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AVANCARICA MAGAZINE n° 3 - Cnda

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pagina 3


Anche se queste poche righe arriveranno a<br />

voi dopo lungo tempo dal ritorno da Bordeaux, voglio<br />

complimentarvi con tutta la rappresentativa italiana,<br />

accompagnatori compresi, per il comportamento<br />

sportivo tenuto in Francia, per i risultati ottenuti, e per<br />

il senso patrio che avete saputo dimostrare alle altre<br />

nazioni nelle coloratissime e festose manifestazione<br />

di premiazione.<br />

Vi faccio partecipi inoltre dei complimenti<br />

“ai dirigenti ed agli atleti della nazionale di<br />

avancarica della C.N.D.A.” ricevuti mezzo e-mail<br />

niente meno che dal ministro Giovanna Melandri<br />

(qui c’è lo zampino del mio amico Franz).<br />

Un complimento particolare all’unica medaglia<br />

d’oro individuale e nuovo primatista mondiale Moreno<br />

Boni nella specialità Lorenzoni Replica.<br />

Forza “Cicalone”, sei stato grande!<br />

Con ulteriore immenso piacere ho potuto<br />

riscontrare l’inserimento di volti giovani che fanno<br />

pagina 2<br />

Cari amici<br />

tiratori...<br />

RISULTATI FINALI<br />

Campionato TIRO a VOLO 2006<br />

MANTON<br />

Tiratore Compagnia PIATTELLI<br />

1° BONI Moreno STETA 133<br />

2° BONI Fabio STETA 120<br />

3° SICLARI Enrico STETA 107<br />

4° CIUFFI Eugenio STETA 94<br />

5° GENTILE Giovanni LARC 92<br />

6° ZARRIELLO Giuseppe SLV 84<br />

7° MORETTI Valter STETA FALSO<br />

8° PAVANI Carlo SLV FALSO<br />

9° BARI Roberto AV FALSO<br />

LORENZONI O<br />

Tiratore Compagnia PIATTELLI<br />

1° SCOTTI Andrea SLV 131<br />

2° BOTTARO Renato SLV 114<br />

3° CIUFFI Eugenio STETA 111<br />

4° ZARRIELLO Giuseppe SLV 92<br />

5° BONI Moreno STETA FALSO<br />

6° FILIPPI Alberto STETA FALSO<br />

7° SANTI Nedo STETA FALSO<br />

8° BIANCHINI Fiorenzo STETA FALSO<br />

9° PAVANI Carlo SLV FALSO<br />

LORENZONI R<br />

Tiratore Compagnia PIATTELLI<br />

1° GAMBINI Gino SLV 134<br />

2° BONI Moreno STETA 134<br />

3° BONI Fabio STETA 127<br />

4° GENTILE Giovanni LARC 115<br />

5° RIZZOLI Osvaldo SLV 114<br />

6° DAINESE Andrea SLV 109<br />

7° SERRATI Luca SLV 105<br />

8° MORETTI Valter STETA 104<br />

9° UBIALI Valter SLV 104<br />

ben sperare per il futuro dell’avancarica italiana, e di<br />

questo rendo merito ai presidenti delle compagnie<br />

che svolgono il difficile lavoro di indirizzare i giovani<br />

verso le nostre discipline.<br />

Ma ora bisogna già pensare al futuro.<br />

Il campionato è già iniziato e le presenze<br />

alle gare sono numerose, ed ho notato con piacere<br />

che sono rientrati nel nostro mondo tiratori che lo<br />

avevano abbandonato.<br />

Ciò mi fa ben sperare in una nazionale più<br />

competitiva da presentare a Parma per il prossimo<br />

europeo.<br />

Non mi rimane che augurarvi un “in bocca<br />

al lupo” per il prossimo campionato italiano ed una<br />

stagione ricca di momenti felici in ambito sportivo.<br />

Il Presidente<br />

Giovanni Gentile<br />

ERRATA CORRIGE<br />

sul numero precedente di Avancarica Magazine è<br />

stata pubblicata una classifica errata della categoria<br />

Colt, questa è quella esatta.<br />

COLT ------------------------<br />

Tiratore Comp. Punti<br />

1° LUCCHINI Gaetano 3L 92<br />

2° LEPORE Marcello CUS 91<br />

3° FERRERIO Antonio 3L 89<br />

Per chi volesse inviare<br />

materiale da pubblicare<br />

(articoli, foto, disegni, ecc...)<br />

può scrivere, telefonare o<br />

inviare e-mail alla redazione:<br />

Avancarica<br />

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Telefono<br />

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Cronistoria della spedizione<br />

italiana ai mondiali.<br />

Ospiti dei francesi a meno di un mese dalla<br />

notte mondiale di Berlino?<br />

Quante volte i tiratori italiani hanno dovuto<br />

ricordare quei momenti esaltanti per il calcio<br />

italiano… e come nascondere la soddisfazione che<br />

colpisce dritta in fondo al cuore.<br />

Anche se la disciplina è diversa, il campionato<br />

è ancora un mondiale ed il colore della maglia è<br />

sempre azzurro.<br />

Bordeaux 2006, ovvero i 22° Campionati<br />

mondiali di tiro con armi ad avancarica, organizzati<br />

dal M.L.A.I.C. (Muzzle Loading Association<br />

International Comitee), ha significato anche<br />

questo: difendere ed onorare l’azzurro delle nostre<br />

maglie.<br />

Ventotto i paesi partecipanti in rappresentanza<br />

dei cinque continenti, con oltre 420 tiratori<br />

iscritti per le trentotto specialità sulle quali<br />

confrontarsi per contendersi il titolo di campione<br />

mondiale.<br />

La compagine nazionale italiana portava un<br />

buon numero di tiratori, ben 57, seconda solo alla<br />

nazione ospitante, la Francia, che ne schierava 67.<br />

Nota al merito della nostra nazionale la<br />

presenza del più giovane tiratore presente a questi<br />

mondiali: Ruben Scotti di soli 13 anni, ma figlio<br />

d’arte del più noto piattellista Andrea Scotti, già tre<br />

volte campione mondiale della specialità con fucile<br />

originale a luminello. Fidiamo sia un buon segnale<br />

di ringiovanimento!!!<br />

Ecco alcuni doverosi numeri di questo<br />

mondiale nel quale anche la nostra squadra<br />

nazionale, guidata dal presidente Giovanni Gentile<br />

e capitanata da Antonio Ferrerio, ha detto sicuramente<br />

la sua.<br />

Ed allora ecco il nostro medagliere finale:<br />

2 medaglie d’oro<br />

1 medaglia d’argento<br />

5 medaglie di bronzo<br />

Ottavo posto nella classifica per nazioni,<br />

davanti agli statunitensi che hanno la fortuna<br />

di pescare in un bacino d’utenza di circa 250.000<br />

praticanti. Sesti in quella a squadre con classifica<br />

che tiene conto di tutti i piazzamenti conseguiti<br />

dalla rappresentativa.<br />

pagina 4<br />

Italiani...campioni anche in tribuna<br />

con la coreografia più...festosa<br />

Occorre ora evidenziare, e con orgoglio,<br />

i due nuovi record mondiali fra i risultati della<br />

rappresentativa italiana.<br />

Nella specialità Forsyth (squadra di pistola<br />

replica a luminello) con 286 punti per merito<br />

del trio Lega - Mazzei – Lepore e nella specialità<br />

Lorenzoni replica (tiro a piattello con fucile a<br />

luminello) con i 47/50 piattelli di Moreno Boni<br />

che batte fra l’altro il precedente record, sempre<br />

italiano, di 46/50 detenuto dal fratello Fabio!<br />

Quindi Bordeaux 2006 ha certamente<br />

significato molto per l’avancarica italiana, gestita<br />

da anni e con crescente profitto dalla C.N.D.A.<br />

(Consociazione Nazionale degli Archibugieri).<br />

E questo di Bordeaux è stato l’ultimo<br />

appuntamento internazione dell’anno prima di<br />

Parma 2007, per il 12° Campionato Europeo di tiro<br />

con armi ad avancarica che la C.N.D.A. organizzerà<br />

il prossimo agosto nella città ducale.<br />

La voglia di ben figurare e conquistare allori<br />

è sempre stata ben presente nella squadra italiana<br />

che, dopo un primo giorno d’attesa, ha raccolto nei<br />

successivi giorni i propri risultati.<br />

Se ne sono accorti tutti, citiamo ad esempio<br />

quanto riportato sul sito web della federazione<br />

francese di tiro: “nos amis Italiens reprenant tous<br />

en chour leur hymne national.” (ovvero: i nostri<br />

amici italiani cantano tutti in coro il loro inno<br />

nazionale”)<br />

Antonio<br />

Ferrerio,<br />

il capitano,<br />

Giovanni<br />

Gentile,<br />

il Presidente,<br />

Rubens Scotti<br />

il più giovane<br />

tiratore del<br />

mondiale e<br />

portabandiera<br />

azzurro


pagina 5<br />

La prima buona notizia è infatti arrivata<br />

giovedì 10 Agosto, quando da subito correva voce<br />

tra le nostre file della prima medaglia aggiudicata<br />

a Carlo Arrigoni nella specialità Minié Replica dietro<br />

ai tiratori statunitensi e svizzeri.<br />

Il morale cominciava a risollevarsi. Poco<br />

dopo un’ulteriore bella notizia appariva sul<br />

tabellone delle classifiche: terzo posto alla squadra<br />

di Pauly (fucile militare originale a 100 metri)<br />

composta da Giuliana Casucci, Alberto Ferrerio,<br />

Graziano Cattaneo.<br />

Finiscono tutte le gare in programma per<br />

la giornata, ed alla fine viene premiata con un<br />

ulteriore terzo posto la squadra di Grand prix de<br />

Versailles formata da 6 concorrenti, 3 della sopra<br />

citata Pauly e 3 della squadra di Gustav Adolph<br />

(tiratori di miquelet originale): Sandro Circi, Antonio<br />

Valeri ed Alberto Ferrerio, qualificatisi quarti ad un<br />

solo punto dagli spagnoli.<br />

La nuova giornata dell’11 ha poi in serbo<br />

gare prestigiose con assegnazione dei titoli in<br />

Vetterli Originale e Replica per quanto riguarda<br />

l’arma lunga, e Kukenreuter Originale e Replica<br />

per l’arma corta.<br />

Nell’arma lunga viene schierata dal<br />

capitano italiano una formazione che, usufruendo<br />

del terzo posto in Vetterli Originale conseguito<br />

da Sergio Galli, vecchia colonna dell’avancarica<br />

italiana, affiancato a Gualtiero Nava ed al giovanissimo<br />

Alessandro Musolino, si aggiudica un’ulteriore<br />

medaglia di bronzo a squadre nella categoria<br />

Pforzheim.<br />

Conclusa la gara di Kukenreuter Originale e<br />

Replica l’attesa dei risultati ufficiali si fa spasmodica:<br />

ancora nelle mani del giudice, viene letta la<br />

classifica a squadre e l’Italia è prima, campione del<br />

mondo in Forsyth, grazie ai tiratori Alberto Lega,<br />

Jacques Mazzei e Marcello Lepore.<br />

Ma non è ancora finita: la nostra nazionale<br />

ha in serbo un altro colpo di coda.<br />

Dal piattello giunge la notizia più importante di<br />

tutta la trasferta francese: Moreno Boni è medaglia<br />

d’oro individuale in Lorenzoni Replica, stabilendo un<br />

nuovo record del mondo con 47/50 piattelli rotti, e<br />

la squadra denominata Batesville è seconda sul<br />

podio dietro ai francesi.<br />

A chiusura, sabato 12, le gare di contorno<br />

in divisa d’epoca hanno portato un ulteriore terzo<br />

posto in Gettysburg all’Italia grazie all’infaticabile e<br />

sempre presente Carlo Arrigoni.<br />

Durante lo svolgersi delle gare, il C.N.D.A.,<br />

nella persona del presidente Gentile, dei propri<br />

consiglieri e del capitano della formazione Ferrerio,<br />

ha letteralmente dato battaglia per tutto il torneo per<br />

far applicare e rispettare le norme del regolamento<br />

internazionale, soprattutto per quanto riguarda<br />

l’abbigliamento da tiro.<br />

Il tricolore di<br />

Casa Italia<br />

firmato da<br />

tiratori<br />

azzurri e da...<br />

sud africani,<br />

statunitensi,<br />

australiani,<br />

olandesi,<br />

austriaci...<br />

a riprova<br />

dell’affetto<br />

che la nostra<br />

nazionale si<br />

è conquistato<br />

anche a<br />

Bordeaux<br />

Ricorsi e proteste hanno caratterizzato la<br />

manifestazione, ma tutti i ricorsi presentati dalla<br />

compagine italiana sono stati accolti dalla<br />

commissione arbitrale internazionale.<br />

Abbiamo chiesto al presidente Gentile come<br />

riassumere questa trasferta mondiale: “Per quanto<br />

riguarda le prove sportive ci si attendeva qualcosa<br />

di più dall’arma corta, sempre stata la sicurezza<br />

del medagliere azzurro; questa volta invece ha ben<br />

figurato l’arma lunga portando in Italia il maggior<br />

numero di medaglie del bottino italiano.<br />

Ma la maggior soddisfazione è venuta dal<br />

settore del piattello che ha regalato all’Italia una<br />

medaglia d’oro individuale vedendo sul gradino<br />

più alto del podio Boni Moreno, nuovo primatista<br />

mondiale nella specialità Lorenzoni Replica.<br />

Fa ben sperare per il ringiovanimento delle<br />

file italiane la presenza del più giovane tiratore ai<br />

mondiali, Rubens Scotti al quale va il mio personale<br />

incoraggiamento al proseguimento dell’attività.<br />

Certo, con la filosofia del dopo, le medaglie<br />

azzurre per specialità a squadre potevano essere<br />

incrementate, ma il movimento italiano della<br />

avancarica non sfigura certo nei confronti delle<br />

formazioni mondiali e sopra tutto europee che<br />

saranno i prossimi avversari a Parma nel 2007.<br />

Altra grossa soddisfazione riguarda il nuovo<br />

peso tecnico e politico all’interno del M.L.A.I.C. La<br />

nostra confederazione ha ribadito con varie azioni<br />

della propria dirigenza la sua posizione, facendo<br />

capire che queste competizioni vanno affrontate<br />

con estrema onestà e grande spirito sportivo tra gli<br />

atleti dei vari paesi che prendono parte ad essa e<br />

nel pieno rispetto dei regolamenti.<br />

Ciò è stato recepito ed apprezzato dai<br />

rappresentanti del M.L.A.I.C. tant’è vero che per<br />

la prima volta, alla cerimonia finale di chiusura, il<br />

rappresentante dell’Italia sedeva al tavolo della<br />

presidenza con i paesi che “contano”, quali Germania,<br />

Francia, Inghilterra e Stati Uniti.”<br />

G. Z. G.


pagina 7<br />

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Chi non ha mai sognato di tenere fra le mani<br />

un Winchester a leva?.<br />

Molti dei miei felici ricordi di ragazzo sono<br />

delle interminabili cavalcate con la sfrenata fantasia di<br />

chi guardava, trasognato, i paesaggi che scorrevano<br />

dietro le scene dei film western, gli scontri con i<br />

“fuorilegge”, imitando le movenze del grande<br />

“Duke” in “Ombre Rosse” o in un “Dollaro d’onore”,<br />

con una inseparabile carabinetta ad aria “Diana”, che<br />

avevo elevato a rango di “Winchester”, costruendo, con<br />

la caparbietà di ragazzo, un accrocco sul ponticello<br />

del grilletto per simulare l’azione della leva.<br />

“Winchester”, una parola che è l’essenza<br />

stessa della leggenda americana.<br />

In questo articolo ci occuperemo della<br />

bellissima riproduzione del fucile Winchester mod.<br />

1892, versione “Take Down” (cioè smontabile) con<br />

canna ottagonale da 24”, certamente il modello più<br />

bello ed affascinante di tutta la produzione<br />

Winchester.<br />

L’arma è prodotta dalla fabbrica d’armi<br />

“Armi Sport” di Chiappa Silvia & C. di Azzano Mella<br />

(BS), che da molti anni realizza eccellenti<br />

riproduzioni di armi lunghe ad avancarica e<br />

retrocarica legate all’epopea del West. Armi che<br />

l’azienda esporta quasi esclusivamente negli Stati<br />

Uniti, dove sono commercializzate con la<br />

collaborazione e il marchio “Taylor & Co. Inc.”, uno<br />

dei maggiori sponsor del CowBoy Action Shooting,<br />

circuito di centinaia di gare ideate dalla Single<br />

Action Shooting Society, che conta più di 40.000<br />

iscritti.<br />

La bellezza, la fedeltà ma soprattutto la<br />

precisione e la robustezza delle riproduzioni<br />

nel catalogo della Armi Sport (i fucili Spencer, gli<br />

Sharps e i Kentuky, ecc.), è tale che in pochi anni<br />

l’azienda di Azzano Mella (BS) ha esportato negli<br />

soli States oltre 80.000 pezzi.<br />

Un po’ di storia legata al Winchester<br />

pagina 8<br />

OLD WEST SHOOTING SOCIETY<br />

ASSOCIAZIONE DI TIRO WESTERN ITALIANA<br />

www.owss.it<br />

FASCINO INTRAMONTABILE<br />

Testo di Marte ZANETTE - Foto di Gianni D’AFFARA<br />

La bella riproduzione del Winchester mod. 92 “Take<br />

Down” della “Armi Sport”, assieme ad un fodero da<br />

trasporto artigianale, opera dello scrivente, sullo<br />

stile dei trapper e degli indiani delle pianure.<br />

Tutto ebbe inizio quando Walter Hunt<br />

brevetto un particolare proiettile, il “Rocket Ball”, ed<br />

assieme a Jennings Lewis, nel 1849, realizzò un suo<br />

bizzarro fucile denominato “volitional repeater”<br />

(ripetitore a volontà).<br />

Da questo iniziale progetto l’ingegno di<br />

armaioli ha permesso l’ideazione meccanica di armi<br />

che hanno fatto, nel bene e nel male, la storia del<br />

West (e degli Stati Uniti): Smith&Wesson, Volcanic,<br />

l’Henry, per finire con il Winchester.<br />

Chi avrebbe mai immaginato quanta strada<br />

avrebbe fatto nel campo delle armi l’allora piccolo<br />

industriale che fabbricava camice: Oliver F.<br />

Winchester e che risiedeva a New Haven. Il suo fiuto<br />

per gli affari e l’incontro, quando era a capo della<br />

New Haven Arms Company, con l’armaiolo inventore<br />

B. Tyler Henry, e successivamente con John Moses<br />

Browning, quando la ditta aveva già assunto la sua<br />

denominazione ufficiale di “Wincheseter Repeating<br />

Arms Co.” hanno permesso la nascita e la vita<br />

all’intramontabile mito della Winchester.<br />

Tutto prende il via nel decennio 1850-1860,<br />

per soddisfare la generale richiesta di armi che<br />

fossero in grado di sparare con una elevata capacità<br />

di tiro e procedette su due strade parallele: una<br />

culmina con la realizzazione nel 1860 del fucile<br />

Spencer nella sua forma più perfezionata, che ebbe<br />

comunque vita breve. Era fornito di un magazzino<br />

tubolare posto sul calcio. L’otturatore era schematizzabile<br />

su un settore circolare, in grado di ruotare avanti e<br />

indietro, manovrato da una leva che costituiva il<br />

prolungamento del ponticello del grilletto. Ebbe<br />

come già detto vita breve in quanto non poteva<br />

utilizzare che munizioni di limitata lunghezza e di<br />

scarsa potenza.<br />

L’altra strada intrapresa è segnata dalla<br />

realizzazione del fucile Henry. Basato sulla meccanica<br />

del sistema Volcanic, brevetto che apparteneva dal<br />

1854 a H. Smith e D.B. Wesson che avevano realizzato<br />

una ingombrante pistola a ripetizione, prodotta<br />

inizialmente sotto il marchio “Smith & Wesson”<br />

(precedente alla fondazione della omonima grande<br />

casa di Springfield) e poi sotto il marchio Volcanic,<br />

dal 1854 al 1860. La produzione della Volcanic era<br />

stata affidata ad una impresa fondata per lo scopo<br />

e denominata appunto Volcanic Arms Company, con<br />

sede e stabilimento e New Haven, Connecticut.<br />

Difficoltà finanziarie portarono la cessione<br />

totale dell’azienda nel 1857 ad uno dei soci, per<br />

l’appunto a Oliver Fisher Winchester, che nel 1866


pagina 9<br />

ne cambiò la denominazione in “Winchester Repeating<br />

Arms Company”.<br />

La chiara esigenza di sviluppare un’arma<br />

che in pieno rispondesse alle richieste di mercato,<br />

ciò di un pratico fucile a ripetizione e l’evidente<br />

validità del sistema Volcanic indussero a studiarne una<br />

forma evoluta e perfezionata. Gli studi culminarono<br />

appunto con la realizzazione del fucile Henry, merito<br />

indiscusso che va riconosciuto a B. Tyler Henry, che<br />

era stato fin dall’inizio addetto alla supervisione<br />

della produzione delle armi basate sul sistema<br />

Volcanic, cioè a leva.<br />

Sotto la generica denominazione di meccanismo<br />

a ripetizione a leva si raggruppano tutti quei sistemi<br />

nei quali la sequenza delle operazioni di apertura e<br />

chiusura dell’otturatore nonché di espulsione del<br />

bossolo spento, prelevamento della nuova cartuccia<br />

dal serbatoio o magazzino e della successiva<br />

introduzione della stessa in camera di cartuccia,<br />

viene effettuata agendo su una leva che, nella<br />

totalità delle realizzazioni pratiche, costituisce<br />

anche il prolungamento del ponticello del grilletto.<br />

La chiusura del sistema Henry, è basata<br />

sull’impiego di un arco a tre cerniere e, precisamente,<br />

sulla nota caratteristica fisica di esso, di costituire,<br />

allorchè le tre cerniere sono allineate, un solido che<br />

può essere caricato di punta.<br />

Il sistema fu un seguito sfruttato, con il<br />

procedere dello sviluppo delle armi automatiche, da<br />

molte famiglie di armi, tra le quali ricordiamo per<br />

importanza storica Borchardt - Luger e la famiglia<br />

delle mitragliatrici Maxim.<br />

I fucili basati sul sistema Henry furono<br />

prodotti ininterrottamente dal 1860 al 1919. Il<br />

modello originale, raggiunta la sua forma e meccanica<br />

migliore nel 1862, fu prodotto senza modifiche di<br />

rilievo fino al 1866, anno in cui apparve sul mercato,<br />

migliorato da uno sportellino laterale, con chiusura<br />

a molla (ideato da N. King), per il caricamento delle<br />

cartucce nel serbatoio tubolare, ricevendo la<br />

denominazione ufficiale di “Winchester modello<br />

1866”, ma conosciuto da tutti con il suo nomignolo<br />

“Yellow Boy – ragazzo giallo”, come lo soprannominarono<br />

subito per la sua brillante cartella di culatta<br />

in ottone.<br />

Disegno in sezione<br />

della meccanica<br />

del sistema Henry,<br />

applicata al<br />

Winchester<br />

mod. 1873.<br />

L’allineamento<br />

dei tre punti A – B e C<br />

determinava la chiusura,<br />

secondo il noto principio dell’arco<br />

a tre cerniere, che,<br />

quando allineate,<br />

formano un solido che può<br />

essere caricato di punta.<br />

La versione originale del fucile Henry è il<br />

successivo mod. 1866 erano però costruiti per l’impiego<br />

di cartucce a percussione anulare. La rivoluzione del<br />

sistema arriva con il mod. 1873, destinato con la<br />

sua versione cal. 44 W.C.F. (Winchester Center Fire)<br />

e denominata anche 44/40, a restare in produzione<br />

fino al 1919. Rappresenta la naturale evoluzione<br />

tecnica del mod. 1866, relativamente al sistema di<br />

percussione e una indubbia struttura d’insieme più<br />

robusta, proporzionata alle cartucce più potenti<br />

impiegate.<br />

Il successivo mod. 1876 non è che un<br />

derivato del mod. 1873 in grado però di impiegare<br />

cartucce più lunghe e potenti, caratterizzato quindi<br />

da una maggiore robustezza e da un meccanismo di<br />

ripetizione più lungo.<br />

La richiesta di munizioni sempre più potenti<br />

all’inizio del decennio 1880-1890 mostrò comunque<br />

i limiti del sistema Henry e la conseguente necessità<br />

di sviluppare sistemi di chiusura che fossero in<br />

grado di impiegate le nuove e più potenti munizioni,<br />

mantenendo comunque la semplicità e la praticità<br />

d’uso che caratterizzava i modelli basati sul sistema<br />

Henry.<br />

La svolta si ebbe con la collaborazione tra<br />

Winchester e i fratelli Browning (John M. Browning<br />

e Matthew S. Browning) che nel 1884 risolsero il<br />

problema della chiusura in maniera diversa dal<br />

sistema Henry.<br />

Il sistema Browning prevede che un robusto<br />

otturatore prismatico scorra all’interno della culatta,<br />

compiendo le usuali operazioni di estrazione ed<br />

introduzione nella camera di scoppio della cartuccia,<br />

presentata in posizione da un opportuno meccanismo<br />

di sollevamento. Il movimento di scorrimento viene<br />

controllato dall’estremità anteriore della leva di<br />

comando, sempre formata dal prolungamento del<br />

ponticello del grilletto. La chiusura è determinata da<br />

un robusto chiavistello a scorrimento verticale, che<br />

scorre in due solchi ricavati nel vivo delle pareti laterali<br />

della scatola di culatta; spinto verso l’alto ed ivi<br />

bloccato dalla leva di comando, blocca a sua volta<br />

solidamente l’otturatore, contrastandone il moto<br />

retrogrado che gli viene impresso dalla pressione<br />

dei gas prodotti dalla carica al momento dello sparo,<br />

trasmessa attraverso il fondello del bossolo.<br />

Disegno<br />

dell’azione,<br />

aperta e chiusa,<br />

del sistema<br />

Browning nel<br />

Winchester mod.<br />

1892.<br />

A differenza del<br />

sistema Henry,<br />

la chiusura è<br />

determinata da<br />

un robusto<br />

chiavistello,<br />

solidale alla leva<br />

di comando,<br />

che blocca<br />

l’otturatore.<br />

Dalla collaborazione soprattutto tra il<br />

grande J. M. Browning e la “Winchester” nacquero<br />

gli intramontabili Winchester mod. 1886, 1892<br />

(copia meccanica del mod. 1886 ma in scala ridotta<br />

per l’uso di munizioni più corte), 1894 e 1895, oltre<br />

ad altri progetti per carabine e fucili a pallini a<br />

pompa, con otturatore e un fucile a leva a pallini,<br />

molti dei quali ancora in produzione.<br />

Ma, bando alle chiacchere, è ora di esaminare<br />

e provare questa bellissima realizzazione, frutto<br />

continua a pag. 10


dell’ingegno, della passione e della capacità delle<br />

nostre aziende.<br />

L’arma degli sceriffi, dei fuorilegge, dei cacciatori e<br />

trapper, ma sopratutto dei pionieri.<br />

Componenti e meccanica<br />

Tutte le parti meccaniche sono ricavate dal<br />

pieno, con lavorazioni in macchine a controllo numerico,<br />

da pezzi forgiati a in atmosfera controllata e barre<br />

d’acciaio C40 (canna, castello di culatta, otturatore<br />

e parti meccaniche interne) e acciaio 38 NiCrMo4<br />

per il percussore e la minuteria.<br />

L’uso di macchine a controllo numerico e il<br />

sapiente utilizzo dell’elettroerosione su parti che i<br />

normali utensili renderebbero difficili da riprodurre<br />

con le medesime quote, permettono alti standard<br />

qualitativi.<br />

Il pezzo forgiato, a temperatura controllata, e il<br />

castello di culatta ricavato.<br />

Il robusto otturatore prismatico scorre<br />

all’interno della culatta ed in asse con la canna,<br />

compiendo le usuali operazioni di estrazione ed<br />

introduzione nella camera di scoppio della cartuccia,<br />

che viene presentata in posizione da un opportuno<br />

meccanismo di sollevamento.<br />

l’otturatore in fase di lavorazione e finito, montato<br />

sull’arma.<br />

pagina 10<br />

Il movimento di scorrimento viene controllato<br />

dall’estremità anteriore della leva di comando,<br />

formata dal prolungamento del ponticello del grilletto.<br />

La chiusura è determinata da un robusto chiavistello,<br />

composto da due sezioni, che scorrono in verticale,<br />

in appositi solchi ricavati nel vivo delle pareti laterali<br />

della scatola di culatta e sullo stesso otturatore;<br />

spinti verso l’alto ed ivi bloccati dalla leva di comando,<br />

bloccano a loro volta solidamente l’otturatore,<br />

contrastandone il moto retrogrado che gli viene<br />

impresso dalla pressione dei gas prodotti dalla carica<br />

al momento dello sparo, trasmessa attraverso il<br />

fondello del bossolo.<br />

Il chiavistello<br />

di chiusura<br />

dell’otturatore<br />

è solidale alla<br />

leva di comando.<br />

Sull’otturatore<br />

arretrato si notano<br />

le sedi<br />

di alloggiamento<br />

del chiavistello<br />

che bloccherà<br />

saldamento<br />

l’otturatore<br />

La bella canna ottagonale da 24” (609 mm),<br />

prodotta nello stesso stabilimento di Azzano, è<br />

ricavata da barre d’acciaio C40 con il sistema per<br />

imbottitura a freddo.<br />

La camera di cartuccia e il vivo di culatta si<br />

presentano ben lavorati. La rigatura dell’anima di canna<br />

è a sei righe destrosse con un passo di 406 millimetri<br />

(1/16”) per il cal. 45 L.C. (914 mm. invece il passo di<br />

rigatura per il cal. 44/40, mentre per il cal. 32 H&R<br />

Mag. il passo ritorna a 406 mm.). La rigatura è<br />

ricavata per “ogivatura”, con l’ausilio di una moderna e<br />

potente macchina. Il diametro di foratura (c.d. calibro<br />

balistico) delle canna è di 11,23 millimetri (.442<br />

centesimi di pollice). Il calibro effettivo ai vuoti risulta,<br />

dopo il passaggio all’ogivatura, di 11,43 millimetri<br />

(.450 centesimi di pollice) in entrambi i casi con<br />

tolleranze di +0,02/0,03 centesimi di millimetro,<br />

come previsto dalle severe norme C.I.P.<br />

Curato il vivo di volata, segno dell’attenzione<br />

posta nella lavorazione.<br />

La volata della canna, nella foto<br />

senza il serbatoio, con il massiccio mirino.


pagina 11<br />

Il mirino è del tipo “sharps blade” (come<br />

insistentemente richiesto dai tiratori americani)<br />

e inserito a coda di rondine con possibilità di<br />

regolazione in deriva allentando un’apposita vite. Il<br />

gruppo, a mio avviso, risulta un po’ sovradimensionato.<br />

La tacca di mira, inserita a coda di rondine,<br />

anche questa bloccata con una vite, è del tipo<br />

classico ”carbine rear sigth” (per i più esigenti, in<br />

futuro, ci sarà la possibilità di avere anche le altre<br />

classiche tacche di mira “Winchester” con relativi<br />

mirini), e prevede la possibilità di alzo da 50 a 300<br />

yards.<br />

L’arma di questo servizio è uno dei 20<br />

esemplari prodotti per la casa americana in cal. 45<br />

Colt.<br />

Svitando il lungo serbatoio, agendo su di<br />

una apposita leva a baionetta, posizionata<br />

all’estremità del serbatoio stesso, è possibile<br />

dividere e separare velocemente i due insiemi: a)<br />

canna-serbatoio – astina; b) calciatura – castello di<br />

culatta-otturatore.<br />

I due insiemi<br />

separati e il<br />

particolare<br />

della leva di<br />

smontaggio<br />

posizionata<br />

all’estremità<br />

del serbatoio<br />

Il “musone” di supporto della canna alla<br />

culatta, che si innesta in questa con una vite a<br />

baionetta, consente, togliendo il puntalino e l’astina,<br />

di agire su tre viti; queste opportunamente avvitate,<br />

permettono di recuperare il gioco fra culatta e canna<br />

stessa, in caso non ci sia più il corretto bloccaggio<br />

fra i due insiemi a causa dell’intenso uso dell’arma.<br />

Particolare<br />

dell’attacco<br />

a vite<br />

a baionetta<br />

della canna<br />

con il<br />

“musone”<br />

di supporto<br />

alla culatta.<br />

Tutte le viti e le minuterie (prodotte sempre<br />

dalla stessa azienda) sono temperate, quindi levigate<br />

e lucidate alla porcellana e successivamente<br />

brunite. Questo, oltre a garantire una lucentezza e<br />

una durezza superficiale notevole, permette di<br />

evitare, nel caso delle viti, la fastidiosa e poco<br />

estetica slabbratura del taglio della vite stessa, cosa<br />

non da sottovalutare per gli smanettoni come me<br />

che non si ritengono soddisfatti se non smontano<br />

un’arma fino all’ultima vite.<br />

La leva di armamento, che presiede a tutti i<br />

movimenti dell’otturatore, presenta un’azione dolce e<br />

senza alcun intoppo per tutte le azioni di caricamento,<br />

espulsione del bossolo spento, elevazione e inserimento<br />

di una nuova cartuccia in camera.<br />

La cartuccia sollevata dall’elevatore, pronta per<br />

essere introdotta in camera di cartuccia.<br />

Agevole l’inserimento delle cartucce attraverso<br />

lo sportellino, ricavato sul lato destro della cartella<br />

di culatta, che presenta spigoli ben curati, con una<br />

molla di adeguata elasticità.<br />

la cartuccia mentre viene introdotta attraverso lo<br />

sportellino “King”.<br />

L’arma può contenere nella versione con<br />

canna da 24” dodici cartucce. Non si è trovata alcuna<br />

difficoltà ad inserire l’ultima cartuccia nel serbatoio.<br />

Di noce i legni del calcio e dell’astina, con<br />

belle venature che, sapientemente lucidati ad olio ed<br />

uniti alla brillantezza della tartarugatura, rendono<br />

l’arma, se possibile, ancora più affascinante.<br />

La bellissima realizzazione<br />

di Chiappa. Si accompagna<br />

proprio bene alla S.A. 1873<br />

“Frontier six-shooter”<br />

inox di Pietta.<br />

Anche questa in cal. .45 Colt.<br />

continua a pag. 12


La cartuccia<br />

La cartuccia cal. 45 Colt o Long Colt è stata<br />

realizzata dalla casa di Hartford nel 1873 per essere<br />

destinata al nuovo revolver Colt mod. 1873 S.A.<br />

Army, ribattezzato subito “Pacemaker” o “Frontier<br />

Six-shooter” o ancora “Equalizer”. L’arma e la<br />

munizione furono adottate nel 1875 dall’Esercito<br />

U.S.A. dove rimase in servizio fino al 1892, quando<br />

avvenne la sostituzione con i nuovi revolver dal<br />

tamburo ribaltabile lateralmente e dalla munizione<br />

.38 Long Colt (con la guerra ispano-americana e<br />

l’insurrezione nelle Filippine comunque gli Stati Uniti<br />

si accorsero dell’errore di aver pensionato troppo<br />

presto la .45 e le truppe impegnate nei combattimenti<br />

richiesero in fretta delle armi in calibro 45 LC<br />

dato che il .38 Colt si era dimostrato troppo poco<br />

efficace).<br />

Originariamente caricata con 2,6 grammi<br />

(40 grani; da qui anche l’altra denominazione, in<br />

verità poco usata, 45/40 ) di polvere nera FFG ed un<br />

proiettile da 16,5 grammi (255 grani) di piombo,<br />

che sviluppava all’incirca 250 metri al secondo alla<br />

bocca del revolver d’ordinanza con canna da 7,5“.<br />

Il successivo caricamento con polveri infumi ha<br />

permesso di innalzare la velocità a oltre 280 metri<br />

al secondo.<br />

Prodotta e ricaricata con proiettili di ogni<br />

forma e peso, il migliore, per resa balistica, rimane<br />

però il classico proiettile “round nose” di piombo o<br />

ramato, con la punta leggermente appiattita, da<br />

255 grani.<br />

Dotata di una precisione intrinseca notevole<br />

e di un eccellente potere d’arresto (determinato<br />

dalla caratteristica deformazione a forma di fungo<br />

“mushrooming”), è stata una delle cartucce più<br />

popolari fra gli uomini della frontiera ed è tuttora,<br />

dopo oltre 130 anni, una diffusissima cartuccia fra<br />

gli appassionati di revolver di grosso calibro. Molti<br />

ricaricatori, con rivoltelle di moderna costruzione,<br />

sono capaci di ottenere prestazioni balistiche quasi<br />

paragonabili al .44 Mag.<br />

Le difficoltà maggiori nella ricarica di una<br />

cartuccia come il .45 Colt risiede nel fatto che il<br />

bossolo è molto capiente, specie per le polveri infumi<br />

moderne. Bisogna quindi trovare delle polveri che<br />

abbiano una densità volumetrica ottimale, capaci<br />

cioè di sfruttare al massimo il grande volume della<br />

camera a polvere del bossolo.<br />

Il bossolo cilindrico, di tipo rimmed, ha una<br />

lunghezza massima di 32,64 mm., con collo e testa<br />

di 12,18 mm. diametro, mentre il collarino è di<br />

13,00 mm. di diametro. La sede per l’innesco è di<br />

tipo boxer (Large Pistol). La lunghezza massima<br />

della cartuccia, con il proiettile da 255 grani, è di<br />

40,64 mm. (misure CIP).<br />

La munizione sta vivendo una nuova<br />

giovinezza con le gare del circuito western, sia negli<br />

States che in altri paesi del mondo.<br />

Le prove a fuoco<br />

pagina 12<br />

Il replica “Winchester” 92 T.D. di Armi Sport-<br />

Chiappa e la “Six-shooters” di Pietta con un’eccellente<br />

realizzazione di una lama in stile “bowie” delle<br />

coltellerie Fox. Strumenti “inseparabili” per qualsiasi<br />

pioniere, cacciatore, fuorilegge o sceriffo.<br />

Ho provato l’arma sulla distanza di 50 – 100<br />

e 150 metri, con cartucce ricaricate con le stesse<br />

polveri e le cariche che normalmente uso nelle mie<br />

“Six-shooter”, con canna da 4 3/ 4”.<br />

Le cartucce preparate per la prova, le palle usate e<br />

alcuni bossoli di risulta<br />

Ecco il responso del cronografo (piazzato a<br />

1,50 mt. dalla volata) e i risultati di tiro.<br />

Tipo Palla Peso Tipo Polvere Dose Vel. Ft/sec Vel. Mt/sec E. Kg./m.<br />

Target Bullet Grs.<br />

L RNFP<br />

Dia .452”<br />

250 Rex Gialla 6,4 931 283,7 66,45<br />

“ “ Winch. 231 7,6 1059 322,7 86,11<br />

“ “ Accurate N. 2 7,2 1084 330,4 90,13<br />

NordWest Bullet Grs.<br />

LSWC R<br />

Dia .454”<br />

255 Accurate N. 2 7,0 1065 324,6 88,60<br />

Le cartucce ricaricate con la polvere<br />

Accurate N.2 (la polvere da noi si trova con la<br />

denominazione Lovex D032) e inneschi LP Fiocchi si<br />

sono rivelate estremamente costanti. Lo scarto fra il<br />

valore più alto e quello più basso è stato di soli 9<br />

piedi.<br />

Per le polveri Winchester 231 e Rex Gialla<br />

ho usato invece inneschi LP Winchester.<br />

Per tutte le ricariche bossoli RP.<br />

I bossoli di risulta, che presentano un<br />

percussione centrata e potente, non hanno<br />

evidenziato segni anelastici apprezzabili.


pagina 13<br />

Ecco i valori per le stesse cartucce con il mio<br />

revolver S.A.A. 1873 inox di “Pietta”, con canna da<br />

4 3/ 4”<br />

Tipo Palla Peso Tipo Polvere Dose Vel. Ft/sec Vel. Mt/sec E. Kg./m.<br />

Target Bullet Grs.<br />

L RNFP<br />

Dia .452”<br />

250 Rex Gialla 6,4 752 229,2 43,37<br />

“ “ Winch. 231 7,6 812 247,4 50,57<br />

“ “ Accurate N. 2 7,2 866 263,9 57,52<br />

NordWest Bullet Grs.<br />

LSWC R<br />

Dia .454”<br />

255 Accurate N. 2 7,0 843 256,9 55,50<br />

Rosata di 10 colpi ottenuta a 50 metri su<br />

bersaglio internazionale di pistola libera.<br />

Rosata di 10 colpi ottenuta a 100 metri.<br />

Rosata di 10 colpi ottenuta a 150 metri.<br />

Ho inserito le rosate ottenute con la cartuccia<br />

ricaricata con la polvere Accurate N.2, e la palla da<br />

250 grani della Target Bullet trafilata a .452”, in<br />

quanto si è dimostrata la munizione più costante,<br />

per risultati di tiro e per dati al cronografo.<br />

Con uno studio e una ricerca diversa per<br />

quanto attiene le polveri, il tipo di palla e il suo<br />

diametro di trafilatura, si potranno certamente ottenere<br />

risultati migliori; quelli ottenuti li ritengo comunque<br />

di tutto rispetto per un’arma non specificatamente<br />

dedicata al tiro di precisione.<br />

La tacca di mira ed il mirino montati sul<br />

fucile non sono certo ideali per tale scopo. A 100 e<br />

a 150 metri il mirino copre completamente il<br />

barilotto nero ed è veramente difficile collimare<br />

sempre allo stesso punto.<br />

Gli organi di mira si sono dimostrati però più<br />

che soddisfacenti per il tiro di puro rilassamento<br />

(il classico “pliking” o caccia al barattolo); sono<br />

ritornato ragazzino e mi sono divertito come non<br />

mai a far saltare barattoli di tutti i tipi, come fossero<br />

famosi fuorilegge ed io uno sceriffo indomito, come<br />

quelli interpretati dal grande “Duke” (John Wayne)<br />

con il suo inseparabile Winchester mod. 92.<br />

Le foto dell’arma sono state realizzate con<br />

l’impareggiabile aiuto di Gianni D’AFFARA, vero<br />

maestro-artista della fotografia, che da molti anni<br />

collabora con tutte le più famose aziende del settore<br />

coltelleria di Maniago (PN) per la creazione dei loro<br />

cataloghi. Gianni ha al suo attivo anche molte<br />

pubblicazioni di foto artistiche, con incantevoli sfondi<br />

di particolari “location” della bella terra friulana.<br />

Per concludere<br />

La crescita entusiasmante che sta avendo anche in<br />

Italia il tiro western si avvantaggerà senz’altro di<br />

questa bella realizzazione, che per lavorazione e<br />

qualità non ha nulla da invidiare all’originale. Ho<br />

continua a pag. 14


avuto modo di esaminare un originale mod. 92 nella<br />

versione non “Take Down”, e devo dire onestamente<br />

che la copia è, se possibile, più bella e curata. Se<br />

non altro ha materiali più moderni e lavorazioni con le<br />

tolleranze date dagli innovativi macchinari a controllo<br />

numerico; credo che questo sia certamente un<br />

punto a favore.<br />

In Italia troverà senza dubbio seguito tra i<br />

tiratori del Cow-boy Action Shooting, sempre più<br />

numerosi ma esigenti in fatto di realizzazioni.<br />

A questo proposito anticipo ai lettori la nascita<br />

di una nuova associazione, aperta a tutti gli<br />

appassionati di tale disciplina; si chiamerà “Old West<br />

Shooting Society” e sullo stile della grande<br />

associazione americana “Single Action Shoting<br />

Society”, organizzerà gare di Cow-boy action shooting.<br />

Scheda tecnica dell’arma<br />

pagina 14<br />

L’Old West Shooting Society nasce per<br />

preservare e promuovere lo sport del Cow-boy<br />

Action Shooting, sport multifacciale, amatoriale in<br />

cui i contendenti gareggiano con armi tipiche del<br />

periodo del Vecchio West: revolvers a singola<br />

azione, fucili o carabine a leva, fucili giustapposti,<br />

fucili a pompa anteriori al 1899. Le gare di C.A.S.<br />

sono tutte ambientate e caratterizzate dall’ “Old<br />

Style“. E’ stato messo a punto anche un vero<br />

è proprio regolamento per uniformare gare, armi e<br />

modalità.<br />

Sono certo quindi che questa arma, come<br />

altre che vedranno la luce sia in casa Chiappa-Armi<br />

Sport che in altre aziende troveranno sempre ampi<br />

consensi fra i numerosi tiratori che frequenteranno<br />

poligoni e campi di tiro.<br />

Costruttore: “Armi Sport - Armi Chiappa” di Chiappa Silvia & C. snc<br />

Via Milano, 2 – 25020 Azzano Mella (BS)<br />

tipo arma: fucile a ripetizione manuale a leva<br />

modello: 1892 Take Down<br />

calibro: .45 Colt (disponibile anche in cal. 44/40 WCF, .38 Sp/.357 Mag.)<br />

canna: ottagonale da 24” pollici (609 mm.)<br />

(disponibile anche con canna da 20”, ottagonale, e da 20” tonda, vers. carabina)<br />

rigature: 6 rigature con passo costante di 406 mm. (1/16 pollici) per il .45 Colt<br />

sistema percussione: indiretto a mezzo cane esterno su percussore flottante<br />

scatto: ad azione singola<br />

alimentazione: serbatoio contenente 12 cartucce<br />

estrattore: ad unghia solidale all’otturatore<br />

mire: tacca di mira tipo ”carbine rear sigth” e mirino di tipo “sharps blade”<br />

(saranno disponibili anche altre tacche di mira e mirini, stile Winchester)<br />

lunghezza totale: 1060 millimetri (ingombro di 609 millimetri quando smontato)<br />

materiali: acciaio C40 e C38 NiCrMo4<br />

finiture: tartarugatura (castello, leva comando, cane, grilletto, calciolo e puntalino<br />

dell’astina) brunitura nera lucida per canna, serbatoio, otturatore, viti e minuterie<br />

calcio e astina:<br />

prezzo indicativo<br />

in noce lucidati ad olio<br />

al pubblico: 1.100,00 euro nella versione Take Down e 930,00 euro per la versione<br />

normale (più che onesto il prezzo in rapporto alla qualità)<br />

numero di catalogo: 14754<br />

OLD WEST SHOOTING SOCIETY<br />

ASSOCIAZIONE DI TIRO WESTERN ITALIANA<br />

www.owss.it


pagina 15<br />

HUSQVARNA: UNA ANTICA<br />

FABBRICA D’ARMI, ORA MUSEO<br />

Nel viaggio di ritorno dalle mie vacanze in<br />

Svezia, passando per Jönköping, mi sono fermata<br />

a Husqvarna. Avevo già visitato il museo di armi<br />

di questa città, qualche anno fa, ed ora l’ho trovato<br />

molto cambiato, più grande, disposto in altri locali,<br />

e che comprende tutta la produzione Husqvarna,<br />

oltre alle armi anche macchine da cucire, cicli,<br />

moto, stufe, elettrodomestici, etc.<br />

Molte più armi sono ora esposte nel vecchio<br />

magazzino delle polveri, prevalentemente armi<br />

lunghe da caccia…. ma vediamo la storia di questa<br />

fabbrica!<br />

Da secoli in questo luogo l’acqua scende<br />

da un’altezza di 116 metri, con grande fragore<br />

prima di gettarsi nella calma del Lago Vättern.<br />

Fin dal Medio-Evo si pensò di sfruttarne la<br />

forza costruendo mulini per far girare le ruote di<br />

pietra delle macine. Dove ora sorge Husqvarna vi<br />

era un castello: Rumlaborg e il fiume si chiamava<br />

Humblaruma. Il castello aveva i suoi mulini ed esterno fabbrica<br />

era popolarmente chiamato la casa del mulino<br />

ovvero Hus (casa) qvarn (mulino) e anche il fiume divenne il fiume della casa mulino ovvero<br />

Husqvarna river.<br />

Documenti parlano di mulini fin dal XV e<br />

XVI secolo, nel 1630 re Gustavo II Adolfo ne<br />

fece costruire uno grande tanto che in uno, due<br />

anni produsse gli ingredienti per circa 6.735 Kg<br />

di polvere da sparo e sopravvisse per 150 anni,<br />

nonostante qualche grossa esplosione, dovuta<br />

all’energia statica, (che allora non era conosciuta<br />

e quindi non si poteva prevedere).<br />

Il 27 aprile del 1689 il re Carlo XI firmò<br />

il documento con cui si permetteva la costruzione<br />

di un mulino per fabbricare le canne dei<br />

moschetti ed altri componenti di armi da fuoco.<br />

Problemi non mancarono: ogni tanto gli<br />

impianti venivano allagati dalla piena del fiume,<br />

nei periodi di secca i lavori dovevano essere<br />

sospesi, in tempo di pace mancava lavoro….ma<br />

nel XVII secolo si decise l’installazione di un<br />

campo mobile d’artiglieria con una guarnigione<br />

interno museo<br />

militare permanente e nella metà di questo secolo<br />

la Svezia divenne una delle maggiori potenze in<br />

Nord Europa e riprese a lavorare a piena forza.<br />

Dopo la morte di Carlo XII nel 1718 seguì un<br />

lungo periodo di pace e la fabbrica subì gravi<br />

danneggiamenti, tanto che la Corona non poteva<br />

sostenere le spese per riparare i danni che l’acqua<br />

aveva prodotto sulle 30 case costruite nel 1702,<br />

così la cedette alla famiglia Ehrenpreus che però si<br />

impegnava a dare alla Corona un certo numero<br />

di armi all’anno a prezzo stabilito. Il vecchio<br />

villaggio fu demolito e sorse un nuovo quartiere<br />

a Smedbyn dove sorsero 6 nuove costruzioni nel<br />

1757 e altre due furono completate nel 1772.<br />

Ma lo stesso anno un violento incendio<br />

creò gravi danni, ben 495 vetri piombati furono<br />

sostituiti…tutti i tetti tranne uno furono<br />

fortemente danneggiati.<br />

A cura di Paola Andrean Serafini<br />

300 anni della Husqvarna<br />

continua a pag. 16


archibugio a ruota<br />

archibugi a miccia e a pietra del '600<br />

fucile del 1876 cal 12x 65 sistema a chiave di serpente<br />

pagina 16<br />

fucile modello 1831<br />

fucile modello 1836


pagina 17<br />

Il Jiubileum 1989<br />

particolare del<br />

ponticello del<br />

Jubileum con<br />

placchetta 300<br />

anni<br />

fucile a pietra del 1735<br />

particolare canne<br />

del Jibileum<br />

modello speciale del 1888 calibro 12x65 modello speciale Remington 1870 calibro 12x65<br />

continua a pag. 18


pagina 18<br />

Un altro incendio, ben più violento ci fu<br />

il 2 aprile del 1792, questa volta saltarono in<br />

aria 34.000 kg. di polvere e non fu l’ultimo! Così<br />

si decise di spostare la produzione di polvere da<br />

sparo nella Svezia centrale, a Dalarna, nel<br />

Monastero di Husby.<br />

Dopo 150 anni, il 23 maggio del 1796, il<br />

tum-tum del martello delle polveri smise di<br />

battere a Husqvarna.<br />

Durante le prime due decadi dell’800 l’ultimo<br />

erede della famiglia Ehrenpreus si trovò in gravi<br />

ristrettezze e propose alla Corona di riprendere<br />

in mano la proprietà, ma dato il rifiuto, decise<br />

di metterla all’asta. Nel dicembre del 1819 fu<br />

pistola calibro 6 lunga 32 cm peso 500 gr.<br />

acquistata dal Colonnello Gustaf Sture e da sua<br />

cognata, Beata Sture i quali trovarono la fabbrica in uno stato pietoso e non fu il colonnello ad<br />

occuparsi direttamente della fabbrica ma uno staff di nobili militari.<br />

Il colonello Sture fondò la prima scuola di Husqvarna, nel 1822 e fu usata una costruzione di<br />

pietra del 1701 che fu un magazzino delle polveri poi usata anche come chiesa. Ma il lavoro<br />

cominciò a scarseggiare e gli artigiani che costruivano i pezzi a mano continuarono a farlo e<br />

scambiando tra loro i componenti assemblavano così armi che poi vendevano direttamente.<br />

Morto il colonello Sture nel 1841, la fabbrica divenne una società ad opera di Hugo Tamm dal<br />

1867 col nome di Husqvarna Small Arms Co. Fu però seguita dal suo lontano parente Wilhelm<br />

Tamm, il quale molto fece per gli abitanti del posto: costruì scuole, garantendo ai lavoratori cure<br />

mediche e farmaci gratuiti, ed istituendo uno schema pensionistico in parte ancora funzionante.<br />

Riorganizzò il lavoro trasformando la piccola fabbrica in un’industria largamente efficiente in<br />

cui lavoravano 1517 persone (contro le 180 che aveva trovato) introdusse macchinari nuovi e metodi<br />

più razionali di lavoro; aumentò il giro<br />

d’affari dalle 200.000 Kr. a più di 6<br />

milioni!<br />

Ma nel 1875 la produzione di<br />

armi terminò. Al loro posto si costruirono<br />

macchine da cucire, biciclette, utensili<br />

ed elettrodomestici.<br />

Ma quali armi si costruivano a<br />

Husqvarna? C’è un registro del 1670 che<br />

ci mostra la grande varietà di armi che<br />

venivano fatte a Jönköping, moschetti,<br />

carabine, canne, etc…ma quelle che<br />

ho visto io erano soprattutto belle<br />

armi sportive!<br />

Le foto mostrano alcuni esempi,<br />

la bella disposizione, la scenografia che<br />

comprende alberi ed animali impagliati e<br />

l’ultimo esemplare prodotto “Jubileum”,<br />

in vetrina ben illuminata e girevole per<br />

lavorazione canne di damasco<br />

poterne apprezzare ogni particolare! Fu costruito in soli 15 esemplari per celebrare i 300 anni della<br />

fabbrica, il mod. 1900 calibro 6,5x55<br />

intarsiato in oro bianco e con un<br />

calcio speciale, ciascuno del valore di<br />

125.000?, così ha detto la gentilissima<br />

guida del Museo che mi ha fatto notare<br />

con orgoglio quella costruita per il re<br />

Carlo XVI Gustaf, nel 1952 in 75<br />

esemplari, ed altri di cui ho potuto<br />

fotografare (con fatica per il problema<br />

dei riflessi delle vetrine!) anche<br />

qualche particolare.<br />

acciarino del fucile del 1815 del I20° reggimento di Kalmar con<br />

punzone di Husqvarna<br />

Bibliografia: autori vari, 300 YEARS<br />

AND AIMING AT THE FUTURE, A<br />

book on Husqvarna, 1989, ed. Nils<br />

Lindskoug


pagina 19<br />

BORDEAUX 2006<br />

22° Campionati del mondo<br />

BBORRDEAUUUXXX 20066 - cclllaassifiicchhee,,, stattiiche ee fottoo<br />

COLT ---------------------------------- 97 tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Kloke Martin GER 95<br />

2° Journet Philippe FRA 95<br />

3° Wagner Herbert AUT 94<br />

13° Rabbachin Enrico ITA 91<br />

Lepore Marcello ITA 91<br />

Gargiulo Fabrizio ITA 91<br />

32° Farinotti Mauro ITA 90<br />

34° Ferrerio Antonio ITA 90<br />

41° Cacciatori Manolo ITA 88<br />

52° Catani Luigi ITA 87<br />

74° Ferrerio Alberto ITA 84<br />

76° Lucchini Gaetano ITA 83<br />

91° Moro Giancarlo ITA 74<br />

ADAMS (Colt Squadra) -------------- 10 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Austria 278<br />

2° Francia 277<br />

3° Germania 276<br />

7° ITALIA 264<br />

(Gargiulo - Lucchini - Ferrerio Antonio)<br />

COMINAZZO O ----------------------- 37 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Labat Paul FRA 91<br />

2° Tesnohlidek Josef CZR 87<br />

3° Warabak Thomas USA 85<br />

4° Ferrerio Antonio ITA 84<br />

7° Ferrerio Alberto ITA 82<br />

8° Catani Luigi ITA 82<br />

17° Lucchini Gaetano ITA 78<br />

COMINAZZO R ----------------------- 69 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Kaltenbach Alex. AUT 94<br />

2° Maichin Pascal FRA 93<br />

3° Wagner Herbert AUT 93<br />

13° Orso Antonio ITA 89<br />

28° Rabbachin Enrico ITA 86<br />

32° Signorini Renzo ITA 85<br />

56° Chiappori Mario ITA 81<br />

58° Vaccheri Marco ITA 80<br />

63° Moro Giancarlo ITA 75<br />

65° Lepore Marcello ITA 72<br />

WOGDON (Cominazzo Squadra) ------ 12 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Francia 267<br />

2° Austria 261<br />

3° Rep. Ceca 261<br />

6° ITALIA 254<br />

(Orso - Ferrerio Antonio - Chiappori)<br />

In queste pagine i “numeri” del 22° campionato del mondo.<br />

Le classifiche con i primi 3 piazzamenti ed i risultati di<br />

tutti i tiratori italiani. Le foto, le statistiche, i record ed<br />

il medagliere. Per tutte le altre notizie vi rimandiamo<br />

all’articolo pubblicato alle pagine 4 e 5.<br />

PISTOLE<br />

Immagini della cerimonia d’apertura.<br />

Schieramento delle squadre (in alto a<br />

sinistra), cannoni in miniatura e<br />

reenactors francesi in rappresentanza<br />

di vari battaglioni dell’Armata dei<br />

Pirenei d’epoca napoleonica...<br />

continua nella pagine seguenti


BORRDEAUUUXXX 2006 - cclllaassifiiiccchheee, stattiiche e footoo<br />

continua da pagina 19<br />

PISTOLE<br />

MARIETTE --------------------------- 130 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Jorge Paulo POR 98<br />

2° Wagner Herbert AUT 98<br />

3° Gonin Thierry FRA 97<br />

8° Orso Antonio ITA 95<br />

17° Signorini Enzo ITA 94<br />

27° Vecchi Roberto ITA 93<br />

36° Mazzei Jacques ITA 92<br />

53° Gargiulo Fabrizio ITA 91<br />

Farinotti Mauro ITA 91<br />

63° Cacciatori Manolo ITA 90<br />

84° Ferrerio Antonio ITA 88<br />

85° Rabbachin Enrico ITA 88<br />

91° Catani Luigi ITA 88<br />

98° Lucchini Gaetano ITA 87<br />

104° Vaccheri Marco ITA 86<br />

107° Moro Giancarlo ITA 86<br />

126° Gasbarri Mario ITA 80<br />

PETERLONGO (Mariette Squadra) ---- 15 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Austria 286<br />

2° Francia 281<br />

3° Germania 281<br />

4° ITALIA 280 (Signorini-Orso-Gargiulo)<br />

KUCHENREUTER O ------------------- 66 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Journet Philippe FRA 98<br />

2° Munoz Soler ESP 97<br />

3° Kaltenbach Alex. AUT 97<br />

8° Vecchi Roberto ITA 94<br />

Orso Antonio ITA 94<br />

Chiappori Mario ITA 94<br />

25° Lucchini Gaetano ITA 92<br />

Catani Luigi ITA 92<br />

29° Cacciatori Manolo ITA 91<br />

37° Farinotti Mauro ITA 90<br />

43° Signorini Renzo ITA 89<br />

48° Gasbarri Mario ITA 89<br />

50° Moro Giancarlo ITA 88<br />

BOUTET (Kuchenreuter O Squadra) --- 10 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Francia 286<br />

2° Spagna 282<br />

3° Austria 282<br />

4 ITALIA 279 (Orso-Cacciatori-Vecchi)<br />

KUCHENREUTER R ------------------- 84 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Pla Marti Francisco ESP 99<br />

2° Kalina Ivan CZR 99<br />

3° Gould Brian Charles NZL 98<br />

5° Mazzei Jacques ITA 96<br />

6° Lega Alberto ITA 96<br />

19° Lepore Marcello ITA 94<br />

29° Rabbachin Enrico ITA 93<br />

65° Vaccheri Marco ITA 88<br />

FORSYTH (Kuchenreuter R Squadra) -- 14 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° ITALIA 286 (Lega - Mazzei - Lepore)<br />

2° Spagna 285<br />

3° Austria 283<br />

TANZUTSU R ------------------------- 51 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Bonnet Jean Pierre FRA 92<br />

2° Ernst Stefan SVE 91<br />

3° Fansching Werner AUT 91<br />

22° Cacciatori Manolo ITA 85<br />

24° Mazzei Jacques ITA 84<br />

26° Gargiulo Fabrizio ITA 83<br />

Alberto Lega in<br />

allenamento<br />

Confederati<br />

d’Italia...<br />

ovvero da<br />

sinistra,<br />

Ceredi,<br />

De Paoli,<br />

Arrigoni,<br />

Tivelli e<br />

Cavina<br />

pagina 20<br />

Osvaldo Martinelli il 1° Campione del<br />

mondo dell’avancarica italiana...<br />

anche lui a supporto della<br />

nazionale<br />

Andrea<br />

Luchini,<br />

giovane<br />

promessa<br />

in gara...<br />

Rino<br />

Chiappa,<br />

sponsor<br />

del CNDA<br />

con<br />

Cocumazzi,<br />

Musolino<br />

senior ed<br />

Alessandro<br />

Alcuni “tiravolisti” italiani. Da sinistra,<br />

Moretti, Gentile, Gambini, Ciuffi.<br />

Davanti: Fabio e Moreno Boni, Serrati.


pagina 21<br />

BORRDEAUUUXXX 2006 - cclllaassifiiiccchheee, stattiiche e footoo<br />

TANZUTSU O ------------------------- 12 Tiratori<br />

nessun Italiano<br />

FUCILI<br />

MIQUELET O ------------------------- 42 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Karlsson Johan SVE 94<br />

2° Blondeau Camille FRA 92<br />

3° Juranek Roland GER 92<br />

22° Valeri Antonio ITA 84<br />

23° Ferrerio Alberto ITA 83<br />

25° Circi Sandro ITA 83<br />

40° Arrigoni Carlo ITA 39<br />

GUSTAV ADOLPH O (Miquelet Squadra) - 8 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 266<br />

2° Francia 259<br />

3° Spagna 251<br />

5° ITALIA 250<br />

(Circi - Valeri - Ferrerio Alberto)<br />

MIQUELET R -------------------------- 32 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Risch Noel FRA 94<br />

2° Salin Ari FIN 93<br />

3° Gilbert Maurice FRA 92<br />

23° Vaccheri Marco ITA 76<br />

25° Frezzolini Ernesto ITA 75<br />

29° Andriotto Valerio ITA 73<br />

HALIKKO (Miquelet R Squadra) ------ 4 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 260<br />

2° Francia 255<br />

3° Svizzera 252<br />

HIZADAI O --------------------------- 23 Tiratori<br />

HIZADAI R --------------------------- 38 Tiratori<br />

nessun Italiano<br />

NOBUNAGA (Hizaday O Squadra) -- 4 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Gran Bretagna 261<br />

2° Giappone 248<br />

3° Francia 236<br />

MAXIMILIAN O ---------------------- 30 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Karlsson Johan SVE 90<br />

2° Stark Eckard GER 87<br />

3° Frey Michael GER 87<br />

5° Sammarco Calogero ITA 85<br />

6° GUENZI Giancarlo ITA 82<br />

26° Cattaneo Graziano ITA 68<br />

28° Ferrerio Alberto ITA 57<br />

MAXIMILIAN R ---------------------- 47 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Wehle Wolfgang GER 94<br />

2° Ostby Per Ivar NOR 94<br />

3° Delacoudre Claude FRA 93<br />

31° Valeri Antonio ITA 80<br />

36° Andriotto Valerio ITA 79<br />

LUCCA (Maximilian R Squadra) ------- 8 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Francia 268<br />

2° Norvegia 264<br />

3° Germania 259<br />

WEDGNOCK (Maximilian mix Squadra) -- 6 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 255<br />

2° Gran Bretagna 239<br />

3° Francia 236<br />

4° ITALIA 235<br />

(Sammarco - Cattaneo - Guenzi)<br />

Gianfranco Zanoni<br />

si prepara alla gara.<br />

Valter Moretti fa centro per la 30°volta.<br />

Controllo prima<br />

della gara per<br />

Adriana Tivelli.<br />

Alberto<br />

Ferrerio,<br />

Valeri e Circi<br />

in divisa<br />

storica<br />

aprono la<br />

sfilata della<br />

squadra<br />

italiana.<br />

Antonio<br />

Valeri<br />

impegnato<br />

nel tiro<br />

storico.<br />

Il pubblico<br />

delle gare<br />

di tiro a<br />

volo...<br />

sempre<br />

numeroso<br />

Moreno<br />

Boni, in<br />

azione<br />

e con<br />

il suo<br />

record<br />

mondiale.<br />

continua nella pagine seguenti


BORRDEAUUUXXX 2006 - cclllaassifiiiccchheee, stattiiche e footoo<br />

continua da pagina 21<br />

FUCILI<br />

MINIE' O ----------------------------- 51 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Kunz Gunter GER 94<br />

2° Kapernick Peter GER 92<br />

3° Menage Alain FRA 91<br />

5° Casucci Giuliana ITA 91<br />

18° Cattaneo Graziano ITA 87<br />

24° Sammarco Calogero ITA 85<br />

25° Guenzi Giancarlo ITA 84<br />

39° Ferrerio Alberto ITA 74<br />

PAULY (Miniè O Squadra) -------------- 8 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 275<br />

2° Francia 264<br />

3° ITALIA 252<br />

(Casucci - Cattaneo - Ferrerio Alberto)<br />

MINIE' R ------------------------------ 39 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Reiser Elisabeth SVI 96<br />

2° Schneeman Edward USA 93<br />

3° Arrigoni Carlo ITA 92<br />

7° Andriotto Valerio ITA 91<br />

20° Beria Alberto ITA 84<br />

MAGENTA (Miniè R Squadra) ----------- 7 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Francia 274<br />

2° Svizzera 271<br />

3° Germania 269<br />

TANEGASHIMA O -------------------- 25 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Karlsson Johan SVE 94<br />

2° Flury Urs SVI 93<br />

3° Harper Smith Jon GBR 89<br />

25° Galli Sergio ITA 56<br />

TANEGASHIMA R -------------------- 43 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Frey Micael GER 100<br />

2° Rufenacht Hans Peter SUI 98<br />

3° Neumann Friederike GER 97<br />

20° Cocumazzi Rosario ITA 91<br />

28° Nava Gualtiero ITA 89<br />

NAGASHINO (Tanegashima mix Squadra) - 8 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 287<br />

2° Spagna 276<br />

3° Svizzera 272<br />

8° ITALIA 236<br />

(Galli - Nava - Cocumazzi)<br />

VERSAILLES (Miniè+Miquelet Squadra) - 7 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 541<br />

2° Francia 523<br />

3° ITALIA 502<br />

(Circi - Ferrerio Alberto -<br />

Valeri - Casucci - Cattaneo)<br />

VETTERLI O -------------------------- 40 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Harper Smith Jon GBR 99<br />

2° Kapernick Peter GER 98<br />

3° Galli Sergio ITA 96<br />

6° Musolino Alessandro ITA 95<br />

9° Luchini Andrea ITA 94<br />

18° Giacopelli Cesare ITA 92<br />

27° Zanoni Gianfranco ITA 89<br />

Tivelli Adriana ITA 89<br />

Mazzei,<br />

Lega,<br />

Lepore,<br />

totale 286<br />

punti, ovvero<br />

medaglia<br />

d’oro in<br />

Forsyth<br />

Moreno Boni,<br />

oro in Lorenzioni R,<br />

record mondiale e<br />

tanta commozione<br />

pagina 22<br />

Galli, Musolino,<br />

Nava i 3...<br />

dell’avancarica<br />

per il bronzo<br />

in specialità<br />

Pforzheim<br />

Casucci,<br />

Cattaneo<br />

ed Alberto<br />

Ferrerio<br />

un terzo<br />

posto in<br />

Pauly<br />

Bronzo<br />

per la<br />

squadra<br />

Grand<br />

Prix de<br />

Versailles


pagina 23<br />

BORRDEAUUUXXX 2006 - cclllaassifiiiccchheee, stattiiche e footoo<br />

VETTERLI R -------------------------- 79 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Massing Walter GER 100<br />

2° Nitsch Tordis-Arlett GER 98<br />

3° Lagrue Jean-Sebastian FRA 98<br />

10° Cocumazzi Rosario ITA 96<br />

Cavina Nevio ITA 96<br />

28° Cattaneo Graziano ITA 94<br />

34° Vaccheri Marco ITA 93<br />

Nava Gualtiero ITA 93<br />

41° Ceredi Luca ITA 92<br />

44° Arrigoni Carlo ITA 91<br />

59° De Paoli Giorgio ITA 88<br />

PFORZHEIM (Vetterli mix Squadra) ---13 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 296<br />

2° Gran Bretagna 292<br />

3° ITALIA 284<br />

(Musolino - Galli - Nava)<br />

VETTERLI FLINTLOCK (Pennsylvania) - 38 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Massing Walter GER 98<br />

2° Garcia Bongera Lisardo ESP 95<br />

3° Gassner Andreas AUT 95<br />

12° Ceredi Luca ITA 89<br />

24° Cavina Nevio ITA 84<br />

32° De Paoli Giorgio ITA 77<br />

37° Valeri Antonio ITA 44<br />

WALKYRIE O -------------------------- 6 Tiratrici<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Rodriguez S.Josè ESP 97<br />

2° Gherardi Maryline FRA 96<br />

3° Harper-Smith Helen GBR 95<br />

WALKYRIE R ------------------------- 26 Tiratrici<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Heber Tania GER 100<br />

2° Gilbert Veronique FRA 96<br />

3° Neumann Friederike GER 95<br />

7° Casucci Giuliana ITA 94<br />

10° Tivelli Adriana ITA 92<br />

24° Angeli Marina ITA 86<br />

AMAZONS (Walkyrie Squadra) ------- 5 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 289<br />

2° Spagna 274<br />

3° Francia 274<br />

5° ITALIA 272 (Angeli-Casucci-Tivelli)<br />

WITWORTH O ------------------------- 27 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Gherardi Maryline FRA 97<br />

2° Kimmerle Manfred GER 97<br />

3° Triquell Val Josè ESP 96<br />

10° Sammarco Calogero ITA 93<br />

WITWORTH R ------------------------- 75 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Massing Walter GER 99<br />

2° Neumann Norbert GER 99<br />

3° Karlsson Johan SVE 98<br />

21° Zanoni Gianfranco ITA 94<br />

29° Casucci Giuliana ITA 93<br />

50° Cattaneo Graziano ITA 90<br />

56° Arrigoni Carlo ITA 89<br />

60° Guenzi Giancarlo ITA 88<br />

65° Vaccheri Marco ITA 85<br />

72° Angeli Marina ITA 74<br />

RIGBY (Witworth mix Squadra) -------- 7 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Germania 292<br />

2° Spagna 285<br />

MEDAGLIERE GENERALE<br />

medaglie ORO ARGENTO BRONZO<br />

-------------------------------------------------------------<br />

1° Germania 17 8 10<br />

2° Francia 11 12 9<br />

3° Svezia 4 . 2<br />

4° Spagna 3 6 3<br />

5° Austria 3 2 6<br />

6° Gran Bretagna 2 3 4<br />

7° Svizzera 2 3 3<br />

8° ITALIA 2 1 5<br />

9° U.S.A. 1 2 1<br />

10° Olanda 1 . .<br />

11° Portogallo 1 . .<br />

12° Rep. Ceca . 3 1<br />

13° Giappone . 2 1<br />

14° Norvegia . 2 .<br />

15° Finlandia . 1 .<br />

16° Rep. Slovacca . 1 .<br />

17° Australia . 1 .<br />

18° Canada . . 1<br />

19° Nuova Zelanda . . 1<br />

(Nessuna medaglia per: Sud Africa, Ungheria,<br />

Danimarca, Polonia, Belgio, Venezuela, Malta,<br />

Argentina)<br />

Arrigoni<br />

bronzo in<br />

Miniè R.<br />

Gambini, Boni,<br />

Scotti, bronzo<br />

in Batesville.<br />

Galli<br />

bronzo<br />

specialità<br />

Vetterli O,<br />

sesto<br />

posto per<br />

Musolino.<br />

Bronzo per Arrigoni<br />

in Gettysburg e<br />

5° posto per la Tivelli<br />

3° Svezia 284 continua nella pagine seguenti


BORRDEAUUUXXX 2006 - cclllaassifiiiccchheee, stattiiche e footoo<br />

continua da pagina 23<br />

CLASSIFICA GENERALE<br />

piazzamento SINGOLI TIRATORI<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

Germania 8 7 6 6 8 7 3 2 5 2<br />

Francia 6 6 6 4 2 5 6 5 2 8<br />

Svezia 4 . 1 . . . . 2 . 1<br />

Svizzera 2 2 1 2 2 2 1 3 1 3<br />

Spagna 2 1 2 5 . 1 4 4 4 3<br />

U.S.A. 1 2 1 . 1 2 . 2 2 .<br />

Austria 1 1 4 1 . 4 3 1 2 .<br />

G.B. 1 1 2 5 4 3 5 2 7 3<br />

ITALIA 1 . 2 1 3 3 5 2 2 4<br />

Olanda 1 . . 1 1 . . 2 . 1<br />

TIRO A VOLO<br />

LORENZONI O ---------------------------- 30 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Roussel Andrè FRA 47<br />

2° Fontanay Eric FRA 47<br />

3° Zobouyan Jacques FRA 44<br />

7° Scotti Andrea ITA 41<br />

16° Ciuffi Eugenio ITA 36<br />

23° Moretti Valter ITA 30<br />

27° Zariello Giuseppe ITA 28<br />

LORENZONI R ---------------------------- 47 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Boni Moreno ITA 47<br />

2° Miles Brian AUS 45<br />

3° Lotspeich Franz GER 45<br />

7° Gentile Giovanni ITA 42<br />

11° Ubiali Valter ITA 41<br />

19° Boni Fabio ITA 38<br />

22° Gambini Gino ITA 38<br />

33° Rizzoli Osvaldo ITA 34<br />

35° Serrati Luca ITA 34<br />

40° Siclari Enrico ITA 31<br />

BATESVILLE (Lorenzoni Squadra) -------- 11 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Francia 135<br />

2° ITALIA 126 (Boni M.-Gambini-Scotti)<br />

3° Gran Bretagna 125<br />

LORENZONI YOUNG ------------------------7 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Bedos Jeremy FRA 22<br />

2° Tuffery Loic FRA 20<br />

3° Hobbs Rys GBR 18<br />

6° Scotti Rubens ITA 10<br />

MANTON O -------------------------------- 18 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Monsees Willem OLA 45<br />

2° Kilpatrick Bernard GBR 42<br />

3° Triquell Val Josè SPA 42<br />

10° Gentile Giovanni ITA 34<br />

MANTON R -------------------------------- 38 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Pence Robert USA 44<br />

2° Lotspeich Franz GER 44<br />

3° Carmen Redmond CAN 43<br />

8° Boni Moreno ITA 42<br />

15° Boni Fabio ITA 39<br />

27° Siclari Enrico ITA 35<br />

30° Zariello Giuseppe ITA 27<br />

31° Ciuffi Eugenio ITA 27<br />

37° Moretti Valter ITA 17<br />

HAWKER (Manton Squadra) -------------- 8 Squadre<br />

Nazione Punti<br />

1° Spagna 125<br />

2° Germania 123<br />

3° Gran Bretagna 121<br />

5° Italia 115<br />

CLASSIFICA GENERALE<br />

piazzamento a SQUADRE<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

Germania 9 1 4 1 1 . 1 . 1 .<br />

Francia 5 6 3 2 . 1 1 . . 1<br />

Austria 2 1 2 1 1 2 3 2 . 1<br />

Spagna 1 5 1 4 3 . 1 . 1 .<br />

G.B. 1 2 2 . 1 2 . 2 3 .<br />

ITALIA 1 1 3 3 3 1 1 1 . .<br />

Svizzera . 1 2 3 3 1 . 2 . .<br />

Norvegia . 1 . . 1 1 . . . .<br />

Giappone . 1 . . . . . . . .<br />

Rep. Ceca . . 1 1 . . . 2 . .<br />

pagina 24<br />

TIRO STORICO<br />

GETTYSBURG ------------------------ 15 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Schneeman Edward USA 83<br />

2° Kapper Frank USA 75<br />

3° Arrigoni Carlo ITA 66<br />

5° Tivelli Adriana ITA 52<br />

6° Beria Alberto ITA 35<br />

Ceredi Luca ITA 31<br />

8° De Paoli Giorgio ITA 31<br />

LEIPZIG ------------------------------- 13 Tiratori<br />

Tiratore Nazione Punti<br />

1° Warabak Thomas USA 87<br />

2° Salin Ari FIN 86<br />

3° Henley Thomas USA 83<br />

8° Circi Sandro ITA 80<br />

9° Ferrerio Alberto ITA 70<br />

10° Valeri Antonio ITA 63<br />

RECORD MONDIALI<br />

10 RECORD EGUAGLIATI<br />

Whitworth R: GER p.99 Massing/Neumann<br />

Tanegashima R: GER p. 100 Frey<br />

Hizarday R: SVE p. 97 Karlsson<br />

Minie R: SVI p. 96 Reiser<br />

Vetterli R: GER p. 100 Massing<br />

Manton O: OLA p. 45 Monses<br />

Lorenzoni O: FRA p. 47 Fontanay<br />

Walkyrie O: SPA p. 97<br />

Rodriguez-San Jose-Nunci<br />

Kuchenreuter R:SPA - p. 99 Pla -<br />

Rep. CECA p.99 Kalina<br />

Adams: AUT p. 278<br />

Wagner-Szuppin-Haslinger<br />

15 NUOVI RECORD<br />

Rigby: GER p. 292 (prec.287)<br />

Wehle-Neumann-Heber<br />

Wogdon: FRA p. 267 (prec.257)<br />

Mainchin-Bonnet-Orlando<br />

Tanzutsu O: GER p. 86 (prec.81) Hamann<br />

Nagashino O: GER p. 287 (prec. 285)<br />

Frey-Baumhackl-Kunz<br />

Pauly: GER p. 275 (prec. 273)<br />

Baumhackl-Kunz-Wehle<br />

Magenta: FRA p. 274 (nuovo)<br />

Thomes-Risch-Alverhne<br />

Walkyrie R: GER p.100 (prec.99) Heber<br />

Amazons: GER p. 289 (prec. 285)<br />

Heber-Neumann-Nitsch<br />

Boudet: FRA p.286 (prec. 280)<br />

Journet-Jose-Mainchi<br />

Forsyth: ITALIA p. 286 (nuovo)<br />

Lega - Mazzei - Lepore<br />

Pforzheim: GER p.296 (prec. 294)<br />

Nitsch-Käpernick-Massing<br />

Lucca: FRA p. 268 (prec. 263)<br />

Risch-Valentini-Thomes<br />

Lorenzoni R: ITALIA p.47 (prec. 46)<br />

Boni Moreno<br />

Hawker: SPA p. 125 (nuovo)<br />

T. Val - P. Molero -T. Roca<br />

Batesville: FRA p. 135 (nuovo)<br />

Fontany-Roussel-Bedos


pagina 26<br />

Pedersoli Rocky Mountain Hawken<br />

Una delle ultime novità di Casa Pedersoli ripropone il classico fucile dei Mountains men.<br />

Presentato nella manifestazione fieristica bresciana dello scorso anno, il Rocky<br />

Mountain Hawken aveva ricevuto numerosi e positivi consensi da parte degli<br />

appassionati; da quando, dopo gli ultimi ritocchi al prototipo, è iniziata la<br />

distribuzione, l’arma ha già fatto registrare un indice di gradimento molto elevato.<br />

(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)<br />

nonostante il peso, sinonimo di praticità e robustezza e<br />

ispirare numerosi altri armaioli del tempo che ne<br />

riproposero le forme variandone soltanto in parte<br />

l’estetica o il calibro. Come lo stesso J.P. Gemmer, che<br />

agli inizi del 1860 rilevò l’officina di Hawken continuando<br />

a fabbricare armi fino ai primi anni del 1900.<br />

Il mercato moderno, in cui anche le repliche di<br />

armi ad avancarica hanno contraddistinto lo scorrere<br />

degli ultimi decenni, non è rimasto indenne di fronte a<br />

tale antico stimolo, tanto da offrire numerosi modelli<br />

con il nome Hawken. Ma in verità, a parte la configurazione<br />

della mezza calciatura, quasi nessuno di essi è<br />

stato mai riconducibile a una vera riproduzione dell’arma<br />

creata dai famosi fratelli nell’opificio di Saint Louis.<br />

La Davide Pedersoli, quindi, ha voluto attendere<br />

l’avvicinarsi della ricorrenza del cinquantesimo<br />

Dettaglio del paragrilletto, dei due grilletti e, fra<br />

di essi, della vite di regolazione dello stecher.<br />

Intorno alla metà del 1800 i fratelli Jacob e<br />

Samuel Hawken iniziarono a produrre nella loro<br />

armeria di Saint Louis, nel Missouri, un’arma che<br />

ottenne immediatamente un grande successo. Essa<br />

divenne presto il simbolo del periodo che vide sia il<br />

passaggio dai lunghi e ingombranti Pennsylvania<br />

rifles ai più pratici e potenti Plains rifles, sia il<br />

definitivo abbandono della pietra focaia per il più<br />

moderno sistema a percussione.<br />

La robusta canna, con un calibro quasi mai<br />

inferiore al .50, consentiva di colpire qualsiasi<br />

bersaglio con sorprendente precisione, e quel fucile<br />

assunse presto il ruolo di compagno inseparabile dei<br />

solitari Mountains men e dei più famosi esploratori<br />

dei nuovi territori del continente americano.<br />

La fama del fucile dei fratelli Hawken si<br />

deve anche al suo tipico aspetto, tanto da diventare,<br />

La parziale vista destra ci permette di osservare<br />

l’acciarino e la zona dell’impugnatura, ove la<br />

zona mediana dell’appendice del paragrilletto,<br />

con il suo profilo curvo, facilita la presa.<br />

anniversario della fondazione della propria azienda<br />

per proporre un nuovo modello che avesse le<br />

caratteristiche di una fedele replica storica. In Casa<br />

Pedersoli il rispetto riservato all’analisi dei modelli<br />

da produrre è sempre stata una consuetudine,<br />

specialmente se l’obiettivo è costituito da un’arma<br />

che sin dalla sua nascita ha lasciato un segno<br />

talmente indelebile che neanche il trascorrere di<br />

oltre un secolo e mezzo è riuscito a cancellare.<br />

Rinasce così un’arma da sempre caratterizzata da<br />

una solida impostazione costruttiva, dalle linee semplici<br />

ed essenziali e da quella praticità di impiego che una<br />

naturale imbracciatura e una comoda impugnatura le<br />

conferiscono. Per le sue qualità balistiche e per il corposo<br />

calibro questo nuovo fucile allestito dalla Pedersoli si<br />

rivelerà, come già accadeva nella metà dell’Ottocento<br />

al suo vecchio avo, particolarmente idoneo sia al<br />

tiro agonistico sia all’impiego venatorio.


pagina 27<br />

Il Rocky Mountain Hawken Pedersoli viene proposto con il calcio in<br />

acero oppure in noce; inutile nascondere che la tipica essenza<br />

americana, colorata da Pedersoli seguendo gli antichi procedimenti<br />

utilizzati dagli armaioli del Nuovo Mondo sin dalla metà<br />

del Settecento, conferisce all’arma un aspetto estremamente<br />

elegante e piacevole. Il calcio è dotato di poggiaguancia e<br />

completato dai fornimenti in acciaio con finitura color tartaruga;<br />

anche negli Hawken originali, nella configurazione definitiva<br />

assunta dal 1840 circa, erano stati abbandonati i fornimenti di<br />

ottone per passare a quelli di ferro.<br />

La conformazione lunata del calciolo e quella del paragrilletto<br />

nella zona dell’impugnatura permettono una imbracciatura salda,<br />

agevole e per niente stancante, qualunque sia la posizione di<br />

sostegno della mano debole rispetto all’astina.<br />

La lunga codetta dello scudo di culatta può permettere,<br />

inoltre, la facile installazione di una diottra.<br />

Il vivo di volata presenta la tipica<br />

L’arma è disponibile con canna in calibro .54 lunga 864 mm<br />

smussatura a protezione delle righe (34”), solcata da sette righe che sviluppano un passo di 1.660 mm<br />

della canna.<br />

(1:65”), ottenute per brocciatura, e finita esternamente con un<br />

colore marrone. La faccia anteriore è rettificata e sul vivo di volata<br />

è stata eseguita la consueta svasatura conica per proteggere l’imbocco della rigatura.<br />

Gli organi di mira, inseriti nelle rispettive sedi<br />

con incastro a coda di rondine, sono costituiti da<br />

mirino con lama in german silver e tacca di mira<br />

regolabile su rampa, con un grazioso alzo con<br />

estremità a ferro di lancia.<br />

Nella parte inferiore della canna sono<br />

installati la bindella, anch’essa colore marrone, con<br />

i due tubetti portabacchetta, e, inserite a coda di<br />

rondine, le due asole rettangolari destinate a<br />

ospitare le chiavette di fissaggio della canna al calcio.<br />

L’acciarino è del tipo tradizionale a molla<br />

avanti; il collegamento tra la molla del cane e la<br />

noce è assicurato dal tirantino, e nella noce,<br />

inoltre, è inserita la farfallina per scongiurare eventuali<br />

posizionamenti della leva di scatto nella monta<br />

di sicura al momento dell’abbattimento del cane. Lo<br />

scatto è servito da stecher a doppio grilletto, con<br />

vite di regolazione che fuoriesce dal sottoguardia,<br />

nello spazio compreso fra i due grilletti.<br />

La lunghezza totale dell’arma è 1.300 mm (511/4”), il peso 4,500 kg (9,91 lbs).<br />

Le prime prove di tiro hanno evidenziato una<br />

precisione sorprendente, con raggruppamenti di colpi molto<br />

contenuti; la rosata a corredo di queste note testimonia la<br />

potenzialità dell’arma, ancor di più se si considera che le<br />

prove sono state eseguite utilizzando le mire aperte di cui<br />

l’arma è corredata. E visto il risultato non è stato ritenuto<br />

necessario effettuare le regolazioni degli organi di mira<br />

per gli spostamenti laterali o in verticale. Ogni utente<br />

potrà regolare l’arma in funzione delle proprie esigenze.<br />

In conclusione, un’arma affascinante, storicamente<br />

famosa e balisticamente affidabile. Anche se il tiro a segno<br />

rimane la sua principale destinazione, non è improbabile,<br />

come detto, che possa trovare impiego sul terreno di caccia.<br />

Il calibro e la precisione intrinseca consentono di<br />

farla ben figurare in ogni occasione. E magari si potranno<br />

rivivere le gesta di Kit Carson, Jim Bridger, Mariano Modena,<br />

John C. Fremont e quel William F. Cody noto a tutti come<br />

Buffalo Bill. Quei famosi esploratori, infatti, erano tutti fieri<br />

possessori di un fucile Hawken.<br />

Rosata di otto colpi alla distanza di 50<br />

metri con arma in appoggio; 57 grani di<br />

svizzera 2; pari volume di semolino; palla<br />

tonda cal. .535 (13,59 mm) avvolta in<br />

pezzuola da 0,25 di spessore.<br />

Particolare del poggiaguancia e del profilo “lunato”<br />

del calciolo.<br />

Per informazioni:<br />

Davide Pedersoli & C.<br />

via Artigiani 57,<br />

25063 Gardone Val Trompia (BS)<br />

www.davide-pedersoli.com<br />

(info@davidepedersoli.com);<br />

tel. 030.8915000; fax 030.8911019


pagina 28<br />

Attenzione al trasporto armi<br />

Prendo spunto dalla recente circolare<br />

del Ministero dell’Interno sulla esportazione<br />

temporanea di armi con modesta capacità<br />

offensiva, datata 8 agosto 2006, per ricordare<br />

che dette armi rientrano nella categoria delle<br />

armi da fuoco o da sparo e, sia pur assoggettate<br />

ad un regime diverso dalle armi comuni, non<br />

possono essere considerate prodotti qualsiasi ma<br />

vanno trattate come da regolamento specifico.<br />

“….. alle armi con modesta capacità<br />

offensiva (tra le quali le repliche di armi ad<br />

avancarica a colpo singolo ndr.), disciplinate dal<br />

D.M. 9 Agosto 2001, n. 362, da parte di agonisti<br />

o tiratori sportivi che intendono recarsi all’estero<br />

per partecipare ad attività sportive o manifestazioni<br />

varie, debbano continuare ad applicarsi<br />

per quanto ivi non espressamente disposto, le<br />

norme previste da altre disposizioni di Legge o<br />

da regolamenti, per cui dette armi devono essere<br />

trasferite all’interno della UE, con l’uso della<br />

carta europea e, laddove l’utente ne fosse<br />

sprovvisto, il trasferimento dovrà essere effettuato<br />

con le modalità di cui all’art. 6 del DM 9<br />

agosto 2001, che prevede il preventivo avviso<br />

alla Questura, da presentare per iscritto in carta<br />

semplice, recante tutte le indicazioni necessarie<br />

ad identificare compiutamente l’arma (marca,<br />

modello, matricola, calibro), nonché il Paese in cui<br />

si intende trasferirle, il valico di frontiera eventuale<br />

nonché, per le esportazioni temporanee,<br />

per le quali è valida la procedura di cui sopra, la<br />

durata presumibile dell’operazione ed il valico di<br />

rientro nel territorio dello Stato. In assenza di<br />

specifiche disposizioni trova applicazione il termine<br />

di validità di 90 giorni.”<br />

Come si può notare le armi con modesta<br />

capacità offensiva sono considerate, a tutti gli<br />

effetti, ancora armi da fuoco e da sparo sia pure<br />

di categoria diversa da quelle originariamente<br />

previste dalla Legge 18 aprile 1975, n. 110.<br />

Le Legge che disciplina le armi con<br />

modesta capacità offensiva n. 526/1999 e la<br />

n. 422/2000 e il conseguente regolamento DM<br />

n. 362/2001, stabiliscono delle facilitazioni all’<br />

acquisto e alla detenzione delle stesse, ma stabiliscono<br />

altresì delle regole che devono continuamente<br />

essere ricordate e rispettate:<br />

“Le repliche di armi antiche ad avancarica<br />

a colpo singolo devono essere munite di<br />

numero di matricola e contenere tutti i segni<br />

identificativi previsti dall’art. 11, comma 10<br />

della Legge 18 aprile 1975, n. 110.<br />

La fabbricazione e l’importazione<br />

delle armi di cui all’art. 1 sono soggette all’<br />

autorizzazione prevista dall’art. 31 R.D. 1931.<br />

Le domande dirette ad ottenere l’autorizzazione<br />

per fabbricare e/o importare, devono contenere<br />

le indicazioni stabilite dall’art. 46 del R.D.<br />

635/1940. La cessione per ragioni di commercio,<br />

delle armi con modesta capacità offensiva, è<br />

consentita a coloro che sono titolari della autorizzazione<br />

di polizia per il commercio di armi.<br />

I commercianti di armi provvedono all’annotazione<br />

nel registro delle operazioni giornaliere.<br />

Le armi sopra indicate sono definite<br />

come: “le repliche di armi antiche ad avancarica<br />

a colpo singolo di modello e/o tipologia anteriore<br />

al 1890 ……. ecc...”<br />

Il Banco Nazionale di Prova, oltre<br />

agli adempimenti di cui all’art. 11, comma 10<br />

della Legge 18 aprile 1975, n. 110 (verifica dei<br />

contrassegni e prova dell’arma) verifica che il<br />

funzionamento delle armi con modesta capacità<br />

offensiva sia conforme alle prescrizioni contenute<br />

nell’art. 12 del regolamento.<br />

L’importazione di armi ad avancarica,<br />

repliche a colpo singolo, come espressamente<br />

stabilito dall’art. 5 del D.M. 362/2001 non è<br />

proibita, ma è riservata ai soli titolari di licenza<br />

di cui all’art. 31 del T.U.L.P.S. (rilasciata dal<br />

Questore) e prevede, comunque, una successiva<br />

domanda ed una verifica di conformità da parte<br />

del Banco Nazionale di Prova, chiamato a certificare<br />

la corrispondenza dell’arma ad un modello<br />

storicamente esistito.<br />

L’acquisto in Italia prevede il rilascio,<br />

da parte del commerciante, di un attestato alla<br />

vendita, che presuppone l’annotazione dei dati<br />

personali dell’acquirente e degli elementi identificativi<br />

dell’arma sul registro di carico e scarico.<br />

Nel caso dellaintroduzione dell’arma da altro<br />

Paese, tale documento verrà, di fatto, sostituito<br />

dalla copia della licenza di importazione rilasciato<br />

dalla Questura di competenza.<br />

Sia l’attestato all’acquisto rilasciato<br />

dal produttore/commerciante sia la licenza della<br />

Questura (in questo caso accompagnata dalla<br />

Internationalen 100 Scheiben-Match<br />

ovvero… ”cronaca di 3 piattellisti in giro per l’Europa”<br />

Appena tornati dalla trasferta<br />

di Bordeaux, dopo una breve sosta di rilassamento per godersi l’estate italiana,<br />

ecco che si riparte per l’ultima gara internazionale di piattello verso il centro<br />

Europa. Giunto ormai alla 4a edizione, l’appuntamento di Langau, cittadina<br />

austriaca a nord di Vienna, a pochi chilometri dal confine con la Repubblica<br />

Ceca, è diventato meta fissa di una piccola rappresentanza italiana di piattellisti,<br />

che, dopo l’annuale impegno internazionale, incontra gli amici d’oltralpe, per<br />

una gara della durata di 3 giorni sulla distanza di 100 piattelli di cui 50<br />

ingaggiati con fucile a pietra e 50 con fucile a luminello. Erano presenti 37 tiratori<br />

in rappresentanza di Germania, Olanda, Svizzera, Austria ed Italia; tra loro il<br />

campione europeo Armin ed il tenace olandese Kok Bertus e tutta la nazionale<br />

austriaca al completo. Questo anno l’esigua ma agguerrita rappresentativa<br />

italiana era formata dal sottoscritto, Eugenio Ciuffi (il più conosciuto ed amato<br />

piattellista italiano all’estero), e Valter Ubiali. Arrivati a<br />

Langau il giovedì mattina dopo 950 chilometri di viaggio,<br />

sono cominciate le prove del campo. Campo difficile,<br />

ventoso e particolare, tutto il contrario del “campo da golf<br />

di Ghedi” a cui sono abituati i migliori tiratori italiani. Altro<br />

problema una dolorosa infiammazione tendinea al polso<br />

destro del sottoscritto, rimediata qualche giorno prima in<br />

una gara di calcino (ebbene sì, sono un vero sportivo!!).<br />

Incoraggiato da Eugenio, m’iscrivo anch’io alla<br />

gara individuale e iscrivo la squadra che doveva essere<br />

composta di almeno 3 tiratori nella sola specialità<br />

Batesville (in Italia mancano i tiratori di pietra) ed il venerdì<br />

comincia…… il valzer. La mattinata di tiro a pietra focaia<br />

termina con un’onesta mezza classifica ottenuta dagli<br />

certificazione del B.N.P.), dovranno essere trattenuti<br />

dall’utente che, in caso di vendita dell’<br />

arma a privati, dovrà rilasciare un documento<br />

analogo che riporti i dati che identificano l’arma,<br />

nonché le generalità di chi vende e dell’acquirente.<br />

Quest’ultimo dovrà essere maggiorenne e<br />

dovrà trattenere una copia del nuovo documento<br />

in modo da garantire la tracciabilità dell’arma<br />

con modesta capacità offensiva.<br />

Per quanto concerne i rapporti con il<br />

Banco Nazionale di Prova, che deve garantire la<br />

conformità dell’arma con quanto stabilito dall’art.<br />

12, qualora l’acquisto venga effettuato sul<br />

territorio italiano tale rapporto dovrà essere<br />

tenuto dal fabbricante o dalla ditta che importa.<br />

Qualora fosse importato dal privato, sarà lui<br />

stesso che dovrà produrre le fotografie dell’<br />

arma al Banco Nazionale di Prova, prima di<br />

chiedere l’autorizzazione alla Questura, in modo<br />

che il Banco Nazionale di Prova, autonomamente<br />

o con l’ausilio dell’esperto di cui all’art. 32,<br />

comma 9, della Legge n.110/1975, possa emettere<br />

il certificato di conformità, da presentare<br />

alla Questura contestualmente alla richiesta di<br />

“accordo preventivo” o licenza di importazione<br />

in caso di Paese extra UE.<br />

Ricordiamo che le armi devono<br />

essere sottoposte alla prova forzata presso un<br />

Banco di Prova CIP, (il Banco Nazionale di Prova<br />

di Gardone Val Trompia è uno tra questi).<br />

Qualora l’arma non fosse stata provata,<br />

la stessa verrà inviata a cura della dogana<br />

(nel caso di importazione), al Banco Nazionale<br />

di Prova di Gardone V.T., che provvederà ai test<br />

previsti e all’apposizione dei relativi marchi.<br />

Si ricorda a tal proposito che, le armi<br />

in parola, seppur definite a modesta capacità<br />

offensiva, sono pur sempre armi, e come tali<br />

debbono rispettare il disposto normativo di cui<br />

all’art. 11 in materia di marcature. Pertanto,<br />

un’arma ad avancarica priva dei punzoni di un<br />

Banco riconosciuto o degli altri requisiti identificativi<br />

previsti dalla citata norma (marchio del<br />

fabbricante e numero di matricola) deve essere<br />

considerata clandestina ai sensi dell’art. 23 della<br />

legge 110/75.<br />

A cura dell’Ufficio Stampa C.N.D.A.<br />

italiani, ma ci rifacciamo a tavola a suon d’arrosto<br />

di maiale e birra. Il bello doveva ancora venire.<br />

Il giorno seguente si continua con la specialità<br />

Lorenzoni e dopo la prima batteria di 25 piattelli,<br />

il team italiano riporta punteggi d’assoluto rispetto in linea con i risultati del<br />

campo. Cerco di tranquillizzare i miei compagni di squadra e de tenerli<br />

concentrati per l’imminente seconda pedana. Alla fine di questa ultima,<br />

sperando sì ad una eventuale podio, lasciamo il campo per il meritato pranzo.<br />

Tra una cotoletta ed una insalata di patate innaffiata da ottima birra arrivano i<br />

risultati: Italia e Olanda pari merito per il 1° posto. Panico e compiacimento allo<br />

stesso tempo nel team; un 2° posto sicuro, forse il 1°. Sembrava un sogno.<br />

Nessuno di noi voleva addossarsi però l’eventuale colpa di un oro mancato. La<br />

disperazione nel volto di Valter era visibile (aveva sbagliato l’ultimo piattello), io<br />

stesso avrei potuto fare meglio se non avessi avuto quel polso dolorante.<br />

L’unico tranquillo era Eugenio che con il suo “…vien via Giovanni, i ché sé fatto<br />

sé fatto, mi importa una sega…”, azzannava una cotoletta senza ritegno.<br />

Ma ecco che l’addetto classifiche spiega che per regolamento il 1°<br />

posto era il nostro in quanto Eugenio aveva colpito il<br />

terz’ultimo piattello, mentre Kok Martin lo aveva sbagliato.<br />

Non potete immaginare l’emozione del momento;<br />

complimentati da tutti, sfoggio della medaglia d’oro ed, alla<br />

maniera tedesca... birra e grappa a fiumi, questa ultima<br />

rigorosamente italiana. Dopo le premiazioni il saluto<br />

amichevole tra tutti i presenti, un arrivederci sia all’<br />

europeo in terra italica sia alla prossima edizione della<br />

“Internationalen 100 Scheiben-Match” in questa<br />

splendida parte dell’Austria. Morale: un’altra medaglia<br />

internazionale a casa, un’altra soddisfazione per<br />

l’avancarica ludica ed un’altra pagina di storia per la nostra<br />

amata avancarica italiana.<br />

Giovanni Gentile


Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica<br />

La società Artax è il risultato di 30 anni di<br />

esperienza armigera e della tradizione artigiana di<br />

Renzo Lussignoli, coaudiuvato dal figlio Alessandro.<br />

Lo studio, così come l’arte di riprodurre a mano armi<br />

antiche ad avancarica pezzo a pezzo, è caratteristica<br />

essenziale di questa azienda, la quale ha adottato le<br />

tecniche più moderne abbinate all’utilizzo di modelli<br />

e materiali di 1 a scelta, ottenendo prodotti di grande<br />

valore e fedelta di riproduzione. La scelta attenta dei<br />

materiali, dall’acciao brunito delle canne al legno<br />

massiccio delle calciature levigato e lucidato a mano,<br />

così come la riproduzione perfetta del meccanismo di<br />

sparo, collocano la produzione della Artax ad un<br />

livello di qualità unico nel panorama attuale delle<br />

aziende che si occupano della riproduzione di armi<br />

ad avancarica.<br />

ARTAX s.r.l.<br />

Via VII, 3 (Quartiere Cesare Abba)<br />

25100 BRESCIA - Italia<br />

Tel. 030.3733314


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e 20 cartucce a percussione centrale.<br />

Andrea 335.8339881<br />

FEINWERKBAU carabina mod. 600 cal. 4.5,<br />

accessoriata, sparato pochissimo.<br />

Duranti 339.8190592 - 011.6274326<br />

Fucile WESTLEY RICHARD (ZAR) cal. 577/450<br />

(coda di scimmia), completo di 40 bossoli e dies,<br />

condizioni ottime.<br />

Vincenzo 335.230211 o.p.<br />

MICCIA ARTAX .45 Pronto per la gara, 1 blocco<br />

fondipalle, 1 bacchetta di caricamento, 1 bacchetta<br />

di pulizia, 7 mt di miccia preparata, circa 400<br />

palle, circa 100 pezze ingrassate con Lube 103,<br />

200 pezze asciutte. Euro 1.000<br />

Per contatti egon.vent@rolmail.net<br />

Fucile A LUMINELLO datato circa 1843 Arsenale<br />

Napoletano semi restaurato con meccanica e<br />

canna al 95% e legno al 90%, manca di asta di<br />

caricamento. Euro 900 trattabili.<br />

Luciano 347.5967086<br />

Fucile MORTIMER PEDERSOLI cal.54 a pietra,<br />

con diottra, mirino + inserti intercambiabili e tutti<br />

gli accessori per sparare, praticamente nuovo,<br />

vendo per inutilizzo. E-mail: crotti.max@ libero.it<br />

Massimiliano 0382.812305<br />

pagina 30<br />

Vendo ZUAVE cal. 54 fab. EUROARMS, con<br />

fondi-palle. E-mail plinio.pozza@libero.it<br />

Euro 350 trattabili<br />

Plinio 347.2434123<br />

TEPPO cal. .45, miccia originale, del 1800.<br />

Pronto per la gara. Euro 3.800<br />

Per contatti egon.vent@rolmail.net<br />

Fucile MAUSER mod. 1871/84, cal. 11 x 60R,<br />

completo di 1000 palle, dies, 40 bossoli, fondipalle,<br />

condizioni ottime.<br />

Vincenzo 335.230211o.p.<br />

Fucile A PIETRA FOCAIA manifattura Reale S.<br />

Etienne da Dragoni – anno IX.<br />

LoTauro 338.6401050 ore lavoro<br />

Fucile SHARP mod. Sporting cal.45/70 –32”, in<br />

scatola originale, accessoriato.<br />

Duranti 339.8190592<br />

Fucile ad avancarica Mod. 1842 belga per il<br />

mercato civile, assegnato ai corpo volontari della<br />

gaurdia nazionele di Venezia, marcato a Ch. De<br />

Loneux-Liege. Euro 2.500<br />

Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136<br />

Fucile VETTERLI Italiano fanteria modello<br />

1870/87/16 cal. 6,5, Brescia 1881.<br />

Andrea 335.8339881<br />

CARCANO modello 1891 lungo cal. 6,5 - Terni<br />

1918, con baionetta con fodero e dragona.<br />

Andrea tel. 335.8339881<br />

Fucile ad avancarica Mod. 1842 francese,<br />

marcato Rochat a St Etienne. Euro 2.500<br />

Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136<br />

Carabina WAADTLANDER Pedersoli cal. 45 con<br />

seconda canna in cal. 35 + accessori (Campione<br />

Italiano 2004 Vetterli Replica)<br />

Ventura 0761.751719 o.s.<br />

Fucile A CAPSULA da Gendarme francese, mod.<br />

1842T, rigato, calibro mm. 17,5.<br />

LoTauro 338.6401050 ore lavoro<br />

MIQUELET 1777 originale .69, con baionetta,<br />

acciarino marcato “ST. Etienne”, calcio marcato<br />

“C50”. Pronto per la gara con 1 bacchetta di<br />

caricamento, 1 di pulizia, 1 blocco fondipalle .675,<br />

1 blocco fondipalle .682 circa 100 pezze ingrassate<br />

con Lube 103, più 400 pezze asciutte, circa<br />

3-400 palle .675 e .682 circa 10 pietre inglesi, 2<br />

tubi per pulizia, 1 con morsa, 500 pezze per<br />

pulizia, 1 barattolo Marvelux, per il piombo nel<br />

forno, 600 borre in feltro, borsa per il trasporto.<br />

Accessori per acciarino. Euro 1.800<br />

Per contatti egon.vent@rolmail.net


pagina 31<br />

PISTOLE<br />

Pistola HAMMERLI mod. 280 cal. 22 e conversione<br />

in cal. 32 usata pochissimo in valigetta originale<br />

completa di tutti gli accessori e 2 impugnature.<br />

Euro 3.500<br />

Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136<br />

Pistola ad avancarica replica modello LE PAGE<br />

NAPOLEON (Armi Sport) cal. 45. Completa<br />

di custodia e fondipalle LEE, causa inutilizzo<br />

Euro 240. Arma di libera vendita.<br />

Sergio Pitti 335.1815436<br />

Replica pistola avancarica REMINGTON PATTERN<br />

Davide Pedersoli cal. 44. modello 1863-1875<br />

catalogazione sportiva poco usata e causa inutilizzo.<br />

Gianni 338.353447<br />

Pistola BERARDELLI modello P ONE cal. 9x21<br />

accuratizzata con vari ricambi. Euro 500<br />

Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136<br />

Pistola PEDERSOLI cal. 38 in cassetta + fondipalle.<br />

Euro 500 Oppure cambio carabina o pistola<br />

MORTIMER con manico a sega.<br />

Monti 338.3797464<br />

Pistola semiautomatica 9x21 modello TECNEMA<br />

con 2 caricatori canna conica e scatola originale.<br />

Sparati 600 colpi.<br />

Luciano 347.5967086<br />

PISTOLE DA TIRO con steker, diversi calibri.<br />

LoTauro 338.6401050 ore lavoro<br />

MISCELLANEA<br />

VALIGIA tipo PAKMAYR nuova per trasportare<br />

sino a 5 pistole con tutti gli accessori. Euro 180<br />

Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136<br />

Vendo “A caccia con lo schioppo a percussione.<br />

Spari e nuvole di fumo” Manuale pratico per uso<br />

corretto delle armi ad avancarica. Volume di 200<br />

pagg. e ca. 200 illustrazioni in bianco/nero ecolori;<br />

edizione di soli 600 esemplari in via di esaurimento.<br />

dott. P. Raggi tel. 0544.590206 o.p.<br />

GIACCA DA TIRO in stoffa usata solo tre volte,<br />

colore verde blu, taglia 46. Euro 200<br />

Valerio tel. 329.4514155<br />

Vendo Quaderni Franchi dal 1956 al 1973<br />

(tutto il pubblicato) e Diana Armi dal 1972 al<br />

2003, fascicoli perfetti. Collezione di cartoline a<br />

soggetto venatorio. Cataloghi di armi.<br />

dott. P. Raggi tel. 0544.590206 o.p.<br />

Mostre e fiere in Italia ed Europa<br />

Abbiamo selezionato per voi un elenco dei principali<br />

avvenimenti che attirano sempre più collezionisti<br />

ed appassionati di armi e militaria.<br />

MOSTRE:<br />

- 29 luglio al museo “Il forno” di Tavernole sul Mella si<br />

inaugura la mostra “Le armi da fuoco a ruota nella prima<br />

metà del XVII secolo tra la Valle Trompia e Brescia”. La<br />

mostra APERTA FINO AL 20 OTTOBRE, visitabile al sabato ore<br />

15 - 19 e la domenica e festivi ore 10 - 12 e ore 15 - 19. Il catalogo,<br />

oltre al saggio introduttivo presenta foto a colori di tutte le<br />

armi in mostra e relative didascalie e nell’ultima parte anche quelle<br />

di tutte le armi a ruota presenti nei musei dell’area bresciana.<br />

INFO tel. 030.9280022 - fax 030.9280023 e-mail<br />

info@miniereinvaltrompia.it - www.cm.valletrompia.it/musei<br />

- 7 settembre “Torino 1706: l’alba di un regno” per celebrare i<br />

300 anni dall’assedio di Torino e il sacrificio di Pietro Micca. Sarà ospitata<br />

dal Museo Pietro Micca e dal Museo d’artiglieria in cui si potranno<br />

visitare anche i sotterranei. APERTA FINO AD APRILE 2007.<br />

- 14 e 15 ottobre a Ferrara Fiere Miliferrara - Info allo<br />

051.55730 - cell. 348.4188572 Orari dalle 9 alle 18.<br />

MERCATI: mese di ottobre in Italia<br />

- 9 e 10 a Sassuolo (MO) MOSTRA MERCATO DI MILITARIA<br />

alle Terme della Salvarola. Info al tel 335 6231711.<br />

- 21 e 22 a Roma MILITARIA E DINTORNI IN EUROPA Hotel<br />

Ergife via Aurelia, 619, con collezionisti italiani e stranieri, musei,<br />

istituzioni militari, troveremo uniformi, medaglie, soldatini libri,<br />

strumenti militari armi antiche e armature, veicoli militari, radio<br />

militari, documenti e stampe; orario 10.30-19.<br />

INFO tel. 338.7460356 o www.milidintornieuropa.com<br />

MERCATI: mese di ottobre all’estero<br />

- Benfeld (Bas Rhin 67)<br />

Sabato 14 Salone di antichità militari e collezionismo.<br />

INFO tel.03.88744073 e-mail ekaeffer@clubinternet.fr<br />

- Tarascon<br />

Domenica 22, 9° Borsa di Militaria e Armi Antiche nella sala<br />

Panoramique ore 9 - 17. Grande parcheggio e bevande all’interno.<br />

INFO tel. 06.14197826 e-mail zitocland@aol.com<br />

- Parigi a Roungis il 22 ottobre Espace Jean Monnet è la più<br />

importante fiera di Francia con 900 m. di tavoli su più di 4.500<br />

mq. con 200 espositori tra collezionisti e commercianti.<br />

INFO Mr. Archen tel. e fax 06.01.60046100<br />

e-mail archen@archen-associes.com<br />

CALENDARIO 2006<br />

Manifestazioni Storiche<br />

DATA LUOGO EVENTO<br />

14-15 ottobre Jena (Ger) Napoleonico<br />

4-5 novembre Peschiera Grande Guerra<br />

4-5 novembre Novegro Multiepoca<br />

Vendi<br />

cerchi<br />

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Tel. 0544.272252 - fax 0544.271417<br />

e-mail: info@2inuno.it


F.A.P. F.LLI PIETTA & C snc - via Mandolossa, 102 - 25064 Gussago (Brescia)<br />

tel. 030 37 37 098 - fax 030 37 37 100 - www.pietta.it e-mail:fap@spidernet.it

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