Prot. N............................. PALERMO - Comune di Palermo

Prot. N............................. PALERMO - Comune di Palermo Prot. N............................. PALERMO - Comune di Palermo

comune.palermo.it
from comune.palermo.it More from this publisher
07.06.2013 Views

COMUNE DI PALERMO RAGIONERIA GENERALE SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI AVVISO DI GARA Questa Amministrazione deve procedere, a trattativa privata, ai sensi dell’art. 34 della L.R. 7/2002 e successive modifiche ed integrazioni, all’affidamento del servizio per la : FORNITURA DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI E SURGELATI PER GLI ASILI NIDO COMUNALI. Importo disponibile €. 30.000,00 I.V.A. inclusa. IMPORTI A BASE D’ASTA: I PREZZI UNITARI INDICATI NEL C.S.A. Possono partecipare alla gara le ditte del settore, regolarmente iscritte alla C.C.I.A.A. per la categoria adeguata all’oggetto. La lettera di invito che riporta le modalità di partecipazione alla gara , è visionabile presso la Ragioneria Generale – Servizio Economato ed Approvvigionamenti e, qualora la ditta avesse interesse a partecipare, dovrà ritirare copia della stessa, previa istanza, presso l’Ufficio di cui sopra, sito in Via Roma n° 209 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di tutti i giorni feriali escluso il sabato. Termine ultimo per la presentazione delle offerte: ore 11.00 del giorno 21/12/2009. Criterio di aggiudicazione: in favore del maggiore ribasso percentuale. La gara sarà esperita il giorno 21/12/2009 alle ore 12.00 circa presso i locali del Municipio di Palermo – Servizio Economato ed Approvvigionamenti sito in Via Roma, 209 – Si precisa che il presente avviso non impegna in alcun modo l’Amministrazione Comunale che ha facoltà di revocare in ogni tempo e, comunque, prima dell’aggiudicazione finale. Il Dirigente (Dott. Salvatore Incrapera) VIA Roma, 209 e-mail: provveditorato@comune.palermo.it C.F. 80016350821 - P. I.V.A. 00519560825 Tel. 091/7403524– 091/7403539 – Fax 091/7403502

COMUNE DI <strong>PALERMO</strong><br />

RAGIONERIA GENERALE<br />

SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI<br />

AVVISO DI GARA<br />

Questa Amministrazione deve procedere, a trattativa privata, ai sensi dell’art. 34 della L.R. 7/2002 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni, all’affidamento del servizio per la :<br />

FORNITURA DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI E SURGELATI PER GLI ASILI<br />

NIDO COMUNALI.<br />

Importo <strong>di</strong>sponibile €. 30.000,00 I.V.A. inclusa.<br />

IMPORTI A BASE D’ASTA: I PREZZI UNITARI INDICATI NEL C.S.A.<br />

Possono partecipare alla gara le <strong>di</strong>tte del settore, regolarmente iscritte alla C.C.I.A.A. per la<br />

categoria adeguata all’oggetto.<br />

La lettera <strong>di</strong> invito che riporta le modalità <strong>di</strong> partecipazione alla gara , è visionabile presso la<br />

Ragioneria Generale – Servizio Economato ed Approvvigionamenti e, qualora la <strong>di</strong>tta avesse<br />

interesse a partecipare, dovrà ritirare copia della stessa, previa istanza, presso l’Ufficio <strong>di</strong> cui sopra,<br />

sito in Via Roma n° 209 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 <strong>di</strong> tutti i giorni feriali escluso il sabato.<br />

Termine ultimo per la presentazione delle offerte:<br />

ore 11.00 del giorno 21/12/2009.<br />

Criterio <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione: in favore del maggiore ribasso percentuale.<br />

La gara sarà esperita il giorno 21/12/2009 alle ore 12.00 circa presso i locali del Municipio <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong> – Servizio Economato ed Approvvigionamenti sito in Via Roma, 209 –<br />

Si precisa che il presente avviso non impegna in alcun modo l’Amministrazione Comunale che ha<br />

facoltà <strong>di</strong> revocare in ogni tempo e, comunque, prima dell’aggiu<strong>di</strong>cazione finale.<br />

Il Dirigente<br />

(Dott. Salvatore Incrapera)<br />

VIA Roma, 209 e-mail: provve<strong>di</strong>torato@comune.palermo.it C.F. 80016350821 - P. I.V.A. 00519560825<br />

Tel. 091/7403524– 091/7403539 – Fax 091/7403502


COMUNE DI <strong>PALERMO</strong><br />

SETTORE SERVIZI EDUCATIVI E TERRITORIALI<br />

Via Notarbartolo 21/a<br />

CAPITOLATO SPECIALE D’ONERI PER LA FORNITURA DI PRODOTTI<br />

ORTOFRUTTICOLI FRESCHI E SURGELATI OCCORRENTI AL SERVIZIO ASILI<br />

NIDO DEL COMUNE DI <strong>PALERMO</strong><br />

SOMMA DISPONIBILE € 30.000,00= IVA INCLUSA<br />

Art. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE<br />

Prodotti ortofrutticoli per gli asili Nido Comunali <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> <strong>di</strong> cui all’art. 3, elencati e descritti<br />

negli all.1 e 2.<br />

L’importo <strong>di</strong>sponibile per l’acquisto dei prodotti sarà utilizzato fino all’esaurimento, per un<br />

limite temporale pari a mesi 8 (otto) dalla data del PRIMO ORDINATIVO ALLA DITTA<br />

AGGIUDICATARIA.<br />

Tale importo potrà oscillare in più o in meno del 20% senza dare luogo a variazione del prezzo<br />

dei prodotti.<br />

Art. 2) INIZIO DEL SERVIZIO<br />

La Ditta Fornitrice si impegna ad iniziare il servizio alla data in<strong>di</strong>cata dalla Committente.<br />

Non è ammessa la revisione dei prezzi ai sensi delle normative vigenti.<br />

Art. 3 PUNTI DI CONSEGNA DELLE FORNITURE<br />

Le forniture dovranno essere effettuate presso i seguenti Asili Nido:<br />

1/10<br />

Allodola Via dell’Allodola, 36<br />

Aquilone Via M. Toselli, 85/a<br />

Braccio <strong>di</strong> Ferro Via SS. Crocifisso, 1<br />

Domino Piazza C. Ferrino<br />

Ermellino Via Dell’Ermellino<br />

Faro Via Paratore, 28<br />

Grillo Parlante Via Caduti senza Croce, 22<br />

Girasole Via Perpignano<br />

La Coccinella Via D’Alvise


La Filastrocca Via Tembiem<br />

Libellula Via Largo Testa<br />

Maria Pia <strong>di</strong> Savoia Via Papireto<br />

Maricò Via Pellagra, 4<br />

Masih Iqbal Via R. Salernitano, 45<br />

Melograno Via Monte San Calogero<br />

Morvillo Via Pegaso, 29<br />

Pantera Rosa Via Cortigiani, 43<br />

Papavero Via Acireale, 1<br />

Pellicano Via Guido Rossa, 8<br />

Peter Pan Via Barisano da Trani<br />

Santangelo Via I. Silvestri, 10<br />

Tom e Jerry Via Leonardo da Vinci, 36<br />

Topolino Via E. L’Emiro<br />

Tornatore Via Bramante<br />

Le se<strong>di</strong> suddette possono essere soggette a trasferimento, secondo esigenze dell’Amministrazione.<br />

Inoltre, l’Amministrazione si riserva <strong>di</strong> aprire nuove se<strong>di</strong> nel medesimo ambito territoriale, per le<br />

quali dovrà comunque essere garantita la fornitura in oggetto.<br />

2/10<br />

Art. 4 SPECIFICHE TECNICHE<br />

Sono allegati al presente capitolato speciale, <strong>di</strong>venendone parte integrante e sostanziale i<br />

seguenti allegati tecnici.<br />

Allegato n° 1) e 2) Elenco descrittivo dei prodotti ortofrutticoli.<br />

Allegato n°3) Specifiche tecniche relative ai requisiti merceologici<br />

dei prodotti alimentari ortofrutticoli.<br />

Allegato n° 4) Specifiche tecniche relative ai requisiti igienico-<br />

microbiologici ed ai limiti <strong>di</strong> contaminazione<br />

microbica dei prodotti ortofrutticoli.<br />

Art. 5 REQUISITI DELLA STRUTTURA DELLA DITTA FORNITRICE DELLE<br />

DERRATE ALIMENTARI<br />

La Ditta Fornitrice dei prodotti deve <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un proprio magazzino, opportunamente<br />

equipaggiato, per lo stoccaggio delle derrate alimentari in conformità a quanto previsto dal<br />

D.P.R. 327/80 artt. 25-30.


3/10<br />

Art. 6) CARATTERISTICHE DEGLI AUTOMEZZI PER IL TRASPORTO<br />

La Ditta Fornitrice dei prodotti deve <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> automezzi idonei al trasporto delle derrate<br />

alimentari, come previsto dalle <strong>di</strong>sposizioni legislative vigenti in materia (D.P.R. 327/80 art.<br />

43).<br />

Art. 7) INTERRUZIONE DEL SERVIZIO<br />

In caso <strong>di</strong> sciopero da parte del personale della Ditta Fornitrice o <strong>di</strong> altri eventi che per<br />

qualsiasi motivo possono influire sul normale espletamento della fornitura, la stazione<br />

appaltante e/o la Ditta dovranno in reciprocità darne avviso con un anticipo <strong>di</strong> almeno 48 ore.<br />

Le interruzioni totali del servizio per causa <strong>di</strong> forza maggiore non danno luogo a<br />

responsabilità alcuna per entrambe le parti.<br />

Per forza maggiore si intende qualunque fatto eccezionale, impreve<strong>di</strong>bile ed al <strong>di</strong> fuori del<br />

controllo dell’impresa che quest’ultima non possa evitare con l’esercizio della <strong>di</strong>ligenza<br />

richiesta dal presente capitolato.<br />

A titolo meramente esemplificativo, e senza alcuna limitazione, saranno considerate cause <strong>di</strong><br />

forza maggiore: terremoti ed altre calamità naturali <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria violenza, guerre,<br />

sommosse, <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni civili.<br />

Art. 8) RECESSO DA PARTE DELLA COMMITTENTE<br />

Ai sensi dell’art. 1671 del co<strong>di</strong>ce civile il Settore Servizi Educativi e Territoriali può recedere<br />

dal contratto, anche se è stata iniziata la prestazione della fornitura, purché tenga indenne la<br />

Ditta delle spese sostenute, delle forniture effettuate e del mancato guadagno.<br />

Resta inibita alla <strong>di</strong>tta la facoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>di</strong>re il contratto prima della cessazione dei suoi effetti <strong>di</strong><br />

cui all’art.2, se non nei casi previsti dalla vigente normativa.<br />

Art. 9) MODIFICAZIONE ASSETTO SOCIETARIO<br />

Ai sensi dell’art. 7 comma 11 della legge 55/90, la Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria è tenuta a comunicare<br />

tempestivamente all’Amministrazione appaltante ogni mo<strong>di</strong>ficazione intervenuta negli assetti<br />

proprietari e nella struttura <strong>di</strong> impresa, negli organismi tecnici ed amministrativi.<br />

Art. 10) DEPOSITO CAUZIONALE<br />

La Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria dovrà costituire, a norma <strong>di</strong> legge, deposito cauzionale definitivo pari<br />

a 1/20 dell’importo triennale <strong>di</strong>sponibile prestato nelle forme <strong>di</strong> legge vigente in materia.<br />

Qualora la cauzione dovesse essere prestata me<strong>di</strong>ante polizza fideiussoria bancaria o<br />

assicurativa, la stessa dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva<br />

escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta<br />

scritta della stazione appaltante. Inoltre, deve essere “tassativamente” riportato che allo<br />

svincolo si potrà procedere allorquando l’Amministrazione Comunale (Ente Appaltante) avrà<br />

dato il proprio assenso scritto, a fornitura completata.<br />

Art. 11) DIVIETO SUB-APPALTO<br />

La Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria ha in esclusiva la fornitura <strong>di</strong> cui all’art. 1.


4/10<br />

Resta inibito alla Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria <strong>di</strong> cedere ad altri, senza preventiva autorizzazione<br />

dell’Amministrazione Comunale, in tutto o in parte, a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma,<br />

la fornitura <strong>di</strong> cui al presente capitolato e ciò sotto pena <strong>di</strong> risoluzione in danno.<br />

Nel caso in cui dette cessione o sub cessioni si verificassero, l’Amministrazione potrà<br />

risolvere il contratto ipso jure, ipso facto con incameramento della cauzione, oltre a chiedere il<br />

risarcimento per il danno subito.<br />

Art. 12) SPESE INERENTI ALLA FORNITURA<br />

Tutte le spese, nessuna esclusa, necessarie alla realizzazione del servizio richiesto dalla<br />

Committente sono interamente a carico della Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria.<br />

Art. 13) ORDINE DI ESECUZIONE<br />

La Ditta Fornitrice potrà consegnare i beni <strong>di</strong> cui al presente capitolato solo previo or<strong>di</strong>ne<br />

specifico da parte della Committente.<br />

Art. 14) PERSONALE<br />

Il personale impiegato nel servizio <strong>di</strong> fornitura deve possedere adeguata professionalità e deve<br />

conoscere le norme <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro nonché le norme <strong>di</strong><br />

igiene degli alimenti.<br />

La Ditta è sottoposta a tutti gli obblighi verso i propri <strong>di</strong>pendenti risultanti dalle <strong>di</strong>sposizioni<br />

legislative e regolamentari vigenti in materia <strong>di</strong> lavoro, previdenza e <strong>di</strong> assicurazioni sociali ed<br />

assume a proprio carico tutti gli oneri relativi, esonerando l’Amministrazione Comunale da<br />

ogni e qualsiasi responsabilità al riguardo.<br />

Su semplice richiesta della Committente la Ditta deve <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> aver provveduto a quanto<br />

sopra.<br />

Art. 15) VESTIARIO ED IDONEITA’ SANITARIA<br />

La Ditta Fornitrice deve fornire al personale indumenti <strong>di</strong> lavoro come prescritto dalle norme<br />

vigenti (D.P.R. 327/80 art. 42); lo stesso deve essere munito <strong>di</strong> valido libretto <strong>di</strong> idoneità<br />

sanitaria, ove previsto dalle norme vigenti; deve scrupolosamente curare l’igiene personale e<br />

deve essere adeguatamente formato ai sensi del D.Lgs. 155/1997 e s.m.i., in attuazione <strong>di</strong><br />

quanto previsto dalla L.R. 5/2005.<br />

Art. 16) CONTROLLO DELLA SALUTE DEGLI ADDETTI<br />

La Ditta Fornitrice dei prodotti deve provvedere a garantire alla Committente che il personale<br />

impiegato per la realizzazione del servizio, sod<strong>di</strong>sfi i requisiti previsti dalle normative igienico<br />

sanitarie vigenti. A tal fine l’impresa deve pre<strong>di</strong>sporre un Piano Sanitario specifico al fine <strong>di</strong><br />

ottemperare alle norme previste dal D.L. 626/94 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni.


5/10<br />

Art. 17) CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI<br />

I prodotti oggetto del presente capitolato, dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle<br />

vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate e alle Tabelle Merceologiche<br />

dei prodotti alimentari– (allegati 3 e 4). I prodotti devono avere etichettatura conforme alla<br />

legge. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.<br />

Art. 18) GARANZIE DI QUALITA’ INERENTI ALLE DERRATE ALIMENTARI<br />

L’impresa deve acquisire dai fornitori, e rendere <strong>di</strong>sponibili alla Stazione Appaltante, idonee<br />

certificazioni <strong>di</strong> qualità o <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi<br />

in materia che si intendono tutte richiamate ed inoltre rendersi <strong>di</strong>sponibili a <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong><br />

conformità delle derrate alimentari alle specifiche tecniche delle tabelle merceologiche in<br />

allegato.<br />

Art. 19) ORDINATIVI DEI PRODOTTI ALIMENTARI<br />

Le quantità <strong>di</strong> prodotti alimentari da consegnare saranno in<strong>di</strong>cate dall’ufficio preposto dalla<br />

committente o da propri delegati incaricati opportunamente alla Ditta Fornitrice.<br />

Nessun or<strong>di</strong>ne potrà essere effettuato da personale <strong>di</strong>verso da quello in<strong>di</strong>cato dalla<br />

committente.<br />

Art. 20) MODALITA’ DI ESECUZIONE<br />

La Ditta Fornitrice si obbliga ad effettuare <strong>di</strong>rettamente la fornitura nel rispetto delle<br />

in<strong>di</strong>cazioni impartite dai competenti uffici della Committente.<br />

Art. 21) FREQUENZE DELLE FORNITURE<br />

La consegna dei beni avrà, <strong>di</strong> norma, cadenza settimanale, salvo <strong>di</strong>versa frequenza richiesta<br />

dalla Committente.<br />

Art. 22) PROGRAMMAZIONE DELLE CONSEGNE<br />

La Ditta Fornitrice ha l’obbligo tassativo <strong>di</strong> eseguire le consegne <strong>di</strong> norma dalle ore 7.45 ed<br />

entro le ore 09,45 e tra le 14,00 e le 15,00 salvo che la Committente non in<strong>di</strong>chi <strong>di</strong> volta in<br />

volta giorni e ore <strong>di</strong>verse.<br />

Art. 23) INDICAZIONE NEI DOCUMENTI DI TRASPORTO<br />

Nei documenti <strong>di</strong> trasporto dei beni devono essere in<strong>di</strong>cate tutte le caratteristiche necessarie<br />

all’in<strong>di</strong>cazione qualitativa e quantitativa del prodotto, nonché l’in<strong>di</strong>cazione del giorno e<br />

dell’ora della consegna.


6/10<br />

L’incaricato all’approvvigionamento presso la Committente apporrà la propria firma sul<br />

documento <strong>di</strong> trasporto, attestante l’avvenuta consegna della merce.<br />

Art. 24) QUANTITA’ DI PRODOTTI DA CONSEGNARE<br />

Le quote <strong>di</strong> fornitura <strong>di</strong> volta in volta consegnate, devono corrispondere alle quantità richiesta<br />

dalla Committente. Per nessun motivo saranno accettate quantitativi superiori o inferiori.<br />

Art. 25) GARANZIE PER VIZI E DIFETTI E CONSEGUENTI RESPONSABILITA’<br />

A fronte delle obbligazioni contrattualmente assunte la Ditta Fornitrice deve garantire che le<br />

forniture siano <strong>di</strong> buona qualità, integre ed esenti da alterazioni o da imperfezioni dovute alla<br />

loro produzione ovvero alla relativa conservazione.<br />

E’ fatto obbligo alla Ditta Fornitrice <strong>di</strong> garantire che i prodotti da essa forniti abbiano le<br />

qualità essenziali costituenti i requisiti particolari che <strong>di</strong>stinguono le varie specie dei prodotti e<br />

che rendono gli stessi idonei ad essere destinati ai consumatori.<br />

In relazione a tutto quanto sopra la Ditta Fornitrice si obbliga a sollevare l’Amministrazione<br />

Comunale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> da ogni tipo <strong>di</strong> responsabilità per danni inerenti e/o conseguenti all’uso<br />

dei prodotti forniti ogni qualvolta vengano accertati vizi o <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> qualità delle forniture, <strong>di</strong><br />

cui alle garanzie rese.<br />

La Ditta assume ogni responsabilità per i casi <strong>di</strong> infortuni e danni arrecati all’Amministrazione<br />

e/o terzi in <strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> negligenza o colpa anche lieve nella esecuzione degli adempimenti<br />

scaturenti dal contratto.<br />

Conseguentemente la Committente avrà <strong>di</strong>ritto al risarcimento, da parte della Ditta Fornitrice<br />

<strong>di</strong> tutti gli eventuali danni coperti dalle garanzie citate.<br />

Art. 26) RIFIUTO DELLA MERCE CONSEGNATA E SOSTITUZIONE DELLA<br />

MERCE RIFIUTATA – ESECUZIONE IN DANNO<br />

Qualora le merci si <strong>di</strong>mostrano affette da vizi o da <strong>di</strong>fetti, ovvero siano scadute o alterate, la<br />

Ditta Fornitrice si obbliga a ritirare imme<strong>di</strong>atamente e gratuitamente le partite <strong>di</strong> merce<br />

rifiutate.<br />

Tale ritiro dovrà avvenire anche se le stesse merci siano state manomesse o sottoposte ad<br />

esami <strong>di</strong> controllo.<br />

Eventuali ritar<strong>di</strong> nel ritiro delle merci rifiutate sono a completo rischio della Ditta Fornitrice e,<br />

quin<strong>di</strong>, senza alcuna responsabilità a carico della Committente per ulteriori degradamenti che<br />

le merci possono subire.<br />

E’ fatto obbligo alla Ditta Fornitrice <strong>di</strong> provvedere, entro un’ora, alla sostituzione delle merci<br />

rifiutate o contestate.<br />

Qualora la Ditta Fornitrice non provveda alla sostituzione imme<strong>di</strong>ata, la Committente<br />

procederà all’applicazione della penale <strong>di</strong> cui al successivo art. 32.<br />

Art. 27) DIRITTO DI CONTROLLO DELLA COMMITTENTE<br />

E’ facoltà della Committente effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le<br />

modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza dei beni forniti dalla<br />

Ditta alle prescrizioni contrattuali del presente Capitolato Speciale.


7/10<br />

La conformità della fornitura a quanto stabilito dal presente capitolato può essere verificata<br />

dall’incaricato del servizio <strong>di</strong> approvvigionamento, o da altro personale in<strong>di</strong>viduato, nonché<br />

da soggetti <strong>di</strong> fiducia incaricati dalla Committente relativamente alle schede<br />

dell’Autocontrollo <strong>di</strong> produzione.<br />

La qualità delle derrate sarà verificata me<strong>di</strong>ante esami a vista o attraverso indagini <strong>di</strong><br />

laboratorio.<br />

Art. 28) TIPOLOGIA DI CONTROLLI<br />

I controlli che l’Amministrazione Comunale potrà eseguire presso la Ditta Fornitrice dai<br />

tecnici incaricati dal Settore Servizi Educativi e Territoriali sono articolati in:<br />

a) controlli a vista del servizio<br />

A titolo esemplificativo si in<strong>di</strong>cano come oggetto <strong>di</strong> controllo:<br />

modalità <strong>di</strong> stoccaggio delle derrate alimentari;<br />

controllo della data <strong>di</strong> scadenza dei prodotti;<br />

stato igienico degli automezzi per il trasporto;<br />

controllo dell’abbigliamento <strong>di</strong> servizio degli addetti;<br />

b) controllo analitici<br />

Durante i controlli i tecnici incaricati dalla Committente potranno effettuare prelievi <strong>di</strong><br />

campioni, che verranno successivamente sottoposti ad analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />

I tecnici eventualmente incaricati dalla Committente, effettueranno i controlli secondo la<br />

metodologia che riterranno più idonea.<br />

Le quantità del prodotto, prelevate <strong>di</strong> volta in volta, saranno quelle minime e comunque<br />

rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.<br />

Nulla potrà essere richiesto alla Committente per le quantità <strong>di</strong> campioni prelevati.<br />

Art. 29) RILIEVI DEI TECNICI<br />

I tecnici sono tenuti a non muovere nessun rilievo al personale alle <strong>di</strong>pendenze della Ditta<br />

Fornitrice. Il personale tutto non deve interferire sulle procedure <strong>di</strong> controllo degli organismi<br />

incaricati dalla Committente.<br />

Art. 30) CONTESTAZIONI<br />

La Committente farà pervenire alla Ditta Fornitrice eventuali prescrizioni alle quali essa dovrà<br />

uniformarsi entro 8 giorni naturali e consecutivi, con possibilità, entro tale termine, <strong>di</strong><br />

presentare controdeduzioni.<br />

La Ditta Fornitrice è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, se richieste dalla<br />

Committente, in relazione alle contestazioni mosse.<br />

Se entro 8 giorni dalla data della comunicazione la Ditta non fornisce nessuna controprova<br />

probante, la Committente applicherà le penali previste dal presente contratto.<br />

La Ditta Fornitrice potrà partecipare, in contrad<strong>di</strong>ttorio, all’ispezione dei tecnici incaricati dal<br />

Settore Servizi Educativi e Territoriali.


8/10<br />

Art. 31) AUTOCONTROLLO DA PARTE DELLA DITTA FORNITRICE<br />

La Ditta Fornitrice deve effettuare il programma <strong>di</strong> autocontrollo ai sensi del D.Lgs. 155/97 e<br />

s.m.i.<br />

Art. 32) PENALITA’<br />

La Committente, a tutela delle norme contenute nel presente capitolato, si riserva <strong>di</strong> applicare<br />

le seguenti penali minime:<br />

A. €. 258,00 per ogni violazione <strong>di</strong> quanto previsto dalle tabelle<br />

Merceologiche (all.2)<br />

B. 103,00 per ogni analisi microbiologica giu<strong>di</strong>cata negativa<br />

rispetto a quanto previsto dalle specifiche tecniche relative all’igiene degli alimenti<br />

(all. 2);<br />

C. €. 10,00 per ogni mancato rispetto dell’orario concordato per la<br />

consegna dei prodotti o per mancata fornitura, per ciascuna asilo destinatario. In<br />

quest’ultimo caso, oltre alla penale, saranno addebitate alla Ditta le maggiori spese<br />

sostenute dalla Committente per assicurare all’asilo destinatario la fornitura.<br />

Art. 33) PAGAMENTI PER IL SERVIZIO DI FORNITURA DERRATE<br />

La fatturazione avverrà mensilmente per singolo asilo destinatario.<br />

I pagamenti avverranno a 45 gg. dall’acquisizione delle fatture da parte del Settore<br />

Servizi Educativi e Territoriali, previo visto <strong>di</strong> presa in carico da parte dell’incaricato<br />

dell’asilo destinatario: le fatture dovranno essere intestate al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> –<br />

Settore Servizi Educativi e Territoriali – Via Notarbartolo 21/a, <strong>Palermo</strong> P.I.<br />

00519560825.<br />

L’Amministrazione non assume alcuna responsabilità per i pagamenti eseguiti o fatti<br />

eseguire all’amministratore, procuratore o <strong>di</strong>rettore decaduto, qualora la decadenza<br />

non sia stata tempestivamente comunicata all’Amministrazione Comunale.<br />

La Committente potrà rivalersi, per ottenere la refusione <strong>di</strong> eventuali danni già<br />

contestati alla Ditta, il rimborso <strong>di</strong> spesa o il pagamento <strong>di</strong> penalità, in sede <strong>di</strong><br />

pagamento dei corrispettivi <strong>di</strong> cui sopra.


9/10<br />

Art. 34) IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO<br />

La Committente a seguito <strong>di</strong> ripetute infrazioni da parte della Ditta Fornitrice può<br />

unilateralmente rescindere il contratto con effetto imme<strong>di</strong>ato, comunicando alla Ditta i<br />

motivi me<strong>di</strong>ante lettera raccomandata A/R<br />

La parte convengono che, oltre a quanto è genericamente previsto dall’art. 1453 del<br />

Co<strong>di</strong>ce Civile per i casi <strong>di</strong> inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono<br />

motivi per la risoluzione del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del<br />

Co<strong>di</strong>ce Civile, le seguenti ipotesi:<br />

a) apertura <strong>di</strong> una procedura concorsuale a carico della Ditta Fornitrice (a norma del<br />

vigente co<strong>di</strong>ce civile)<br />

b) messa in liquidazione o altri casi <strong>di</strong> cessione dell’attività della Ditta Fornitrice<br />

c) inosservanza delle norme <strong>di</strong> legge relative al personale <strong>di</strong>pendente e mancata<br />

applicazione dei contratti collettivi;<br />

d) inosservanza delle norme igienico-sanitarie nel modo <strong>di</strong> trasporto e consegna delle<br />

derrate;<br />

e) utilizzo per tre volte nel corso dello stesso anno <strong>di</strong> derrate in violazione delle<br />

norme previste dal contratto e dagli allegati relative alle con<strong>di</strong>zioni igieniche e alle<br />

caratteristiche merceologiche delle derrate stesse;<br />

f) casi <strong>di</strong> intossicazione alimentare, qualora sia stato accertato dagli organi<br />

competenti che la causa è dovuta alle derrate fornite dalla Ditta;<br />

g) interruzione non giustificata del servizio;<br />

h) subappalto totale e/o parziale del servizio <strong>di</strong> fornitura in maniera <strong>di</strong>fforme da<br />

quanto previsto dall’art.16 del D.Lgs n. 402/98;<br />

i) ulteriori inadempienze della Ditta dopo la comunicazione <strong>di</strong> n. 3 penalità per lo<br />

stesso tipo <strong>di</strong> infrazione nel corso del medesimo anno.<br />

Nelle ipotesi soprain<strong>di</strong>cate, il contratto potrà essere risolto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto con effetto<br />

imme<strong>di</strong>ato a seguito della <strong>di</strong>chiarazione della Committente, in forma <strong>di</strong> lettera<br />

raccomandata, <strong>di</strong> volersi avvalere della clausola risolutiva.<br />

Qualora la Committente intenda avvalersi <strong>di</strong> tale clausola, la stessa si rivarrà nei<br />

confronti della Ditta a titolo <strong>di</strong> risarcimento del danno subito per tale causa.<br />

Art. 34) D.U.V.R.I.<br />

Il Committente non ha provveduto alla redazione del D.U.V.R.I., ai sensi dell’art. 26<br />

comma 3 D.Lgs. 81/08, in quanto non si ravvisano rischi <strong>di</strong> interferenza, L’importo degli<br />

oneri della sicurezza è pari a zero.<br />

Art. 35) ELEZIONE DI DOMICILIO<br />

A tutti gli effetti la Ditta aggiu<strong>di</strong>cataria dovrà eleggere il proprio domicilio in <strong>Palermo</strong>.


10/10<br />

Art. 36) FORO COMPETENTE<br />

Per ogni controversia il Foro competente sarà quello <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

Art. 37) RINVIO<br />

Per tutto quanto previsto nel presente capitolato sono applicabili le <strong>di</strong>sposizioni<br />

contenute nella legge e nel regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la<br />

contabilità generale dello Stato, nonché le altre <strong>di</strong>sposizioni normative vigenti in<br />

materia, in quanto applicabili.<br />

IL DIRIGENTE


ALL.3<br />

Specifiche tecniche relative ai requisiti<br />

merceologici dei prodotti alimentari<br />

ortofrutticoli


Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologìa<br />

Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> ; fS^yÈ


SCHEDE ALIMENTI PRODOTTI<br />

ORTOFRUTTICOLI<br />

INDICE<br />

Caratteristiche degli imballaggi dei prodotti ortofrutticoli<br />

Verdure<br />

1. Cipolla categoria I<br />

2. Aglio categoria I<br />

3. Porri categoria I<br />

4. Carote categoria I<br />

5. Cavoli cappucci e verzotti<br />

6. Spinaci - erbette categoria I<br />

7. Finocchi<br />

8. Sedano<br />

9. Ortaggi a foglia: insalate categoria I<br />

10. Pomodori categoria I<br />

11. Peperoni categoria I<br />

12. Melanzane categoria I<br />

13.Zucchine categoria I<br />

14. Cetrioli<br />

15.Cavolfiori categoria I<br />

16.Carciofi categoria I<br />

17. Fagiolini categoria I<br />

18.Piselli freschi categoria I<br />

19.Fagioli freschi categoria I<br />

20. Patate<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> igiene


FRUTTA<br />

21.Mele categoria I<br />

22.Pere categoria I<br />

23.Pesche categoria I<br />

24. Albicocche categoria I<br />

25. Susine categoria I<br />

26. Arance categoria I<br />

27. Limoni categoria I<br />

28.Mandarini categoria I<br />

28. 29. Clementine categoria I<br />

30. Uva da tavola categoria I –<br />

31 Fragole categoria I<br />

32.Banane<br />

33.Actini<strong>di</strong>e (kiwi)<br />

34.Cachi<br />

35. Anguria<br />

3 6. Melone<br />

Calendario degli ortaggi freschi<br />

Calendario dei prodotti ortofrutticoli freschi<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene


Caratteristiche degli imballaggi<br />

SCHEDE ALIMENTI ORTOFRUTTICOLI<br />

Gli imballaggi devono essere <strong>di</strong> legno o <strong>di</strong> qualunque altro materiale idoneo.<br />

Essi debbono essere soli<strong>di</strong>, costruiti a regola d'arte, in modo da assicurare fino al consumo la<br />

perfetta conservazione dei prodotti contenuti, puliti, asciutti e rispondenti alle esigenze igieniche.<br />

Per i prodotti <strong>di</strong> qualità "extra" l'imballaggio deve essere nuovo.<br />

Per i prodotti venduti a "tara merce" il peso dell'imballaggio non deve superare il 12% del peso del<br />

collo, fatta eccezione per gli imballaggi contenenti fogliame (insalate, spinaci ecc.) il peso dei quali<br />

non deve superare il 18% del peso del collo.<br />

Ogni collo deve contenere prodotto della stessa varietà e qualità, impaccato in strati or<strong>di</strong>nati, <strong>di</strong><br />

grandezza omogenea e, se esiste per esso la calibratura, dello stesso calibro, con una tolleranza in<br />

più o in meno del 5% rispetto al calibro massimo o al calibro minimo.<br />

Il numero dei pezzi con calibratura <strong>di</strong>versa da quella in<strong>di</strong>cata sull'imballaggio non deve superare il<br />

10% dei pezzi contenuti in ciascun collo.<br />

Per i prodotti venduti alla rinfusa, sempre nella stessa varietà e qualità, la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> calibro tra il<br />

pezzo più grosso e quello più piccolo non deve superare il 20%.<br />

In nessun caso i prodotti degli strati sottostanti possono essere <strong>di</strong> qualità e calibro <strong>di</strong>versi da quelli<br />

dei prodotti visibili.<br />

In ogni imballaggio devono essere riportate esternamente almeno su <strong>di</strong> un lato o in etichetta, in<br />

modo indelebile e chiaramente leggibile, le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:<br />

a) denominazione e sede della <strong>di</strong>tta confezionatrice il prodotto;<br />

b) prodotto, varietà e tipo;<br />

e) qualifica <strong>di</strong> selezione "extra" o "prima" o "mercantile", ove prevista;<br />

d) calibratura con l'in<strong>di</strong>cazione espressa in centimetri della circonferenza minima e massima dei<br />

frutti contenuti, ove prevista.<br />

Possono inoltre essere riportati il marchio commerciale e la denominazione della zona <strong>di</strong><br />

produzione.<br />

Per gli ortaggi deve figurare l'in<strong>di</strong>cazione del numero o del peso minimo e massimo dei pezzi<br />

contenuti negli imballaggi stessi.<br />

VERDURE<br />

1. Cipolla categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le cipolle devono essere:<br />

-intere e sane, senza lesioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine parassitaria. Quando è espressamente<br />

previsto nelle caratteristiche della categoria, sono consentite leggere lesioni superficiali e asciutte,<br />

purché non pregiu<strong>di</strong>chino la conservazione del prodotto sino al consumo;<br />

-pulite, vale a <strong>di</strong>re prive <strong>di</strong> terra, <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> fertilizzanti e <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong> ogni altra<br />

impurità;<br />

-esenti da danni causati dal gelo;<br />

-non bagnate o eccessivamente umide;<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

4<br />

4


-prive <strong>di</strong> odori o sapori anormali.<br />

Inoltre lo stelo deve essere ritorto o tagliato a non più <strong>di</strong> 4 centimetri <strong>di</strong> lunghezza dal bulbo, fatta<br />

eccezione per le cipolle presentate in trecce. Sono escluse le cipolle germogliate e deformi.<br />

Le cipolle destinate ad essere conservate devono avere le prime due tuniche esterne e lo stelo<br />

completamente secchi.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le cipolle <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime, devono presentare la<br />

forma e la colorazione tipiche delle varietà, devono essere compatte e resistenti al tatto, non<br />

germogliate, senza rigonfiamenti. Lo stelo non deve essere rigido; il ciuffo ra<strong>di</strong>cale deve essere<br />

molto ridotto, tuttavia per le cipolle fresche è ammesso un ciuffo ra<strong>di</strong>cale più sviluppato.<br />

Sono ammesse leggere screpolature della buccia esterna.<br />

Per le cipolle conservate non costituisce un <strong>di</strong>fetto la mancanza della tunica esterna del bulbo,<br />

purché non sia superiore ad un terzo della superficie.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun collo è tollerato il 10% in peso <strong>di</strong> cipolle della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun collo è tollerato il 10% in peso <strong>di</strong> bulbi inferiori o superiori al calibro<br />

in<strong>di</strong>cato, ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro inferiore o superiore al massimo del 20% <strong>di</strong> tale calibro.<br />

Calibrazione<br />

Le cipolle devono essere calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza.<br />

Il calibro minimo è fissato in 10 millimetri.<br />

Nello stesso collo, la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro tra cipolla più piccola e quella più grossa non deve<br />

superare:<br />

-5 millimetri quando la cipolla più piccola ha un <strong>di</strong>ametro compreso tra 10 millimetri inclusi e 20<br />

millimetri esclusi.<br />

-15 millimetri quando la cipolla più piccola ha un <strong>di</strong>ametro compreso tra 20 millimetri inclusi e 40<br />

millimetri esclusi.<br />

-20 millimetri quando la cipolla più piccola ha un <strong>di</strong>ametro compreso tra 40 millimetri e 70<br />

millimetri.<br />

-30 millimetri quando la cipolla più piccola ha un <strong>di</strong>ametro pari o superiore a 70 millimetri.<br />

2 Aglio categoria I<br />

Gli agli classificati in questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità.<br />

Devono essere:<br />

- interi<br />

- <strong>di</strong> forma abbastanza regolare<br />

Possono presentare:<br />

- rigonfiamenti da sviluppo vegetativo anormale<br />

- piccole lacerazioni della tunica esterna.<br />

I bulbilli devono essere sufficientemente serrati.<br />

Tolleranze<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

5


a)<strong>di</strong> qualità: il 10% in peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria ma conformi a quelle<br />

della categoria lì. È ammesso 1' 1 % massimo in peso <strong>di</strong> bulbi con germogli visibili.<br />

3. Porri categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

In tutte le categorie i porri devono essere:<br />

- interi (questa <strong>di</strong>sposizione non si applica alle ra<strong>di</strong>ci o alle estremità delle foglie, che possono essere<br />

tagliate)<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco, privi <strong>di</strong> foglie appassite o flosce<br />

- non fioriti<br />

- sani, sono esclusi i prodotti affetti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti<br />

al consumo<br />

-puliti, praticamente esenti da sostanze estranee visibili, le ra<strong>di</strong>ci possono essere tuttavia leggermente<br />

coperte <strong>di</strong> terriccio aderente<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale, cioè sufficientemente "asciugati" dopo l'eventuale lavaggio<br />

- privi <strong>di</strong> odore e/o sapore estranei.<br />

L'estremità delle foglie deve essere regolare, allorquando esse vengono tagliate. Lo<br />

sviluppo e lo stato dei porri deve essere tale da consentire:<br />

- il trasporto e le operazioni connesse;<br />

- l'arrivo al luogo <strong>di</strong> destinazione in con<strong>di</strong>zioni sod<strong>di</strong>sfacenti.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I porri <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Essi possono tuttavia presentare leggeri<br />

<strong>di</strong>fetti superficiali, purché questi non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto, la qualità, la conservazione e la<br />

presentazione del prodotto. La parte bianca deve costituire almeno 1/3 della lunghezza totale o la metà<br />

della parte inguainata.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> porri non rispondenti alle caratteristiche della categoria,<br />

né alle caratteristiche minime, esclusi i prodotti affetti da marciume, da ammaccature pronunciate o<br />

che presentino qualsiasi altra alterazione che li renda intatti al consumo.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o in peso dei porri non rispondenti al <strong>di</strong>ametro minimo previsto o al<br />

criterio <strong>di</strong> omogeneità.<br />

4. Carote categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le carote devono essere:<br />

- sane, cioè senza attacchi <strong>di</strong> origine parassitaria e senza lesioni o alterazioni che possano<br />

compromettere la conservazione fino al momento del consumo;<br />

- pulite, vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> terra, polvere, residui <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong> <strong>di</strong>serbanti e <strong>di</strong> ogni<br />

altra impurità;<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> igiene<br />

6<br />

6


- prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali;<br />

- prive <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna eccessiva ed asciugate dopo l'eventuale lavaggio,<br />

Comunque sono escluse le ra<strong>di</strong>ci con segni <strong>di</strong> ammollimento, biforcate, legnose, germogliate,<br />

spaccate.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Categoria I<br />

Le carote <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime, devono essere intere,<br />

fresche e con la colorazione e le caratteristiche tipiche della varietà.<br />

Rispetto alla categoria superiore (EXTRA) possono presentare i seguenti <strong>di</strong>fetti:<br />

1) una leggera deformazione,<br />

2) un leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione,<br />

3) leggere screpolature secche,<br />

4) leggeri spacchi dovuti alla manipolazione.<br />

È ammessa una colorazione verde o rosso-violacea al colletto, per un massimo <strong>di</strong> 1 centimetro nelle<br />

carote lunghe fino a 8 centimetri, ed un massimo <strong>di</strong> 2 centimetri per le carote che superano gli 8<br />

centimetri <strong>di</strong> lunghezza.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: è tollerato, in ciascun collo, il 10% in peso <strong>di</strong> carote non rispondenti alle norme <strong>di</strong><br />

qualità.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: è tollerato, in ciascun collo, il 10% in peso <strong>di</strong> carote non rispondenti alle norme <strong>di</strong><br />

calibrazione.<br />

Calibrazione<br />

Le carote sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro (misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza) o in base al<br />

peso senza foglie. La calibrazione deve essere effettuata come segue:<br />

1) per le carote novelle e varietà piccole:<br />

- il calibro minimo è fissato in 10 millimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro o 8 grammi <strong>di</strong> peso;<br />

- il calibro massimo è fissato in 40 millimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro o 150 grammi <strong>di</strong> peso;<br />

2) per le carote a ra<strong>di</strong>ce grande:<br />

- il calibro minimo è fissato in 20 millimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro o 50 grammi <strong>di</strong> peso.<br />

3) per la categoria Extra il calibro massimo è fissato in 45 millimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro o 200 grammi <strong>di</strong><br />

peso.<br />

4) per la categoria I non è ammesso che tra la carota più piccola e la più grande, contenute in uno<br />

stesso imballaggio, esistano <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro superiori a 30 millimetri oppure superiori a 200<br />

grammi.<br />

Nel caso, tuttavia, <strong>di</strong> categoria II, le carote debbono rispondere solamente al calibro minimo, senza<br />

obbligo <strong>di</strong> rispettare le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> cui sopra.<br />

5. Cavoli cappucci e verzotti<br />

Caratteristiche minime<br />

I cavoli e le verze devono essere:<br />

- interi<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene'e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

7<br />

7


- sani, esenti da attacchi parassitari e crittogamici<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco<br />

- senza foglie imbrattate.<br />

Categorie<br />

I cavoli devono avere le seguenti caratteristiche:<br />

1) il torsolo deve essere tagliato al <strong>di</strong> sotto dell'inserzione delle prime foglie;<br />

2) il taglio deve essere netto e non comprendere alcuna parte della pianta;<br />

3) devono essere compatti e ben chiusi secondo le varietà;<br />

4)devono essere esenti da danni causati da gelo.<br />

Sono ammesse piccole lacerazioni e ammaccature delle foglie esterne.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in peso non rispondenti al criterio <strong>di</strong> omogeneità e al calibro minimo previsto.<br />

Nessun cavolo può tuttavia presentare un peso inferiore a 300 g.<br />

Calibrazione<br />

Peso unitario minimo<br />

Cavoli primaticci 350 g.<br />

Altri cavoli 500 g.<br />

6. Spinaci - erbette categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Gli spinaci — erbette devono essere:<br />

- sani<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco<br />

- puliti, praticamente privi <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> residui visibili <strong>di</strong> fertilizzanti e <strong>di</strong> antiparassitari<br />

- privi <strong>di</strong> stelo fiorifero<br />

- privi <strong>di</strong> odore o sapore estranei<br />

- esenti da parassiti.<br />

II prodotto lavato deve essere sufficientemente sgrondato.<br />

Per la presentazione in cespi, la parte comprendente le ra<strong>di</strong>ci deve essere tagliata imme<strong>di</strong>atamente al <strong>di</strong><br />

sotto della corona esterna <strong>di</strong> foglie.<br />

Lo stato del prodotto deve essere tale da consentire il trasporto e le operazioni connesse e tale da<br />

rispondere alle esigenze commerciali del luogo <strong>di</strong> destinazione.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

La categoria comprende sia il prodotto in foglia che in cespi. Le<br />

foglie devono essere:<br />

- intere<br />

- <strong>di</strong> colore e aspetto normali, in relazione alla varietà e all'epoca <strong>di</strong> raccolta<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

z<br />

8


- esenti da danni causati dal gelo, da parassiti animali, da malattie che ne pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto o<br />

la commestibilità.<br />

Per il prodotto in foglie, la lunghezza del picciolo non deve superare i 10 cm.<br />

Tolleranze<br />

Il 10% in peso dei prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria ma conformi a quella<br />

della categoria II.<br />

7. Finocchi<br />

Caratteristiche minime<br />

I finocchi devono essere:<br />

-sani<br />

- interi<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna<br />

- privi <strong>di</strong> attacchi parassitari<br />

- privi <strong>di</strong> danno da sfregamento e marciume.<br />

Categoria<br />

Devono essere:<br />

- con ra<strong>di</strong>ci asportate con un taglio netto alla base<br />

- <strong>di</strong> buona qualità, esenti da <strong>di</strong>fetti, con guaine esterne serrate e carnose, tenere e bianche.<br />

Sono ammesse lievi lesioni cicatrizzate e lievi ammaccature, tali da non pregiu<strong>di</strong>care l'aspetto generale<br />

e la presentazione del prodotto.<br />

Tolleranze <strong>di</strong> qualità<br />

II 10% in peso non corrispondenti alle caratteristiche della categoria<br />

Calibrazione<br />

Diametro minimo 60 rnm.<br />

8. Sedano<br />

Caratteristiche minime<br />

I sedani devono avere le seguenti caratteristiche:<br />

- essere <strong>di</strong> buona qualità<br />

- avere forma regolare<br />

- essere esenti da malattie su foglie e nervature principali<br />

- avere nervature principali intere, non sfilacciate o schiacciate.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

9<br />

9


Tolleranze <strong>di</strong> qualità<br />

Il 10% in numero <strong>di</strong> sedani non rispondenti alle caratteristiche della categoria. I<br />

sedani da coste sono classificati in:<br />

- grossi (superiori a 800 g.)<br />

- me<strong>di</strong> (da 500 a 800 g.)<br />

- piccoli ( da 150 a 500 g.).<br />

La <strong>di</strong>fferenza massima <strong>di</strong> calibro in uno stesso imballaggio è fissata rispettivamente a 200, 150 e 100<br />

g.<br />

9. Ortaggi a foglia: Insalate categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I cespi devono essere:<br />

- interi<br />

- sani (salve restando le <strong>di</strong>sposizioni particolari ammesse per ogni categoria)<br />

- freschi<br />

- puliti e mondati, cioè praticamente privi <strong>di</strong> tutte le foglie imbrattate <strong>di</strong> terra, terriccio o sabbia ed<br />

esenti da residui <strong>di</strong> fertilizzanti e <strong>di</strong> antiparassitari<br />

- turgi<strong>di</strong><br />

- non prefioriti<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale<br />

- privi <strong>di</strong> odore o sapore estranei<br />

I cespi devono essere <strong>di</strong> sviluppo normale in rapporto all'epoca <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong><br />

commercializzazione. Per le lattughe è ammesso un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione tendente al rosso, causato<br />

da un ribasso <strong>di</strong> temperatura durante lo sviluppo, purché l'aspetto non ne risulti seriamente<br />

pregiu<strong>di</strong>cato.<br />

II torsolo deve essere tagliato in corrispondenza della corona <strong>di</strong> foglie esterne ed al momento della<br />

spe<strong>di</strong>zione il taglio deve essere netto.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le insalate <strong>di</strong> questa categoria devono essere:<br />

- ben formate<br />

- consistenti (salvo le lattughe coltivate sotto vetro)<br />

- non aperte<br />

- esenti da danneggiamenti provocati da parassiti animali, da malattie e da <strong>di</strong>fetti che ne pregiu<strong>di</strong>chino<br />

la commestibilità<br />

- esenti da danni provocati da gelo e praticamente esenti da danni materiali<br />

- <strong>di</strong> colorazione normale in rapporto alla varietà.<br />

Le lattughe devono avere un solo grumolo ben formato; per quanto riguarda le lattughe coltivate sotto<br />

vetro, si ammette tuttavia una conformazione meno regolare del grumolo. Le in<strong>di</strong>vie ricce e le scarole<br />

devono presentare una colorazione gialla per almeno un terzo della parte centrale del cespo.<br />

Tolleranze <strong>di</strong> qualità<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> igiene 10<br />

IO


Il 10% <strong>di</strong> cespi non corrispondenti alla caratteristica della categoria, ma conformi a quelle della<br />

categoria IL<br />

Pezzatura<br />

La pezzatura è definita in peso netto <strong>di</strong> 100 cespi o in quello <strong>di</strong> un solo cespo.<br />

Peso minimo:<br />

1) Lattughe (eccetto tipo Iceberg):<br />

a) le lattughe coltivate in pieno campo devono pesare almeno 150 g al cespo.<br />

b) le lattughe coltivate in coltura protetta almeno 100 g al cespo.<br />

2) Lattughe tipo Iceberg:<br />

a) le lattughe coltivate in pieno campo debbono pesare almeno 300 g al cespo.<br />

b) le lattughe coltivate in coltura protetta almeno 200 g al cespo.<br />

3) In<strong>di</strong>vie ricce e scarole:<br />

a) le in<strong>di</strong>vie ricce e scarole coltivate in pieno campo devono pesare almeno 200 g al cespo.<br />

b)Le in<strong>di</strong>vie coltivate in coltura protetta almeno 150 g al cespo.<br />

Tolleranze <strong>di</strong> pezzatura<br />

Il 10% dei cespi non rispondenti alla pezzatura definita, ma <strong>di</strong> peso inferiore o superiore del 10%<br />

alla pezzatura massima.<br />

Omogeneità<br />

1) Lattughe: la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> peso tra il cespo più leggero ed il cespo più pesante nello stesso<br />

imballaggio non deve superare:<br />

- 40 g. per le lattughe <strong>di</strong> peso inferiore a 150 g al cespo<br />

- 100 g. per le lattughe <strong>di</strong> peso compreso tra 150 e300 g al cespo<br />

- 150 g. per le lattughe <strong>di</strong> peso compreso tra 300 e 450 g al cespo<br />

- 300 g. per le lattughe <strong>di</strong> peso superiore a 450 g. al cespo.<br />

2) In<strong>di</strong>', 'ic ne ce e scarole: la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> peso tra il cespo più leggero e il cespo più pesante in uno<br />

stesso imballaggio non deve superare:<br />

- 150 g. per le in<strong>di</strong>vie ricce e scarole <strong>di</strong> pieno campo;<br />

- 100 g. per le in<strong>di</strong>vie ricce e le scarole in coltura protetta.<br />

10. Pomodori categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I pomodori devono essere:<br />

- interi e sani, cioè senza lesioni o alterazioni <strong>di</strong> origine parassitaria. Quando è espressamente previsto<br />

nelle caratteristiche della categoria, sono consentite leggere screpolature superficiale e cicatrizzate, che<br />

non compromettano la conservazione del prodotto sino al momento del consumo;<br />

- puliti, vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> terra, polvere, residui <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong> altri prodotti chimici<br />

da trattamento e <strong>di</strong> ogni altra impurità;<br />

- non bagnati o eccessivamente umi<strong>di</strong>;<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 11<br />

11


- privi <strong>di</strong> odori o sapori anormali.<br />

Classificazione e tollerante<br />

I pomodori <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime, devono presentare tutte<br />

le caratteristiche tipiche della loro varietà. Rispetto ai frutti classificati nella categoria EXTRA essi<br />

possono essere meno consistenti ma sufficientemente turgi<strong>di</strong>; possono presentare leggeri <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong><br />

forma, leggere ammaccature, leggere bruciature causate dal sole o da trattamenti.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: è tollerato, in ciascun collo, il 10% in numero o peso <strong>di</strong> pomodori con caratteristica<br />

della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: per tutte le categorie il 10% in calibro o in peso <strong>di</strong> pomodori rispondenti al calibro<br />

imme<strong>di</strong>atamente inferiore e/o superiore a quelli in<strong>di</strong>cato, con un minimo <strong>di</strong> 33 mm per i pomodori<br />

"ton<strong>di</strong>" o "costoluti" e <strong>di</strong> 28 mm per quelli "oblunghi", appartenenti alle Categorie Extra I e II.<br />

Calibrazione<br />

I pomodori sono calibrati in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza, secondo<br />

una scala <strong>di</strong> calibrazione.<br />

La calibrazione è obbligatoria per la categoria Extra e per la categoria I. Questa<br />

scala non si applica ai pomo<strong>di</strong>ri "ciliegia", né ai "ciliegia a grappolo".<br />

II residuo secco rifrattornetrico (R.S.R.) deve presentare valori minimi del 2,5%.<br />

11. Peperoni categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I peperoni dolci debbono essere:<br />

- interi<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco<br />

- sani; sono comunque esclusi i prodotti in putrefazione o con alterazioni tali da renderli impropri al<br />

consumo;<br />

- puliti, praticamente privi <strong>di</strong> sostanze estranee visibili;<br />

- bene sviluppati;<br />

- esenti da danni prodotti dal gelo;<br />

- privi <strong>di</strong> lesioni non cicatrizzate;<br />

- esenti da bruciature prodotte dal sole;<br />

- muniti <strong>di</strong> peduncolo;<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale;<br />

- esenti da odori e/o sapori estranei.<br />

II grado <strong>di</strong> sviluppo e lo stato dei peperoni dolci devono essere tali che, dopo il trasporto e le<br />

operazioni ad esso connesse, essi giungano nel luogo <strong>di</strong> destinazione in con<strong>di</strong>zioni sod<strong>di</strong>sfacenti.<br />

Categorie e tolleranze<br />

I peperoni dolci classificati in questa categoria debbono essere <strong>di</strong> buona qualità. Inoltre essi debbono<br />

essere:<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 12<br />

i -;<br />

II.


- consistenti;<br />

- <strong>di</strong> forma, sviluppo e colori normali della varietà, tenuto conto del grado <strong>di</strong> maturazione;<br />

- muniti <strong>di</strong> peduncolo che può essere leggermente danneggiato o tagliato, purché il calice risulti<br />

integro;<br />

- praticamente esenti da macchie.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> peperoni dolci non rispondenti alle caratteristiche della<br />

categoria, ma conformi a quella della categoria "II" o eccezionalmente ammessi nelle tolleranze <strong>di</strong><br />

questa categoria.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o peso <strong>di</strong> peperoni dolci non rispondenti al calibro <strong>di</strong>chiarato, ma non<br />

superiori né inferiori a detto calibro in misura eccedente i 5 mm; nell'ambito <strong>di</strong> tale tolleranza è<br />

ammesso solo il 5% <strong>di</strong> peperoni dolci <strong>di</strong> calibro inferiore al minimo prescritto.<br />

Calibrazione<br />

Il calibro è determinato dal <strong>di</strong>ametro (larghezza) massimo normale all'asse dei peperoni dolci. Per<br />

"larghezza" dei peperoni dolci <strong>di</strong> forma appiattita (topepo), si deve intendere il <strong>di</strong>ametro massimo<br />

della sezione equatoriale. Per i prodotti calibrati, la <strong>di</strong>fferenza del <strong>di</strong>ametro tra il peperone dolce più<br />

grande ed il peperone dolce più piccolo, nello stesso imballaggio, non deve superare i 20 mm. La<br />

larghezza dei frutti non deve essere inferiore a:<br />

I) peperoni dolci lunghi (appuntiti: 30 mm;<br />

II) peperoni dolci quadrati, senza punta: 50 mm;<br />

III) peperoni dolci quadrati appuntiti (trottola): 40 mm;<br />

IV) peperoni dolci <strong>di</strong> forma appiattita (topepo: 55 mm.<br />

La calibrazione non è obbligatoria per la categoria "II", purché siano rispettati i calibri minimi.<br />

12. Melanzane categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le melanzane devono essere:<br />

- intere;<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco;<br />

- consistenti;<br />

- sane; sono esclusi i prodotti affetti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti<br />

al consumo;<br />

- pulite, praticamente esenti da sostanze estranee visibili;<br />

- munite del calice e del peduncolo, che possono essere lievemente danneggiati;<br />

- giunte ad uno sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sviluppo sufficiente, senza che la polpa sia fibrosa o legnosa e senza sviluppo<br />

eccessivo <strong>di</strong> semi;<br />

- prive <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale;<br />

- prive <strong>di</strong> odore e/o sapori estranei.<br />

Lo sviluppo e lo stato delle melanzane deve essere tale da consentire:<br />

- il trasporto e le operazioni connesse;<br />

- Farrivo al luogo <strong>di</strong> destinazione in con<strong>di</strong>zioni sod<strong>di</strong>sfacenti.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 13<br />

13


Categorie e tolleranze<br />

Le melanzane classificate in questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità e presentare le<br />

caratteristiche della varietà.<br />

Inoltre devono essere praticamente esenti da bruciature da sole. Possono tuttavia presentare i seguenti<br />

<strong>di</strong>fetti, purché non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto generale, la qualità, la conservazione e la presentazione del<br />

prodotto:<br />

- lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> forma;<br />

- lieve decolorazione della base;<br />

- lievi ammaccature e/o lievi lesioni cicatrizzate <strong>di</strong> superficie totale non superiore a 3 cmq.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> melanzane non rispondente alle caratteristiche della<br />

categoria, ma conformi a quelle della categoria o eccezionalmente ammesse nelle tolleranze <strong>di</strong> questa<br />

categoria.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> melanzane rispondenti al calibro imme<strong>di</strong>atamente<br />

inferiore o superiore a quello in<strong>di</strong>cato.<br />

Calibrazione<br />

La calibrazione è determinata:<br />

- dal <strong>di</strong>ametro massimo della sezione equatoriale all'asse longitu<strong>di</strong>nale del frutto o<br />

- dal peso.<br />

13. Zucchine categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le zucchine devono essere<br />

- intere e munite dei peduncolo che può essere lievemente danneggiato;<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco;<br />

- consistenti;<br />

- sane; sono esclusi i prodotti affetti da marciume o che presentino alterazioni da renderli inadatti al<br />

consumo<br />

- esenti da danni provocati dagli insetti o da altri parassiti;<br />

- esenti da cavità;<br />

- esenti da screpolature;<br />

- pulite, praticamente esenti da sostanze estranee visibili;<br />

- giunte ad uno sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sviluppo sufficiente, e prima che i semi siano <strong>di</strong>ventati duri;<br />

- prive <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale;<br />

- prive <strong>di</strong> odore e/o sapore estranei.<br />

Lo sviluppo e lo stato delle zucchine deve essere tale da consentire:<br />

- il trasporto e le operazioni connesse;<br />

- l'arrivo al luogo <strong>di</strong> destinazione in con<strong>di</strong>zioni sod<strong>di</strong>sfacenti.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene . 14<br />

14


Categorie e tolleranze<br />

Le zucchine classificate in questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità e presentare la caratteristica della<br />

varietà. Esse possono tuttavia presentare i seguenti <strong>di</strong>fetti, purché non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto generale,<br />

la qualità la conservazione e la presentazione del prodotto:<br />

- lievi <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> forma;<br />

- lievi <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> colorazione;<br />

- lievi <strong>di</strong>fetti cicatrizzati della buccia.<br />

Le zucchine devono avere un peduncolo con una lunghezza non superiore a 3 centimetri.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> zucchine rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma<br />

conformi a quelle dalla categoria II o eccezionalmente ammesse nelle tolleranze <strong>di</strong> questa categoria.<br />

b) <strong>di</strong> calibro; il 10% in numero O in peso <strong>di</strong> zucchine rispondenti al calibro imme<strong>di</strong>atamente inferiore o superiore a<br />

quello in<strong>di</strong>cato.<br />

Tuttavia, questa tolleranza può riguardare solo i prodotti le cui <strong>di</strong>mensioni o il peso <strong>di</strong>fferiscano del<br />

10% al massimo dei limiti fissati.<br />

Calibrazione<br />

La calibrazione delle zucchine è determinata:<br />

- sia dalla loro lunghezza questa è misurata tra il punto <strong>di</strong> giuntura con il peduncolo e l'estremità del<br />

frutto<br />

- sia dal loro peso.<br />

14. Cetrioli<br />

Caratteristiche minime<br />

I cetrioli devono essere:<br />

-<strong>di</strong> buona qualità;<br />

-sufficientemente turgi<strong>di</strong>;<br />

-<strong>di</strong> forma, aspetto e sviluppo tipici della varietà.<br />

Sono ammessi i seguenti <strong>di</strong>fetti:<br />

-leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> forma e sviluppo;<br />

-leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione e dell'epidermide;<br />

-leggerissime ammaccature;<br />

-leggera curvatura.<br />

Tolleranze <strong>di</strong> qualità<br />

II 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

55<br />

15


Calibrazione<br />

Peso minimo<br />

a) Cetrioli in pieno campo 180 gr.<br />

b) Cetrioli in serra 250 gr.<br />

15. Cavolfiore categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

- Di aspetto fresco;<br />

- interi e sani; cioè senza lesioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine parassitaria. Quando è espressamente<br />

previsto dalle caratteristiche della categoria, sono consentiti lievi <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> varia origine, purché non<br />

compromettano la conservazione del prodotto sino al momento del consumo;<br />

- puliti: vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> terra, <strong>di</strong> polvere, <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> concimi e <strong>di</strong> antiparassitari, e <strong>di</strong><br />

ogni altra impurità;<br />

- non bagnati;<br />

- privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

Categorie e tolleranze<br />

I cavolfiori appartenenti a questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi sopra elencati,<br />

devono presentare le caratteristiche tipiche della varietà e devono essere <strong>di</strong> grana serrata e <strong>di</strong> colore<br />

da bianco a bianco avorio (con esclusione <strong>di</strong> qualsiasi altra colorazione).<br />

Rispetto ai cavolfiori classificati nella categoria Extra, possono presentare un leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong><br />

forma, <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> colorazione e una leggerissima peluria. Sono esclusi da questa categoria<br />

cavolfiori che presentano macchie (esempio: colpi <strong>di</strong> sole), foglioline nell'infiorescenza,<br />

ammaccature e danni causati dal gelo.<br />

Per i cavolfiori presentati "affogliati" e "coronati" le foglie devono essere fresche.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità. È tollerato il 10%, in numero, <strong>di</strong> cavolfiori con caratteristiche della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: come per la categoria Extra. L'insieme delle tolleranze <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> calibro non può<br />

superare il 15% in numero.<br />

Calibrazione<br />

I cavolfiori sono calibrati in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza,: il <strong>di</strong>ametro<br />

minimo è fissato a 11 centimetri, salvo per la III categoria per la quale è stabilito un <strong>di</strong>ametro<br />

minimo <strong>di</strong> 9 centimetri.<br />

La <strong>di</strong>fferenza fra il calibro minimo e massimo delle infiorescenze contenute in uno stesso collo non<br />

deve, comunque, superare i 4 centimetri.<br />

Nella pratica i cavolfiori vengono commercializzati e impaccati secondo determinate pezzature<br />

(numero delle infiorescenze per imballaggio).<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 16<br />

16


16. Carciofi categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I capolini devono essere:<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco, in particolare senza alcun segno <strong>di</strong> avvizzimento;<br />

- interi;<br />

- sani, in particolare esenti da alterazioni che ne pregiu<strong>di</strong>chino la conservazione e la commestibilità;<br />

- puliti, in particolare esenti da impurità e da ogni residuo <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- privi <strong>di</strong> odore e sapore estranei.<br />

Categorie e tolleranze<br />

I capolini <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Essi devono presentare forma normale e<br />

tipica della varietà ed in relazione a questa le brattee centrali devono essere ben serrate. Inoltre i fasci<br />

della parte inferiore non devono presentare un inizio <strong>di</strong> lignificazione. Essi possono presentare<br />

unicamente i <strong>di</strong>fetti seguenti:<br />

- lievi alterazioni dovute al gelo (screpolature)<br />

- lievissime lesioni.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: 10% in numero <strong>di</strong> capolini non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma idonei<br />

al consumo.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: per ogni imballaggio è tollerato al massimo in numero <strong>di</strong> capolini non rispondenti alle<br />

norme <strong>di</strong> calibrazione. Tuttavia, essi devono essere classificati nella categoria <strong>di</strong> calibrazione<br />

imme<strong>di</strong>atamente inferiore o superiore, con un <strong>di</strong>ametro minimo <strong>di</strong> 5 cm per capolini classificati nella<br />

categoria <strong>di</strong> calibrazione minima (cm. 6 x 7,5). Per i carciofi della varietà "Poivrade" o "Bouquet" non<br />

è ammessa alcuna tolleranza <strong>di</strong> calibro.<br />

Calibrazione<br />

I capolini sono soggetti ad una calibrazione determinata dal <strong>di</strong>ametro della sezione massima normale<br />

all'asse del capolino.<br />

La seguente scala <strong>di</strong> calibrazione è obbligatoria per i capolini della categoria "Extra" e I, facoltativa<br />

per quelli della categoria II.<br />

17. Fagiolini categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I fagiolini devono essere:<br />

- interi;<br />

- sani (salvo restando le <strong>di</strong>sposizioni particolari per ciascuna categoria);<br />

- <strong>di</strong> aspetto fresco;<br />

- puliti, in particolare esenti da ogni impurità o residuo visibili <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 17<br />

17


- privi <strong>di</strong> odore e sapori estranei;<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà estema anormale,<br />

I fagiolini devono aver raggiunto un sufficiente sviluppo. Lo stato del prodotto deve essere tale da<br />

consentire il trasporto e le operazioni connesse da permettere la buona conservazione fino al luogo <strong>di</strong><br />

destinazione e tale da rispondere alle esigenze commerciali del luogo <strong>di</strong> destinazione.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

a)Fagiolini filiformi:<br />

i fagiolini <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Devono essere turgi<strong>di</strong> e teneri e<br />

presentare la forma, la colorazione e lo sviluppo tipici della varietà.<br />

Sono tollerati un leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione, semi poco sviluppati e fili corti e poco resistenti.<br />

b) Fagiolini altri:<br />

i fagiolini <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Devono presentare la forma, lo<br />

sviluppo e la colorazione tipici della varietà.<br />

I fagiolini devono essere:<br />

- tali da poter essere spezzati facilmente a mano (solo per i fagiolini mangiatutto);<br />

- praticamente esenti da macchie provocate dal vento e da ogni altro <strong>di</strong>fetto;<br />

- i semi devono essere poco sviluppati, ed essere teneri in relazione alla varietà, i baccelli devono<br />

essere chiusi.<br />

Tolleranze<br />

Per i fagiolini non rispondenti alle norme, sono ammesse tolleranze <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> calibro riferite al<br />

contenuto <strong>di</strong> ogni imballaggio.<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in peso <strong>di</strong> fagiolini non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma<br />

conformi a quelle della categoria inferiore (categoria II) <strong>di</strong> cui un massimo del 5% <strong>di</strong> fagiolini con<br />

filo, per le varietà che non dovrebbero avere filo.<br />

In ogni caso sono esclusi dalle tolleranze fagiolini affetti da "Colletricum (Giocosporium)<br />

lindemuthianum ".<br />

b) <strong>di</strong> calibro (fagiolini filiformi). Per tutte le categorie, per ogni imballaggio il 10% in peso <strong>di</strong><br />

prodotti non rispondenti al calibro definitivo.<br />

L'insieme delle tolleranze <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> calibro non può comunque superare il 15%.<br />

Calibrazione<br />

II calibro è obbligatorio solamente per i fagiolini filiformi. Il calibro è determinato dalla larghezza<br />

massima del fagiolino, secondo la scala seguente:<br />

- molto fini: larghezza del fagiolino non superiore a mm. 6;<br />

- fini: larghezza del fagiolino non superiore a mm. 9;<br />

- me<strong>di</strong> larghezza del fagiolino che può superare i mm. 9.<br />

Non possono essere classificati nella categoria "Extra" i fagiolini fini e me<strong>di</strong>. Nella "I" i fagiolini<br />

filiformi e me<strong>di</strong>.<br />

18. Piselli freschi categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I baccelli devono essere:<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 18<br />

18


- interi e sani: cioè senza rotture e senza attacchi <strong>di</strong> origine parassitaria. Quando è espressamente<br />

previsto nelle caratteristiche della categoria, sono consentite leggerissime lesioni od alterazioni<br />

superficiali ed asciutte, che non compromettano la conservazione del prodotto sino al momento del<br />

consumo.<br />

- puliti: vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> terra, polvere, residui <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong> ogni altra impurità;<br />

- non bagnati o eccessivamente umi<strong>di</strong>;<br />

- privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali;<br />

- non avvizziti.<br />

I semi devono aver raggiunto uno sviluppo normale e presentarsi ben formati e sufficientemente<br />

freschi; essi devono essere esenti da danni provocati da attacchi parassitari.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I piselli <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime sopra elencate, devono avere<br />

i seguenti requisiti;<br />

- i baccelli devono essere <strong>di</strong> forma, sviluppo e colorazione tipici della varietà, muniti <strong>di</strong> peduncolo,<br />

freschi e turgi<strong>di</strong>, ben pieni e con almeno cinque semi;<br />

- i semi devono essere freschi, e pertanto teneri, non farinosi, succosi e tali che, premuti fra due<br />

<strong>di</strong>ta, si schiacciano senza <strong>di</strong>vidersi.<br />

Tolleranze<br />

È tollerato, per ciascun collo, al massimo il 10% in peso <strong>di</strong> piselli con caratteristiche della categoria II.<br />

Cultivar richieste<br />

- Oberon<br />

- Alderman<br />

- Mangiatutto<br />

- Progress 9<br />

- Laxton-superbo<br />

- Rondo'<br />

- Supremo<br />

19. Fagioli freschi categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I baccelli devono essere:<br />

- interi e sani: cioè senza rotture e senza attacchi <strong>di</strong> origine parassitaria. Quando è espressamente<br />

previsto nelle caratteristiche della categoria, sono consentite leggerissime lesioni od alterazioni<br />

superficiali ed asciutte, che non compromettano la conservazione del prodotto sino al momento del<br />

consumo;<br />

- puliti: vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> terra, polvere, residui <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong> ogni altra impurità;<br />

- non bagnati o eccessivamente umi<strong>di</strong>;<br />

- privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali;<br />

- non avvizziti.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 19


I semi devono aver raggiunto uno sviluppo normale e presentarsi ben formati e sufficientemente<br />

freschi; essi devono essere esenti da danni provocati da attacchi parassitari.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

ì fagioli <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime sopra elencate, devono<br />

avere i seguenti requisiti:<br />

- i baccelli devono essere <strong>di</strong> forma, sviluppo e colorazione tipici della varietà, muniti <strong>di</strong> peduncolo,<br />

freschi e turgi<strong>di</strong>, ben pieni e con almeno cinque semi.<br />

- il semi devono essere freschi, e pertanto teneri, non farinosi, succosi e tali che, premuti fra due<br />

<strong>di</strong>ta, si schiacciano senza <strong>di</strong>vidersi.<br />

Tolleranze<br />

È tollerato, per ciascun collo, al massimo il 10% <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> fagioli con caratteristiche della categoria<br />

IL<br />

Cultivar richieste<br />

- Borlotti<br />

- Bianchi <strong>di</strong> Spagna<br />

- Cannellini<br />

20. Patate<br />

Le patate devono avere le seguenti caratteristiche:<br />

- morfologia uniforme con peso minimo <strong>di</strong> 60 g. per ogni tubero e uno massimo <strong>di</strong> 270 g. (il peso<br />

minimo potrà essere inferiore soltanto per le patate novelle).<br />

- devono essere selezionate per qualità e grammatura e le singole patate debbono risultare formate<br />

da masse <strong>di</strong> tuberi appartenenti ad una sola cultivar.<br />

- non devono presentare tracce <strong>di</strong> inver<strong>di</strong>mento epicarpale (presenza <strong>di</strong> solanina), <strong>di</strong><br />

germogliazione incipiente (germogli ombra) né <strong>di</strong> germogli filanti.<br />

- non devono presentare tracce <strong>di</strong> marciumi incipienti, maculosità brune nella polpa, cuore cavo,<br />

attacchi peronosporici, virosi, attacchi da insetti o altri animali, ferite <strong>di</strong> qualsiasi origine aperte o<br />

suberificate, danni da trattamenti antiparassitari.<br />

- devono risultare pulite, cioè senza incrostazioni terrose o sabbiose aderenti o sciolte in sacco.<br />

- non devono avere odore o sapore particolari <strong>di</strong> qualunque origine, avvertibili prima o dopo la<br />

cottura.<br />

Per le partite <strong>di</strong> produzione nazionale, continentale e insulare, sono ammessi gli imballaggi d'uso<br />

nel mercato locale (tele ed imballaggi lignee), mentre il prodotto estero, le partite devono essere<br />

confezionate in tela <strong>di</strong> canapa o juta con imboccatura cucita, cartellinate ed impiombate.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

'20


FRUTTA<br />

21 Mele categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le mele devono essere:<br />

- intere e sane, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni o alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto nelle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti <strong>di</strong>fetti sulla buccia <strong>di</strong> varia origine, purché non compromettano l'aspetto generale e la<br />

conservazione del prodotto fino al momento del consumo;<br />

- pulite, cioè prive <strong>di</strong> ogni impurità e in particolare senza residui visibili <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- non umide, l'umi<strong>di</strong>tà presente sui frutti in uscita da ambienti refrigerati non costituisce <strong>di</strong>fetto;<br />

- prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

I frutti devono essere raccolti a mano e con cura, quando hanno raggiunto uno sviluppo sufficiente e<br />

devono avere un grado <strong>di</strong> maturazione tale da consentire il trasporto e le operazioni ad esso connesse<br />

e da permettere la buona conservazione del prodotto fino al mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le mele classificate in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche della varietà. Rispetto ai frutti della qualità EXTRA sono ammesse leggerissime<br />

alterazioni della buccia.<br />

Per la categoria I, sono ammessi - purché non siano pregiu<strong>di</strong>cati l'aspetto generale e la conservazione<br />

del frutto e purché la polpa sia priva <strong>di</strong> qualsiasi deterioramento — <strong>di</strong>fetti sulla buccia, quali ad<br />

esempio lieve colpo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne, leggerissima ammaccatura, leggera bruciatura dovuta al sole o<br />

trattamenti, leggera traccia <strong>di</strong> attacco d'insetti o <strong>di</strong> malattia, lievissima lesione purché cicatrizzata.<br />

Quando tali <strong>di</strong>fetti hanno forma allungata non devono superare i 2 cm <strong>di</strong> lunghezza; quando si<br />

presentano <strong>di</strong>versamente non possono superare 1 centimetro quadrato <strong>di</strong> superfìcie, tranne che per i<br />

<strong>di</strong>fetti derivanti da Ticchiolatura, che non possono occupare una superficie superiore a 0,25 centimetri<br />

quadrati.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio è tollerato il 10% in numero o peso, <strong>di</strong> mele con le<br />

caratteristiche della categoria<br />

II, un 25% in numero o in peso <strong>di</strong> frutti privi <strong>di</strong> peduncolo, purché la buccia nella cavità peduncolare<br />

non sia deteriorata.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> frutti rispondenti al calibro imme<strong>di</strong>atamente inferiore o<br />

superiore, con una variazione massima <strong>di</strong> 5 mm al <strong>di</strong> sotto del minimo per i frutti classificati nel più<br />

piccolo calibro ammesso.<br />

Criteri <strong>di</strong> colorazione<br />

Secondo la colorazione, le varietà <strong>di</strong> mele possono essere classificate in 4 gruppi:<br />

1) Gruppo A - Varietà rosse<br />

Categoria "I": almeno Vi delia superficie dei fratto <strong>di</strong> colorazione rossa.<br />

Varietà: Red Delicious, Red Stayman, Stark Delicious, Starking.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 21<br />

21


2) Gruppo B - Varietà <strong>di</strong> colorazione rossa mista.<br />

Categoria "I": almeno 1/3 delia superficie del frutto a colorazione rossa.<br />

Varietà: Delicious comune, Jonathan.<br />

3) Gruppo C - Varietà striate, leggermente colorate.<br />

Categoria "I": almeno 1/10 della superficie del frutto <strong>di</strong> colorazione rossa striata.<br />

4) Gruppo D - Altre varietà.<br />

Criteri <strong>di</strong> rugginosità relativi alle mele<br />

Varietà <strong>di</strong> mele per le quali la rugginosità è una caratteristica varietale della buccia e non costituisce<br />

un <strong>di</strong>fetto se è conforme all'aspetto varietale tipico.<br />

Elenco limitativo.Ingrid Marie, Renette del Canada, Renette grige, Yellow Newtown.<br />

Per le varietà <strong>di</strong>verse da quelle sopraelencate, la rugginosità è ammessa entro i limiti.<br />

Cultivar richieste<br />

—Golden delicious,<br />

—Red delicious,<br />

—Starking delicious,<br />

—Sarkrimson,<br />

—Stayman red,<br />

—Jonagold,<br />

—Rosa <strong>di</strong> caldara.<br />

Residuo secco rifrattometrico (R.S.R.): deve presentare valori minimi del 12%.<br />

Durezza della polpa variabile a seconda delle cultivar da 4 Kg/cm2 a 7 Kg/cm2.<br />

22. Pere categoria I<br />

Caratteristiche merceologiche<br />

Le pere devono essere:<br />

—intere e sane, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni e alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto nelle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti uiietti sulla uuccia ui vana origine, purcuè non compromettano t'aspetto generale e la<br />

conservazione del prodotto fino al momento del consumo;<br />

—pulite, cioè prive <strong>di</strong> ogni impurità e in particolare senza residui visibili <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

—non umide; l'umi<strong>di</strong>tà presente sui frutti in uscita da ambienti refrigerati non costituisce <strong>di</strong>fetto;<br />

—prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

I frutti devono essere raccolti a mano e con cura, quando hanno raggiunto uno sviluppo sufficiente e<br />

devono avere un grado <strong>di</strong> maturazione tale da consentire il trasporto e le operazioni ad esso connesse e<br />

da permettere la buona conservazione del prodotto fino al mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le pere classificate in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche delle varietà e non devono essere grumose.<br />

Rispetto ai frutti della categoria Extra è ammesso un leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione e <strong>di</strong> forma ed il<br />

peduncolo può essere danneggiato.<br />

Sono anche ammessi - purché non siano pregiu<strong>di</strong>cati l'aspetto generale e la conservazione del frutto<br />

e purché la polpa sia priva <strong>di</strong> qualsiasi deterioramento - <strong>di</strong>fetti sulla buccia<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 22<br />

22


quale ad esempio lieve colpo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne, leggerissima ammaccatura, leggera bruciatura dovuta al<br />

sole od ai trattamenti, leggera traccia <strong>di</strong> attacco d'insetti o eli malattia, lievissima lesione purché<br />

cicatrizzata. Le pere non devono essere grumose.<br />

Quando tali <strong>di</strong>fetti hanno forma allungata non devono superare i 2 centimetri <strong>di</strong> lunghezza; quando si<br />

presentano <strong>di</strong>versamente non possono superare i centimetro quadrato <strong>di</strong> superficie, tranne che per i<br />

<strong>di</strong>fetti derivanti da Ticchiolatura , che non possono occupare una superficie superiore a 0,25<br />

centimetri quadrati.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio è tollerato il 10% in numero o peso, <strong>di</strong> pere con le caratteristiche<br />

della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio è tollerato il 10%, in numero o peso, <strong>di</strong> pere del calibro<br />

imme<strong>di</strong>atamente inferiore o superiore a quello in<strong>di</strong>cato.<br />

Calibrazione<br />

Le pere sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza. Il calibro<br />

minimo per le <strong>di</strong>verse categorie è fissato come segue:<br />

Extra I II<br />

Varietà a frutto grosso mm. 60 mm. 55 mm. 50<br />

Altre varietà mm. 55 mm. 50 mm. 45<br />

Non è obbligatorio attenersi ad alcun calibro minimo per la commercializzazione <strong>di</strong> pere estive<br />

effettuata dal 10 giugno al 31 luglio, precisamente per le seguenti varietà: André Desportes, Butirra<br />

precoce Morettini, Coscia Gentile, Gentile Bianca <strong>di</strong> Firenze, Gentilona, Giar<strong>di</strong>na, Preoce <strong>di</strong> Trevoux,<br />

Butirra Giffard, Moscatella, Precoce <strong>di</strong> Altedo, Spadoncina, San Giovanni e similari. Questo elenco è<br />

un elenco parziale.<br />

Cultivar richieste:<br />

- Butirra<br />

- William<br />

- Abate Fetel<br />

- Kaiser<br />

- Confernce Passacrassana<br />

- Decana del Comizio<br />

RSR (residuo secco rifrattometrico) - misurato con refrattometro, deve presentare valore minimo dal<br />

10% al 12%.<br />

23. Pesche categoria ì<br />

Caratteristiche minime<br />

Le pesche devono essere:<br />

- intere e sane, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni e alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto nelle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti <strong>di</strong>fetti, sulla buccia, <strong>di</strong> varia origine, purché non compromettano l'aspetto e la<br />

conservazione fino al momento del consumo;<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 23


- pulite, cioè prive <strong>di</strong> ogni impurità ed in particolare senza residui <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- non umide; l'umi<strong>di</strong>tà presente sui fratti in uscita da ambienti refrigerati non costituisce <strong>di</strong>fetto;<br />

- prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

I fratti devono essere raccolti a mano e con cura e quando hanno raggiunto ano sviluppo sufficiente<br />

e un grado <strong>di</strong> maturazione tale da consentire il trasporto e le operazioni ad esso connesse e da<br />

permettere la buona conservazione fino al mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le pesche classificate in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare<br />

le caratteristiche tipiche delle varietà, tenendo conto della zona <strong>di</strong> produzione.<br />

Rispetto ai frutti della categoria Extra sono ammessi leggeri <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> colorazione e <strong>di</strong> forma.<br />

Sono anche ammessi - purché non siano pregiu<strong>di</strong>cati l'aspetto generale e la conservazione del frutto<br />

e purché la polpa sia priva <strong>di</strong> qualsiasi deterioramento - <strong>di</strong>fetti sulla buccia, quali ad esempio lieve<br />

colpo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne, leggerissima ammaccatura, leggera bruciatura dovuta al sole o a trattamenti,<br />

leggera traccia <strong>di</strong> attacco <strong>di</strong> insetti o <strong>di</strong> malattia, lievissima lesione purché cicatrizzata.<br />

Quando tali <strong>di</strong>fetti hanno forma allungata non possono superare un centimetro <strong>di</strong> lunghezza; quando<br />

si presentano <strong>di</strong>versamente non possono superare mezzo centimetro quadrato <strong>di</strong> superficie.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio è tollerato il 10%>, in peso o numero, <strong>di</strong> pesche con le<br />

caratteristiche della categoria II.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio è tollerato il 10%, in numero o peso <strong>di</strong> pesche superiori o<br />

inferiori al calibro in<strong>di</strong>cato, <strong>di</strong> tre millimetri.<br />

Calibrazione<br />

Le pesche sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza.<br />

90 millimetri e più = AAAA da<br />

80 a 90 millimetri - AAA da 73 a<br />

80 millimetri = AA da 67 a 73<br />

millimetri = A da 61 a 67<br />

millimetri = B da 56 a 61<br />

millimetri = C da 51 a 56<br />

millimetri = D .<br />

II calibro mimmo per la categoria Extra è <strong>di</strong> 56 mm. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro e 17,5 (circonferenza).<br />

Il calibro D è ammesso all'inizio della commercializzazione, fino al 30 giugno.<br />

La calibrazione è obbligatoria per tutte le categorie.<br />

Cultivar richieste:<br />

- Springtime<br />

- Car<strong>di</strong>nal<br />

- Dixired<br />

- Red haven.<br />

R.S.R.: misurato per mezzo del rifrattometro, deve presentare valori minimi dal 12% al 13%o per le<br />

pesche.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 24<br />

l'i


Nettatine<br />

Cultivar richieste:<br />

- Early Sungrad<br />

- Fantasia.<br />

24. Albicocche categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I frutti devono essere:<br />

- interi e sani, cioè senza alterazioni, lesioni e senza attacchi parassitari. Quando è espressamente<br />

previsto nelle caratteristiche delle singole categorie, sono consentiti <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> varia origine, purché non<br />

compromettano l'aspetto e la conservazione del prodotto sino al momento del consumo;<br />

- puliti, vale a <strong>di</strong>re privi <strong>di</strong> ogni impurità ed in particolare residui <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- non umi<strong>di</strong>; l'umi<strong>di</strong>tà presente sui frutti in uscita da ambienti refrigerati non costituisce <strong>di</strong>fetto;<br />

- privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

I frutti devono essere raccolti a mano e quando hanno raggiunto il grado <strong>di</strong> maturazione tale da<br />

consentire il trasporto e le operazioni connesse e permettere la buona conservazione fino al mercato <strong>di</strong><br />

consumo.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le albicocche <strong>di</strong> questa categoria, oltre a rispondere alle caratteristiche minime, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche della varietà. È ammesso sulla buccia solamente uno fra i seguenti <strong>di</strong>fetti,<br />

purché non sia pregiu<strong>di</strong>cato l'aspetto e la conservazione del frutto e la polpa sia priva <strong>di</strong> qualsiasi<br />

deterioramento:<br />

- lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> forma e <strong>di</strong> sviluppo<br />

- lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione<br />

- lieve ammaccatura, lieve bruciatura, lieve screpolatura.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: è tollerato in ciascun imballaggio, il 10%, in numero o in peso, <strong>di</strong> albicocche con<br />

caratteristiche della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: è tollerato, in ciascun imballaggio, il 10% in numero o peso, <strong>di</strong> albicocche superiori o<br />

inferiori <strong>di</strong> 3 mm. Al calibro in<strong>di</strong>cato.<br />

Calibrazione<br />

Le albicocche sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato dal punto <strong>di</strong> massima grandezza. La<br />

calibrazione è obbligatoria per le categorie Extra e I, facoltativa per la categoria II. Per la categoria<br />

Extra il calibro minimo è fissato a 35 mm. Di <strong>di</strong>ametro. Nello stesso imballaggio la <strong>di</strong>fferenza fra il<br />

frutto più piccolo e quello più grosso non può essere superiore a 5 mm. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro. Per la categoria I<br />

e, anche per la categoria II, il calibro minimo è fissato a 30 mm. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene ' 25<br />

25


Cultivar richieste<br />

- Precoce d'Imola<br />

- Reale d'Imola<br />

- Tonda <strong>di</strong> Castiglione<br />

- Boccuccia.<br />

25. Susine categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le susine devono essere:<br />

- intere e sane, vale a <strong>di</strong>re senza lesioni, ammaccature, alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto nelle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti <strong>di</strong>fetti sulla buccia, purché non compromettano l'aspetto esterno e la conservazione del<br />

prodotto fino al momento del consumo;<br />

- pulite, cioè prive <strong>di</strong> ogni impurità ed in particolare residui visibili <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- non umide; l'umi<strong>di</strong>tà presente sui frutti in uscita da ambienti refrigerati non costituisce <strong>di</strong>fetto;<br />

- prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali.<br />

I frutti devono essere raccolti a mano e con cura, quando hanno raggiunto uno sviluppo sufficiente; il<br />

grado <strong>di</strong> maturazione deve essere tale da consentire il trasporto e le operazioni ad esso connesse e da<br />

permettere la buona conservazione del prodotto sino al mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le susine classificate in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche della varietà.<br />

Rispetto ai frutti della categoria Extra è ammesso un leggero <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione e <strong>di</strong> forma e il<br />

peduncolo può essere danneggiato o può mancare, purché il suo <strong>di</strong>stacco non abbia provocato lesioni.<br />

Sono anche ammessi <strong>di</strong>fetti sulla buccia - purché non siano pregiu<strong>di</strong>cati l'aspetto generale e la<br />

conservazione del frutto quali, ad esempio, leggerissima ammaccatura, traccia d'attacchi d'insetti<br />

superficiale e cicatrizzata, leggera bruciatura dovuta al sole, screpolature cicatrizzate per le varietà<br />

"Regine Clau<strong>di</strong>e dorate".<br />

Quando questi <strong>di</strong>fetti hanno forma allungata non devono superare in lunghezza un terzo del <strong>di</strong>ametro,<br />

cioè se il <strong>di</strong>ametro è <strong>di</strong> cm 3 il <strong>di</strong>fetto può raggiungere al massimo 1 cm <strong>di</strong> lunghezza.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio è tollerato il 10%, in numero o peso, <strong>di</strong> susine con le<br />

caratteristiche della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio è tollerato il 10%, in numero o peso, <strong>di</strong> susine del calibro<br />

imme<strong>di</strong>atamente inferiore o superiore a quello in<strong>di</strong>cato.<br />

Calibrazione<br />

Le susine sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza, secondo la<br />

scala seguente: a)Cat I<br />

- Varietà a grossi frutti 35 millimetri.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 26<br />

26


- Altre varietà 28 millimetri.<br />

- Mirabelle, Damson e susine Dro 20 millimetri.<br />

b)Cat "Extra": la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro tra frutti contenuti nello stesso imballaggio è fissata a IO mm.<br />

Cultivar richieste<br />

- Shiro (Goccia d'oro)<br />

- Morettini<br />

- Ozark<br />

- Premier,<br />

- Santa Rosa<br />

- Satsuma.<br />

R.S.R. (Residuo Secco Refrattometrico) : misurato per mezzo del refrattometro, deve presentare valori<br />

minimi del 15%.<br />

26. Arance categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

Le arance devono essere:<br />

—intere e sane, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni o alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto dalle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> buccia, ben cicatrizzati, <strong>di</strong> varia origine, purché non compromettano l'aspetto<br />

generale e la conservazione del prodotto sino al momento del consumo;<br />

—esenti da ogni danno o alterazione esterna e da inizio <strong>di</strong> "asciutto" interno, prodotti dal gelo;<br />

—pulite, cioè prive <strong>di</strong> ogni impurità, ed in particolare <strong>di</strong> fumaggini e <strong>di</strong> residui visibili <strong>di</strong><br />

antiparassitari;<br />

- prive <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale (non è stimata tale quella dovuta a condensazione nel caso <strong>di</strong><br />

prodotto refrigerati);<br />

- prive <strong>di</strong> odori e sapori anormali. È ammessa tuttavia la presenza <strong>di</strong> odori causati da agenti<br />

conservatori utilizzati in conformità delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie in materia (<strong>di</strong>fenile, ecc.).<br />

I frutti devono avere uno sviluppo ed un grado zuccherino sufficienti. La maturazione deve esser tale<br />

da consentire il trasporto e le operazioni connesse e da permettere la buona conservazione del prodotto<br />

fino al mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

Le arance devono presentare le caratteristiche tipiche dalla varietà e avere, inoltre, i seguenti contenuti<br />

minimi <strong>di</strong> succo:<br />

— Thompson Navel e Tarocco: 30%<br />

- Washington Navel: 33%<br />

- Altre varietà: 35%.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

Le arance classificate in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche delle varietà. Purché non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto generale e la conservazione ndei frutti,<br />

sono tuttavia ammessi: un lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione; un lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> forma; lievi <strong>di</strong>fetti<br />

superficiali dell'epidermide, come leggere rameggiature argentate, rugginosità ecc.. Lievi <strong>di</strong>fetti<br />

cicatrizzati dovuti a cause meccaniche, come sfregamento, gran<strong>di</strong>ne, urti ecc.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

27


Talleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio o partita è tollerato al massimo il 10% in numero o peso, <strong>di</strong> frutti<br />

con le caratteristiche della categoria il, e un 5% massimo in numero o in peso <strong>di</strong> frutti sprovvisti <strong>di</strong><br />

calice;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio è tollerato al massimo il 10%, in numero, <strong>di</strong> frutti del calibro<br />

imme<strong>di</strong>atamente superiore o inferiore a quello in<strong>di</strong>cato.<br />

Calibrazione<br />

Le arance sono calibrate in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza, il <strong>di</strong>ametro<br />

minimo è fissato a 50 mm.<br />

Colorazione<br />

La colorazione deve essere quella tipica della varietà. Una tolleranza <strong>di</strong> colorazione verde chiara che<br />

non deve superare 1/5 della superficie totale del frutto è ammessa tenuto conto della varietà e<br />

dell'epoca <strong>di</strong> raccolta.<br />

RSR (residuo seco refrattometrico). Valore minimo 10% - Aci<strong>di</strong>tà in ac. Citrico minimo 5 g./l.<br />

Rapporto RSR/Aci<strong>di</strong>tà > 6%.<br />

Cultivar richieste<br />

- Moro<br />

- Tarocco<br />

- Sanguinello<br />

- Washington Navel<br />

- Ovale (Calabrese)<br />

27. Limoni categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I limoni devono essere:<br />

- interi e sani, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni e alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Quando è espressamente previsto dalle caratteristiche delle singole categorie, sono<br />

consentiti <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> buccia, ben cicatrizzati,<br />

<strong>di</strong> varia origine, purché non compromettano l'aspetto generale e la conservazione del prodotto sino al<br />

momento del consumo;<br />

- esenti da ogni danno o alterazione esterna e da inizio <strong>di</strong> "asciutto" interno prodotti da gelo; -puliti,<br />

cioè privi <strong>di</strong> ogni impurità ed in particolare <strong>di</strong> fumaggini e <strong>di</strong> residui visibili <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale; non è considerata tale quella dovuta a condensazione nel caso <strong>di</strong><br />

prodotti<br />

refrigerati;<br />

- privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali. È ammessa, tuttavia, la presenza <strong>di</strong> odori causati da agenti<br />

conservatori utilizzati in conformità delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie in materia (<strong>di</strong>fenile ecc.).<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene • 28<br />

28


- i frutti devono avere uno sviluppo e un grado <strong>di</strong> maturazione sufficienti e devono essere tali da<br />

consentire il trasporto e le operazioni connesse e da permettere 3a loro buona conservazione fino al<br />

mercato <strong>di</strong> consumo.<br />

I limoni devono presentare le caratteristiche tipiche della varietà e avere, inoltre, i seguenti<br />

contenuti minimi <strong>di</strong> succo:<br />

- limoni verdelli e limoni primofiore: 20%<br />

- limoni: 25%.<br />

II contenuto in succo è espresso dal rapporto tra il peso del frutto e quello del succo, estratto a mezo<br />

<strong>di</strong> una pressa a mano.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I limoni classificati in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche della varietà. Purché non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto generale e la conservazione dei<br />

frutti, sono tuttavia ammessi: un lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> forma, un lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione; lievi <strong>di</strong>fetti<br />

superficiali dell'epidermide, come leggere rameggiature argentate, ruginosità ecc.; lievi <strong>di</strong>fetti<br />

cicatrizzati dovuti a cause meccaniche, come sfregamento, gran<strong>di</strong>ne, urti ecc.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascuno imballaggio o partita è tollerato al massimo il 10%, in numero o peso, <strong>di</strong><br />

frutti con le caratteristiche della categoria II;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio o partita è tollerato al massimo il 10%, in numero, <strong>di</strong> frutti del<br />

calibro imme<strong>di</strong>atamente inferiore o superiore a quello o a quelli in<strong>di</strong>cati, nel caso <strong>di</strong> aggruppamento <strong>di</strong><br />

tre calibri.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dalle tolleranze <strong>di</strong> cui sopra è ammesso come massimo il 20% <strong>di</strong> frutti privi <strong>di</strong><br />

rosetta, come unico <strong>di</strong>fetto.<br />

Calibrazione<br />

I limoni sono calibrati in base al <strong>di</strong>ametro, misurato nel punto <strong>di</strong> massima grossezza. Il <strong>di</strong>ametro<br />

minimo è fissato a 45 min. per la categoria Extra, I e II.<br />

Colorazione<br />

La colorazione deve essere normale per il tipo varietale. Tenuto conto dell'epoca <strong>di</strong> raccolta e della<br />

zona <strong>di</strong> produzione, sono ammessi frutti con colorazione verde chiara, ma che corrispondono al<br />

contenuto minimo in succo. I limoni del tipo "Verdelli" possono avere una colorazione verde, purché<br />

non sia scura.<br />

Cultivar richieste<br />

Sicilia e Campania.<br />

Aci<strong>di</strong>tà:>57g/1 misurati in acido citrico.<br />

28. Mandarini categoria I<br />

Caratteristiche minime I<br />

mandarini devono essere:<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene è Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 29<br />


—interi e sani, vale a <strong>di</strong>re senza ammaccature, lesioni e alterazioni e senza attacchi <strong>di</strong> origine<br />

parassitaria. Sono consentiti <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> buccia, ben cicatrizzati, <strong>di</strong> varia origine, purché non<br />

compromettano l'aspetto generale e la conservazione del prodotto sino al momento del consumo;<br />

—esenti da ogni danno o alterazione esterna e da inizio <strong>di</strong> "asciutto" interno prodotti dal gelo;<br />

—puliti, cioè privi <strong>di</strong> ogni impurità ed in particolare <strong>di</strong> fumaggini e <strong>di</strong> residui visibili <strong>di</strong><br />

antiparassitari;<br />

—privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale; non è considerata tale quella dovuta a condensazione nel caso <strong>di</strong><br />

prodotti refrigerati;<br />

-privi <strong>di</strong> odori e sapori anormali. È ammessa, tuttavia, la presenza <strong>di</strong> odori causati da agenti<br />

conservatori utilizzati in conformità delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie in materia<br />

I frutti devono avere uno sviluppo e un grado zuccherino sufficienti. La maturazione deve essere tale<br />

da consentire il trasporto e le operazioni connesse e da permettere la buona conservazione del<br />

prodotto fino al mercato del consumo.<br />

I mandarini devono presentare le caratteristiche tipiche delle varietà e avere, inoltre, i seguenti<br />

contenuti minimi <strong>di</strong> succo:<br />

—Mandarini comuni, Wilking, Tangermi: 33%<br />

—Satsuma e Monreal: 40%<br />

—Clementine: 40%<br />

II contenuto in succo è espresso dal rapporto tra il peso del frutto e quello del succo, estratto a<br />

mezzo <strong>di</strong> una pressa a mano. Per tutte le categorie è ammesso che i frutti dever<strong>di</strong>zzati siano<br />

sprovvisti <strong>di</strong> calice.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I mandarini classificati in questa categoria, oltre a rispondere ai requisiti minimi, devono presentare le<br />

caratteristiche tipiche delle varietà. Purché non pregiu<strong>di</strong>chino l'aspetto generale e la conservazione dei<br />

frutti, sono tuttavia ammessi: un lieve <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> colorazione; lievi <strong>di</strong>fetti superficiali dell'epidermide,<br />

come leggere rameggiature argentate, rugginosità, ecc.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: in ciascun imballaggio o partita è tollerato al massimo il 10%, in numero o peso, <strong>di</strong><br />

frutti con le caratteristiche della categoria II.<br />

b) <strong>di</strong> calibro: in ciascun imballaggio o partita è tollerato al massimo il 10%3 in numero, <strong>di</strong> frutti del<br />

calibro imme<strong>di</strong>atamente superiore o inferiore a quello o a quelli in<strong>di</strong>cati, nel caso <strong>di</strong> raggruppamento<br />

<strong>di</strong> tre calibri.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dalle tolleranze <strong>di</strong> cui sopra è ammesso come massimo il 20% <strong>di</strong> frutti privi <strong>di</strong><br />

rosetta.<br />

Calibrazione<br />

I mandarini sono calibrati in base al <strong>di</strong>ametro. Il <strong>di</strong>ametro è fissato a 45 mm. per i mandarini comuni,<br />

Wilking, Satsuma e 35 mm per Clementine e Monreal.<br />

Colorazione<br />

La colorazione deve essere quella tipica della varietà su almeno 2/3 della superficie del frutto.<br />

Cultivar richieste<br />

Paterno - Campania<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 30<br />

30


Aci<strong>di</strong>tà:> 5g/l misurati in acido citrico.<br />

29. Clementine categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I frutti devono essere:<br />

—interi;<br />

—sani, e soprattutto esenti da danni o alterazioni dovuti al gelo;<br />

—puliti (in particolare senza residui visibili <strong>di</strong> prodotti antiparassitari);<br />

—privi <strong>di</strong> odore e sapore estranei;<br />

—privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale.<br />

I frutti potranno essere sottoposti allo "sver<strong>di</strong>mento". Questo proce<strong>di</strong>mento è permesso solo a<br />

con<strong>di</strong>zione che gli altri caratteri organolettici naturali non vengano mo<strong>di</strong>ficati e dovrà effettuarsi sotto<br />

controllo delle autorità competenti dei vari paesi. I frutti dever<strong>di</strong>zzati dovranno presentare la<br />

colorazione tipica sulla totalità della superficie.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I frutti <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Essi devono presentare la caratteristica<br />

tipica delle varietà, tenuto conto del periodo <strong>di</strong> raccolta e delle zone <strong>di</strong> produzione.<br />

Calibrazione<br />

La calibrazione è determinata dal <strong>di</strong>ametro della sezione massima normale dell'asse del frutto.<br />

Sono esclusi i frutti per i quali i <strong>di</strong>ametri sono inferiori ai seguenti minimi: 35 millimetri.<br />

Colorazione<br />

La colorazione deve essere quella tipica della varietà su almeno 2/3 della superficie del frutto.<br />

30. - Uva da tavola categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I frutti devono essere:<br />

—interi;<br />

—sani, e soprattutto esenti da danni o alterazioni dovute al gelo;<br />

—puliti (in particolare senza residui visibili <strong>di</strong> prodotti antiparassitari);<br />

—privi <strong>di</strong> odore e sapore estranei;<br />

—privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale.<br />

I frutti potranno essere sottoposti allo "sver<strong>di</strong>mento". Questo proce<strong>di</strong>mento è permesso solo a<br />

con<strong>di</strong>zione che gli altri caratteri organoelettici naturali non vengano mo<strong>di</strong>ficati e dovrà effettuarsi sotto<br />

controllo delle autorità<br />

competenti dei vari paesi. I frutti dever<strong>di</strong>zzati dovranno presentare la colorazione tipica sulla totalità<br />

della superficie .<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 31<br />

3!


Classificazione e tolleranze<br />

I frutti <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità. Essi devono presentare la caratteristica<br />

della varietà, tenuto conto del periodo <strong>di</strong> raccolta e delle zone <strong>di</strong> produzione.<br />

Calibrazione<br />

La calibrazione è determinata dal <strong>di</strong>ametro della sezione normale dell'asse del frutto. Sono<br />

esclusi i frutti per i quali i <strong>di</strong>ametri siano inferiori ai seguenti minimi: 35 millimetri.<br />

Colorazione<br />

La colorazione deve essere quella tipica della varietà su almeno 2/3 della superficie del frutto.<br />

31. Fragole categoria I<br />

Caratteristiche minime<br />

I frutti devono essere:<br />

- interi, senza ammaccature;<br />

- provvisti del calice o <strong>di</strong> un breve peduncolo verde e non <strong>di</strong>sseccato (d eccezione della fragola <strong>di</strong><br />

bosco);<br />

- sani;<br />

- esenti da attacchi <strong>di</strong> insetti o da tracce <strong>di</strong> malattie;<br />

- puliti, in particolare esenti da ogni impurità o residuo visibile <strong>di</strong> antiparassitari;<br />

- freschi, non lavati;<br />

- privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale;<br />

- privi <strong>di</strong> odore o sapore estranei.<br />

I frutti devono essere stati raccolti a mano e con cura, ed avere raggiunto uno sviluppo completo e<br />

normale.<br />

II grado <strong>di</strong> maturazione del prodotto deve essere tale da consentire il trasporto e le operazioni<br />

connesse e tale da rispondere alle esigenze commerciali del luogo <strong>di</strong> destinazione.<br />

Classificazione e tolleranze<br />

I frutti <strong>di</strong> questa categoria devono essere <strong>di</strong> buona qualità:<br />

- possono essere meno omogenei per quanto concerne le <strong>di</strong>mensioni, la forma e l'aspetto;<br />

- per quanto riguarda la colorazione, possono presentare una piccola punta conica bianca;<br />

- devono essere praticamente esenti da terra.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o peso <strong>di</strong> fragole non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ad<br />

eccezione dei frutti visibilmente avariati o notevolmente danneggiati;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o peso <strong>di</strong> fragole, per ogni imballaggio non rispondente alla<br />

calibrazione minima stabil per la categoria ed il grappo <strong>di</strong> varietà.<br />

Calibrazione<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologìa - Sezione <strong>di</strong> igiene 32<br />

32


La calibrazione è effettuata sul <strong>di</strong>ametro massimo della sezione normale all'asse del frutto. Le<br />

fragole devono avere il seguente calibro minimo:<br />

Cat. l T 5 min.<br />

Per le fragole <strong>di</strong> bosco non esiste calibrazione.<br />

32. Banane<br />

Caratteristiche minime<br />

I frutti devono essere:<br />

- sani<br />

- puliti devono<br />

avere:<br />

- una forma tipica, con picciolo integro,<br />

- la buccia, <strong>di</strong> colore giallo, intera senza ammaccature<br />

- senza attacchi fungini o parassitari<br />

La polpa, soda e pastosa, non deve presentare annerimenti né attacchi da crittogame o parassiti<br />

animali.<br />

II sapore del frutto deve essere gradevole, non allappante, evidente segno <strong>di</strong> immaturità.<br />

Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o peso non rispondenti alla categoria;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% non rispondenti ai requisiti <strong>di</strong> calibrazione, nei limiti <strong>di</strong> 1 cm per la lunghezza<br />

minima <strong>di</strong> 14 cm.<br />

Calibrazione<br />

Il calibro è determinato dalla lunghezza del frutto, in cm e misurata lungo la faccia convessa, e dal<br />

<strong>di</strong>ametro.<br />

La lunghezza minima e il <strong>di</strong>ametro minimo sono fissati rispettivamente a 14 e 27 mm.<br />

33. Actini<strong>di</strong>e (Kiwi)<br />

I frutti devono presentarsi:<br />

- puliti<br />

- sani,<br />

- interi<br />

- ben formati<br />

- privi <strong>di</strong> parassiti<br />

- odore e sapore anormali<br />

La buccia deve essere integra e con il punto <strong>di</strong> intersezione ben cicatrizzato.<br />

La polpa deve essere <strong>di</strong> giusta consistenza, profumata, saporita e senza alterazioni da parassiti<br />

vegetali, animali o da virus.<br />

Per la I Categoria sono ammessi lievi <strong>di</strong>fetti della forma e della colorazione, un <strong>di</strong>fetto superficiale<br />

della buccia, purché non superi 1 cm 2 , un piccolo "segno <strong>di</strong> Hayward" (una linea longitu<strong>di</strong>nale<br />

senza protuberanze).<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 33<br />

33


Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero od in peso <strong>di</strong> Kiwi non rispondenti alle caratteristiche <strong>di</strong> categoria<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero od in peso non rispondenti al peso minimo o/e al calibro minimo.<br />

Calibrazione<br />

È determinata dal peso dei frutti.<br />

Cat. I: peso minimo 70 g.<br />

La <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> peso tra il frutto più grande e quello più piccolo non deve superare:<br />

- 15 g per i frutti <strong>di</strong> peso inferiore a 85 g<br />

- 20 g per i frutti <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> 85-120 g<br />

- 30 g per i frutti <strong>di</strong> peso 120 g e più.<br />

34. Cachi<br />

I frutti devono presentare buccia integra e calice ben inserito.<br />

La polpa deve essere <strong>di</strong> giusta consistenza, profumata, saporita e senza alterazione <strong>di</strong> parassiti<br />

vegetali, animali o da virus.<br />

35. Anguria<br />

I frutti devono presentare buccia integra, senza spacchi.<br />

La polpa deve essere <strong>di</strong> giusta consistenza, profumata, saporita e senza alterazioni da parassiti<br />

vegetali, animali o da virus.<br />

36. Melone<br />

I frutti devono presentarsi:<br />

- sani,<br />

- interi<br />

- puliti<br />

- con la buccia integra<br />

- senza spacchi<br />

- senza attacchi fungini o parassitari<br />

La polpa deve essere <strong>di</strong> giusta consistenza, profumata, saporita e senza alterazioni da parassiti vegetali,<br />

animali o da virus. Sono ammessi lievi <strong>di</strong>fetti:<br />

- <strong>di</strong> forma;<br />

- <strong>di</strong> colorazione (non è <strong>di</strong>fetto una colorazione pallida della parte della buccia del frutto che è stata a<br />

contatto con il suolo durante la crescita)<br />

- leggeri <strong>di</strong>fetti della buccia dovuti a strofinamento e manipolazioni<br />

- lievi screpolature cicatrizzate attorno al peduncolo <strong>di</strong> lunghezza inferiore ai 2 cm, che non<br />

raggiungano la polpa.<br />

II peduncolo nel caso <strong>di</strong> frutti appartenenti a varietà in cui esso non si <strong>di</strong>stacca, non deve essere <strong>di</strong><br />

lunghezza superiore a 2 cm per le varietà Charentais, Ogen e Galia e a 5 cm per gli altri meloni, e<br />

deve comunque essere presente ed intero.<br />

Dipartiménto <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 34<br />

34


Tolleranze<br />

a) <strong>di</strong> qualità: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> frutti non rispondenti alle caratteristiche <strong>di</strong> categoria;<br />

b) <strong>di</strong> calibro: il 10% in numero o in peso <strong>di</strong> calibro inferiore o superiore a quello in<strong>di</strong>cato<br />

Calibrazione:<br />

Il calibro è determinato dal peso <strong>di</strong> ciascun melone o dal <strong>di</strong>ametro. I<br />

calibri minimi sono:<br />

a) <strong>di</strong> peso:<br />

-Charentais e meloni del tipo Ogen e Galia 250 g<br />

— Altri meloni 300 g<br />

b) <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro:<br />

—Charentais e meloni del tipo Ogen e Galia 7,5 cm<br />

—Altri meloni 8 cm<br />

Se il calibro è espresso in unità <strong>di</strong> peso, il melone più grande <strong>di</strong> uno stesso imballaggio, non deve<br />

superare <strong>di</strong> oltre il 20% quello del melone più piccolo.<br />

Calendario degli ortaggi freschi<br />

Gennaio<br />

Barbabietole, bietole, carciofi, carote, catalogna, cavoli, cavolfiori, cicoria, cipolle, coste, finocchi,<br />

patate, porri, lattuga, ra<strong>di</strong>cchio, sedano, spinaci, verze, zucca.<br />

Febbraio<br />

Bietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cicoria, cipolle, erbette, finocchi, in<strong>di</strong>via, lattuga,<br />

patate, porri, prezzemolo, sedano, verze, zucca, spinaci.<br />

Marzo<br />

Carciofi, carote, cicorietta, coste, erbette, finocchi, lattughino, pasqualina, patate, porri, ra<strong>di</strong>cchio,<br />

rapanelli, rosmarino, salvia, sedano, soncino, spinaci, verze.<br />

Aprile<br />

Asparagi, carote, cicoria, cipolle, broccoli, carciofi, fagiolini, fave, finocchi, in<strong>di</strong>via, lattuga, patate<br />

novelle, pasqualina, piselli, porri, ravanelli, scarola, sedano, soncino, spinaci, verze, zucchine.<br />

Maggio<br />

Asparagi, bietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fagiolini,<br />

fave, finocchi, patate novelle, peperoni, piselli, pomodori, porri, ravanelli, sedano, spinaci, verze,<br />

zucchine.<br />

Giugno<br />

Asparagi, barbabietole, bietole, carote, catalogna, cavolfiori, cetrioli, cipolle, coste, fagioli,<br />

fagiolini, fave, finocchi, fiori <strong>di</strong> zucca, funghi, insalate, melanzane, patate, peperoni, piselli,<br />

pomodori, porri, ravanelli, verze, zucchine.<br />

Luglio<br />

Barbabietole, bietole, carote, catalogna, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fagiolini, fave, fiori <strong>di</strong> zucca,<br />

insalate, melanzane, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, zucchine.<br />

Agosto<br />

Barbabietole, carote, cetrioli, cipolle, coste, fagioli, fagiolini, fiori <strong>di</strong> zucca, insalate, melanzane,<br />

patate, peperoni, piselli, pomodori, sedano, spinaci, zucchine, zucca.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 35<br />

35


Settembre<br />

Carote, cavoli, cetrioli, cicoria, coste, erbette, fagioli, fagiolini, insalata, melanzane, patate,<br />

peperoni, pomodori, sedano, spinaci, zucca, zucchine.<br />

Ottobre<br />

Barbabietole, carote, catalogna, cavolfiori, cipolle, fagioli, funghi, melanzane, patate, porri,<br />

ra<strong>di</strong>cchio, sedano, spinaci, zucca.<br />

Novembre<br />

Barbabietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cavolini <strong>di</strong> bruxelles, cicoria, coste, fagioli,<br />

fagiolini, finocchi, funghi, insalata belga, lenticchie, porri, ra<strong>di</strong>cchio, sedano, soncino, spinaci,<br />

zucca.<br />

Dicembre<br />

Barbabietole, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cavolini <strong>di</strong> bruxelles, cicoria, cipolle, coste,<br />

erbette, finocchi, funghi, in<strong>di</strong>via, lattuga, scarola, sedano, spinaci, trevisana, zucca.<br />

Calendario dei prodotti frutticoli freschi<br />

Gennaio<br />

Arance, banane, cachi, limoni, mandaranci, mandarini, mele, pere, pompelmi, frutta esotica, frutta<br />

secca.<br />

Febbraio<br />

Arance, banane, frutta secca, mele, pere, pompelmi, mandarini.<br />

Marzo<br />

Arance, banane, mele, pere, pompelmi, frutta secca.<br />

Aprile<br />

Banane, mele, per, pompelmi, nespole.<br />

Maggio<br />

Fragole, pompelmi, banane, ciliegie, lamponi, nespole, pere, prugne.<br />

Giugno<br />

Albicocche, amarene, ciliegie, fragole, fichi, pere, susine, mele.<br />

Luglio<br />

Albicocche, amarene, anguria, ciliegie, fichi, meloni, pere, susine, mele.<br />

Agosto<br />

Anguria, albicocche, meloni, pesche, mele, susine, pere, prugne.<br />

Settembre<br />

Fichi, pere, mele, pesche, prugne, susine, uva.<br />

Ottobre<br />

Cachi, limoni, mandaranci, mele, uva, pere.<br />

Novembre<br />

Arance, ananas, banane, cachi, mandaranci, mele, pere, pompelmi.<br />

Dicembre<br />

Ananas, arance, banane, mele, pere, mandarini, pompelmi, cachi.<br />

Dipartimento <strong>di</strong> igiene e Microbiologia - Sezione <strong>di</strong> Igiene 36<br />

36


ALL.4<br />

Specifiche tecniche relative ai<br />

requisiti igienico - microbiologici<br />

ed ai limiti <strong>di</strong> contaminazione<br />

microbica dei prodotti ortofrutticoli<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Igiene e<br />

Microbiologia<br />

Sezione <strong>di</strong> Igiene<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>


Ortaggi<br />

Standard <strong>di</strong> riferimento per verdure lavate<br />

(Decreto Ministeriale della Repubblica Francese del 22/3/1993)<br />

'Riferimento alla Lg 283/62 art 5<br />

**Or<strong>di</strong>nanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U.<br />

VERDURE FRESCHE DA CONSUMARSI CRUDE<br />

Ricerche<br />

Carica batterica a 30°C < 5x1 5 v.g.<br />

E. Coli < 10 2 v.g.<br />

Salmonella spp.* Assente 25 gr. v.l.<br />

Listeria monocytogenes** Assente 25 gr. v.l.<br />

Riferimento ad "Alimentazione e Nutrizione in Lombar<strong>di</strong>a" settembre 2001<br />

*Riferimento alla Lg 283/62 art 5<br />

**Or<strong>di</strong>nanza del Ministero della Sanità del 7/12/93-G.U.<br />

Ricerche<br />

VERDURE FRESCHE DA CONSUMARSI COTTE<br />

Salmonella spp.* Assente 25 gr. v.l.<br />

Listeria monocytogenes


ORTAGGI - ALLEGATO 2)<br />

Genere U.d.m.<br />

Prezzo unitario a<br />

base d'asta per<br />

tipologia <strong>di</strong><br />

confezionamento<br />

BASILICO mazzo 1,73<br />

BIETE SOLO SURGELATI DA KG.1 pz 4,32<br />

CARCIOFI pz 1,05<br />

CAROTE vaschett 1,39<br />

BROCCOLO pz 3,84<br />

CETRIOLI kg 2,69<br />

CIPOLLA kg 2,00<br />

FAGIOLINI SOLO SURGELATI GR.450 pz 3,75<br />

FINOCCHI kg 2,40<br />

LATTUGA pz 1,34<br />

MELENZANE kg 3,65<br />

PATATE kg 2,00<br />

PEPERONI kg 3,46<br />

POMODORO X INSALATA kg 2,78<br />

POMODORO ROSSO X SALSA kg 2,78<br />

PREZZEMOLO mazzo 0,96<br />

ROSMARINO mazzo 0,96<br />

SALVIA mazzo 0,96<br />

SCAROLA mazzo 1,44<br />

SEDANO mazzo 1,73<br />

SPINACI SOLO SURGELATI DA KG.1 pz 4,32<br />

ZUCCA ROSSA kg 1,73<br />

ZUCCHINE GENOVESI kg 2,88<br />

ZUCCHINA LUNGA pz 2,40<br />

AGLIO CONF.DA 3PZ pz 1,73<br />

CAVOLO CAPPUCCIO kg 3,46<br />

n.b. GLI ORTAGGI DI CUI SOPRA<br />

DEVONO ESSERE DI 1°<br />

CATEGORIA


Genere U.d.m.<br />

Prezzo<br />

unitario a<br />

base d'asta<br />

per Kg.<br />

ALBICOCCA KG 3,85<br />

ANGURIA KG 1,25<br />

ARANCIA KG 1,92<br />

BANANA KG 2,12<br />

CACHI KG 2,12<br />

FRAGOLA KG 3,37<br />

LIMONI KG 2,21<br />

KIWI KG 3,17<br />

MANDARINI KG 2,12<br />

MELA KG 2,39<br />

MELONE KG 1,83<br />

PERA KG 3,17<br />

PESCA KG 2,40<br />

SUSINE KG 3,37<br />

UVA BIANCA KG 2,88<br />

n.b. LA FRUTTA DI CUI<br />

SOPRA DEVE ESSERE DI 1°<br />

CATEGORIA<br />

Frutta - ALLEGATO 1)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!