Francesco Pierini boost - scientific close examination - OP-ED

crisis unless…, in cui più che una promessa si esprime un
dubbio e il pronome we rappresenta l’intero paese e non la
classe politica. La parola esplicita future appare invece per
3 volte nel discorso Labour e mai in quello dei Conservatives.
Ciò nonostante, rispetto alle possibilità di produrre un
cambiamento (area 3), l’occorrenza del modale can per 10
volte in Cameron e la sua totale assenza in Brown, può far
pensare da un lato alla “capacità” che tale ausiliare esprime,
ma dall’altra può forse trovare giustificazione in una precisa
scelta del leader conservatore a enfatizzare il fatto di potere
fare una cosa senza necessariamente doverla promettere.
Una cosa è affermare I can do it, altro è dire I will do it.
Segnaliamo anche l’occorrenza della parola challenges per ben 4
volte nel discorso di Brown, in cui al senso stimolante della “sfida”
che accompagna il vocabolo, si associa il senso della difficoltà.
Nell’area dei beneficiari dell’azione politica (area 4)
entrambi usano la parola Britain per 4 volte, mentre
altrettante volte i Labour usano society ed i Conservatives
usano people. Se invece osserviamo l’area relativa ai problemi
da risolvere (area 5) vediamo che per entrambi l’enfasi è
posta sulle finanze; Brown preferisce usare la parola
economy, mentre Cameron usa debt, che è
di maggior impatto.
Naturalmente, altri vocaboli legati a problemi
sono menzionati nel testo, ma non compaiono tra le
venticinque parole più usate.
Insomma, possiamo affermare che le introduzioni ai manifesti
dei due schieramenti sembrano per alcuni aspetti
collimare e sovrapporsi e per altri differenziarsi.
Nel complesso, potrebbe anche risultare difficile
comprendere chi dice cosa, in quanto in alcune parti i due
testi sono semanticamente sovrapponibili.
Infatti, a valori storicamente collegati ai singoli partiti, come
la fairness progressista e la responsibility conservatrice,
altri elementi entrano in gioco e sparigliano le carte, a partire
dal sostegno di Brown e del suo partito all’intervento
in Afghanistan, fino al richiamo esasperato di Cameron
al senso di comunione, partecipazione e cooperazione.
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