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imp MN 18 - Mare Nostrum

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ACQUABIKE<br />

Anteprima Anteprima<br />

Il francese<br />

Stampers ha<br />

combattuto<br />

fino all’ultimo<br />

secondo con<br />

Lenzi per la<br />

vittoria,<br />

entrambi sono<br />

gia stati campioni<br />

del<br />

mondo.<br />

L’americano<br />

Bortolameolli<br />

si è aggiudicato<br />

il terzo<br />

posto nella<br />

gara di freestyle,<br />

volando<br />

letteralmente<br />

sull’acqua.<br />

Il campione<br />

mondiale di<br />

Freestyle<br />

Alessander<br />

Lenzi.<br />

Sardegna Mondiale<br />

I Centauri del <strong>Mare</strong><br />

Cosa accomuna ad Alghero e Olbia località come<br />

Cuba, Acapulco, Malaga e Dubai?<br />

Chi ha immediatamente pensato al mare cristallino<br />

ed alle spiagge incantate non ha sbagliato, se tuttavia<br />

estendiamo il paragone a luoghi come<br />

Singapore e Budapest il confronto non regge. Il<br />

misterioso comune denominatore è l’Aquabike, il<br />

centauro acquatico che negli ultimi anni ha guadagnato<br />

una popolarità planetaria. “Essere inseriti nel<br />

circuito del Campionato Mondiale di questa disciplina,<br />

a fianco di alcune delle località più famose del<br />

mondo, non può che esaltare il prestigio dell’isola,<br />

grazie allo spettacolo offerto da questi grandi campioni<br />

ed alla massiccia presenza dei media”. In<br />

breve Carmelo Mereu, il gran condottiero della<br />

Great Events Sardinia, tira le somme del Grand Prix<br />

of Italy ed il Grand Prix of<br />

Sardinia, che si sono<br />

svolti rispettivamente ad<br />

Olbia (4-5-6 giugno) ed<br />

Alghero (11-12-13 giugno).<br />

L’intervista si svolge<br />

in quest’ultima località<br />

e prosegue per diversi<br />

minuti, nonostante la<br />

baraonda delle premiazioni<br />

renda alquanto<br />

arduo il lavoro, anche se<br />

tale ressa ha solo un<br />

significato: “Vittoria”. Un<br />

eloquente trionfo di questo<br />

sport, degli organizzatori,<br />

della sinergia che<br />

già da tempo unisce la<br />

cittadina catalana con il<br />

capoluogo gallurese.<br />

C’era molta apprensione<br />

per la tappa algherese,<br />

non si aveva alcun dato<br />

che potesse presagire un<br />

successo della manifestazione,<br />

nel mese di giugno<br />

inoltre la cittadina<br />

non ha lo stesso numero<br />

di presenze di luglio e<br />

agosto, senza contare le<br />

elezioni che si svolgono<br />

nel medesimo fine settimana.<br />

Le prime giornate<br />

dell’evento vengono<br />

caratterizzate da un caldo<br />

afoso, capace di dirottare<br />

i locali ed i turisti verso le spiagge. Il sabato mattina<br />

inizia però a delinearsi quale sarà il risultato dell’evento,<br />

la gente si presenta in maniera più convinta<br />

del giorno precedente, sotto il sole cocente di mezzogiorno<br />

un centinaio di persone sono assiepate sul<br />

molo. La stessa scena si ripete il pomeriggio, ma in<br />

previsione delle qualificazioni arrivano anche gli<br />

appassionati che si sono aggiudicati i posti sulle tribune.<br />

In meno di un’ora il molo trabocca di gente,<br />

seguito da un’incalzante andirivieni di persone<br />

entusiaste che cercano di far accorrere sul posto<br />

quanti più amici possibile e da telefonate monocordi<br />

che recitano: “Vieni, è uno spettacolo pazzesco”.<br />

A scaldare gli animi ci pensa Alessander Lenzi, il<br />

Brasiliano Campione del Mondo nella Categoria<br />

Freestyle, un vero giocoliere con la sua moto. La<br />

lancia per aria, la fa roteare e quando viene sbalzato<br />

lontano sembra che il suo bolide gli risponda,<br />

ritornando lentamente nelle sue mani, dopo una di<br />

queste scene un bambino esclama: “Ma è telecomandata”?<br />

Tutti ridono, seppure nervosamente,<br />

perché l’ingenua esclamazione ha esternato un<br />

dubbio generale, tanto inverosimile è la mansuetudine<br />

del destriero meccanico. Proprio il Freestyle ha<br />

aiutato l’ascesa al successo di questa disciplina,<br />

nata negli anni ’70 negli Stati Uniti e diffusasi rapidamente<br />

in tutto il pianeta. I funamboli del mare<br />

hanno un <strong>imp</strong>atto immediato sulle persone, riescono<br />

a caricare di quell’entusiasmo che le gare negano<br />

quando non si ha un campione per cui fare il tifo.<br />

Nel futuro si spera che gli sport acquatici diventino<br />

una vocazione per gli abitanti dell’isola, ricca di<br />

posti in cui praticarli. Questo è anche l’augurio e la<br />

speranza di Fabio Ravenna, il Technical Coordinator<br />

del Comitato Internazionale. Con la SPES (Sports<br />

Promotion et Spectacle) si occupa dal 1996, anno<br />

successivo al riconoscimento dell’Aquabike come<br />

specialità sportiva, dell’organizzazione dei campionati<br />

mondiale di questa disciplina. Fabio rivela di<br />

essere stato letteralmente “stregato” dall’isola,<br />

auspicando quindi una prosecuzione di tali eventi e<br />

facendo presagire, ma mantenendo il riserbo assoluto,<br />

su una nuova iniziativa che dovrebbe coinvolgere<br />

tutta l’isola, un avvenimento che pare non si<br />

sia mai svolto in nessun altro luogo del mondo.<br />

Durante la giornata di domenica si assiste alla cronaca<br />

di un successo annunciato, diverse ore prima<br />

della gara gli spalti sono già gremiti di gente, così<br />

come il molo e la spiaggia antistante. L’entourage<br />

dell’Azienda Autonoma di Soggiorno di Alghero<br />

può definitivamente tirare un respiro di sollievo,<br />

certi di aver patrocinato l’ennesimo successo per la<br />

città. I primi a correre sono i leggeri cavalieri della<br />

Ski Division, tra i quali Elisa Sabatino e Marta<br />

Sorrentino, due grintose rappresentanti del gentil<br />

sesso. Dopo venti minuti di battaglia la spunta<br />

Alberto Monti, un italiano. E’ il tripudio, la gente si<br />

alza in piedi per applaudire. Subito dopo è il<br />

momento del Freestyle, dopo una breve presentazione<br />

il pubblico è già in visibilio; avvitamenti,<br />

capriole e quasi un giro della morte, è il delirio.<br />

Nonostante le ottime prove dei concorrenti, il francese<br />

Stampers ed il brasiliano Lenzi fanno il vuoto<br />

dietro di loro, quest’ultimo viene proprio osannato<br />

dalla folla, che lui stesso incita per ricevere maggiori<br />

ovazioni, come se il tripudio generale non bastasse.<br />

Dopo una straordinaria prova si aggiudica anche<br />

questa gara, dopo quella di Olbia. Finite le loro esibizioni<br />

è il momento della classe Runabout, una<br />

sorta di Corrispettivo della Formula Uno automobilistica.<br />

Per proseguire nei paragoni, lo Shumy della<br />

situazione è il francese Didier Navarro, che stravince<br />

staccando Al Mansouri di tre secondi e Al Tayer<br />

di quindici, entrambi degli Emirati Arabi Uniti.<br />

Proprio quest’ultimo a fine gara prende la bandiera<br />

del suo paese, infilando l’asta tra la schiena ed il<br />

giubbotto protettivo ed inizia a fare una sfilata supplementare<br />

per festeggiare il suo terzo posto. La<br />

gente applaude, in un attimo viene dato un calcio a<br />

tutte le tensioni che hanno accompagnato le cronache<br />

dei rapporti tra l’occidente e il mondo arabo:<br />

magia dello sport che non conosce frontiere. Le<br />

televisioni i Austria, Stati Uniti, Cecoslovacchia,<br />

Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna,<br />

Ungheria, Russia e Paesi scandinavi si sono sintonizzate<br />

all’evento, le immagini di Alghero ed Olbia<br />

sono rimbalzate sui satelliti ed entrate nelle case di<br />

milioni di persone. Vincenzo, il fotografo ufficiale<br />

della manifestazione, osserva come il vento stia<br />

facendo crescere enormemente la spettacolarità<br />

della competizione, lo definisce la marcia in più che<br />

fa volare i bolidi acquatici. Bene, perché se è vero<br />

che in Sardegna il vento non manca mai, ci si può<br />

augurare che lo stesso accada per questi eventi.<br />

Per approfondimenti<br />

e sapere tutto sulle due tappe sarde:<br />

www.aquabike.net<br />

www.greatevents-sardinia.com<br />

32 33<br />

L’ungherese<br />

Vagott non ha<br />

disputato una<br />

gara <strong>imp</strong>eccabile,<br />

ma ha<br />

combattuto<br />

fino all’ultimo<br />

per conquistare<br />

il suo undicesimo<br />

posto.<br />

Dando riprova<br />

di una carica<br />

inesauribile,<br />

alla fine della<br />

manifestazione<br />

Alessander<br />

Lenzi ha<br />

indossato un<br />

mantello<br />

incendiato,<br />

lanciandosi<br />

poi in pirotecnicheevoluzioni.<br />

ACQUABIKE

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