Francesco Pierini boost - scientific close examination - OP-ED

itenuta pericolosa in termini di responsabilità, mostra «a clear
sense of personal involvement on the part of the speaker». 10
L’ultimo elemento di rilievo è lo slogan finale, che è
poi alla base del Manifesto stesso: A future fair for all.
La frase contiene due elementi – uno retorico ed uno
grammaticale – che sono l’alliterazione data dalla ripetizione
della ‘f’ e l’inusuale collocazione nella frase del sostantivo
future, il quale precede l’aggettivo fair.
Nel primo caso si pone l’attenzione sulle parole fonicamente
messe in relazione per finalità mnemoniche, mentre
nel secondo caso si vuole colpire il lettore attraverso
una forma non grammaticalmente corretta, ma che anche
per questa ragione contribuisce a essere più
facilmente memorizzata.
Ulteriori considerazioni: analisi della frequenza lessicale
Attraverso l’analisi della frequenza lessicale è possibile
vedere quali vocaboli siano più presenti nei due testi
analizzati e sottolineare similarità e differenze.
Naturalmente i due testi scelti sono molto brevi e la lista delle
frequenze lessicale fornita non deve essere presa come
discorso valido per l’intero manifesto. I due documenti presentano
rispettivamente 318 e 439 parole (titoli inclusi) e
rappresentano esclusivamente ciò che appare nelle
due introduzioni.
Tuttavia è interessante notare quali aspetti i due politici
abbiano enfatizzato e attraverso quali vocaboli abbiano
cercato di esprimere la funzione conativa nei loro discorsi.
Attraverso l’uso di uno strumento semplice come un
contatore di parole (www.wordcounter.com) abbiamo
seguito alcune tra le possibilità offerte, tra cui:
Inclusione di parole brevi, come “it”, “and”, “of”, sebbene ignorate
al fine dell’analisi
Esclusione del principio basato sulla radice delle parole.
Pertanto parole derivanti da una stessa radice sono state considerate
singolarmente.
Inclusione delle 25 parole più presenti nei testi.
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