e del Gen. Fabrizio Lisi, il quale, nel<br />

ricordare il martirio di circa 400 <strong>Finanzieri</strong><br />

della Legione di Trieste,<br />

infoibati o deportati, manifestava la<br />

sua commozione che lasciava spazio<br />

all’orgoglio istituzionale, all’amor di<br />

Patria, allo spirito militare e al senso<br />

del dovere di tutti i <strong>Finanzieri</strong>.<br />

Quindi sul palco del Politeama<br />

“Rossetti” si presentavano alcune persone<br />

per testimoniare i fatti e le circostanze<br />

vissute personalmente al tempo<br />

dei massacri e delle deportazioni.<br />

Presentato dal Gen. Lisi, anche lo<br />

scrivente, con grande commozione,<br />

leggeva la sua testimonianza, il cui testo,<br />

sia pure sintetizzato, veniva riportato<br />

nel quotidiano “Il Piccolo” di Trieste<br />

del successivo giorno 11 febbraio.<br />

Con il titolo: “Salvo per miracolo<br />

dall’orrore delle foibe - Le testimonianze<br />

dei sopravvissuti”:<br />

«…il dramma delle foibe coinvolse<br />

non solo migliaia di civili ma anche<br />

molti militari. In questo senso il tributo<br />

dei <strong>Finanzieri</strong> è stato elevato. Centinaia<br />

di militari sono scomparsi in<br />

quel tragico periodo. Ma qualcuno,<br />

fortunosamente, riuscì a salvarsi da<br />

un’orrenda fine. È il caso del Generale<br />

Pietro Di Marco, oggi Presidente<br />

dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

d’Italia.<br />

“Nei primi mesi del 1945 – racconta<br />

Di Marco, davanti all’affollato uditorio<br />

del Rossetti – ero un giovane brigadiere.<br />

Dopo un periodo di azioni di<br />

guerriglia contro i tedeschi, l’arrivo a<br />

Trieste del IX Corpus jugoslavo creò<br />

un momento di sbandamento. Subito<br />

dopo iniziarono le deportazioni da<br />

parte delle truppe di Tito. La Guardia<br />

di Finanza era l’unico Corpo armato<br />

rimasto a presidiare i siti strategici di<br />

Trieste. Il 2 maggio 1945 i titini prelevarono<br />

97 <strong>Finanzieri</strong> dalla Caserma<br />

di Campo Marzio che morirono nelle<br />

foibe. Io mi salvai – ha ricordato Di<br />

Marco – perché quel giorno ero andato<br />

assieme ad altri colleghi in Istria<br />

per salvare i commilitoni rimasti nella<br />

zona. Tornando a Trieste, fummo fermati<br />

da un uomo che ci disse di non<br />

rientrare nella Caserma di via Campo<br />

Marzio già occupata dai titini. Trovammo<br />

così rifugio in un’altra caserma<br />

della città”…».<br />

Riferendomi alla mia testimonianza,<br />

ed anche per una migliore conoscenza<br />

dei fatti, desidero precisare<br />

quanto segue:<br />

- reduce della guerra nei Balcani ero<br />

stato assegnato al servizio motorizzazione<br />

della Legione di Trieste, distaccato<br />

alla Caserma Campo Marzio;<br />

- una pattuglia, composta dal Comandante,<br />

Ten. Marcello Vanni, dallo<br />

scrivente e da quattro finanzieri (tutti<br />

volontari) il 1° maggio, con un autocarro<br />

del Corpo, si portava in varie<br />

località dell’Istria, in una missione<br />

molto rischiosa, per raccogliere i finanzieri<br />

delle locali Brigate (sbandati<br />

per sfuggire alle milizie jugoslave<br />

che avanzavano), portandone a<br />

Trieste 25 che venivano sistemati<br />

alla Brigata di via Udine 81.<br />

La mattina del successivo giorno<br />

4 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


2 maggio, la pattuglia composta dallo<br />

scrivente e dai quattro finanzieri,<br />

sempre volontari, si recava ancora in<br />

Istria riuscendo a prelevare altri 35 finanzieri,<br />

da portare a Trieste nella<br />

caserma di Campo Marzio.<br />

Nel viaggio di ritorno, appena prima<br />

di entrare in Caserma, una persona<br />

ci gridava di non entrare perché<br />

c’erano le formazioni partigiane di Tito<br />

che stavano prelevando i nostri finanzieri,<br />

e di conseguenza passammo<br />

velocemente davanti all’ingresso<br />

della caserma evitando così di cadere<br />

nelle mani delle milizie jugoslave.<br />

Nei giorni successivi al 2 maggio,<br />

le truppe jugoslave, che avevano già<br />

completato l’occupazione dell’Istria,<br />

presero prigionieri circa 200 <strong>Finanzieri</strong><br />

che venivano barbaramente sacrificati<br />

al Moloc balcanico delle Foibe<br />

istriane o deportati nel campo di<br />

concentramento di “Borovnica” da<br />

dove la maggior parte di essi non faceva<br />

più ritorno.<br />

Terminate la conferenza e le testimonianze,<br />

nello stesso Politeama<br />

“Rossetti” aveva luogo un grande<br />

concerto della Banda della Guardia di<br />

Finanza, presentato da Milly Carlucci.<br />

Il concerto, per scelta dei brani<br />

musicali e per bravura del Maestro e<br />

degli esecutori, mandava in visibilio<br />

l’italianissimo pubblico di Trieste che<br />

al suono del “Nabucco” e dell’”Inno<br />

<strong>Nazionale</strong>” si alzava in piedi per cantare<br />

in coro gli Inni patriottici assieme<br />

alla Banda.<br />

Così si concludeva la “Giornata<br />

del Ricordo”.<br />

Bravissimo protagonista di tutte le<br />

cerimonie che avevano contraddistinto<br />

l’intera manifestazione era stato il<br />

Gen. Lisi, coadiuvato dai Colonnelli<br />

Fani e Ferrari, dal Ten. Col. De Franchis,<br />

del Comando Regionale di Trieste,<br />

il quale nel suo discorso rievocativo<br />

aveva voluto ricordare il sacrificio<br />

dei 400 <strong>Finanzieri</strong>, trucidati nelle Foibe<br />

carsiche e istriane e l’importante<br />

ruolo tenuto dai <strong>Finanzieri</strong> nei momenti<br />

più terribili dell’occupazione di<br />

Trieste.<br />

Evidentemente il Gen. Lisi aveva<br />

voluto ricordare la grande attività svolta<br />

dalla Guardia di Finanza a favore<br />

della popolazione di Trieste sconvolta<br />

da tanti avvenimenti per insorgere e<br />

per cacciare i tedeschi dalla città sia<br />

pure nel timore dell’inevitabile arrivo<br />

delle truppe jugoslave che avrebbero<br />

portato lutti e rovine.<br />

Nell’insurrezione di Trieste del 27,<br />

28 e 29 aprile, il Comitato Triestino di<br />

Liberazione, con la partecipazione di<br />

circa 600 finanzieri della Legione di<br />

Trieste e di altri militari delle Forze<br />

Armate e di Polizia, dopo una intensa<br />

attività di guerriglia riuscì a cacciare i<br />

tedeschi dalla città, prima che potessero<br />

far saltare i più importanti siti<br />

strategici.<br />

Intanto i reparti di finanzieri con<br />

grande slancio e generosità, al comando<br />

del Magg. Enrico Calogero,<br />

dei Capitani Domenico Veca, Giovanni<br />

Acampora e Gaetano Carulli e dei<br />

Tenenti Marcello Vanni e Raffaele<br />

Pece, dopo duri scontri con i tedeschi<br />

della Wermacht e della Kriegsmarine<br />

in ritirata, riuscirono ad occupare e<br />

presidiare le zone più a rischio della<br />

città e del porto e in particolare la Stazione<br />

radio, la Centrale elettrica, la<br />

Prefettura, la Stazione centrale ferroviaria<br />

e i più importanti uffici pubblici,<br />

magazzini e depositi.<br />

Inoltre i <strong>Finanzieri</strong>, rimasti a Trieste<br />

alle dipendenze dei vari Comandi e fino<br />

a qualche giorno dopo l’occupazione,<br />

avevano svolto servizio di ordine<br />

pubblico, in una città martoriata dove i<br />

sopravvissuti e gli sbandati cercavano<br />

di salvarsi dai rastrellamenti delle formazioni<br />

partigiane.<br />

L’olocausto nelle Foibe di circa 12<br />

mila italiani infoibati, di migliaia di deportati,<br />

del calvario degli esuli giuliani<br />

e dalmati, dell'efferatezze compiute<br />

dalle formazioni partigiane di Tito, solo<br />

dopo circa 60 anni di ingiustificati<br />

silenzi e di una perversa politica ideologica<br />

gli italiani e il mondo sono po-<br />

tuti pervenire a conoscenza di uno dei<br />

più esecrandi crimini che la storia ricordi.<br />

A ricordo dei <strong>Finanzieri</strong> che, durante<br />

il triste periodo dell’invasione di<br />

Trieste delle truppe e delle formazioni<br />

partigiane jugoslave, avevano operato<br />

con grande abnegazione a favore<br />

della popolazione triestina e centinaia<br />

di essi erano stati sacrificati nelle<br />

Foibe, il Comune di Trieste, i Comandi<br />

della Guardia di Finanza e la<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI hanno<br />

voluto rendere tangibile testimonianza<br />

del loro valoroso operare fino<br />

all’estremo sacrificio della vita.<br />

Pertanto, il 4 agosto 1993 il Sindaco<br />

di Trieste e il Comandante della<br />

Zona della Guardia di Finanza di Trieste,<br />

Generale Cicogna, hanno proceduto<br />

alla intitolazione di una via di<br />

Trieste alle “FIAMME GIALLE - Martiri<br />

delle Foibe”.<br />

Il 25 settembre 1995, nell’anno del<br />

cinquantennale delle Foibe, l’Ispettore<br />

per l’Italia Nord Orientale della<br />

Guardia di Finanza, Gen. Luciani, ha<br />

scoperto una Lapide nella nuova Caserma<br />

di Basovizza che riporta i nominativi<br />

dei 97 <strong>Finanzieri</strong> della Caserma<br />

Campo Marzio gettati nella terribile<br />

voragine.<br />

Lo scrivente, a nome dell’ANFI, ha<br />

inaugurato il Monumento formato da<br />

un grande masso di pietra carsica,<br />

eretto vicino alla “Pietra Tombale”<br />

della Foiba, a ricordo dei gloriosi finanzieri.<br />

Trieste, 10 febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

Al termine del concerto della Banda del Corpo, il Gen. Lisi si complimenta con la<br />

presentatrice Milly Carlucci.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 5


“GIORNO DELLA MEMORIA” - 27 GENNAIO 20<strong>06</strong><br />

AVVENIMENTI A ROMA E IN SEDI ESTERNE<br />

In occasione del “Giorno della<br />

Memoria”, che è coinciso con il 61°<br />

Anniversario della liberazione di<br />

Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio<br />

1945 da parte delle truppe sovietiche,<br />

la Guardia di Finanza ha voluto<br />

onorare le vittime della “Shoah”, ma<br />

anche la memoria degli oltre duecentotrenta<br />

finanzieri che persero la<br />

vita fra le atrocità dei campi di concentramento<br />

tedeschi, nonché le<br />

tante <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> immolatesi nel<br />

tentativo di salvare il maggior numero<br />

possibile di vite umane. Nel corso<br />

della giornata si sono svolti, a livello<br />

centrale, due importanti eventi. In<br />

mattinata una cerimonia militare,<br />

presso il Sacrario dei Caduti del<br />

Corpo, nel corso della quale il<br />

Comandante in 2ª, Generale C.A.<br />

Italo Pappa, alla presenza del Capo<br />

di Stato Maggiore, Gen. D. Emilio<br />

Spaziante, del Generale C.A. Sergio<br />

Favaro, Ispettore degli Istituti d’Istruzione<br />

e del Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

A.N.F.I., Generale C.A. Pietro Di<br />

Marco, ha deposto una corona d’alloro<br />

in ricordo delle migliaia di vittime<br />

delle persecuzioni nazifasciste.<br />

Nel pomeriggio, accompagnato dal<br />

Comandante Generale, Generale<br />

C.A. Roberto Speciale, dal Comandante<br />

in 2ª e dal Capo di Stato Maggiore<br />

del Comando Generale, il Presidente<br />

della Comunità Ebraica di<br />

Roma, Dottor Leone Paserman ed<br />

alcuni esponenti della medesima<br />

Comunità, hanno reso onore al<br />

Sacrario dei Caduti del Corpo, per<br />

proseguire poi con una visita guidata<br />

al Museo Storico del Corpo,<br />

accolti dal Direttore, Tenente Gerardo<br />

Severino. All’indirizzo di saluto<br />

del Comandante Generale ha fatto<br />

eco la risposta del Presidente Paserman,<br />

il quale, nel ricordare il triste<br />

di Gerardo Severino<br />

anniversario, ha voluto ringraziare<br />

pubblicamente il Corpo, anche attraverso<br />

una toccante dedica sull’Albo<br />

d’Onore del Museo, per gli aiuti ricevuti<br />

dagli ebrei da parte delle <strong>Fiamme</strong><br />

<strong>Gialle</strong> durante la “caccia all’uomo”<br />

che fece seguito all’occupazione<br />

tedesca ed alla nascita della R.S.I..<br />

A livello periferico, oltre alle varie<br />

cerimonie che si sono svolte localmente,<br />

si è tenuto a Como un Convegno<br />

Storico, organizzato dall’<strong>Associazione</strong><br />

Culturale “In Dialogo”,<br />

durante il quale, alla presenza del<br />

Generale C.A. Luciano Luciani, è<br />

stato presentato il libro: “Gli aiuti ai<br />

profughi ebrei e ai perseguitati: il ruolo<br />

della Guardia di Finanza”, di cui<br />

sono autori il Generale Luciano<br />

Luciani e lo stesso Tenente Severino.<br />

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, e il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Dott.<br />

Leone Paserman, nel Museo Storico della Guardia di Finanza per la celebrazione del “Giorno della Memoria”.<br />

6 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


A BERGAMO INTERESSANTE APERTURA DELL’ANNO DI<br />

STUDI 2005/20<strong>06</strong> NELLA NOSTRA ACCADEMIA<br />

Il 16 gennaio 20<strong>06</strong> nell’Aula Magna<br />

dell’Accademia si è svolta la rituale<br />

inaugurazione dell’anno accademico,<br />

in forma solenne per la presenza<br />

del Ministro dell’Economia e<br />

delle Finanze, On.le Prof. Giulio Tremonti,<br />

del Comandante Generale della<br />

Guardia di Finanza, Generale C.A.<br />

Roberto Speciale, del Comandante in<br />

Seconda, Generale C.A. Italo Pappa,<br />

dell’Ispettore per i Reparti di Istruzione,<br />

Generale C.A.Sergio Favaro,<br />

nonché di due noti politici, il Ministro<br />

della Giustizia Roberto Castelli e il<br />

Ministro per gli Italiani nel Mondo,<br />

On.le Mirko Tremaglia; con oltre 200<br />

invitati tra le più alte Autorità civili, militari<br />

e religiose nazionali e locali.<br />

Alla brillante, sostanziosa e convinta<br />

prima Relazione inaugurale del<br />

Comandante dell’Accademia, Generale<br />

B. Francesco Attardi, ha fatto seguito:<br />

la Prolusione agli studi tenuta<br />

dal Ministro Tremonti con una delle<br />

sue note “Lezioni Magistrali” centrata<br />

sull’analisi della attuale situazione<br />

politico economica italiana, indicando,<br />

tra l’altro, le possibili soluzioni al<br />

nostro sistema; l’intervento del Comandante<br />

Generale, Generale C.A.<br />

Roberto Speciale, sull’attuale modulo<br />

organizzativo e gestionale della<br />

Guardia di Finanza, sui nuovi processi<br />

di lavoro richiesti dalla complessità<br />

crescente degli impegni operativi, e<br />

sulla conseguente necessità di adeguare<br />

la formazione del personale ai<br />

più alti livelli per assicurare il successo<br />

di ogni processo di ristrutturazione;<br />

e la consegna rituale dei riconoscimenti<br />

agli allievi primi classificati<br />

nei rispettivi corsi di Accademia, con<br />

una appendice degna di riguardo,<br />

quale è stata la consegna, da parte<br />

del Ministro Tremonti di un encomio<br />

semplice concesso dal Comandante<br />

dell’Accademia al sottotenente Selenia<br />

Centi per avere, libera dal servizio,<br />

reagito prontamente e con fermezza<br />

e determinazione, ad un tentativo<br />

di rapina perpetrato nei suoi<br />

confronti da un malvivente armato di<br />

coltello a serramanico.<br />

Della relazione introduttiva del Comandante<br />

dell’Accademia va messa in<br />

evidenza la sua convinzione di operare<br />

con giovani che si distinguono in<br />

quanto a serietà, determinazione, mo-<br />

Bergamo, 16 gennaio 20<strong>06</strong><br />

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On.le Prof. Giulio Tremonti,<br />

durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’Anno di<br />

Studi dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo.<br />

tivazione e desiderio di servire e sacrificarsi<br />

per il proprio Paese; e la solenne<br />

affermazione che l’Accademia sente<br />

intimamente il dovere di modellare,<br />

con i suoi docenti e istruttori, i nuovi<br />

Comandanti moderni, ossia Ufficiali<br />

dotati, oltre che di una solida preparazione<br />

giuridica ed economica, anche<br />

indispensabili qualità etiche e doti intellettuali,<br />

culturali, comunicative e relazionali<br />

per essere nel contempo<br />

“buoni leader e buoni manager”.<br />

Della “Lezione magistrale” del<br />

Prof. Giulio Tremonti si è potuto rilevare<br />

ancora una volta, l’acutezza con<br />

cui ha condotto la sua analisi della attuale<br />

situazione italiana, nel contesto<br />

europeo e mondiale, la chiarezza e la<br />

consequenzialità della sua esposizione<br />

e di talune sue affermazioni sui<br />

problemi più scottanti del momento.<br />

In particolare, riferendosi agli effetti<br />

dell’euro sulla economia italiana, ha<br />

affermato che la moneta unica è stato<br />

uno straordinario successo come<br />

strumento monetario ma come meccanismo<br />

di misurazione delle transazioni<br />

può definirsi un fallimento in tutta<br />

l’Europa, che poteva essere evitato<br />

se si fosse consentita la doppia circolazione<br />

lira-euro non solo per qualche<br />

mese, ma per qualche anno.<br />

di Tommaso Santamaria<br />

Gran parte della sua Relazione, peraltro,<br />

è stata tratta dal suo recente libro<br />

intitolato “Rischi fatali”, in cui si<br />

affrontano tutte le problematiche della<br />

situazione economica italiana, derivanti<br />

dal fatto che l’Europa si è trovata<br />

impreparata di fronte alla “globalizzazione”<br />

mondiale, che è entrata<br />

prepotentemente nell’Europa (una attenta<br />

lettura della pregevole pubblicazione<br />

può, pertanto, offrire maggiori<br />

elementi di informazione sugli<br />

evocati rischi fatali da controbattere).<br />

Dell’intervento del Comandante<br />

Generale, che abbiamo citato in sintesi,<br />

ha interessato molto la sua conclusione,<br />

quando si è soffermato sulla<br />

problematica relativa alla situazione<br />

infrastrutturale, ritenuta di particolare<br />

importanza, in quanto causa da<br />

tempo di segnalati disagi familiari e<br />

lavorativi del personale tutto; e sulla<br />

importanza al riguardo dell’Accordo<br />

di programma stilato in data<br />

27.12.2005 presso la Regione Lombardia<br />

per la costruzione di una nuova<br />

sede dell’Accademia e dei Comandi<br />

operativi territoriali del posto.<br />

In fondo, se lo augurano quanti<br />

hanno a cuore una delle più belle Istituzioni<br />

della Guardia di Finanza; e<br />

sono tanti.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 7


PROMOZIONI DI SOCI DELL’A.N.F.I.<br />

Valutati e dichiarati idonei dalla Commissione Superiore di Avanzamento della Guardia di Finanza del 25<br />

aprile 2005, il Presidente della Repubblica, con decreto del 30 novembre 2005, registrato all’Ufficio Centrale<br />

del Bilancio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 12 gennaio 20<strong>06</strong>, n. 324, ha conferito la<br />

promozione ai seguenti Generali di Divisione del ruolo d’Onore:<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore RIZZO Franco decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore CHIOCCHETTI Guerrino decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore VENTURINI Antonio decorrenza 1° gennaio 2004.<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore RANCHETTI Giuseppe decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore DI MARCO Pietro decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

I suddetti Gen. C.A. del ruolo d’Onore sono stati, a suo tempo, già promossi Gen. C.A. a T.O. perché ex<br />

combattenti.<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore MUSCETTA Fulvio decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore MAGGIO Antonio decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore PALLADINI Franco decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore PENNACCHINI Pasquale decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore BONATTI Luigi decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore CIMMINO Francesco decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore DEIANA Mario decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore COSIMATI Filippo decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore URSINO Ugo decorrenza 1° gennaio 2004;<br />

a Gen. C.A. nel ruolo d’Onore SANTAMARIA Tommaso decorrenza 22 settembre 2004;<br />

Con lo stesso decreto del Presidente della Repubblica sono state conferite le seguenti promozioni nel ruolo<br />

d’Onore:<br />

a Gen. D. BONI Carlo decorrenza 30 dicembre 20<strong>03</strong>;<br />

a Gen. B. CUPELLI Stefano decorrenza 19 dicembre 20<strong>03</strong>.<br />

Ai neo promossi gli auguri più sentiti della Presidenza <strong>Nazionale</strong>.<br />

Purtroppo dobbiamo registrare la scomparsa dei soci: MUSCETTA Fulvio, deceduto il 26 agosto 2005, e<br />

PALLADINI Franco, deceduto il 26 ottobre 2005, per i quali rinnoviamo alle loro famiglie il nostro più sentito<br />

cordoglio.<br />

8 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


CERIMONIA COMMEMORATIVA DEI CADUTI IN GUERRA<br />

CAPOSILE 8 dicembre 2005<br />

Come è tradizione ormai consolidata,<br />

in concomitanza dell’Assemblea annuale<br />

dei soci della Sezione ANFI di<br />

San Donà di Piave, ha avuto luogo a<br />

Caposile (VE) la cerimonia commemorativa<br />

in onore dei militari della Guardia<br />

di Finanza e delle altre Forze Armate,<br />

Caduti in guerra.<br />

La cerimonia è iniziata con la celebrazione<br />

della Santa Messa, officiata<br />

dal Cappellano Militare Capo della<br />

Guardia di Finanza di Venezia, Don<br />

Claudio Pasquali. Al termine della funzione<br />

religiosa è stato deposto un mazzo<br />

di fiori sulla Tomba del Milite Ignoto<br />

del Piave, giacente nella cripta sottostante<br />

la Chiesa.<br />

Di seguito i partecipanti si sono portati<br />

in corteo presso il vicino Monumento<br />

dei Caduti in guerra, eretto a cura della<br />

Sezione ANFI di San Donà di Piave ai<br />

margini del fiume Piave Vecchio. Dopo<br />

l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno<br />

nazionale è stata deposta una corona<br />

d’alloro al Monumento dei Caduti.<br />

Un’altra corona di alloro è stata lasciata<br />

cadere sulle acque del fiume in ricordo<br />

dei Caduti in guerra di tutte le Armi.<br />

Sono seguiti il discorso ufficiale del<br />

Presidente della Sezione di San Donà<br />

di Piave, Fin. Sergio Folador, e l’allocuzione<br />

del Col. Giulio Piller, Comandante<br />

Provinciale della Guardia di Finanza<br />

di Venezia.<br />

Alla cerimonia hanno assistito: i<br />

Sindaci dei Comuni di San Donà di Piave<br />

e di Musile di Piave con i rispettivi<br />

Gonfaloni; il Cap. Giovanni Marchione,<br />

Comandante la Compagnia della<br />

Guardia di Finanza di San Donà di Piave,<br />

accompagnato da alcuni militari in<br />

servizio; il Cap. Paolo Mazzarotto del<br />

Nucleo di Polizia Tributaria di Trento;<br />

rappresentanze delle Sezioni ANFI di<br />

Jesolo e Caorle nonché rappresentanze<br />

con labari e bandiere delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma del<br />

Basso Piave.<br />

Nelle foto:<br />

in alto: un momento della celebrazione<br />

della Santa Messa, officiata dal Cappellano<br />

Militare Capo Don Claudio<br />

Pasquali.<br />

Al centro: la deposizione di una corona<br />

di alloro al Monumento ai Caduti in<br />

guerra di Caposile.<br />

In basso: il Presidente della Sezione<br />

ANFI di San Donà di Piave con il gruppo<br />

delle rappresentanze delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma<br />

all’alzabandiera davanti al Monumento<br />

ai Caduti.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 9


All’atto dell’armistizio il I Battaglione<br />

mobilitato della R. Guardia di<br />

Finanza, dislocato nelle isole Jonie,<br />

era ripartito in cinque compagnie,<br />

stanziate a Corfù (1ª e 3ª), Santa<br />

Maura (2ª), Cefalonia ed Itaca (4ª)<br />

Zante (5ª). Il reparto, ad eccezione<br />

delle compagnie 2ª e 5ª, era inquadrato<br />

nella divisione di fanteria “Acqui”,<br />

che aveva sede ad Argostoli.<br />

Quando all’annuncio dell’armistizio<br />

i tedeschi intimarono alle truppe<br />

italiane il disarmo, l’atteggiamento<br />

dei nostri reparti non fu univoco, in<br />

quanto in base alle disposizioni impartite<br />

dal Comando Generale sin<br />

dal mese precedente, i reparti del<br />

Corpo mobilitati avrebbero dovuto<br />

attenersi agli ordini impartiti dai comandi<br />

delle unità dell’Esercito in cui<br />

erano inquadrati nelle zone di guerra.<br />

Accadde, pertanto, che mentre i<br />

presidi di Santa Maura e Zante ottemperarono<br />

all’ordine impartito dal<br />

comando della 11ª Armata di non<br />

opporre resistenza ai tedeschi, quelli<br />

dipendenti dall’ “Acqui” seguirono<br />

l’ordine della difesa ad oltranza nelle<br />

isole di Corfù e Cefalonia, che si<br />

concluse con una delle pagine più<br />

tragiche della seconda guerra mondiale.<br />

***<br />

I primi scontri con i tedeschi si<br />

ebbero a Corfù, sede del comando<br />

del I Battaglione, tenuto dal Cap.<br />

i.g.s. (incaricato grado superiore)<br />

Bernard, il giorno 13 settembre. Le<br />

truppe italiane, dopo aver subito un<br />

intenso bombardamento, passarono<br />

all’offensiva con l’ordine di aprire il<br />

fuoco contro navi ed aerei germanici<br />

che tentassero di avvicinarsi all’isola.<br />

Al Capitano Bernard fu affidato<br />

il compito della difesa del porto e di<br />

provvedere al disarmo ed alla cattura<br />

del personale tedesco che vi era<br />

dislocato. Dopo un nuovo bombardamento<br />

nella nottata, il comandante<br />

del nostro Battaglione ebbe l’incarico<br />

della difesa della “Fortezza vecchia”,<br />

dove trasferì il comando del<br />

I FINANZIERI A CORFÙ E CEFALONIA<br />

reparto. Nella notte del 23 iniziò l’attacco<br />

in forze dei tedeschi nella parte<br />

meridionale dell’isola: furono eliminate<br />

le batterie costiere italiane e,<br />

nella notte successiva, altri due<br />

gruppi tattici germanici sbarcarono<br />

convergendo su Corfù, dove entrarono<br />

al mattino ponendo fine alla resistenza<br />

italiana. Il comandante del<br />

18° fanteria, Col. Lusignani, che<br />

aveva dato l’ordine iniziale di reagire<br />

ai tedeschi, fu da questi ultimi fucilato<br />

subito dopo la cattura, mentre<br />

il Cap. Bernard fu rinchiuso con altri<br />

ufficiali nella Fortezza nuova e successivamente<br />

avviato ai campi d’internamento.<br />

Gli ufficiali italiani passati per le<br />

armi dopo la cattura furono circa<br />

una trentina.<br />

***<br />

Nell’isola di Cefalonia la rappresaglia<br />

tedesca fu ancora maggiore,<br />

esacerbata dalla difesa ad oltranza<br />

delle truppe italiane. Va evidenziato<br />

che quest’isola non ha restituito al<br />

Corpo alcun ufficiale!<br />

Alla notizia dell’armistizio, il comando<br />

dell’11ª Armata diede ordine<br />

che, qualora i tedeschi non avessero<br />

compiuto atti di violenza, non bisognava<br />

attaccarli. Tale ordine non<br />

fu gradito dalle truppe di guarnigione<br />

nell’isola che in ogni caso non<br />

avrebbero voluto cedere le armi. In<br />

questa situazione iniziarono le trattative<br />

tra il Gen. Gandin, comandante<br />

della Divisione “Acqui”, ed il comandante<br />

tedesco; quando le richieste<br />

di quest’ultimo divennero sempre<br />

più pressanti, il Gen. Gandin<br />

cercò di prendere tempo, interpellando<br />

tutti gli ufficiali presenti. Nel<br />

frattempo giunse la notizia che erano<br />

state catturate due nostre batterie<br />

e che a Santa Maura era stato fucilato<br />

il Colonnello comandante le<br />

truppe della guarnigione. Era la goccia<br />

che fece traboccare il vaso:<br />

quando due motozattere, provenienti<br />

da Patrasso, cercarono di sbarcare<br />

ad Argostoli, le nostre batterie<br />

di Espedito Finizio<br />

aprirono il fuoco affondandone una<br />

mentre nel porto venivano catturati i<br />

primi tedeschi.<br />

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre<br />

il Gen. Gandin indisse un referendum<br />

tra i suoi uomini: il responso<br />

fu unanime, non si dovevano<br />

cedere le armi ai tedeschi. I finanzieri<br />

dislocati a difesa costiera<br />

perteciparono attivamente ai combattimenti,<br />

sostenuti dagli elementi<br />

dell’Esercito cui erano aggregati,<br />

quando dal 15 settembre i tedeschi<br />

iniziarono l’attacco in forze. I finanzieri<br />

che venivano catturati con le<br />

armi in pugno erano fucilati sul posto.<br />

Le funzioni di comandante di presidio<br />

furono assunte dal comandante<br />

della Compagnia del Corpo, Cap.<br />

La Rosa, sotto l’incessante azione<br />

aerea nemica, a causa della quale<br />

rimase gravemente ferito il Sottotenente,<br />

anche lui del Corpo, Triolo.<br />

Nel corso delle esecuzioni in<br />

massa, seguite alla capitolazione<br />

della guarnigione, tutti gli ufficiali<br />

della Guardia di Finanza nell’isola<br />

furono uccisi, compreso il Sottotenente<br />

Triolo, prelevato dall’ospedale<br />

e portato al luogo della fucilazione.<br />

Al I Battaglione fu concessa la<br />

Medaglia d’Oro al Valor Militare alla<br />

Bandiera.<br />

Medaglia d’Oro al I Battaglione<br />

mobilitato<br />

“Temprato in numerosi aspri<br />

combattimenti, tenace nelle lotte<br />

più cruente, temerario negli ardimenti,<br />

pervaso da indomito spirito<br />

guerriero, teneva fede alle leggi<br />

dell’onore militare e, a fianco<br />

dei reparti della “Divisione Acqui”<br />

nella tragica ed eroica resistenza<br />

di Cefalonia e Corfù, dava largo,<br />

generoso contributo di sangue,<br />

battendosi in condizioni disperate<br />

ed immolandosi in glorioso olocausto<br />

alla Patria”.<br />

(Cefalonia-Corfù, 9-25 settembre<br />

1943)<br />

10 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


RICORDATO IL CAPITANO CARLO BLENGIO<br />

MEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.<br />

Alla presenza del Comandante<br />

Regionale e del Comandante Provinciale,<br />

il giorno 13 dicembre 2005, in<br />

Alessandria, presso la nuova sede<br />

del Comando Provinciale della Guardia<br />

di Finanza, ha avuto luogo la cerimonia<br />

di scoprimento di una targa<br />

commemorativa in onore del Capitano<br />

Carlo Blengio, decorato con Medaglia<br />

di Bronzo al Valor militare con<br />

la seguente motivazione:<br />

“Durante un combattimento resistette<br />

con grande coraggio a numerose<br />

forze nemiche e fu ultimo della sua<br />

squadra a lasciare la linea del fuoco.<br />

Ferito dette prova di serena calma”.<br />

Madrina della cerimonia la Signora<br />

Ermelinda Blengio, unica discendente<br />

dell’ufficiale. Nato a Ristagno in<br />

provincia di Alessandria nel 1894, vestendo<br />

la divisa della Guardia di Finanza<br />

partecipò con onore ad entrambi<br />

i conflitti mondiali. In particolare<br />

nella Grande Guerra, sul fronte<br />

orientale, con il grado di sottobrigadiere<br />

terra, si distinse in un atto eroico<br />

che gli valse la concessione della<br />

medaglia su riportata.<br />

Quel gesto di straordinario coraggio,<br />

unito alla serena consapevolezza<br />

dei propri doveri e della ferma determinazione,<br />

ha sempre contrassegnato<br />

lo stile di vita di Carlo Blengio che<br />

seppe, con uguale rigore ed onore,<br />

distinguersi anche nel servizio prestato<br />

in tempo di pace nel Corpo.<br />

A ricordo di Carlo Blengio le <strong>Fiamme</strong><br />

<strong>Gialle</strong>, in servizio ed in congedo,<br />

della Provincia di Alessandria hanno<br />

voluto intitolare la targa commemorativa<br />

posta nell’ingresso principale della<br />

sede del Comando Provinciale di<br />

Alessandria, deponendovi una corona<br />

d’alloro.<br />

Il Generale Giuseppe Mango, Comandante<br />

Regionale della Guardia di<br />

Finanza del Piemonte, accompagnato<br />

dal Comandante Provinciale Colonnello<br />

Antonio Lupia, ha poi incontrato<br />

il personale in servizio alla sede<br />

di Alessandria, le rappresentanze dei<br />

reparti esterni operanti in provincia<br />

nonché i componenti delle Sezioni<br />

ANFI esistenti nello stesso territorio.<br />

Nella circostanza il Comandante<br />

Regionale ha tratteggiato l’attuale<br />

configurazione della Guardia di Fi-<br />

nanza quale Corpo di Polizia non più<br />

prevalentemente tributaria bensì economico-finanziaria,<br />

proiettato verso<br />

l’Unione Europea. Così, in futuro, particolare<br />

attenzione sarà rivolta al controllo<br />

delle uscite del bilancio europeo,<br />

nazionale e degli enti locali; oltre<br />

ad una serie di altri programmi operativi<br />

su vari comparti in cui attualmente<br />

sembrano annidarsi le maggiori insidie<br />

all’economia ed alla finanza in generale.<br />

I programmi sunteggiati sopra,<br />

di Tito Marini<br />

Nelle foto:<br />

In alto, da sinistra, il Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI per il Piemonte e la Valle d’Aosta<br />

e Presidente della Sezione ANFI di Alessandria, Cap. Tito Marini, la Madrina<br />

della cerimonia, Sig.ra Ermelinda Blengio, il Comandante Regionale della Guardia<br />

di Finanza, Gen. B. Giuseppe Mango, il Comandante Provinciale di Alessandria,<br />

Col. Antonio Lupia e alcuni rappresentanti della Sezione ANFI di Alessandria,<br />

durante l’esecuzione dell’Inno <strong>Nazionale</strong>.<br />

In basso, il Comandante Provinciale, Col. Lupia, durante il suo intervento.<br />

ripresi anche dalla stampa locale, evidenziano<br />

l’adeguamento del Corpo<br />

all’evolversi dell’economia, proiettata<br />

verso la “globalizzazione”, con conseguente<br />

allargamento delle insidie elusive<br />

ed evasive dei tributi ma ancor<br />

più della libera concorrenza e di tutte<br />

le regole proprie della sana amministrazione<br />

economica di cui si avverte<br />

un marcato bisogno. Argomenti, questi,<br />

di cocente attualità e d’interesse<br />

generale non solo per l’Italia.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 11


RICORDATO AD ACQUI TERME IL 57° ANNIVERSARIO<br />

DI FONDAZIONE DELLA SEZIONE<br />

Organizzato dal Direttivo della Sezione<br />

di Acqui Terme, in data 8 dicembre<br />

u.s. si è tenuto il pranzo sociale<br />

di fine anno presso il Ristorante<br />

“Belvedere” di Denice (AL).<br />

Al lieto incontro conviviale hanno<br />

partecipato numerosi soci della Sezione,<br />

rappresentanze delle Sezioni<br />

di Alessandria, Novi Ligure e Tortona<br />

e, per il servizio attivo, il Comandante<br />

della Tenenza di Acqui Terme, Ten.<br />

Giovanni Marchetti.<br />

Durante il pranzo in un’atmosfera<br />

di commozione, è stato festeggiato il<br />

57° anniversario di istituzione della<br />

Sezione avvenuta il 31 ottobre 1948<br />

“in un tetro e piovoso pomeriggio”,<br />

come è risultato da un manoscritto<br />

rinvenuto casualmente agli atti, dal<br />

quale risulta promotore e quindi Presidente<br />

della Sezione l’ex Maresciallo<br />

Cav. Raffaele Acanfora.<br />

Ospite d’onore, per l’occasione, è<br />

stato il figlio del fondatore, l’Avv.<br />

Osvaldo Acanfora, del Foro di Acqui<br />

Terme, il quale, in una breve e commossa<br />

allocuzione, ha ricordato l’attaccamento<br />

alle <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> e lo<br />

spirito di Corpo che animava il proprio<br />

genitore, deceduto nel 1975.<br />

Per suo desiderio, l’Avv. Acanfora<br />

è stato iscritto alla Sezione quale socio<br />

simpatizzante.<br />

Nella fotografia, con il Direttivo, il Presidente,<br />

Fin. Cav. Antonio Luciano, e il Comandante<br />

della Tenenza e gentile Signora.<br />

RUSSIA 20<strong>06</strong> - PELLEGRINAGGIO DELLA MEMORIA<br />

Il Brig. Cav. Aurelio De Zolt, già<br />

Comandante del S.A.G.F. presso la<br />

Tenenza della Guardia di Finanza di<br />

Bormio e oggi socio della Sezione<br />

ANFI omonima, veniva richiesto dal<br />

Cav. Renato Buselli, del Gruppo<br />

A.N.A. di Verona, come coordinatore<br />

di un pellegrinaggio in Russia.<br />

La spedizione, che ha avuto luogo<br />

dal 14 al 23 gennaio 20<strong>06</strong>, aveva lo<br />

scopo di ripercorrere lo stesso itinerario<br />

delle nostre Forze Armate durante<br />

la ritirata dal Don a Nikolajewka su<br />

una distanza di circa 200 chilometri.<br />

Questo percorso è stato effettuato<br />

in parte a piedi e in parte con gli sci da<br />

fondo a una temperatura media di -40<br />

gradi nelle stesse condizioni climatiche<br />

dell’anno 1943, inizio della ritirata.<br />

Durante il percorso sono state commemorate<br />

le fosse comuni, deposte<br />

corone di fiori sul fiume Don e presso<br />

le Steli erette in memoria dei Caduti,<br />

nonché visitate scuole, asili e orfanotrofi<br />

con il beneficio di una cordiale accoglienza<br />

della popolazione locale.<br />

Il Brig. De Zolt è stato invitato in<br />

rappresentanza della Guardia di Finanza<br />

e degli Alpini della Regione<br />

Lombardia.<br />

Sotto il passaggio della ferrovia di<br />

Nikolajewka, teatro dell’ultima battaglia<br />

dove rimasero sulla neve circa<br />

8.000 soldati di ogni rappresentanza,<br />

sono state raccolte delle pietre, che<br />

sono state donate al Museo degli Alpini<br />

di Bormio e Valdisotto.<br />

Nella foto il Cav. De Zolt e il Cav.<br />

Buselli posano per una foto ricordo, a<br />

- 40 gradi, su un Cippo eretto in ricordo<br />

dei Caduti.<br />

12 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


LA SEZIONE ANFI DI ALGHERO RICORDA IL 63° ANNIVERSARIO<br />

DELLA SCOMPARSA DEL V.B. MARE ANTONIO SANNA<br />

Il 20 gennaio 20<strong>06</strong> la Sezione ANFI<br />

di Alghero ha ricordato l’eroico sacrificio<br />

del Vicebrigadiere mare Antonio<br />

Sanna, perito assieme ad altri 14 finanzieri<br />

nell’affondamento, nel Mar<br />

Mediterraneo, del R. Dragamine 36 avvenuto<br />

il 20 gennaio 1943; eroico sacrificio<br />

compiuto per salvare numerose<br />

altre vite umane e per il quale è stata<br />

concessa la Medaglia d’Oro al V.M. alla<br />

Bandiera del Dragamine 36 del Corpo<br />

della Guardia di Finanza.<br />

La cerimonia è iniziata con una Santa<br />

Messa, celebrata dal Cappellano Don<br />

Giuseppe Curcu, alla quale ha assistito<br />

anche la sorella del V.Brig. Sanna,<br />

Sig.ra Anna, che ha ringraziato tutti i<br />

convenuti per la partecipazione alla cerimonia<br />

commemorativa in onore del fretello<br />

defunto, e conclusasi con la deposizione<br />

di una corona d’alloro sulla Lapide<br />

eretta a ricordo dell’avvenimento.<br />

Alla manifestazione, che ha avuto<br />

grandissima risonanza, hanno partecipato:<br />

il Sindaco di Alghero, Avv. Marco<br />

Tedde, l’Assessore Prof. Antonello Muroni<br />

e diversi Consiglieri; il Comandante<br />

Provinciale della Guardia di Finanza<br />

di Sassari, Ten. Col. Giovanni Casadidio;<br />

il Comandante dell’Aeroporto Militare<br />

di Alghero, Ten. Col. Salvatore<br />

Becciu; il Comandante della Tenenza<br />

di Alghero, Ten. Carmelo D’Andrea,<br />

con diversi finanzieri; il Comandante<br />

della Sezione Operativa Navale, Cap.<br />

Alessandro Cavalletti con numerosi finanzieri<br />

di mare; i Presidenti delle Sezioni<br />

ANFI di Sassari, Bosa, Thiesi,<br />

con numerosi soci, e la rappresentanza<br />

dell’<strong>Associazione</strong>, piuttosto numerosa,<br />

dell’Aeronautica militare di Alghero,<br />

nonché le rappresentanze di numerose<br />

altre Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma locali.<br />

Nelle foto: In alto: il gruppo dei partecipanti<br />

alla cerimonia mentre si porta<br />

presso la targa posta a ricordo del<br />

Vice Brigadiere Antonio Sanna.<br />

Al centro: da destra il M.M. Salvatore<br />

Pittalis, alfiere della Sezione di Thiesi;<br />

il Presidente della Sezione di Sassari,<br />

App. Otello Ferrini; il Presidente della<br />

Sezione di Bosa, App. Sebastiano<br />

Deriu; il Labaro della Sezione dell’<strong>Associazione</strong><br />

Aeronautica; l’alfiere della<br />

Sezione di Alghero, App. Francesco<br />

Cais, sostano sotto la Lapide posta a<br />

ricordo del V.Brig. Antonio Sanna.<br />

In basso: la Sig.ra Anna Sanna ringrazia i partecipanti alla commemorazione tra cui: il Sindaco di Alghero, Dott. Marco Tedde,<br />

il Ten. Col. Giovanni Casadidio, il Gen. B. Pasqualino Carboni, socio della Sezione ANFI di Alghero, il Presidente della<br />

Sezione di Alghero, App. Leonardo Riu, l’Assessore Antonello Muroni, il Ten. Col. Salvatore Becciu.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 13


L’urlo aveva qualcosa di disumano<br />

che mi atterriva “Proveniva dalla<br />

parte bassa del Paese somigliante<br />

ad un Presepio” ,da quelle case antiche<br />

sparse come pecore sull’erto<br />

pendio erboso.<br />

Ordinariamente annunziava la fine<br />

tragica di un familiare fatto a<br />

pezzi dal grisou dentro il ventre orrido<br />

di una miniera di carbone del<br />

Colorado. Quasi dopo confermava<br />

la ferale notizia, giunta per posta<br />

dopo un mese dall’invio, il tocco<br />

della campana grande della Chiesa,<br />

lento e struggente. Un destino<br />

s’era compiuto! E quel destino significava<br />

il mutar della vita, essendo<br />

venuta meno la preziosa risorsa<br />

veniente da oltre oceano. E la morte<br />

di quello sventurato portava il lutto<br />

in tutte le famiglie, in qualche modo,<br />

diretto o lontano, fra loro apparentate.<br />

Capitava ogni tanto, tuttavia, che<br />

l’urlo fosse un urlo di gioia salvifica<br />

a ragione della concessione della<br />

“carta cittadina” (cioè della cittadinanza<br />

americana) ad un padre di<br />

famiglia, ad un fratello, ad un fidanzato.<br />

In tal caso, con lo stesso amor di<br />

Patria con cui era andato all’assalto<br />

in salita contro il nemico sull’Ortigara,<br />

alla stessa maniera un invalido<br />

di guerra spuntava dal vicolo pure<br />

in salita suonando la “Canzone del<br />

Piave” e “Monte Grappa... Tu sei la<br />

mia Patria”. Inni, quello e questo,<br />

molto cari al cuore degli Abruzzesi,<br />

ricordando loro i padri ed i figli Alpini<br />

caduti nel primo e nel secondo<br />

conflitto mondiale, scolpiti con nome,<br />

cognome e grado sul bel Monumento<br />

del Paese.<br />

Quella “Carta” mutava il destino<br />

di tanta povera gente; apriva ad essa<br />

un fremito di nuova vita e di forte<br />

speranza nella prospettiva di<br />

metter piede nella Terra Promessa:<br />

l’America. Per bene intenderci, era<br />

il tempo in cui, usciti con le ossa rotte<br />

dalla grande depressione del<br />

VA’ PENSIERO...<br />

1929, pur in un mare di miseria e,<br />

forse proprio per questo, la nostra<br />

moneta faceva aggio sul biglietto<br />

verde americano: 1 Lira contro 1,20<br />

dollari USA. Sostanzialmente come<br />

oggi avviene con l’Euro, ma a condizioni<br />

socio-economiche profondamente<br />

diverse.<br />

Di qui la straordinaria capacità di<br />

quella “Carta”, attraverso l’emigrazione,<br />

di ribaltare e sconfiggere un<br />

destino ex natura adversus in una<br />

tenue luce di speranza. Ignazio Silone<br />

e Benedetto Croce sono gli insuperabili<br />

esegeti di quel tempo. Ed<br />

appunto a quel tempo risale lo<br />

struggente refrain: “Partono i bastimenti…/e<br />

te ne vai lontano…: lontano<br />

da chistu core…/ napoletane…/Santa<br />

Lucia/lontan da<br />

te…/quanta malincunia…”. E ce<br />

n’era un altro di refrain, non meno<br />

struggente: “Mamma…mamma…/<br />

dammi cento Lire…/che in America<br />

voglio andar…”. Cento Lire io te le<br />

do ma in America no no no no”.<br />

Quei sentimenti, quella passione,<br />

quell’amore sono, ahimè, spariti<br />

dalla faccia della terra, travolti da<br />

una volgarità rivoltante.<br />

Ed io, invece, dalle colonne del<br />

nostro Periodico, li “passo in rassegna”<br />

con Voi, Lettori, perché NON<br />

muoiano.<br />

Conservo un esemplare autentico<br />

di quel “tesoro” in filigrana, color<br />

verde-azzurro, recante un grosso<br />

timbro su ceralacca rossa del Dipartimento<br />

di Stato e quello della<br />

“Regia Dogana di Napoli”, rilasciato<br />

a mio nonno Nicola come me, “Citizen<br />

of United States of America”. Vi<br />

appare un Uomo smunto, intimorito,<br />

sfiancato dalla fatica, con i polmoni<br />

carichi di polvere nera, “moner” (minatore),<br />

“unlettered” (analfabeta) ed<br />

una piccola croce, la sua firma, tremolante,<br />

assieme a quella di due<br />

testimoni.<br />

Uscì vivo ma con le ossa rotte<br />

dallo scoppio del nefasto grisou per<br />

il solo caso che quel giorno, anzi-<br />

di Nicola Morelli<br />

ché scavare le vene di carbone a<br />

400 metri, era stato destinato a<br />

“quota five” ove, munito di un apposito<br />

arnese, infilzava i serpenti a sonagli<br />

che trovava aggrovigliati al riparo<br />

delle fraglie del terreno. Una<br />

soddisfazione nella vita, però, se la<br />

prese. Dopo 40 anni di tenebre, seduto<br />

attorno al camino, vide entrare<br />

in casa un energumeno in divisa. Il<br />

Paese, nel settembre 1943, era occupato<br />

dai tedeschi, a poche diecine<br />

di chilometri dalla linea del Sangro.<br />

Quel gentiluomo, sfondata la<br />

porta chiusa con il ferro filato, gli<br />

urlò: “tu sei mirricano”. E il poveretto<br />

altro non fece che mostrargli la<br />

tessera di razionamento del pane<br />

con un vistoso timbro del Comune.<br />

Si acquietò subito perché il timbro<br />

per stimolo genetico, è sempre rispettato.<br />

Pieno di grappa se ne stava<br />

andando. E fu allora che il mio<br />

eroico vecchietto, gli gridò dietro<br />

“heil Hitler” mettendo la mano di<br />

piatto all’altezza del cavallo dei<br />

pantaloni. Ultima protesta di un Uomo<br />

dabbene contro la violenza e la<br />

follia di un mammifero occupante.<br />

Viveva con la moglie e nove figli<br />

nel suburbio napoletano; lo chiamavano<br />

“Rasputino” per via della barba<br />

incolta simile a fili di seta, ma ne<br />

era l’esatta antitesi per avere un<br />

cuore inteso al bene della gente e<br />

non certamente all’intrigo di una<br />

Corte imperiale.<br />

Per sbarcare il lunario e mantener<br />

nitida la differenza fra pranzo e<br />

cena, amava arrotondare le miserabili<br />

entrate che gli derivavano dalla<br />

vendita di merluzzi e calamari “a rate”<br />

nell’entroterra vesuviano una<br />

volta “freschi”, amabilmente denominati<br />

“alle vongole”, stampava<br />

passaporti falsi con un torchietto a<br />

manovella, da lui stesso costruito.<br />

Quei passaporti, miracolo di una intelligenza<br />

nata dalla miseria come<br />

acqua sorgiva, erano fatti così bene<br />

che era impossibile distinguerli da<br />

quelli veri. Li fabbricava nei limiti<br />

14 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


delle necessità della Famiglia e poi<br />

riponeva l’arnese dentro il cascinotto<br />

delle galline. Quando si accorse<br />

che la vendita “tirava” e che il miracolo<br />

richiamava la gente da ogni<br />

parte, che da folla diventò calca,<br />

pentito del suo agire criminale,<br />

spaccò tutto. E del torchietto non rimase<br />

nulla che fosse utilizzabile.<br />

Fu un falsificatore o un benefattore?<br />

Segmento di criminalità o<br />

frammento di umanità? Alla moglie<br />

che lo rimproverava di non stampare<br />

dollari falsi anziché passaporti, rispose:<br />

“Amore mio, stampando<br />

passaporti a venti lire l’uno, campiamo<br />

noi e diamo la speranza di<br />

campare meglio in America alla povera<br />

gente che li acquista. Sfornando<br />

dollari falsi divento un traditore<br />

dell’America”.<br />

Con quei documenti contraffatti<br />

molte Famiglie misero piede nella<br />

nuova Terra, lavorò, prolificò, sfuggendo<br />

ad un destino amaro.<br />

Lacrime e gioia, gioia e lacrime,<br />

stupefacente ossimoro, si confondevano<br />

così in una osmosi senza<br />

profili, diventando un grumo di dolore,<br />

di passione e, già, di accorata<br />

nostalgia.<br />

L’ultimo giorno nella casa degli<br />

avi era il più penoso, il più lungo. Bisognava<br />

salutare tutte le Famiglie,<br />

l’un l’altra apparentate “latu sanguine”,<br />

come ho detto e, nell’occasione,<br />

invitarle alla “gran buffe” del tardo<br />

pomeriggio, a tavole già imbandite<br />

a festa.<br />

Era l’ultimo saluto prima dell’imbarco<br />

sul “bastimento” a Napoli. La<br />

piccola Comunità perdeva forse per<br />

sempre un suo membro, una parte<br />

di sé nel fragore degli auguri, dei<br />

baci e degli abbracci, piangeva e rideva,<br />

rideva e piangeva soffiandosi<br />

il naso con il fazzolettone della spesa.<br />

Talché la partecipazione ad un<br />

evento tanto atteso (la cittadinanza<br />

USA), difficilmente era distinguibile<br />

dalla partecipazione ad un “consolo”<br />

funerario, ma ciò beninteso non<br />

impediva alla calca di mettere i piedi<br />

sotto i lunghi tavoli per un’occasione<br />

che non andava perduta; lacrime<br />

o non lacrime.<br />

Enormi piatti di “chitarra” abruz-<br />

zese, fatta a mano, piombavano su<br />

quei tavoli del retroterra, mentre le<br />

damigiane di vino (cotto, 14°), vuote,<br />

venivano portare fuori della porta,<br />

allineate e coperte come una<br />

squadra fucilieri.<br />

Attorno alle tre del mattino l’acme<br />

della tradizione si prestava a<br />

nuova vita! Ma qualcosa riportava i<br />

cerebri alterati dalla inusuale libagione<br />

alla realtà della partenza imminente.<br />

Scemava il tono del lieto<br />

incontro per far luogo ad una compostezza<br />

più consona al grande<br />

momento del distacco, ormai vicino.<br />

“ADDIO, monti sorgenti dall’acque<br />

ed elevati al cielo” bisbigliava la<br />

dolce Lucia, sopraffatta dalla commozione,<br />

allontanandosi dalla riva;<br />

“ADDIO torrenti dei quali distingue<br />

lo scroscio come il suono delle voci<br />

domestiche…quanto è triste il passo<br />

di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana…!”.<br />

“ADDIO, casa mia, dove, con un<br />

pensiero occulto, s’impara a distinguere<br />

dal rumore dei passi comuni,<br />

il rumore di un passo aspettato con<br />

rossore”.<br />

“ADDIO, Chiesa, dove l’animo<br />

tornò tante volte sereno cantando le<br />

lodi del Signore. Dove lo spirito sereno<br />

del cuore doveva essere solamente<br />

benedetto e l’amor venir comandato”.<br />

Alla stessa maniera della dolce<br />

Lucia Mondella, bella ragazza lombarda,<br />

di cui Don Rodrigo incanutiva,<br />

il candidato “Citizen of USA”,<br />

avvicinandosi dolorosamente l’ora<br />

del distacco, s’alzò dalla sedia e<br />

disse: “ADDIO, Terra generosa,<br />

che mi desti il pane bianco nella<br />

malattia e la polenta in salute”. “AD-<br />

DIO, Padre mio che mi crescesti innamorato<br />

dell’Italia, nella sacralità<br />

del dovere e dell’onesta”. “ADDIO,<br />

Madre adorata, che mi desti alla luce<br />

con una pentola di acqua calda<br />

fra il gemere della tormenta nel camino”.<br />

“ADDIO, Moglie mia, compagna<br />

fedele nella gioia e nel dolore,<br />

lembo di cielo celeste della mia vita”.<br />

“ADDIO, Figli miei: Ardito, Firmato,<br />

Samuele, Diodato, Abramo,<br />

piccola Cecilia. Mi allontano da Voi<br />

per offrirvi un destino migliore. Anche<br />

se lontano, tutti vivrete con me<br />

con il battito del mio cuore”. “AD-<br />

DIO, Amici e Parenti, siate forti e<br />

gentili pur nelle avversità”.<br />

Il “diretto” per Napoli (si fa per dire)<br />

arrivava puntuale alle <strong>06</strong>,00, come<br />

arriva puntuale il destino di ogni<br />

essere umano; la puntualità dei treni<br />

essendo, in quel tempo, orgoglio<br />

della Nazione.<br />

Il sacco con i poveri indumenti di<br />

ricambio volò attraverso il finestrino<br />

della II classe e, poi, abbracciamenti<br />

da ogni parte, baci ed abbracci<br />

ancora, le porte non chiuse<br />

del convoglio sbattute con forza,<br />

quasi con violenza, per dolore o per<br />

protesta. Il capostazione suona la<br />

trombetta d’ordinanza che dà l’avviso<br />

di partenza. Il macchinista s’affaccia<br />

al finestrino e, annuendo, tira<br />

la cordicella sbuffando tre fischi<br />

acutissimi, aritmicamente. Il vecchio<br />

Alpino dell’Ortigara attacca il<br />

suo bombardino, ancora una volta,<br />

le note del “Piave”, che si dissolvono<br />

nella valle sottostante alla Stazione<br />

ferroviaria (mt. 1050).<br />

Il treno s’avvia in salita fra vapori<br />

e stridor di rotaie, verso Napoli.<br />

Tutto si è compiuto o tutto è da<br />

compiersi e nessuno lo sa, meno<br />

ancora una famiglia che prega e<br />

che spera.<br />

“Ansimando fuggìa la vaporiera…mentr’io<br />

cosi piagnea entro il<br />

mio cuore” (Carducci), fra pini folti<br />

“irti e divini” (D’Annunzio).<br />

Mesta, la gente accorsa torna alle<br />

case antiche appollaiate sull’erto<br />

pendio erboso, fra Gran Sasso e<br />

Maiella.<br />

Carica di Carità, ridondante<br />

Umanità, Forte e Gentile.<br />

Nota: Come afferma l’Autore,<br />

Nicola Morelli, l’articolo è stato<br />

battuto “in diretta” dai sentimenti<br />

e dal cuore; ha una ispirazione<br />

deamicisiana, da “Libro Cuore”,<br />

ma esprime il reflusso di un mondo<br />

antico, che tanto avvince, ponendolo<br />

a confronto con le nequizie<br />

di quello odierno.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 15


FRUGANDO NEL PASSATO<br />

FOGLI EDGARDO - MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE<br />

Fogli Edgardo lo abbiamo incontrato<br />

per caso tra le righe dei libri<br />

che parlano della 2ª guerra<br />

mondiale, consultando lunghi elenchi<br />

dei caduti e decorati, andando<br />

a cercare le sepolture dei dispersi.<br />

Le notizie su Fogli Edgardo raccolte<br />

sino ad ora sono poche, ma<br />

una cosa è certa è Medaglia d’Oro<br />

al Valor Militare.<br />

Altro punto fermo, è stato un<br />

soldato di finanza in gioventù e dopo<br />

un lungo silenzio riappare nel<br />

momento peggiore della storia d’Italia<br />

l’8 settembre 1943, per chiudere<br />

eroicamente la sua esistenza<br />

terrena il 29 gennaio 1945, donando<br />

la vita alla Patria.<br />

In una recente pubblicazione<br />

dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore<br />

dell’Esercito, il Fogli è compreso<br />

nell’elenco dei militari decorati<br />

di Medaglia d’Oro al Valor Militare<br />

con la qualifica “Guardia di Finanza<br />

- Finanziere partigiano combattente”.<br />

Qui di seguito, per dovere di<br />

cronaca, riporto quanto ufficialmente<br />

noto dell’Eroico combattente,<br />

per notizia dei nostri lettori:<br />

MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA<br />

D’ORO AL VALOR MILITARE<br />

Fogli Edgardo, nato nel 1901<br />

a Comacchio (Ferrara).<br />

Valoroso combattente partigiano<br />

partecipava tra i primi al<br />

movimento di resistenza rivelando<br />

alte doti di combattente, di<br />

organizzatore e di trascinatore.<br />

Con il suo battaglione partecipava<br />

alle imprese più ardue nella<br />

difficile e infida zona delle valli,<br />

distruggendo i traghetti avversari<br />

e provocando gravi perdite<br />

in uomini e materiali. Attivamente<br />

ricercato veniva infine catturato<br />

e nonostante fosse sottoposto<br />

a feroci sevizie, non una pa-<br />

rola usciva dalle sue labbra che<br />

potesse nuocere alla Resistenza,<br />

finché il nemico, inferocito<br />

per tanta, splendida forza d’animo,<br />

barbaramente lo trucidava.<br />

Nobilissimo esempio di adamantina<br />

fierezza e di ardente amor di<br />

Patria.<br />

Comacchio (Ferrara), 29 gennaio<br />

1945 (D.P. 11 settembre<br />

1968).<br />

Nato da famiglia numerosa in<br />

modeste condizioni economiche,<br />

dopo aver frequentato le scuole<br />

elementari d’obbligo coadiuvò il<br />

padre nel mestiere di bottaio. All’età<br />

di 19 anni si arruolò volontario<br />

nella Guardia di Finanza di Terra,<br />

con la ferma di tre anni. Al termine<br />

del periodo di addestramento presso<br />

la Legione Allievi, il 1° giugno<br />

1920 fu assegnato alla Legione<br />

Territoriale di Genova, poi a quella<br />

di Firenze e quindi al Centro di Mobilitazione<br />

di Bologna dove il 15<br />

marzo 1923 fu congedato per fine<br />

Edgardo Fogli<br />

a cura di Enzo Climinti<br />

ferma passando nella forza in congedo<br />

della Guardia di Finanza.<br />

Durante il congedo, nel ventennio<br />

fascista, svolse attiva propaganda<br />

contro il “regime”, in Italia e<br />

all’estero, subendo di conseguenza,<br />

alcune condanne, che ne fecero<br />

un perseguitato politico.<br />

Dopo l’armistizio dell’8 settembre<br />

1943, partecipò tra i primi alla<br />

resistenza con la 35° brigata partigiana<br />

“Garibaldi” nelle valli di Comacchio,<br />

sino a che, catturato dai<br />

tedeschi, venne fucilato il 29 gennaio<br />

1945.<br />

Nel dopoguerra l’amministrazione<br />

comunale gli ha intitolato una<br />

strada della città di Comacchio.<br />

FONTI:<br />

- Le medaglie d’oro al Valor Militare<br />

– Vol. III 1941/81;<br />

- I militari nella guerra partigiana<br />

in Italia 1943/45 S.M.E. – Ufficio<br />

storico – Roma 1998 pag. 319;<br />

- Foglio matricolare Distretto Militare<br />

di Bologna.<br />

16 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


SANTA MESSA PER I DEFUNTI CELEBRATA PRESSO IL<br />

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME A DONGO<br />

Il 19 novembre 2005 presso il<br />

Santuario della Madonna delle Lacrime<br />

in Dongo, il Presidente della Sezione,<br />

Cav. Giorgio Petruzzellis, e il<br />

Consiglio Direttivo della Sezione hanno<br />

fatto celebrare una S.Messa a suffragio<br />

dei <strong>Finanzieri</strong> defunti.<br />

La S.Messa è stata celebrata da<br />

Padre Carmelo Lo Cicero, Superiore<br />

del Convento dei Frati Francescani.<br />

Alla cerimonia hanno preso parte<br />

Autorità civili, religiose e militari: il<br />

M.M. della Guardia di Finanza Privitera<br />

ed altri militari della Brigata di Dongo;<br />

il Comandante della Stazione Carabinieri<br />

di Dongo; il Presidente della<br />

Comunità Montana Altolario dott. Spinola;<br />

il Sindaco di Dongo Virgilio Lillia;<br />

il Sindaco di Germasino Dino<br />

Chiarori; il Parroco di Dongo Don Angelo<br />

Pozzi; le varie Sezioni combattentistiche<br />

e d’Arma; le Sezioni ANFI<br />

limitrofe ed i parenti dei finanzieri defunti.<br />

E’ intervenuta anche la madrina<br />

della Bandiera, Sig.ra Angela Montini<br />

in Maffia, figlia dell’App. Giovanni Montini<br />

con il consorte Sig. Mario Maffia.<br />

La foto mostra i convenuti fotografati<br />

nell’interno del Santuario.<br />

LA PREMIATA SOCIETÀ FILARMONICA<br />

“ANGIOLO DEL BRAVO” HA LA PROPRIA SEDE<br />

Finalmente dopo tante peripezie e<br />

traslochi la Premiata Società Filarmonica<br />

“Angiolo Del Bravo” ha la propria sede<br />

definitiva costruita in La Scala di San<br />

Miniato, Piazza C. Capoquadri.<br />

Il merito di tutto questo va al Presidente<br />

della predetta Filarmonica, Brig.<br />

Andrea Gronchi, socio della Sezione<br />

ANFI di San Miniato, in cui ricopre anche<br />

la carica di consigliere.<br />

Questa vicenda ha destato vasta<br />

eco a livello regionale con articoli a caratteri<br />

cubitali nei vari giornali, come La<br />

Nazione, Tirreno ecc.<br />

Iniziata nel 2002 quando Angiolo Del<br />

Bravo ebbe lo sfratto da un’altra sede,<br />

la Filarmonica subì varie vicissitudini<br />

che costrinsero il Consiglio della stessa<br />

a prendere una decisione molto drastica:<br />

quella di costruire ex novo un fabbricato<br />

per la propria sede, con tutti i rischi<br />

economici che ne potevano derivare.<br />

Con i contributi della Cassa di Risparmio<br />

di San Miniato, del Comune,<br />

della popolazione e degli stessi soci,<br />

l’impresa si è avverata.<br />

Alla cerimonia, alla quale è intervenuta<br />

tutta la popolazione, dopo una breve<br />

descrizione di cifre e circostanze fatta<br />

dal Gronchi, hanno parlato il Vescovo<br />

di San Miniato, S.E. Mons. Fausto Tardelli,<br />

il Sindaco Prof. Angelo Frosini e<br />

vari Assessori. Tutti hanno messo in risalto<br />

le capacità e l’onestà del Presidente<br />

della Banda, Brig. Andrea Gronchi,<br />

socio e consigliere della Sezione<br />

ANFI di San Miniato. Resta, comunque,<br />

la soddisfazione che l’incarico di Presidente<br />

della Banda, fra le tante altre personalità<br />

locali, è stato dato proprio ad<br />

un Brigadiere della Guardia di Finanza,<br />

ora in congedo, che lo ha espletato fino<br />

in fondo con il massimo rigore della tra-<br />

sparenza e dell’onestà.<br />

Per questo il Brig. Gronchi ha riscosso<br />

un vivo plauso da tutte le Autorità religiose,<br />

politiche e civili interessate.<br />

Nella foto: S.E. Mons. Fausto Tardelli<br />

durante la cerimonia con il Sindaco<br />

ed altre personalità ed il Brig. Andrea<br />

Gronchi (indicato da una freccia),<br />

dietro al quale vi è il Presidente della<br />

Sezione ANFI di San Miniato, il M.M.A.<br />

Cav. Giovanni Tempestini.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 17


SERVIZIO DI VOLONTARIATO SVOLTO DAI SOCI<br />

DEL NUCLEO ANFI DI BIANCAVILLA (CATANIA)<br />

Il 23 gennaio 20<strong>06</strong>, il Sindaco del Comune<br />

di Biancavilla, Prof. Mario Cantarella<br />

ha consegnato al Nucleo di Biancavilla<br />

della Sezione ANFI di Catania un’autovettura<br />

Fiat Panda, donata dalla concessionaria<br />

“Autolip” di Biancavilla.<br />

Nell’occasione l’Amministrazione<br />

comunale ha donato le seguenti attrezzature:<br />

cassetta di pronto soccorso,<br />

estintore, torcia elettrica, una corda ed<br />

altro, per meglio svolgere il Servizio di<br />

volontariato.<br />

Alla cerimonia sono intervenuti oltre<br />

al Sindaco e ad alcuni Consiglieri, il Comandante<br />

della Tenenza della Guardia<br />

di Finanza di Paternò, M.A. Luigi La Fico,<br />

i fondatori del Nucleo ANFI di Biancavilla,<br />

M.C. Giuseppe D’Urso, il Brig.<br />

Salvatore Diolosà ed il Fiduciario<br />

V.Brig. Vincenzo La Rosa con altri soci.<br />

Per la Sezione ANFI di Catania sono<br />

intervenuti inoltre il Vice Presidente,<br />

S.Ten. Valerio Rocco Lollo, il Consigliere<br />

Fin. Mario Loi ed il socio simpatizzante<br />

Sig. Salvatore Grasso, che hanno ringraziato<br />

personalmente le Autorità ed i responsabili<br />

della Concessionaria “Autolip”.<br />

I soci partecipanti alla cerimonia di consegna, al Nucleo ANFI di Biancavilla,<br />

della Fiat Panda donata loro dalla Concessionaria “Autolip” di<br />

Biancavilla. La Fiat Panda verrà utilizzata per le attività del Nucleo di<br />

volontariato sorto all’interno del Nucleo ANFI di Biancavilla.<br />

COMMEMORAZIONE DEL IV NOVEMBRE 2005<br />

FESTA DELLE FORZE ARMATE<br />

In data 4 Novembre 2005, in Biancavilla<br />

(Catania), nel giorno della commemorazione<br />

dei Caduti di tutte le<br />

guerre, si è svolta una solenne cerimonia<br />

alla presenza di Autorità civili e<br />

militari e di numerose rappresentanze<br />

di Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma di tutta la provincia di Catania.<br />

Dopo la celebrazione della Santa<br />

Messa officiata dal Cappellano Militare<br />

Don Vincenzo Castiglione nella Basilica<br />

“Maria Santissima dell’Elemosina”,<br />

un corteo ha attraversato la via<br />

principale di Biancavilla fino a Piazza<br />

Annunziata, per rendere omaggio al<br />

Monumento dei Caduti con la deposizione<br />

di una corona di alloro mentre il<br />

corpo bandistico di Biancavilla ha intonato<br />

l’Inno <strong>Nazionale</strong> accompagnato<br />

dal coro dei bambini del Primo Circolo<br />

Didattico della Città.<br />

La manifestazione è stata promossa<br />

dal Sindaco, Prof. Mario Cantarella<br />

del Comune di Biancavilla e organizzata<br />

dal cerimoniere Prof. Salvatore<br />

Pinieri, Segretario della Federazione<br />

A.N.C.R. di Catania, in collaborazione<br />

con il Presidente della Sezione dell’<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri,<br />

S.Ten. Dott. Antonio Rapisarda, e del<br />

Fiduciario del Nucleo A.N.F.I. di Biancavilla,<br />

V. Brig. Vincenzo La Rosa.<br />

Alla cerimonia commemorativa ha<br />

partecipato una rappresentanza della<br />

Sezione ANFI locale.<br />

Nella foto la cerimonia della deposizione<br />

di una corona di alloro al Monumento<br />

ai Caduti con discorso celebrativo<br />

del Sindaco di Biancavilla.<br />

18 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


UNA MEDAGLIA D’ORO OLIMPICA SI ISCRIVE ALL’ANFI<br />

Prima delle Festività natalizie appena<br />

trascorse, il Comandante Regionale<br />

della Guardia di Finanza della<br />

Liguria, Gen. B. Walter Peruzzo, mi<br />

convocava nel suo ufficio e mi informava<br />

del desiderio espresso da persona<br />

di altissimi meriti sportivi, di poter<br />

essere iscritto, come socio simpatizzante,<br />

all’ANFI.<br />

Nell’occasione, mi riferiva anche<br />

che questi era persona insignita dell’onorificenza<br />

di “Grand Ufficiale” al<br />

merito della Repubblica Italiana. A tale<br />

notizia pensai: chi sarà mai e che<br />

cosa avrà compiuto per ricevere così<br />

alto riconoscimento?<br />

Il Gen. Peruzzo mi forniva il numero<br />

di telefono e il nominativo dell’aspirante<br />

socio che si chiama Aureliano<br />

Bolognesi.<br />

Per correttezza informavo della richiesta<br />

il Presidente della Sezione<br />

ANFI di Genova, Ten. Carmine Miglino,<br />

che nulla aveva da obiettare. Il<br />

giorno stabilito per l’incontro con la<br />

persona interessata mi munisco dei<br />

moduli di iscrizione e mi reco a casa<br />

di colui che per me risulta essere una<br />

persona sconosciuta.<br />

Appena entro nell’abitazione immagino<br />

di capire chi è Aureliano Bolognesi:<br />

alle pareti del corridoio e dell’ingresso<br />

noto appesi parecchi quadri<br />

di buona fattura, quindi penso che<br />

sarà un artista, un pittore affermato.<br />

Mi invita in salotto e rimango<br />

sconcertato, perché non vedo altri<br />

quadri, bensì cornici con fotografie di<br />

pugili, di ring e quant’altro sull’”arte<br />

del pugilato” e, sempre incorniciati,<br />

articoli di giornali, ingialliti dal tempo,<br />

che esaltano le gesta di uno sportivo:<br />

leggo con interesse il nome ricorrente<br />

che è quello del mio interlocutore.<br />

Egli mi scruta e mi conferma<br />

quanto appena intuito e, con molta<br />

modestia, afferma: si sono io quello<br />

delle fotografie e degli articoli di stampa:<br />

sono il campione olimpionico di<br />

boxe, pesi leggeri, delle XV Olimpiadi<br />

di Helsinki – anno 1952.<br />

Rimango di sasso! Non avevo mai<br />

incontrato un’atleta di così alto livello:<br />

Medaglia d’Oro Olimpica.<br />

Immediatamente mi vengono alla<br />

mente le imprese sportive di alcuni al-<br />

tri campioni della boxe: Loi, Mazzinghi,<br />

Visentin, ma di questi conosco<br />

qualche notizia ed ho visto in televisione<br />

alcuni loro incontri, ma di Bolognesi<br />

nulla: non l’ho mai visto combattere<br />

sul ring. Quando ha vinto l’Olimpiade<br />

il mezzo televisivo in Italia<br />

non era ancora in uso.<br />

Sono particolarmente compiaciuto<br />

dell’incontro, così inatteso e gradito.<br />

Nei pochi metri quadrati del salotto è<br />

rappresentata una intera vita di sacrificio,<br />

di impegno, di gloria e di riconoscimenti.<br />

Solo ora comprendo la sua<br />

nomina a Grand Ufficiale e le attenzioni<br />

che da più parti gli sono rivolte.<br />

Mi invita a sedere e con molta<br />

amabilità mi racconta, in poche battute,<br />

la sua vita sportiva.<br />

In gioventù, per meglio sviluppare<br />

il suo fisico mingherlino e per difendersi<br />

da coetanei più robusti di lui, si<br />

avvicina alla palestra ed in particolare<br />

alla boxe, divenendo - in poco tempo<br />

- un buon dilettante.<br />

A vent’anni parte per il servizio militare,<br />

nel “Reparto Autieri” dell’Esercito<br />

Italiano, ove continua ad allenarsi,<br />

e partecipa ai Campionati Mondiali<br />

Militari, perdendo la sola finale di<br />

categoria.<br />

Al termine della leva prosegue il suo<br />

impegno con la boxe ed approda nella<br />

squadra dilettantistica azzurra, partecipando<br />

alle più importanti manifestazioni<br />

nazionali ed internazionali, tra le quali<br />

la menzionata XVª Olimpiade.<br />

Poco dopo chiama Liana e subito<br />

arriva la moglie, Liana Sentinelli.<br />

Ci presentiamo ed il Sig. Bolognesi<br />

dichiara con viva soddisfazione:<br />

ecco l’autrice di tutti i quadri esposti<br />

in casa. Altra viva sorpresa!.<br />

Vengo così a sapere che la Signora<br />

è diplomata all’Accademia delle<br />

Belle Arti ed ha maturato la sua esperienza<br />

artistica a Parigi, Milano e Zurigo,<br />

collaborando anche con il famoso<br />

“PEYNET” (il celebre creatore dei<br />

“Fidanzatini”). Attualmente è presente<br />

con le sue opere in varie Gallerie<br />

pubbliche e private.<br />

Chiedo al Signor Bolognesi perché<br />

voglia iscriversi all’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia” ed egli<br />

con semplicità risponde: nel mio viag-<br />

di Antonio Marino<br />

giare per il mondo per diversi tornei di<br />

boxe sostenuti, alle frontiere e negli<br />

aeroporti italiani ho avvicinato molti<br />

“<strong>Finanzieri</strong>” nell’espletamento del loro<br />

lavoro e sempre mi hanno dimostrato<br />

particolare attenzione, cortesia e disponibilità<br />

e quindi ho ritenuto giusto<br />

avvicinarmi ancor più al Corpo della<br />

Guardia di Finanza, tramite l’ANFI.<br />

Mi racconta, inoltre, che la sua nomina<br />

a Grand Ufficiale è frutto della<br />

prestigiosa vittoria olimpica e che,<br />

successivamente, ha ottenuto dal<br />

Comitato Olimpico <strong>Nazionale</strong> la “Medaglia<br />

d’Oro al merito atletico sportivo”<br />

per aver gestito per diversi anni la<br />

palestra pugilistica “Cusina Boxe” di<br />

Genova, ove ha insegnato a molti<br />

giovani il pugilato, allontanandoli, dice<br />

lui, da cattive compagnie e contribuendo<br />

attivamente alla loro formazione<br />

morale ed umana, nonché essere<br />

stato vice allenatore federale<br />

della squadra dilettantistica italiana di<br />

boxe. Nella sua fulgida carriera pugilistica,<br />

Aureliano Bolognesi ha sostenuto<br />

141 incontri da dilettante (con<br />

soli 4 pareggi ed una sconfitta) e 25<br />

da professionista (con una sola sconfitta).<br />

Il che non è poco!<br />

Infine mi fa vedere con orgoglio l’attestato<br />

che ha ricevuto da Papa Giovanni<br />

Paolo II, dopo che questi aveva<br />

saputo che proprio il Bolognesi, nella<br />

finale olimpica di Helsinki del 2 agosto<br />

1952, aveva battuto un suo connazionale,<br />

tale Antkiewicz, peraltro già campione<br />

olimpico a Londra nel 1948.<br />

Chiedo quindi se è possibile vedere<br />

le due medaglie, così prestigiose.<br />

Mi risponde che la cosa non è fattibile,<br />

in quanto le ha entrambe donate<br />

per beneficenza: la Medaglia d’Oro<br />

Olimpica al Centro Tumori di Genova;<br />

la Medaglia d’Oro al merito atletico e<br />

sportivo , per la catastrofe dello “Tsunami”,<br />

che il 26 dicembre 2004 ha<br />

colpito in maniera devastante vari<br />

Paesi del sud-est asiatico. Ecco chi è<br />

Aureliano Bolognesi, nuovo socio<br />

simpatizzante dell’ANFI!<br />

Diamo quindi un caloroso benvenuto<br />

a questo Campione di correttezza,<br />

sensibilità sportiva ed umana,<br />

certo che onorerà l’impegno assunto<br />

con la nostra <strong>Associazione</strong>.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 19


MEETING DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO<br />

PER L’ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA DEI SOCI<br />

Il 4 dicembre 2005, in occasione<br />

dell’assemblea annuale ordinaria dei<br />

soci della Sezione, è stato organizzato<br />

un incontro conviviale, riservato ai<br />

soci, familiari e simpatizzanti, per<br />

consentire lo scambio degli auguri<br />

per le imminenti festività natalizie.<br />

L’incontro è stato preceduto da una<br />

cerimonia religiosa celebrata in suffragio<br />

dei soci defunti, nella Chiesa<br />

dei Frati Cappuccini di Conegliano.<br />

Un folto gruppo di soci, con parenti<br />

ed amici, è intervenuto alla S. Messa,<br />

al termine della quale è stata recitata<br />

la Preghiera della Guardia di Finanza,<br />

seguita dal “silenzio fuori ordinanza”,<br />

suonato, con la tromba, dal<br />

Maestro Modolo.<br />

Quali graditi ospiti, sono intervenuti:<br />

il Sindaco di Conegliano, Rag. Floriano<br />

Zambon; il Ten. Col. Giancarlo Caggegi,<br />

Comandante il Nucleo di Polizia Tributaria<br />

di Treviso, in rappresentanza<br />

del Comandante Provinciale, Col. t. ST<br />

Giuseppe Grassi, assente per servizio;<br />

il Cap. Flavio Vanzella, Comandante<br />

della Compagnia di Conegliano; il Ten.<br />

Col. Roberto Magni, già Comandante<br />

della stessa Compagnia ed ora in ser-<br />

vizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria<br />

di Venezia - Mestre; il Brig. Dott.<br />

Oscar Meneghetti, Presidente della<br />

Sezione ANFI di Treviso, nonché nu-<br />

merose altre rappresentanze del mondo<br />

politico, imprenditoriale e delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma<br />

della Consulta cittadina.<br />

SCAMBIO DEGLI AUGURI DEI SOCI DELLA SEZIONE<br />

DI CASERTA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE<br />

Il giorno 21 dicembre 2005, presso<br />

il Salone del Circolo Unificato delle<br />

Forze Armate di Caserta, ha avuto<br />

luogo l’Assemblea di tutti i soci della<br />

Sezione di Caserta per lo scambio di<br />

auguri per il S. Natale 2005 e il Capodanno<br />

20<strong>06</strong>.<br />

Nell’occasione è stata celebrata<br />

una S. Messa solenne, officiata dal<br />

Padre Cappuccino frate Pietro, della<br />

Diocesi di Caserta.<br />

Alla cerimonia ha partecipato il<br />

Cap. Mauro Carusone, in rappresentanza<br />

del Comandante Provinciale di<br />

Caserta, T. Col. t.ST Francesco Mattana,<br />

che ha portato il saluto e gli auguri<br />

dei militari in servizio del Comando<br />

Provinciale.<br />

Tra i soci riuniti nella quasi totalità<br />

degli iscritti, con le loro consorti, il Gen.<br />

D. Francesco Cerreto, il Gen. Marino<br />

Conca e il Gen. Silvano Stanca.<br />

Il Presidente della Sezione,<br />

M.M.A. c.s. Cav. Salvatore Nardiello,<br />

Il Sindaco di Conegliano, Rag. Floriano Zambon mentre si rivolge ai soci e familiari<br />

della Sezione di Conegliano e a tutti gli ospiti per gli auguri natalizi. Alla sua<br />

sinistra il Presidente della Sezione di Conegliano, M.C. Comm Antonio Mastrullo,<br />

il Presidente della Sezione di Treviso, Dott. Oscar Meneghetti. Alla destra del<br />

Sindaco il Ten. Col. Caggegi, il Cap. Vanzella e il Ten. Col. Magni.<br />

ha rivolto il saluto e gli auguri per le<br />

Feste Natalizie imminenti e al termine<br />

della cerimonia, durante il buffet, è<br />

stato brindato per tutti i soci dell’ANFI.<br />

Nella foto il gruppo dei soci e familiari<br />

partecipanti all’incontro prenatalizio.<br />

20 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


RAI UNO, SERVIZIO DEL “TV7” ANDATO IN ONDA<br />

VENERDÌ 13 GENNAIO 20<strong>06</strong><br />

Oppido Lucano è un piccolo paese<br />

in provincia di Potenza, poche migliaia<br />

di anime abituate ad una vita<br />

tranquilla, due volte l’anno però in<br />

questo luogo arrivano da tutta Italia<br />

molti pullman civili con tanta gente<br />

comune e pullman della Guardia di<br />

Finanza, dell’Arma dei Carabinieri,<br />

della Polizia di Stato e della Aeronautica<br />

Militare. I militari insieme a tanta<br />

gente comune si ritrovano ogni fine di<br />

settembre, festa di San Michele Arcangelo,<br />

e soprattutto ogni sette luglio<br />

per celebrare un fatto che ha dell’incredibile.<br />

Il sette luglio 1956 nel<br />

luogo oggi trasformato in “oratorio privato”<br />

dedicato a San Michele Arcangelo,<br />

una donna, Francesca Lancellotti<br />

vide davanti a sè l’Arcangelo.<br />

Erano circa le ore nove e trenta e le<br />

dieci, le venne un dolore di testa irresistibile<br />

e così chiuse le finestre della<br />

sua casa per la luce. All’improvviso le<br />

apparve nel buio San Michele Arcangelo<br />

e lei a tale vista lo cacciò e gli<br />

disse: ‘Fuggi lontano da me, tu sei<br />

apparso come una cosa bella ma tu<br />

sei il demonio, io vado col nome di<br />

DIO.” Ma Lui si avvicinò e le disse:<br />

‘Non sono come tu credi ma sono un<br />

Angelo di DIO mandato per te!’ E<br />

Francesca gli disse: ‘Se sei l’Angelo<br />

di DIO che risposta mi hai portato?’<br />

San Michele Arcangelo le rispose:<br />

‘Sei padrona, devi vincere, vai a Roma,<br />

avvicinerai tante anime e tanta<br />

gente a DIO, per quanto non te ne<br />

puoi immaginare! Verranno da tutto il<br />

mondo”. Francesca rispose “Ma come<br />

è possibile? La padrona faccio:<br />

non mi manca niente! Stiamo bene!”<br />

L’Arcangelo le rispose: “E’ poco! Devi<br />

vincere e devi andare a Roma”. Lei<br />

accettò la “missione” e disse: “Io andrò<br />

a Roma e parlerò solo quando ciò<br />

che mi hai rivelato si sarà tutto avverato!”.<br />

Da allora Francesca si trasferì<br />

a Roma e non esce di casa per circa<br />

28 anni.<br />

Il legame con la Guardia di Finanza<br />

è dovuto alla miracolosa guarigione<br />

di un ufficiale delle <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong>,<br />

Fabio Cerquetani, che durante un’operazione<br />

antidroga fu colpito alla testa<br />

da un colpo di pistola che gli provocò<br />

la perdita dell’occhio sinistro e la<br />

notevole fuoriuscita di materia celebrale<br />

facendolo entrare in coma. Ricoverato<br />

in ospedale entrò in sala di<br />

rianimazione e i medici diagnosticarono<br />

che il tenente Cerquetani aveva<br />

perduto l’occhio e a distanza di una<br />

settimana continuava ancora a fuoriuscire<br />

materia celebrale e sangue<br />

per cui ormai non vi erano più speranze<br />

di salvare Fabio. Il padre Carlo,<br />

sottufficiale della Guardia di Finanza,<br />

insieme ad alti tre colleghi, il M.llo<br />

Maggiore Pietro Loria, il M.llo Maggiore<br />

Paolo Perilli e un ufficiale superiore<br />

si recarono alla casa di Francesca<br />

per chiedere la Grazia della guarigione<br />

di Fabio Cerquetani. Infatti<br />

erano venuti a conoscenza delle numerose<br />

Grazie ricevute da DIO per<br />

intercessione di Francesca. Il padre<br />

di Fabio Cerquetani dopo aver raccontato<br />

il tragico evento a Francesca<br />

che si trovava in quel momento vicino<br />

al cuore di Gesù, le chiese:“Cosa ne<br />

dici della situazione di mio figlio?”.<br />

Francesca rispose: “Non ci muore,<br />

metterà i piedi a terra, tornerà col cervello<br />

lucido ed incomincerà a parlare.<br />

Portatelo da me quando comincerà a<br />

camminare perché ho detto all’Angelo<br />

di DIO se e vero che in quel giorno<br />

mi hai parlato, salva questo ragazzo<br />

perché voglio che gli appartenenti alla<br />

Guardia di Finanza diano pubblica<br />

testimonianza della tua potenza nel<br />

luogo della apparizione!”<br />

Come dichiarato, inoltre, dalla lettura<br />

della cartella clinica dell’ufficiale<br />

in parola da parte di un medico chirurgo<br />

intervistato dal dottor Loris Gai,<br />

giornalista del TG1, RAIUNO che ha<br />

realizzato poi un ampio servizio trasmesso<br />

il 13 gennaio 20<strong>06</strong> a TV7: “Il<br />

decorso del gravissimo stato in cui<br />

versava il tenente Cerquetani è stato<br />

sorprendente. Dal punto di vista cognitivo<br />

la ripresa è incredibile e dal<br />

punto di vista motorio infine risulta<br />

completamente sufficiente.”<br />

Altra testimonianza autorevole è<br />

quella fornita dal Professore Oculista<br />

Nicola Pescosolido, medico curante<br />

del Professore Antonio Fioretto, colpito<br />

da una rara malattia agli occhi: la<br />

corroidite serpiginosa che lo stava<br />

portando alla completa cecità. Francesca<br />

durante un incontro gli disse:<br />

“Non ti preoccupare che non diventerai<br />

cieco: questa malattia te la può<br />

guarire solo DIO.” E così fu. Come<br />

racconta il Prof. Fioretto: “Una sera<br />

fui spinto a guidare la mia macchina<br />

ed all’improvviso recuperai completamente<br />

la vista.”<br />

Il Professore Oculista Nicola Pescosolido,<br />

vista la malattia incurabile<br />

e lasciata alla sua evoluzione naturale<br />

ovvero senza assunzione di alcun<br />

di Gennaro Missione<br />

Oratorio San Michele Arcangelo a<br />

Oppido Lucano (Potenza) ove il Santo<br />

apparve a Francesca Lancellotti Zotta<br />

il 7 luglio 1956.<br />

tipo di farmaco, ha definito la guarigione<br />

del suo assistito come scientificamente<br />

inspiegabile!<br />

Grazie a DIO per intercessione di<br />

Francesca si sono verificate tante<br />

Grazie tutte attestate da cartelle cliniche:<br />

DIO si è servito e si serve di<br />

Francesca, donna umile e semplice,<br />

e non di chi dice di conoscere il greco<br />

ed il latino. Infatti per suo volere il luogo<br />

della apparizione, colmo di tantissimi<br />

ex-voto a testimonianza delle<br />

Grazie ricevute, è nato povero e così<br />

rimarrà per sempre, ossia privo di<br />

bancarelle, senza offerte di alcun genere<br />

è senza speculazione umana,<br />

poiché come dichiara sempre Francesca:<br />

“DIO è nato povero in una<br />

mangiatoia e la fede si manifesta<br />

senza interessi, dove c’è speculazione<br />

umana non c’è DIO.”<br />

Il prossimo pellegrinaggio, a cui<br />

parteciperà anche una nutrita rappresentanza<br />

della prestigiosa “<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> di Italia”,<br />

si effettuerà in occasione del 50°<br />

anniversario della apparizione di San<br />

Michele Arcangelo a Francesca domenica<br />

09 luglio 20<strong>06</strong> nel luogo della<br />

apparizione, oratorio privato in via<br />

Cervellino n°70 ad Oppido Lucano<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 21


Il detto che tutte le strade conducono<br />

a Roma fu coniato nell’antichità, in<br />

quanto le vie consolari, come l’Aurelia,<br />

la Cassia, la Flaminia e molte altre, iniziavano<br />

dal Campidoglio e raggiungevano<br />

le più lontane Province della penisola.<br />

Ancora oggi ci serviamo delle<br />

stesse strade, anche se i selciati di un<br />

tempo sono stati modernizzati con la<br />

sovrapposizione di un manto catramoso,<br />

per renderle più scorrevoli. Mi accadeva<br />

spesso di percorrere la via Flaminia,<br />

che congiunge Roma a Fano<br />

sull’Adriatico. Fano, infatti, è il luogo di<br />

nascita di mia moglie; là vi abitavano i<br />

suoi parenti. L’antico tracciato, stretto<br />

e tutto curve, è stato modificato in molti<br />

tratti, per adattarlo alla velocità dei<br />

mezzi di trasporto attuali. Fino a pochi<br />

decenni fa era possibile ammirare brevi<br />

tratti dell’originale fondo stradale,<br />

formato da regolari blocchi di pietra. Si<br />

passava persino sotto la galleria del<br />

Passo del Furlo, costruita con tecnica<br />

d’avanguardia quasi duemila anni fa.<br />

Oggi i trecento chilometri che separano<br />

Roma da Fano sono poco più di<br />

una passeggiata: nei tratti rettilinei anche<br />

un’auto di piccola cilindrata supera<br />

facilmente i cento all’ora. Invece fino<br />

alla metà dell’Ottocento si viaggiava a<br />

piedi o a dorso di mulo; solo i più fortunati<br />

potevano servirsi del cavallo o di<br />

una carrozza. Si può facilmente immaginare<br />

quanta fatica costasse un così<br />

lungo viaggio; giorni e giorni di lento<br />

cammino con il pericolo di improvvisi e<br />

spiacevoli incontri. Tuttavia sono convinto<br />

che per un anziano quel viaggio<br />

comportasse minori inconvenienti in<br />

passato che con gli attuali mezzi di trasporto.<br />

In fin dei conti l’abitudine a<br />

camminare ogni giorno per miglia e miglia<br />

portava l’organismo a un tale allenamento<br />

da far sopportare anche per<br />

un anziano lunghe marce.<br />

Non voglio parlare dei pericoli generici<br />

cui può incorrere un anziano che<br />

si serva di un mezzo di trasporto: lo<br />

scontro fra auto, la caduta di un aereo<br />

o di un elicottero, non hanno riguardo<br />

per alcuna età. Il danno organico di cui<br />

desidero parlare è quello che consegue<br />

a un cambiamento di pressione o<br />

di un fuso orario nel giro di pochi minuti<br />

o di poche ore. Sono sicuro che, vedendo<br />

le riprese cinematografiche di<br />

INCONVENIENTI DI VIAGGIO<br />

un’ascensione su un monte Himalajano<br />

da parte di una spedizione alpinistica,<br />

molti pensano che si raggiungerebbe<br />

la vetta con molta minor fatica e pericolo,<br />

andandovi in elicottero. Invece<br />

occorre un adattamento graduale alle<br />

diverse condizioni atmosferiche e di<br />

pressione. Se si facesse con un elicottero<br />

un balzo fino alla cima dell’Everest,<br />

si può star certi che non si riuscirebbe<br />

a sopravvivere più di qualche<br />

ora. Infatti il freddo e il poco ossigeno<br />

che ci sono a quell’altitudine, non permetterebbero<br />

ai vari organi di continuare<br />

a funzionare.<br />

Ma vediamo ciò che può accadere<br />

a un anziano che si metta in viaggio<br />

con i più comuni mezzi, quali l’auto o<br />

l’aereo. Trascuro il treno, anche se,<br />

per la difficoltà con cui si trova un posto<br />

a sedere, il viaggio diventa per un<br />

vecchio una vera fatica, specie se il<br />

viaggio è lungo. Lo star fermi in piedi<br />

in uno stretto corridoio è più stancante<br />

che camminare. Inoltre la mancanza<br />

della contrazione dei muscoli degli<br />

arti inferiori non permette quel movimento<br />

a guisa di pompa che la contrazione<br />

stessa fa sulle vene. Ne consegue<br />

ristagno di sangue venoso e di<br />

linfa, che provoca gonfiore alle caviglie<br />

e ai piedi.<br />

Per un anziano percorrere lunghi<br />

tragitti in auto può comportare notevole<br />

disagio, specialmente per quanto<br />

riguarda la colonna vertebrale e la<br />

respirazione. La posizione seduta, il<br />

più delle volte scomoda, è frequente<br />

causa di lombaggine, oppure, per la<br />

compressione dei nervi in soggetti affetti<br />

da artrosi lombosacrale, di noiose<br />

e dolorose sciatalgie. La difficoltà<br />

respiratoria dipende dalla posizione<br />

in cui si trova il corpo seduto, che non<br />

permette al diaframma, quel largo<br />

muscolo che divide il torace dall’addome,<br />

le normali escursioni che accompagnano<br />

gli atti respiratori. Inoltre<br />

vi possono essere disturbi di nausea,<br />

che interessano coloro che soffrono<br />

di “cinetosi”, cioè di mal di viaggio<br />

o di auto. In genere chi ne soffre<br />

ha questa tendenza da sempre, fin da<br />

bambino. Vi sono ora efficaci e innocui<br />

prodotti che li prevengono: compresse<br />

antistaminiche, gomme da<br />

masticare, cerotti contenenti scopola-<br />

di Gian Franco Cavicchioli<br />

Geriatra in Roma<br />

mina da applicare dietro l’orecchio.<br />

Il mezzo di trasporto più moderno,<br />

che qualche volta però può causare<br />

notevoli disturbi in un anziano, è l’aereo.<br />

Le frequenti lunghe attese negli<br />

aeroporti, il naturale timore che si<br />

prova al momento della partenza e<br />

dell’atterraggio; gli immancabili tremiti<br />

provocati sulle ali quando l’aereo si<br />

imbatte in perturbazioni atmosferiche,<br />

possono essere causa di un tale<br />

stato di tensione psichica da indurre<br />

disturbi cardiaci. Importanti sono gli<br />

sbalzi di pressione da altitudine, che<br />

si avvertono anche nelle cabine pressurizzate.<br />

La differenza di pressione<br />

si evidenzia in particolare durante la<br />

fase di atterraggio, quando l’orecchio<br />

interno nelle sue varie parti è sottoposto<br />

a sollecitazioni tali da provocare<br />

in un sistema auricolare imperfetto<br />

o poco adattabile, quale quello di un<br />

anziano, alterazioni timpaniche o labirintiche.<br />

Importante è anche la rarefazione<br />

dell’aria che si ha alle alte<br />

quote, con conseguente diminuzione<br />

dell’ossigeno respirato: può essere<br />

causa di bronchiti croniche, enfisema<br />

o cardiopatie. Non si può poi tralasciare<br />

l’effetto del cambio del fuso<br />

orario nei viaggi molto lunghi intorno<br />

alla terra; lo scombussolamento che<br />

provoca al ritmo della giornata si può<br />

ripercuotere su tutto l’organismo per<br />

molti giorni, è prudente, pertanto, evitare<br />

lunghi viaggi senza le dovute comodità;<br />

se il viaggio in macchina è faticoso,<br />

è opportuno fermarsi ogni tanto<br />

per sgranchirsi le gambe e tutte le<br />

membra.<br />

A proposito della guida dell’auto, è<br />

necessario ricordare che giunge per<br />

tutti il momento in cui, per età o infermità,<br />

si deve lasciare ad altri questo<br />

compito. Ricordo il terrore di una signora<br />

mia paziente, che era obbligata<br />

dal marito ottantenne a salire in<br />

macchina con lui. Ogni tanto, disperato<br />

e piangente, era costretto a fermarsi,<br />

perché non ricordava più dove<br />

fosse arrivato e quale strada dovesse<br />

imboccare per proseguire. Per questo<br />

motivo, ogniqualvolta saliva in auto<br />

con il marito, rassegnata al suo destino<br />

come se stesse andando incontro<br />

a sicura morte, si faceva il segno<br />

della croce.<br />

22 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


COME E QUANDO RIMEDIARE ALLE VIOLAZIONI TRIBUTARIE<br />

Premessa<br />

L’Ufficio Relazioni Esterne dell’Agenzia<br />

delle Entrate ha recentemente<br />

diffuso un’altra delle sue utili monografie<br />

avendo per oggetto “Errori Fiscali:<br />

conseguenze e rimedi”. La pubblicazione<br />

è articolata su nove interessanti<br />

capitoli riguardanti le possibili riduzioni<br />

delle violazioni tributarie penali,<br />

le regolarizzazioni mediante ravvedimento<br />

operoso alle violazioni tributarie,<br />

distinguendo poi i diversi casi di<br />

omesso o insufficiente pagamento dei<br />

tributi, di presentazione in ritardo della<br />

dichiarazione dei redditi, di errori nella<br />

compilazione dei modelli di versamento<br />

con i modelli F/24 e F/23, di regolarizzazione<br />

in campo IVA, della dichiarazione<br />

di successione e nella registrazione<br />

degli atti.<br />

Come rilevasi, trattasi di regolarizzazioni<br />

che si riferiscono ai più comuni<br />

errori fiscali, in cui possono incorrere<br />

tanti contribuenti, che non possono<br />

avere un immediato aggiornamento di<br />

tutti gli obblighi tributari e delle modalità<br />

di assolvere i tributi e adempiere<br />

tutti gli obblighi tributari ad essi relativi.<br />

L’utilità della pubblicazione recensita<br />

è di particolare interesse per i nostri<br />

soci soprattutto per i consigli pratici per<br />

le varie regolarizzazioni e i vari rimedi<br />

che sono indicati dagli uffici competenti<br />

e sono descritte da personale specializzato<br />

delle Agenzie delle Entrate, prescelti<br />

appositamente per le relazioni<br />

esterne, a benefici dei contribuenti.<br />

Della pubblicazione, per una utile<br />

informazione, riportiamo soltanto<br />

quanto viene chiaramente esemplificato<br />

per rimediare alle violazioni tributarie,<br />

indicandone con semplicità i termini<br />

e le modalità di esecuzione.<br />

Come e quando rimediare alle violazioni<br />

tributarie.<br />

Il ravvedimento operoso. Il contribuente<br />

e il sostituto di imposta che<br />

commettono omissioni e irregolarità fiscali<br />

possono regolarizzarle attraverso<br />

l’istituto del ravvedimento (art. 13<br />

del decreto legislativo 18 dicembre<br />

1997, n. 472), beneficiando della riduzione<br />

delle sanzioni amministrative.<br />

Esso è applicabile a tutte le irregolarità<br />

commesse ai fini delle imposte dirette<br />

(es. Irpef), indirette (Iva, registro,<br />

eccetera) e tributi locali (Ici).<br />

Il ravvedimento costituisce, pertanto,<br />

uno strumento efficace per evitare<br />

l’instaurazione del contenzioso fiscale,<br />

a patto che ricorrano le condizioni<br />

richieste dalla legge e venga utilizzato<br />

entro limiti di tempo determinati.<br />

Il ravvedimento infatti non è consentito:<br />

quando la violazione è stata già<br />

constatata dall’ufficio o ente impositore;<br />

a questo proposito è importante<br />

precisare che ci si riferisce alle<br />

constatazioni “esterne” che sono<br />

quelle portate a conoscenza degli interessati<br />

attraverso la notifica dell’atto.<br />

Il ravvedimento è perciò consentito<br />

quando la violazione è stata constatata<br />

dall’ufficio ma non è stata portata<br />

a conoscenza del contribuente;<br />

quando sono iniziati accessi,<br />

ispezioni e verifiche; in questi casi<br />

l’esclusione del ravvedimento non è<br />

totale, ma è limitata ai periodi ed ai<br />

tributi che sono oggetto di controllo;<br />

quando sono iniziate altre attività<br />

amministrative di accertamento<br />

(notifica di inviti a comparire, richieste<br />

di esibizione di documenti, invio<br />

di questionari, ecc.) formalmente comunicate<br />

all’autore o ai soggetti solidalmente<br />

obbligati. Non sono di ostacolo<br />

al ravvedimento indagini di altro<br />

tipo, come quelle di natura penale.<br />

Nella pubblicazione si avverte che:<br />

il recente decreto legge n. 2<strong>03</strong> (articolo<br />

2) del 2005 ha previsto che se vi è<br />

pericolo per la riscossione, l’ufficio<br />

può provvedere, anche prima della<br />

presentazione della dichiarazione annuale<br />

(sia quella dei redditi, nonché<br />

quella dei sostituti d’imposta e quella<br />

Iva), a controllare la tempestiva effettuazione<br />

dei pagamenti relativi a tributi<br />

dovuti sia a saldo che in acconto. Le<br />

somme a titolo di sanzione dovute in<br />

base a questi controlli effettuati prima<br />

della presentazione della dichiarazione<br />

si riducono a un terzo (cioè, sono<br />

pari al 10% dell’imposta dovuta, considerato<br />

che la sanzione ordinaria è pari<br />

al 30%) nel caso in cui si provvede<br />

di Tommaso Santamaria<br />

al pagamento entro 30 giorni dal ricevimento<br />

della relativa comunicazione.<br />

Alla luce di queste nuove disposizioni,<br />

per la concreta fruibilità del ravvedimento<br />

operoso risulta dunque opportuno<br />

provvedere al più presto a regolarizzare<br />

le violazioni relative al pagamento<br />

dei tributi.<br />

Il ravvedimento si perfeziona solo<br />

dopo che sono state eseguite tutte le<br />

incombenze richieste dalla legge; in<br />

mancanza di uno solo dei pagamenti a<br />

titolo di imposta, interessi legali e sanzione,<br />

il ravvedimento non è valido.<br />

Come si paga per la regolarizzazione<br />

I versamenti da effettuare per usufruire<br />

del ravvedimento vanno eseguiti<br />

(indicando i codici tributo consultabili<br />

sul sito www.agenziaentrate.gov.it),<br />

presso le banche, uffici postali o concessionari<br />

ed utilizzando:<br />

per le imposte sui redditi, le relative<br />

imposte sostitutive, l’Iva, l’Irap, e<br />

l’imposta sugli intrattenimenti, il mod.<br />

F24, nel quale non devono essere<br />

indicati né il codice ufficio né il codice<br />

atto;<br />

per l’imposta di registro e gli altri tributi<br />

indiretti, il mod. F23, nel quale si<br />

deve indicare la causale “SZ” e, nello<br />

spazio riservato agli estremi dell’atto,<br />

l’anno cui si riferisce la violazione.<br />

In entrambi i casi:<br />

se il periodo d’imposta da indicare<br />

non coincide con l’anno solare, deve<br />

essere indicato il primo dei due anni<br />

interessati, nella forma AAAA (es.<br />

2005);<br />

se sono dovuti interessi, questi, calcolati<br />

per giorno, al tasso legale, devono<br />

essere versati cumulativamente<br />

con il tributo; qualora il tributo sia<br />

stato già pagato, gli interessi devono<br />

essere versati utilizzando il codice<br />

del tributo cui si riferiscono.<br />

È possibile effettuare la compensazione<br />

delle somme, comprese le<br />

sanzioni, dovute per effetto del ravvedimento,<br />

con i crediti d’imposta del<br />

contribuente, ai sensi dell’art. 17 del<br />

decreto legislativo n. 241 del 1997.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 23


COMUNICATI DELLA PRESIDENZA NAZIONALE<br />

ANNULLATO IL 3° RADUNO INTERREGIONALE<br />

ANFI DEL TRIVENETO<br />

3° RADUNO REGIONALE DELLA TOSCANA<br />

- Piombino 9-10 settembre 20<strong>06</strong> -<br />

Per notizia delle Sezioni e rispettivi Soci eventualmente interessati, si riporta, qui di seguito, il programma di massima del 3°<br />

Raduno Regionale della Toscana, che avrà luogo a Piombino (LI) nei giorni 9 e 10 settembre 20<strong>06</strong>:<br />

SABATO 9 settembre:<br />

- Arrivo dei radunisti;<br />

- ore 16,00 – Sala Consiliare del Comune di Piombino: Incontro degli Organi Centrali e dei Presidenti delle Sezioni ANFI<br />

con il Sindaco di Piombino;<br />

- ore 17,30 – Sala Rossa del Comune di Piombino: Incontro del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI con i radunisti e premiazione<br />

dei vincitori del 1° Concorso Letterario dedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano” indetto dalla Sezione ANFI di<br />

Piombino con il patrocinio del Comune di Piombino (Vds. Regolamento a parte).<br />

DOMENICA 10 settembre:<br />

- Piombino – Località “La Tolla”:<br />

- ore 09,00: Ammassamento e schieramento dei radunisti;<br />

- ore 09,30:<br />

** Resa degli Onori ai Gonfaloni della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e del Comune di Piombino (decorato di<br />

M.O.V.M.);<br />

** Resa degli Onori al Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI e rassegna dello schieramento;<br />

** Cerimonia inaugurale della strada intitolata a “Vincenzo Rosano”;<br />

** Allocuzioni;<br />

- ore 10,00 – Celebrazione Santa Messa (al campo).<br />

- ore 11,00:<br />

** Celebrazione anniversario Battaglia di Piombino presso “Il Rivellino”;<br />

** Sfilata dei radunisti per le vie cittadine fino a Piazza della Costituzione;<br />

** Deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti (Piazza della Costituzione).<br />

- ore 13,00 – Pranzo sociale (località da definire).<br />

La Sezione ANFI di Piombino – Val di Cornia, con il patrocinio del Comune di Piombino, indice il 1° Concorso Letterario<br />

dedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano”.<br />

Il concorso si articola in tre sezioni:<br />

Sez. A – Poesie inedite a tema libero (in cinque copie).<br />

Sez. B – Da uno a tre racconti, favole o saggi a tema libero, inediti, non oltre 5 pagine dattiloscritte (in 5 copie).<br />

Sez. C – Poesie a tema libero, riservate ai ragazzi fino a 14 anni (in 5 copie).<br />

REGOLAMENTO<br />

Gli elaborati, accompagnati da un contributo per spese organizzative di 10,00 per la Sezione A e B e di 5,00 per la<br />

Sezione C, accreditati su c.c.p. n. 36491900, intestato a Nicola D’Archi presso l’Ufficio postale di Vignale Riotorto (LI) 57020,<br />

specificando la seguente causale: 1° Concorso letterario Sezione A, B, oppure C, dovranno essere inviati al seguente indirizzo<br />

entro e non oltre il 26 giugno 20<strong>06</strong>, (indicando le generalità su una sola copia):<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia – Sezione di Piombino – Val di Cornia, Via S. Antonio n. 8 – 57025 Piombino (LI).<br />

PREMI<br />

a cura di Guseppe Ruggieri<br />

La Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, a seguito di contatti intervenuti con il Comune di Jesolo,<br />

è venuta nella determinazione di rinunciare alla realizzazione del 3° Raduno Interregionale<br />

ANFI del Triveneto, programmato dal 19 al 21 maggio 20<strong>06</strong>, essendo venute meno le<br />

condizioni necessarie per assicurare la buona riuscita della manifestazione.<br />

1° CONCORSO LETTERARIO<br />

dedicato al “Sottobrigadiere Vincenzo Rosano”<br />

Sono previste coppe e/o targhe per i primi 5 classificati di ogni Sezione in concorso e medaglie per i premiati con menzio-<br />

24 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


ni d’onore e/o di merito.<br />

Coloro che saranno impossibilitati ad intervenire alla cerimonia di premiazione, potranno ricevere a domicilio il premio di<br />

loro competenza, con il rimborso delle spese di spedizione.<br />

Il giudizio della giuria è insindacabile.<br />

I vincitori del concorso saranno personalmente avvertiti dalla organizzazione, ai fini della partecipazione alla cerimonia della<br />

premiazione prevista per sabato 9 settembre 20<strong>06</strong>, alle ore 17,30, nella Sala Rossa del Comune di Piombino.<br />

Per informazioni telefonare al nr. 0565.226338 oppure al nr. 389.9729890.<br />

****<br />

Si informa che, ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 675/96, i dati personali dei concorrenti saranno conservati nell’archivio<br />

della Sezione per essere utilizzati esclusivamente per le finalità del concorso.<br />

I FINANZIERI A CEFALONIA NELL’AZZURRO MARE DELLA GRECIA<br />

L’Agenzia viaggi e turismo “PICCHIOTOURS”, di Latiano (BR), Via Martiri della Libertà, 14 – tel. 0831.724949 fax.<br />

0831.724950, già conosciuta dai nostri soci, in quanto ha curato la sistemazione alberghiera in occasione del XVI Raduno<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI di Lecce, in collaborazione con la Sezione A.N.F.I. di Bari, ha programmato una gita in Grecia, per la durata<br />

di 9 giorni e 8 notti, come da seguente programma.<br />

L’itinerario prevede, tra l’altro, la visita al Monumento ai Caduti della Guardia di Finanza ed al Museo della Divisione Acqui<br />

(onori ai Caduti di Cefalonia e Corfù) ove nel settembre 1943, all’atto dell’armistizio molti componenti del I Battaglione mobilitato<br />

della Guardia di Finanza furono fucilati dai tedeschi. La Bandiera del I Battaglione Mobilitato del Corpo fu decorata dalla<br />

Medglia d’Oro al Valor Militare (Vedasi appunto su Cefalonia e Corfù).<br />

La suddetta Agenzia viaggi, opportunamente interpellata per fornire maggiori ragguagli, ha precisato che i prezzi variano a<br />

seconda della località di partenza ed in base alle eventuali richieste di ridurre il numero delle giornate programmate. Ha altresì<br />

precisato che ai soci dell’A.N.F.I. saranno praticati prezzi particolari.<br />

PROGRAMMA<br />

1° Giorno: Ore —- ritrovo dei partecipanti presso il porto prescelto, operazioni d’imbarco e sistemazione in cabine con servizi<br />

privati. Ore —— partenza per Igoumenitsa. Cena e pernottamento a bordo.<br />

2° Giorno: Ore ——- arrivo a Igoumenitsa, sistemazione in pullman riservato e trasferimento in Hotel. Sistemazione in camere<br />

con servizi privati, prima colazione, pranzo, cena e pernottamento in Hotel. Intera giornata libera per attività balneari.<br />

3° Giorno: Trattamento di pensione completa in Hotel. Intera giornata libera per attività balneari. Dopo cena, sistemazioni in<br />

pullman e partenza per la visita gudata di Parga by night situata in una pittoresca insenatura chiusa da isolotti e dominata<br />

da una fortezza veneziana. Nonostante le frequenti invasioni, la cittadella è riuscita a mantenere integro il suo aspetto caratteristico.<br />

Suggestivi gli scorci che si possono ammirare durante le passeggiate tra le viuzze e piazzette alla scoperta dei numerosi<br />

negozietti di artigianato di diverso tipo (gioiellerie, cuoi, ecc.).<br />

4° Giorno: Trattamento di pensione completa in Hotel. Mattina libera. Pomeriggio visita con guida e pullman di Sivota caratteristico<br />

borgo di pescatori con un porto racchiuso in una piccola baia, oggi è diventato un rifugio di diportisti, che hanno scelto<br />

Sivota per le loro soste durante le crociere nelle isole Ionie. Anche qui numerosi sono i bar, le gelaterie e i negozietti di artigianato<br />

locale.<br />

5° Giorno: Trattamenti di pensione completa in Hotel. Mattinata dedicata alla visita con guida e pullman del Monastero di Ghiromeri,<br />

monastero bizantino costruito nel 1300 d.C., a seguito del ritrovamento di una sacra Icona della Vergine Maria ad<br />

opera dei monaci riuniti attorno alla figura di S. Nilos. Il monastero attualmente dedicato all’Assunzione custodisce al suo interno<br />

la sacra icona e tutta una serie di affreschi ed incone del 1679. Pomeriggio libero.<br />

6° Giorno: Prima colazione in Hotel. Sistemazione in pullman e trasferimento a Patrasso. Pranzo lungo il tragitto. Alle ore<br />

12,30 imbarco a Patrasso e partenza per Cefalonia. Arrivo a Sami e trasferimento in Hotel, cena e pernottamento.<br />

7° Giorno: trattamento di pensione completa in Hotel. Intera giornata dedicata per la visita guidata al Monumento ai Caduti,<br />

Casetta Rossa e Fossa ed al Museo Mostra della Divisione Acqui.<br />

8° Giorno: prima colazione in Hotel. Sistemazione in pullman e trasferimento per Sami, imbarco e partenza alle ore 08.00<br />

per Patrasso. Arrivo a Patrasso, pranzo in ristorante e successiva visita panoramica con guida della città. Di seguito trasferimento<br />

al porto, operazioni di imbarco, sistemazione in cabine con servizi privati e partenza per il porto di provenienza. Cena<br />

e pernottamento a bordo.<br />

9° Giorno: arrivo al porto di provenienza alle ore _______.<br />

Per ulteriori informazioni sui costi, gli orari di partenza dai porti di Ancona e Bari, i periodi di effettuazione della vacanza<br />

ed ogni altro chiarimento, si invitano le Sezioni ed i soci interessati a voler contattare la Sezione A.N.F.I di Bari:<br />

Tel. 080.5262090, oppure il nr. 328.6515996.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 25


CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />

presso la Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI<br />

Da anni il problema ha formato<br />

argomento di decisioni contrastanti.<br />

La Corte Costituzionale ha ritenuto<br />

più volte che l’art. 99 – comma 2° -<br />

del D.P.R. 29.12.1973 n. 1092 non è<br />

applicabile in quanto espunto dall’Ordinamento<br />

giuridico.<br />

Le Sezioni Unite della Corte dei<br />

Conti, con numerose sentenze –<br />

emesse nel tempo - ha cercato di sostenere<br />

che tale articolo è vigente e<br />

che sussiste il divieto della percezione<br />

della doppia indennità integrativa.<br />

Si è creato, pertanto, un contrasto<br />

tra Corte Costituzionale e Corte<br />

dei Conti e che pone incertezza sul<br />

problema.<br />

Moltissime sezioni della Corte dei<br />

Conti hanno seguito l’indirizzo giurisprudenziale<br />

della Corte Costituzionale<br />

ed hanno accolto i ricorsi presentati,<br />

mentre ultimamente, si sta<br />

verificando un adeguamento alle posizioni<br />

della SS.RR. della Corte dei<br />

Conti sia in primo grado che in appello.<br />

L’INPDAP propone sistematicamente<br />

appello avverso le sentenze<br />

favorevoli, cercando di far valere le<br />

ragioni esposte nelle decisioni delle<br />

Sezioni Riunite, certamente più favorevoli<br />

all’Istituto di Previdenza.<br />

Per quanto riguarda i pensionati<br />

si sta verificando che moltissimi ricorrenti<br />

risultati vincitori hanno ottenuto<br />

il riconoscimento del loro diritto,<br />

altri, per i quali i giudizi non sono stati<br />

decisi, potrebbero vedere negato<br />

quanto da loro chiesto.<br />

Sul campo della dialettica giuridica<br />

vengono vanificate le aspettative<br />

dei pensionati, che, nonostante<br />

quanto si afferma in giro, vengono<br />

trattati in un modo inadeguato ed<br />

avrebbero diritto a ben altro trattamento.<br />

È auspicabile che presto si faccia<br />

chiarezza e che si abbandoni la linea<br />

dei “figli e figliastri”.<br />

Si riporta la parte in diritto della<br />

sentenza 2/20<strong>06</strong> QM delle Sezioni<br />

Riunite della Corte dei Conti.<br />

«DIRITTO Va, innanzitutto, dichiarata<br />

la ammissibilità della questione<br />

di massima proposta dalla Seconda<br />

Sezione giurisdizionale centrale<br />

di appello.<br />

Infatti sulla questione permane,<br />

pur dopo la sentenza di queste Sezioni<br />

Riunite n. 14/20<strong>03</strong>/QM, un contrasto<br />

giurisdizionale orizzontale tra<br />

Sezioni di appello, contrasto accentuato<br />

dalla diversa lettura data dai<br />

giudici di appello alla recentissima<br />

ordinanza della Corte Costituzionale<br />

8 marzo 2005 n. 89.<br />

La pronuncia dei giudici delle leggi<br />

– sulla base della prospettazione<br />

della questione di costituzionalità in<br />

ordine alla permanenza del divieto di<br />

cumulo di indennità integrativa speciale<br />

su piu’ trattamenti pensionistici<br />

– afferma l’esistenza nella giurisprudenza<br />

della Corte dei conti di più opzioni<br />

interpretative dell’art. 99, comma<br />

secondo, del D.P.R. 29 dicembre<br />

1973 n. 1092 e dichiara la manifesta<br />

inammissibilità della questione sotto<br />

il profilo della mancata indicazione<br />

dei motivi che obbligano ad una lettura<br />

della norma che suscita dubbi di<br />

costituzionalità anziché una interpretazione<br />

costituzionale orientata.<br />

In sostanza nel rendere la pronuncia,<br />

la Corte Costituzionale sulla<br />

base delle prospettazioni delle ordinanze<br />

di remissione ha presupposto<br />

l’esistenza nella giurisprudenza della<br />

Corte dei conti di due difformi interpretazioni<br />

dell’art. 99, comma secondo,<br />

cit. D.P.R. n. 1092/1973.<br />

Questo giudice, prendendo in<br />

esame i citati indirizzi giurisprudenziali,<br />

rileva che esistono due diverse<br />

di Antonio Taviano<br />

LA DOPPIA INDENNITA’ INTEGRATIVA SPECIALE (PENSIONE + PENSIONE) NELLA<br />

ULTERIORE VALUTAZIONE DELLE SS.RR. DELLA CORTE DEI CONTI<br />

tesi in ordine alla permanenza del<br />

divieto di cumulo, ma non due diverse<br />

interpretazioni della norma citata.<br />

Il primo indirizzo giurisprudenziale<br />

sostiene che l’art. 99, comma secondo,<br />

D.P.R. n. 1092/1973 permane<br />

nell’ordinamento nel testo manipolato<br />

della Corte Costituzionale con<br />

le sentenze n. 172/1991, 307/1993,<br />

494/1993 e 376/1994. Riassuntivamente<br />

in quest’ultima sentenza, richiamando<br />

le precedenti, la Corte<br />

Costituzionale afferma che “si è statuita,<br />

in primo luogo, la regola per cui<br />

al titolare di più pensioni l’indennità<br />

integrativa speciale compete ad un<br />

solo titolo ed è costituzionalmente<br />

legittima solo se e nella misura in cui<br />

sia fatto salvo l’importo di detta indennità<br />

eventualmente occorrente a<br />

non ridurre la prestazione pensionistica<br />

al di sotto del trattamento<br />

I.N.P.S.”.<br />

In questi termini l’indirizzo giurisprudenziale<br />

citato fa applicazione<br />

dell’art. 99, secondo comma, D.P.R.<br />

n. 1092/1973, come integrato dalla<br />

Corte Costituzionale, dando al testo<br />

l’interpretazione letterale quale unica<br />

possibile.<br />

L’altro indirizzo giurisprudenziale,<br />

che ha avuto il suo esordio con la<br />

sentenza della Sezione giurisdizionale<br />

Regione Marche n. 2873 del<br />

2000, afferma che la sentenza della<br />

Corte Costituzionale n. 494/1993 è<br />

solo apparentemente additiva, mentre<br />

il giudice delle leggi aveva voluto,<br />

in realtà, emanare una sentenza<br />

ablatoria di tale disposizione. Viene<br />

in particolare affermato (ved. Sezione<br />

III n. 210/2005 del 14 aprile 2005)<br />

che la natura ablatoria deve riconoscersi<br />

dal fatto che la Corte Costituzionale,<br />

nel pronunciarsi, non aveva<br />

tenuto conto nel riferimento al parametro<br />

della sentenza n. 172/1991<br />

26 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


della valenza provvisoria di quest’ultima,<br />

dovuta alla sopravvenuta declaratoria<br />

di incostituzionalità ed al<br />

conseguente effetto caducatorio dell’art.<br />

17 della legge n. 843 del 1978<br />

(sentenza 204/1992) con l’annullamento<br />

del quale non poteva che<br />

considerarsi venuto meno, all’atto<br />

della dichiarata incostituzionalità del<br />

secondo comma dell’art. 99 citato,<br />

anche quel principio, attinto dalla citata<br />

sentenza n. 172/1991, relativo<br />

all’affermato parallelismo tra la condizione<br />

del titolare di due pensioni e<br />

quelle del pensionato lavoratore.<br />

La tesi evidentemente afferma la<br />

natura demolitoria della sentenza n.<br />

492/1993 della Corte Costituzionale,<br />

che avrebbe così espunto dall’ordinamento<br />

l’art. 99, secondo comma,<br />

cit. D.P.R. 1092/1973.<br />

E’ del tutto evidente che una norma<br />

ormai inefficace non è suscettibile<br />

di interpretazione ai fini della sua<br />

applicazione.<br />

Per vero dopo la ordinanza della<br />

Corte Costituzionale n. 89/2005 la<br />

IIIª Sezione Giurisdizionale ha cercato<br />

di inquadrare la propria tesi come<br />

lettura costituzionalmente orientata<br />

della norma (e cioè come modo<br />

di interpretare la norma).<br />

La Sezione ha infatti affermato<br />

che alla luce della citata ordinanza<br />

della Corte Costituzionale il più volte<br />

richiamato art. 9, secondo comma, è<br />

ormai suscettibile di una sola lettura<br />

e cioè di quella individuata da tempo<br />

dalla Sezione stessa.<br />

In proposito queste Sezioni Riunite<br />

non possono non rilevare che solo<br />

norme vigenti, in quanto suscettibili<br />

di applicazione da parte del giudice,<br />

possono essere da queste interpretate.<br />

Le norme abrogate o comunque<br />

espunte dall’ordinamento<br />

non possono semplicemente essere<br />

applicate.<br />

Questo giudice rileva inoltre che,<br />

partendo dal presupposto della caducazione<br />

del divieto di cumulo, non<br />

è possibile dare alcuna lettura dell’<br />

art. 99, secondo comma, che consenta<br />

la sua permanenza nell’ordinamento<br />

dal momento che la norma<br />

ha il solo espresso scopo di stabilire<br />

il divieto.<br />

Va a questo punto esaminata la<br />

sostenibilità giuridica della tesi da ultimo<br />

esposta.<br />

In primo luogo va posto in evidenza<br />

che la tesi si fonda sull’affermazione<br />

che la Corte Costituzionale<br />

nell’emanare la sentenza n.<br />

494/1993 aveva dimenticato o rimosso<br />

dalla memoria di aver emanato<br />

l’anno precedente una sentenza<br />

caducatoria della norma (art. 17<br />

della legge n. 843/1978) dalla quale<br />

era stato tratto il parametro per manipolare<br />

l’art. 99, secondo comma,<br />

con la conseguenza che la sentenza<br />

costituzionale apparentemente additiva<br />

doveva considerarsi ablativa per<br />

inesistenza del parametro preso a riferimento.<br />

Queste Sezioni Riunite non ritengono<br />

di poter in alcun modo condividere<br />

siffatta tesi.<br />

In proposito rilevano che il principio<br />

di integrazione delle pensioni per<br />

il raggiungimento del c.d. minimo<br />

I.N.P.S. è tuttora vigente nell’ordinamento<br />

ed assolve alle funzioni di<br />

adeguare in ogni caso il trattamento<br />

pensionistico ad esigenze della vita<br />

ritenute essenziali ed incomprimibili.<br />

Non vi sono ostacoli pertanto nell’ordinamento<br />

vigente per integrare la<br />

pensione al minimo I.N.P.S..<br />

Inoltre la Corte Costituzionale<br />

dalla disposizione di cui all’art. 17<br />

della legge n. 843 del 1978 aveva<br />

tratto lo spunto per individuare un<br />

parametro reddituale certo, con il<br />

quale integrare, rendendo costituzionalmente<br />

legittimo, attraverso una<br />

sentenza manipolativa, l’art. 99, secondo<br />

comma.<br />

Va ancora ricordato che il parametro<br />

di che trattasi è stato utilizzato<br />

nella successiva sentenza della Corte<br />

Costituzionale n. 376/1994 e mai<br />

ripudiato dal giudice delle leggi. Non<br />

vi è alcuna ragione, pertanto, per ritenere<br />

che la pronuncia n. 494/1993,<br />

ed in particolare il suo dispositivo,<br />

sia frutto di un errore del giudice delle<br />

leggi nè vi è spazio per ritenere<br />

che a siffatto supposto errore possa<br />

dare rimedio il giudice dando alle<br />

sentenze della Corte Costituzionale<br />

un contenuto del tutto difforme da<br />

quello risultante dal testo della pronuncia.<br />

Una valenza decisiva, ancor piu’<br />

esplicativa e confermativa delle sentenze<br />

n. 494/1993 e n. 376/1994,<br />

queste Sezioni Riunite ritengono di<br />

dover dare alla ordinanza della Corte<br />

Costituzionale n. 89/2005.<br />

Nel testo di detta ordinanza si<br />

legge infatti “che sulla legittimità costituzionale<br />

di tale disposizione (art.<br />

99 2° comma cit.) la Corte Costituzionale<br />

si pronunciò con la sentenza<br />

n. 494 del 1993 con la quale ne dichiarò<br />

l’illegittimità nella parte in cui<br />

non prevedeva che nei confronti del<br />

titolare di due pensioni, pur restando<br />

vietato il cumulo delle indennità integrative<br />

speciali, dovesse comunque<br />

farsi salvo l’importo corrispondente<br />

al trattamento minimo di pensione<br />

previsto per il Fondo pensioni lavoratori<br />

dipendenti”.<br />

La Corte rileva poi che la norma<br />

censurata dai giudici remittenti è<br />

quella del testo risultante dall’intervento<br />

additivo, con la conseguenza<br />

che oggetto dell’interpretazione non<br />

può che non essere detto testo (interpretazione<br />

che secondo i giudici<br />

remittenti avrebbe dato luogo a più<br />

indirizzi giurisprudenziali). Infatti nella<br />

ordinanza si legge ancora che i<br />

predetti giudici remittenti non spiegano<br />

le ragioni per le quali ritengono<br />

di non adottare l’opzione interpretativa<br />

che siffatta persistenza esclude,<br />

non potendo la Corte derimere un<br />

contrasto sulla interpretazione della<br />

legge ordinaria.<br />

Dalle considerazioni esposte nella<br />

ordinanza risulta chiaro che la<br />

Corte Costituzionale ritiene tuttora<br />

vigente l’art. 99, secondo comma,<br />

cit. D.P.R.. n. 1092/1973.<br />

D’altro canto, ove il giudice delle<br />

leggi avesse ritenuto espunto dall’ordinamento<br />

l’art. 99, secondo comma<br />

cit., avrebbe adottato una ben diversa<br />

formula di dichiarazione di inammissibilità,<br />

riferendola alla attuale<br />

non vigenza delle norme.<br />

Va ancora rilevato che dopo la ordinanza<br />

della corte Costituzionale da<br />

ultimo citata la Sezione giurisdizionale<br />

di appello per la Regione Siciliana,<br />

dopo una ricostruzione analoga<br />

a quella operata da queste Sezioni<br />

Riunite, ha affermato che la Corte<br />

Costituzionale non può non avere<br />

considerato che gli orientamenti giu-<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 27


isprudenziali contabili da essa stessa<br />

richiamati non erano il frutto di<br />

una interpretazione secundum costitutionem<br />

del testo normativo interessato.<br />

La Sezione siciliana ha letto<br />

l’invito rivolto ai giudici di merito dell’ordinanza<br />

n. 89 del 2005 come un’<br />

esortazione indiretta a seguire detti<br />

orientamenti giurisprudenziali procedendo<br />

ad una interpretazione praeter<br />

costitutionem delle norme in questione.<br />

La Sezione siciliana ha ritenuto,<br />

quindi, di dover direttamente valutare<br />

se la norma in questione sia in<br />

contrasto con la Costituzione, così<br />

come hanno già fatto in pratica molti<br />

altri giudici di merito.<br />

Nei termini ha dichiarato non<br />

conforme a Costituzione e di conseguenza<br />

ha disapplicato il divieto di<br />

cumulo.<br />

Come ha rilevato la stessa Sezione<br />

di appello la costante giurisprudenza<br />

costituzionale ha sempre affermato<br />

che non è consentito al giudice<br />

di merito la diretta disapplicazione<br />

di norme ritenute incostituzionali,<br />

ma che occorre comunque, anche<br />

in ipotesi di norme meramente<br />

riproduttive di altre dichiarate incostituzionali,<br />

una specifica pronuncia<br />

della Corte Costituzionale.<br />

Invero il nostro ordinamento non<br />

prevede un potere diffuso tra i giudici<br />

di disapplicazione di norme ritenute<br />

incostituzionali (salvo la diretta<br />

applicazione di norme costituzionali<br />

immediatamente precettive in quanto<br />

di rango superiori rispetto alle leggi<br />

ordinarie con esse contrastanti)<br />

ma ha concentrato in un apposito organo<br />

(la Corte Costituzionale) la verifica<br />

di costituzionalità delle leggi<br />

con conseguente annullamento erga<br />

omnes. Questo principio è un cardine<br />

essenziale del nostro ordinamento<br />

costituzionale, che non può in<br />

nessun caso essere derogato.<br />

Anche questa opzione va, pertanto,<br />

disattesa.<br />

Va ancora rilevata la anomalia di<br />

dichiarare con una pronuncia del<br />

giudice ordinario la incostituzionalità<br />

di una norma che è stata integrata<br />

dalla Corte Costituzionale con intervento<br />

manipolativo proprio per renderla<br />

conforme a Costituzione.<br />

Va in proposito ricordato che il<br />

giudice delle leggi nelle pronunce in<br />

materia ha ritenuto non conforme a<br />

costituzione il divieto generalizzato<br />

di cumulo delle indennità integrative<br />

speciali consentito invece quando<br />

sia fissato un limite minimo o trattamento<br />

complessivo al di sotto del<br />

quale non debba operare il divieto di<br />

cumulo, a salvaguardia della situazione<br />

reddituale del lavoratore o del<br />

pensionato rispondente ai principi di<br />

tutela posti dagli artt. 36 e 38 Cost.<br />

In quest’ottica le Sezioni Riunite<br />

non si nascondono che, nell’evolversi<br />

della legislazione dopo le sentenze<br />

della Corte Costituzionale innanzi<br />

richiamate si sono verificati dei mutamenti<br />

che hanno modificato la situazione<br />

nelle quali le pronunce sono<br />

state rese.<br />

In particolare va tenuto presente<br />

che l’indennità integrativa speciale è<br />

venuta nel tempo ad essere per una<br />

larga categoria di pensioni la parte<br />

economicamente più rilevante del<br />

trattamento pensionistico, perdendo<br />

completamente la sua natura di assegno<br />

accessorio per diventare sostanzialmente<br />

parte integrante della<br />

pensione.<br />

Dalla sopravvenienza può sorgere<br />

la domanda se sia ancora valido<br />

un parametro reddituale minimo come<br />

riferimento del divieto di cumulo<br />

o se invece debba prendersi in considerazione<br />

l’entità del trattamento<br />

pensionistico, per configurare oggi la<br />

possibilità per il legislatore di addivenire<br />

alla decurtazione della pensione,<br />

scegliendo tra diverse soluzioni<br />

che comunque rispettino l’esigenza<br />

di un equilibrio del sistema retributivo<br />

e pensionistico (cfr. Corte Cost.<br />

sent. N. 516/2000). La riflessione è<br />

avvalorata dall’entrata in vigore della<br />

legge n. 724/1994, che ha conglobato<br />

l’indennità integrativa speciale<br />

nella base pensionabile.<br />

Il diverso trattamento dell’i.i.s. per<br />

le pensioni liquidate fino al 31 dicembre<br />

1994 è essenzialmente una<br />

norma di salvaguardia di miglior trattamento<br />

per le situazioni pregresse<br />

e non un voluto effetto diacronico tra<br />

trattamenti pensionistici. Si tratta peraltro<br />

di considerazioni che non possono<br />

trovare applicazione in questa<br />

sede.<br />

Va, infine, dichiarato inammissibile<br />

il quesito relativo alla costituzionalità<br />

del divieto di cumulo.<br />

Come è giurisprudenza costante<br />

queste Sezioni Riunite sono chiamate<br />

ad interpretare la normativa vigente<br />

e non possono pertanto proporre<br />

questioni di costituzionalità, nè pronunciarsi<br />

su dubbi di costituzionalità<br />

se non nei limiti di conformare la loro<br />

pronuncia sulle norme vigenti ad<br />

una lettura costituzionalmente orientata.<br />

I dubbi di costituzionalità, in<br />

quanto funzionali alla rimessione<br />

delle questione alla Corte Costituzionale,<br />

eccedono l’ambito della pronuncia<br />

da rendersi da queste Sezioni<br />

Riunite.<br />

Nei termini va, pertanto, risolta la<br />

questione di massima proposta.<br />

P.Q.M.<br />

La Corte dei conti a Sezioni Riunite<br />

in sede giurisdizionale, pronunciando<br />

sulla questione di massima<br />

proposta dalla seconda Sezione<br />

Centrale di Appello con ordinanza n.<br />

097/2005/A:<br />

1) afferma che, per il titolare di due<br />

pensioni, resta fermo il divieto di<br />

cumulo delle indennità integrative<br />

speciali di cui all’art. 99, comma<br />

secondo, del D.P.R. 1092/1973,<br />

con l’integrazione operata con la<br />

sentenza manipolativa della Corte<br />

Costituzionale n. 494/1993 e cioè<br />

con salvezza comunque dell’importo<br />

corrispondente al trattamento<br />

minimo di pensione previsto<br />

per il Fondo pensioni lavoratori dipendenti;<br />

2) dichiara inammissibile il quesito<br />

relativo alla conformità a Costituzione<br />

di detto divieto;<br />

3) dispone la restituzione degli atti al<br />

giudice remittente a cura della Segreteria<br />

delle Sezioni Riunite.<br />

Così deciso in Roma nella Camera<br />

di Consiglio dell’8 febbraio 20<strong>06</strong>».<br />

Dalla lettura di quanto sopra ciascuno<br />

potrà formulare le sue opinioni.<br />

Per quanto ci riguarda, per il diuturno<br />

lavoro che svolgiamo, la questione<br />

ci lascia molto perplessi e<br />

preoccupati.<br />

28 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


Sezione di Como<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

In un recente incontro per la festa<br />

degli auguri di Natale, presso la<br />

Sezione ANFI di Como, il Presidente<br />

M.M.A. Dott. Lange Tremaroli consegna<br />

la pergamena di “benemerenza”,<br />

concessa all’ottantenne Appuntato<br />

Vinicio Tinelli, dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di<br />

Marco.<br />

Nella foto, in basso, il Presidente<br />

della Sezione, M.A. Dott. Lange Tremaroli<br />

mentre consegna l’attestato di<br />

benemerenza all’App. Vinicio Tinelli.<br />

Sezione di Alessandria<br />

Il 22 dicembre 2005 il Direttivo della<br />

Sezione, rieletto l’11 dicembre<br />

2005, ha incontrato il Comandante<br />

Provinciale, Col. Antonio Lupia, per i<br />

consueti auguri natalizi.<br />

Nella circostanza ha avuto luogo la<br />

consegna dell’attestato di benemerenza<br />

rilasciato dal Gen. C.A. Pietro<br />

Di Marco all’ottantenne Sabatino<br />

Cantini.<br />

Nella foto a lato, il socio Sabatino<br />

Cantini con l’attestato appena consegnatogli<br />

dal Presidente della Sezione,<br />

Cap. Dott. Tito Marini.<br />

Sezione di Gallarate<br />

Soci della Sezione ANFI di Gallarate,<br />

assieme ad altre Associazioni<br />

d’Arma locali, hanno partecipato alla<br />

S. Messa ed alla cerimonia funebre<br />

svoltasi in Cedrate di Gallarate, per il<br />

rientro in Patria delle spoglie dell’Artigliere<br />

Antonio Moscato, morto il 24<br />

maggio 1944 in un campo di concentramento.<br />

I suoi resti mortali sono stati<br />

ritrovati nel Cimitero d’Onore di<br />

Amburgo, Germania, dove ben 6.000<br />

soldati giacciono ancora in quel luogo.<br />

Nella foto in alto, un momento della<br />

cerimonia funebre.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 29


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Diamante<br />

Il 22 febbraio 20<strong>06</strong>, il Gen. C.A. Ugo<br />

Marchetti, Comandante Interregionale<br />

per l’Italia Sud-Occidentale, in<br />

occasione della visita ispettiva al<br />

Comando Tenenza di Scalea, retto<br />

dal Luogotenente Giuseppe Salerno,<br />

presente il Comandante Regionale<br />

della Calabria, Gen. B. Riccardo Piccinni<br />

e il Comandante Provinciale di<br />

Cosenza Col. Maurizio Massarini, ha<br />

incontrato una rappresentanza della<br />

Sezione A.N.F.I. di Diamante.<br />

L’alto Ufficiale nel corso del colloquio<br />

ha avuto parole di elogio per l’attività<br />

svolta dai soci della Sezione ANFI di<br />

Diamante.<br />

Sezione di Ravenna<br />

Il 4 dicembre 2005, organizzato dal<br />

Presidente della Sezione, App. sc.<br />

Sisinnio Aresti, e dal Consiglio Direttivo,<br />

soci e familiari si sono riuniti nel<br />

tradizionale incontro per lo scambio di<br />

auguri per le festività natalizie presso<br />

il Ristorante “Marchesini” di Ravenna.<br />

Erano presenti, ospiti graditi, il<br />

Comandante Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Ravenna, Col. Stefano<br />

Screpanti e gentile consorte, il Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> per l’Emilia Romagna,<br />

Comm. Ermanno Gelsi, i Presidenti<br />

delle Sezioni di Lugo e Cervia, tutti<br />

accompagnati dalle relative consorti.<br />

Nella foto il gruppo dei soci partecipanti<br />

al convivio.<br />

Nella foto il Gen. C.A. Marchetti con<br />

gli ufficiali, i soci della Sezione di Diamante<br />

e un gruppo di militari del<br />

Comando Tenenza di Scalea.<br />

Sezione di Cormons<br />

L’8 dicembre 2005, i soci della<br />

Sezione ANFI di Cormons, con il loro<br />

Presidente, Brig. C. Quirino Spanedda,<br />

si sono riuniti in un noto ristorante<br />

della zona per il tradizionale scambio<br />

di auguri natalizi.<br />

Presenti all’incontro conviviale, ospiti<br />

graditi, il Sindaco di Cormons Sig.<br />

Claudio Cucut e il Comandante della<br />

Compagnia Guardia di Finanza di Cormons<br />

Cap. Giuseppe Santonastaso<br />

Nella foto il gruppo dei soci della<br />

Sezione di Cormons.<br />

30 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


Sezione di Foggia<br />

Nella visita alla città di Foggia, del<br />

31 gennaio 20<strong>06</strong>, il Presidente della<br />

Repubblica saluta i rappresentanti<br />

della locale Sezione.<br />

Riceviamo dalla Sezione ANFI di<br />

Foggia una interessante foto che<br />

ritrae il Presidente della Repubblica,<br />

Carlo Azeglio Ciampi, mentre saluta<br />

calorosamente i rappresentanti della<br />

Sezione dando sorridente la mano<br />

all’Alfiere della Sezione.<br />

Trattasi di un avvenimento che si è<br />

ripetuto in occasione delle altre visite<br />

effettuate dal Presidente Ciampi nelle<br />

Sezione di Este<br />

Il 18 dicembre 2005 soci e familiari<br />

della Sezione di Este si sono riuniti<br />

per il tradizionale pranzo sociale di<br />

fine anno, presso il locale Hotel Ristorante<br />

“Beatrice d’Este”.<br />

Nell’occasione è stato consegnato<br />

al Fin. Cav. Ottorino Venturin, Alfiere<br />

della Sezione, l’attestato di benemerenza,<br />

concessogli dal Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di Marco.<br />

Nella foto, la consegna dell’attestato<br />

di benemerenza al Cav. Venturin<br />

da parte del Comandante della locale<br />

Tenenza della Guardia di Finanza,<br />

Ten. Stefano Arrighi.<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

Province italiane, incontrando le<br />

nostre Sezioni sempre inquadrate,<br />

con le altre Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma.<br />

Nelle foto:<br />

in alto il Presidente della Repubblica<br />

mentre saluta il rappresentante della<br />

Sezione ANFI di Foggia.<br />

A lato i reparti schierati della Guardia<br />

di Finanza e dei Carabinieri con le<br />

rappresentanze delle Associazioni<br />

d’Arma in attesa del passaggio del<br />

Presidente della Repubblica.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 31


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Napoli<br />

La Sezione ANFI di Napoli ha effettuato,<br />

il 17 dicembre 2005, il tradizionale<br />

pranzo sociale di fine anno, nel<br />

ristorante “Il Monacone”, sito in S.<br />

Marco Evangelista (CE), al quale<br />

hanno partecipato molti soci e loro<br />

familiari.<br />

Il Presidente della Sezione, S.Ten.<br />

Cav. Augusto Avarone, ha ringraziato<br />

per la loro partecipazione gli ospiti<br />

intervenuti, augurando loro buone<br />

festività di fine anno e, nell’occasione,<br />

ha offerto alle gentili Signore presenti<br />

un omaggio natalizio.<br />

Nella foto, il gruppo dei soci partecipanti<br />

al convivio.<br />

Sezione di Piacenza<br />

In occasione del pranzo sociale di<br />

fine anno la Sezione ANFI di Piacenza<br />

ha festeggiato il 95° anniversario<br />

della sua fondazione.<br />

Ospiti graditi il Col. Carlo Germi,<br />

Comandante Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Piacenza, il Cap.<br />

Ugo Rabuffetti, Comandante la Compagnia<br />

di Piacenza.<br />

Nella foto il Presidente della Sezione,<br />

M.A. c.s. Cav. Uff. Antonino Letizia,<br />

il Col. Germi, il Comm. Anna Biggi<br />

Stragliati, socia simpatizzante della<br />

Sezione e il Cap. Rabuffetti.<br />

Sezione di Vasto<br />

In occasione del tradizionale incontro<br />

di fine anno dei soci ANFI della<br />

Sezione di Vasto, il Presidente della<br />

Sezione, M.O. Matteo Palombo, ha<br />

consegnato all’App. Ugo Salvitti l’attestato<br />

di benemerenza concessogli<br />

dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A.<br />

Pietro Di Marco.<br />

Al socio Salvitti è stato manifestato<br />

il vivo ringraziamento per la sua lunga<br />

e meritoria opera svolta nelle file<br />

dell’ANFI.<br />

Nella foto i soci della Sezione ANFI<br />

di Vasto con l’App. Salvitti.<br />

32 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


Sezione di Civitavecchia<br />

Il 18 dicembre 2005, nei locali del<br />

Comando Compagnia della Guardia<br />

di Finanza di Civitavecchia si è svolta<br />

la festa del tesseramento per l’anno<br />

20<strong>06</strong> della Sezione ANFI di Civitavecchia.<br />

Nell’occasione è stato consegnato il<br />

diploma di Presidente Onorario della<br />

Sezione al M.M.A. Cav. Nicola Rasola<br />

e l’attestato di benemerenza al S.Ten.<br />

Vittorio Pompameo, alla presenza di<br />

molti soci e di ufficiali del Corpo.<br />

È seguito il tradizionale rinfresco e<br />

lo scambio degli auguri natalizi e per<br />

il nuovo anno.<br />

Sezione di Tricase<br />

Presso la sede della Sezione ANFI<br />

di Tricase ha avuto luogo il tradizionale<br />

scambio di auguri natalizi.<br />

Gradito ospite il Comandante della<br />

Tenenza di Tricase, S.Ten. Luciano<br />

Prencipe, che ha avuto parole di elogio<br />

nei confronti dei soci della Sezione<br />

anche per il loro impegno nelle attività<br />

di volontariato.<br />

Il Presidente della Sezione, Brig. C.<br />

Gaetano Calabrese, ha ringraziato il<br />

S.Ten. Prencipe per la sua partecipazione<br />

al convivio augurandogli, anche a nome<br />

di tutti i soci, buone festività natalizie.<br />

Nella foto, il S.Ten. Prencipe, e il<br />

Presidente della Sezione, Brig. C. Calabrese,<br />

con alcuni soci della Sezione.<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

Nella foto sopra, da sinistra, il Magg.<br />

Dott. Errico, Comandante il ROAN, il<br />

Presidente Onorario della Sezione,<br />

M.M.A. Cav. Nicola Rasola, e il Presidente<br />

della Sezione, M.M.A. c.s. Vittorio<br />

Miceli, il Cap. Dott. Luca Battella<br />

e il Cap. Dott. Giampiero Carrieri.<br />

Sezione di Vibo Valentia<br />

Il 15 dicembre 2005, i soci della<br />

Sezione ANFI di Vibo Valentia si<br />

sono riuniti in un ristorante di Pizzo<br />

Calabro ove, con la consumazione di<br />

un pranzo sociale, si sono scambiati<br />

gli auguri per le festività natalizie.<br />

Nella foto, il gruppo dei soci e familiari<br />

della Sezione partecipanti al convivio.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 33


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Bergamo<br />

Soci e familiari della Sezione ANFI di<br />

Bergamo, con il loro Presidente, Magg.<br />

Alvaro Giacomini, si sono recati in gita<br />

turistica sulla Costa Azzurra dal 30 settembre<br />

al 3 ottobre 2005, visitando<br />

Nizza, Cannes, S. Raphael, S. Tropez,<br />

Montecarlo nel Principato di Monaco.<br />

Nella foto, la comitiva dei soci e familiari<br />

è ripresa nel Principato di Monaco,<br />

davanti al Palazzo del Principe.<br />

Sezione di Mazara del Vallo<br />

Nei giorni 26 e 27 novembre 2005<br />

la Sezione ha effettuato una gita cul-<br />

Sezione di Catania<br />

Il 21 settembre 2005, nella Chiesa<br />

di San Francesco di Paola, è stata<br />

celebrata la Santa Messa in onore di<br />

San Matteo, Patrono della Guardia di<br />

Finanza.<br />

Alla funzione religiosa, officiata dal<br />

Cappellano Militare Don Vincenzo Castiglione,<br />

sono stati presenti il Presidente<br />

della Sezione di Catania, Col.<br />

Luciano Taurino, con una rappresentanza<br />

di soci con bandiera, il Comandante<br />

Provinciale della Guardia di Finanza<br />

di Catania, Col. Agatino Sarra<br />

Fiore, il Vice Comandante Col. Raffaele<br />

Visconte, oltre ad ufficiali, sottufficiali<br />

e militari del Corpo in servizio a<br />

quella sede. (Vedere foto a lato).<br />

turale a Ragusa e Modica.<br />

La folta comitiva, il giorno 26 novembre<br />

2005, ha visitato la città di<br />

Ragusa, potendo ammirare i numerosi<br />

monumenti di stile barocco, tra cui<br />

la Cattedrale di San Giovanni e la<br />

chiesa di San Giorgio.<br />

Il successivo giorno 27, i gitanti si sono<br />

trasferiti a Modica (città del cioccolato),<br />

già nota come Motuka dei Siculi.<br />

Al termine del pranzo la comitiva ha<br />

visitato lo splendido Castello di Donnafugata<br />

e quindi, nella tarda serata,<br />

ha fatto rientro a Mazara del Vallo.<br />

Nella foto, la comitiva dei soci ripresa<br />

davanti al Castello di “Donnafugata”<br />

a Modica.<br />

34 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


Sezione di Aprilia<br />

I soci della Sezione di Aprilia,<br />

accompagnati da Presidente, S. Ten.<br />

Genino Cafaro, in data 7 ottobre 2005<br />

hanno effettuato una gita socio – culturale<br />

alle 5 Terre, a La Spezia e<br />

all’Acquario di Genova.<br />

Nella foto, i soci con alcuni familiari<br />

posano accanto alla Chiesa di S. Pietro<br />

a Portovenere.<br />

Nella foto, i soci con alcuni familiari<br />

posano accanto alla Chiesa di S. Pietro<br />

a Portovenere.<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Savona<br />

Il 27 ottobre 2005 in occasione dell’Assemblea<br />

tenuta dalla Sezione per<br />

l’approvazione del bilancio preventivo<br />

20<strong>06</strong>, il Presidente della Sezione<br />

M.M.A. Giuseppe Merenda ha consegnato<br />

al V. Brig. Dante Alario l’attestato<br />

di benemerenza concesso dal<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> Gen. C.A. Pietro<br />

Di Marco. (Ved. foto a lato).<br />

Sezione di Ivrea<br />

Il 26 novembre 2005 i soci della<br />

Sezione, in omaggio alla consolidata<br />

tradizione annuale, si sono riuniti in<br />

un caratteristico locale della zona<br />

dove è stato consegnato al Capitano<br />

Andrea Taurasi, Comandante della<br />

locale Compagnia della Guardia di<br />

Finanza, l’attestato e relativa tessera<br />

di “Socio Benemerito” concessigli<br />

dalla Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI<br />

per l’opera prestata generosamente a<br />

favore della Sezione di Ivrea.<br />

Nella foto il Presidente della Sezione,<br />

M.C. Luciano Vacchelli, consegna<br />

l’attestato, con relativa tessera di<br />

socio benemerito ANFI, al Cap.<br />

Andrea Taurasi.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 35


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Clarbruno VEDRUCCIO<br />

Il Dott. Clarbruno Vedruccio, figlio<br />

del M.M.A. Brunello Vedruccio e<br />

nipote del Magg. Antonio Cazzato,<br />

entrambi soci della Sezione di Taranto,<br />

valente fisico è inventore di un<br />

apparrecchio chiamato “TRIMPROB”,<br />

utile per la individuazione, in modo<br />

rapido e non invasivo, del tumore alla<br />

prostata e di altre forme tumorali.<br />

Il “Trimprob” cioè “Tissue Resonance<br />

Interfero Meter Probe” è una<br />

sonda, un semplice bastoncino, lungo<br />

una trentina di centimetri, che<br />

emette onde elettromagnetiche a<br />

diverse frequenze per la ricerca del<br />

tumore alla prostata.<br />

Il Dott. Vedruccio, che è docente<br />

di metodologia della ricerca all’Università<br />

di Urbino, è arrivato alla sua<br />

scoperta in modo sperimentale, verificando<br />

che il segnale elettromagnetico<br />

emesso dalla sonda interagiva in<br />

maniera microscopica con i tessuti<br />

alterati.<br />

L’invenzione di tale strumento ha<br />

avuto vasta eco nel mondo scientifico.<br />

Un interessante articolo, curato<br />

dall’eminente oncologo Prof. Umberto<br />

Veronesi, è apparso sul settimanale<br />

“OGGI” del 1° Febbraio 20<strong>06</strong>.<br />

Soci che si fanno onore<br />

Marina CALDERONE<br />

La Professoressa Marina CALDE-<br />

RONE, socia simpatizzante della<br />

Sezione ANFI di Cagliari, figlia del<br />

S.Ten. Luigi, anch’egli socio della<br />

Sezione di Cagliari, consulente del<br />

lavoro, è stata nominata Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’Ordine dei Consulenti<br />

del Lavoro, per il triennio 2005/2008.<br />

La Prof.ssa Calderone è esperta<br />

nel campo delle comunicazioni e<br />

svolge frequentemente anche l’attività<br />

di relatrice nell’ambito di convegni<br />

e master.<br />

È autrice di vari libri in materia del<br />

lavoro e collabora con pubblicazioni<br />

scientifiche ed economiche.<br />

Dean FANTAZZINI<br />

Il Dott. Dean FANTAZZINI, figlio<br />

del V.Brig. Giancarlo, socio della<br />

Sezione ANFI di Bologna, già Ufficiale<br />

di Complemento nel Corpo dell’Amministrazione<br />

e Commissariato<br />

dell’Esercito Italiano, si è laureato<br />

presso l’Università di Bolgona il 15<br />

novembre 1999 in Economia e Commercio<br />

e successivamente, sempre<br />

presso lo stesso Ateneo, in Economia<br />

Politica riportando il massimo dei voti<br />

e lode in tutte e due le lauree.<br />

Successivamente il Dott. Dean<br />

Fantazzini viene ammesso ad un Dot-<br />

torato di Ricerca presso il Dipartimento<br />

di Economia Politica dell’Università<br />

degli Studi di Pavia. Durante questo<br />

periodo ha avuto esperienze di insegnamento<br />

all’Università degli Studi di<br />

Costanza in Germania e presso l’Università<br />

di Betlemme (Israele).<br />

Ha partecipato a convegni internazionali<br />

a Dublino, Oxford e in Italia<br />

dove ha presentato un suo testo di<br />

studio dal titolo “Financial Markets<br />

Microstructure and Hig Frequency<br />

Data: Theoretical Isuues, Stylized<br />

Facts and Econometric Tools”.<br />

Il 16 gennaio 20<strong>06</strong>, discutendo la<br />

tesi dal titolo “Theory and Applications<br />

of Copulas in Finance” gli è stato conferito<br />

il titolo di Dottore di Ricerca in<br />

Economia Politica. Detta tesi è stata<br />

candidata per l’assegnazione del premio<br />

per il migliore lavoro di dottorato<br />

nell’anno accademico 2005/20<strong>06</strong>.<br />

Berardo DI COSIMO<br />

Il M.M.A. cs. Berardo DI COSI-<br />

MO, socio della Sezione ANFI di<br />

Avezzano, è stato nominato di recente<br />

“Membro del Collegio dei Sindaci”<br />

del Consorzio per lo sviluppo Industriale<br />

della Marsica, nomina fatta<br />

dalla Direzione Affari Istituzionali e<br />

dal Comitato Regionale Comunicazione<br />

della Regione Abruzzo ed è<br />

membro anche del Consorzio <strong>Nazionale</strong><br />

Artigiani con sede ad Avezzano.<br />

Giulio FENU<br />

L’App. Giulio Fenu, socio della<br />

Sezione ANFI di Corigliano Calabro,<br />

unitamente alla consorte ha adottato<br />

la Sig.na Valentina Sciarrotta dandole<br />

il proprio cognome. La Sig.na<br />

Valentina Fenu Sciarrotta ha illuminato<br />

la sua casa e terrà compagnia<br />

alla Famiglia dell’App. Giulio Fenu.<br />

Tale adozione ha suscitato nell’ambito<br />

della città di Rossano Calabro<br />

ammirazione e stima, trattandosi di<br />

un gesto di grande umanità.<br />

36 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Anna Maria PAINI<br />

La Sig.ra Anna Maria PAINI, figlia<br />

del defunto socio ANFI App. Napoleone<br />

Paini è socia lei stessa della Sezione<br />

di Parma. Dopo aver partecipato ai<br />

Campionati del mondo ha preso parte<br />

anche ai Giochi Olimpici di Atene quale<br />

“scorer” ufficiale per le gare di baseball.<br />

Lo “scorer” è colui che assegna i<br />

punti ai concorrenti nelle gare. Non<br />

essendo in Italia il baseball considerato<br />

uno sport nazionale, la sua designazione<br />

per la Paini è un riconoscimento<br />

esplicito per le sue qualità tecniche<br />

notevoli e per essere poliglotta. Conosce<br />

molto bene l’inglese, il francese e<br />

lo spagnolo oltre a svolgere anche attività<br />

di volontariato per le popolazioni<br />

bisognose del terzo mondo.<br />

Vincenzo GARELLI<br />

Il M.A. Rag. Vincenzo GARELLI,<br />

socio della Sezione di Monza, è stato<br />

nominato, con Decreto nr. 6/2005,<br />

della Commissione Tributaria Regionale<br />

per la Lombardia, membro effettivo<br />

della predetta Commissione<br />

Regionale Lombarda.<br />

Compleanni<br />

I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />

compleanno:<br />

- V.Brig. Guardino Baldassare, socio della<br />

Sezione di Marsala, il suo 80° compleanno,<br />

il 6.1.20<strong>06</strong>.<br />

- V.Brig. Nicola Scoccimarro, socio della<br />

Sezione di Forlì, il suo 90° compleanno,<br />

il 18.1.20<strong>06</strong>.<br />

- App. Giovanni Mele, socio della Sezione<br />

di Como, il suo 96° compleanno.<br />

- S.Ten. Antonio Balsamo, socio della<br />

Sezione di Brescia, il suo 102° compleanno,<br />

il 10.2.20<strong>06</strong>.<br />

Nozze di Diamante<br />

Il seguente socio ha festeggiato il suo<br />

60° anniversario di matrimonio:<br />

- Il 29.1.20<strong>06</strong>, il Brig. Albano Poli, socio<br />

della Sezione di Imola, e consorte<br />

Sig.ra Dina.<br />

Nozze d’oro<br />

I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />

50° anniversario di matrimonio:<br />

- Il 29.1.2005, il M.M.A. Pasquale La Manna,<br />

socio della Sezione di Gaeta, e consorte<br />

Sig.ra Maria Santina.<br />

- Il 27.4.2005, il M.M.A. Ubaldo Mondillo,<br />

socio della Sezione di Gaeta, e consorte<br />

Sig.ra Lucia.<br />

- I’1.5.2005, il Brig. Andrea Loprete, socio<br />

della Sezione di Mestre, e consorte<br />

Sig.ra Marianna Perotti.<br />

- Il 22.5.2005, il M.M.A. Umberto Mancini,<br />

socio della Sezione di Pescara, e consorte<br />

Sig.ra Michelina Paparella.<br />

- Il 9.7.2005, il S.Ten. Antonino Vecchio,<br />

socio della Sezione di Catania, e consorte<br />

Sig.ra Gaetana Crisci.<br />

- Il 9.10.2005, il Gen. D. Dante Cammuso,<br />

socio della Sezione di Gaeta, e consorte<br />

Sig.ra Maria Luisa.<br />

- Il 24.10.2005, il Fin. Domenico Pantaleo,<br />

socio della Sezione di Toronto (Canada),<br />

e consorte Sig.ra Louise.<br />

- Il 5.1.20<strong>06</strong>, il M.M.A. Cav. Rino Squarise,<br />

socio della Sezione di Padova, e<br />

consorte Sig.ra Teresa Della Zuanna.<br />

- Il 14.1.20<strong>06</strong>, il V.Brig. Giuseppe Dalleo,<br />

socio della Sezione di Bergamo, e consorte<br />

Sig.ra Maria Saguto.<br />

Anniversari<br />

- Il 28.12.2005, il Brig. Carmine D’Alessandro,<br />

socio della Sezione di Sapri, e consorte<br />

Sig.ra Carmela Laino, hanno festeggiato<br />

il loro 30° anniversario di matrimonio.<br />

- Il 5.1.20<strong>06</strong>, il S.Ten. Cav. Uff. Salvatore<br />

Damato, socio della Sezione di Bari, e<br />

consorte Sig.ra Vincenza Lattanzio hanno<br />

festeggiato il loro 54° anniversario di<br />

matrimonio.<br />

- Il 9.1.20<strong>06</strong>, il Brig. Antonio Grillo, socio<br />

della Sezione di Roma 1/Nord, e consorte<br />

Sig.ra Luciana, hanno festeggiato il loro<br />

40° anniversario di matrimonio.<br />

- Il 24.1.20<strong>06</strong>, il Sig. Arnaldo Merlo, socio<br />

simpatizzante della Sezione di Monza, e<br />

consorte Sig.ra Antonia Punzi, hanno festeggiato<br />

il loro 40° anniversario di matrimonio.<br />

Nozze d’argento<br />

I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />

25° anniversario di matrimonio:<br />

- Il 21.12.2005, il Brig. Giuseppe Di Paola,<br />

socio della Sezione di Genova, e con-<br />

sorte Sig.ra Leticia.<br />

- Il 19.7.2005, il M.A. Vittorio Iengo, socio<br />

della Sezione di Pistoia, e consorte<br />

Sig.ra Teresa Rebecchi.<br />

Nozze<br />

I seguenti soci o loro familiari si sono uniti<br />

in matrimonio:<br />

- Il 25.9.2005, la Dott.ssa Monica Mori, figlia<br />

del Lgt. Cav. Marino, socio della Sezione<br />

di Este, con il Geom. Michele Carli.<br />

- Il 22.12.2005, il Sig. Costantino Santo, figlio<br />

del Sig. Carmelo, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Gallipoli, con la<br />

Sig.na Lucia Franco.<br />

Culle<br />

Sono nati:<br />

- Agnese, primogenita dei coniugi Sig.ra<br />

Elena Cabras e Sig. Alessandro Pettovello,<br />

nipotina dell’App. Francesco Cabras,<br />

socio della Sezione di Cervignano<br />

del Friuli, il 3.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Amelia, figlia dei coniugi Sig. Giovanni<br />

Berlingieri e Dott.ssa Monica Scanu, nipotina<br />

dell’App. Antonio Scanu, socio<br />

della Sezione di Alba, e della consorte<br />

Sig.ra Giovanna Bergese, il 5.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Angelica, figlia del M.C. Archimede, nipote<br />

del M.A. Mario Recchia, Presidente<br />

della Sezione di Roma-3/Est, il<br />

16.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Arianna, figlia del Dott. Giovanni Maccione<br />

e della Sig.ra Gabriella Catania, nipotina<br />

del Brig. C. Fortunato Maccione, socio<br />

della Sezione di Vasto, il 19.11.2005.<br />

- Arianna, primogenita dei coniugi Sig.ra<br />

Eleonora Benvenuti e Sig. Marco Vettori,<br />

nipotina del Brig. C. Livio Benvenuti, socio<br />

della Sezione di Trento, il 28.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Chiara, nipote del Brig. C. Giuseppe<br />

Lembo, consigliere della Sezione di Imperia,<br />

e del M.A. Pietro in servizio presso<br />

la Tenenza Guardia di Finanza di<br />

Mondovì, il 14.12.2005.<br />

- Claudia Pia, terzogenita dei coniugi Sig.<br />

Franco Montanaro e Sig.ra Assunta Santopietro,<br />

nipotina del V.Brig. Mauro Montanaro,<br />

socio della Sezione di Policoro, e<br />

della consorte Sig.ra Anna, il 28.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Denise, figlia dei coniugi Dott.ssa Loredana<br />

Pantaleo e M.C. Fabrizio Tempesta,<br />

in servizio nel Corpo, nipote dell’App.<br />

Vincenzo Pantaleo, socio della<br />

Sezione di Sondrio, il 29.1.20<strong>06</strong>.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 37


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

- Emanuele, figlio dei coniugi Sig.ra Franca<br />

Terlizzi e Brig. Ferdinando Santovito,<br />

in servizio nel Corpo, nipotino del Brig.<br />

C. Vincenzo Terlizzi, socio della Sezione<br />

di Bologna, e della consorte Sig.ra Maria<br />

Dipaola, il 17.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Federico, figlio dei coniugi Sig. Nico Fumagalli<br />

e Sig.ra Katia Bonfanti, nipotino<br />

del Sig. Luigi Fumagalli, socio della Sezione<br />

di Lecco e della consorte Sig.ra<br />

Fernanda Corti, il 17.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Gabriele, figlio dei coniugi Sig.ra Rosita<br />

Caizzi e Sig. Simone Tommasi, nipote<br />

del Brig. C. Pantaleo Tommasi, socio<br />

della Sezione di Brindisi, il 16.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Giada, figlia dei coniugi Sig.ra Tiziana<br />

D’Angelo e Sig. Simone Toninelli, nipotina<br />

del Brig. C. Vittorio D’Angelo, socio<br />

della Sezione di Piombino, il 21.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Giulia, figlia del Dott. Giovanni Pestillo e<br />

della Dott.ssa Patrizia Barra, nipotina del<br />

M.A.cs. Cav. Uff. Cosimo Pestillo, socio<br />

della Sezione di Margherita di Savoia, il<br />

30.12.2005.<br />

- Giulia, figlia del Geom. Claudio Boscarino<br />

e della Sig.ra Silvia Bufarini, nipote<br />

del Brig.m. Cav. Salvatore Boscarino,<br />

socio della Sezione di Falconara Marittima,<br />

e della consorte Sig.ra Franca Elia,<br />

il 13.12.2005.<br />

- Lorenzo Domenico, primogenito del<br />

Geom. Riccardo Romaniello e dell’Arch.<br />

Cristina Rattazzi, soci simpatizzanti della<br />

Sezione di Alessandria, e nipotino dell’App.<br />

Domenico Romaniello, socio della<br />

stessa Sezione, il 20.12.2005.<br />

- Lorenzo, secondogenito dei coniugi<br />

Sig.ra Loredana Masia e dell’App. Gavino<br />

Saba, in servizio nel Corpo, nipotino<br />

del M.llo Giommaria Saba, socio della<br />

Sezione di Alghero, e della consorte<br />

Sig.ra Luisa Mangatia, il 9.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Luca, figlio dei coniugi Sig. Michele Maccione<br />

e Sig.ra Annalisa Forte, nipotino<br />

del Brig. C. Fortunato Maccione, socio<br />

della Sezione di Vasto, il 2.12.2005.<br />

- Manuela, figlia del M.C. Alessandro Scibilia,<br />

in servizio nel Corpo, e Sig.ra Loredana<br />

Rossini, nipotina del Sig. Agatino<br />

Scibilia, socio simpatizzante della Sezione<br />

di Catania, e della consorte Sig.ra<br />

Giuseppa D’Agata, il 16.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Marco Francesco, secondogenito dei coniugi<br />

Sig.ra Roberta Achiropita Topazio<br />

e Sig. Giovanni Paludi, nipotino del Brig.<br />

C. Franco Topazio, sindaco effettivo della<br />

Sezione di Corigliano Calabro e della<br />

consorte Sig.ra Rosina De Simone, il<br />

24.11.2005.<br />

- Matteo, nipotino del M.M.A.cs. Cav.<br />

Emanuele Margani, consigliere della Sezione<br />

di Belluno, e della consorte Sig.ra<br />

Ines Corradini, il 21.11.2005.<br />

- Riccardo, figlio primogenito dei coniugi<br />

Prof.ssa Marina Berno e Arch. Daniele<br />

Facco, nipotino del Fin. Luigi Facco, socio<br />

della Sezione di Padova, il 3.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Tommaso, figlio del M.C. Archimede<br />

Recchia e nipote del V.Brig. Antonio<br />

Recchia, socio della Sezione di Roma-<br />

3/Est, il 2.1.20<strong>06</strong>.<br />

Lauree<br />

Si sono recentemente laureati:<br />

- Sig.na Mary Ancona, figlia del Fin. Vito,<br />

Vice Presidente della Sezione di Toronto,<br />

in “Bachelor of Arts-Justice Studies,<br />

minor in Law” con lode presso la Ryerson<br />

University di Toronto.<br />

- Sig.na Alessia Cimichella, figlia del Brig.<br />

Bruno, socio della Sezione di Viterbo, in<br />

“Lingue e Letterature Straniere”, presso<br />

l’Università di Viterbo, con il punteggio di<br />

110/110.<br />

- Sig.na Giorgia Costa, figlia del M.M.A.<br />

Giuseppe, socio della Sezione di Lido di<br />

Ostia, in “Fisioterapia”, con il punteggio<br />

di 110/110 e lode, presso l’Università La<br />

Sapienza di Roma.<br />

- Sig. Luigi Cozzolino, figlio del V.Brig.<br />

Francesco, socio della Sezione di Livorno,<br />

in “Scienze dell’Amministrazione,<br />

curriculum giudiziario” presso l’Università<br />

di Siena, con il punteggio di 91/100.<br />

- Sig. Emiliano Di Gioacchino, figlio del<br />

Brig. C. Giuseppe, socio della Sezione di<br />

Roma 2/Ovest, in “Scienze delle Comunicazioni”<br />

presso l’Università La Sapienza<br />

di Roma, con il punteggio di 104/110.<br />

- Sig. Luca Garzarella, figlio del Brig. C.<br />

Giovanni, socio della Sezione di Chieti,<br />

in “Ingegneria Meccanica” presso il Politecnico<br />

di Milano, con ottimo punteggio.<br />

- Sig.na Vincenzina La Greca, figlia del<br />

Brig. Antonio, socio della Sezione di<br />

Agrigento, in “Psicologia” presso l’Università<br />

di Palermo, con il punteggio di<br />

108/110.<br />

- Sig.na Chiara Lentini, figlia del M.C.<br />

Donato, socio della Sezione di Benevento,<br />

in “Sociologia” presso l’Università di<br />

Salerno, con ottimo punteggio.<br />

- Col. Dott. Antonio Mulargia, socio della<br />

Sezione di Lecco, già laureato in “Economia<br />

e Commercio”, ha conseguito la<br />

seconda laurea in “Economia e Management”<br />

presso l’Università Pescara.<br />

- Sig. Fabio Pati, figlio del M.O. Giuseppe,<br />

socio della Sezione di Mestre, in “Economia<br />

e Commercio” presso l’Università di<br />

Bologna.<br />

- Sig.na Giada Pilo, figlia del Lgt. Antonio,<br />

socio della Sezione di Roma Castelporziano,<br />

in “Architettura” presso l’Università<br />

di Genova, con il punteggio di 110/110.<br />

- Sig.na Romina Rinaldi, figlia del M.A.<br />

Giuseppe, socio della Sezione di Manfredonia,<br />

in “Scienze Infermieristiche”<br />

presso l’Università di Modena, con il<br />

massimo punteggio.<br />

- Sig.na Samantha Ruggiero, figlia del Brig.<br />

Carlo, socio della Sezione di Monza, in<br />

“Ingegneria Gestionale”, presso il Politecnico<br />

di Milano, con ottimo punteggio.<br />

- Sig. Luigi Russo, figlio del M.A. Umberto,<br />

socio della Sezione di Catanzaro, in<br />

“Scienze delle Comunicazioni”, con il<br />

punteggio di 110/110 presso l’Università<br />

di Catanzaro.<br />

- Sig.na Valentina Russo, figlia del Sig.<br />

Cosimo, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Gallipoli, in “Economia Aziendale”<br />

presso l’Università di Bologna, con<br />

ottimo punteggio.<br />

- Sig. Orazio Sorbello, figlio del, M.M.<br />

Rosario, socio della Sezione di Acireale,<br />

in “Informatica” presso l’Università di<br />

Catania, con il punteggio di 104/110.<br />

- M.C. Nicola Spignesi, figlio del M.M.A.<br />

Salvatore, socio della Sezione di Gaeta,<br />

in “Scienze Politiche Amministrative”<br />

presso l’Università di Napoli, con ottimo<br />

punteggio.<br />

IN RICORDO DEL GEN. D.<br />

DOMENICO FRANGIONE<br />

Ad un anno dalla sua scomparsa, corre<br />

nella nostra mente il pensiero che sia<br />

ancora fra di noi, prima come Comandante<br />

della 3ª Legione, sempre attento<br />

ai problemi del personale ed a quelli Istituzionali,<br />

e dopo come socio della<br />

Sezione ANFI di Milano, non esitando a<br />

prendere le nostre difese contro chi aveva<br />

dimenticato l’esistenza della Sezione.<br />

Voglio ricordarmi di Lei come un<br />

Padre che difende i suoi figli con tutti i<br />

mezzi leciti e dispensa loro tanti buoni<br />

consigli e che ha vissuto col pensiero<br />

rivolto a chi aveva bisogno. Sono sicuro<br />

che adesso siede al tavolo dei giusti<br />

e coraggiosi e che non si è dimenticato<br />

di quanti gli hanno voluto bene.<br />

Ciao Gen. Mimì.<br />

Luciano Cogoni<br />

38 <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong>


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Tristia<br />

Sono deceduti i seguenti soci o loro congiunti:<br />

- Il 5 febbraio 20<strong>06</strong>, in Roma è deceduta la<br />

Signora Clara BATTINI, consorte del<br />

Gen. C.A. Pierpaolo Meccariello, già<br />

Comandante in Seconda del Corpo, socio<br />

della Sezione di Roma-Villa Spada.<br />

Al Gen. Meccariello e a tutti i familiari il<br />

periodico <strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> rinnova i più vivi<br />

sensi di cordoglio, unitamente ai suoi colleghi<br />

di Corso, che la ricordano sin dai primi<br />

anni del 1950 sempre a fianco del Suo<br />

Pierpaolo (T.S.).<br />

- Il 4 marzo 20<strong>06</strong> la Sig.ra Lucilla FELICI,<br />

consorte del Gen. D. Antonio Mitra, socio<br />

della Sezione di Genova.<br />

Al Gen. Mitra e familiari i soci dell’ANFI<br />

formulano le più sentite condoglianze per<br />

la scomparsa della Sig.ra Lucilla da tutti<br />

ricordata con stima e affetto.<br />

- App. Giovanni ANZALDI, di anni 65, consigliere<br />

della Sezione di L’ Aquila,<br />

l’1.01.20<strong>06</strong>.<br />

- App. Bruno ARMOCIDA, di anni 82, socio<br />

della Sezione di Modena, l’11.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.M.A. Tullio BACECCI, socio della<br />

Sezione di Milano, il 30.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Damiano BALDASSARRE, padre del<br />

Brig. Riccardo, socio della Sezione di<br />

Prato, il 15.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.M. Ido BALDI, socio della Sezione di<br />

Castelfranco Veneto, il 15.12.2005.<br />

- Sig. Vincenzo Cav. BARBA, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Salerno, il<br />

31.<strong>03</strong>.2004.<br />

- Brig. Gaetano BIGHELLI, socio della<br />

Sezione di Genova, il 22.12.2005.<br />

- Sig.ra Marisa BRENCI, consorte del Fin.<br />

Adamo Tosti, consigliere della Sezione di<br />

Perugia, il 9.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.C. Giovanni Battista CALAMIA, socio<br />

della Sezione di Merano, il 4.01.20<strong>06</strong>.<br />

- V.Brig. Dario CANAL, socio della Sezione<br />

di Vipiteno, il 25.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Ten. Comm. Pietro CARRIERE, già<br />

segretario della Sezione di Bolzano, il<br />

16.01.20<strong>06</strong>.<br />

- V.Brig. Martino CASILLI, di anni 56, socio<br />

della Sezione di Varese, il 23.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Giusepe CASU, figlio dell’App. Giovanni<br />

e fratello del M.O. Giorgio, socio<br />

della Sezione di Olbia, il 17.11.2005.<br />

- Sig.ra Giuseppina CELON, madre della<br />

Sig.ra Antonietta Furegato, socia della<br />

Sezione di Alessandria, il 24.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Bruno DANI, fratello del Fin. Arzelio,<br />

socio della Sezione di San Miniato, il<br />

5.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Fin. Mario DARCHINI, socio della Sezione<br />

di Imola, il 31.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Brig. Vincenzo DI NUZZO, socio della<br />

Sezione di Roma-3/Est, padre del Col.<br />

Umberto Di Nuzzo in servizio nel Corpo, il<br />

14.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Esterina DI PIETRO, madre del<br />

M.O. Matteo Palombo, Presidente della<br />

Sezione di Vasto, il 17.12.2005.<br />

- Sig.ra Maria DI VILIO, madre del S.Ten.<br />

Antonio Tessitore, socio della Sezione di<br />

Terracina, il 13.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Maria DI ZIO, suocera del M.C.<br />

Angelo D’Ascenzo, socio della Sezione di<br />

Pescara, il 12.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Valentina FANGAREZZI, di anni<br />

97, madre dell’App. Giorgio Magni, socio<br />

della Sezione di Modena, il 28.09.2005,<br />

all’età di anni 97.<br />

- App. Ferdinando FANFANO, fratello del<br />

Brig. Ermelindo, socio della Sezione di<br />

Roma/1 Nord, il 2.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Fin. Paolo GARAGNANI, socio della<br />

Sezione di Bologna, il 12.1.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Orlando GENNARO, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Gaeta, il<br />

21.11.2005.<br />

- Sig.ra Maria GUIDA, socia simpatizzante<br />

della Sezione di Salerno, il 15.04.2004.<br />

- Sig. Ezio IENGO, padre del M.A. Vittorio,<br />

socio della Sezione di Pistoia, il<br />

6.12.2005.<br />

- M.C. Antonio LICENZIATO, socio della<br />

Sezione di Genova, il 25.12.2005.<br />

- Sig. Federico LUSIANI, socio sostenitore<br />

della Sezione di Este, il 16.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Federico MALVANI, fratello del M.A.<br />

Francesco, socio della Sezione di Brescia,<br />

il 7.09.2005.<br />

- App. Tommaso MANCINI, socio della<br />

Sezione di Pescara, il 3.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Concetta MANCUSO, madre del<br />

Brig. Gaetano Iannì, socio della Sezione<br />

di Gela, il 28.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.M.A. Pietro MANCUSO, socio della<br />

Sezione di Gaeta, il 22.12.2005.<br />

- S.Ten. Francesco MANGRAVITI, di anni<br />

97, socio della Sezione di Messina,<br />

l’8.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Brig. Alessandro MASCIULLI, socio della<br />

Sezione di Gaeta, il 28.12.2005.<br />

- Sig.ra Carmela MASTRANGELO, consorte<br />

del V.Brig. Alessio Di Vita, socio della<br />

Sezione di Salerno, il 23.07.2004.<br />

- Sig.ra Maria MATTERA, consorte dell’App.<br />

Giovanni Mele, socio della Sezione<br />

di Como, il 5.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Pierina MECCHIA, madre del Col.<br />

Pil. Antonio Nait, Vice Presidente della<br />

Sezione di Conegliano, il 18.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Brig. Vincenzo MORANO, socio della<br />

Sezione di Chiavari, il 10.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Carmela MORTELLA, sorella del<br />

M.A. cs. Cav. Uff. Pasquale, Presidente<br />

della Sezione di Bitetto, il 2.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Raffaela MULAS, sorella del Ten.<br />

Pietro, socio della Sezione di Forlì, il<br />

10.01.20<strong>06</strong>.<br />

- App.m. Vincenzo NUGNES, medaglia di<br />

bronzo al Valor Civile, socio della Sezione<br />

di Imperia, il 12.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Giovanni PALATELLA, padre del<br />

Brig. Giuseppe, socio della Sezione di<br />

Policoro, il 23.11.2005.<br />

- Fin. Primo PICCARI, socio della Sezione<br />

di Torino, il 18.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Fin. Luigi PREITE, socio della Sezione di<br />

Gallipoli, l’1.<strong>06</strong>.2005.<br />

- Sig.ra Iolanda RANALLI, madre del<br />

M.M.A.cs. Domenico Giammarco, socio<br />

della Sezione di Roma 1/Nord, il<br />

14.12.2005.<br />

- Sig.ra Mafalda RASCHIATORE, madre<br />

del M.M.A. Nicola Leonio, socio della<br />

Sezione di Avezzano, il 30.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Olimpio RECCHIA, padre del M.M.A.<br />

Cesare, consigliere della Sezione di Terracina,<br />

il 5.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Carlo ROSSI, suocero dell’App.<br />

Tommaso Capurso, socio della Sezione<br />

di Chiavenna, il 16.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Nicolò SALAVESTRINI, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Montecatini Terme,<br />

il 28.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Mario SAVARIS, padre dell’App.<br />

Paolo, socio della Sezione di Belluno, il<br />

26.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Fin. Domenico SCIO’, socio della Sezione<br />

di Roma 1/Nord, il 16.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Brig. Salvatore STARNONI, sindaco revisore<br />

della Sezione di Perugia, il<br />

26.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.M. Agostino TARELLI, socio della<br />

Sezione di Verona, il 27.01.20<strong>06</strong>.<br />

- M.M.A. Biagio TRUDU, socio della Sezione<br />

di Genova, l’11.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Sestilio VERGARI, padre dell’App.<br />

Leopoldo, socio della Sezione di Cividale<br />

del Friuli, il 22.12.2005.<br />

- Sig.ra Rosi ZAMBERLAN, consorte del<br />

M.M.A.cs. Luigi Fenoglio, socio della<br />

Sezione di Vicenza, il 2.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Silvestro ZACCAREO, padre del<br />

M.A. Sebastiano, socio della Sezione di<br />

Catania, il 6.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig.ra Giuliana ZANUSSI, consorte del<br />

Brig. Giancarlo Pizzi, socio della Sezione<br />

di Bologna, il 17.01.20<strong>06</strong>.<br />

- Sig. Girolamo ZITO, di anni 92, padre del<br />

M.A. Giovanni e nonno del Fin. Girolamo,<br />

entrambi soci della Sezione di Gioia Tauro,<br />

il 18.01.20<strong>06</strong>.<br />

Ai familiari degli Estinti il nostro<br />

sentito cordoglio.<br />

<strong>Fiamme</strong> <strong>Gialle</strong> 3 / 20<strong>06</strong> 39


Benevento, 17 dicembre 2005.<br />

Nella foto sopra, il tradizionale incontro di fine anno dei soci della Sezione ANFI di Benevento. All’incontro,<br />

organizzato dal Presidente della Sezione, M.C. Angelantonio Iorio, sono stati presenti il Ten.<br />

Col. Gianni Palmacci, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, ed altri Ufficiali<br />

del Corpo. Ospite gradito il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, Dott. Antonio Zampelli, che durante<br />

l’incontro ha consegnato al Ten. Col. Palmacci il diploma di Socio Benemerito dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

Padova, 21 settembre 2005<br />

Nella foto in basso, la celebrazione della S. Messa in occasione della ricorrenza della festività di S.<br />

Matteo, fatta celebrare dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, Col. Gaetano<br />

Rabuazzo, nella antica Chiesa sita in via S. Francesco a Padova, con la partecipazione dei militari del<br />

Corpo in servizio e in congedo.

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