imp MN 18 - Mare Nostrum
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<strong>Mare</strong> <strong>Nostrum</strong> Sardegna Turismo<br />
Rivista periodica di turismo<br />
della Sardegna<br />
Anno VI - Numero <strong>18</strong><br />
Estate 2004<br />
Registrazione Tribunale<br />
di Sassari<br />
n° 360 del 10 Marzo 1999<br />
Redazione<br />
Via Principessa Jolanda, 77<br />
07100 Sassari<br />
Tel. 079 291662<br />
Fax 079 295570<br />
Direttore editoriale<br />
Simone Poddighe<br />
Direttore responsabile<br />
Graziano Cesaraccio<br />
In redazione<br />
Rita Stacca<br />
Emanuela Soro<br />
Progetto grafico<br />
Associazione di idee, Sassari<br />
Impaginazione<br />
Composita, Sassari<br />
Stampa<br />
Grafiche Milani, Milano<br />
<strong>Mare</strong> <strong>Nostrum</strong> ringrazia<br />
Antonio Mannu, Giampiero Dore,<br />
Gian Luca Dedola, Bruno Manunza,<br />
Pasquale Capone, Ester Bianco,<br />
Marina Dessì Berlinguer, Sergio<br />
Casano<br />
28<br />
ANTEMPRIMA<br />
Stintino: mare, venti e eventi<br />
30<br />
ANTEPRIMA<br />
Bosa da bere<br />
8<br />
s o m m a r i o<br />
32<br />
ANTEPRIMA<br />
Sardegna Mondiale<br />
I Centauri del <strong>Mare</strong><br />
46<br />
AMBIENTE<br />
Le Perle del Sinis<br />
di Giampiero Dore<br />
58<br />
TRADIDIONI<br />
Mattanza<br />
di Antonio Mannu<br />
78<br />
AMBIENTE<br />
Vita Notturna<br />
di Bruno Manunza<br />
84<br />
EVENTI<br />
Vele di Stagione<br />
di Sergio Casano<br />
11<br />
12<br />
90<br />
99<br />
100<br />
104<br />
106<br />
108<br />
EDITORIALE<br />
ANTEPRIMA<br />
GASTRONOMIA<br />
GUIDA VACANZE<br />
L’ISOLA DI SARDEGNA<br />
FESTE E MANIFESTAZIONI<br />
MUSEI<br />
NUMERI UTILI<br />
Crediti Fotografici<br />
In copertina: Cala Goloritzè, Golfo di Orosei, Roberto Sirca<br />
Costanzo Madau, 28<br />
Gian Luca Dedola, 32, 33, 36, 38-40, 68-77<br />
Giampiero Dore, 46-57<br />
Antonio Mannu, 8-9, 58-67<br />
Pasquale Capone, 42, 43, 100, 102<br />
Bruno Manunza, 78-83<br />
Roberto Sirca, 11, 12-24, 26, 31<br />
Sandro Re, 25, 84-89<br />
Luca Villata, 29<br />
68<br />
ITINERARI<br />
Iglesiente tra<br />
mare e miniere<br />
di Gian Luca Dedola<br />
Naviga in Internet<br />
www.marenostrum.it<br />
Questo periodico<br />
è associato alla Unione<br />
Stampa Periodica Italiana<br />
Distribuzione esclusiva per<br />
l’Italia, esclusa la Sardegna:<br />
DIENNE Distribuzioni<br />
Nazionali srl<br />
Via Novacella, <strong>18</strong><br />
00142 Roma<br />
Per la pubblicità<br />
<strong>Mare</strong> <strong>Nostrum</strong> Editrice<br />
Via P. Jolanda, 77<br />
07100 Sassari<br />
Tel. 079 291662<br />
Fax 079 295570<br />
e-mail:<br />
info@marenostrum.it<br />
www.marenostrum.it<br />
Mediatic<br />
di Claudio Triglia<br />
Gianluca Manca<br />
Mediass<br />
9
E d i t o r i a l e<br />
L a Sardegna si trova geograficamente a cavallo tra Europa e<br />
Africa. Terra di confine.<br />
Parlare di svilupo sostenibile è dovuto e necessario ma se lo sviluppo,<br />
nel caso della Sardegna, viene identificato prevalentemente con il turismo<br />
dovremo parlare di turismo sostenibile. Ciò significa sviluppo, progresso,<br />
benessere economico e tecnologia riponendo la massima attenzione alla salvaguardia<br />
del territorio, dell’ambiente, delle tradizioni e della cultura.<br />
Se turismo è sinonimo di sviluppo, così come abbiamo <strong>imp</strong>arato, finalmente,<br />
che sviluppo è sinonimo di conservazione della cultura, delle tradizioni e dell’ambiente,<br />
a maggior ragione turismo è tutto ciò, ma non solo. Perché la cultura,<br />
l’ambiente e le tradizioni della Sardegna sono così ricche e affascinanti<br />
che sono ciò che abbiamo di meglio da offrire al turista, sono la vera essenza<br />
del turismo sardo.<br />
In nuovo codice dei Beni Culturali tutela il paesaggio al pari di un’opera d’arte.<br />
Il paesaggio come creazione culturale. Il filosofo Luisa Bonesio, specialista di<br />
geofilosofia del paesaggio, sottolinea che; “abitare un luogo significa prendersene<br />
cura attraverso i modi del costruire, del coltivare, del perpetuare i tratti<br />
identificativi del suo darsi, e anche onorare il suo carattere sacro, il suo genius<br />
loci, il che significa riconoscere che in ogni luogo c’è altro oltre all’uomo, e di<br />
più rispetto alle dimensioni visibili, la cui presenza e persistenza richiede<br />
rispetto e responsabilità”.<br />
Il paesaggio è paesaggio in quanto l’uomo lo abita e lo osserva. È creazione<br />
culturale data dall’azione reciproca tra uomo e ambiente.<br />
Il turismo sostenibile è tale in quanto l’uomo lo gestisce e lo progetta. È creazione<br />
culturale data dall’azione reciproca tra uomo e uomo.<br />
La Sardegna è terra di confine.<br />
In medio stat virtus.<br />
Simone Poddighe<br />
11
AGENDA<br />
12<br />
Anteprima<br />
Caratteristico<br />
locale all’interno<br />
di una pinnetta.<br />
A Luglio,<br />
APPUNTAMENTI<br />
in Sardegna, ci si dedica alla raccolta<br />
del grano; alla mietitura e alla trebbiatura<br />
che coincidono con innumerevoli feste religiose in<br />
onore della Madonna e di Santi ricorrenti come<br />
Costantino, Giacomo,Pantaleo ed Anna.<br />
Numerose le sagre paesane, sempre più orientate<br />
alla promozione e valorizzazione della cultura enogastronomica.<br />
2 LUGLIO<br />
Calasetta (CA). Festa della Madonna delle Grazie.<br />
Masullas (OR). Festa della Beata Vergine Gloriosa<br />
Seneghe (OR). Santa Maria delle Rose. Festa con<br />
processione; sfilata di abiti tradizionali e Ardia.<br />
Siddi (CA). Visitazione della Madonna.<br />
3 LUGLIO<br />
Teulada (CA). Sagra del pescatore. Questa data è<br />
ricorrente; solitamente si svolge il primo sabato<br />
del mese.<br />
4 LUGLIO<br />
Bonorva (SS). Festa di San Simeone.<br />
Budduso’ (SS). Symposium Internazionale di<br />
scultura su granito. Laboratorio di scultura a cielo<br />
aperto lungo la via del Corso. In concomitanza,<br />
dibattiti sul tema e concerti di musica classica.<br />
Cagliari. Festa di N.S. Bonaria. Per ricordare la<br />
patrona dei naviganti verrà organizzata una sfilata<br />
di barche illuminate.<br />
Decimoputzu (CA). Festa della Madonna delle<br />
Grazie. Patrona.<br />
Desulo (NU). Festa di San Sebastiano.<br />
Iglesias (CA). XXVI Fiera Campionaria.<br />
Esposizione, presso la scuola elementare femminile<br />
di Via Roma , di tutti i prodotti tipici artigianali<br />
ed in parte industriali.<br />
Ilbono (Nu). Festa della Madonna delle Grazie.<br />
Ittiri (SS). Festa di Sant’Antonio da Padova. Sagra<br />
popolare che rilancia tutte le attività commerciali e<br />
culturali.<br />
Mamoiada (NU). Festa di San Sebastiano.<br />
Mandas (CA). Sagra del formaggio.<br />
Ozieri (SS). La prima domenica di ogni mese la<br />
Piazza Carlo Alberto è sede della mostra-mercato<br />
dell’antiquariato. Numerosi gli oggetti esposti.<br />
Quartu Sant’ Elena (CA). Festa della Madonna<br />
del Buoncammino. Processione e festa campestre.<br />
Seui (NU). Festa di Santa Lucia. Pranzo in occasione<br />
della festa campestre.<br />
Sorgono (NU). Ricorrenza per S.Giacomo.<br />
Tortoli’ (NU). Festa di Stella Maris. Sagra del<br />
pesce.<br />
5 LUGLIO<br />
Maracalagonis (CA). Santo Stefano. Processione<br />
in costume tradizionale e folklore.<br />
Nulvi (SS). Festa in onore della Madonna del<br />
Rimedio. Oltre alla sfilata tradizionale in costume,<br />
la manifestazione ospita gare di poesia sarda, canti<br />
e giochi.<br />
6 LUGLIO<br />
Nuragus (NU). Sant’ Elia. Sagra del folklore.<br />
Sant’Antioco (CA). Festa dedicata a Santa Maria<br />
Goretti.<br />
Sedilo (OR). Ardia in favore di San Costantino<br />
Imperatore. L’organizzazione della famosa e antica<br />
Ardia ricade su due comitati, uno religioso ed uno<br />
laico. Il parroco del paese rimane comunque la<br />
figura più rappresentativa per la piccola comunità;<br />
egli custodisce per tutto l’anno le PANDELAS, i<br />
simboli della corsa e il 17 gennaio nomina il primo<br />
cavaliere (sa prima candela) che a sua volta sceglierà<br />
gli altri cavalieri. L’abilità di quest’ultimi è<br />
nota. L’Ardia sebbene suggestiva è altrettanto pericolosa<br />
e cruenta: i cavalieri lanciati al galoppo<br />
lungo un percorso tortuoso, simulano una battaglia<br />
che si conclude attraversando l’Arco, anch’esso<br />
dedicato al santo, e compiendo 14 giri “scaramantici”<br />
intorno alla chiesa; 7 giri sono compiuti<br />
in senso orario e altri sette in senso antiorario.<br />
A Sedilo, durante i giorni dell’Ardia, si svolge la<br />
manifestazione “ ICHNOS”, festival di musica etnica.<br />
7 LUGLIO<br />
Baratili San Pietro (OR). Regata di Is Fassonis (a<br />
fascioni). Si celebra l’antichissima imbarcazione<br />
fatta di giunchi incrociati , <strong>imp</strong>ortante strumento<br />
per la pesca e la caccia agli uccelli acquatici.<br />
Bottida (SS). Festa di San Costantino.<br />
Degustazione di prodotti tipici e Ardia.<br />
Nurri (NU). Festa dedicata a Sant’Elina.<br />
Ollastra Simaxis (OR). Festa di San Costantino.<br />
Corse di cavalli e celebrazioni religiose.<br />
Pozzomaggiore (SS). Ardia di San Costantino<br />
Grande. Più recente ma non meno suggestiva<br />
della più famosa ardia di Sedilo, l’Ardia di<br />
Pozzomaggiore si corre in due giornate dalla sera<br />
del 6 alla mattina del sette. Teatro della corsa a<br />
cavallo è la chiesa campestre eretta nella periferia<br />
del paese nel 1923 dai profughi della pima guerra<br />
mondiale, dagli emigrati e dall’intera comunità. I<br />
cavalieri, addobbati in abito rituale (giubba rossa e<br />
berretto a forma di corona), compiono una pericolosa<br />
e sfrenata pariglia prima di concludere la loro<br />
corsa effettuando sei giri attorno all’edificio sacro,<br />
tre in senso orario e tre in senso antiorario.<br />
Sorso (SS). San Costantino.Due giorni di festa in<br />
onore del santo.<br />
8 LUGLIO<br />
Barrali (CA). Sagra del pane e del vino.<br />
Ghilarza (OR). Festa di San Palmerio. Cerimonie<br />
religiose e spettacoli vari.<br />
Santa Teresa di Gallura (SS). Sagra del pesce.<br />
9 LUGLIO<br />
Porto Torres (SS). “ La Regata di Ulisse”: tre<br />
giorni di regate di barche a remi con manifestazioni<br />
culturali e musicali di contorno.<br />
Villasalto (CA). Festa di Santa Barbara.<br />
11 LUGLIO<br />
Bari Sardo (NU). Festa di San Giovanni Battista e<br />
sagra di Su Nenniri (grano fiorito).<br />
Anteprima<br />
Iglesias (CA). Madonna delle Grazie. Spettacoli in<br />
piazza e processione.<br />
Milis (OR). Festa della Madonna del<br />
Buoncammino.<br />
Olbia (SS). Trofeo velico “Cinzia Cocco” riservata<br />
alle classi J24 e Vela Latina. Si gareggia nelle<br />
acque del Golfo tra Olbia e le Isole di Molara e<br />
Tavolata. Org. Tel. 0789/26<strong>18</strong>7.<br />
Ovodda (NU). Manifestazione regionale di pariglie.<br />
Ploaghe (SS). Festa di Sant’Antonio di Salvenero.<br />
La festa campestre si svolge presso la chiesa<br />
costruita nel XIII sec. dai monaci Vallombrosani.<br />
Samatzi (CA). Festa campestre e manifestazioni<br />
in onore di San Pietro.<br />
Selegas (CA). Ricorrenza per il Santo Elia.<br />
Silius (CA). Manifestazioni folkloristiche e venerazione<br />
di Santa Barbara.<br />
Tempio Pausania (SS). Incontro Internazionale<br />
del Folklore. Numerosi gruppi folkloristici, nazionali<br />
ed esteri, s’incontrano nella bella cittadina gallurese.<br />
Villagrande Strisaili (NU). Festa campestre in<br />
onore di S. Barbara . Si svolge la seconda domenica<br />
del mese ed ha inizio il sabato con la processione,<br />
preceduta da alcuni giovani a cavallo in costume<br />
locale, durante la quale i devoti recitano in dialetto<br />
il rosario e cantano la vita in prosa della santa<br />
venerata.<br />
Villasimius (CA). Madonna del naufrago.<br />
Nell’occasione si festeggia con una suggestiva<br />
processione a mare ed escursioni subacquee per<br />
visitare la statua della Vergine realizzata dall’artista<br />
Pinuccio Sciola.<br />
12 LUGLIO<br />
Ghilarza (OR). La festa di San Palmerio è l’occa-<br />
Anfiteatro<br />
di Nora.<br />
AGENDA<br />
13
AGENDA<br />
14<br />
Anteprima<br />
Cabras,<br />
la tipica casa<br />
dei pescatori.<br />
sione per lo svolgimento del palio ghilarzese.<br />
Santa Teresa di Gallura (SS). Sagra del pesce.<br />
Quintali di pesce vengono fritti e serviti nel piazzale<br />
del porto.<br />
Silius (CA). Santa Felicita e Perpetua.<br />
13 LUGLIO<br />
Sedilo (OR). Ardia a piedi. Festa colorata e senti-<br />
ta che coinvolge tutti i sedilesi . Meno conosciuta<br />
dell’ardia a cavallo (che si svolge 8 giorni prima),<br />
si ripropone l’appassionante sfida in occasione de<br />
“S’OTTADA”.<br />
14 LUGLIO<br />
Sassari. Celebrazione da parte del Gremio dei<br />
Piccapietre della sua patrona: la Beata Vergine<br />
della Salute presso la chiesa de S.M. di Betlem.<br />
15 LUGLIO<br />
Ardauli (OR). San Quirico. Cerimonia religiosa e<br />
festa con spettacoli vari.<br />
Cargeghe (SS). Festa patronale dei SS. Quirico e<br />
Giuditta. Gruppi in costume tradizionale, cavalieri<br />
e gare poetiche.<br />
Norbello (OR). Festa in onore dei SS Quirico e<br />
Giuditta.<br />
Pattada (SS). Nostra Signora del Carmelo.<br />
Manifestazione equestre e degustazione di pecora<br />
bollita ed origliettas.<br />
Quartu Sant’Elena (CA). Sciampitta, rassegna<br />
internazionale di espressioni popolari.<br />
Ussaramanna (CA). San Quirico. Festa in onore<br />
del santo accompagnata da manifestazioni folkloristiche.<br />
16 LUGLIO<br />
Assemini (CA). Festa della Madonna del<br />
Carmelo. Spettacoli in piazza.<br />
Cagliari. Festa della Madonna del Carmelo.<br />
Chiaramonti (SS). Festa della Madonna del<br />
Carmelo<br />
Desulo (NU). Festa della Madonna del Carmelo.<br />
Ittiri (SS). Festa della Madonna del Carmelo e<br />
Folcfesta. Processione della banda musicale della<br />
città e sfilata in costume tradizionale. La sfilata è<br />
particolarmente curata; sono numerosi i gruppi<br />
provenienti sia dalla Sardegna sia dall’estero.<br />
Mogoro (OR). Festa della Madonna del Carmelo<br />
Nuraminis (CA). Festa della Madonna del<br />
Carmelo con manifestazioni folkloristiche in<br />
Piazza.<br />
Oliena (Nu). Festa della Madonna del Carmelo.<br />
Pimentel (CA). Festa della Madonna del Carmelo<br />
San Sperate (CA). Festa della Madonna del<br />
Carmelo.<br />
Santulussurgiu (OR). Festa della Madonna del<br />
Carmelo<br />
Suelli (CA). Festa della Madonna del Carmelo.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
Teulada (CA). Festa della Madonna del Carmelo.<br />
17 LUGLIO<br />
Quartu Sant’Elena (CA). Festa di San Giovanni<br />
Battista. Un tipico carro a forma di nave viene portato<br />
in processione accompagnato dal canto (tipico)<br />
di sette ragazze in costume tradizionale. Si<br />
festeggia nella piccola chiesa di Sant’Andrea a<br />
Flumini.<br />
San Sperate (CA). Sagra delle pesche.<br />
Villanovaforru (CA). Festa di Santa Marina con<br />
manifestazioni folkloristiche.<br />
<strong>18</strong> LUGLIO<br />
Arborea (OR). Ricorrenza del Cristo Redentore.<br />
Cerimonie religiose con spettacoli di vario genere<br />
e Sagra delle angurie.<br />
Barumini (CA). Festa di santa Lucia. Folklore<br />
locale.<br />
Budoni (NU). In località L<strong>imp</strong>iddu si festeggia la<br />
Madonna del Sacro Cuore.<br />
Elini (NU). Festa della madonna del Carmine.<br />
Guspini (CA). Festa della Campagna in località Sa<br />
Zeppara. Degustazione di prodotti locali.<br />
Seui (NU). Festa della madonna del Carmine. La<br />
festa si svolge presso la località Arquerì.<br />
Sinnai (CA). Festa di santa Barbara. Folklore e<br />
festeggiamenti vari.<br />
Isola di Tavolara (SS). “Una notte in Italia”: 4<br />
giorni dedicati al cinema italiano con un Festival<br />
ricorrente e molto frequentato dove registi ed atto-<br />
ri esordienti assistono alla proiezione delle pellicole<br />
nel meraviglioso scenario dell’Isola.<br />
19 LUGLIO<br />
Simaxis (OR). Una settimana di festeggiamenti<br />
per il santo patrono San Simaco.<br />
20 LUGLIO<br />
Baradili (OR). Festa per Santa Margherita.<br />
Bultei (SS). Festa per Santa Margherita.<br />
Celebrazioni religiose ed esibizioni di gruppi folk e<br />
poeti <strong>imp</strong>rovvisati (<strong>imp</strong>rovvisadores).<br />
Laerru (SS). Festa patronale in onore di Santa<br />
Margherita. Sagra e manifestazioni di folklore;<br />
gare sportive ed artistiche.<br />
Samassi (CA). Festa per Santa Margherita.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
San Nicolò Arridano Villaurbana (OR). Festa<br />
per Santa Margherita. Patrono.<br />
22 LUGLIO<br />
Ballao (CA). Festa per il santo patrono Santa<br />
Maria Maddalena.<br />
Burutta (SS). Festa per Santa Maria Maddalena<br />
Gonnesa (CA). Sagra del pane.<br />
Guamaggiore (CA). Festa per Santa Maria<br />
Maddalena. Manifestazioni e feste per la ricorrenza<br />
della santa.<br />
La Maddalena (SS). Festa per il patrono Santa<br />
Maria Maddalena. Processione a mare e spettacolo<br />
pirotecnico.<br />
Lanusei (NU). Festa per Santa Maria Maddalena<br />
Las Plassas (CA). Festa per Santa Maria<br />
Maddalena<br />
Morgongiori (OR). Festa per Santa Maria<br />
Maddalena<br />
Nuragus (CA). Festa per Santa Maria Maddalena.<br />
Patrono del paese. Manifestazioni.<br />
Oristano. Festa per Santa Maria Maddalena<br />
Paulilatino (OR). Festa per Santa Maria<br />
Maddalena. Festeggiamenti e attività equestri.<br />
Silanus (NU). Festa per Santa Maria Maddalena<br />
con degustazione di prodotti tipici.<br />
Siurgus Donigala – Tramatza (CA). Festa per<br />
Santa Maria Maddalena<br />
Uras (OR). Festa per Santa Maria Maddalena.<br />
24 LUGLIO<br />
Alghero (SS). L’ultimo sabato di ogni mese si<br />
svolge nella suggestiva Piazzetta Civica, nel centro<br />
storico dell città, la mostra-mercato dell’ antiquariato;<br />
nell’occasione vengono esposti mobili, quadri<br />
e oggettistica varia.<br />
Noragugume (NU). Festa di San Giacomo.<br />
Rappresentazioni teatrali e festa folkloristica.<br />
Tula (SS). Nostra Signora del Monte. Questa<br />
ricorrenza si festeggia l’ultimo sabato del mese. Da<br />
ricordare che per l’occasione nei pressi della fonte<br />
Sa Ruinosa verrà offerto il pranzo a tutti i presenti.<br />
25 LUGLIO<br />
Ales (OR). Festa di San Giacomo.<br />
Anteprima<br />
Alghero (SS). Nostra Signora della Guardia.<br />
Esterzili (NU). Si festeggia Sant’Ignazio di<br />
Loyola.<br />
Gavoi (NU). Madonna di Sa Itria. Processione e<br />
manifestazioni folkloristiche.<br />
Goni (OR). Festa di San Giacomo con varie manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Guspini (CA). S’Arresojas : mostra del coltello<br />
tradizionale.<br />
Jerzu (NU). Ricorrenza per San Giacomo.<br />
Iglesias (CA). Nella frazione di San Benedetto si<br />
festeggia Santa Barbara con spettacoli vari e falò.<br />
Ittireddu (SS). Festa di San Giacomo. La processione<br />
è molto interessante; il simulacro del Santo<br />
viene condotto lungo un percorso archeologico di<br />
estrema bellezza. E’ l’occasione per partecipare<br />
anche alla tradizionale corsa con gli asinelli:<br />
“Carreras de Ithiri Fustialvos”.<br />
Lanusei (NU). Festa per Maria Ausiliatrice.<br />
Lunamatrona (CA). Festa di San Giacomo.<br />
Mamoiada (NU). Madonna del Carmelo.<br />
Mandas (CA). Festa di San Giacomo.<br />
Monastir (CA). Festa di San Giacomo.<br />
Narcao (CA). Festa di San Giuseppe e rassegna di<br />
musica blues. Vari concerti.<br />
Nughedu Santa Vittoria (OR). San Giacomo,<br />
patrono del paese.<br />
Nuraxinieddu (OR). Festa di San Giacomo.<br />
Orosei (NU). La festa per San Giacomo è l’occa-<br />
Posada,<br />
carro a buoi.<br />
AGENDA<br />
15
AGENDA<br />
16<br />
Anteprima<br />
Stazzo<br />
di montagna.<br />
sione per lo svolgimento di varie manifestazione di<br />
folklore e di gare poetiche.<br />
Ozieri (SS). San Pantaleo. Nella frazione di<br />
Chilivani si svolgeranno varie manifestazioni folkloristiche.<br />
Perdaxius (CA). Festa di San Giacomo, Santo<br />
patrono.<br />
San Vito (CA). Sagra di Sa Prazzida , tipica focaccia<br />
al pomodoro, e della Capra.<br />
Sassari. Nell’ultima domenica di ogni mese si<br />
allestisce nel cuore del centro storico (Piazza<br />
d’Italia) la mostra-mercato dell’Antiquariato, delle<br />
Arti e dei Mestieri, del collezionismo e delle<br />
Curiosità. Molto interessante la possibilità di<br />
osservare dal vero, l’opera di numerosi artigiani<br />
del legno, del vetro e della ceramica.<br />
Sedini (SS). Sagra della pecora bollita e festeggiamenti<br />
vari.<br />
Selegas (CA). Festa di S. Giacomo.<br />
Serrenti (NU). San Giacomo. Manifestazioni folkloristiche<br />
e festeggiamenti.<br />
Soleminis (CA). Festa di San Giacomo.<br />
Taluna (NU). Santa Marta. Patrona del paese.<br />
Villanova Monteleone (SS). Festa in onore di<br />
Sant’Antonio Abate.<br />
26 LUGLIO<br />
Cagliari. Festa di Sant’Anna.<br />
Jerzu (Nu). Festa di Sant’Anna.<br />
Lodè (Nu). Festa di Sant’Anna; preparazione dei<br />
prodotti tipici locali.<br />
Monastir (CA). Festa di Sant’Anna.<br />
Nughedu<br />
Sant’Anna.<br />
Santa Vittoria (OR). Festa di<br />
Oniferi (NU). Festa di Sant’Anna; per l’occasione<br />
si esibiranno canti a tenore.<br />
Perdaxius (CA). Sant’Anna patrono del paese.<br />
Varie manifestazioni folkloristiche accompagneranno<br />
i festeggiamenti.<br />
Riola Sardo (OR). Festa di Sant’Anna, patrono. Si<br />
terrà per l’occasione la sagra della vernaccia, vino<br />
bianco tipico.<br />
Sant’Anna Arresi (CA). Festa di Sant’Anna,<br />
patrono. Festa e folklore.<br />
Sassari. Festa di Sant’Anna.<br />
Serrenti (CA) Festa di Sant’Anna. Folklore.<br />
Siliqua (CA). Festa di Sant’Anna.<br />
Soleminis (CA). Festa di Sant’Anna.<br />
Tinnura (NU). Oltre alla festa di Sant’Anna il<br />
paese festeggia Sant’Antonio da Padova.<br />
Tortolì (NU). Festa di Sant’Anna presso la spiaggia<br />
di Orrì.<br />
27 LUGLIO<br />
Macomer (NU). San Pantaleo. Patrono del paese.<br />
Martis (SS). Festa patronale di San Pantaleo.<br />
Riola Sardo (OR). Festa in onore di San Martino.<br />
Santo patrono.<br />
28 LUGLIO<br />
Sorso (SS). Festa patronale di San Pantaleo. Varie<br />
manifestazioni di folklore in onore di questo veneratissimo<br />
martire.<br />
Tuili (CA). Si festeggia Sant’Antonio Abate.<br />
Villamassargia (CA). Fiera dell’artigianato artistico.<br />
29 LUGLIO<br />
Gadoni (NU). Santa Marta. Festeggiamenti vari.<br />
31 LUGLIO<br />
Musei (CA). Santo patrono Sant’ Ignazio di<br />
Lodola. I festeggiamenti ricorrono solitamente alla<br />
domenica più vicina.<br />
Tra le tante date in programma, LUGLIO presenta<br />
una serie di appuntamenti con data mobile. Tra le<br />
quali ricordiamo:<br />
Arzana (NU): Sagra del formaggio e della tosatura;<br />
Assemini (CA). IS Pariglias. Sfilata di abiti tradizionali.<br />
Particolarmente suggestivo è lo svolgimento<br />
del matrimonio asseminese seguito da<br />
manifestazioni folkloristiche di vario genere;<br />
Calasetta (CA). Sagra del pesce;<br />
Carbonia (CA). Mostra del fumetto;<br />
Dolianova (CA). Festa del Comune;<br />
Meana Sardo (NU). Rassegna sarda di organetto;<br />
Mogoro (OR). Fiera del tappeto sardo;<br />
Morgongiori (OR). Sagra delle Lorighittas , pasta<br />
tipica del luogo;<br />
Nulvi (SS). Festa di Su Remediu . Nell’occasione<br />
si svolgeranno varie manifestazioni e degustazioni<br />
di prodotti tipici;<br />
Samugheo (OR). Fiera del tappeto sardo;<br />
Suelli (CA). Sagra de sa Trexentesa;<br />
Torralba (SS). Festival della “Valle dei Nuraghi”.<br />
Varie manifestazioni musicali e teatrali;<br />
Usini (SS). Sagra degli Andarinos, tipica pasta del<br />
centro a forma di fusillo.<br />
Villa San Pietro (CA). Sagra del pomodoro.<br />
Agosto è il mese dedicato prevalentemente al<br />
riposo e allo svago.<br />
Numerosissimi gli appuntamenti in onore dei<br />
Santi e, soprattutto, della Vergine Assunta.<br />
Molte le occasioni per festeggiare gli emigrati che<br />
giungono per le ferie nei luoghi d’origine con<br />
sagre e celebrazioni di vario genere.<br />
1 AGOSTO<br />
Albagiara (OR). Festa per San Pietro in Vincoli.<br />
Ales (OR). Festa della Madonna di Acquafrida<br />
Alghero (SS). Nostra Signora della Mercede.<br />
Anela (SS). Festa di San Giorgio di Analetto.<br />
Baunei (NU). Festa Dei Is Bagadius (gli scapoli).<br />
Bonorva (SS). Festa per la Madonna degli Angeli<br />
e Sagra del Pane Zichi , prodotto da forno caratteristico<br />
del piccolo centro.<br />
Bosa (NU). Festa della Madonna del <strong>Mare</strong>. Si celebra<br />
la prima domenica del mese con una processione<br />
di barche lungo il fiume Temo.<br />
Fonni (NU). Festa con Palio.<br />
Gairo (NU). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Genuri (CA). Gesù Trasfigurato.<br />
Ghilarza (OR). Festa di Sant’Antioco.<br />
Goni (CA). Festa dell’anziano e dell’emigrato.<br />
Gonnosnò (OR). Madonna degli Angeli.<br />
Lotzorai (NU). Festa di San Cristoforo.<br />
Luras (SS). Nella prima decade del mese si<br />
festeggia l’Emigrato. In onore di chi vive lontano<br />
per lavoro, il paese organizza varie manifestazioni<br />
e rassegne folkloristiche con balli e canti e degustazione<br />
di specialità gastronomiche. In programma<br />
il premio di poesia sarda “Filippo Addis”.<br />
La prima domenica del mese si festeggia la<br />
Madonna del Rosario.<br />
Narcao (CA). Festa di San Gioacchino.<br />
Palau (SS). Mostra del Dolce Sardo (formaggio<br />
tipico) e vini regionali. Degustazione.<br />
Nurri (NU). Si festeggia San Luigi.<br />
Oliena (NU). Nostra Signora del Buoncammino.<br />
Osilo (SS). Madonna degli Angeli.<br />
Palmas Arborea (OR). Festa di Sant’ Antioco.<br />
Pirri (CA). Festa di San Giuseppe.<br />
Ploaghe (SS). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Anteprima<br />
Quartu Sant’Elena (CA). Processioni.<br />
Santadì (CA). Matrimonio Mauritano.<br />
Nell’occasione verrà indossato l’abito tradizionale.<br />
Sassari. Madonna del Buon Cammino.<br />
Senorbì (CA). Festa di Sant’ Antioco. Patrono.<br />
Seui (NU). Festa campestre in onore di San<br />
Sebastiano. Manifestazioni folkloristiche varie.<br />
Siniscola (NU). Festeggiamenti per la Madonna<br />
di Stella Maris.<br />
Talana (NU). Sagra del prosciutto. Mostra agroalimentare<br />
e dell’ artigianato.<br />
Tula (SS). Sant’ Elena di Agosto (Santa Lena ‘E<br />
Austhu) e festa dell’emigrato.<br />
Valledoria (SS). Festa di Santa Rita.<br />
Golfo di<br />
Orosei,<br />
Pultu Quadu.<br />
AGENDA<br />
17
AGENDA<br />
<strong>18</strong><br />
Anteprima<br />
Abbasanta,<br />
Nuraghe Losa.<br />
Villacidro (CA). Festa di San Sisinnio con manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Villagrande Strisaili (NU). Festa patronale di<br />
San Gabriele.<br />
Villanovatulo (NU). Rassegna di folklore regionale<br />
e straniera.<br />
2 AGOSTO<br />
Birori (NU). Festa di Santo Stefano.<br />
Bortigali (NU). Si festeggia la patrona Santa<br />
Maria degli Angeli.<br />
Castelsardo (SS). Festa della Madonna degli<br />
Angeli. In occasione della ricorrenza della patrona<br />
dei muratori viene organizzata una suggestiva processione<br />
ed a seguire l’esibizione di cantori e ballerini<br />
sardi.<br />
Neoneli (OR). Festa campestre in onore dei SS<br />
Gabriele, Michele e Raffaele.<br />
Orune (NU). Madonna della Consolata. Durante la<br />
festa campestre sono previste manifestazioni folkloristiche<br />
e degustazione di prodotti tipici.<br />
Osilo (SS). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Ossi (SS). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Perfugas (SS). In onore della Madonna degli<br />
Angeli si terranno varie manifestazioni folkloristiche.<br />
Romana (SS). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Sassari. La Madonna degli Angeli è la Santa<br />
Patrona del Gremio dei Muratori il cui Stauto risale<br />
al 1538. Gli adepti a tale Gremio indossano un frac<br />
nero con a fianco una spada di antica foggia che<br />
ben si dona con il candeliere, riccamente addobbato<br />
e con l’effige della Madonna ben visibile.<br />
Sorso (SS). Festa della Madonna degli Angeli.<br />
Folklore e festeggiamenti vari.<br />
Tertenia (NU). Festa di San Pietro.<br />
Appuntamento folkloristico.<br />
3 AGOSTO<br />
Monteleone Rocca Doria (SS). Manifestazioni<br />
folkloristiche per Santo Stefano.<br />
Tonara (NU). San Gabriele. Patrono.<br />
4 AGOSTO<br />
Abbasanta (OR). Festa di San Domenico.<br />
Allai (OR). Festa di San Domenico.<br />
Villanovafranca (CA). Festa dell’emigrato.<br />
5 AGOSTO<br />
Aglientu (SS). Festa di San Pancrazio.<br />
Cuglieri (OR). Festa campestre in onore di Santa<br />
Maria della Neve con pranzo offerto ai presenti. In<br />
paese proseguono i festeggiamenti religiosi e laici.<br />
Desulo (NU). Festa campestre per La Madonna<br />
della Neve; i festeggiamenti durano in intera settimana<br />
con spettacoli e folklore in Piazza.<br />
Flussio (NU). Festa in onore di San Bartolomeo.<br />
Genoni (NU). Si festeggiano i SS Costantino ed<br />
Ignazio da Laconi.<br />
Ghilarza (OR). Festa di Sant’Antioco con varie<br />
cerimonie e spettacoli.<br />
Illorai (SS). Madonna della Neve.<br />
Neoneli (OR). Festa per Sant’Angelo.<br />
Nuoro. Madonna della Neve, festa patronale.<br />
Pabillonis (CA). Madonna della Neve, festa<br />
patronale.<br />
Piscinas (CA). Festa della Madonna della Neve.<br />
Senorbì (CA). Madonna della Neve, festa in<br />
onore della Santa.<br />
Suni (NU). Festa della Madonna della Neve.<br />
Teti (NU). Festa patronale per Santa Maria della<br />
Neve.<br />
Villamassargia (CA). Festa con manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
6 AGOSTO<br />
Baratili San Pietro (OR). Sagra della Vernaccia.<br />
Vino bianco tipico della provincia. In occasione<br />
della ricorrenza religiosa per San Salvatore, il<br />
paese ospita numerosi espositori di vino. Sono<br />
previste conferenze sul tema e manifestazioni di<br />
contorno.<br />
Genuri (CA). Festa per la Trasfigurazione di<br />
Nostro Signore.<br />
Nughedu Santa Vittoria (OR). Santu Domini.<br />
Nuoro. San Salvatore; il santo viene particolarmente<br />
festeggiato dal rione Santu Pedru.<br />
Santa Giusta (OR). Regata di Is Fassonis . Le particolari<br />
imbarcazioni di giunchi intrecciati, d’origine<br />
antichissima, si sfidano nella laguna di Santa<br />
Giusta. Nel contesto sportivo-tradizionale verranno<br />
organizzate manifestazioni di folklore e di<br />
gastronomia.<br />
Sestu (CA). Santissimo Salvatore.<br />
Zerfaliu (OR). Santu Domini. Cerimonie religiose<br />
e spettacoli vari.<br />
7 AGOSTO<br />
Aglientu (SS). Festa del Turista. Concerti e degu-<br />
stazione di carne arrosto.<br />
Luogosanto (SS). Sagra della carne in brodo.<br />
Neoneli (OR). Festa di Sant’Angelo. Varie manifestazioni<br />
organizzate presso una bella e suggestiva<br />
località di montagna.<br />
8 AGOSTO<br />
Badesi (SS). Sagra gastronomica. Importante<br />
occasione per degustare gratuitamente i prodotti<br />
locali.<br />
Bosa (NU). La seconda domenica d’agosto si<br />
festeggia Santa Filomena.<br />
Carbonia (CA). Si festeggiano i SS Ponziano e<br />
Barbara con vari appuntamenti religiosi e laici.<br />
Esterzili (NU). Festa di Santa Vittoria.<br />
Gairo (NU). San Lussorio.<br />
Semestene (SS). Si festeggia San Nicola di<br />
Trullas con manifestazioni folkloristiche e Ardia.<br />
Siamaggiore (OR). Festeggiamenti in onore di<br />
San Ciriaco.<br />
Sinnai (CA). Si festeggia San Giuseppe.<br />
Telti (SS). Gesù Crocifisso.<br />
Terralba (OR). San Ciriaco.<br />
Teulada (CA). Sant’Isidoro rientra nella “settimana<br />
teuladina”, ricca di manifestazioni e spettacoli<br />
in Piazza.<br />
Tresnuraghes (OR). San Ciriaco. Manifestazioni<br />
folkloristiche e cerimonie religiose.<br />
Villanova Monteleone (SS). Si festeggia la<br />
Madonna della Strada.<br />
9 AGOSTO<br />
Nurachi (OR). Si celebrano i SS Giusto e Pastore.<br />
Tempio Pausania (SS). “ Carrasciali T<strong>imp</strong>iesu ”.<br />
Un appendice del Carnevale invernale che ripropone<br />
per le vie del paese le maschere della tradizione<br />
barbaricina. L’insolito avvenimento si concluderà<br />
nel teatro tenda allestito in occasione della<br />
festa della birra e per offrire ai visitatori le frisgioli<br />
longhi (frittele lunghe) e l’’ottimo e rinomato<br />
Vermentino della Gallura.<br />
10 AGOSTO<br />
Il 10 è la notte di San Lorenzo; molti gli appunta-<br />
menti. Tra i più suggestivi:<br />
Anteprima<br />
Austis (NU). Festa dell’emigrato. Varie iniziative.<br />
Banari (SS). Festa in piazza.<br />
Osilo (SS). San Lorenzo Martire. Processione a<br />
cavallo in costume tradizionale; corse e pariglie<br />
nonché manifestazioni culturali, folkloristiche e<br />
sportive.<br />
Sanluri (CA). Manifestazioni folkloristiche.<br />
Silanus (NU). Sfilata di cavalli e festa in piazza.<br />
Trinità D’Agultu (SS). Fuochi d’artificio all’Isola<br />
Rossa, fanno da contorno le meravigliose rocce di<br />
porfido rosso.<br />
11 AGOSTO<br />
Buschi (OR). Santa Susanna. Suggestiva sagra<br />
campestre presso l’omonimo villaggio . Si inizia il<br />
10 con la processione solenne; l’11 e il 12 si svolgono<br />
corse di cavalli e manifestazioni folkloristiche.<br />
Piscinas (CA). Sagra dell’allevatore e degustazioni<br />
dei prodotti locali (mallareddus, pecora al sugo).<br />
Sassari. Madonna di Buoncammino. Il Gremio dei<br />
Viandanti festeggia la “sua” Santa patrona.<br />
Zeddiani (OR). Sagra del pomodoro e mostra<br />
agro-alimentare.<br />
12 AGOSTO<br />
Barisardo (NU). Sagra del Culurgione (raviolo<br />
con ripieno di patate).<br />
Nurallao (NU). Festa della Madonna della Strada;<br />
festa campestre e processione.<br />
Santa Teresa (SS). Rievocazione storica della<br />
fondazione del paese.<br />
Ussaramanna (CA). Festa dell’emigrato.<br />
Porto Torres,<br />
la spiaggia<br />
dello Scoglio<br />
Lungo.<br />
AGENDA<br />
19
AGENDA<br />
20<br />
Anteprima<br />
Pastore a<br />
cavallo con il<br />
gregge.<br />
13 AGOSTO<br />
Budoni (NU). “ Sardegna a confronto”: rassegna<br />
di cori sardi.<br />
Sant’Anna Arresi (CA). Sagra del <strong>Mare</strong>.<br />
Processione a mare e distribuzione di pesce fritto.<br />
14 AGOSTO<br />
Guasila (CA). San Giuseppe e Vergine Assunta. Tra<br />
le manifestazioni si svolge la caccia alla giovenca.<br />
Iglesias (CA). Processione dei candelieri in occasione<br />
della Festa.<br />
Nulvi (SS). Festa dei SS Nicola e Barbara.<br />
Processione dei Candelieri: tre enormi candelieri<br />
vengono fatti sfilare per le vie del paese.<br />
Manifestazioni di contorno.<br />
Santa Maria Coghinas(SS). Sagra del cinghiale.<br />
I Candelieri di Sassari.<br />
Si tratta senz’altro della più suggestiva processione<br />
dedicate alla Vergine Assunta. E’ uno spettacolo<br />
bellissimo che tutti i sassaresi rinnovano ogni<br />
anno per sciogliere un voto fatto 500 anni fa.<br />
Era il XVI sec. quando una terribile epidemia di<br />
peste si abbatté su tutto il territorio; dopo invocazioni<br />
e preghiere all’Assunta, il terribile morbo<br />
cessò e i sassaresi ringraziarono la Madonna con<br />
la processione di magnifici candelieri lignei.<br />
Festa, canti e balli seguono i candelieri fino a S.<br />
Maria, chiesa in cui i ceri di legno vengono deposti<br />
dai vari Gremi (i rappresentanti delle antiche<br />
corporazioni di mestiere) che sono: i Piccapietre, i<br />
Viandanti, i Contadini, i Falegnami, gli Ortolani, i<br />
Calzolai, i Muratori, i Sarti ed i Massai.<br />
15 AGOSTO<br />
La festa dedicata alla Vergine Assunta è ricorrente<br />
e particolarmente sentita in molte località<br />
dell’Isola. Oltre alla già citata festa di Sassari e<br />
Nulvi, ritroviamo manifestazioni e processioni a :<br />
Alghero (SS); Arborea (OR); Ardara (SS);<br />
Bessude (SS); Bolotana (NU); Dolianova (CA);<br />
Domusnovas (CA); Golfo Aranci (SS); Iglesia<br />
(CA); Lula (NU); Olbia (SS); Orgosolo (NU);<br />
Ottana (NU); Ovodda (NU); Ploaghe (SS); Pula<br />
(CA); Selargius (CA); Seui(NU); Sorgono (NU);<br />
Ussana (CA); Villaspeciosa (CA).<br />
Marina di Torre Grande (OR). Festa detta la<br />
“Sartiglietta” . In questa località si svolge una<br />
recente ma seguitissima manifestazione folkloristica,<br />
i cui partecipanti sono principalmente i bambini<br />
ed i cavallini della Giara di Gesturi. Si ripropone<br />
in diversa stagione e con diversi protagonisti la<br />
Sartiglia del carnevale di febbraio.<br />
Portoscuso (CA). Festa del <strong>Mare</strong>. Presso Su<br />
Scaru, il porticciolo del paese, verrà offerta a tutti i<br />
presenti pesce grigliato e manifestazioni musicali<br />
e folkloristiche.<br />
Urzulei (NU). Festa di San Giorgio e degustazione<br />
di Culurgiones.<br />
16 AGOSTO<br />
Castelsardo (SS). Sagra del pesce.<br />
Collinas (CA). Festa di san Rocco.<br />
Lotzorai (NU) . Festa campestre di santa Maria di<br />
Donigala.<br />
17 AGOSTO<br />
Lodine (NU). Festa di San Liberato.<br />
Monti (SS). Festa di San Paolo. Processione dei<br />
gonfaloni dei comuni devoti al Santo.<br />
<strong>18</strong> AGOSTO<br />
Mulargia (NU). Festa di Sant’Elena.<br />
Sadali (NU). Festa di Sant’Elena. Folklore e sagra<br />
dei Culurgiones.<br />
Siniscola (NU). Festa di Sant’Elena. Preparazione<br />
di piatti tipici.<br />
19 AGOSTO<br />
Oschiri (SS). Festa di San Giovanni Battista.<br />
20 AGOSTO<br />
Esterzili (NU). Festa di San Teodoro, santo patro-<br />
no.<br />
Orune (NU). Festa di San Bernardo.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
Porto Cervo (SS). Trofeo “Mario Formenton”:<br />
varie imbarcazioni (monoscafi, catamarani, barche<br />
classiche e d’epoca) regattano nel meraviglioso<br />
mare della Costa Smeralda.<br />
21 AGOSTO<br />
Arbus (CA). San Lussorio; festeggiamenti con<br />
processione e folklore.<br />
Borore (NU). Festa campestre con pariglie e canti<br />
a chitarra.<br />
Fordongianus (OR). San Lussorio e Sant’<br />
Archelao. Novena e festa campestre.<br />
22 AGOSTO<br />
Nuoro. Sagra del Redentore. Dal 1901 è conside-<br />
rata per tutta la Barbagia la “ Festa Grande”. Si<br />
svolge il festival del folklore con manifestazioni di<br />
carattere religioso e civile che si susseguono per<br />
tre giorni interi. La festa nacque in occasione del<br />
Giubileo del 1900, quando Papa Leone XIII decise<br />
di far collocare sopra la cima di diciannove vette<br />
della penisola (quanti erano allora i secoli della<br />
redenzione) la Statua di Cristo. La scelta in<br />
Sardegna ricadde sulla sommità di Cuccuru<br />
Nigheddu sul Monte Ortobene.<br />
Quartu Sant’Elena (CA). Festa campestre con<br />
processione in onore di Sant’Elia.<br />
Sinnai (CA). Festa patronale con manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Terralba (OR). Sagra del vino e del pesce.<br />
23 AGOSTO<br />
Zeddiani (OR). Festa di Sant’Isidoro.<br />
24 AGOSTO<br />
Ardauli (OR). Festa per San Quirico.<br />
Flussio (NU). San Bartolomeo. Manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Ollolai (NU). Festa di San Bartolomeo con processione,<br />
palio e manifestazioni folkloristiche.<br />
Generalmente è concomitante il campionato<br />
regionale di S’Istrumpa (antica lotta ).<br />
26 AGOSTO<br />
Stintino (SS). Sardegna in banchina: quattro<br />
giorni nei quali si svolgeranno manifestazioni folkloristiche;<br />
degustazioni di prodotti; esposizioni<br />
artigianali e, concomitante all’evento internazionale,<br />
si terranno le regate di Vela Latina tra le acque<br />
del Golfo dell’Asinara.<br />
27 AGOSTO<br />
Isili (NU). Festa di San Giuseppe Calasanzio.<br />
Folklore e sagra delle lumache.<br />
Stintino (SS). Tre giorni dedicate alle regate<br />
internazionali di vela latina nello splendido scenario<br />
del Golfo dell’Asinara. Regata e premiazioni dal<br />
venerdì alla domenica saranno intervallate da<br />
Anteprima<br />
spettacoli musicali ed esposizioni artigianali ed<br />
enogastronomiche.<br />
28 AGOSTO<br />
Abbasanta (OR). Sant’Agostino. Patrono.<br />
Alà dei Sardi (SS). Festa di Sant’Agostino.<br />
Alghero (SS). Sant’Agostino. Patrono.<br />
Pauli Arbarei (CA). Festeggia oltre<br />
Sant’Agostino anche San Giovanni Battista.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
29 AGOSTO<br />
Cabras (OR). San Giovanni Battista. Processione<br />
col simulacro del Santo e manifestazioni folkloristiche.<br />
San Giovanni Suergiu (CA). Sagra agroalimentare.<br />
Palau,<br />
Porto Faro.<br />
AGENDA<br />
21
AGENDA<br />
22<br />
Anteprima<br />
Alghero,<br />
porto turistico.<br />
Sant’Andrea Frius (CA). Sagra del mandorlo.<br />
Villanovamonteleone (SS). Festa di San<br />
Giovanni Batista. Processioni a cavallo e sfilate in<br />
abito tradizionale.<br />
31 AGOSTO<br />
Bolotana (NU). Festa dell’emigrato e di San<br />
Basilio.<br />
Bono (NU). Festa di San Raimondo Nonnato.<br />
Rievocazione della vittoria delle milizie locali sulle<br />
truppe regie nel 1796 in occasione dei moti antifeudali.<br />
Festa folkloristica, gare a cavallo e festa<br />
della zucca.<br />
Feste del mese di agosto con data mobile :<br />
Aggius (SS). Sagra della zuppa gallurese (piatto<br />
tipico del territorio).<br />
Armungia (CA). Estate armunghese.<br />
Barisardo (NU). Sagra del folklore. Primi di agosto.<br />
Berchidda (SS). A metà agosto, solitamente a<br />
cavallo di ferragosto, si svolge il festival del Jazz.<br />
Si tratta di un <strong>imp</strong>ortante appuntamento dove artisti<br />
di talento indiscusso si esibiscono in una<br />
kemesse canora ,musicale e teatrale. Varie manifestazioni<br />
di contorno animano le vie del paesino<br />
gallurese.<br />
Carbonia (CA). Estate carboniere e rassegna di<br />
musica etnica (prima settimana).<br />
Castiadas (CA). Sagra dell’uva e del vino. (seconda<br />
quindicina del mese).<br />
Jerzu (NU). Nella prima settimana è prevista la<br />
sagra del vino e della carne di capra.<br />
Ittiri (SS). Rassegna di musica etnica “ Ittiritmi”.<br />
La Maddalena (SS). Sagra del pesce. I primi giorni<br />
d’agosto.<br />
Monti (SS). Sagra del Vermentino (primi dieci<br />
giorni).<br />
Osilo (SS). Fiera del folklore.<br />
Sant’Anna Arresi (CA). “ Ai confini tra Sardegna<br />
e Jazz”: rassegna musicale.<br />
Santa Maria Coghinas (SS). Sagra del cinghiale<br />
(sabato precedente a ferragosto).<br />
Tratalias (CA). Nella prima decade del mese è in<br />
programma la sagra del pane.<br />
Villa San Pietro (CA). Seconda settimana del<br />
mese: sagra del pesce.<br />
Villagrande Strisaili (NU). Sagra dei Gattulis e<br />
della capra.<br />
Settembre, chiamato in tutta la Sardegna“ cabidanni”<br />
(capodanno) , è il mese che segna l’avvio<br />
delle nuove attività agro-pastorali e che, non a<br />
caso, rappresentava il primo mese dell’anno nel<br />
vecchio calendario sardo.<br />
Molte delle feste settembrine sono occasioni di<br />
ringraziamento per il raccolto ottenuto e/o propiziatorie<br />
per quello futuro. Tra i Santi più venerati<br />
c’è Santo Mariano , Michele, Salvatore e la Vergine<br />
Maria.<br />
1 SETTEMBRE<br />
Berchidda (SS). Festa in onore dei SS Sebastiano<br />
e Lucia.<br />
Si festeggia Santo Basilio nei paesi di :<br />
Nughedu (OR); Ollolai (NU); Seneghe (OR) ;<br />
Serri (NU) ; Siris (OR); Sorridile (OR); Tertenia<br />
(NU).<br />
Abbiadori - Costa Smeralda<br />
Tel. 0789.970068
AGENDA<br />
24<br />
Anteprima<br />
Stintino, la<br />
spiaggia della<br />
Pelosa.<br />
Cagliari. Dal primo al 5 si terrà nelle acque del<br />
Golfo il Campionato Nazionale Optimist. Organizza<br />
la Lega Navale di Cagliari.<br />
Sinnai (CA). Oltre la festa per San Basilio si organizza<br />
la fiera del cestino.<br />
3 SETTEMBRE<br />
Alghero. Secondo Rally del Corallo.<br />
Manifestazione di auto da rally degli anni ‘70 e ‘80,<br />
sicura riconferma del successo dello scorso anno.<br />
4 SETTEMBRE<br />
Cabras (OR). Si celebra San Salvatore. Ogni anno<br />
si scioglie un voto risalente al 1619 (per alcuni<br />
ancora più antico) dove 600/700 giovani, scalzi e<br />
vestiti con una corta tunica bianca, portano il<br />
simulacro del Santo da Cabras al villaggio di San<br />
Salvatore, dopo una corsa di 12 km. La domenica<br />
il Santo rientra in paese dove, in concomitanza,<br />
viene allestita la sagra del muggine. Molto suggestivo.<br />
Villanovaforru (CA). Sagra De sa Simbua fritta<br />
con sartizzu e festa con manifestazione di folklore.<br />
5 SETTEMBRE<br />
Aritzo (NU). Festa di San Basilio con processione<br />
e manifestazione folkloristica.<br />
Dolianova (CA). Festa campestre di San Michele.<br />
Lula (NU). Madonna del Miracolo; per l’occasione<br />
vengono allestite varie manifestazioni tra cui la<br />
degustazione di prodotti tipici.<br />
Luras (SS). Festa di San Giuliano. Preparazione e<br />
degustazione di piatti tipici.<br />
Palau (SS). Madonna del mare e San Mauro,<br />
patrono. Manifestazioni e sagra del pesce.<br />
Porto Cervo (SS). Maxi Yacht Rolex World Cup.<br />
Regata riservata alla categoria Maxi Yacht, organizzata<br />
dalla Yacht Club Costa Smeralda.<br />
Samugheo (OR). San Basilio Magno. Festa con<br />
palio di cavalli purosangue.<br />
Santadì (CA). Si festeggia San Nicola di Bari<br />
patrono del paese e Sant’Isidoro. Manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Sedilo (OR). San Basilio e corsa degli asini.<br />
6 SETTEMBRE<br />
Buddusò (SS). Si festeggia Sant’Antonio Abate in<br />
località Santa Reparata. Nel magnifico contesto<br />
verrà offerto un ricco pranzo ai presenti.<br />
Pimentel (CA). Festa della Madonna del Carmine<br />
e sagra de S’Accodriu (mezzadri); preparazione<br />
della pecora in cappotto.<br />
8 SETTEMBRE<br />
La natività della Madonna è occasione di festa in<br />
tantissimi centri; tra i vari appuntamenti annotiamo:<br />
Bessude (SS). Festa e degustazione di prodotti<br />
tipici.<br />
Bonnanaro (SS). Nostra Signora di Monte Arana.<br />
I festeggiamenti cominciano il sette.<br />
Bortigali (NU). Santa Maria di Sauccu. Nella<br />
ricorrenza si può assistere alla novena e alla processione<br />
a cavallo.<br />
Burcei (SS). Nostra Signora di Monserrato. Festa<br />
patronale.<br />
Cargeghe (SS). Natività della Vergine.<br />
Processione e festa campestre.<br />
Furtei (CA). In occasione di Santa Maria gli scapoli<br />
del paese (Is Bagadius) organizzano la festa.<br />
Oristano. Madonna del Rimedio. Per questa<br />
<strong>imp</strong>ortante ricorrenza si celebra la novena e si<br />
organizza la sagra dei muggini e delle anguille<br />
arrosto.<br />
Quartu Sant’Elena (CA). Santa Maria di Cepola.<br />
Festa campestre e processione.<br />
Sarule e Orani (NU). Si celebra la Madonna, per<br />
la quale fu edificata a 1000 metri di altezza una piccola<br />
chiesa nella quale, ogni anno, l’otto di settembre,<br />
gli abitanti di Sarule ed Orani recitano una<br />
delle più belle e sentite novene a lei dedicate.<br />
Feste, canti e degustazioni di prodotti gastronomici<br />
fanno da contorno al rituale religioso. I due centri<br />
si alternano annualmente l’organizzazione del<br />
tutto.<br />
Sassari. Si festeggia la Madonna di Monserrato,<br />
patrona del Gremio dei Sarti.<br />
Serdiana (CA). Santa Maria di Sibiola. Molto pittoresca<br />
la processione di Traccas (carri addobbati).<br />
Serramanna (CA). Si festeggia Santa Maria di<br />
Monserrato. Festa folkoristica e processione religiosa.<br />
Stintino (SS). Madonna della Difesa. Tre giorni<br />
(dal 7 al 9) di celebrazioni alla Santa patrona con<br />
suggestiva processione a mare e manifestazioni di<br />
carattere religioso e civile. Nell’occasione si effettua,<br />
con ricorrenza annuale, il passaggio delle consegne<br />
tra il vecchio ed il nuovo priore con offerta<br />
di vino e biscotti. Spettacolo pirotecnico.<br />
Vallermosa (CA). Nostra Signora di Monserrato.<br />
Festa con manifestazioni folkloristiche.<br />
9 SETTEMBRE<br />
Dualchi (NU). Festa di San Pietro.<br />
Gesico (CA). Manifestazioni in onore di San<br />
Mauro.<br />
Sanluri (CA). Festa per Sacro Cuore di Gesù.<br />
Tula (SS). Si festeggia San Giuseppe.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
10 SETTEMBRE<br />
Perdaxius (CA). San Nicola da Tolentino; nell’oc-<br />
casione si organizza Is Sapueddu giornata dedicata<br />
alla degustazione di prodottti locali.<br />
11 SETTEMBRE<br />
Serri (NU). La festa in onore di Santa Vittoria si<br />
svolge presso il sito archeologico del paese.<br />
Manifestazioni folkloristiche.<br />
12 SETTEMBRE<br />
Carbonia (CA). Beata Vergine Addolorata; festa<br />
con manifestazioni folkloristiche.<br />
Porto Cervo (SS). Dal 12 al 19 si terrà la Rolex<br />
Swan Cup. Regata organizzata dallo Yachting Club<br />
Costa Smeralda.<br />
Porto Rotondo (SS). Dal 12 al <strong>18</strong>, si terrà nelle<br />
splendide acque della Costa Smeralda il<br />
Campionato Europeo categ. 6 metri stazza internazionale.<br />
Santa Teresa (SS). Santa Reparata. Sagra campestre<br />
allestita in riva al mare.<br />
13 SETTEMBRE<br />
Sassari. Il Gremio di San Crisoforo celebra nella<br />
bella chiesa di Santa Caterina il suo protettore.<br />
Uri (SS). Festeggiamenti vari per la Madonna<br />
della Pazienza.<br />
14 SETTEMBRE<br />
Elmas (CA). Si organizza la Festa della Laguna.<br />
Per l’occasione verranno allestite mostre ed esposizioni.<br />
Oliena (NU). Festa di Santa Maria. Il centro stori-<br />
co del piccolo borgo rivive con l’apertura dei locali<br />
più vecchi e caratteristici: “Corte Apertas”.<br />
Folklore e degustazione enogastronomia .<br />
Oristano. Santa Croce. Prevista manifestazione<br />
folkloristica e palio equestre.<br />
15 SETTEMBRE<br />
Stintino (SS). Sagra delle sardine.<br />
17 SETTEMBRE<br />
Barumini (CA). Nel contesto dello spettacolare<br />
villaggio nuragico, si festeggia San Francesco<br />
d’Assisi; festa con manifestazione di folklore.<br />
Buddusò (SS). San Quirico.<br />
Monti (SS). San Gavino. In onore del patrono del<br />
paese i festeggiamenti si protraggono per i primi<br />
15 gioni del mese.<br />
19 SETTEMBRE<br />
Austis (NU). Si festeggia Sant’Antonio di<br />
Basiloccu . In programma manifestazioni folkloristiche<br />
e rassegna di poesia contemporanea.<br />
Sarroch (CA). Per la festa di Santa Vittoria sono<br />
in programma varie manifestazioni e spettacoli<br />
musicali.<br />
Sennori (SS). Festa di Santa Lucia.<br />
Serri (NU). San Bartolomeo. Festa e fiera del<br />
bestiame.<br />
20 SETTEMBRE<br />
Iglesias (CA). Sagra dell’uva e del vino. Carne<br />
arrosto e spettacoli.<br />
Anteprima<br />
21 SETTEMBRE<br />
Bitti (NU). Festa campestre in onore di San<br />
Regate<br />
di Optimist.<br />
AGENDA<br />
25
AGENDA<br />
Anteprima Anteprima<br />
La spiaggia<br />
di Tuaredda.<br />
Tra Capo<br />
Malfatano e<br />
Capo<br />
Spartivento.<br />
Matteo con processione religiosa e manifestazioni<br />
folkloristiche.<br />
Sardara (CA). Festa per Santa Maria de Is<br />
Acquas. Manifestazioni folkloristiche.<br />
22 SETTEMBRE<br />
Ittiri (SS). San Maurizio. Festa musicale.<br />
Siligo (SS). Si ricorda l’artista Maria Carta con<br />
manifestazioni e spettacoli musicali.<br />
26 SETTEMBRE<br />
Bosa (NU). Si festeggiano i SS Cosma e Damiano.<br />
Festa con manifestazioni folkloristiche.<br />
Decimomannu (CA). Santa Greca. Questa festa<br />
(particolarmente sentita in tutto il Campidano)<br />
richiama ogni anno migliaia di fedeli.<br />
Manifestazioni e banchetti.<br />
Lanusei (NU). Processione religiosa in occasione<br />
della ricorrenza dei SS Cosma e Damiano.<br />
Mamoiada (NU). Sull’altopiano di Lidana presso<br />
il santuario si svolge la novena e si organizzano<br />
manifestazioni folkloristiche.<br />
Santa Giusta (OR). Festa di Santa Severa e sagra<br />
del pesce.<br />
29 SETTEMBRE<br />
Si organizzano manifestazioni in onore di San<br />
Michele, patrono, nei paesi :<br />
Alghero (SS); Collinas(CA); Esterzili (NU);<br />
San Vero Milis (Villanova Strisaili (Nu);<br />
Villasalto (CA).<br />
Anche il mese di settembre è ricco di appuntamenti<br />
e sagre non sempre ricorrenti nello stesso<br />
giorno. Di seguito alcune date mobili:<br />
Baressa (OR). Sagra della mandorla.<br />
Berchideddu (SS). Natività della Madonna e<br />
sagra dell’ormai celeberrimo Miele Amaro. Il miele<br />
della zona è prodotto dalle api che si cibano di corbezzolo,<br />
tipico arbusto della macchia mediterranea.<br />
Gare sportive e di cavalli faranno da contorno<br />
ai vari festeggiamenti.<br />
Bosa (NU). Festa per le vie storiche del paese;<br />
cantine private “aperte al pubblico” dove è possibile<br />
farsi offrire i piatti tipici del luogo. Si venera<br />
Nostra Signora di Regnos Altos.<br />
Bono (NU). Festa di Sant’Ambrogio.<br />
Bortigali (NU). Si festeggia Santa Maria de Sauccu<br />
con due processioni religiose scandite dal suono<br />
dei tamburini; festa campestre e pranzo al santuario.<br />
In paese proseguono le altre manifestazioni.<br />
Cagliari. Sagra del pesce. Spettacoli musicali ed<br />
esposizione di antichi strumenti da pesca.<br />
Calasetta (CA). Festa di San Francesco.<br />
Fertilia (SS). Metà mese, Festa del Turista.<br />
Fonni (NU). Festa dei Pastori (metà mese).<br />
Nulvi (SS). Madonna del Monte Alma. Festa folkloristica<br />
e offerta dei piatti tradizionali.<br />
Selargius (CA). Antico matrimonio selargino riprodotto<br />
per la gioia dei visitatori. Rito ricco di attrattive.<br />
Oristano. Nei pressi della città si svolge la fiera<br />
nazionale del cavallo.<br />
Porto Torres (SS). Festival delle voci d’Europa.<br />
Serramanna (CA). Verso la fine del mese si svolge<br />
la fiera dell’Artigianato e del settore agroalimentare.<br />
Solarussa (OR). Sagra della vernaccia. Fine<br />
mese.<br />
Villa San Pietro (CA). L’ultima settimana si svolge<br />
generalmente la sagra della pecora bollita.<br />
Il mese di ottobre coincide con la piena ripresa<br />
delle attività agro-pastorali ed è per questo che le<br />
feste sono sicuramente meno numerose ripetto ai<br />
mesi precedenti.<br />
Diverse le sagre per valorizzare il prodotto tipico<br />
del luogo quale la castagna e la nocciola.<br />
1 OTTOBRE<br />
Bitti (NU). Festa dei bittesi.<br />
Borore (NU). In cccasione di San Gavino manifestazione<br />
folkloristica e corsa di cavalli.<br />
3 OTTOBRE<br />
Aggius (SS). Festa della Madonna del Rosario e<br />
di Santa Vittoria. Si svolge anche la festa degli scapoli,<br />
detti “Agghianj”, durante la quale verrà offerta<br />
la “Zuppa Gallurese”, tipico e buonissimo piatto<br />
del territorio con vino bianco e dolci locali.<br />
Domus de Maria (CA). In occasione della Festa<br />
per la Madonna del Rosario si svolgerà “Sa Ditta”,<br />
messa all’asta di prodotti alimentari.<br />
Torpè (NU). Sagra del mirto.<br />
Triei (NU). Festa del pane tradizionale.<br />
Beneaugurante secondo tradizione.<br />
4 OTTOBRE<br />
Alà dei Sardi (SS). Presso il santuario di San<br />
Francesco si consumeranno antichi riti e usanze<br />
del luogo. Corse di cavalli, balli folkloristici e offerta<br />
ai presenti di prodotti eno-gastronomici.<br />
Alghero (SS). Festa in onore di San Francesco.<br />
Processione religiosa con fiaccolata per le vie del<br />
centro storico. Accensione della lampada votiva.<br />
Bonorva (SS). Santa Barbara, patrona dei minatori.<br />
Tra le feste più antiche e sentite, il paese si<br />
mobilita con processione a cavallo e offerta del<br />
pranzo a base di prodotti tipici.<br />
Luras (SS). Sempre in onore di San Francesco<br />
festeggiamenti vari.<br />
Sanluri (CA). San Francesco. Manifestazioni folkloristiche.<br />
Villanovaforru (CA). Festeggiamenti per San<br />
Francesco.<br />
8 OTTOBRE<br />
Narbolia (OR). Si festeggia Santa Reparata.<br />
Usellus (OR). Santa Reparata.<br />
10 OTTOBRE<br />
Gavoi (NU). Si festeggia l’ospitalità barbaricina.<br />
Nell’occasione verranno preparati e offerti piatti<br />
tipici locali e manifestazioni varie.<br />
13 OTTOBRE<br />
Asuni (OR). San Daniele.<br />
Orani (NU). Si festeggia San Daniele con sagra di<br />
prodotti tipici e folklore.<br />
14 OTTOBRE<br />
Sanluri (CA). Festa del Borgo Antico.<br />
16 OTTOBRE<br />
Gesico (CA). Sagra delle lumache con gara<br />
gastronommica. Il giorno dopo si festeggia<br />
Sant’Amatore.<br />
17 OTTOBRE<br />
Iglesias (CA). Madonna del Buoncammino.<br />
Suggestiva la processione con la fiaccolata sul<br />
colle omonimo.<br />
25 OTTOBRE<br />
Si festeggia San Gavino nei paesi:<br />
Elini (NU); Esporlatu (SS); Gavoi (NU); Illorai<br />
(SS); Muros (SS); Porto Torres (SS).<br />
29 OTTOBRE<br />
Furtei (CA). San Narciso. Festeggiamenti vari e<br />
sagra di prodotti tipici.<br />
31 OTTOBRE<br />
Aritzo (NU). Sagra delle castagne e delle noc-<br />
ciole.<br />
Carbonia (CA). San Narciso; si festeggia con<br />
manifestazionim folkloristiche.<br />
Per la ricorrenza de Is Animeddas, in alcuni paesi è<br />
usanza la questua dei bambini in onore dei defunti.<br />
Tra i centri segnaliamo:<br />
Armungia (CA); Decimoputzu(CA); Villaputzu<br />
(CA).<br />
Feste con data mobile:<br />
Laconi (NU). Rassegna polifonica presso gli antichi<br />
rioni del borgo: “ Cantadu in is Ocraxius”.<br />
Seneghe (OR): verso la fine del mese solitamente<br />
si svolge il concorso oleario.<br />
26 27<br />
AGENDA
STINTINO<br />
Anteprima Anteprima<br />
Stintino, la<br />
spiaggia della<br />
Pelosa e la<br />
torre<br />
aragonese.<br />
Stintino: mare, venti, eventi<br />
“Sardegna in banchina” una delle manifestazioni<br />
internazionali più attese dell'estate isolana sbarca a<br />
Stintino con il consueto bagaglio di tradizioni tipiche<br />
della nostra terra, sapori, suoni ed esibizioni<br />
internazionali. Giunta quest'anno alla quinta edizione<br />
la kermesse nata proprio a Stintino nel 2000 e<br />
forte dei successi delle ultime due stagioni (svoltesi<br />
a Castelsardo nel 2002 e a Platamona lo scorso<br />
anno) si riconferma tra i pochi eventi sardi di marketing<br />
territoriale in grado di ospitare ogni anno<br />
numerosi Comuni e agenzie di promozione turistica,<br />
offrendo loro un <strong>imp</strong>ortante vetrina internazionale<br />
utile a presentare al grande pubblico il territorio<br />
e le produzioni tipiche regionali. La manifestazione,<br />
organizzata dalla Promores di Sassari, è nata<br />
infatti per promuovere l’isola attraverso la sua cultura,<br />
le tradizioni, la produzione artigianale e manifatturiera<br />
al fine di favorire le collaborazioni utili allo<br />
sviluppo turistico, creando un’<strong>imp</strong>ortante occasione<br />
di incontro e dialogo tra gli Amministratori degli<br />
Enti Locali regionali e i responsabili degli Enti<br />
Nazionali Turistici Stranieri, che di anno in anno partecipano<br />
sempre più numerosi. Per la prossima edizione,<br />
realizzata in collaborazione con il Comune di<br />
Stintino, hanno mostrato interesse a partecipare gli<br />
Enti Nazionali del Turismo e le Ambasciate di:<br />
Irlanda, Spagna, Finlandia, Germania, Svezia,<br />
Olanda, Grecia e Tunisia. La manifestazione che<br />
richiama un numero sempre crescente di turisti e<br />
residenti, nell’ultima edizione ha raggiunto le trentamila<br />
presenze guadagnandosi l’inserimento nel<br />
calendario dei grandi eventi patrocinati<br />
dall’Assessorato Regionale al Turismo. La quattro<br />
giorni come di consueto prevede un programma<br />
denso di iniziative culturali, momenti di spettacolo e<br />
ospiti internazionali. L'articolato percorso espositivo<br />
della manifestazione si snoderà lungo le vie del<br />
centro cittadino a partire da piazza Cala d'Oliva fino<br />
alla Banchina dei Velieri del Porto Nuovo.<br />
Numerose le aree allestite: una ospiterà gli stand<br />
delle rappresentative d'oltremare, uno spazio sarà<br />
dedicato alle sette città regie della Sardegna.<br />
Quattro diverse aree alle province sarde, un apposita<br />
zona sarà adibita al progetto ambiente a cui aderiscono<br />
9 comuni del nuorese. Infine un'area ospiterà<br />
le aziende private che operano nel settore artigianale,<br />
manifatturiero e della produzione agroalimentare<br />
gastronomica. Oltre alle tradizionali degustazioni<br />
offerte dai partecipanti ogni giorno il pubblico<br />
potrà assistere a serate musicali e danzanti<br />
che prevedono il coinvolgimento del pubblico con<br />
ospiti appartenenti alla tradizione folk sarda e rappresentative<br />
internazionali. Tra gli eventi collaterali<br />
anche un' <strong>imp</strong>ortante manifestazione sportiva: il<br />
Primo Campionato Nazionale di vela latina (inserito<br />
nel calendario ufficiale della Federazione italiana<br />
vela) organizzato dal circolo Nautico Torres in collaborazione<br />
con la LNI (lega navale italiana) per il<br />
quale si prevede la partecipazione di numerose<br />
imbarcazioni provenienti dai circoli velici di tutta<br />
Italia. L'appuntamento per tutti gli appassionati di<br />
mare, musica, sport e tradizioni è quindi con<br />
“Sardegna in banchina” a Stintino dal 26 al 29<br />
Agosto. Ad occuparsi della promozione dell'evento<br />
sarà come ogni anno Associazione di idee che provvederà<br />
a distribuire depliant informativi sull'evento<br />
reperibili in tutti gli uffici pubblici e luoghi d'incontro.<br />
Per informazioni: 079 2012693 fax 079 201504,<br />
assidee@rentec.net.<br />
Regata Vela Latina<br />
La 22^ Regata Vela Latina a Stintino sempre più<br />
internazionale.<br />
Come ogni anno dal 1983 l’ultimo fine settimana di<br />
agosto, e precisamente dal 27 al 29, si celebrerà a<br />
Stintino il rito della Regata Vela Latina: giunta alla<br />
22^ edizione essa metterà in palio, fra i tanti prestigioso<br />
trofei, il prestigioso challenge del Presidente<br />
della Repubblica.<br />
Un’edizione che, nelle intenzioni dell’ associazione<br />
organizzatrice, l’AVeLa Tradizionale, sempre più<br />
guarda all’ambito internazionale che l’ha consacrata<br />
in questi venti anni come il più <strong>imp</strong>ortante evento<br />
mondiale nell’ambito della vela latina. Così sarà<br />
la feluca Nuovo Mondo proveniente dagli Stati<br />
Uniti, a suggellare tale primato. Copia fedele di uno<br />
scafo della numerosa flotta utilizzata dagli emigrati<br />
genovesi per pescare nella Baia di San Francisco, la<br />
feluca, lunga 6 metri, è stata realizzata dal San<br />
Francisco Maritime Museum, un <strong>imp</strong>ortante istituzione<br />
del governo federale americano che annovera<br />
nel suo patrimonio un centinaio di imbarcazioni<br />
tradizionali di tutto il mondo. Sarà il curatore del<br />
museo, John Muir,a condurre la feluca nelle acque<br />
della Pelosa, un progetto questo perseguito da<br />
quattro anni da AVeLa e, appunto, John Muir.<br />
Accanto agli Stati Uniti sarà la Tunisia con la feluca<br />
Zakia di Monastir per l’Associazione Aurora, e la<br />
Spagna con la veterana Sa Rata, che attraverserà<br />
per la seconda volta il Golfo del Leone, oltre alla<br />
Francia e al Principato di Monaco a rafforzare la<br />
vocazione internazionale del raduno di Stintino:<br />
l’AveLa metterà a disposizione dell’associazione<br />
francese Latina Cup alcune tipiche lance stintinesi,<br />
La Regata costituirà il perno centrale del 4° Circuito<br />
Internazionale Vela Latina Circuit, iniziativa che<br />
AveLa ha ideato a partire dal 2001 coinvolgendo<br />
alcune delle più prestigiose e conosciute località<br />
rivierasche del Mediterraneo, quali Saint-Tropez, il<br />
Principato di Monaco, Mentone, Capri, Sorrento,<br />
Genova, Savona, Livorno.<br />
Dopo il Trofeo Presidente della Repubblica, il Vela<br />
Latina Circuit proseguirà a settembre a Sorrento<br />
(11-12) e Capri (<strong>18</strong>-19) con chiusura al Salone<br />
Nautico di Genova per la premiazione finale.<br />
Da quest’anno il circuito e la Regata Vela Latina si<br />
possono seguire sul web visitando il sito ufficiale<br />
www.velalatinacircuit.it da dove si possono scaricare<br />
Regolamento e Norme di Ammissione e bandi di<br />
regata, oltre ad una nutrita galleria fotografica.<br />
Un raduno, quello stintinese, sempre più culturale<br />
nel segno della salvaguardia del patrimonio marittimo<br />
mediterraneo, autentico leit-motiv che ha ispirato<br />
e guidato la manifestazione sin dalla fondazione<br />
nella convinzione che il ritorno alla vela latina<br />
non rappresenti un nuovo sport e non serva a laureare<br />
dei campioni ma rappresenti un momento<br />
celebrativo di storia e cultura del mare.<br />
Il programma prevede una prova di regata il 27 e il<br />
28 alle ore 11,30 sul percorso costiero da Stintino<br />
alla Rada della Pelosa, antica rotta delle barche da<br />
pesca, una veleggiata storica la domenica 29 ed una<br />
serata di premiazione la sera della stesso giorno.<br />
Conferenze e serate conviviali arricchiranno il programma<br />
dell’evento.<br />
Per informazioni e iscrizioni: segreteria organizzativa<br />
tel/fax 0793762040 e-mail: velalatina@tiscali.it<br />
28 29<br />
Gozzi alla<br />
Regata Vela<br />
Latina 2003.<br />
VELA LATINA
BOSA DA BERE<br />
30<br />
Anteprima<br />
Bosa.<br />
Il fiume Temo.<br />
Bosa da bere<br />
La Planargia è un frammento di territorio sardo che<br />
si dispiega nella costa ovest per circa 300 kmq di<br />
estensione. E’ dotata di una bellezza particolare e<br />
molto suggestiva, perché racchiude in sé tutti gli<br />
ambienti caratterizzanti della Sardegna: mare,<br />
fiume e montagna e in esso è ancora possibile<br />
ammirare gli ultimi esemplari di grifone.<br />
La cittadina di Bosa sorge nel territorio della<br />
Planargia, sulla riva destra del fiume Temo, l’unico<br />
fiume ancora navigabile dell’isola. La storia della<br />
regione, così come quella del villaggio, ha origini<br />
preistoriche, ciò è testimoniato dalla numerosa<br />
presenza di nuraghi e domus de janas. Furono i<br />
Fenici a comprendere per primi le potenzialità<br />
naturali del territorio e a fondare il paese, che originariamente<br />
sorgeva sulla riva sinistra del fiume,<br />
esattamente dalla parte opposta, dove ancora oggi<br />
si può ammirare la cattedrale romanica San Pietro<br />
Extramuros. Oggi la città mantiene la stessa struttura<br />
acquisita nel Medio Evo: si erge sul Temo ed<br />
è sormontato dal Castello costruito per volere<br />
della nobile famiglia dei Malaspina intorno al 1100.<br />
I secoli successivi non furono particolarmente floridi,<br />
a causa della dominazione aragonese, solo nel<br />
diciottesimo secolo il territorio della Planargia<br />
rifiorì, sia dal punto di vista economico che da<br />
quello culturale. Infatti è a questo periodo che<br />
appartengono la chiesa del Carmine, la cattedrale<br />
di Santa Maria e i vecchi edifici adibiti a fabbrica di<br />
“Sas Conzas”, oggi testimonianze del periodo prospero<br />
che la regione attraversò.<br />
Per quanto riguarda l’artigianato, è ancora molto<br />
praticato. Tra i più begli esempi di artigianato locale<br />
ricordiamo la lavorazione del lino e del cotone,<br />
delle filigrane d’oro, dei cestini, tutti esempi di<br />
come gli abitanti della Planargia siano stati in grado<br />
di preservare e raffinare le tradizioni folkloristiche.<br />
Ma il prodotto di Bosa e in generale della Planargia<br />
più conosciuto è sicuramente la Malvasia, il vino<br />
della festa. Ha ottenuto la denominazione di origine<br />
controllata nel 1972 e, secondo il disciplinare di produzione,<br />
può essere ottenuta solo dall’uva del<br />
cosiddetto vitigno Malvasia di Sardegna, cioè l’uva<br />
prodotta in Planargia. Le sue origini sono greche e<br />
nella regione si hanno tracce di queste coltivazioni<br />
a partire dal V secolo D.C. E’ considerato da sempre<br />
il vino delle grandi occasioni e la sua particolarità<br />
deriva soprattutto dalla qualità del terreno in cui<br />
viene coltivato, poco produttivo e con molta concentrazione<br />
di potassio, e dalla sua vicinanza al<br />
mare. Le tipologie di Malvasia previste dal disciplinare<br />
di produzione sono cinque: dolce naturale,<br />
secco, liquoroso dolce naturale e liquoroso secco e<br />
la percentuale di alcol dev’essere di 14,5°. Prima di<br />
essere messo in vendita il vino deve subire un processo<br />
di invecchiamento pari a due anni, in barili di<br />
rovere o castagno. Attualmente sono prodotti altri<br />
due tipi di Malvasia: giovane e spumante demi-sec,<br />
entrambi apprezzati per la loro freschezza.<br />
MALVASIA DI BOSA: Bianco D.O.C.<br />
Uve: Malvasia sarda<br />
Colore: paglierino carico, con riflessi dorati tendenti<br />
all’ambrato con l’invecchiamento.<br />
Profumo: di buona intensità e persistenza, etereo<br />
dove si avvertono sensazioni ammandorlate e nocciole<br />
tostate.<br />
Sapore: asciutto, morbido e caldo per l’elevata presenza<br />
dell’alcool e della glicerina.<br />
Accostamenti gastronomici: pasticceria secca, ma<br />
non diniega piatti saporosi della cucina marinara; è<br />
anche vino da “conversazione”.<br />
Conservazione: bottiglia orizzontale; particolari<br />
annate possono invecchiare diversi anni.<br />
Servire: a 10-12° stappando la bottiglia al momento<br />
della mescita.<br />
La Maddalenetta<br />
Alghero 6 giugno 2004 - <strong>imp</strong>ortante evento per la<br />
marineria isolana, numerosa la folla e le autorità: il<br />
varo di “Maddalenetta”, superba spagnoletta armata<br />
a vela latina.<br />
Nuova costruzione, nei Cantieri Navali Algheresi, ad<br />
opera di due esperti maestri d’ascia (Piero Caria e<br />
Vittorio Cacciotto), nata per prendere parte alle più<br />
<strong>imp</strong>ortanti regate di vela latina.<br />
In esposizione un’altra spagnoletta di 6 metri:<br />
“Antonietta” restauro in corso d’opera: un pezzo di<br />
storia della Marina algherese costruita nel 1931 dal<br />
maestro d’ascia Giuseppe Feniello, ricordato di<br />
recente - in occasione della Regata di S. Elmo – in<br />
una mostra dedicata ai suoi lavori: “Calafatos –<br />
maestri d’ascia: foto, disegni e attrezzi di Giuseppe<br />
Feniello, maestro d’ascia al forte della<br />
Maddalenetta” (associaz. Kimera).<br />
"L’arte dei calafati algheresi è stata per lunghissimo<br />
tempo il cardine della nostra economia marinara<br />
….salvare la memoria della<br />
vela latina è perciò per<br />
Alghero il suo primo obbiettivo<br />
culturale" citava così<br />
Pasquale Chessa - noto<br />
appassionato di vela latina,<br />
vice direttore di Panorama -<br />
nella sua introduzione alla<br />
pubblicazione fotografica<br />
della mostra.<br />
Anteprima<br />
Una spagnoletta<br />
al tramonto<br />
davanti<br />
a Capo Caccia.<br />
Giuseppe<br />
Feniello.<br />
ALGHERO<br />
31
ACQUABIKE<br />
Anteprima Anteprima<br />
Il francese<br />
Stampers ha<br />
combattuto<br />
fino all’ultimo<br />
secondo con<br />
Lenzi per la<br />
vittoria,<br />
entrambi sono<br />
gia stati campioni<br />
del<br />
mondo.<br />
L’americano<br />
Bortolameolli<br />
si è aggiudicato<br />
il terzo<br />
posto nella<br />
gara di freestyle,<br />
volando<br />
letteralmente<br />
sull’acqua.<br />
Il campione<br />
mondiale di<br />
Freestyle<br />
Alessander<br />
Lenzi.<br />
Sardegna Mondiale<br />
I Centauri del <strong>Mare</strong><br />
Cosa accomuna ad Alghero e Olbia località come<br />
Cuba, Acapulco, Malaga e Dubai?<br />
Chi ha immediatamente pensato al mare cristallino<br />
ed alle spiagge incantate non ha sbagliato, se tuttavia<br />
estendiamo il paragone a luoghi come<br />
Singapore e Budapest il confronto non regge. Il<br />
misterioso comune denominatore è l’Aquabike, il<br />
centauro acquatico che negli ultimi anni ha guadagnato<br />
una popolarità planetaria. “Essere inseriti nel<br />
circuito del Campionato Mondiale di questa disciplina,<br />
a fianco di alcune delle località più famose del<br />
mondo, non può che esaltare il prestigio dell’isola,<br />
grazie allo spettacolo offerto da questi grandi campioni<br />
ed alla massiccia presenza dei media”. In<br />
breve Carmelo Mereu, il gran condottiero della<br />
Great Events Sardinia, tira le somme del Grand Prix<br />
of Italy ed il Grand Prix of<br />
Sardinia, che si sono<br />
svolti rispettivamente ad<br />
Olbia (4-5-6 giugno) ed<br />
Alghero (11-12-13 giugno).<br />
L’intervista si svolge<br />
in quest’ultima località<br />
e prosegue per diversi<br />
minuti, nonostante la<br />
baraonda delle premiazioni<br />
renda alquanto<br />
arduo il lavoro, anche se<br />
tale ressa ha solo un<br />
significato: “Vittoria”. Un<br />
eloquente trionfo di questo<br />
sport, degli organizzatori,<br />
della sinergia che<br />
già da tempo unisce la<br />
cittadina catalana con il<br />
capoluogo gallurese.<br />
C’era molta apprensione<br />
per la tappa algherese,<br />
non si aveva alcun dato<br />
che potesse presagire un<br />
successo della manifestazione,<br />
nel mese di giugno<br />
inoltre la cittadina<br />
non ha lo stesso numero<br />
di presenze di luglio e<br />
agosto, senza contare le<br />
elezioni che si svolgono<br />
nel medesimo fine settimana.<br />
Le prime giornate<br />
dell’evento vengono<br />
caratterizzate da un caldo<br />
afoso, capace di dirottare<br />
i locali ed i turisti verso le spiagge. Il sabato mattina<br />
inizia però a delinearsi quale sarà il risultato dell’evento,<br />
la gente si presenta in maniera più convinta<br />
del giorno precedente, sotto il sole cocente di mezzogiorno<br />
un centinaio di persone sono assiepate sul<br />
molo. La stessa scena si ripete il pomeriggio, ma in<br />
previsione delle qualificazioni arrivano anche gli<br />
appassionati che si sono aggiudicati i posti sulle tribune.<br />
In meno di un’ora il molo trabocca di gente,<br />
seguito da un’incalzante andirivieni di persone<br />
entusiaste che cercano di far accorrere sul posto<br />
quanti più amici possibile e da telefonate monocordi<br />
che recitano: “Vieni, è uno spettacolo pazzesco”.<br />
A scaldare gli animi ci pensa Alessander Lenzi, il<br />
Brasiliano Campione del Mondo nella Categoria<br />
Freestyle, un vero giocoliere con la sua moto. La<br />
lancia per aria, la fa roteare e quando viene sbalzato<br />
lontano sembra che il suo bolide gli risponda,<br />
ritornando lentamente nelle sue mani, dopo una di<br />
queste scene un bambino esclama: “Ma è telecomandata”?<br />
Tutti ridono, seppure nervosamente,<br />
perché l’ingenua esclamazione ha esternato un<br />
dubbio generale, tanto inverosimile è la mansuetudine<br />
del destriero meccanico. Proprio il Freestyle ha<br />
aiutato l’ascesa al successo di questa disciplina,<br />
nata negli anni ’70 negli Stati Uniti e diffusasi rapidamente<br />
in tutto il pianeta. I funamboli del mare<br />
hanno un <strong>imp</strong>atto immediato sulle persone, riescono<br />
a caricare di quell’entusiasmo che le gare negano<br />
quando non si ha un campione per cui fare il tifo.<br />
Nel futuro si spera che gli sport acquatici diventino<br />
una vocazione per gli abitanti dell’isola, ricca di<br />
posti in cui praticarli. Questo è anche l’augurio e la<br />
speranza di Fabio Ravenna, il Technical Coordinator<br />
del Comitato Internazionale. Con la SPES (Sports<br />
Promotion et Spectacle) si occupa dal 1996, anno<br />
successivo al riconoscimento dell’Aquabike come<br />
specialità sportiva, dell’organizzazione dei campionati<br />
mondiale di questa disciplina. Fabio rivela di<br />
essere stato letteralmente “stregato” dall’isola,<br />
auspicando quindi una prosecuzione di tali eventi e<br />
facendo presagire, ma mantenendo il riserbo assoluto,<br />
su una nuova iniziativa che dovrebbe coinvolgere<br />
tutta l’isola, un avvenimento che pare non si<br />
sia mai svolto in nessun altro luogo del mondo.<br />
Durante la giornata di domenica si assiste alla cronaca<br />
di un successo annunciato, diverse ore prima<br />
della gara gli spalti sono già gremiti di gente, così<br />
come il molo e la spiaggia antistante. L’entourage<br />
dell’Azienda Autonoma di Soggiorno di Alghero<br />
può definitivamente tirare un respiro di sollievo,<br />
certi di aver patrocinato l’ennesimo successo per la<br />
città. I primi a correre sono i leggeri cavalieri della<br />
Ski Division, tra i quali Elisa Sabatino e Marta<br />
Sorrentino, due grintose rappresentanti del gentil<br />
sesso. Dopo venti minuti di battaglia la spunta<br />
Alberto Monti, un italiano. E’ il tripudio, la gente si<br />
alza in piedi per applaudire. Subito dopo è il<br />
momento del Freestyle, dopo una breve presentazione<br />
il pubblico è già in visibilio; avvitamenti,<br />
capriole e quasi un giro della morte, è il delirio.<br />
Nonostante le ottime prove dei concorrenti, il francese<br />
Stampers ed il brasiliano Lenzi fanno il vuoto<br />
dietro di loro, quest’ultimo viene proprio osannato<br />
dalla folla, che lui stesso incita per ricevere maggiori<br />
ovazioni, come se il tripudio generale non bastasse.<br />
Dopo una straordinaria prova si aggiudica anche<br />
questa gara, dopo quella di Olbia. Finite le loro esibizioni<br />
è il momento della classe Runabout, una<br />
sorta di Corrispettivo della Formula Uno automobilistica.<br />
Per proseguire nei paragoni, lo Shumy della<br />
situazione è il francese Didier Navarro, che stravince<br />
staccando Al Mansouri di tre secondi e Al Tayer<br />
di quindici, entrambi degli Emirati Arabi Uniti.<br />
Proprio quest’ultimo a fine gara prende la bandiera<br />
del suo paese, infilando l’asta tra la schiena ed il<br />
giubbotto protettivo ed inizia a fare una sfilata supplementare<br />
per festeggiare il suo terzo posto. La<br />
gente applaude, in un attimo viene dato un calcio a<br />
tutte le tensioni che hanno accompagnato le cronache<br />
dei rapporti tra l’occidente e il mondo arabo:<br />
magia dello sport che non conosce frontiere. Le<br />
televisioni i Austria, Stati Uniti, Cecoslovacchia,<br />
Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna,<br />
Ungheria, Russia e Paesi scandinavi si sono sintonizzate<br />
all’evento, le immagini di Alghero ed Olbia<br />
sono rimbalzate sui satelliti ed entrate nelle case di<br />
milioni di persone. Vincenzo, il fotografo ufficiale<br />
della manifestazione, osserva come il vento stia<br />
facendo crescere enormemente la spettacolarità<br />
della competizione, lo definisce la marcia in più che<br />
fa volare i bolidi acquatici. Bene, perché se è vero<br />
che in Sardegna il vento non manca mai, ci si può<br />
augurare che lo stesso accada per questi eventi.<br />
Per approfondimenti<br />
e sapere tutto sulle due tappe sarde:<br />
www.aquabike.net<br />
www.greatevents-sardinia.com<br />
32 33<br />
L’ungherese<br />
Vagott non ha<br />
disputato una<br />
gara <strong>imp</strong>eccabile,<br />
ma ha<br />
combattuto<br />
fino all’ultimo<br />
per conquistare<br />
il suo undicesimo<br />
posto.<br />
Dando riprova<br />
di una carica<br />
inesauribile,<br />
alla fine della<br />
manifestazione<br />
Alessander<br />
Lenzi ha<br />
indossato un<br />
mantello<br />
incendiato,<br />
lanciandosi<br />
poi in pirotecnicheevoluzioni.<br />
ACQUABIKE
ARITZO E SORGONO<br />
Anteprima Anteprima<br />
Aritzo<br />
Nel diciasettesimo secolo Aritzo, piccolo paese del<br />
centro Sardegna, era conosciuto soprattutto per i<br />
cosiddetti “niargios”, cioè gli uomini della neve,<br />
che la raccoglievano e l’accumulavano in profonde<br />
cavità sotterranee, in modo che non si sciogliesse<br />
fino alla primavera. Arrivata la bella stagione veniva<br />
portata in tutti i paesi per essere venduta o per<br />
preparare la famosa “carapigna”, la granita.<br />
Quest’ultima è stata per molto tempo il prodotto più<br />
<strong>imp</strong>ortante dell’economia aritzese, presente in tutte<br />
le feste isolane. Il commercio della neve aritzese terminò<br />
nel ‘900, ma è rimasto senz’altro nella memoria<br />
di tanti. Ma non è l’unico mestiere che ha reso<br />
famoso Aritzo e poi è scomparso: la produzione di<br />
coltelli a serramanico ormai non esiste più, lo stesso<br />
vale per l’intaglio del legno, che vantava bravissimi<br />
artigiani, infatti le cassepanche di Aritzo sono<br />
conosciute e apprezzate in tutta la Sardegna.<br />
Il territorio ha un interesse rilevante dal punto di<br />
vista naturalistico: innanzitutto sorge su una delle<br />
parti del Gennargentu rimaste pure, in cui sono presenti<br />
parecchi mufloni che, nel periodo invernale, si<br />
spostano in prossimità del paese. Poi è attraversato<br />
dal corso del Flumendosa, che colpisce per la<br />
straordinaria e ricca vegetazione e per la pescosità.<br />
E’ proprio per queste bellezze naturali che Aritzo<br />
basa molto la sua economia sul turismo. Nato come<br />
paese agricolo, oggi è uno dei pochi nuclei del turismo<br />
alpino sardo attrezzato a ricevere visitatori.<br />
Altra meraviglia paesaggistica che merita di essere<br />
menzionata è il Tacco di Texile, un vero e proprio<br />
monumento naturale a forma di fungo, riconosciuto<br />
tale e perciò protetto dalla Legge Regionale 31<br />
del 1989. Secondo una leggenda popolare<br />
Sant’Efisio dal Tacco predicava la religione cristiana<br />
ai popoli della Barbagia. Parte integrante del paesaggio<br />
di Aritzo è la presenza di castagneti, alberi<br />
<strong>imp</strong>onenti e secolari. A questo proposito l’ultima<br />
settimana di ottobre si svolge la sagra delle castagne,<br />
in cui, oltre a gustare il frutto autunnale, si<br />
potranno ammirare i manufatti artigiani della zona<br />
e assistere a spettacoli folk.<br />
All’interno del paese è possibile visitare il museo<br />
etnografico, che raccoglie oltre 3500 utensili riguardanti<br />
i vari settori dell’attività umana e disposti in<br />
base al loro utilizzo. Sono esposte le cassapanche,<br />
vanto di Aritzo, gli attrezzi necessari per la produzione<br />
di “Sa Carapigna” e anche alcuni oggetti ritenuti<br />
magici.<br />
Provincia: Nuoro<br />
C.A.P.: 08031<br />
Prefisso telefonico: 0784<br />
Abitanti: 1770 (Aritzesi)<br />
Superficie kmq: 75,60<br />
Altitudine: 800 metri s.l.m.<br />
Distanze in km: Nuoro 73; Cagliari 110; Oristano<br />
80; Sassari 150<br />
Comune: Via Umberto I<br />
Centralino: 629803-629223<br />
Ufficio del Sindaco: 629021<br />
Fax: 629293<br />
Sorgono<br />
Sorge nel cuore del territorio chiamato Mandrolisai<br />
e le testimonianze della sua esistenza partono dal<br />
neolitico. Oggi Sorgono è il fulcro amministrativo e<br />
medico della Comunità Montana n° 12. Come poche<br />
altre zone può vantare l’accostamento tra bellezze<br />
naturali e archeologiche, che creano uno spettacolo<br />
sorprendente. La vegetazione è molto varia: lecci,<br />
castagni, roverella. Nelle vicinanze delle fonti, dove<br />
il clima è più umido, troviamo giunchi, felci e l’ontano<br />
nero. Anche il sottobosco è ricco e aromatico,<br />
infatti vi si può riconoscere “Su Puleu”, un tipo di<br />
menta essenziale per preparare un piatto tipico del<br />
luogo: “Su Sambeneddu”, che consiste nella cottura<br />
del sangue dell’agnello, che poi viene <strong>imp</strong>astato<br />
con del pecorino fresco. La fauna abbonda di specie<br />
rare, come il cervo, che soltanto da poco è stato<br />
reintrodotto da parte del WWF, e il daino. L’avifauna<br />
presenta una gran quantità di pernici, colombacci e<br />
astori di Sardegna.<br />
Per quanto riguarda le bellezze archeologiche,<br />
molto numerose, è necessario menzionare i nuraghi,<br />
le domus de janas, i menhirs di granito, le<br />
tombe dei giganti. Per tutelare tali suggestività si<br />
sta procedendo alla creazione di un parco, che avrà<br />
anche il compito di rivalutarle, in modo da creare un<br />
movimento turistico maggiore. L’economia del<br />
paese infatti è essenzialmente basata sulle colture,<br />
prima tra tutti la coltivazione dell’uva, dalla quale si<br />
ottiene il vino della colline del Mandrolisai, che ha<br />
ottenuto il marchio D.O.C. La produzione del sughero<br />
non molto tempo fa era un’attività primaria per<br />
Sorgono. Oggi, a causa di decisioni <strong>imp</strong>renditoriali<br />
sbagliate, come l’edificazione di uno stabilimento<br />
industriale, è una prerogativa di pochi artigiani.<br />
Altra attività che sta per scomparire è la lavorazione<br />
della radica di erica, dalla quale si ottengono delle<br />
pipe di valore.<br />
Nelle vicinanze del paese si trova il santuario di<br />
San Mauro di Sorgono che, secondo una leggenda,<br />
è stato edificato nel centro geografico della<br />
Sardegna. La chiesa risale al 1500 ed è la basilica<br />
situata in campagna più grande dell’isola. Il roso-<br />
ne centrale è gotico, ma l’architettura del tempio è Itinerario Velico Enogastronomico<br />
in vari stili, a dimostrazione del fatto che sono stati<br />
curati molti interventi, ciò perché il santuario rivestiva<br />
una funzione fondamentale come luogo di<br />
culto, per tutta l’isola. Nei primi decenni del ‘900<br />
infatti le festività che si svolgevano nella chiesa<br />
erano tre: San Mauro dei dolori, per i malati di reumatismi,<br />
San Mauro dei fiori, per festeggiare la<br />
primavera e San Mauro ricco che si celebrava a<br />
maggio, cioè quando la produzione ovina era al<br />
culmine.<br />
Provincia: Nuoro<br />
C.A.P.: 08038<br />
Prefisso telefonico: 0784<br />
Abitanti: 2230 (Sorgonesi)<br />
Superficie kmq: 56,40<br />
Altitudine: 700 metri s.l.m.<br />
Distanze in km: Nuoro 65; Cagliari 123; Oristano<br />
65; Sassari 150<br />
Comune: Corso IV Novembre 145<br />
Centralino: 620501-620502-620503<br />
Ufficio del Sindaco: 622526<br />
Fax: 60701<br />
Tonara<br />
Le tracce che il territorio in cui oggi sorge il piccolo<br />
comune di Tonara fosse abitato risalgono a 5000<br />
anni fa. Si trova sul versante occidentale del massiccio<br />
del Gennargentu e nasce dalla fusione di tre<br />
antichi villaggi, oggi diventati rioni cittadini.<br />
Il suo nome, che deriva dalla parola sarda toneri e<br />
indica i torrioni calcarei caratteristici della zona, è<br />
legato soprattutto ad alcune produzioni artigianali.<br />
Infatti Tonara è famoso per la produzione di torrone,<br />
di campanacci e per la lavorazione del legno.<br />
Solo negli ultimi tempi il turismo è diventato fonte<br />
A VELA TRA I SAPORI...DA CARLOFORTE A TEULADA<br />
di guadagno.<br />
La storia del paese è fusa ad una serie di miti e leggende<br />
fantastiche, frutto della fantasia popolare,<br />
che poi si sono tramandati nel corso dei secoli. E’<br />
questo il caso della storia che riguarda la cosiddetta<br />
“Ucca ‘e drò”, la grotta chiamata bocca del<br />
drago. Secondo la leggenda era abitata dalle janas,<br />
piccoli esseri di sesso femminile, ricchi di tesori, che<br />
davano benessere al paese. Quando però una di<br />
esse venne rapita per sottrarle le ricchezze, le piccole<br />
donne rinnegarono il villaggio e non si fecero più<br />
vedere, riducendo la comunità alla povertà.<br />
Come gli altri centri appartenenti alla comunità<br />
montana Barbagia Mandrolisai, anche Tonara gode<br />
di un territorio ricco di bellezze naturali. Innanzitutto<br />
va menzionato il Monte Muggianeddu, ricco di flora<br />
e fauna e dal quale si gode di un panorama stupendo.<br />
Nei boschi troviamo castagneti, noccioli, noci,<br />
popolati da picchi rossi, poiane, ghiandaie.<br />
E’presente l’Astore sardo, lo sparviero di casa<br />
nostra e nelle cime più elevate anche il falco pellegrino.<br />
Nella terra ferma ci sono varie specie di serpenti,<br />
i cinghiali, ghiotti di castagne, ghiande e noci,<br />
di cui è ricco il territorio e volpi. Senza ombra di<br />
dubbio, anni fa, le specie che popolavano il territorio<br />
boschivo erano molto più numerose, oggi parecchie<br />
sono scomparse per effetto della maggiore<br />
presenza dell’uomo, come cervi o daini. Anche il<br />
sottobosco è rigoglioso: l’agrifoglio, svariati tipi di<br />
felci e la lingua di cane, una pianta con qualità medicinali.<br />
Ad altezze elevate fioriscono delle splendide<br />
orchidee selvatiche e nel periodo primaverile si<br />
potrà ammirare la fioritura della peonia. Ma il<br />
Monte non è l’unica bellezza da ammirare: il Tacco<br />
di Su Toni per esempio è una formazione di calcare<br />
posta a 900 metri di altitudine, che resiste all’azione<br />
degli agenti atmosferici.<br />
Abordo dei confortevoli yacht a vela della Carloforte Sail Charter veleggerete<br />
in totale simbiosi con l’ambiente alla scoperta dei tesori che si celano lungo<br />
le meravigliose coste del Sud dell’isola, assaporerete l’essenza di una terra complessa<br />
dalle mille identità, attraverso il gusto delicato dei prodotti del suo mare<br />
nei piatti a base di pesce e tonno della cucina tipica carlofortina, dalle vaghe<br />
influenze magrebine e liguri, preparati con abile<br />
maestria dai cuochi del ristorante la Galaia di Carloforte, e raggiunta l’oasi<br />
verde dell’agriturismo Matteu di Teulada sarete ammaliati dai profumi<br />
degli arrosti e dai sapori genuini delle innumerevoli ricette della tradizione<br />
gastronomica agro pastorale della Sardegna.<br />
34 35<br />
TONARA<br />
Carloforte Sail Charter Tel. 347 2733268 www.carlofortesailcharter.it<br />
Ristorante La Galaia Tel. 0781 854081 Via Don Segni, 36 - Carloforte<br />
Agriturismo Matteu Tel. 348 5279210 - Loc. Matteu Teulada
VELA<br />
Anteprima Anteprima<br />
Tutti gli<br />
ambienti del<br />
catamarano<br />
sono stati studiati<br />
per fornire<br />
la massima<br />
comodità,<br />
senza rinunciare<br />
a pregevoli<br />
spunti<br />
estetici.<br />
L’ascensore<br />
interno, una<br />
delle più affascinantiinnovazioni<br />
nello<br />
speciale catamarano.<br />
Tommy illustra<br />
il funzionamento<br />
del<br />
carrellino che<br />
permette ai<br />
ragazzi disabili<br />
di passare<br />
agevolmente<br />
da poppa a<br />
prua o viceversa.<br />
Andrea Stella<br />
L’intervista con Andrea Stella è rapida, a tratti formale<br />
e scontata, ma non meno intensa. Io non ho<br />
presenziato alla conferenza stampa e lui ha fretta di<br />
partire. Proprio in questo breve colloquio riesco a<br />
capire appieno cosa vuol dire “lo Spirito di Stella”,<br />
nelle sue risposte, nelle sue affermazioni, ho scoperto<br />
l’intensità della determinazione che ha portato<br />
Andrea in giro per l’Italia con il suo messaggio di<br />
speranza per i disabili, il sogno di fargli solcare uno<br />
dei simboli della libertà: il mare.<br />
Nel numero invernale di <strong>Mare</strong> <strong>Nostrum</strong> avevamo<br />
raccontato il dramma che ha colpito Andrea Stella,<br />
vittima dell’insensata ferocia di tre malviventi e<br />
delle loro armi, trasformando un’esistenza cosiddetta<br />
normale in una da disabile. “Non avevo mai<br />
pensato prima alle problematiche delle barriere<br />
architettoniche sulle imbarcazioni, rivela lui stesso,<br />
ma questa sventura mi ha dato la possibilità di<br />
vedere la vita da un altro punto di vista e capire che<br />
si poteva fare molto”. Così “lo Spirito di Stella”<br />
diventa un catamarano, che lo stesso Andrea ha<br />
ideato in modo da poterlo rendere fruibile a tutti,<br />
normodotati e diversamente abili. Come scritto precedentemente,<br />
il sogno di Andrea non si ferma al<br />
godere da solo della sua inventiva, ma di voler insegnare<br />
ad altri ragazzi disabili come godere di questa<br />
occasione. Dopo che l’imbarcazione viene varata<br />
nascono iniziative come il Giro d’Italia, nell’ambito<br />
del progetto “Vela per tutti”, promosso anche da<br />
Telecom Progetto Italia e TIM.<br />
Mentre scopro le meraviglie dell’avveniristico<br />
catamarano, il Professor<br />
Fabio Mura mi racconta la sua avventura<br />
nel creare i collegamenti affinché<br />
questa iniziativa approdasse a Porto<br />
Torres. Tommy, un libero professionista<br />
del settore nautico compreso nell’equipaggio<br />
di questa prima tappa,<br />
mi fa invece da cicerone all’interno<br />
dell’imbarcazione, illustrandomi il<br />
funzionamento dell’ascensore, che<br />
permette ai disabili di accedere alle<br />
cabine con la sedia a rotelle; inoltre mi<br />
mostra la rampa mobile per raggiungere<br />
la dinette (il soggiorno del catamarano),<br />
ancora un carrellino per<br />
muoversi comodamente da poppa a<br />
prua, il telecomando e la passerella<br />
mobile, per un ingresso agevole in<br />
qualsiasi situazione di marea. Lo stupore<br />
è veramente tanto, la tecnologia<br />
si rivela in uno dei suoi molteplici<br />
aspetti positivi e vitali.<br />
Prima di andar via Andrea m’illustra il progetto della<br />
traversata atlantica, che lo riporterà in America,<br />
dove la sua vicenda ha avuto inizio. La prima tappa<br />
saranno le Canarie, dove si aggregherà all’Atlantic<br />
Rally for Cruisers (ARC), per arrivare nei Carabi e<br />
proseguire poi alla volta di Fort Lauderdale, in quella<br />
Miami così affascinante e così crudele. Non si può<br />
parlare di terapia d’urto, questo è lo spirito di Stella,<br />
il suo modo di vedere il mondo e di affrontare le<br />
cose, dritte in faccia. L’ultima domanda che gli rivolgo<br />
prima dei saluti riguarda una possibile competizione<br />
tra questi equipaggi di nuova generazione, in<br />
Sardegna d’altronde non mancano ne il luogo ne il<br />
vento. Andrea mi guarda, accenna un sorriso e lancia<br />
la sfida: “Se qualcuno ne organizzerà una, non ci<br />
tireremo di certo indietro”.<br />
Gian Luca Dedola<br />
Andrea sorride al timone del suo gioiello, anche se è ancorato<br />
in porto si concede s<strong>imp</strong>aticamente alle richieste del<br />
fotografo.<br />
Primatist Trophy Sfida da leggenda<br />
Formalmente il Primatist Trophy dura una settimana,<br />
l’ultima di luglio, ma in realtà l’entusiasmo che<br />
ruota intorno a questa corsa aleggia nell’aria per<br />
un lungo periodo prima e dopo l’evento. Il trofeo<br />
nasce nel 1991, quando il grande armatore Bruno<br />
Abbate concepì l’idea di far incontrare i possessori<br />
dei suoi gioielli Primatist, appunto, per farli poi<br />
sfidare nella singolare gara. Nelle prime edizioni lo<br />
spirito festaiolo del vivace e attivissimo costruttore<br />
lo portò a coinvolgere molti dei Vip che affollavano<br />
la Costa Smeralda, tra i quali Jerry Calà, presidente<br />
della Manifestazione, Umberto Smaila,<br />
Michele Alboreto ed Alberto Tomba, che fu anche<br />
il vincitore del primo Primatist Trophy. A quei<br />
tempi i Vip funzionarono molto da attrattiva per la<br />
manifestazione, anche se la loro presenza, seppur<br />
ricercata, era dovuta all’amichevole aria che si<br />
respirava durante l’iniziativa, oltre alla voglia di<br />
sfida. L’iniziativa fu un vero successo, nata nell’accogliente<br />
Poltu Quatu iniziò a diventare un avvenimento<br />
che andava ben oltre i confini nazionali. I<br />
padrini famosi erano sempre più numerosi e negli<br />
ultimi anni la tendenza iniziò ad invertirsi, furono i<br />
Vip che iniziarono a cercare il Trophy, una vetrina<br />
mediatica troppo ampia per essere mancata.<br />
Intanto nel corso degli anni i primi padrini, i piloti,<br />
i possessori di imbarcazioni Primatist diventarono<br />
un vero e proprio team, avversari in gara ma amici<br />
nei tavolini dei caffè di Poltu Quatu. Si parlava dei<br />
nuovi modelli, delle prestazioni, delle vicende<br />
della gara conclusa, ma soprattutto ci si divertiva,<br />
grazie ad una gara rilassata e ben diversa da altre<br />
competizioni sportive, nelle quali la disperata<br />
ricerca della vittoria spesso offusca lo spirito del<br />
gioco.<br />
La manifestazione ha conosciuto negli anni un<br />
trend di crescita continua, senza mai flettere nella<br />
banalità del “già visto”, forse per lo stupore che<br />
riesce a destare ogni nuovo modello, magari per la<br />
dinamicità e potenza della gara, oppure per l’ambiente<br />
glamour che ruota intorno a tutto questo.<br />
Molto più probabilmente è stata la confluenza di<br />
tutti questi fattori a rendere il Primatist Trophy uno<br />
dei più grandi eventi nautici del mondo.<br />
Negli suoi 14 anni di vita si sono cercati nuovi scenari,<br />
così la gara ha abbandonato il piccolo “porto<br />
nascosto” che gli aveva dato i natali per toccare<br />
posti altrettanto splendidi come Cefalù, o Marina<br />
di Portisco. In quest’ultima località si è svolta la<br />
passata edizione del Trophy, che ha avuto tappe<br />
come Capo Figari, Tavolara, Porto Massimo, Porto<br />
Cervo, insomma molti tra i luoghi più belli e rinomati<br />
dell’isola. Le condizioni del tempo hanno<br />
messo a dura prova i concorrenti, facendo pesare<br />
la maggiore esperienza di alcuni equipaggi, come<br />
quello del team Sassoli – Cappelli, vincitori della<br />
classe 1 a bordo del G41’ O.L., un gioiello dell’aerodinamica<br />
capace di montare due motori da ben<br />
750 cavalli l’uno. Ovviamente è un po’ stupefacente<br />
vedere come questo bolide sia dotato di<br />
salotto, cuccetta matrimoniale e quanti altri<br />
comfort possibili.<br />
Foto fornite<br />
per gentile<br />
concessione<br />
della Primatist.<br />
36 37<br />
POLTU QUATU
POLTU QUATU<br />
Anteprima Anteprima<br />
Nella competizione totalmente laica si è avuto un<br />
<strong>imp</strong>ortante punto d’incontro con il mondo religioso<br />
grazie alla presenza di Don Mazzi, rappresentante<br />
del progetto EXODUS, che è riuscito a trovare<br />
in Primatist e quindi negli Abbate, un <strong>imp</strong>ortante<br />
partner per il suo programma umanitario.<br />
Anche nella prossima edizione ci sarà la presenza<br />
di una personalità religiosa, ma la sua identità<br />
resta per ora top secret.<br />
2004, IL FIGLIOL PRODIGO<br />
Manca poco più di un mese alla nuova edizione,<br />
che si svolgerà tra il 24 ed il 30 di luglio. Proprio in<br />
questi giorni è stato promulgato il programma<br />
delle tappe della corsa, che comprende alcuni tra i<br />
siti più <strong>imp</strong>ortanti del Parco Nazionale di La<br />
Maddalena, oltre alla bellissima isola di Tavolara.<br />
La vera novità però sta nel fatto che l’evento ritorna<br />
a Poltu Quatu, il piccolo centro che gli aveva<br />
dato i natali. Si parla già di feste, sfilate, esposizioni,<br />
concerti, insomma una festa-evento sulla linea<br />
non solo dello spirito del suo creatore, ma di quello<br />
che ormai è diventato un carattere distintivo del<br />
Primatist Trophy. In realtà l’Ufficio Marketing e<br />
Comunicazione di Bruno Abbate ha una grande<br />
reputazione nell’organizzare manifestazione del<br />
massimo rigore ufficiale e d’una <strong>imp</strong>eccabile pianificazione.<br />
Sotto il profilo puramente agonistico, le imbarcazioni<br />
in gara dovrebbero essere più di 20, tra le<br />
quali si aspetta con ansia la comparsa del nuovissimo<br />
G70 Aerotop Evolution, la vera stella nautica<br />
del momento, realizzato in collaborazione con il<br />
Centro Stile e Ricerche Pininfarina. Nonostante la<br />
potenza dei modelli di punta delle scuderie<br />
Primatist, nella passata edizione i più piccoli G33’<br />
hanno dato spettacolo e dominato la Classe, dove<br />
ha trionfato la coppia Erba – Casarini.<br />
I padroni di casa dell’edizione passata, oltre a<br />
Marco e Bruno Abbate, sono stati Loris Capirossi,<br />
Fabio Testi, Massimo Boldi e gli storici Jerry Calà<br />
ed Umberto Smaila, quest’anno è già iniziata la<br />
caccia ai nomi illustri, che verranno rivelati tuttavia<br />
solo tra qualche giorno, senza contare le sorprese<br />
dell’ultimo momento.<br />
Gian Luca Dedola<br />
Poltu Quatu<br />
Genesi di un paese<br />
Alle porte del grande complesso della Costa<br />
Smeralda, sorge Poltu Quatu, quello che ormai è<br />
diventato un piccolo paese, nato nel 1987 in una<br />
piccola baia davanti all’isola di Caprera. La stragrande<br />
maggioranza dei paesini della Sardegna<br />
sono nati nel Medioevo, quando le città costiere<br />
furono abbandonate a causa delle continue incursioni<br />
dei pirati. Solitamente la dinamica della<br />
genesi di questi agglomerati vedeva una realtà<br />
agro-pastorale che andava a raccogliersi intorno<br />
ad una o più chiese. Quasi tutti i villaggi si sono<br />
poi evoluti nei centri moderni, dando vita alle più<br />
grandi città dell’isola. Negli ultimi secoli sono nati<br />
ben pochi paesi, più che altro si è assistito all’espansione,<br />
alla fusione o raramente alla scomparsa,<br />
di quelli già esistenti. La dinamica della nascita<br />
dei pochi nuovi centri è legata quasi esclusivamente<br />
alla nascita dei porti, come ad esempio<br />
Santa Teresa di Gallura, Palau, Porto San Paolo,<br />
fino ad arrivare alla più moderna Poltu Quatu, nata<br />
solamente nel 1987. La piccola insenatura era un<br />
porto naturale incastonato nelle rocce granitiche<br />
che dominano la Gallura, nascosta dalla strada e<br />
appena visibile dal mare, da questo il suo nome di<br />
“Porto Nascosto”. La struttura originaria faceva<br />
capo a pochi edifici, complementari al complesso<br />
portuale, che iniziò a farsi ben presto una certa<br />
fama grazie alla sua organizzazione, alla sua posizione<br />
strategica tra il Parco Nazionale de La<br />
Maddalena, la Costa<br />
Smeralda e Tavolara. Il piccolo<br />
porto aveva tante grandi<br />
qualità, ma si trovava a fianco<br />
dei grandi colossi turistici<br />
della Costa Smeralda e di<br />
Porto Rotondo. Affacciandosi<br />
dalla veranda del Caffè della<br />
Piazza, il bar più antico della<br />
frazione, si può immaginare<br />
il borgo di allora, che si<br />
estendeva solo per alcune<br />
decine di metri dalla banchina.<br />
Grazie alla sua riservatezza,<br />
alle sue grandi qualità di<br />
organizzazione il centro era<br />
destinato a grandi cose.<br />
Negli anni la stagione iniziò<br />
ad allungarsi e da poche settimane<br />
si passò ad alcuni<br />
mesi, fino ad arrivare alla<br />
condizione attuale, che vede<br />
presenze per quasi tutto l’arco<br />
dell’anno. Certamente la<br />
stagione migliore è l’estate, ma se si pensa che<br />
vent’anni fa il borgo nemmeno esisteva, si ha un’idea<br />
chiara della sua enorme crescita. Attualmente<br />
si fa un po’ di confusione con i nomi della zona,<br />
per cui Poltu Quatu è spesso indicato come Costa,<br />
riferendosi all’adiacente Costa Smeralda, eppure<br />
le notizie che si trovano nei numeri estivi delle riviste<br />
di Gossip sono tempestate d’immagini del piccolo<br />
villaggio. Il fulcro della vita notturna e lo<br />
Smaila, il bellissimo disco-bar che porta il nome<br />
del noto show man, il quale anima spessissimo le<br />
notti del paese con le sue entusiasmanti performance.<br />
Poltu Quatu non sembra essere scossa da<br />
tanta notorietà, le stelle del calcio e della televisione<br />
vivono perfettamente la serena atmosfera del<br />
centro, non come perfetti sconosciuti, ma senza<br />
nemmeno gli assalti della gente, magari più intenta<br />
a ricevere un cordiale saluto o a bearsi di aver<br />
bevuto un drink fianco a fianco del suo campione.<br />
Nella sobrietà legata al suo nome, il piccolo porto<br />
ha visto passare star di ogni genere, oltre a ministri<br />
ed <strong>imp</strong>ortanti cariche di stato, senza per questo<br />
cambiare la sua politica nell’essere “regolarmente<br />
famoso”. La stessa cucina dei ristoranti<br />
locali non ha avuto la stessa pubblicità di altri luoghi<br />
dell’isola, eppure molti titolati estimatori la<br />
definiscono alla pari di quella dei più grandi nomi,<br />
un assiduo frequentatore del posto cercando di<br />
esprimere il suo più sincero parere gesticola ed<br />
incespica nel suo entusiasmo: “Cucinano il pesce<br />
in un modo... che non lo si riesce nemmeno a<br />
Foto di Gian<br />
Luca Schiro'.<br />
Flotta Poltu<br />
Quatu Charter.<br />
38 39<br />
POLTU QUATU
POLTU QUATU<br />
40<br />
Anteprima<br />
descrivere”. Alcuni sostengono che la difficile pronuncia<br />
del suo nome è stata un argine alla fama<br />
del luogo, ma i suoi orgogliosi “abitanti” ribadiscono<br />
di non aver cercato di dar pregio al luogo<br />
infiocchettandolo con un appellativo ad effetto;<br />
sicuramente hanno avuto il pregio di mantenere<br />
l’antica toponomastica.<br />
Passando una giornata lungo la banchina del porto<br />
sembra che il paese non riposi mai: alle prime luci<br />
del mattino i gommoni si infilano nei canali che<br />
attraversano il villaggio, ricordando vagamente la<br />
famosa Venezia, per poi perdersi nelle acque antistanti,<br />
cercando magari di arrivar per primi in qualche<br />
piccola baia dell’arcipelago maddalenino. Poco<br />
dopo sono seguiti dai ragazzi del diving, che vanno<br />
ad immergersi nelle acque di quello che è diventato<br />
meritatamente il primo Parco Nazionale dell’Isola.<br />
Quando la calma piatta del mattino lascia il posto<br />
alla prima brezza, allora i ragazzi della scuola di vela<br />
iniziano a dare disposizioni ai loro allievi, prima di<br />
lanciarsi oltre l’orizzonte marcato dall’isola di<br />
Caprera. Così lentamente Poltu Quatu si anima, riaprono<br />
le eleganti botteghe per lo shopping, che aiutano<br />
i turisti a superare le “dure” incombenze della<br />
vacanza. Per l’intera giornata si ha un viavai di<br />
gente, con un porto che inizia ad essere dolcemente<br />
caotico come i mercati cittadini di prima mattina.<br />
La scena continua fino al tardo pomeriggio estivo,<br />
quando le persone iniziano a prepararsi per la serata.<br />
L’illuminazione artificiale ed il cielo blu tenebra<br />
accompagnano l’avvento della notte. I bar esotici ed<br />
i ristoranti, le lunghe passeggiate sulla banchina,<br />
creano un’atmosfera molto intima, la spettacolare<br />
roccia granitica sulla sinistra del porto, intelligentemente<br />
illuminata, completa lo scenario mozzafiato.<br />
La vita notturna continua nei locali, dove il compleanno<br />
di qualche Vip crea l’allegria della festa di<br />
paese. Ultimamente la frazione si è arricchita della<br />
presenza del Melià, un Albergo 5 stelle che ha reso<br />
definitivamente autosufficiente Poltu Quatu, almeno<br />
per quel che riguarda il settore dell’ospitalità.<br />
Ho appena sorseggiato un caffè nello storico Caffè<br />
della Piazza, intanto chiacchiero con Gian Luca<br />
Schirò che lavora nel borgo praticamente dalla sua<br />
nascita. Con la Poltu Quatu Charter ha accolto<br />
innumerevoli ospiti, fornendo le imbarcazioni per<br />
seguire i grandi eventi, o più semplicemente per<br />
godere di un mare che non ha bisogno di ulteriore<br />
pubblicità. Dai suoi racconti cerco di evincere<br />
come ha vissuto la genesi di questo posto, con<br />
quali occhi è stata vista la sua crescita e forse cosa<br />
si spera del domani: “Sai, mi risponde con tono<br />
pacato, Poltu Quatu può piacere o meno, ma c’è<br />
tanta altra gente come me che crede in questo<br />
posto, nel quale ha speso tanta energia e di cui va<br />
tremendamente fiero”.<br />
Gian Luca Dedola
SANTA TERESA GALLURA<br />
Anteprima Anteprima<br />
Cala Spinosa.<br />
Grandi massi<br />
di granito.<br />
Capo Testa<br />
Capo Testa, collegato alla terraferma da un breve<br />
istmo sabbioso, è uno dei luoghi paesisticamente<br />
più affascinanti della Sardegna per la grandiosità<br />
della formazioni rocciose e la presenza continua<br />
del mare.<br />
Il suo singolare nome è dovuto probabilmente alla<br />
forma del promontorio, molto simile al cranio di<br />
un uomo anche se, secondo alcuni, il nome deriverebbe<br />
da “caput viarum”, il punto cioè dal<br />
quale si dipartivano anticamente le molte vie che<br />
attraversavano l’Isola dalle coste del nord a quelle<br />
del sud.<br />
L’istmo che la unisce alla Sardegna presenta ad<br />
ovest la Rena di Ponente o spiaggia della Taltana<br />
(dal nome di una piccola nave che vi naufragò nel<br />
secolo scorso) circondata da acque di un colore<br />
verdissimo; ad est invece troviamo la Baia di<br />
Santa Reparata.<br />
Capo Testa è un luogo in cui si può ammirare un<br />
paesaggio naturale unico nel suo genere a comin-<br />
ciare dai meravigliosi fondali e dalle calette sabbiose<br />
circondate qua e là dalle fioriture di narcisi<br />
marini, iris nani ed erba cristallina fino ad arrivare<br />
alle rocce di granito rosso che, grazie all’erosione<br />
esercitata dal vento, ha assunto nel tempo le<br />
forme più fantastiche e curiose.<br />
Il granito oltre a rappresentare un vero e proprio<br />
monumento naturale, ha costituito per questo territorio<br />
un <strong>imp</strong>ortantissima risorsa economica;<br />
Capo Testa, infatti, conserva una serie di testimonianze<br />
dell’attività d’estrazione e lavorazione della<br />
pietra con le sue numerose cave, oggi abbandonate,<br />
raggiungibili lungo gli <strong>imp</strong>ervi camminamenti<br />
che si insinuano nelle rocce fratturate.<br />
Prevalentemente sfruttate in epoca romana (da<br />
qui provengono fra l’altro due colonne del<br />
Pantheon), le cave furono utilizzate successivamente<br />
anche dai Pisani dalle quali ricavarono una<br />
parte dei colonnati del loro Duomo e del<br />
Battistero.<br />
Nello specchio d’acqua che circonda il promontorio<br />
e all’interno delle numerose insenature, sono<br />
ben visibili una serie di materiali semilavorati che<br />
documentano una diffusa e raffinata tecnica di<br />
lavorazione della pietra.<br />
Fra le tante cave si segnala nel versante Est/Nord-<br />
Est la cava di Capicciolu e di Li Petri Taddati; nel<br />
versante Ovest la cava dell’Ea e sotto un dirupo a<br />
m 127 troviamo la spettacolare cava della Torre<br />
sulla quale sorgeva una torre d’epoca pisana.<br />
Non appena oltrepassiamo l’istmo svoltiamo<br />
verso sinistra per una carrareccia e raggiunto uno<br />
spiazzo, lasceremo l’auto per affrontare una<br />
breve camminata fino ad arrivare alla famosa<br />
Valle della Luna. Scendere nella valle è un’esperienza<br />
unica sia per l’aspetto quasi lunare sia per<br />
il senso di grandiosità del paesaggio, costituito da<br />
enormi massi tafonati e accatastati disordinatamente.<br />
Non a caso, negli anni settanta/ottanta, la Valle<br />
della Luna ospitò <strong>imp</strong>ortanti colonie di Hippies ed<br />
eremiti che, grazie a questi anfratti naturali, sceglievano<br />
di vivere a contatto della natura per<br />
quasi tutto l’anno.<br />
Proseguendo verso Nord, si arriva ad un piazzale<br />
antistante il faro, con il recinto che ne delimita la<br />
zona e da cui si domina Cala Spinosa racchiusa tra<br />
<strong>imp</strong>onenti rocce granitiche a picco sul mare.<br />
Il colore dell’acqua e della roccia donano a questa<br />
località un fascino indescrivibile.<br />
Oltrepassato un cancelletto, solitamente aperto,<br />
troviamo due fari uno dei quali costruito nel <strong>18</strong>45.<br />
Il faro funzionava inizialmente ad olio vegetale;<br />
nella grande lanterna si trova un ottica fissa che<br />
emette tre lampi bianchi ogni 12 secondi, visibili<br />
ad una distanza di 17 miglia.<br />
Lasciando il faro sulla sinistra, s’imbocca un sentiero<br />
(con vista panoramica verso Punta Contessa)<br />
che dopo poco giunge a capo di un roccione dal<br />
quale si può ammirare il più bello e caotico<br />
ammasso di graniti.<br />
Proseguendo verso sinistra, dopo circa dieci<br />
minuti, si giunge ai resti di una torretta pisana,<br />
alla quale si può accedere, con estrema cautela,<br />
tramite alcuni gradini.<br />
In cima si gode un fantastico panorama di rocce<br />
erose, il faro con i resti delle case abbandonate, la<br />
costa di La Colba e di La Contessa verso Santa<br />
Teresa di Gallura e le bianche scogliere corse di<br />
Bonifacio a picco sul mare.<br />
L’azione del vento è stata indispensabile per rendere<br />
questo tratto di costa un vero museo a cielo<br />
aperto di indescrivibile suggestione.<br />
Pasquale Capone<br />
42 43<br />
Il maestrale<br />
domina le<br />
Bocche di<br />
Bonifaccio.<br />
Il faro<br />
di Capo Testa.<br />
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a m b i e n t e<br />
peRlE<br />
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Testo e foto di Giampiero Dore<br />
DEl<br />
Nonostante nell’area<br />
del Sinis si concentri<br />
un alto numero di<br />
imbarcazioni dedite<br />
alla pesca, il più alto in<br />
Sardegna, pesci, molluschi<br />
e crostacei sono<br />
ancora numerosi.<br />
Nell’immagine un<br />
polpo all’ingresso della<br />
sua tana.
I fondali antistanti la<br />
penisola del Sinis,<br />
oggi compresi<br />
nell’Area Marina<br />
Protetta del Sinis – Mal<br />
di Ventre, sono abbastanza<br />
vari con formazioni<br />
di coralligeno,<br />
blocchi granitici, pareti<br />
di rocce basaltiche ed<br />
una immensa prateria<br />
di Posidonia oceanica.<br />
Qui, su un tipico substrato<br />
coralligeno, una<br />
cicala di mare in uno<br />
stadio intermedio di<br />
accrescimento.<br />
48<br />
a m b i e n t e<br />
P<br />
iccolo mondo alla fine del mondo. Vaste piane intervallate da stagni e lagune, litorali<br />
dal silenzioso e primitivo splendore, un mare incontaminato, il segno antico dell’uomo.<br />
Mondo lento, quieto, fiero di una bellezza che conquista dolcemente, ti entra<br />
dentro e non ti abbandona più. Questo è il territorio di Cabras che come pochi sa offrire<br />
tanta ricchezza e diversità.<br />
La linea di costa è un alternarsi di spiagge e falesie che si fondono con l’entroterra in uno straordinario continuum<br />
di ecosistemi. Le zone umide, vere zone di transizione fra terra e mare, sono senza dubbio una delle<br />
caratteristiche dominanti e per la loro <strong>imp</strong>ortanza sono state inserite nella convenzione di Ramsar.<br />
A stagni e lagune sono strettamente legate la vita e l’economia dell’area. Fin da tempi remoti l’uomo ha basato<br />
la propria esistenza su queste risorse, in perfetta integrazione con esse.<br />
Nel Sinis tutto ha un sapore marcatamente mediterraneo.<br />
Iniziamo questo breve viaggio dalla linea di costa. Circa 15 chilometri di arenili che avanzano, arretrano, cambiano<br />
estensione e conformazione, rispondendo elasticamente alla forza delle mareggiate di maestrale, ed<br />
altrettanti di coste rocciose, di <strong>imp</strong>onenti falesie. Ciò che meraviglia è la bellezza senza ostentazione, il candore<br />
delle sabbie di minuscoli granuli quarziferi, il variare dei colori ad ogni ora del giorno.<br />
Percorrendo la costa partendo dal golfo di Oristano, dopo la foce del Tirso, si distende la bella spiaggia di<br />
Torregrande. Proseguendo, oltre gli sbocchi a mare dello stagno di Cabras e della laguna di Mistras, troviamo<br />
la spiaggia di <strong>Mare</strong> Morto. A ridosso dal ponente e dal maestrale, è strettamente legata agli <strong>imp</strong>ortanti apporti<br />
fluviali del Tirso. Più avanti, verso Capo San Marco, la costa inizia a sollevarsi progressivamente fino ad<br />
un’altezza di 52 metri sul livello del mare. In fondo ad una cala riparata, la piccola spiaggia della Caletta dove<br />
un tempo attraccavano le barche dedite alla pesca dell’aragosta. Verso nord, oltre il capo sovrastato dal faro,<br />
le spiagge di San Giovanni, esposte ai venti dominanti di ponente e maestrale. Guardando dall’alto della torre<br />
di San Giovanni si potrà godere dell’alternanza dei colori che rivelano la natura sabbiosa o rocciosa dei fondali.<br />
Si giunge quindi alle dune di Funtana Meiga dove una vegetazione adattata a condizioni così difficili si<br />
spinge fin quasi alla riva del mare. Qua e là, gli affioramenti di calcari ed arenarie sono testimoni delle diverse<br />
fasi geologiche. I fondali antistanti sono bassi e favoriscono la creazione di un moto ondoso molto apprezzato<br />
dai surfisti che vi giungono da tutta la Sardegna. Durante le forti mareggiate di maestrale le loro evolu-<br />
zioni ed acrobazie sono uno spettacolo nello spettacolo. La costa torna rocciosa<br />
in corrispondenza del promontorio di Torr’e Seu, con altezze modeste, dai 5 ai 15<br />
metri. Oltre Punta Maimoni si arriva alle spiagge di Maimoni, S’Archeddu ‘e sa<br />
canna, Su Crastu Biancu e Is Arutas. Quando il sole splende alto sono obbligatori<br />
gli occhiali scuri, tanto è accecante il biancore degli arenili quarzosi.<br />
Oltrepassato lo scoglio di Su Bardoni si distende l’ultimo tratto di costa bassa che<br />
va da Mari Elmi a Porto Suedda. I colori dell’acqua, dal verde smeraldo al blu<br />
oltremare, indicano i tratti di fondale sabbioso, roccioso o colonizzato dalle praterie<br />
di Posidonia oceanica. Capo Sa Sturaggia segna l’inizio delle scogliere calcaree<br />
di Su Tingiosu che si elevano fino a 25 metri sul livello del mare, ottimo<br />
punto di osservazione sull’isola di Mal di Ventre distante circa 5 miglia. Tutti gli<br />
oltre 30 chilometri di sviluppo costiero recano i segni evidenti degli effetti del<br />
mare e dei venti che nei millenni ne hanno disegnato il profilo.<br />
E dall’azione combinata del mare e dei fiumi che sfociano nel golfo di Oristano si<br />
è avuta la formazione di cordoni sabbiosi che hanno lentamente isolato vasti tratti<br />
di mare creando uno dei più <strong>imp</strong>ortanti sistemi di zone umide d’Europa.<br />
Il grande stagno di Cabras, con i suoi 2.200 ettari di estensione, costituisce quasi<br />
il venti per cento dell’intero territorio comunale. Lo stagno è circondato da fitti<br />
canneti e tifeti, rifugio ideale per numerose specie di uccelli, alcune delle quali<br />
poco frequenti come il tarabusino e l’oca selvatica o addirittura rare come il fistione<br />
turco e il gobbo rugginoso. Fra la ricca vegetazione sono frequenti le folaghe,<br />
le gallinelle d’acqua ed il pollo sultano con la sua regale livrea blu. Fenicotteri<br />
rosa, garzette, aironi cinerini e aironi rossi sono ormai ospiti abituali. La fauna ittica<br />
comprende carpe, tinche e specie marine che ben sopportano variazioni di<br />
salinità dell’acqua come la spigola, il muggine, l’orata e la mormora.<br />
A sud ovest dello stagno di Cabras, l’antico Mar’e Pontis, si distende la laguna di<br />
Mistras con i suoi oltre 680 ettari. I fondali della laguna sono piuttosto bassi e la<br />
salinità può raggiungere alte concentrazioni. Il periodo migliore per osservare la<br />
ricchissima avifauna è l’inverno, quando la laguna viene popolata da specie sver-<br />
La Garzetta, assieme<br />
ad altre 40 specie di<br />
avifauna, è ospite abituale<br />
delle zone umide<br />
del Sinis. Stagni e<br />
lagune, vere zone di<br />
transizione fra terra e<br />
mare, sono senza dubbio<br />
una delle caratteristiche<br />
dominanti dell’area<br />
e per la loro <strong>imp</strong>ortanza<br />
sono state inserite<br />
nella convenzione di<br />
Ramsar.<br />
49
Una delle spiagge di<br />
San Giovanni di Sinis.<br />
Sull’altura l’omonima<br />
torre di avvistamento<br />
cinquecentesca.<br />
50<br />
a m b i e n t e<br />
nanti come il chiurlo. Numerosissimi fenicotteri rosa, se ne possono contare oltre duemila esemplari, il gabbiano<br />
roseo, il fraticello, la sterna zampenere, molte specie di anatre e migliaia di cormorani, Cavalieri d’Italia<br />
ed Avocette completano il campionario. Purtroppo la laguna è minacciata dai reflui ricchi di sostanze fertilizzanti<br />
e prodotti chimici che vi giungono dai vicini terreni coltivati.<br />
Lungo la fascia costiera la flora è costituita da poche specie adattate all’ambiente e selezionate per limitare la<br />
traspirazione. Piccoli cespugli a forma di pulvino o di cuscinetto con foglie piccole e coriacee, spesso ricoperte<br />
di una leggera peluria. In questo scenario, apparentemente povero, sono ospitati numerosi endemismi<br />
come le varie specie di Limonium, che fioriscono tra Giugno e Settembre. Sul promontorio di Capo San Marco<br />
si trova il ristretto areale di Limonium lausianum L., e di Helianthemum caput-felis. Nelle zone retrostanti alle<br />
spiagge sabbiose si trovano i caratteristici tappeti di fico degli ottentotti (Carpobrotus acinaciformis L.) che fiorisce<br />
in aprile-maggio, il giglio marino (Pancratium maritimum L.), ed il giglio dei poveri (Iris sisyrinchium L.).<br />
Nelle zone maggiormente esposte ai forti venti del quarto quadrante è frequente l’astragalo dragante<br />
(Astragalus massiliensis), raro endemismo Sardo-Corso.<br />
Andando più all’interno si nota il progressivo passaggio da una vegetazione resistente alla salsedine, alle specie<br />
tipiche della macchia mediterranea come cisto, lentisco, rosmarino, ginestra e palma nana.<br />
Si può anche osservare una particolare associazione chiamata Oleo-Juniperetum phoeniceae chamaeropetosum,<br />
data dalla convivenza dell’olivastro, del ginepro fenicio e della palma nana.<br />
Gli amanti dell’osservazione di fauna ed avifauna terrestri non rimarranno certamente delusi, infatti nell’area<br />
sono presenti specie rare sul territorio nazionale. Lungo le scogliere precipiti nidificano il Falco Pellegrino, la<br />
Berta Maggiore e Minore, il Piccione torraiolo, il Rondone ed il passero solitario. L’isola di Mal di Ventre è sito<br />
di nidificazione per il Gabbiano Corso. Gli specchi d’acqua interni ed il mare, in vicinanza della costa, sono<br />
sorvolati dall’elegante Falco Pescatore e dal Falco di Palude. Numerosi i passeriformi come la Passera Sarda.<br />
Calandre, Calandrelle, Allodole, Quaglie e Pernici Sarde sono molto ben rappresentate. Al suolo, sotto un sole<br />
spesso <strong>imp</strong>ietoso, sono frequenti le tartarughe e varie specie di lucertole. Fra i cespugli trovano rifugio la lepre<br />
sarda, il coniglio selvatico e la volpe sarda. Meno frequente il riccio.<br />
Fra l’isolotto del<br />
Catalano e la più grande<br />
Isola di Mal di<br />
Ventre, corre una<br />
lunga dorsale sottomarina<br />
che forma una<br />
secca molto estesa. In<br />
prossimità del fondo,<br />
nelle zone di transizione<br />
fra roccia e detrito,<br />
si possono osservare<br />
splendidi gorgonacei e<br />
corallomorfari.
L’antica chiesa paleocristiana<br />
di San<br />
Giovanni di Sinis, edificata<br />
in due distinte<br />
fasi. Al suo interno, di<br />
grande austerità, basse<br />
arcate rette da <strong>imp</strong>onenti<br />
pilastri, antichi<br />
altarini e un fonte battesimale.<br />
52<br />
a m b i e n t e<br />
Da non perdere è una visita all’oasi di Torr’e Seu, oltre 100 ettari che per 100 anni sono stati riserva, prima di<br />
caccia e poi di salvaguardia. Segno dei tempi.<br />
I fondali antistanti la penisola del Sinis, oggi compresi nell’Area Marina Protetta del Sinis – Mal di Ventre, sono<br />
abbastanza vari con formazioni di coralligeno, blocchi granitici, pareti di rocce basaltiche ed una immensa<br />
prateria di Posidonia oceanica. Il posidonieto giunge fino alla profondità di 40 metri, indice di una trasparenza<br />
dell’acqua non comune. Nonostante in quest’area si concentri un alto numero di imbarcazioni dedite alla<br />
pesca, il più alto in Sardegna, pesci, molluschi e crostacei sono ancora numerosi. Nella zona esistono molti<br />
siti di immersione di grande interesse sia per la bellezza dei fondali che per lo stato di salute degli ambienti.<br />
Di seguito una breve descrizione di alcune immersioni rappresentative.<br />
La secca di Mezzo<br />
Fra l’isolotto del Catalano e la più grande Isola di Mal di Ventre, corre una lunga dorsale sottomarina che forma<br />
una secca molto estesa. Grande attenzione va riservata alle condizioni meteo marine, ed alla corrente che in<br />
questa zona può essere talmente forte da non consentire l’immersione. Il punto proposto si trova circa 800<br />
metri a nord del Catalano dove l’ancoraggio andrà fatto con grande attenzione sia per la natura del fondo, sia<br />
per la corrente che lo rendono spesso abbastanza difficoltoso. Si scende verso il fondo e ci si dirige a maestrale<br />
dove la profondità aumenta rapidamente fino a quota -30. Il fondale è costituito da grandi blocchi granitici<br />
percorsi da numerose fessurazioni e guglie che si elevano di qualche metro. Sembra che la zona sia<br />
molto apprezzata dalle murene che sono numerose e di grossa taglia. Verso il fondo si arriva ad una franata<br />
con grandi lastroni inclinati che va a morire sul detrito. Esplorando gli anfratti con la lampada si scorgeranno<br />
sicuramente alcune corvine e qualche cernia di piccole dimensioni.<br />
Il Carosello<br />
Il Carosello può essere considerato a buon titolo l’estrema propaggine orientale della grande “Secca di<br />
mezzo”. A circa un miglio dallo scoglio scuro del Catalano in direzione Nord-est, il fondale misto di posidonia<br />
e grotto, da quota -25 metri sale gradualmente sino a raggiungere una profondità di appena 2 metri.<br />
Durante le giornate di mare lungo è possibile individuare la secca semplicemente osservando la schiuma che<br />
si forma intorno al cappello. Una volta ancorati, facendo molta attenzione alla buona tenuta, ci si dirige a<br />
Nord-ovest raggiungendo quota -20 su un fondale caratterizzato da alte guglie che si stagliano in un’acqua<br />
l<strong>imp</strong>idissima. E’ consigliabile iniziare l’immersione contro corrente seguendo il perimetro della secca. Le pareti<br />
rocciose sono profondamente fessurate e spaccate tanto da formare vere e proprie camere. Le grandi tane<br />
sono popolate da numerose murene, corvine, saraghi maggiori e non di rado si possono vedere aragoste e cicale.<br />
Sulle volte sono frequenti piccoli rametti di corallo rosso. Tutta la zona è interessante per la presenza di<br />
pesce pelagico e spesso è frequentata dai delfini che però, sempre molto sospettosi, difficilmente si avvicinano<br />
ai subacquei.<br />
Le Cattedrali<br />
Il punto di immersione si trova a sud ovest dell’isola di Mal di Ventre. Strano nome derivante dalla storpiatura<br />
dell’antico toponimo sardo di Malu Entu, che significa vento cattivo e fa capire come la zona sia particolarmente<br />
insidiosa, con condizioni del mare che possano cambiare rapidamente creando serie difficoltà per la<br />
navigazione. Ci si ancora 300 metri a sud ovest dell’estrema propaggine sud dell’isola su un fondale roccioso<br />
di 25 metri di profondità, prestando molta attenzione alla tenuta. Sarà in ogni caso opportuno controllare l’ancora<br />
una volta raggiunto il fondo prima di iniziare l’esplorazione. Il fondo è abbastanza piatto e quasi completamente<br />
colonizzato da una bellissima prateria di Posidonia oceanica. Poco più al largo però si capisce<br />
come mai questo posto abbia il nome di “Le Cattedrali”, infatti, si iniziano a scorgere le sagome di altissime<br />
guglie che salgono verticali dal fondo arrivando fino ad 8 metri di profondità. Altri massi movimentano ulteriormente<br />
il paesaggio. Ed è proprio sotto questi massi che si potrà godere lo spettacolo ormai rarissimo di decine<br />
e decine di grossi saraghi maggiori e meravigliose corvine che nuotano lentamente nelle grandissime tane.<br />
Un altarino votivo in una<br />
delle sei stanze che compongono<br />
la struttura<br />
tardo romanica del pozzo<br />
sacro di San Salvatore.<br />
L’ipogeo venne in un<br />
primo momento utilizzato<br />
per il culto delle acque<br />
alle quali venivano attribuite<br />
proprietà terapeutiche<br />
e successivamente<br />
dedicato dai Punici al<br />
culto del dio Sid. Poi i<br />
Romani lo consacrarono<br />
ad Asclepio ma vi si adoravano<br />
anche Marte e<br />
Venere. Più recentemente,<br />
con l’introduzione<br />
della religione cristiana,<br />
al di sopra del tempio fu<br />
edificata la piccola chiesa<br />
dedicata a San Salvatore.<br />
53
La corsa degli scalzi<br />
conta fino a 4.000 partecipanti.<br />
A piedi nudi<br />
e vestiti con la caratteristica<br />
tunica bianca,<br />
corrono per antiche<br />
strade sterrate trasportando<br />
il simulacro di<br />
San Salvatore. Le origini<br />
ed i significati di<br />
questa massacrante<br />
corsa a piedi scalzi non<br />
sono ben definite ed in<br />
realtà molto è legato<br />
alla leggenda. Un<br />
evento carico di fascino<br />
e suggestione.<br />
54<br />
a m b i e n t e<br />
Il Vaporetto<br />
A poco meno di un miglio dall’isola di Mal di Ventre, in direzione Sud-est, il mare custodisce il relitto di una<br />
piccola nave a vapore del secolo scorso. Il mercantile, lungo in tutto una ventina di metri, è adagiato in posizione<br />
di navigazione su una distesa di detrito, leggermente inclinato su un fianco. Secondo le poche notizie<br />
disponibili, il cargo, che trasportava alimenti, sarebbe entrato in collisione con uno dei tanti scogli che affiorano<br />
intorno all’isola colando a picco in pochi minuti. L’immersione si presenta abbastanza semplice in teoria,<br />
in pratica, come d’altra parte tutte le immersioni su relitti, anche questa richiede una buona dose di attenzione<br />
ed una buona pianificazione. Si scende sul fondo di posidonia a quota -<strong>18</strong> e ci si dirige a sud-est inoltrandosi<br />
sul detrito. A poche decine di metri dal limite della prateria, si intravede la sagoma del relitto. Non<br />
essendo molto grande, il relitto può essere esplorato comodamente in un’unica immersione. Lo scafo si presenta<br />
in pratica intatto. Lo scorcio della prua e dell’ampia fiancata fittamente popolata da grandi spirografi è<br />
una visione di grande effetto ed un ottimo soggetto per belle riprese col grandangolare. Sul ponte è ancora presente<br />
la grossa caldaia, mentre la sala macchine è invasa da lamiere, ferraglia e tubazioni. In questo intrico<br />
hanno trovato dimora grosse murene, gronghi, scorfani, re di triglie e qualche bel sarago.<br />
Oltre alle tante bellezze naturali terrestri e marine, il Sinis offre testimonianze di un passato che parte dal<br />
Neolitico fino al Medio Evo. La più antica testimonianza della presenza umana nel Sinis sono le tombe, databili<br />
intorno al 4000 a.C., rinvenute sull’isolotto di Cuccuru S’Arriu. Nei corredi funerari si legge la religiosità<br />
tipicamente mediterraneo del periodo, il culto del dio Toro e della dea Madre.<br />
Negli anni 70, mentre si procedeva con gli scavi del canale scolmatore dello stagno di Cabras, vennero alla<br />
luce perimetri di capanne di un villaggio del Neolitico medio. La campagna di scavo immediatamente avviata<br />
rivelò la presenza di una necropoli a Domus de Janas composta da 19 sepolture ricche di pregevoli corre-<br />
di, di un villaggio meno antico, probabilmente del Neolitico Recente, e di un tempio a pozzo di età nuragica<br />
di eccellente fattura. Numerosi reperti sono presso il Museo Archeologico di Cabras, altri sono esposti nel<br />
Museo Archeologico di Cagliari.<br />
Altro sito risalente al Neolitico è il pozzo sacro di San Salvatore. La forma attuale con sei stanze ed un corridoio<br />
che immette al pozzo si deve al tardo periodo Romano. E’ presente anche un betilo, una pietra sacra,<br />
risalente al periodo nuragico. L’ipogeo venne in un primo momento utilizzato per il culto delle acque alle quali<br />
venivano attribuite proprietà terapeutiche e successivamente dedicato dai Punici al culto del dio Sid. Poi i<br />
Romani lo consacrarono ad Asclepio ma vi si adoravano anche Marte e Venere. Più recentemente, con l’introduzione<br />
della religione cristiana, al di sopra del tempio, cui si accede per mezzo di una botola, fu edificata<br />
la chiesa dedicata a San Salvatore.<br />
Valutando l’alto numero di nuraghi presenti nell’area, la civiltà nuragica doveva essere molto sviluppata. Molto<br />
particolare è la disposizione di otto di questi, in perfetto allineamento. I nuraghi, manco a dirlo, hanno nomi<br />
legati a toponimi, Silanu mannu, Silaneddu, Serra ‘e cresia, S’argua, Sa Tiria, Figu ‘e cane, Mate ‘e tramontis<br />
e Gianni Nieddu. Poco distante, parallelamente a questi se ne trovano alcuni altri, Leporado, Caombus,<br />
S’arruda, Angina Corruda e Zricotti. Non meno <strong>imp</strong>ortanti sono i siti di Palas de Casteddu e di Konka Illonis.<br />
Il sito archeologico di maggior rilevanza è il grande insediamento di Tharros, fondata dai fenici nell’VIII secolo<br />
a.C. su due abitati dell’era nuragica. Di questi abitati come anche delle costruzioni del periodo fenicio rimane<br />
ben poco, le testimonianze più antiche provengono dalle due necropoli risalenti alla metà del VII secolo<br />
a.C. e dallo strato più antico di utilizzazione del Tofet sulla collina di Muru Mannu. Le due necropoli sorgevano<br />
una nei pressi della spiaggia di S.Giovanni, l’altra nelle vicinanze del promontorio di Capo S.Marco. Nel<br />
VI secolo a.C., a seguito della conquista da parte dei Cartaginesi e fino al successivo insediamento dei Romani<br />
del 238 a.C., la città giunse ad un notevole sviluppo e ad una indubbia influenza politica. I gioielli d’oro rinvenuti<br />
nei corredi funerari ne sono testimonianza. In età romana la città continuò a prosperare raggiungendo<br />
il massimo splendore intorno al III sec.d.C., periodo al quale risalgono gli edifici pubblici più rilevanti, le<br />
terme, il tempio tetrastilo del quale si possono ammirare due colonne ancora erette come a sfidare i secoli, le<br />
antiche botteghe e le abitazioni dotate di cisterna.<br />
Nel XI secolo gli abitanti di Tharros, divenuta capitale del regno di Arborea, stanchi delle continue incursioni<br />
barbaresche, abbandonarono la città per cercare un luogo più sicuro ad una certa distanza dalla costa. Così<br />
nacque Masone de Capras, l’odierna Cabras, sorta attorno ad un castello costruito sulle sponde orientali dello<br />
stagno di Mar’e Pontis.<br />
L’antica chiesa paleocristiana di San Giovanni di Sinis, si trova alla periferia dell’omonimo borgo di pescatori.<br />
La costruzione, rustica e massiccia, denota due distinte fasi. Dapprima fu eretto il corpo centrale e successivamente,<br />
nel IX - XI sec., assunse l’aspetto odierno, con tre navate edificate con pietra arenaria locale. Al suo<br />
interno, di grande austerità, basse arcate rette da <strong>imp</strong>onenti pilastri, antichi altarini e un fonte battesimale.<br />
Lungo il litorale di Cabras si ergono alcune torri che avevano il compito di sorvegliare le coste a causa delle<br />
frequenti incursioni dei pirati barbareschi. La più <strong>imp</strong>ortante e complessa è la torre spagnola di San Giovanni<br />
di Sinis, risalente alla fine del ‘500, che domina l’intero promontorio di Capo San Marco. Seconda per <strong>imp</strong>ortanza<br />
è la torre del Sevo, chiamata Turr’e Seu, compresa nel territorio del parco naturalistico, utilizzata fino<br />
al <strong>18</strong>67, data della completa dismissione dell’intero sistema di difesa costiero.<br />
Per quanto riguarda le tradizioni popolari, da segnalare è senza dubbio la festa di san Salvatore che si conclude<br />
la prima domenica di Settembre. Il sabato all’alba la processione parte da Cabras portando la statua del<br />
Santo. Fino a 4.000 partecipanti, scalzi e vestiti con la caratteristica tunica bianca, corrono per antiche strade<br />
sterrate fino al villaggio di San Salvatore dove il simulacro viene deposto all’interno della chiesetta. La domenica<br />
pomeriggio “gli scalzi” fanno il percorso inverso, riportando il Santo a Cabras sino al sagrato della chiesa<br />
maggiore. Le origini ed i significati di questa massacrante corsa a piedi scalzi non sono ben definite ed in<br />
realtà molto è legato alla leggenda. Anche per questo aspetto l’evento è forse così carico di fascino e suggestione.<br />
Gli amanti delle tradizioni eno-gastronomiche potranno trovare “pane per i loro denti”. Alcune si perdono nell’antichità.<br />
A Tharros una stele funebre ricorda un produttore di vino, segno che la coltivazione della vite e la<br />
vinificazione hanno tradizioni davvero antiche. Nella cucina i prodotti della pesca sono protagonisti assoluti.<br />
Delicati brodi di pesce chiamati “cassoas”, la bottarga di muggine, orate, spigole e anguille. In particolare il<br />
muggine, nel dialetto locale “pisci ‘e scatta”, viene preparato in diversi modi: bollito in acqua aromatizzata<br />
con prezzemolo, cipolla e pomodoro, alla brace con una salamoia di aglio, infarinato e fritto in olio bollente.<br />
Vi è poi un curioso ed antico processo di preparazione, la merca. Il muggine viene bollito in acqua salata e<br />
poi avvolto nella Zibba, una particolare erba aromatica dalle foglie carnose. Con le anguille si prepara la<br />
“anguidda incasada”. Dopo la bollitura e la scolatura le anguille vengono ricoperte da abbondante formaggio<br />
pecorino. Altri prodotti tipici locali sono il pane, l’olio d’oliva e vari salumi. Il tutto deliziosamente accompagnato<br />
da vini di ottima qualità come il Nieddera sia rosso che rosato, il Cannonau ed il Vermentino di<br />
Sardegna. E per concludere, con i dolci di mandorle, i famosi gueffus, la delicatissima Vernaccia.<br />
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56<br />
a m b i e n t e<br />
L’Area Marina Protetta<br />
di Sinis - Mal di Ventre<br />
PROFILO DELL’AREA MARINA PROTETTA<br />
L’Area Marina Protetta di Sinis - Mal di Ventre rappresenta<br />
sempre più un vero e proprio volano di<br />
sviluppo per il territorio di Cabras. Dall’atto della<br />
L’Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, affidata al<br />
Comune di Cabras (l’Ente gestore), è stata istituita secondo la Legge 979 del<br />
1982, integrata dalla Legge 394 del 1991, con Decreto del Ministero<br />
dell’Ambiente , il 12.12.97. Come ogni area protetta, non solo marina, anche questa<br />
è regolata da norme applicate a tre zone a diverso grado di protezione , o a<br />
diverso grado di utilizzo, per un’area complessiva di oltre 25.000 ha.<br />
Esistono le zone , A, B e C a diverso grado di tutela e salvaguardia e grado di<br />
fruibilità come segue:<br />
Nella ZONA A è consentito:<br />
❑ l’accesso ai soli mezzi e al personale autorizzati per la ricerca e la sorveglianza.<br />
Nella ZONA B sono consentiti:<br />
❑ la pesca professionale, la pesca sportiva, la pesca-turismo secondo il regolamento<br />
dell’Ente Gestore;<br />
❑ le immersioni, le visite subacquee, l’ancoraggio e l’ormeggio disciplinati e<br />
autorizzati dall’Ente Gestore;<br />
❑ la navigazione a motore, a vela e a remi secondo le modalità stabilite<br />
dall’Ente Gestore.<br />
Nella ZONA C sono consentiti:<br />
❑ la navigazione a motore per le diverse tipologie di mezzi regolamentata<br />
dall’Ente Gestore;<br />
❑ l’ancoraggio e l’ormeggio regolamentato dall’Ente Gestore ai fini della salvaguardia<br />
dei fondali;<br />
❑ la libera navigazione a remi e a vela, le visite subacquee le immersioni;<br />
❑ la pesca professionale, la pescaturismo, la pesca sportiva disciplinata<br />
dall’Ente Gestore.<br />
Nell’Area Marina Protetta è vietato asportare sabbia, roccia, organismi vegetali<br />
e/o animali , vivi o morti.<br />
Non è consentita la pesca subacquea.<br />
sua costituzione, nonostante una realtà spesso<br />
complessa e con difficili equilibri fra le attività economiche<br />
esistenti e i modelli più avanzati di sviluppo<br />
sostenibile, molti sono i passi avanti fatti. Ne<br />
abbiamo parlato con il direttore dell’A.M.P. dott.<br />
Bruno Paliaga.<br />
D. Dott. Paliaga, ci può fare una breve cronistoria<br />
dell’A.M.P. ?<br />
R. L’A.M.P. è stata istituita con Decreto del<br />
12.12.97. Purtroppo il decreto fu emanato con un<br />
coinvolgimento marginale della popolazione locale<br />
e quasi da subito ne fu proposta la revisione che<br />
<strong>imp</strong>egnò l’Amministrazione per circa quattro anni.<br />
Dopo la pubblicazione del nuovo decreto di perimetrazione<br />
avvenuta l’11.11.03, da un’area di<br />
circa 300 kmq si è passati ad una di 250 kmq, da<br />
cinque zone A si è passati a due. Le zone B sono<br />
due (Mal di Ventre e Seu ). In origine la zona B<br />
coincideva con tutto il litorale che restava escluso<br />
dalle originarie zone A.<br />
Obiettivamente era un’area un po’ blindata che<br />
poneva eccessive limitazioni allo sviluppo. Oggi<br />
tutto ciò è un ricordo perché ci si trova a gestire<br />
un’area protetta condivisa sia nella sua zonizzazione<br />
che nella sua gestione, decisamente orientata<br />
a favorire lo sviluppo sostenibile.<br />
D. I risultati ottenuti sono certamente frutto di iniziative<br />
mirate. Quali in particolare hanno dato i<br />
migliori risultati.<br />
R. Aldilà del risultato sulla revisione, frutto del gravoso<br />
<strong>imp</strong>egno profuso dall’Amministrazione<br />
Comunale, soprattutto dell’Assessore Alessandro<br />
Murana, oggi l’A.M.P. è una fucina di iniziative.<br />
Iniziative che individuano tutte le diverse categorie<br />
dei fruitori che a diverso titolo utilizzano il mare,<br />
vediamole:<br />
I pescatori; ad essi è stato riservato un intervento<br />
finanziario di circa 200.000,00 euro per la conversione<br />
delle imbarcazioni alla pescaturismo. E’ la<br />
prova che la riconversione professionale è sostenuta<br />
anche nell’ottica di rendere il mondo della pesca<br />
protagonista di un nuovo modo di intendere lo<br />
sfruttamento delle risorse.<br />
I diportisti – ad essi è stato riservato un bando per<br />
un valore complessivo di circa 150.000,00 euro,<br />
per incentivare la rottamazione dei motori a due<br />
tempi con motori a quattro tempi, meno <strong>imp</strong>attanti<br />
in termini di emissioni e rumori e più economici<br />
nella gestione. Sempre per i diportisti è in fase<br />
avanzata di definizione la realizzazione di 5 campi<br />
ormeggio che consentiranno di razionalizzare<br />
l’uso del mare rispetto all’<strong>imp</strong>atto delle ancore che<br />
come si sa hanno effetti negativi sulle praterie di<br />
Posidonia oceanica.<br />
I Diving – E’ stato realizzato un intervento per mappare<br />
i siti d’immersione, valorizzarne le peculiarità<br />
ed anche valutarne la loro qualità nel tempo (pre-<br />
venzione degli <strong>imp</strong>atti);<br />
Oltre questo, investimenti da parte dell’Amministrazione<br />
Comunale per quasi quattro milioni di<br />
euro finalizzati alla realizzazione di strutture di<br />
accoglienza (a F. Meiga, itinerari costieri, sede a<br />
<strong>Mare</strong> dell’A.M.P. ecc.).<br />
D. Certamente saranno in atto anche campagne di<br />
ricerca e monitoraggio sulla attuale situazione<br />
ambientale.<br />
R. la ricerca dovrebbe essere una delle attività principali,<br />
intesa come ricerca applicata. A dire il vero<br />
siamo in attesa di veder finanziate una serie di<br />
azioni di monitoraggio che riguarderanno soprattutto<br />
la popolazione del Riccio di mare, l’effetto<br />
riserva in prossimità delle zone A, l’avifauna<br />
dell’Isola di Mal di Ventre, la stabilità degli arenili,<br />
un progetto per creare una zona di rispetto per l’aragosta.<br />
Inoltre, a supporto della ricerca, ma non solo, è in<br />
fase di <strong>imp</strong>lementazione un Sistema GIS che per gli<br />
addetti ai lavori consiste in un sistema informatico<br />
adatto alla creazione di strati informativi correlati a<br />
data-base tematici che dovranno essere di facile<br />
consultazione.<br />
D. Nel campo dell’educazione ambientale la<br />
A.M.P. si muove attivamente con una serie di iniziative<br />
ed organizzando eventi mirati a coinvolgere<br />
il maggior numero di soggetti. Cosa è previsto<br />
nel prossimo futuro ?<br />
R. Il mondo della scuola è stato il principale protagonista<br />
in questi anni – In tale ambito sono stati<br />
investiti circa 150.000,00 euro per diversi progetti.<br />
Si tratta di un’azione che ha coinvolto circa 2.000<br />
alunni (in due stagioni) di ogni ordine e grado<br />
soprattutto a Seu dove il Parco Comunale si affaccia<br />
sulla nuova zona B.<br />
In tale ambito l’A.M.P. è capo fila nel creare una<br />
rete di aree protette nel territorio di Cabras che si<br />
fonda sull’integrazione delle risorse marino costiere<br />
con le zone umide (Cabras, Mistras, Pauli e’ Sali<br />
ecc.).<br />
Tutto ciò pensando che la Scuola possa diventare il<br />
Laboratorio dell’A.M.P..<br />
D. In un’area come quella di Cabras che non ha<br />
grandi tradizioni da un punto di vista dell’accoglienza<br />
turistica, la A.M.P. si propone come supporto<br />
ed in un certo senso come guida…..<br />
R. L’A.M.P. rappresenta il contenitore/strumento<br />
ideale e reale per verificare e sperimentare i limiti<br />
degli attuali modelli di sviluppo e le potenzialità di<br />
un nuovo e diverso approccio alla gestione delle<br />
risorse.<br />
Si stanno creando le condizioni culturali e metodologiche<br />
nella comunità (le <strong>imp</strong>rese, le organizzazioni,<br />
gli enti, le associazioni ecc.) per potenziare<br />
e migliorare i livelli di accettazione della soste-<br />
nibilità e avviare un concreto sviluppo secondo<br />
modelli condivisi e partecipati.<br />
La fama del Sinis si deve alla sua tipicità, alla sua<br />
mediterraneità, in senso geografico-naturalistico e<br />
storico-culturale. Un territorio che deve ancora<br />
esprimere le sue potenzialità economiche. Ad<br />
esempio sarebbe necessario potenziare il sistema<br />
recettivo fino ad ora costituito da 400 posti letto<br />
dove primeggiano il B&B e l’Agriturismo.<br />
D. MARINET. Si può affermare che sia ormai diventata<br />
realtà ?<br />
R. La creazione di una rete non può che discendere<br />
da una volontà politica per quanto attiene al<br />
nostro ruolo di Dirigenti. Il Progetto Marinet è un<br />
programma coordinato e integrato, che prevede la<br />
pianificazione di tre linee d’azione rivolte a target<br />
differenti:<br />
Diffondere la conoscenza delle singole Aree<br />
Marine Protette e della rete delle A.M.P. in termini<br />
di progetti e servizi.<br />
Creare un’immagine coordinata delle A.M.P. sarde.<br />
Sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare<br />
le collettività locali sul ruolo svolto dalle A.M.P.<br />
Stimolare occasioni di conoscenza diretta e diffondere<br />
i valori e la cultura delle A.M.P.<br />
Diffondere i temi dello sviluppo sostenibile ed il<br />
ruolo delle AMP come motori di sviluppo sostenibile.<br />
Promuovere la collaborazione e gli scambi culturali<br />
tra le Aree Marine Protette anche a livello nazionale<br />
e mediterraneo.<br />
La suddivisione del programma in linee d’azione<br />
finalizzate a determinati obiettivi e segmenti di target,<br />
non significa però che siano rigorosamente circoscritte<br />
a quel bacino di utenza. Alcune misure<br />
progettate “ad hoc” per una determinata linea d’azione<br />
(es. sito internet), possono infatti agire anche<br />
in maniera trasversale, con ripercussioni positive<br />
sugli altri segmenti, e in termini di raggiungimento<br />
degli obiettivi generali.<br />
A nord di Punta<br />
Maimoni si distendono<br />
le bellissime spiagge<br />
di Maimoni,<br />
S’Archeddu ‘e sa<br />
canna, Su Crastu<br />
Biancu e Is Arutas.<br />
Quando il sole splende<br />
alto sono obbligatori<br />
gli occhiali scuri, tanto<br />
è accecante il biancore<br />
degli arenili quarzosi.<br />
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