Francesco Pierini boost - scientific close examination - OP-ED

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07.06.2013 Views

Il ruolo del manifesto elettorale Il manifesto elettorale è un documento attraverso cui un partito e il suo leader comunicano agli elettori il programma che intendono mettere in pratica se eletti. Sono dunque dichiarazioni pubbliche di intenzioni e principi che i partiti utilizzano in campagna elettorale per informare i votanti relativamente a cosa intendono realmente fare su questioni di politica estera, interna, economica, ambientale, di formazione e lavoro e così via. Tuttavia, la crescente disaffezione alla politica e la grande presenza dei partiti nei media, soprattutto nella tv e nei giornali durante i periodi pre-elettorali, fanno sì che molti cittadini seguano il dibattito politico e i programmi dei partiti direttamente attraverso queste fonti, e meno attraverso la lettura diretta dei piani programmatici, i quali spesso sono lunghi centinaia di pagine e pertanto non stimolano il cittadino alla lettura. Questo il pensiero di Cooke, il quale afferma che general election manifestos are the best known documents produced by the British political parties, but they have never secured a place in the affections of the British electors for whom they are devised. Few people read manifestos […] 1 Anche Weir e Beetham sostengono che gli elettori non hanno nessun input dai manifesti elettorali e che pochi tra loro li leggano veramente. 2 Una tra le possibili ragioni per tale disaffezione può essere ricondotta a ciò che i partiti comunemente fanno una volta che, vinte le elezioni, assumono il potere: non seguire quanto affermato nel manifesto. Infatti: Governments often depart from their manifestos during their term of office, introducing policies for which it can be said to have no mandate, although it may refer to the ‘Doctor’s Mandate’ which allows it to take any steps it considers necessary 3 (Williams, 1998: 30) 1 Cooke, 2002:1 2 Weir e Beetham, 1998: 108 3 Williams, 1998: 30 4

Nella tradizione anglosassone, i manifesti elettorali, chiamati party platforms in America e manifestos in Gran Bretagna erano più importanti in passato di quanto non lo siano ora. Karl Rove, giornalista statunitense nonché consigliere elettorale per George W. Bush nel 2000, in un suo articolo sostiene che sebbene nel passato il loro ruolo fosse cruciale, oggi non è più così. Tuttavia attribuisce loro ancora un certo valore: Party platforms were once the most important statement of the presidential campaign. No more. But they can still get you in trouble with your own party, or with the public” 4 Anche per la Gran Bretagna, la situazione è sostanzialmente la stessa. Secondo Savoie, Though they have lost some of their appeal and influence, political manifestos in Britain remain an important part of the country’s political culture and progress (Savoie, 1999: 75) In base a quanto emerso da questi esempi di studio sul ruolo dei manifesti elettorali, riteniamo interessante fare un’analisi linguistica delle prefazioni ai manifesti britannici conservatore e laburista presentati durante la campagna elettorale del 2010. In questa sede ci limiteremo alla sola introduzione e non al manifesto intero, che implicherebbe uno studio non riassumibile in un simile articolo. Pertanto esamineremo la parte iniziale, quella che si attribuisce direttamente al leader nel rivolgersi ai potenziali elettori, solitamente scritta di proprio pugno dall’aspirante premier e firmata in fondo. Naturalmente, solo attraverso la lettura dell’intero documento programmatico è possibile comprendere i progetti e le idee dei rispettivi partiti, ma lasciamo questo compito a chi voglia eseguire un’analisi politica e non linguistica –per lo più lessicale– come intendiamo invece fare in questa sede. 4 Rove K., How to Win in a Knight Fight, 29 Marzo 2008, http://www.thedailybeast.com/newsweek/2008/03/29/how-to-win-in-aknife-fight.html 5

Il ruolo del manifesto elettorale<br />

Il manifesto elettorale è un documento attraverso cui un partito<br />

e il suo leader comunicano agli elettori il programma che intendono<br />

mettere in pratica se eletti.<br />

Sono dunque dichiarazioni pubbliche di intenzioni e principi che<br />

i partiti utilizzano in campagna elettorale per informare i votanti<br />

relativamente a cosa intendono realmente fare su questioni di<br />

politica estera, interna, economica, ambientale, di formazione e<br />

lavoro e così via.<br />

Tuttavia, la crescente disaffezione alla politica e la grande presenza<br />

dei partiti nei media, soprattutto nella tv e nei giornali<br />

durante i periodi pre-elettorali, fanno sì che molti cittadini seguano<br />

il dibattito politico e i programmi dei partiti direttamente<br />

attraverso queste fonti, e meno attraverso la lettura diretta dei<br />

piani programmatici, i quali spesso sono lunghi centinaia di pagine<br />

e pertanto non stimolano il cittadino alla lettura.<br />

Questo il pensiero di Cooke, il quale afferma che<br />

general election manifestos are the best known documents<br />

produced by the British political parties, but they have never<br />

secured a place in the affections of the British electors for<br />

whom they are devised. Few people read manifestos […] 1<br />

Anche Weir e Beetham sostengono che gli elettori non hanno<br />

nessun input dai manifesti elettorali e che pochi tra loro li<br />

leggano veramente. 2 Una tra le possibili ragioni per tale disaffezione<br />

può essere ricondotta a ciò che i partiti comunemente<br />

fanno una volta che, vinte le elezioni, assumono il potere: non<br />

seguire quanto affermato nel manifesto.<br />

Infatti:<br />

Governments often depart from their manifestos during their<br />

term of office, introducing policies for which it can be said to<br />

have no mandate, although it may refer to the<br />

‘Doctor’s Mandate’ which allows it to take any steps it<br />

considers necessary 3<br />

(Williams, 1998: 30)<br />

1<br />

Cooke, 2002:1<br />

2<br />

Weir e Beetham, 1998: 108<br />

3<br />

Williams, 1998: 30<br />

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