OSPEDALE DI MONTEBELLUNA - Azienda ULSS 8
OSPEDALE DI MONTEBELLUNA - Azienda ULSS 8
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Anno XIII - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione<br />
in abbonamento postale - 70% - CNS Treviso CPO<br />
PRImo PIAno<br />
Maggio 2010,<br />
Ara Pacis di Roma,<br />
l’Ulss 8 presenta<br />
i servizi tecnologici<br />
offerti ai cittadini.<br />
7<br />
ATTUALITÀ<br />
Due delegazioni,<br />
una spagnola ed una<br />
brasiliana, in visita al<br />
San Giacomo<br />
di Castelfranco.<br />
11<br />
n. 2 - Luglio 2010<br />
DAI REPARTI<br />
Ora possibili interventi<br />
per la cura<br />
delle aritmie cardiache<br />
nella Cardiologia<br />
montebellunese.<br />
20<br />
<strong>OSPEDALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>MONTEBELLUNA</strong><br />
Procedono senza sosta i<br />
lavori per la costruzione del<br />
Padiglione degenze che sarà<br />
pronto per la fine dell'anno.<br />
All'inizio del 2012 previsti i<br />
trasferimenti dei reparti nella<br />
nuova sede.<br />
<strong>OSPEDALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>MONTEBELLUNA</strong><br />
APPRofon<strong>DI</strong>mEnTI<br />
Come affrontare l'estate<br />
senza disagio? Alcuni<br />
preziosi consigli<br />
e utili informazioni<br />
per anziani e genitori.<br />
22-23-24
Le cure primarie sono definite dalla Organizzazione Mondiale della<br />
Sanità come il primo punto di contatto tra i cittadini ed il servizio<br />
sanitario di un Paese, prima di arrivare in ospedale. Quest’ultimo<br />
dovrebbe essere riservato alla sola assistenza per i malati acuti.<br />
Le cure primarie vanno viste in un’ottica di riorganizzazione in cui i<br />
servizi sono posti più vicini ai cittadini facendo parte di un sistema di assistenza integrato costituito<br />
dai medici di medicina generale, dagli specialisti ambulatoriali, dai medici di assistenza domiciliare e<br />
delle residenze protette. In altri termini le cure primarie dovrebbero costituire un primo filtro in modo<br />
che in ospedale giungano solo i casi più acuti ed instabili. Si tratta di investire sul territorio affinché<br />
possa dare risposte migliori a una più ampia tipologia di pazienti, prima seguiti dagli ospedali.<br />
La Direzione generale ha attivato recentemente due primariati di cure primarie: il primo con<br />
prevalente interesse sulle cure domiciliari affidato alla dottoressa Paola Paiusco, il secondo invece<br />
si occupa della specialistica ambulatoriale, affidata al dottor Simone Tasso.<br />
Paola Paiusco direttore delle Cure primari, si occupa delle cure domiciliari su tutto<br />
il territorio dell’Ulss 8.<br />
Paola Paiusco è nata a Venezia il 14 luglio 1959. Nel 1985 si è laureata in Medicina e chirurgia<br />
presso l’Università di Padova. Nel 1989 ha conseguito la specializzazione in Geriatria e Gerontologia,<br />
presso l’Università di Padova. Nel 1994 il dottorato di ricerca in Fisiopatologia clinica dell’Università<br />
di Milano. Dal 1993 al 1997 è stata dirigente medico di primo livello presso la Geriatria dell’Ospedale<br />
di Schio Ulss 4 “Alto Vicentino”. Dal 1997 al 1999 ha svolto la propria attività in qualità di dirigente<br />
medico presso la Medicina e Lungodegenza dell’Ospedale di Valdobbiadene, successivamente presso<br />
la Lungodegenza dell’Ospedale di Montebelluna e dal<br />
2000 presso il Servizio di Cure domiciliari del Distretto<br />
2. Da marzo 2005 è responsabile di struttura semplice<br />
dei Servizi di Cure domiciliari del Distretto 1 e 2 e<br />
dal novembre 2007 è responsabile del progetto Cure<br />
palliative domiciliari. Fa parte del gruppo Hph “Ospedale<br />
e Territorio senza dolore", del team nutrizionale e di vari<br />
gruppi di lavoro multidisciplinari per l’azienda Ulss 8. E’<br />
referente aziendale presso la Regione Veneto per le cure<br />
palliative e il sistema informativo delle cure domiciliari.<br />
IN CHE COSA CONSISTE IL SUO LAVORO?<br />
Il mio incarico si divide tra una parte più burocratica,<br />
gestionale ed organizzativa ed una operativa. La parte<br />
gestionale riguarda tutto ciò che coinvolge l’integrazione<br />
tra i servizi dell’Ospedale ed il territorio per l’area anziani,<br />
della terminalità, nei rapporti con i Centri servizi e con i<br />
medici di medicina generale.<br />
Dal punto di vista operativo, invece, mantengo un’attività<br />
clinica nell’ambito delle cure domiciliari rivolte a pazienti La dottoressa Paola Paiusco.<br />
i protagonisti dell'Ulss 8<br />
Cure primarie<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 3<br />
complessi affetti da diverse patologie, tra i quali gli oncologici in<br />
fase avanzata, i malati di patologie cerebrovascolari, di sclerosi<br />
multipla e della cosiddetta SLA, sclerosi laterale amiotrofica che<br />
sta colpendo un numero crescente di persone.<br />
QUAL è IL COMPITO PIù <strong>DI</strong>FFICILE COME <strong>DI</strong>RETTORE?<br />
Riuscire ad integrare i diversi attori coinvolti nella rete della domiciliarità, l’Ospedale, i medici di<br />
medicina generale, i Comuni ed i servizi sociali, le associazioni di volontariato per poter favorire<br />
la medicina, cioè incentivando la trasformazione da un'offerta passiva e non coordinata di servizi<br />
ad un sistema assistenziale integrato in cui ogni soggetto coinvolto svolge il proprio ruolo senza<br />
sovrapposizioni, ed in maniera fluida.<br />
QUALI SONO LE PRIORITà NELL’AMbITO DELL’ASSISTENzA DOMICILIARE?<br />
Senza dubbio il pianeta “anziani” e l’ambito delle cure palliative volte a ridurre il dolore nei pazienti<br />
che soffrono. Il mondo degli anziani è una priorità per una serie di ragioni, in parte demografiche,<br />
in parte mediche. L’età media della popolazione si sta via via alzando e con essa aumenta anche il<br />
numero di persone bisognose di cure perché non più autosufficienti, basti pensare che nella nostra<br />
Ulss sono mille e duecento gli anziani ricoverati nelle case di riposo perché non autonomi, mentre<br />
seimila sono quelli a domicilio e seguiti dalle nostre strutture attraverso l’assistenza domiciliare<br />
integrata o l’ospedalizzazione domiciliare.<br />
Contemporaneamente, complice l’aumento dell’età media, stanno aumentando anche il numero di<br />
persone colpite dalla demenza – sono circa 2500 i malati di Alzheimer nell’Ulss 8 – e con esso<br />
tutte le implicazioni socio-assistenziali relative, quali la necessità di offrire supporto e sollievo ai<br />
malati stessi e alle famiglie che, spesso, di fronte a questo genere di malattie, vivono un vero e<br />
proprio “black out”.<br />
Per quanto riguarda le cure palliative, che ritengo<br />
cruciali nella gestione e nel trattamento dei pazienti<br />
che hanno dolore, sarà importante insistere su un<br />
percorso già tracciato e che va nella direzione di una<br />
maggiore sensibilizzazione della popolazione verso le<br />
terapie antalgiche.<br />
Nel 2009 nell’Ulss 8 sono stati 367 i pazienti oncologici,<br />
in fase terminale di malattia, trattati in cure palliative<br />
domiciliari, di questi 256 sono deceduti nel corso<br />
dell’anno: 168 (66%) hanno potuto morire in casa<br />
propria, luogo che, secondo le ricerche è preferito dai<br />
malati terminali, 54 (21%) sono deceduti in ospedale,<br />
21 (8%) in una struttura Hospice ed altri 13 (5%) in<br />
Casa di riposo.<br />
COME è COMPOSTO LO STAFF <strong>DI</strong> CUI SI PUò<br />
AVVALERE?<br />
L’èquipe di cui mi posso avvalere è molto eterogenea<br />
perché gli ambiti e le attività da condurre sono molto<br />
varie. Lavorano assieme a me, nell’ambito della medicina
4 · LUGLIO 2010 i protagonisti dell'Ulss 8<br />
di comunità, il dottor Alessandro Vanzelli che ha il delicato compito di coordinatore per i Centri<br />
servizio, sei medici specialisti (4 geriatri e 2 internisti), un coordinatore della medicina di comunità,<br />
due coordinatori dei servizi domiciliari, circa quaranta infermieri equivalenti al tempo pieno, tre<br />
operatori socio-sanitari, un segretario e vari specialisti liberi professionisti che collaborano con<br />
il servizio di assistenza domiciliare: due fisiatri, una dietologa, una pneumologa. Da poco, inoltre,<br />
possiamo contare anche sulla presenza di una psicologa che opera all’interno dei Nuclei di cure<br />
palliative.<br />
QUANTO CONTA L’ASPETTO UMANO NELLA CURA?<br />
Essere vicino al malato che soffre, soprattutto nelle fasi finali della sua esistenza, richiede molta<br />
umiltà da parte dell’operatore socio-sanitario e del medico e molta capacità di comunicazione,<br />
soprattutto nel caso di situazioni come la nostra, in cui ci troviamo ad entrare dirrettamente nelle<br />
case dei pazienti, nella loro sfera più intima. L’assistenza domiciliare richiede uno sforzo maggiore<br />
rispetto all’ospedalizzazione, perché è il medico o l’operatore a doversi adattare ai tempi e agli stili<br />
di vita del paziente e della sua famiglia. Per questo, l’aspetto umano, relazionale ed empatico ha<br />
un’importanza pari, se non maggiore, rispetto alle competenze strettamente mediche e professionali.<br />
Simone Tasso, direttore delle Cure primarie, cura l’organizzazione della attività<br />
ambulatoriale su tutto il territorio dell’Ulss 8.<br />
Il dottor Simone Tasso è stato recentemente nominato Direttore delle Cure Primarie con la funzione<br />
di occuparsi della organizzazione della attività ambulatoriale. Si è laureato con lode in Medicina e<br />
Chirurgia nel 1987, ed è stato medico di medicina generale dal 1989 al 1991. E' diventato specialista<br />
in Cardiologia nel 1991, in Igiene e Medicina Preventiva nel 1998. E' stato dirigente medico del<br />
presidio ospedaliero di Castelfranco dal 2000 al 2008. Dal 1999 ad oggi è docente presso l’Università<br />
di Padova dell’insegnamento “Analisi della Casistica Sanitaria”. Dal 2001 è anche coordinatore<br />
regionale della Rete HPH dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'aprile di quest'anno è<br />
componente dell’Organo di Governo Internazionale (Governance board) di questa Rete.<br />
IN COSA CONSISTE IL SUO LAVORO?<br />
Organizzare i poliambulatori dell’Ulss in modo da ottenere il più elevato guadagno di salute con le<br />
risorse disponibili, tenendo conto delle esigenze della popolazione.<br />
QUANTE SONO LE SE<strong>DI</strong> AMbULATORIALI CHE DEVE SEGUIRE?<br />
Otto sedi e precisamente le due sedi ambulatoriali presenti all’interno dei due presidi ospedalieri e<br />
poi le sedi extraospedaliere: Asolo, Crespano, Giavera, Montebelluna, Pederobba e Valdobbiadene.<br />
COME SI ORGANIzzA?<br />
Nel lavoro sono coadiuvato da 2 caposala e 3 infermiere con funzione organizzativa. Con l’ausilio<br />
di 61 infermieri dobbiamo coordinare l’attività di 134 ambulatori, dove prestano servizio 68<br />
medici convenzionati, oltre a decine di medici<br />
ospedalieri.<br />
LA MOLE <strong>DI</strong> LAVORO?<br />
I poliambulatori erogano oltre 150.000 visite/<br />
prestazioni all’anno tra cui 21.000 visite<br />
oculistiche, 20.000 cardiologiche ed oltre 2.000<br />
interventi chirurgici ambulatoriali. L’attività<br />
deve essere organizzata in modo che tutto sia<br />
coordinato: disponibilità del medico, ambulatorio<br />
e relativa apparecchiatura/strumentazione ed<br />
eventuale personale di supporto. E in caso<br />
di assenza imprevista del medico bisogna<br />
Da sinistra: Eva Bressan, Monica Cecchin, dottor Simone Tasso, Rita Zago, Piera<br />
Belloli.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
immediatamente trovare un sostituto o immediatamente avvertire il paziente che la visita viene<br />
spostata e sarà avvertito non appena si è riusciti a riorganizzare una seduta suppletiva.<br />
QUALI SONO LE MAGGIORI <strong>DI</strong>FFICOLTà?<br />
Far conciliare la programmazione su base tecnica con la programmazione che tiene conto della<br />
percezione dei cittadini, che comunque è importante. L’ideale sarebbe programmare l’attività<br />
secondo i reali fabbisogni della popolazione. Ma non è sempre possibile. Tante e tali sono le spinte<br />
alle prestazioni, al consumismo sanitario, che non è sempre possibile programmare secondo i reali<br />
fabbisogni.<br />
PUò APPROFON<strong>DI</strong>RE QUESTO CONCETTO?<br />
E’ noto in letteratura medica che i bisogni sanitari reali sono diversi da quelli percepiti dalla<br />
popolazione e su cui la popolazione vuole risposte. C’è il pericolo, da una parte, della sottostima di<br />
certi problemi in quanto la popolazione non li percepisce come tali, dall’altra parte c’è il rischio di<br />
un sovraccarico di domanda anche quando l’offerta è sufficiente e si potrebbe investire dove c’è<br />
più reale bisogno.<br />
AD ESEMPIO?<br />
Dalla letteratura scientifica emerge che l’incidenza del melanoma è al massimo di 10 casi/anno<br />
ogni 100.000 abitanti. Questo significa che in un’Ulss come la nostra, con 250.000 abitanti, abbiamo<br />
al massimo 25 melanomi l’anno. Per rispondere a questo reale fabbisogno abbiamo messo a<br />
disposizione 100 posti all’anno di interventi chirurgici: 100 e non 25 perché non si pretende la<br />
perfezione ed abbiamo dato la possibilità di sbagliare con un rapporto 3:1. Nonostante questo la<br />
domanda è infinita: tutti vogliono togliersi nei, temendo siano melanomi anche quando non ci sono<br />
le basi razionali e tutti fanno pressioni sul proprio medico o sugli specialisti. Siamo arrivati a 250<br />
posti/anno (10 volte il reale fabbisogno) e ancora abbiamo liste d’attesa.<br />
MA <strong>DI</strong>ETRO OGNI IMPEGNATIVA C’è UN ME<strong>DI</strong>CO?<br />
Come in tutto il mondo molti medici scelgono la strada della “medicina difensiva” e cioè del sovratrattamento<br />
(over-treatment) per non incorrere in problemi. Non si riesce a tranquillizzare il paziente<br />
e lo si invia ad una visita/prestazione in più. Oppure invece di una lastra si prescrive una risonanza<br />
magnetica, invece di spendere 25 euro ne spendiamo 250. Ne rimette tutta la comunità che avrebbe<br />
potuto investire meglio quel denaro con un maggior guadagno di salute.<br />
RISULTATI POSITIVI?<br />
Per il sospetto melanoma abbiamo attivato un percorso con i dermatologi e quando i pazienti<br />
passano attraverso di lui riusciamo a mantenere i tempi congrui alla patologia.<br />
Ma il risultato più importante è forse quello della gastroenterologia con l’attivazione dello screening<br />
del tumore del colon-retto, che ha comportato una riduzione della disponibilità di queste prestazioni<br />
per le comuni agende, per dare posto alle neonate agende dello screening. I tempi d’attesa per le<br />
comuni liste sono aumentati e così anche i reclami, ma molti più tumori sono stati diagnosticati<br />
e molte più vite umane sono state salvate. La<br />
qualità percepita dal cittadino non corrisponde<br />
alla qualità effettiva del servizio in termini di<br />
guadagno di salute. Analogo percorso vorremmo<br />
ora attivare con i diabetici. Spostare visite<br />
oculistiche dalle liste d’attesa per darle a<br />
categorie cliniche (i diabetici appunto) che ne<br />
hanno più bisogno. Ci saranno proteste, ma ci<br />
sarà anche un guadagno di salute.<br />
UNA <strong>DI</strong>FFICILE SFIDA?<br />
Una difficile sfida che non è solo organizzativa,<br />
ma anche e soprattutto culturale.
Quadrimestrale di informazione socio-sanitaria<br />
dell’<strong>Azienda</strong> Ulss 8 - Asolo - TV<br />
Anno XIII, n° 2, luglio 2010<br />
Direttore editoriale:<br />
Renato Mason<br />
Direttore responsabile:<br />
Mariano Montagnin<br />
montagnin@ulssasolo.ven.it<br />
Redazione:<br />
Luigi Antoniol, Antonio D’Alba,<br />
Luciano Milani, Annamaria Brosolo,<br />
Sandro Sessi, Alessandro Vanzetto.<br />
Redazione tecnica:<br />
Paolo Barichello, Luca De Marchi,<br />
Massimo Melloni, Teresa Spaliviero<br />
Ester Susin, Simone Tasso.<br />
Sede direzione e redazione:<br />
Ufficio stampa<br />
stampaulss8@gmail.com<br />
Ufficio Relazioni con il pubblico<br />
auurp1@ulssasolo.ven.it<br />
Fotografia:<br />
Gianni Busato<br />
Collaborazione giornalistica:<br />
Martina Berno<br />
Videoimpaginazione e Stampa:<br />
Tipografia Battagin s.r.l. - S. Zenone degli Ezz. (TV)<br />
Concessionaria pubblicità:<br />
Living Studio di Vianello Giuseppina<br />
Viale Felissent, 48 - 31100 Treviso<br />
Tel. 0422.912235 fax 0422.300432<br />
mail: vianellogiusi@libero.it<br />
Autorizz. Tribunale di Treviso:<br />
n. 1072 del 30/03/05<br />
Iscrizione al ROC<br />
Registro degli Operatori di Comunicazione<br />
Pubblica n.10626 del 14/02/2002.<br />
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sommario<br />
Cure primarie 3-4<br />
Sommario 5<br />
PRImOPIANO<br />
L'Ulss 8 a Forum PA 2010 7<br />
Montebelluna, lavori al termine 9<br />
ATTUALITA’<br />
L'Ulss 8 ospita due delegazioni 11<br />
LETTERE<br />
Alleviare la sofferenza 12-13<br />
DAI REPARTI<br />
Un giapponese a Castelfranco 15<br />
Cardiologia al passo coi tempi 17<br />
Curare la retina 19<br />
Medici in pensione 20<br />
Valutare il dolore 21<br />
APPROfON<strong>DI</strong>mENTO<br />
Estate 22-23<br />
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SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
PREVENZIONE<br />
Viaggiare all'estero 25<br />
Nati per leggere 26<br />
Cani abbandonati 27<br />
Zecche 28<br />
<strong>DI</strong>sTRETTI<br />
Rivive il Padiglione Kappa 29<br />
Cittadella della salute 31<br />
Piano di zona al via 33<br />
AssOCIAZIONI<br />
Dieci anni, Alzheimer di Riese 34<br />
Centro sollievo a Caerano 35<br />
Abio di Montebelluna 36<br />
INfORmA<br />
Solidarietà per Haiti 37<br />
Ciao Enzo! 38
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primo piano n salute ulss 8<br />
Al Forum della Pubblica amministrazione a Roma, il ministro<br />
Brunetta si è fermato a complimentarsi con l'Ulss 8.<br />
ESEMPIO DA SEgUIrE<br />
continuate così!ˮ,<br />
è stata questa l'esclamazione del<br />
“Complimenti,<br />
ministro per la Pubblica amministrazione<br />
ed innovazione, Renato Brunetta,<br />
visitando lo stand dell'Ulss 8 al termine<br />
dell'inaugurazione della 21ma edizione del<br />
Forum PA, la Mostra convegno dell’innovazione<br />
nelle Pubbliche amministrazioni, che<br />
si è svolta a Roma Fiere dal 17 al 20 maggio.<br />
Per il secondo anno consecutivo il ministro<br />
Brunetta ha scelto di esplorare le novità a<br />
servizio dei cittadini ideate ed implementate<br />
dall'Ulss di Asolo quale esempio di innova-<br />
L'<strong>ULSS</strong> 8 SI PRESENTA<br />
ALL'ARA PACIS <strong>DI</strong> ROMA<br />
A margine di Forum Pa a Roma l'Ulss 8 si è presentata<br />
anche nel centro della capitale, nella suggestiva Ara<br />
Pacis. Il contrasto tra le antiche volute ellenistiche del<br />
monumento fatto erigere dall'imperatore Augusto e<br />
le ultramoderne tecnologie digitali, che consentono a<br />
tutti i cittadini dell'azienda di Asolo di avere sempre<br />
e in ogni luogo a disposizione i propri dati sanitari,<br />
è stato particolarmente gradito dai cento ospiti<br />
selezionati per l'occasione.<br />
zione che semplifica la vita dei cittadini in<br />
ambito medico-sanitario.<br />
L'ingegnere Paolo Barichello, direttore<br />
dell’Unità operativa di Informatica, ha illustrato<br />
i servizi dell'Ulss 8 presentati nello<br />
stand il cui filo conduttore quest'anno<br />
era “Sanità digitale: i servizi on-line per i<br />
cittadini”, un titolo che riassume in sé l’impegno<br />
e gli sforzi dell’Ulss 8 rivolti verso la<br />
centralità dell’utente con l’obiettivo di porre<br />
il cittadino al centro delle cure e dei servizi<br />
digitali sanitari.<br />
Perché ciò sia possibile è necessario che i<br />
Nel corso della serata, alla quale hanno partecipato<br />
Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum Pa, e<br />
Sandro De Poli, presidente di GE Healthcare, il dottor<br />
Mario Po’ ha illustrato la ”buona pratica” dell'Ulss<br />
8 sui servizi online ai cittadini, realizzata grazie alla<br />
partnership con GE Healthcare, anch’essa impegnata<br />
nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie per i sistemi<br />
socio-sanitari. Soluzioni che, nell’Ulss 8, hanno dato<br />
risultati eccellenti se si pensa che il sistema integrato<br />
di gestione dei dati clinici-sanitari può contare su un<br />
archivio clinico digitale costituito da 400mila cartelle<br />
cliniche, mentre attualmente sono il 78,92% i referti<br />
clinici acquisiti online dai cittadini.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 7<br />
servizi offerti ai cittadini siano integrati e funzionino<br />
in sinergia: a sottolinearlo la stessa<br />
grafica dello stand che riportava una serie di<br />
innumerevoli immagini disposte secondo una<br />
fisionomia di “rete”.<br />
Proprio a Forum Pa è stato presentato l’impegno<br />
dell’Ulss 8, che dura da diversi anni,<br />
nel costruire e mettere in azione una serie di<br />
strumentazioni tecnologiche avanzate, con<br />
l’unico scopo di avvicinarsi alle esigenze dei<br />
cittadini, offrendo loro molti servizi fruibili<br />
con semplicità.<br />
L’essersi dotata, ad esempio, di una piattaforma<br />
tecnologica integrata o di un sistema<br />
di conservazione digitale, si è tradotto<br />
nell’offerta ai cittadini del cosiddetto fascicolo<br />
sanitario elettronico, che permette loro<br />
di consultare tutti i propri dati clinici (referti,<br />
immagini, cartelle cliniche, tracciati, screening,<br />
azioni di pronto soccorso, diari di ricovero<br />
della propria storia clinica) in qualsiasi<br />
parte del mondo.<br />
L’Ara Pacis di Roma dove è stata ospitata l’Ulss 8.
primo piano n salute ulss 8<br />
PA<strong>DI</strong>gLIONE DEgENzE:<br />
qUASI TUTTO PrONTO<br />
Procedono a gran ritmo i lavori per la<br />
costruzione del Padiglione degenze<br />
di Montebelluna.<br />
Al momento attuale non c’è motivo di ritenere<br />
che il termine dei lavori del primo stralcio,<br />
fissato per il 18 novembre prossimo, non<br />
venga rispettato o, al massimo, ritardato di<br />
pochissimi giorni.<br />
Quindi, alla fine dell’anno o all’inizio del<br />
2011 sono previsti i trasferimenti dei reparti<br />
di degenza per i quali si prevede sia necessario<br />
circa un mese.<br />
La direzione sta valutando alcune idee del<br />
professor Brusatin, al quale è stato chiesto<br />
di formulare delle proposte che puntino<br />
sulle tonalità cromatiche calde, che ben si<br />
coniugherebbero con i davanzali delle stanze<br />
di degenza che, a Montebelluna, sono in legno.<br />
L’obiettivo è quello di creare degli ambienti<br />
che richiamino il più possibile l’ambiente<br />
domestico ed abituale del paziente, nella<br />
convinzione che, se anche il colore non<br />
guarisce, certamente contribuisce ad una<br />
migliore permanenza dell’ammalato in<br />
Ospedale. Anche il colore è infatti uno degli<br />
aspetti che concorrono all’umanizzazione<br />
delle cure e fa sentire il paziente al centro<br />
delle attenzioni di medici ed operatori.<br />
La rapidità con cui stanno procedendo i lavori<br />
è stata recentemente verificata anche nel<br />
corso di una visita al cantiere, promossa dal<br />
consigliere regionale, Laura Puppato, ed al<br />
quale erano presenti anche il direttore generale<br />
dell’Ulss 8, Renato Mason, il direttore<br />
amministrativo, Mario Po’, il direttore sanitario,<br />
Paola Corziali, il direttore del presidio<br />
ospedaliero di Montebelluna, Marco Cadamuro<br />
Morgante, il sindaco di Valdobbiadene,<br />
Bernardino Zambon, e l’assessore ai gemellaggi<br />
e turismo di Montebelluna, Edo Cornuda.<br />
“Durante l’estate – ha spiegato Mason –<br />
Il consigliere regionale Laura Puppato ed il direttore<br />
generale, Renato Mason, in visita al canitere.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 9<br />
saremo impegnati nel ricercare finanziamenti<br />
per gli arredi interni della struttura per i quali<br />
prevediamo una spesa di circa 2,5 milioni<br />
di euro. Al momento attuale la Regione del<br />
Veneto non ha risorse economiche proprie<br />
per finanziare la spesa, perciò stiamo valutando<br />
quale sia la forma di finanziamento più<br />
adatta”.<br />
PrONTO SOCCOrSO <strong>DI</strong> <strong>MONTEBELLUNA</strong>:<br />
<strong>DI</strong>rEzIONE <strong>ULSS</strong> 8 A CACCIA <strong>DI</strong> fON<strong>DI</strong><br />
PEr rIOrgANIzzArE LA STrUTTUrA<br />
Durante la visita al cantiere il direttore<br />
generale si è anche soffermato sul progetto<br />
del Pronto soccorso di Montebelluna per il<br />
quale la direzione Ulss 8, già nel novembre<br />
scorso, aveva inviato la documentazione<br />
tecnica preliminare alla Regione del<br />
Veneto, che l’ha approvato con due piccole<br />
prescrizioni nel febbraio scorso.<br />
La sistemazione prevede il miglioramento<br />
logistico-organizzativo di tre aree: la zona<br />
rossa dedicata alle urgenze-emergenze,<br />
l’Osservazione breve intensiva e la sala<br />
d’attesa. Tutte aree che attualmente non<br />
possono ritenersi dignitose né per i pazienti,<br />
né per gli operatori.<br />
La Regione ha comunicato la mancanza<br />
di risorse per finanziare il progetto che,<br />
pertanto, va coperto con altre formule<br />
finanziarie. Tra quelle in via di valutazione<br />
vi sarebbe la possibilità di accendere un<br />
mutuo decennale di circa 5 milioni euro con<br />
un istituto di credito. Anche questa sarà una<br />
decisione che la Direzione dovrà prendere nei<br />
prossimi mesi, in modo da poter dare avvio<br />
ai lavori di sistemazione del Pronto soccorso<br />
entro la fine dell’anno in corso.<br />
CONSERVARE LA STORIA, PER COSTRUIRE IL FUTURO<br />
MARK COLOR SPA - Società a socio unico - Via Angaran n. 26 - C.P. 28/A - 31020 Castelminio di Resana (Treviso) - tel. 0423.4845 - fax 0423.484960 - www.markcolor.it
L’<br />
Ulss 8 attrae ed insegna. Due delegazioni,<br />
una spagnola ed una brasiliana,<br />
hanno fatto visita nelle scorse<br />
settimane al San Giacomo di Castelfranco<br />
Veneto per vedere da vicino le innovazioni<br />
presenti nel presidio ospedaliero.<br />
Dalla Galizia, in Spagna, sono arrivati alcuni<br />
dirigenti tra i quali Francisco Vilanova,<br />
general manager dell’Ospedale di Lugo,<br />
Jose Manuel Gonzalez, general manager<br />
dell’Ospedale di Pontevedra, Felix Rubial e<br />
Carlos Juanatei, direttore medico dell’Ospedale<br />
di Lugo e direttore del Dipartimento di<br />
Cardiologia.<br />
La delegazione, accompagnata dal direttore<br />
generale dell’Ulss 8, Renato Mason, il<br />
direttore amministrativo, Mario Po’, ed il<br />
direttore medico di Ospedale, AnnaMaria<br />
Brosolo, era interessata al project financing<br />
utilizzato nell’Ulss 8 per la realizzazione<br />
dei due presidi ospedalieri. Il dottor Po’,<br />
assieme all’ingegner Paolo Barichello, direttore<br />
dell’Unità operativa di Informatica<br />
dell’Ulss 8, ha illustrato l’utilizzo della<br />
tecnologia informatizzata in ambito sanitario,<br />
nell’archiviazione clinica e nell’offerta<br />
delle informazioni ai cittadini. L’incontro si<br />
è concluso con la visita ad alcune specialità<br />
di eccellenza presenti al San Giacomo: dal<br />
attualità n salute ulss 8<br />
L'<strong>ULSS</strong> 8 INCONTrA<br />
SPAgNA E IN BrASILE<br />
nuovo Ciclotrone, presentato dal primario<br />
della Medicina nucleare, Franca Chierichetti,<br />
assieme al dottor Flavio Vinci di Medipass<br />
(la società che ha realizzato il ciclotrone),<br />
all’Emodinamica attiva nella Cardiologia,<br />
diretta dal dottor Carlo Cernetti.<br />
Proveniva invece dallo stato federale<br />
dell’Espírito Santo la delegazione brasiliana<br />
giunta a Castelfranco grazie alla Camera di<br />
Commercio Italo Brasiliana ed al gruppo<br />
Guerrato, la ditta di Rovigo che, attraverso lo<br />
strumento del project financing, ha realizzato<br />
ed ha in concessione i servizi non sanitari<br />
della struttura ospedaliera.<br />
Erano presenti il Presidente della Camera di<br />
Commercio Italo Brasiliana, Luciano Feletto,<br />
il segretario di Stato con delega all’Urbanistica,<br />
Carlos Roberto de Lima,<br />
il suo team di esperti. Per l’Ulss 8 il<br />
direttore generale, Renato Mason, il<br />
direttore amministrativo, Mario Po’,<br />
il direttore medico del presidio ospedaliero,<br />
dottoressa Lorena Sandonà,<br />
e, per la Guerrato, l’amministratore<br />
delegato, Renzo Olivato, la dottoressa<br />
Riccarda Lucchin e il dottor<br />
Maurizio Maniscalco.<br />
L’interesse principale della delegazione<br />
brasiliana era rivolto soprattut-<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 11<br />
to all’innovativo sistema di gestione dei rifiuti<br />
ospedalieri adottato nell’Ulss 8, che pone<br />
grande attenzione al rispetto ambientale e<br />
alla sicurezza nello smaltimento. L’obiettivo<br />
del governo dello stato federale dell’Espírito<br />
Santo è, infatti, quello di dotarsi di almeno<br />
cinque isole ecologiche simili a quelle presenti<br />
nell’Ulss 8 nell’area dell’Ospedale di<br />
Castelfranco Veneto.<br />
La gestione e la sterilizzazione dei rifiuti<br />
ospedalieri nell'Ulss 8 avviene attraverso<br />
Guerrato Spa che si occupa anche del trasporto<br />
dei stessi. La raccolta viene eseguita<br />
in modo autonomo dal personale ospedaliero<br />
che deposita i rifiuti in un’area protetta della<br />
sede lavorativa. Quindi gli addetti passano<br />
due volte al giorno nelle sedi ospedaliere<br />
e distrettuali per la raccolta dei rifiuti, che<br />
vengono poi sottoposti al processo di sterilizzazione.<br />
Con la sterilizzazione i rifiuti<br />
vengono resi non pericolosi, irriconoscibili e<br />
privati di qualsiasi forma di contaminazione.<br />
Terminata la sterilizzazione i rifiuti vengono<br />
depositati per poi essere trasportati ed utilizzati<br />
come combustibili da rifiuto in totale<br />
sicurezza.<br />
La delegazione brasiliana in visita a Castelfranco.<br />
Via S. Pio X, 116 - 31033 CASTELFRANCO VENETO (TV) - www.siben.it
12 · LUGLIO 2010 lettere n salute ulss 8<br />
Il ringraziamento alle diverse specialità dell'Ulss 8 che si sono prodigate<br />
per alleviare la sofferenza di una persona malata.<br />
STIMA E rICONOSCENzA<br />
Caro direttore,<br />
all’esito favorevole di un importante e<br />
delicato intervento chirurgico, cui sono<br />
stato sottoposto, ed al termine di un<br />
periodo di degenza presso il reparto di<br />
chirurgia dell’ospedale di Castelfranco<br />
Veneto, ancora commosso, onorato<br />
e lusingato per la professionalità, la<br />
disponibilità, la cortesia e lo spirito<br />
di abnegazione dimostrati da tutti coloro<br />
i quali mi hanno letteralmente<br />
coccolato alleviando la mia sofferenza<br />
e facendomi sentire a casa mia, desidero<br />
esprimere la mia gratitudine al<br />
personale operante, compiaciuto come<br />
sono di poter affermare che l’esperienza<br />
vissuta presso la struttura ospedaliera<br />
di Castelfranco inorgoglisce la sanità<br />
italiana e soprattutto, rende pieni meriti<br />
a quel personale medico, paramedico<br />
ed inserviente. Un particolare e sentito<br />
plauso voglio rivolgere ai dottori<br />
LA gIOIA <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>VENTArE gENITOrI<br />
IN UNA STrUTTUrA UMANA E PrOfESSIONALE<br />
Carlo Augusto Sartori, Paolo Manente<br />
e Domenico Madia ed a tutto lo staff<br />
medico dell’Unità Operativa di Chirurgia<br />
Generale, uomini di entusiasmante<br />
generosità che, alle notoriamente spiccate<br />
competenze medico-specialistiche,<br />
riescono a coniugare non comuni doti<br />
umane sapientemente evidenziate nel<br />
dialogo, nella comprensione e nella particolare<br />
vicinanza che sanno affettuosamente<br />
riservare al paziente.Un sentito<br />
ed ulteriore ringraziamento inoltre, al<br />
capo sala, signor Benedetto Marconato,<br />
ed a tutto il comparto infermieristico<br />
e di supporto del reparto di Chirurgia,<br />
persone di comprovate e dimostrate<br />
capacità professionali che mi hanno<br />
assistito, sostenuto ed incoraggiato come<br />
fossi il loro papà - permettetemi<br />
l’accostamento - visto che conto ben<br />
86 primavere. Mi sia consentito infine<br />
rivolgere un sentimento di gratitudine<br />
buongiorno, mi chiamo Ulrico buggio, e sono diventato papà da poco più di un<br />
mese di Alberto. E’ dal giorno successivo la dimissione dal reparto di Ostetricia<br />
che intendevo scrivere questa mail, ma ho deciso di attendere un po’ per<br />
mancanza oggettiva di tempo ed un po’ per lasciar sfumare quell’euforia neo<br />
natale che mi aveva investito. Nonostante il tempo resto sempre della stessa<br />
idea per tanto vengo a scrivere quanto segue. Mi è capitato più di qualche<br />
volta di scontrarmi con i vari servizi pubblici o con enti e aziende per prestazioni<br />
mal erogate o disservizi al cittadino contribuente. E’ vero che in Italia<br />
purtroppo godiamo troppo spesso di speculazioni più che di servizi al cittadino,<br />
ma è anche vero che tra tutto il marcio c’è sempre per fortuna del buono.<br />
Il problema è però, che se in genere riceviamo un disservizio, ci lamentiamo<br />
e tiriamo fuori le unghie per ottenere il tolto; se invece riceviamo un aiuto<br />
od una prestazione giusta e adeguata o addirittura superiore le aspettative,<br />
la riteniamo automaticamente una cosa scontata e dovuta, eclissandoci in<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
anche verso coloro i quali, nel riserbo<br />
e nel rigoroso rispetto dei degenti, mi<br />
hanno permesso di vivere in una struttura<br />
di perfetta pulizia, impeccabile ordine<br />
ed eccellente decoro. Grazie, grazie<br />
di cuore a tutti! Non vi dimenticherò e<br />
sarò fiero di testimoniare a chiunque la<br />
grandezza del vostro entusiasmo e lo<br />
spessore della vostra professionalità.<br />
Spero che gli organi di stampa si facciano<br />
propulsori di questi miei sentimenti<br />
di apprezzamento e stima, onde dare il<br />
meritato risalto alla laboriosità di queste<br />
persone che piuttosto silenziosamente<br />
invece, operano senza nulla pretendere<br />
ed a cui - sono sicuro - non serve altro<br />
che il sorriso e la riconoscente stretta<br />
di mano del paziente per incoraggiare<br />
il loro encomiabile impegno, espresso<br />
senza riserva alcuna.<br />
Con viva cordialità<br />
Vito Ria<br />
I lettori possono inviare lettere<br />
all'Ufficio Relazioni con il pubblico<br />
alla mail: auurp1@ulssasolo.ven.<br />
it o all'indirizzo: via Forestuzzo,<br />
41 - 31011 Asolo (TV).<br />
SIAD: DE<strong>DI</strong>zIONE<br />
E COMPETENzA<br />
Scrivo la presente personalmente e<br />
per conto di tutta la mia famiglia<br />
per esprimere i miei più sentiti<br />
ringraziamenti ai medici ed al<br />
personale infermieristico che l’Ulss<br />
8 ha messo a disposizione di mio<br />
marito Modesto, deceduto il 13<br />
febbraio scorso.<br />
Abbiamo apprezzato la dedizione<br />
e la competenza con cui i Vostri<br />
collaboratori hanno prestato la<br />
necessaria assistenza medica<br />
domiciliare a mio marito ed hanno<br />
altresì saputo dare a noi famigliari<br />
un conforto ed un supporto personale<br />
in momenti molto delicati e dolorosi.<br />
Nel ringraziare nuovamente, porgo i<br />
più cordiali saluti.<br />
Giulietta baù<br />
un egoismo civico! Forse e anche qui dico per fortuna, non è sempre così,<br />
e qualcuno si ricorda ancora, oltre che dei reclami, anche dei ringraziamenti<br />
e complimenti.<br />
E’ per questo che unitamente al pensiero di mia moglie Silvia, intendevamo<br />
manifestare tutta la nostra gratitudine ed i complimenti più sinceri al personale<br />
del reparto di Ostetricia, Pediatria e Ginecologia esteso a tutti i livelli<br />
gerarchici: infermiere, ostetriche, puericultrici, dottori, capi sala, pulitori.<br />
E’ bello rendersi conto che le cose possono funzionare, è bello riscontrare la<br />
professionalità di tutti gli addetti e incaricati ed è bello e dovuto complimentarsi<br />
con le persone che lo rendono possibile quotidianamente.<br />
Nella speranza che chi riceve la presente la estenda al personale coinvolto,<br />
ringraziamo di cuore tutti, e vi auguriamo un buon lavoro,<br />
Ulrico e Silvia buggio
L'AMOrE INfINITO<br />
PEr ChI SOffrE Gentilissimo<br />
Egregio signor Direttore generale,<br />
accetti, con la presente, la soddisfazione mia personale e dell’intera<br />
mia famiglia perché nella degenza del papà, Luigi Motterlini, di<br />
anni 76, affetto purtroppo, da una serissima patologia, nel reparto di<br />
Geriatria, diretto dal dottor Emanuele Rizzo dell’ospedale civile di<br />
Montebelluna (da venerdì 12 febbraio a giovedì 4 marzo), abbiamo<br />
esperimentato non solo la seria e meticolosa professionalità dei e<br />
nei medici e del e nel personale paramedico, ma anche la cordiale e<br />
premurosa umanità di e in tutti. E questo non fa che bene al nostro<br />
cuore di familiari, che da giovedì scorso, 11 marzo, piangiamo per la<br />
morte di papà.<br />
Inoltre non possono passare sotto silenzio il pronto e capace servizio<br />
coordinato dalla dottoressa Paola Paiusco, a cui ci eravamo in un<br />
primo tempo rivolti per le anomale condizioni fisiche del papà, che<br />
Lo ha accompagnato fino all’ultimo respiro.<br />
Egregio signor Direttore generale, il ringraziamento sincero e sentito<br />
della mia famiglia e mio personale, confido sia per Lei e per il servizio<br />
che attualmente svolge, stimolo a prodigarsi ancora e sempre meglio<br />
perchè la “nostra” <strong>Azienda</strong> Ulss 8 operi con efficienza.<br />
E se non è possibile una buona capacità professionale dei medici<br />
e paramedici, in quanto alla fin fine trattasi di “materiale umano”,<br />
nulla di intentato dev’essere invece fatto cadere perché strumenti e<br />
macchinari siano funzionanti. Ciò che per ben due volte capitò a papà<br />
per l’esame di broncoscopia. Nonostante questa duplice rottura della<br />
macchina, Le confermo la gratitudine, che prego estendere anzitutto<br />
al direttore dottor Emanuele Rizzo e alla dottoressa Paola Paiusco.<br />
RicordandoLa al Buon Dio per il prezioso quanto delicato compito<br />
che svolge, mi creda sempre Suo in Cristo.<br />
Don Mauro Motterlini<br />
Arciprete della Parrocchia<br />
San Martino di Tour in Cornuda<br />
Con la presente desidero portare a<br />
conoscenza quanto segue: in seguito<br />
ad una caduta accidentale avvenuta<br />
nella mia abitazione il 17 marzo scorso,<br />
sono stato trasportato in ambulanza<br />
presso il Pronto soccorso dell'Ospedale<br />
di Castelfranco e poi ricoverato nel<br />
reparto di Ortopedia.<br />
Mi sento in dovere di porgere i<br />
miei più sentiti ringraziamenti a tutto il<br />
lettere n salute ulss 8<br />
personale, sia medico che infermieristico,<br />
del Pronto soccorso e del reparto di<br />
Ortopedia, per le cure, la serietà e<br />
competenza, per come sono stato<br />
soccorso e curato. Il reparto di Ortopedia<br />
si è premurato, inoltre, di farmi visitare<br />
dal medico Neurochirurgico di Treviso,<br />
ove poi sono stato trasportato per<br />
l'intervento necessario. Cordiali saluti,<br />
Liberino Lizza<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
Tecnologia da imitare<br />
LUGLIO 2010 · 13<br />
dottor Po',<br />
con tempi degni del fratello addormentato di Prometeo riesco finalmente a scriverle<br />
due righe. Sono uno degli ammiratori che si è riconosciuto nel suo fervore all'E-health<br />
Care Conference di Roma di qualche tempo fa e, come le avevo promesso, sono<br />
qui per chiederle unicamente un fascio di luce nello sconfinato e periglioso mondo<br />
dell'informatizzazione ospedaliera.<br />
Sono da pochi mesi tra le schiere del Neuromed, un’IRCSS molisana che si affaccia ora<br />
(con un po' di ritardo) all'universo dell'Information Tecnology. Abbiamo la fortuna di avere<br />
medici preparati e personale tutto sommato volenteroso ma, di fatto, ogni idea si affossa<br />
tra i cavilli burocratici, budget degni dello spauracchio della crisi e il digiuno informatico<br />
atavico, ereditato da una locazione geografica da primatisti del digital divide.<br />
Mi permetto di scriverle queste righe perchè sono conscio - anche grazie al suo intervento<br />
- che la cartella clinica elettronica sia un punto di arrivo e non di partenza ed è proprio<br />
in quest'avvio che non vorrei far passi falsi o disperdere sudate risorse.<br />
Avrebbe modo di segnalarmi i passi a suo avviso fondamentali e necessari per preparare<br />
il terreno ad una semina fruttuosa? Quali sono gli accorgimenti, i software, i reparti,<br />
le automazioni procedurali o informatiche assolutamente prioritare e necessarie per<br />
intraprendere il cammino verso la cartella clinica elettronica?<br />
Mi rendo conto della cattiva esposizione e della genericità delle domande poste ed è<br />
proprio per questo che so poter esser capito da lei che vanta conoscenza accademica e<br />
sul campo radicate e sofferte.<br />
Spero di non rubarle troppo tempo o di infastidirla con la presente. Lasciandole un<br />
affettuoso augurio per la sua vita professionale e privata la saluto. A presto,<br />
Davide<br />
Impossibile per me non lasciare un feedback. Sono arrivato a lei con:<br />
- un click sul link "numeri utili" sul vostro sito sviluppato su cms open source,<br />
aggiornatissimo, web 2 "come va fatto", con assistente virtuale e... Poi ho<br />
smesso di spulciare: ero già col cappello dell'asino dietro alla lavagna.<br />
- una chiamata al centralino dove ho trovato professionalità, intuizione e cortesia<br />
- una conversazione con la sua segretaria che mi ha invitato a scriverle mitragliandomi<br />
lo spelling della posta elettronica meglio di qualsiasi marine americano.<br />
Tempo totale: 300 secondi... Tempo "dilazionato" perchè sono lento a far numeri al<br />
telefono! Sinceri complimenti a lei e a tutto lo staff.<br />
UN grAzIE SINCErO<br />
AL SErVIzIO DOMICILIArE<br />
II famigliari di Soligo Amabile,<br />
in particolare la figlia Claudia,<br />
desiderano ringraziare di tutto<br />
cuore tutta l'équipe del Siad di<br />
Castelfranco per il servizio svolto<br />
con professionalità e passione,<br />
per tutti i lunghissimi 9 anni,<br />
per essere stati di grande aiuto<br />
ad Amabile e in particolare di<br />
supporto e sostegno morale a<br />
me e alla mia famiglia. Un Grazie<br />
di cuore con affetto vi abbraccio<br />
tutti.<br />
Claudia
Tel. 0423.609919 - Via Montegrappa, 80 - Montebelluna (TV)
dai reparti n salute ulss 8 LUGLIO 2010 · 15<br />
Il pioniere del trattamento delle ostruzioni coronariche croniche, professor Masahiko Ochiai, con il dottor<br />
Carlo Cernetti, è intervenuto in due pazienti nella Sala di Emodinamica di Castelfranco.<br />
UN gIAPPONESE DALLE MANI D'OrO<br />
Mani pazienti e musica per concentrarsi<br />
prima di iniziare l’intervento:<br />
sono questi i connotati che contraddistinguono<br />
il professor Masahiko Ochiai,<br />
professore di Cardiologia presso la Showa<br />
University Northern di Yokohama (Giappone),<br />
ospite lo scorso aprile presso il Laboratorio<br />
di Emodinamica dell’Ospedale San<br />
Giacomo di Castelfranco Veneto.<br />
Il professore Ochiai, assieme al primario della<br />
Cardiologia castellana, Carlo Cernetti, e al<br />
suo staff, sono intervenuti con una procedura<br />
angioplastica innovativa su due pazienti, un<br />
71enne ed un 74enne, entrambi affetti da<br />
patologie coronariche.<br />
Ochiai, uno dei maggiori esperti nel mondo<br />
nella ricanalizzazione percutanea di arterie<br />
coronarie occluse cronicamente, cioè<br />
nella riapertura con angioplastica di arterie<br />
chiuse da molti anni, come è solito fare<br />
anche in altri Paesi del mondo, ha portato la<br />
propria esperienza anche<br />
nella struttura veneta proponendo<br />
una soluzione<br />
micro-invasiva.<br />
L’innovatività rispetto alle<br />
tradizionali angioplastiche<br />
è quella dell’utilizzo<br />
della “via retrograda”,<br />
cioè attraverso le arterie<br />
collaterali che si sviluppano<br />
fisiologicamente in<br />
caso di occlusione totale<br />
cronica delle arterie coronarie.<br />
Con questa tecnica<br />
in pratica si cerca di riaprire<br />
l’arteria occlusa non<br />
seguendo la “direzione”<br />
normale (perché purtrop-<br />
po chiusa), ma “in controsenso”, sfruttando<br />
cioè la strada “collaterale” che si sviluppa<br />
fisiologicamente. Tale tecnica presuppone<br />
grande esperienza nel campo della cardiologia<br />
interventistica e l’utilizzo di tecnologie<br />
avanzate (quali cateteri microscopici e filiguida<br />
dedicati).<br />
Si tratta di un notevole affinamento della<br />
tecnica ideata nel 1977 da Andreas Gruentzig,<br />
il medico tedesco che eseguì la prima<br />
angioplastica coronarica dilatando con un<br />
palloncino miniaturizzato un restringimento<br />
nella coronaria e dando così avvio alla Cardiologia<br />
interventistica.<br />
Non è casuale il fatto che questa tecnica si<br />
sia sviluppata in Giappone, dove, influenzati<br />
dalla filosofia scintoista, vi è la credenza secondo<br />
cui l’apertura del torace coincida con<br />
la perdita dell’anima, per cui studi e pratiche<br />
nel trattamento delle patologie coronariche si<br />
sono indirizzate nell’evitare la soluzione at-<br />
Da sinistra il dottor Desideri, il dottor Cernetti e il professor Ochiai mentre intervengono sul paziente<br />
nella Sala di Emodinamica del San Giacomo.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
traverso il torace, ma praticando una piccola<br />
incisione sufficiente a introdurre il catetere<br />
in un'arteria vicino all'inguine (l'arteria femorale)<br />
o nel braccio (l'arteria radiale).<br />
Come nell’angioplastica tradizionale anche<br />
in quelle eseguite dal professore giapponese<br />
vi è l'applicazione di uno stent, cioè una<br />
struttura metallica cilindrica a maglie che<br />
viene introdotta nel lume dell’arteria e viene<br />
fatta espandere a livello dell’ostruzione fino<br />
a che il suo diametro è pari a quello originario<br />
del vaso. In questo modo si riduce la<br />
stenosi (ossia il restringimento), sia in fase<br />
acuta che a lungo termine.<br />
Gli stent adottati nell’approccio retrogrado<br />
sono in genere sottilissimi, pari a 0,009 pollici<br />
rispetto a quelli da 0,014 pollici utilizzati<br />
nell’approccio tradizionale.<br />
Proseguono intanto i passi da gigante<br />
dell’Emodinamica dell’Ospedale castellano<br />
che, grazie anche all’investimento in risorse<br />
umane ed in apparecchiature.<br />
Figura nel 2009 tra<br />
i primi centri veneti di<br />
Emodinamica per il grado<br />
di fiducia corrisposto dalla<br />
popolazione dell’Ulss<br />
8 nel reparto e la nuova<br />
capacità di attrazione<br />
dell’Emodinamica castellana<br />
anche verso cittadini<br />
non residenti nell’Ulss 8.<br />
A confermarlo vi sono i<br />
numeri con 1355 sedute<br />
eseguite nel 2009, di<br />
cui 663 per angioplastica<br />
coronaria e 130 per trat-<br />
tamenti carotidei e periferici.
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che qualcuno<br />
di fidi di te,<br />
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Per informazioni<br />
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il centro affidi:<br />
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E'<br />
iniziato anche nell'Ulss 8, presso<br />
l'Unità Operativa di Cardiologia<br />
di Montebelluna, diretta dal dottor<br />
Gianfilippo Neri, il trattamento della fibrillazione<br />
atriale con il sistema di ablazione<br />
transcatetere in radiofrequenza, con monitoraggio<br />
anatomico tridimensionale.<br />
Dopo alcuni anni di attività nel trattamento<br />
e cura radicale di aritmie cardiache complesse,<br />
e di frequentazione presso i centri<br />
dai reparti n salute ulss 8<br />
CUOrE: INTErVENTO<br />
D'AVANgUAr<strong>DI</strong>A<br />
La Cardiologia montebellunese con il primario Neri a sinistra.<br />
Italiani ed Europei pilota, l'èquipe della<br />
struttura semplice di Elettrofisiologia interventistica<br />
di Montebelluna del dottor Diego<br />
Vaccari ha eseguito il primo trattamento<br />
di questa aritmia tanto complessa, quanto<br />
diffusa.<br />
La tecnica si avvale di particolari tipi di<br />
elettrocateteri a raffreddamento costante e<br />
di un sistema di “navigazione tridimensionale<br />
virtuale”, ma con ricostruzione reale<br />
delle camere cardiache denominato EnSite<br />
NavX, della Saint Jude Medical.<br />
La fibrillazione atriale, conosciuta anche<br />
come “FA”, è la più comune aritmia cardiaca<br />
sostenuta. La diffusione della FA<br />
aumenta drammaticamente con l'età. Nei<br />
soggetti di età compresa tra 55-59 anni la<br />
prevalenza è dello 0.7% (1750 pazienti<br />
circa nell’Ulss 8), aumentando a circa il<br />
5% nei pazienti di età superiore ai 65 anni<br />
(12.500 nell’Ulss 8) e superando il 17%<br />
negli ottuagenari (quasi 1 ogni 5).<br />
E' facile comprendere come i costi per<br />
il trattamento cronico siano enormi per<br />
ogni sistema sanitario (farmaci antiaritmici,<br />
farmaci anticoagulanti, controlli settimanali<br />
dell'INR per valutare l'andamento del<br />
trattamento anticoagulante, l'elettrocardiogramma,<br />
Holter, visite mediche).<br />
“Questa nuova tecnologia - spiega<br />
il dottor Vaccari - permette di<br />
ricostruire, attraverso un campo<br />
elettromagnetico tridimensionale,<br />
l'anatomia del cuore; di<br />
acquisire simultaneamente la ricostruzione<br />
tridimensionale del<br />
cuore stesso con un esame Tac,<br />
precedentemente eseguito, e di<br />
fondere insieme le due immagini.<br />
Si ottiene in questo modo un modello<br />
tridimensionale reale delle camere cardiache<br />
e la visualizzazione degli elettrocateteri<br />
al loro interno, con la possibilità di manovrarli<br />
e di raggiungere le zone malate”.<br />
La procedura, che viene eseguita in blanda<br />
sedazione, ha una durata di circa 2-3 ore,<br />
non particolarmente pesanti per il paziente,<br />
che non avverte praticamente dolore. Nel<br />
centro cardiologico di Montebelluna viene<br />
eseguita con l'assistenza anestesiologica<br />
del responsabile di Anestesia rianimazione,<br />
dottor Moreno Agostini, e con lo stand-by<br />
chirurgico toracico del responsabile della<br />
chirurgia, dottor Maurizio Pavanello,<br />
dell'ingegnere biomedico, dottor Stefano<br />
Indiani, il supporto fondamentale del personale<br />
infermieristico dell'Elettrofisiologia<br />
e della Cardiologia, e con la supervisione<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 17<br />
del dottor Roberto Mantovan della Cardiologia<br />
di Treviso.<br />
Curare definitivamente l'aritmia con la procedura<br />
di ablazione significa migliorare<br />
enormemente la qualità e l'aspettativa di vita<br />
dei pazienti e ridurre drasticamente, negli<br />
anni, la numerosità di questa popolazione.<br />
Questo obiettivo è stato raggiunto, nonostante<br />
i tempi di austerità economica,<br />
con investimenti importanti da parte del<br />
direttore generale dell’Ulss 8, Renato Mason,<br />
e del direttore sanitario, dottoressa<br />
Paola Corziali, per un progetto che fonde<br />
eccellenza nel trattamento delle aritmie e<br />
lungimiranza nella gestione del patrimonio<br />
pubblico.<br />
Il centro di Elettrofisiologia interventistica<br />
di Montebelluna si unisce ora a quelli già<br />
attivi di Conegliano e Treviso.<br />
UN KIT UTILE PEr I CAr<strong>DI</strong>OPATICI<br />
Da qualche mese a<br />
tutti i pazienti ricoverati<br />
presso la Cardiologia di<br />
Montebelluna viene<br />
consegnata, al momento<br />
della dimissione, una valigetta contenente:<br />
- opuscolo con i consigli per i cardiopatici;<br />
- un calendario per segnare gli appuntamenti<br />
per i controlli dei primi 6 mesi;<br />
- un portadocumenti per conservare i referti<br />
medici, gli esami del sangue, le ricette, le<br />
impegnative;<br />
- una lavagnetta per scrivere il nome e l’orario di<br />
assunzione delle medicine;<br />
- un portapillole per portare con sé tutti i<br />
farmaci necessari per la giornata.<br />
Lo scopo è di aiutare il paziente alla corretta<br />
gestione della malattia, evitando errori o<br />
dimenticanze. Con questa iniziativa i medici<br />
e gli infermieri della Cardiologia vogliono<br />
aiutare i malati e le loro famiglie in questa<br />
fase che spesso si accompagna ad ansia e<br />
preoccupazione.<br />
a cura del dottor Gianfilippo Neri,<br />
primario di Cardiologia a Montebelluna
Plácido Domingo,<br />
tenore e direttore<br />
d‘orchestra<br />
Campagna<br />
di prevenzione<br />
HEAR the WORLD.<br />
Ci COntAtti<br />
pER COntROLLARE<br />
gRAtuitAmEntE<br />
iL suO uDitO.<br />
La MUSICA è niente<br />
se nessuno<br />
la può SENTIRE.<br />
Hear the World è un’iniziativa internazionale ideata da Phonak per aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’udito, un problema<br />
che colpisce più del 16% della popolazione mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox, Dionne Warwick, Harry Belafonte, Laura Pausini<br />
e altri artisti di fama internazionale hanno unito le loro forze a favore di Hear the World. Nel contesto di questa iniziativa, Phonak ha istituito<br />
la Hear the World Foundation, un’entità non-profit per supportare progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto da deficit uditivo.<br />
www.hear-the-world.com/it<br />
Casa dell‘udito supporta l‘iniziativa Hear the World.<br />
Via Puccini 1/A - Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423 722489<br />
Aperto il lunedì dalle 15:30 alle 19:00<br />
Da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00<br />
Sabato dalle 9:00 alle 12:00
dai reparti n salute ulss 8<br />
Una novità importante per i pazienti della Ulss 8 che hanno una<br />
maculopatia. In arrivo un OCT nell'Oculistica di Montebelluna.<br />
UN OCChIO ALLA rETINA<br />
Dottor Massimo Curato, Direttore della<br />
U.O. Oculistica, che cosa vuol dire OCT e<br />
quali vantaggi porterà l'acquisto di questo<br />
strumento ai pazienti affetti da malattie<br />
oculari residenti nella nostra Ulss?<br />
O.C.T. sono le lettere iniziali delle parole<br />
Optical Coherence Tomography. Si tratta di<br />
una macchina che ci permette di eseguire<br />
delle scansioni dei vari strati della retina<br />
centrale mediante l’emissione di un raggio<br />
di luce emesso da un diodo ad una lunghezza<br />
d'onda compresa nell'infrarosso.<br />
La retina è una struttura dell'occhio<br />
sensibile alla luce (come la pellicola che si<br />
usava nelle macchine fotografiche) e riveste<br />
internamente la parete posteriore del bulbo.<br />
E' costituita da più strati di cellule e di fibre<br />
nervose. Con questo apparecchio siamo in<br />
grado di vedere perfettamente tutti questi<br />
strati e le loro eventuali alterazioni per poter<br />
stabilire con precisione le terapie più adatte<br />
nelle varie malattie.<br />
Si tratta di un'apparecchiatura nuova in<br />
campo oculistico?<br />
No, in effetti è già utilzzata altrove da<br />
alcuni anni. La notizia è che adesso sarà<br />
disponibile anche nella nostra Ulss a<br />
partire da questo autunno. Attualmente i<br />
nostri pazienti sono costretti a rivolgersi<br />
ad altre strutture ospedaliere della Regione<br />
per eseguire questo esame e talvolta anche<br />
in libera professione per avere tempi di<br />
attesa compatibili con la gravità della loro<br />
situazione oculare.<br />
Ma esistono anche altri esami diagnostici per<br />
studiare la retina. Si eseguiranno ancora?<br />
Esatto. Esistono anche altri modi per<br />
esaminare la retina come per esempio la<br />
fluorangiografia. Ma essa è complementare<br />
all'OCT, dà cioè informazioni diverse dello<br />
stesso problema e quindi i due esami si<br />
integrano per una diagnosi migliore.<br />
Probabilmente però potremo eseguire sempre<br />
meno fluorangiografie rispetto ad oggi e la<br />
cosa sarà gradita ai nostri pazienti perché si<br />
tratta di un esame fastidioso e invasivo per<br />
l'uso di un colorante in vena. Invece l'OCT<br />
è molto più rapido e “facile”, infatti richiede<br />
pochi minuti e spesso non è necessario<br />
nemmeno dilatare la pupilla mediante l'uso<br />
di colliri.<br />
Il dottor Parrozzani e Zaghi dell’Oculistica.<br />
Nel nostro titolo si parla di malattie della<br />
retina e maculopatie. Probabilmente i<br />
pazienti che ne sono affetti e i loro parenti<br />
sanno di cosa parliamo ma per gli altri nostri<br />
lettori ...<br />
Si tratta di malattie purtroppo sempre più<br />
diffuse nella nostra popolazione. Della retina<br />
abbiamo detto. La macula è la porzione<br />
centrale della retina, quella che ci permette<br />
la visione migliore e la percezione dei colori.<br />
Quando si ammala parliamo di maculopatia.<br />
La più frequente maculopatia è la<br />
degenerazione maculare legata all'età.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 19<br />
Come dice il nome trova la sua causa unica<br />
nell'invecchiamento del tessuto ed è in<br />
costante aumento con l'allungarsi della vita<br />
media. Si presenta con un calo più o meno<br />
rapido della capacità visiva centrale. Ne<br />
esiste una forma “atrofica”, che ha un decorso<br />
più graduale, ma ha scarse possibilità di<br />
terapia e una forma “essudativa”, più grave<br />
e a decorso rapido. In quest'ultima però, se la<br />
diagnosi è precoce, abbiamo a disposizione<br />
una terapia laser (fotodinamica) e farmaci<br />
che possiamo iniettare nel vitreo (Avastin<br />
Lucentis), capaci di arrestare la malattia.<br />
Entrambe le terapie sono da anni eseguite<br />
presso la nostra Unità operativa e l'OCT ci<br />
servirà proprio per seguire l'evoluzione di<br />
queste malattie e decidere quando e come è<br />
più opportuno intervenire.<br />
Un altro grande capitolo è quello della<br />
retinopatia diabetica che può determinare<br />
anche una maculopatia con problemi<br />
analoghi. Anche in questo caso il numero dei<br />
pazienti interessati è in costante aumento.<br />
Dunque, per avere dei buoni risultati dalla<br />
terapia la diagnosi deve essere precoce.<br />
quali sono i sintomi che devono mettere in<br />
allarme il paziente?<br />
Come in molti altri campi della medicina la<br />
diagnosi precoce consente delle terapie più<br />
efficaci ed esiti migliori. Il sintomo iniziale<br />
che deve fare insospettire verso questo tipo<br />
di malattia è naturalmente un calo della<br />
capacità visiva, che si accompagna in modo<br />
caratteristico ad un'apparente deformazione<br />
delle immagini.<br />
quindi l'arrivo dell'OCT è una buona notizia<br />
in un campo però oggettivamente difficile e<br />
dove non mancano i problemi?<br />
Certo. L'OCT sarà un grande aiuto nella<br />
diagnosi, ma i problemi legati alla gravità<br />
della malattia e alla difficoltà della terapia<br />
rimangono e richiedono tutto il nostro<br />
impegno in particolare quello dei medici<br />
che seguono più da vicino questo settore, i<br />
dottori Alfredo Parrozzani e Fabio Zaghi, che<br />
desidero ringraziare per la loro dedizione.
20 · LUGLIO 2010 dai reparti n salute ulss 8<br />
Tre medici dell'Ulss vanno in pensione prossimamente: il dottor Giorgio Mastrapasqua di Medicina, il<br />
dottor Paolo Breda di Medicina ed il dottor Fernando Cavallin del Servizio trasfusionale.<br />
L'<strong>ULSS</strong> 8 SALUTA I SUOI ME<strong>DI</strong>CI<br />
C<br />
ome di consueto riserviamo uno<br />
spazio ai dirigenti di area medica che<br />
nei prossimi mesi lasceranno l’Ulss 8<br />
per entrare in pensione.<br />
Per ciascuno di loro tracceremo un breve<br />
profilo a ricordo delle loro preziose<br />
esperienze professionali e con l’augurio che<br />
il periodo della quiescenza possa portare<br />
serenità e nuove soddisfazioni.<br />
VA IN PENSIONE DAL PrIMO AgOSTO<br />
Giorgio Mastrapasqua, nato il 27 luglio<br />
del 1946. Si è laureato all’Università di<br />
Padova nel 1971 e nel 1976 si è specializzato<br />
in malattie dell’apparato digerente presso<br />
la stessa Università. È arrivato nell’Ulss<br />
8 nel 1972 presso la medicina interna di<br />
Castelfranco. Dal 1985 al 1990 ha seguito<br />
la gestione dell’ambulatorio di prevenzione<br />
e vaccinazione contro l'epatite da virus B e<br />
dal 2007 è stato nominato dirigente di alta<br />
specializzazione nel Trattamento integrato<br />
della patologia neo-plastica. È membro<br />
dell’Aisf, Associazione italiana studio fegato.<br />
VANNO IN PENSIONE DAL PrIMO OTTOBrE<br />
Paolo Breda, nato il 5 febbraio del 1951.<br />
Ha conseguito la laurea all’Università di<br />
Padova nel 1976. Nel 1984 ha ottenuto<br />
la specializzazione in Gastroenterologia<br />
ed endoscopia digestiva all’Università di<br />
Trieste, cui è seguita la specializzazione in<br />
Oncologia nel 1988.<br />
È arrivato nell’Ulss 8 nel 1977 presso la<br />
medicina interna di Montebelluna. Ha svolto<br />
attività di insegnamento presso la Scuola<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
infermieri professionali di Montebelluna<br />
ed ha partecipato a numerosi convegni e<br />
corsi di aggiornamento nell'ambito della<br />
Gastroenterologia, in alcuni dei quali è stato<br />
invitato in qualità di relatore.<br />
Fernando Cavallin, nato il 9 luglio del 1946.<br />
Si è laureato nel 1973 presso l’Università<br />
di Padova e specializzato in Biochimica<br />
e Chimica clinica. Lavora nell’Ulss 8 dal<br />
1974, prima come responsabile del settore<br />
“Proteineˮ del Laboratorio di Chimica clinica<br />
di Castelfranco, poi come assistente biologo<br />
presso il Servizio trasfusionale e dirigente<br />
del laboratorio di Immunologia cellulare<br />
e dal 2008 è stato nominato dirigente di<br />
Immunologia cellulare presso il Servizio<br />
trasfusionale e di Immunologia.
dai reparti n salute ulss 8<br />
MISUrArE IL DOLOrE<br />
IN ChI NON COMUNICA<br />
Malati dementi, oncologici terminali,<br />
traumatizzati gravi sono pazienti<br />
difficili perché non possono<br />
comunicare come gli altri pazienti: ma allora<br />
come capire quando hanno dolore? E’ un<br />
problema che si sono posti per anni gli<br />
studiosi di tutto il mondo e che riveste<br />
sempre maggiore importanza visto che, con<br />
l’aumento dell’età media della popolazione<br />
aumentano anche le demenze senili.<br />
Nell’Ulss 8 si stima, sono oltre 400 i nuovi<br />
casi di malati di demenza all’anno e, ad<br />
oggi, se ne contano circa 2500, l’1% della<br />
popolazione totale.<br />
Da relativamente poco tempo sono state<br />
create delle scale di misurazione che mirano<br />
a stimare l’intensità del dolore in questi<br />
pazienti mediante segni indiretti: mimica<br />
facciale spontanea o, in seguito ai comuni atti<br />
di assistenza, impossibilità di muovere parti<br />
Un estratto della scheda di valutazione del dolore nel<br />
paziente non comunicante.<br />
del corpo ed altro.<br />
Una di queste scale di misurazione è stata<br />
ideata dalla professoressa Andrea Lynn<br />
Snow dell’Università di Alabama negli Stati<br />
Uniti, esperta mondiale di demenza, che<br />
è stata ospite dell’Ulss 8 nell’ambito del<br />
convegno “HPH e misurazione del dolore<br />
nel paziente non comunicante”, presso la<br />
Sala Convegni all’Ospedale San Giacomo<br />
di Castelfranco Veneto, il 24 maggio scorso,<br />
realizzato dall’Ulss 8 in quanto Centro di<br />
Coordinamento Regionale HPH (Ospedali che<br />
promuovono la salute) dell’Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità (OMS).<br />
La professoressa Snow ha presentato la<br />
propria scala di misurazione, recepita dalla<br />
Regione Veneto come la scala da adottare<br />
nel proprio territorio per misurare il dolore<br />
di questi pazienti particolarmente sfortunati<br />
e fragili.<br />
La Regione Veneto, attraverso l’Ulss 8,<br />
risulta essere la prima in Italia ad adottare<br />
ufficialmente una scala per questa delicata<br />
tipologia di pazienti. Con l’autorizzazione<br />
ed il supporto della professoressa Snow,<br />
infatti, l’Ulss 8 ha messo a punto un corso<br />
di formazione (manuale e video) per formare<br />
gli operatori sanitari (medici ed infermieri)<br />
all’utilizzo di questa scala.<br />
La dottoressa Snow ha sottolineato come, per<br />
creare una vera sensibilità attorno al dolore,<br />
sia necessario superare molti limiti legati sia<br />
al paziente e ai familiari, spesso timorosi<br />
nell’affrontare il dolore attraverso farmaci<br />
che potrebbero innescare dipendenza, sia alla<br />
scarsa cultura medica nell'utilizzo dei farmaci<br />
anti-dolore. Per questo è necessario un sistema<br />
di prevenzione ed educazione strutturato, che<br />
la stessa Snow ha concretizzato nel progetto<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 21<br />
“Noppain”, che consiste nell’utilizzare una<br />
scheda di valutazione per ciascun paziente,<br />
all’interno del quale vengono stimati<br />
e valutati comportamenti che potrebbero<br />
rappresentare le spie del dolore.<br />
Al completamento della scheda l’operatore<br />
sanitario è in grado di ottenere un punteggio<br />
che, se superiore una certa soglia, permette<br />
di affermare che il paziente, probabilmente,<br />
prova dolore, e si rende necessario intervenire<br />
Da sinistra, il dottor Gian Luigi Bianchin, il dottor<br />
Simone Tasso, la professoressa Andrea Lynn Snow,<br />
il dottor Carlo Favaretti e la dottoressa Maria Teresa<br />
Rossato Villanova.<br />
con una terapia che riduca la sofferenza.<br />
A Castelfranco Veneto nel mese di giugno è<br />
stato attivato un primo corso di formazione<br />
per i circa trenta geriatri, individuati dalle<br />
Ulss del Veneto (parte orientale), i quali<br />
saranno poi chiamati a formare gli infermieri,<br />
gli assistenti domiciliari e gli operatori sociosanitari<br />
della propria Ulss di riferimento. Un<br />
secondo corso di formazione, per i referenti<br />
delle Ulss del veneto (parte occidentale), è<br />
previsto a Vicenza ad ottobre.<br />
Alla luce del valido ed importante lavoro<br />
svolto (primo in Italia) nella realizzazione<br />
del corso di formazione, la Lega Tumori,<br />
rappresentata dalla dottoressa Maria Teresa<br />
Rossato Villanova della Consulta Provinciale<br />
Lega Italiana Lotta contro i Tumori, ha<br />
consegnato un riconoscimento alla dottoressa<br />
Snow e all’attore castellano Giuliano Tonin<br />
che, superata la selezione, ha interpretato con<br />
grande professionalità la difficilissima parte<br />
del paziente demente, riuscendo ad esprimere<br />
i diversi livelli di dolore con la sola mimica<br />
facciale e gli altri segni “non verbali” di<br />
questi pazienti.
22 · LUGLIO 2010 approfondimento n salute ulss8<br />
AffrONTArE L'ESTATE: CONSIgLI PEr<br />
NON fArSI SOrPrENDErE DAL CALDO<br />
C<br />
he si scelga di partire per il mare o<br />
la montagna o di rimanere a casa,<br />
l’estate porta con sé alcuni disagi<br />
e fattori di rischio che vanno conosciuti<br />
per evitare problemi e scompensi.<br />
Abbiamo pensato di dedicare questa<br />
sezione proprio all’estate e alle<br />
problematiche connesse con questa<br />
stagione concentrandosi sia sulle attività<br />
organizzate dall’Ulss 8 per rispondere<br />
all’emergenza caldo, sia sulle due<br />
categorie maggiormente soggette a<br />
rischio, anziani e bambini, sia, infine,<br />
sull’alimentazione corretta per affrontare<br />
giornate spesso calde e umide.<br />
Anche quest’anno, dall’inizio di giugno,<br />
l’Ulss 8 ha attivato il Piano di interventi<br />
sociali e socio-sanitari operativo mirato<br />
ad organizzare le azioni sociali per<br />
superare i problemi estivi sofferti dalle<br />
persone anziane e dai soggetti considerati<br />
fragili.<br />
Un primo passo è stato la segnalazione<br />
delle persone ritenute a rischio di disagio<br />
basata sugli elenchi delle persone che<br />
già fanno uso del servizio di telesoccorso<br />
o sono in carico ai due Servizi di cure<br />
domiciliari distrettuali, oppure sono<br />
seguiti dai servizi sociali dei comuni o<br />
sono stati segnalati dal proprio medico di<br />
medicina generale.<br />
Si sono articolati gli interventi prevedendo<br />
di estendere il servizio di telesoccorso<br />
a quelle persone che<br />
t e m p o r a n e a m e n t e<br />
ne hanno bisogno. I<br />
Servizi di assistenza<br />
domiciliare distrettuali<br />
e i servizi sociali di<br />
ciascun comune<br />
in questo periodo<br />
stanno intensificando<br />
la sorveglianza dei<br />
pazienti a rischio anche<br />
attraverso contatti<br />
telefonici con gli utenti<br />
e i loro familiari.<br />
La Protezione civile si è resa disponibile<br />
per garantire servizi alla persona, come il<br />
trasporto delle persone a rischio e la loro<br />
sorveglianza.<br />
Ogni richiesta di aiuto sanitario va fatta al<br />
proprio medico di famiglia, nel caso non<br />
sia reperibile rivolgersi al sostituto, oppure<br />
al Servizio di continuità assistenziale<br />
(Guardia medica) che funziona dalle 20<br />
alle 8.00, e nei giorni prefestivi anche<br />
dalle 10 alle 20.00 e nei festivi per l’intera<br />
giornata. Soltanto per gravi urgenze è<br />
necessario ricorrere al Pronto soccorso. I<br />
Comuni hanno predisposto servizi specifici<br />
per l’accoglienza di persone sole o che<br />
vivono in ambienti non sufficientemente<br />
protetti dal caldo estivo.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
I CONSIgLI DEL PE<strong>DI</strong>ATrA.<br />
INTErVISTA AL PE<strong>DI</strong>ATrA<br />
frANCO POMIATO<br />
QUALI SONO I FATTORI <strong>DI</strong> RISCHIO COLLEGATI<br />
AL CALDO PER I bAMbINI?<br />
Sinteticamente possiamo riassumere così i<br />
fattori di rischio. I lattanti ed i bambini piccoli<br />
si adattano meno facilmente alle temperature<br />
elevate rispetto agli adulti. I bambini affetti da<br />
malattie cardiache, circolatorie, respiratorie o<br />
polmonari (come l’asma) sono particolarmente<br />
sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati<br />
di ozono. Inoltre l’abbondante sudorazione,<br />
ovviamente più evidente nei mesi estivi, è<br />
una caratteristica fisiologica dei bambini.<br />
Tale manifestazione è dovuta all’accelerato<br />
metabolismo che è proprio dell’età infantile<br />
pertanto di fronte ad un bambino sano che<br />
gioca, corre e salta normalmente la comparsa<br />
di eccessiva sudorazione non è un elemento di<br />
sospetto che necessiti indagini mediche.<br />
QUALI SONO LE PRECAUzIONI CHE I GENITORI<br />
è bENE PRENDANO PER EVITARE PRObLEMI<br />
LEGATI AL CALDO NEI bIMbI?<br />
Se si utilizzano ventilatori o impianti di aria<br />
condizionata è necessario evitare repentini<br />
e violenti sbalzi di temperatura o il contatto<br />
diretto con una forte sorgente di aria su<br />
un bambino magari accaldato e sudato. La<br />
condizione ideale per la stanza del bambino<br />
prevede bassa umidità e calore non eccessivo.<br />
Anche correre in auto con i finestrini aperti,<br />
soprattutto se il bambino è sudato, può<br />
favorire l’insorgere di mialgie e nevriti dolorose,<br />
specialmente intercostali.
QUALI SONO I CAMPANELLI D’ALLARME CHE<br />
DOVREbbERO PREOCCUPARE I GENITORI E<br />
SPINGERLI A RIVOLGERSI AL PE<strong>DI</strong>ATRA?<br />
L’esaurimento da calore ed il colpo di<br />
calore. L’esaurimento da calore si manifesta<br />
in modo graduale con sintomi come senso<br />
di mancamento, nausea, vomito, debolezza,<br />
vertigini, mal di testa; piloerezione (pelle<br />
d’oca) al torace ed arti superiori, brividi;<br />
respirazione frequente; crampi muscolari;<br />
disturbi mentali che possono arrivare allo stato<br />
di incoscienza o limitarsi ad una incoerenza<br />
nel parlare. è molto importante riconoscere i<br />
primi segni dell’esaurimento da calore perchè<br />
in questa fase potremo evitare complicazioni<br />
interrompendo l’attività fisica, cercando un<br />
luogo più fresco, mettendo il bambino steso<br />
con i piedi sollevati, mettendogli panni freschi<br />
e umidi o dandogli da bere il più possibile<br />
soluzioni glucosaline o acqua.<br />
Il colpo di calore è caratterizzato da aumento<br />
della temperatura corporea fino a 40°C -<br />
41°C; pelle calda e arrossata, secca (senza<br />
sudorazione); confusione o perdita di coscienza<br />
con possibili convulsioni e stato di shock. In<br />
questo caso occorre chiamare immediatamente<br />
soccorso. Nel frattempo si mettono in atto<br />
le misure già indicate per l’esaurimento da<br />
calore, in particolare cercando di raffreddare il<br />
bimbo il più rapidamente possibile, applicando<br />
impacchi ghiacciati ad inguini ed ascelle,<br />
facendo spugnature di acqua la più fredda<br />
possibile su tutto il corpo o mettendolo a<br />
bagno in acqua fredda. Tener presente che non<br />
servono i farmaci antifebbrili!<br />
PER I bAMbINI è PREFERIbILE UNA VACANzA<br />
AL MARE O IN MONTAGNA?<br />
Andare in vacanza con i bambini fa sempre<br />
bene, sia al mare che in montagna, perché<br />
permette di far respirare ai nostri piccoli<br />
un’aria più salutare e meno inquinata di<br />
quella che normalmente si trova nelle città;<br />
ma permette anche di fare esperienze molto<br />
formative da un punto di vista psichico ed<br />
avere a completa disposizione mamma e papà<br />
è molto positivo per i bambini, che sempre più<br />
spesso vedono i genitori ‘col contagocce’, a<br />
approfondimento n salute ulss8<br />
causa dei loro impegni lavorativi.<br />
Stare al mare è sicuramente benefico<br />
per i bambini, basta rispettare due regole<br />
fondamentali: specialmente con i più piccoli,<br />
cercare di andare in spiaggia nelle prime<br />
ore del mattino o nel pomeriggio dopo le 17<br />
e proteggere sempre la pelle con una crema<br />
solare con fattore elevato o ultra. Anche se di<br />
prima mattina o di pomeriggio il caldo si sente<br />
di meno, la pelle può scottarsi ugualmente,<br />
soprattutto quella dei bambini più piccoli, che<br />
non ha ancora una produzione ottimale di<br />
melanina (il pigmento scuro che la protegge<br />
dai raggi UV). è bene rinnovare l’applicazione<br />
se il bambino ha fatto il bagno. Anche la<br />
montagna è positiva per i piccoli. In questo<br />
caso occorre fare attenzione alle escursioni<br />
termiche, alle punture di zecche e ai traumi cui<br />
i bimbi, finalmente liberi, potrebbero incorrere.<br />
QUALI SONO I SUGGERIMENTI PER EVITARE<br />
SCOTTATURE?<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 23<br />
Le ustioni solari o scottature vanno evitate<br />
perché, specialmente se ripetute, possono<br />
provocare un precoce invecchiamento della<br />
pelle con perdita di elasticità e formazione di<br />
rughe e, nei casi più gravi, sviluppo di tumori<br />
cutanei quale il melanoma.<br />
Questi effetti negativi dell’esposizione al sole<br />
dipendono molto dal tipo di pelle di ogni<br />
persona (fototipo): chi ha la carnagione scura<br />
è meno sensibile ai raggi UV rispetto a chi ha i<br />
capelli biondi o rossi, la pelle chiara e gli occhi<br />
azzurri. Un elemento importante è l’ora del<br />
giorno in cui ci si espone al sole: tra le 11 e le<br />
16 il sole è più pericoloso, soprattutto laddove<br />
siano presenti superfici che riflettono la luce<br />
come la neve, specchi d’acqua e sabbia.<br />
COME TRATTARE LE PUNTURE <strong>DI</strong> INSETTO?<br />
Il trattamento dipende dall’intensità della<br />
reazione e quindi dal grado di sensibilizzazione<br />
del bambino alle sostanze inoculate dall’insetto.<br />
In caso di una reazione locale modesta basterà<br />
una crema antiinfiammatoria non steroidea,<br />
mentre in caso di una reazione infiammatoria<br />
intensa si devono usare creme al cortisone per<br />
un periodo limitato alla fase acuta o anche<br />
antiistaminici per via orale. E’ assolutamente<br />
controindicato l’uso di antiistaminici<br />
topici che sono spesso fotosensibilizzanti.<br />
Solo in casi eccezionali con reazioni allergiche<br />
generalizzate si deve ricorrere al cortisone<br />
per via sistemica. E’ molto importante<br />
"educare" il bambino a non grattarsi e tagliare<br />
regolarmente le unghie per prevenire la prurigo<br />
e sovrainfezioni batteriche frequenti in età<br />
pediatrica.<br />
PER I bIMbI CHE FREQUENTANO PISCINE<br />
D’ESTATE: QUALI SONO I COMPORTAMENTI<br />
DA TENERE PER EVITARE RISCHI E PERICOLI?<br />
I maggiori pericoli sono rappresentati<br />
dall’igiene degli stessi nuotatori. Per questo<br />
le raccomandazioni principali riguardano l’uso<br />
obbligatorio di cuffie e la buona abitudine di fare<br />
la doccia prima di entrare in piscina. Occorre<br />
inoltre tener presente che gli adolescenti sono<br />
più a rischio in quanto più avventati, rischiando<br />
più spesso l’annegamento o le lesioni.
24 · LUGLIO 2010 approfondimento n salute ulss8<br />
I CONSIgLI DEL gErIATrA. INTErVISTA AL DOTTOr EMANUELE rIzzO,<br />
PrIMArIO <strong>DI</strong> gErIATrIA DELL'<strong>ULSS</strong> 8<br />
QUALI SONO I FATTORI <strong>DI</strong> RISCHIO COLLEGATI AL<br />
CALDO PER GLI ANzIANI?<br />
Negli anziani è la stessa età che, correlata alle alte<br />
temperature, rappresenta un pericolo. Questo perché<br />
vi è un più difficile adattamento dell'organismo alle<br />
variazioni climatiche tramite i normali meccanismi di<br />
termoregolazione e più facilmente possono acutizzarsi<br />
nei periodi di picco di calore.<br />
Inoltre, poiché l'invecchiamento provoca una riduzione<br />
del riflesso della sete, e spesso essi assumono terapie<br />
che favoriscono l'eliminazione di sali e liquidi, il<br />
rischio di disidratazione è molto elevato.<br />
QUALI SONO LE PRECAUzIONI DA PRENDERE<br />
PER EVITARE PRObLEMI LEGATI AL CALDO NEGLI<br />
ANzIANI?<br />
Le precauzioni sono piuttosto semplici ma importanti.<br />
Tra le principali ricordo di mantenere l’organismo<br />
costantemente idratato bevendo almeno due litri di<br />
acqua al giorno. E’ preferibile l’acqua a temperatura<br />
ambiente, mentre sono da evitare accuratamente<br />
alcolici, caffè, bibite gassate e zuccherate. Anche<br />
l’alimentazione deve essere leggera e, alle proteine<br />
come carne e formaggi, vanno preferiti i carboidrati<br />
senza dimenticare un buon apporto di frutta e verdure.<br />
E’ bene inoltre evitare di uscire nelle ore più calde<br />
della giornata, dalle 12 alle 17, non solo per le alte<br />
temperature ma anche perché sono le ore in cui<br />
la concentrazione di ozono è più elevata. Anche<br />
l’abbigliamento ha importanza: è bene vestirsi in<br />
modo leggero e, negli anziani allettati, si consiglia di<br />
verificare che non siano troppo vestiti.<br />
QUALI SONO I CAMPANELLI D’ALLARME CHE<br />
DOVREbbERO PREOCCUPARE E SPINGERE A<br />
CONSULTARE UN ME<strong>DI</strong>CO?<br />
Diversi sono i segnali che possono mettere in allarme<br />
l’anziano o i suoi familiari, a partire dalle eccessive<br />
sudorazioni, soprattutto nei pazienti cardiopatici ed<br />
ipertesi. La sudorazione potrebbe infatti provocare<br />
alterazioni di pressione, la comparsa di artimie e<br />
vertigini e mettere a rischio la salute di chi già soffre<br />
di patologie cardiovascolari.<br />
Anche sintomatologia apparentemente banale come<br />
malessere generale, astenia, sonnolenza ed episodi<br />
confusionali, deve essere attentamente valutata,<br />
specie nell'anziano fragile.<br />
PER GLI ANzIANI è PREFERIbILE UNA VACANzA AL<br />
MARE O IN MONTAGNA?<br />
bisogna distinguere tra l’anziano sano da quello<br />
ammalato. L’anziano sano può andare ovunque<br />
tenendo ben presente le norme comportamentali ed<br />
alimentari sopra descritte. L’anziano malato, invece,<br />
dovrebbe preferire l’ambiente collinare evitando<br />
sia mare e spiaggia, ambienti in cui più spesso<br />
le temperature raggiungono livelli molto alti, sia<br />
la montagna, soprattutto in chi soffre di problemi<br />
respiratori. Il paziente diabetico, in particolare,<br />
deve esporsi al sole con molta cautela in quanto,<br />
essendo meno sensibile al dolore cutaneo, è<br />
maggiormente soggetto a scottature, eritemi e<br />
problemi dermatologici.<br />
In linea generale consiglio comunque agli anziani<br />
di sottoporsi ad una valutazione da parte del<br />
proprio medico di medicina generale. Questo vale<br />
soprattutto nei pazienti cardiopatici perchè permette<br />
al medico di adeguare la terapia, se necessario, ed<br />
integrare i sali minerali, se ritenuti insufficienti.<br />
Si accettano prenotazioni per banchetti, matrimoni, battesimi, cene aziendal i<br />
Parco giochi per bambini<br />
Locale climatizzato - Giardino estivo Aperto anche a mezzogiorno - Chiuso il lunedì<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
ESTATE: COSA METTO IN TAVOLA?<br />
Con il caldo il principio nutritivo di elezione è<br />
l’acqua: è importante il ripristino di liquidi e di<br />
sali. Una buona idratazione è un presupposto<br />
fondamentale per il nostro benessere anche<br />
nelle giornata più afose.<br />
Estate è sinonimo anche di pesce, dalle<br />
insalate con prezzemolo e limone alle<br />
grigliate. Le uova hanno le migliori proteine,<br />
hanno carnitina e zinco ed in cucina offrono<br />
molte possibilità di comporre piatti freddi.<br />
Tutti questi alimenti citati vanno a formare,<br />
con frutta ed ortaggi, i cinque gruppi di<br />
alimenti necessari per una equilibrato apporto<br />
nutrizionale.<br />
Il latte fresco è stato definito prototipo<br />
degli integratori. E’ una bevanda completa<br />
di nutrienti energetici e protettivi, contiene<br />
acqua, uno zucchero prezioso come il lattosio,<br />
calcio e fosforo, lattoalbumine e peptidi della<br />
caseina. Anche quando si sceglie l’intero la<br />
quantità di grassi è discreta. Il suo sapore<br />
delicato lo rende versatile, gradevole anche<br />
quando si ha voglia di cibi dal gusto non<br />
troppo accentuato, adatto anche quando<br />
fa caldo all’aggiunta di altri complementi<br />
(cereali, frutta, cacao) ed elemento base di<br />
molte ricette.<br />
Frutta e verdure di stagione apportano<br />
minerali, antiossidanti e vitamine necessarie.<br />
Non hanno funzione energetica ma<br />
sono importanti perché coordinano le<br />
trasformazioni biochimiche che avvengono<br />
nell’organismo.<br />
La frutta giova anche per l’abbronzatura:<br />
albicocche, melone, anguria, pesche sono<br />
straordinariamente ricche di beta-caroteni,<br />
preziosi anche per l’abbronzatura e compatibili<br />
con un’alimentazione “leggera”.
P<br />
resso il servizio Igiene e sanità pubblica<br />
del dipartimento di Prevenzione<br />
è attivo da molti anni l’Ambulatorio<br />
per la prevenzione delle malattie del viaggiatore<br />
(situato a Montebelluna in via Dante<br />
Alighieri, 12 - 3° piano del palazzo ex Inam),<br />
ed appartiene ad una rete regionale di ambulatori<br />
dedicati a questa problematica.<br />
Da molti anni, su autorizzazione del Ministero<br />
della Salute, viene eseguita la vaccinazione<br />
contro la febbre gialla con il<br />
rilascio del certificato a validità<br />
internazionale (10 anni).<br />
Chi decide di intraprendere un<br />
viaggio può rivolgersi all’ambulatorio<br />
(se possibile almeno un<br />
mese prima della data prevista<br />
per la partenza) e fissare un appuntamento<br />
per una consulenza<br />
nel corso della quale verranno<br />
fornite informazioni corrette e<br />
personalizzate in base alle caratteristiche<br />
del viaggio e della<br />
stagione, al periodo di permanenza e al proprio<br />
stato di salute. Il viaggiatore non deve<br />
dimenticare di avere con sè la tessera sanitaria,<br />
la documentazione delle vaccinazioni<br />
già eseguite e le documentazioni relative a<br />
situazioni di salute particolari.<br />
prevenzione n salute ulss 8<br />
Molte sono le problematiche e i rischi che<br />
il viaggiatore deve conoscere e che devono<br />
essere valutati prima di affrontare un viaggio.<br />
Alcune malattie possono essere già<br />
conosciute dai viaggiatori, come ad esempio<br />
la malaria e le altre malattie trasmesse da<br />
insetti (febbre dengue e altre nuove virosi),<br />
la diarrea del viaggiatore (manifestazione<br />
non infrequente che spesso lascia un “brutto<br />
ricordo” al ritorno da un viaggio) che può<br />
riconoscere varie cause.<br />
Non deve essere trascurato inoltre il rischio<br />
legato ad epidemie che periodicamente si<br />
verificano nei vari Paesi. A tal proposito<br />
si possono sottolineare: la rabbia, ormai<br />
emergente anche in Italia nelle aree del<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 25<br />
VIAggI ALL'ESTErO: CONOSCErE I VACCINI<br />
UTILI PrIMA <strong>DI</strong> PArTIrE PEr LE VACANzE<br />
Borgo Monte Grappa, 70 (a 500 mt da Piazza Giorgione)<br />
31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423 491059<br />
A Montebelluna è attivo un ambulatorio per avere informazioni utili sulla<br />
prevenzione da adottare a seconda del paese di destinazione della vacanza.<br />
Nord-Est, che ha sempre rappresentato un<br />
rischio all’estero, la poliomielite per la quale<br />
è in corso un’epidemia nell’Est Europa (in<br />
Tajikistan), le meningiti meningococciche<br />
in alcune aree della cintura sub-sahariana<br />
legate alla stagionalità.<br />
Si consiglia anche ai viaggiatori “dell'ultimo<br />
minuto” di chiedere informazioni sui<br />
possibili problemi sanitari, sulle precauzioni<br />
da osservare e su eventuali profilassi, compatibilmente<br />
con la data della<br />
partenza.<br />
Conoscere i rischi legati al soggiorno<br />
in una particolare area<br />
geografica è un piccolo accorgimento<br />
che contribuisce a tutelare<br />
la salute di chiunque si<br />
appresti a partire.<br />
La modalità di accesso per appuntamento<br />
evita attese inutili e<br />
garantisce disponibilità da parte<br />
degli operatori.<br />
Per appuntamenti ed informazioni<br />
rivolgersi al numero: 0423.614715 nei<br />
seguenti orari: lunedì dalle 8.30 alle 10.30,<br />
martedì dalle 8.30 alle 10.30.<br />
Donatella Rizzato<br />
servizio Igiene e sanità pubblica<br />
CONSULENZA DELLE PIANTE<br />
ARTICOLI E MANGIMI PER PICCOLI ANIMALI<br />
IRRIGAZIONE PER TERRAZZI E BALCONI<br />
CONCIMI E SEMENTI SELEZIONATI PER ORTO E GIAR<strong>DI</strong>NO<br />
VASTO ASSORTIMENTO PIANTE DA ORTO E GIAR<strong>DI</strong>NO
26 · LUGLIO 2010 prevenzione n salute ulss 8<br />
NATI PEr LEggErE: UN PrOgETTO<br />
PEr PrOMUOVErE LA LETTUrA<br />
Un anno fa è ripartito nell’Ulss 8 il<br />
progetto “Nati per leggere”, progetto<br />
per la promozione della lettura ad<br />
alta voce rivolto ai bambini e alle bambine a<br />
partire dai 6 mesi di età.<br />
E’ ampiamente dimostrato che la lettura ad<br />
alta voce, iniziata precocemente, non solo<br />
favorisce lo sviluppo cognitivo del bambino,<br />
ma promuove anche la relazione genitori/<br />
figli, rendendo più intensi i rapporti affettivi<br />
tra il genitore che legge o racconta ed il bambino<br />
che ascolta.<br />
Il progetto, reso possibile dalla collaborazione<br />
tra Servizi del Dipartimento di prevenzio-<br />
Il logo del progetto Nati per leggere.<br />
ne, Associazione culturale pediatri e bibliotecari<br />
della rete di cooperazione bibliotecaria<br />
dell’area montebellunese, rete Bam, è partito<br />
a giugno 2009 in tre delle nove sedi vaccinali<br />
del territorio: Montebelluna, Giavera del<br />
Montello e Pederobba. Nei primi sette mesi<br />
di attività, dal 1 giugno al 31 dicembre 2009,<br />
la promozione della lettura ha interessato più<br />
di 400 bambini appartenenti a nove diversi<br />
Comuni.<br />
Ad un anno di distanza, il progetto viene<br />
esteso anche alla sede vaccinale di Valdobbiadene,<br />
cui fanno riferimento per le vaccinazioni<br />
i bambini residenti nei Comuni di<br />
Valdobbiadene, Vidor, Segusino e Crocetta<br />
del Montello.<br />
Il Progetto si compone di semplici azioni:<br />
al secondo accesso vaccinale che corrisponde<br />
al quinto mese di vita del bambino, gli<br />
operatori dei servizi vaccinali consegnano<br />
ai genitori materiale informativo su questa<br />
iniziativa ed una guida ai servizi per piccoli<br />
della biblioteca del Comune di residenza.<br />
Le biblioteche dal canto loro valorizzano gli<br />
spazi dedicati ai piccoli con raccolte librarie<br />
specifiche per la fascia di età 0-6 anni e con<br />
iniziative mirate come le letture ad alta voce.<br />
Inoltre, in occasione del bilancio di salute<br />
Per i tuoi momenti più importanti....<br />
gioisci con gusto<br />
anche a domicilio<br />
via Montello 9- 31040 Giavera del Montello (TV) Tel. 0422/776042<br />
info@lacucinadicrema www.lacucinadicrema.it<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
che esegue il pediatra di base al sesto mese<br />
e della vaccinazione dei quindici mesi, i piccoli<br />
lettori ricevono due segnalibri-regalo,<br />
ciascuno con consigli di lettura adatti alla<br />
diversa età.<br />
Orsola Bertipaglia<br />
servizio Igiene e sanità pubblica<br />
ALCUNI SUggErIMENTI SU COME CON<strong>DI</strong>-<br />
VIDErE I LIBrI CON I VOSTrI BAMBINI<br />
Scegliete un luogo confortevole dove sedervi.<br />
Recitate o cantate le filastrocche del suo libro preferito<br />
Cercate di eliminare possibili fonti di distrazione<br />
(televisione, radio, stereo).<br />
Tenete in mano il libro in modo che il vostro bambino<br />
possa vedere le pagine chiaramente.<br />
Fategli indicare le figure e le immagini.<br />
Parlate delle figure (immagini) e ripetete le parole di<br />
uso comune.<br />
Leggete con partecipazione, create le voci dei personaggi<br />
e usate la mimica per raccontare la storia.<br />
Variate il ritmo di lettura più lento o più veloce.<br />
Proponete a loro delle domande: ad esempio, cosa pensi<br />
che succederà adesso?<br />
Cogliete le domande e le suggestioni che il bambino o<br />
la bambina vi pongono: sono occasioni per raccontare,<br />
parlare, discutere, comunicare.<br />
Lasciate scegliere i libri da leggere al vostro bambino/a.<br />
Rileggere le storie dei libri preferiti aiuta a memorizzare,<br />
crea fiducia e sicurezza.
prevenzione n salute ulss 8<br />
Alcune informazioni per contrastare l'abbandono dei cani.<br />
NO ALL'ABBANDONO<br />
Con l’arrivo delle ferie si assiste al<br />
sistematico aumento dell’abbandono<br />
di cani, anche se non è un problema<br />
solo estivo, in quanto questa pessima pratica<br />
avviene durante tutto l’anno. Alla base del<br />
fenomeno ci sono i problemi di custodia del<br />
cane quando ci si reca in ferie, la scarsità di<br />
strutture di accoglienza dei cani nelle località<br />
turistiche, la difficoltà di gestione del cane<br />
per le sue caratteristiche comportamentali e<br />
per la presenza di malattie.<br />
L’abbandono degli animali è un reato penale<br />
di cui art. 727 C.P. modificato dall’art. 1<br />
della Legge 189/2004.<br />
La conseguenza diretta dell’abbandono è<br />
il randagismo: i cani abbandonati, infatti,<br />
andranno ad alimentare la popolazione dei<br />
vaganti che singolarmente o in branchi<br />
possono essere all’origine di problemi quali:<br />
- gravidanze con nascite di cuccioli che<br />
aumenteranno la popolazione di vaganti,<br />
sempre che non muoiano per malattie o<br />
stenti;<br />
Indagini d’affari:<br />
• ricerche su clienti, soci,<br />
dipendenti;<br />
• accertamenti patrimoniali;<br />
• analisi dei concorrenti...<br />
- potenziale rischio di aggressione per le<br />
persone;<br />
- serbatoio e veicolo di malattie infettive ed<br />
infestive per altri animali e per l’uomo;<br />
- causa di incidenti stradali;<br />
- danni ad animali di allevamento o ad altri<br />
selvatici.<br />
Migliorare la cultura del possesso responsabile<br />
dell’animale rappresenta il fondamento<br />
per la limitazione dell’abbandono. La<br />
scelta di tenere un animale deve essere<br />
ponderata e responsabile. È necessario<br />
acquisire informazione, cognizioni sul cane<br />
e conoscere i doveri legati al possesso e i<br />
diritti del cane. Gli obblighi a carico dei<br />
proprietari si possono riassumere in:<br />
- obbligo di identificazione ed iscrizione<br />
all’anagrafe canina, come previsto dalla<br />
Legge 281/1991, dalla Legge Regione<br />
Veneto n. 60/1993 e successive;<br />
- obbligo del rispetto delle cinque libertà<br />
fondamentali degli animali: libertà dalla<br />
sete, dalla fame e dalla malnutrizione,<br />
www.fastinvestigazioni.com<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 27<br />
Chi trova un cane abbandonato può contattare la<br />
Polizia locale o il Servizio veterinario dell'Ulss 8.<br />
libertà dal disagio termico e fisico, libertà<br />
dal dolore, dalle ferite e dalle malattie,<br />
libertà dalla paura e dallo stress, libertà<br />
di manifestare i comportamenti propri della<br />
specie. Il non rispetto di queste libertà si<br />
può configurare nel reato di maltrattamento<br />
come previsto dalla legge 189 /2004;<br />
- obbligo della custodia del cane. Il<br />
proprietario o detentore risponde civilmente<br />
e penalmente dei danni arrecati dal cane a<br />
persone, animali o cose.<br />
Nel caso di riscontro di un cane vagante/<br />
randagio il cittadino deve informare la<br />
polizia locale del Comune in cui si trova il<br />
cane o il servizio veterinario dell’Ulss 8, che<br />
provvederanno al recupero del cane e alla<br />
consegna al canile sanitario.<br />
Paolo Gallina<br />
servizio Sanità animale<br />
Castelfranco Veneto<br />
Tel. 0423 420 045<br />
Cittadella<br />
Tel. 049 5979592<br />
Indagini familiari:<br />
• infedeltà e accertamenti su<br />
coniugi separati;<br />
• controllo frequentazioni<br />
minori e familiari... e-mail: fast@fastinvestigazioni.com
28 · LUGLIO 2010 prevenzione n salute ulss 8<br />
zECChE E PULCI, qUESTI<br />
fASTI<strong>DI</strong>OSI PArASSITI<br />
Pulci e zecche sono ectoparassiti<br />
ubiquitari ematofagi, parassiti dei<br />
mammiferi e degli uccelli, presenti in<br />
numerose specie. Le pulci infestano l’ospite<br />
però possono anche occasionalmente nutrirsi<br />
del sangue di altri animali e dell’uomo.<br />
La pulce adulta vive attaccata all’ospite, al<br />
di fuori dell’ospite l’adulto può sopravvivere<br />
fino a due mesi senza nutrirsi. Dopo il<br />
pasto di sangue l’adulto depone le uova (un<br />
migliaio di uova nei due anni di vita media).<br />
Le uova invece non aderiscono all’ospite<br />
pertanto cadono a terra infestando ambiente,<br />
in particolare la cuccia, il cesto, tappeti e<br />
coperte; in condizioni ambientali favorevoli<br />
il ciclo dura tre settimane.<br />
Le zecche sono parassiti obbligatori dei<br />
Confederazione Nazionale dell'Artigianato<br />
della Piccola e Media Impresa<br />
vertebrati, cosmopolite diffuse su ampia<br />
varietà di habitat e possono sopravvivere<br />
nell’ambiente oltre due anni in attesa<br />
dell’ospite su cui nutrirsi. Le varie specie di<br />
zecche sono parassiti di più specie animali<br />
ed anche dell’uomo. La femmina fa un<br />
unico pasto di sangue, depone le uova in<br />
genere nell’ambiente e muore; dalle uova<br />
si sviluppano le larve che aderiranno ad un<br />
ospite di passaggio. Il ciclo può durare anche<br />
degli anni variando in funzione dell’umidità,<br />
della temperatura e della presenza di ospiti.<br />
L’azione di pulci e zecche è dovuta ad<br />
irritazione per la loro presenza sulla cute<br />
e alla puntura dell’epidermide da cui<br />
deriva prurito con lesioni da grattamento,<br />
ipersensibilità alla secrezione salivare della<br />
Associazione di Montebelluna<br />
Piazza Parigi, 21 - 31044 Montebelluna (TV)<br />
Tel. 0423.24141 - Fax 0423.301116<br />
e-mail: montebelluna@cna.it<br />
Uffici periferici:<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
pulce, anemia in caso di forte infestazione<br />
e dermatite. Possono inoltre essere vettori<br />
di malattie.<br />
La diagnosi è facile in quanto sia le pulci<br />
che le zecche sono facilmente individuabili<br />
nell’animale infestato.<br />
Il controllo negli animali avviene con<br />
l’impiego di prodotti insetticidi specifici<br />
da applicare direttamente sulla cute in<br />
forma spray, spugnature, bagni, polvere o di<br />
prodotti "spot on". Nel caso delle pulci la<br />
cuccia, il cesto e le coperte utilizzate dagli<br />
animali devono essere mantenute pulite e<br />
l’ambiente, in caso di infestazione, deve<br />
essere trattato con insetticidi specifici, in<br />
quanto la presenza di pulci negli animali è<br />
legata anche ad infestazione ambientale.<br />
Le zecche sono presenti in particolare negli<br />
ambienti umidi, infestati da erbacce e sotto il<br />
fogliame, pertanto tagliare l'erba e raccogliere<br />
le foglie favorendo l’azione diretta dei raggi<br />
solari e di predatori rappresentano un buon<br />
sistema di controllo.<br />
Antonio D'Alba<br />
direttore del Servizio igiene allevamenti e<br />
delle produzioni zootecniche<br />
VISITATE IL NOSTRO SITO<br />
www.cnamontebelluna.it<br />
Nervesa della Battaglia (TV) - Via Roma, 48 - Tel./Fax 0422.773213 - nervesa@cnamontebelluna.it<br />
Covolo di Pederobba (TV) - Via Segusini, 27 - Tel./Fax 0423.648316 - cnacovolo@cnamontebelluna.it<br />
Istrana (TV) - Piazzale Roma, 38 - Tel./Fax 0422.832029 - istrana@cnamontebelluna.it
distretti n salute ulss 8<br />
Completati i primi trasferimenti nell’ex Ospedale castellano<br />
che ora ospita il Centro di salute mentale e la Medicina del lavoro.<br />
rIVIVE IL PA<strong>DI</strong>gLIONE “K"<br />
S<br />
ono terminati in questi giorni i primi<br />
trasferimenti verso la struttura<br />
del Padiglione Kappa dell’ex complesso<br />
ospedaliero di Castelfranco Veneto.<br />
Dopo il completamento dei trasferimenti<br />
dei reparti dal Padiglione al monoblocco<br />
è stata rivitalizzata la struttura destinata ad<br />
ospitare i Servizi territoriali del distretto.<br />
Il primo trasferimento ha riguardato il<br />
Centro di salute mentale e la Medicina del<br />
lavoro, finora localizzati nel corpo dell’ex<br />
Portineria, accanto a via Ospedale.<br />
I servizi hanno preso posto nelle ex degenze<br />
dell’Otorinolaringoiatria, al piano<br />
rialzato del Padiglione Kappa e l’accesso è<br />
possibile attraverso il marciapiede ad ovest<br />
dell’ex Pronto soccorso.<br />
Posa con decorazioni<br />
Lucidatura e restauri<br />
Pavimenti alla veneziana<br />
Marmi e palladiane<br />
Per i pedoni l’ingresso è possibile anche da<br />
via Ospedale. Per chi raggiunge la struttura<br />
in auto, invece, l’accesso avviene attraverso<br />
via dei Carpani.<br />
Seguirà, nei prossimi mesi, il trasferimento<br />
di tutti gli altri servizi territoriali ospitati<br />
nel Padiglione Ovest tra i quali la Neuropsichiatria<br />
infantile, il Servizio di Igiene<br />
pubblica, la Medicina dello Sport ed il<br />
Consultorio familiare.<br />
I trasferimenti dal Padiglione Ovest e<br />
dalle strutture di via Avenale renderanno<br />
possibile l’alienazione dei due complessi<br />
dal cui introito saranno ottenute le risorse<br />
per sistemare il Padiglione Kappa e contribuire<br />
alla realizzazione del “bunker” di<br />
Radioterapia.<br />
Tonella<br />
Loris<br />
Ditta certificata euro-soa<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 29<br />
LA NUOVA TESSErA SANITArIA<br />
In queste settimane Sogei sta distribuendo le nuove<br />
tessere sanitarie, in sostituzione di quelle attuali, in<br />
scadenza. La distribuzione avviene tramite posta.<br />
Nessuno è autorizzato a consegnare le tessere nelle<br />
case dei cittadini, né a contattarli telefonicamente<br />
per fissare appuntamenti al loro domicilio, pertanto si<br />
invita a diffidare da questo genere di contatti.<br />
Si ricorda che la tessera sanitaria elettronica affianca,<br />
ma non sostituisce, la tessera sanitaria regionale<br />
di cartone, che va quindi mantenuta. Quest'ultima,<br />
infatti, contiene altre utili informazioni, quali la scelta<br />
del medico di medicina generale o del pediatra di<br />
libera scelta, le eventuali esenzioni dal ticket e le<br />
vaccinazioni.<br />
La tessera sanitaria è anche lo strumento di accesso<br />
al Servizio sanitario nazionale, certifica il codice fiscale<br />
ed è Tessera europea di assistenza malattie (Team) in<br />
tutti i Paesi dell'Unione Europea, in quelli appartenenti<br />
allo Spazio Economico Europeo, cioè Norvegia, Islanda<br />
e Liechtenstein, e in Svizzera.<br />
La nuova tessera sanitaria avrà una durata di sei anni.<br />
La vecchia tessera sanitaria scaduta non deve essere<br />
riconsegnata, può continuare a certificare il codice<br />
fiscale ma non può essere utilizzata per accedere ai<br />
servizi sanitari. Per informazioni rivolgersi allo sportello<br />
di anagrafe del proprio distretto socio-sanitario.<br />
Via Gen. Giardino, 54<br />
Paderno del Grappa (TV)<br />
Tel. e Fax 0423.53486
L<br />
a ‘Cittadella della salute’<br />
ormai non è più un sogno.<br />
Ad un anno dall’avvio<br />
dei lavori per la riconversione<br />
dell’Ex complesso ospedaliero<br />
Guglielmo Guicciardini di<br />
Valdobbiadene in struttura<br />
per l’assistenza alle persone<br />
anziani non autosufficienti e<br />
per funzioni socio-sanitarie<br />
distrettuali, iniziano ad essere<br />
visibili i risultati dei lavori<br />
edilizi che dovranno concludersi<br />
entro il 2012.<br />
Il progetto prevede<br />
l’edificazione del nuovo Centro<br />
servizi per persone anziane<br />
non autosufficienti che sarà<br />
edificato nell’area libera ad est<br />
del padiglione Fabris e a sud del<br />
padiglione Vigilanza, per il quale<br />
è prevista la ristrutturazione<br />
finalizzata ad ospitare i<br />
poliambulatori del distretto<br />
socio-sanitario. Il progetto<br />
prevede inoltre la costruzione<br />
di un corpo di collegamento fra<br />
questi due edifici.<br />
distretti n salute ulss 8 LUGLIO 2010 · 31<br />
Procedono i lavori per la costruzione della "Cittadella della salute" di Valdobbiadene, dove saranno<br />
realizzati un centro per anziani, la sede dei servizi distrettuali e quella per le funzioni "intermedie".<br />
UN SOgNO ChE <strong>DI</strong>VENTA rEALTà<br />
Al momento attuale sono state<br />
completate al grezzo le ali sud<br />
ed est ed i primi tre piani del<br />
corpo centrale e dell’ala nord del<br />
centro servizi. Sono inoltre stati<br />
eseguiti gli scavi, le fondazioni<br />
e parte dei muri in elevazione<br />
del primo piano del corpo di<br />
collegamento e le fondamenta<br />
del Padiglione Vigilanza,<br />
nonché la parziale demolizione<br />
dei divisori interni dello stesso<br />
Un'immagine del progetto del corpo di collegamento.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
Padiglione Vigilanza.<br />
Nello specifico il progetto<br />
prevede il recupero del<br />
padiglione Vigilanza con<br />
la demolizione interna e la<br />
ricostruzione su tre piani, dove<br />
troveranno posto al piano terra<br />
il centro prelievi, il Centro<br />
raccolta Avis, le Unità territoriali<br />
di assistenza primaria, (Utap), il<br />
servizio di Radiologia, i servizi<br />
veterinari, l'Igiene pubblica;<br />
al primo piano ci saranno i<br />
poliambulatori ed al secondo<br />
piano il Consultorio familiare,<br />
il Servizio di Neuropsichiatria<br />
infantile ed eventuali altri<br />
Servizi territoriali di competenza<br />
distrettuale.<br />
Il nuovo centro servizi ospiterà<br />
invece 176 posti letto, oltre<br />
ad ulteriori 26 posti letto per<br />
future esigenze. La struttura si<br />
svilupperà attraverso tre ali (sud,<br />
est e nord) ed un corpo centrale<br />
destinato a servizi collettivi e<br />
comprenderà due moduli: il<br />
primo comprendente le ali sud<br />
ed est ed un secondo relativo<br />
all’ala nord.<br />
Nel corpo di collegamento,<br />
invece, verranno collocate quelle<br />
funzioni sanitarie “intermedie”<br />
di utilizzo sia del distretto sociosanitario<br />
sia della nuova sede del<br />
centro servizi, quali ad esempio<br />
l’attività di riabilitazione e<br />
rieducazione funzionale con la<br />
palestra e la vasca terapeutica.<br />
Centro di Assistenza alle Aziende<br />
Agricole per pratiche Tecniche, Fiscali,<br />
Previdenziali e Corsi di Formazione<br />
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S<br />
ono iniziati a maggio i lavori per la<br />
stesura del nuovo Piano di zona dei<br />
servizi alla persona che avrà efficacia<br />
dal 2011 al 2015.<br />
Il via ufficiale è avvenuto con l’incontro<br />
tra il direttore generale dell’Ulss 8, Renato<br />
Mason, il direttore dei servizi sociali, Gian<br />
Luigi Bianchin, il responsabile dell'Ufficio<br />
Piani di zona, Enrico Scapin, il Presidente<br />
della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 8,<br />
Fiorenzo Berton, ed i soggetti coinvolti<br />
per formulare le proposte da inserire nella<br />
programmazione socio-assistenziale.<br />
Hanno risposto molto positivamente all’invito<br />
i sindaci dei trenta Comuni dell’Ulss 8 e<br />
gli altri soggetti che contribuiranno alla<br />
definizione del nuovo Piano, che dovrà<br />
essere pronto entro il 31 dicembre 2010.<br />
A differenza dei precedenti documenti<br />
il prossimo Piano di zona, secondo le<br />
indicazioni regionali, durerà cinque anni<br />
anche se vi sarà un riprogrammazione<br />
annuale in funzione delle risorse economiche<br />
distretti n salute ulss 8<br />
della Regione.<br />
Le tappe dei prossimi mesi per la definizione<br />
del piano prevedono una prima costituzione<br />
di sette tavoli di lavoro, tanti quanti le aree<br />
di intervento definite dalla Regione (anziani,<br />
disabili, salute mentale, infanzia/minori<br />
e famiglia, dipendenze, immigrazione e<br />
povertà/emarginazione). Ciascun gruppo di<br />
lavoro avrà una composizione mista che<br />
vedrà la presenza degli amministratori locali,<br />
degli assistenti sociali, dei referenti Ulss,<br />
dei rappresentanti delle Ipab<br />
(per l’area anziani), delle<br />
cooperative sociali, delle<br />
associazioni di volontariato,<br />
della Provincia, degli Istituti<br />
scolastici, delle organizzazioni<br />
sindacali, degli organi<br />
giudiziari, della parrocchie e<br />
degli altri eventuali soggetti<br />
pubblici e privati interessati.<br />
Il lavoro di ciascun gruppo sarà<br />
coordinato a livello tecnico<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 33<br />
AL VIA LA <strong>DI</strong>SCUSSIONE PEr DEfINIrE<br />
IL PIANO <strong>DI</strong> zONA 2011-2015<br />
L'OPINIONE DEL <strong>DI</strong>rETTOrE gENErALE,<br />
rENATO MASON<br />
Partiamo da un Piano di zona, quello attuale, che è costituito da contenuti<br />
seri e da una programmazione intelligente, sia per quanto riguarda le azioni<br />
ed i servizi da attivare, sia per quanto riguarda gli investimenti.<br />
L’obiettivo è quello di creare occasioni di interazione tra i diversi soggetti<br />
locali per stabilire un piano di intervento che risponda in maniera organica<br />
ed integrata alle esigenze sociali degli utenti. Il compito dei gruppi di lavoro<br />
non sarà facile in quanto, vista la scarsità di risorse sia a livello privato che<br />
pubblico, sarà importante un’attenta valutazione dei bisogni sociali e delle<br />
loro priorità e un’accurata programmazione nell’allocazione delle risorse, che<br />
punti all’ottimizzazione dei mezzi economici e socio-sanitari a disposizione.<br />
Contestualmente sarà fondamentale accrescere il livello di collaborazione tra<br />
enti istituzionali e locali per favorire l’attuazione del Piano di zona.<br />
dall’Ufficio Piani di Zona dell’Ulss 8. Ciascun<br />
tavolo di lavoro produrrà un report finale<br />
contenente l’analisi dei bisogni del territorio<br />
e delle necessità di intervento, il quale verrà<br />
poi letto e discusso dalla Conferenza dei<br />
sindaci e successivamente composto con gli<br />
altri contributi in un documento di sintesi<br />
finale, che verrà adottato con accordo di<br />
programma sottoscritto dai Sindaci e dal<br />
direttore generale dell’Ulss 8.<br />
Il pubblico presente al primo incontro per il Piano di zona 2011-2015.<br />
L'OPINIONE DEL <strong>DI</strong>rETTOrE DEI SErVIzI SOCIALI,<br />
gIANLUIgI BIANChIN<br />
Il senso del Piano di zona è quello di riunire gli attori del territorio, pubblici e<br />
privati e di volontariato, al fine di creare un dibattito e definire delle risposte<br />
coordinate ai bisogni socio-assistenziali dei cittadini.<br />
Il Piano precedente ha funzionato molto bene anche se con qualche difficoltà<br />
rispetto agli investimenti che, viste le difficoltà economiche che hanno<br />
investito anche il settore pubblico, non hanno permesso l'attivazione di alcuni<br />
servizi indicati nel Piano di zona. Per questa ragione credo sia importante<br />
avviare un rigoroso esame su quanto realizzato, su quanto in corso e su<br />
quanto non ancora realizzato. Fondamentale è inoltre avere coscienza che<br />
stanno aumentando le richieste di assistenza nella nostra società ma, se<br />
sul piano umano è difficile dire di ‘no’ alle istanze di chi è in difficoltà, non<br />
dobbiamo sottovalutare l’importanza di misurarci con la sostenibilità dei<br />
progetti e la compatibilità con le risorse disponibili.
34 · LUGLIO 2010 associazioni n salute ulss 8<br />
ASSOCIAzIONE ALzhEIMEr <strong>DI</strong> rIESE:<br />
<strong>DI</strong>ECI ANNI VICINO A MALATI E fAMIgLIE<br />
L’<br />
Associazione Alzheimer<br />
di Riese Pio X si è costituita<br />
nel 1999 e opera<br />
sul territorio dei trenta Comuni<br />
seguiti dall’Ulss 8.<br />
Con il supporto del dottor Massimo<br />
Calabrò, che ringraziamo<br />
per il sostegno che ci ha sempre<br />
dato, sono stati programmati<br />
incontri informativi nei Comuni<br />
ed avviati “Corsi di<br />
formazione” per familiari ed<br />
operatori.<br />
Da oltre quattro anni è stato<br />
avviato il servizio di “Sostegno<br />
psicologico”, presso<br />
l’Ospedale di Castelfranco e<br />
di Montebelluna rivolto alle<br />
famiglie, prima in modo sperimentale,<br />
successivamente<br />
inserito nei Piani di Zona ed<br />
in convenzione con l'Ulss 8,<br />
e che proseguirà per un altro<br />
biennio.<br />
Nel 2006 l'associazione, con<br />
il contributo della Regione del<br />
Veneto, Centro Servizio del Volontariato<br />
di Treviso, la Pro-<br />
Milies di Segusino (TV)<br />
vincia di Treviso e l'Ulss 8, ha<br />
presentato l’indagine conoscitiva<br />
svolta, su nostro incarico,<br />
dall’Università di Padova sul<br />
territorio e volta ad identificare<br />
i principali bisogni socio-assistenziali<br />
delle famiglie che seguono<br />
un "malato” d'Alzheimer.<br />
I dati raccolti hanno evidenziato<br />
come le famiglie necessitino<br />
soprattutto di essere informate<br />
e seguite per comprendere la<br />
malattia e la sua evoluzione e<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
di imparare a capire e gestire le<br />
emozioni e i sentimenti dei loro<br />
familiari.<br />
La mancanza di un'adeguata distribuzione<br />
capillare dei centri<br />
diurni per l'accoglienza delle<br />
persone affette dall'Alzheimer<br />
ci ha spinto a promuovere, ed<br />
attivare i gruppi di auto-mu-<br />
I festeggiamenti per il decimo anniversario dell’Associazione Alzheimer di Riese Pio X.<br />
tuo-aiuto e la realizzazione del<br />
"Progetto Sollievo". Lo scopo<br />
del "Progetto Sollievo" consiste<br />
nel garantire alle famiglie, per<br />
alcune ore settimanali, la possibilità<br />
di "sollevarsi" e poter<br />
svolgere quelle faccende spesso<br />
continuamente rimandate. Il<br />
Progetto è stato recepito nel<br />
Piano di Zona 2007/2009 come<br />
strumento di sostegno per le<br />
famiglie che accudiscono 24<br />
ore su 24 un familiare affetto<br />
da demenza e nello stesso<br />
è stato inserito per gli anni<br />
2007 – 2009, un gruppo<br />
di lavoro ne ha discusso i<br />
contenuti e la metodologia e<br />
lo ha trasmesso Ulss 8 con<br />
alcune modifiche, condivise<br />
da tutti.<br />
Le associazioni già operative<br />
sono: Solidarietà di Altivole,<br />
Auser di Asolo, Amici di Ottorino<br />
a Cornuda, Acquaviva<br />
di Fonte, Sostegno umanitario<br />
di Riese Pio X, Asav<br />
di Vedelago, a Crespano del<br />
Grappa, Loria San Zenone<br />
degli Ezzelini, Valdobbiadene<br />
con Vidor e Segusino.<br />
Trattoria da “Mirka e Marcello”<br />
specialità allo spiedo<br />
via<br />
dei<br />
Narcisi<br />
5<br />
Tel. 0423 . 979120<br />
Cell. 334 . 7653939
L’<br />
Associazione “Generazioni solidali<br />
Anteas”, in collaborazione con il comune<br />
di Caerano di San Marco, apre il<br />
Centro sollievo a Caerano, presso la struttura<br />
comunale del Centro associativo culturale, in<br />
via Frà Giocondo 16 (sala riunioni piccola).<br />
Il Centro sollievo è un centro di aggregazione<br />
diurno finalizzato a favorire la partecipazione<br />
alla vita sociale delle persone del nostro territorio<br />
affette da demenza senile, l’Alzheimer<br />
in primis, ed alleviare il carico sulle famiglie.<br />
Offre un servizio di accoglienza, informazione<br />
ed ascolto. Attiva, inoltre, interventi<br />
personalizzati che migliorino l’autonomia<br />
della persona all’interno della famiglia ed<br />
all’esterno, organizzando attività di vario ti-<br />
associazioni n salute ulss 8<br />
E' attivo il nuovo centro sollievo rivolto alle persone malate di demenza senile e ai loro familiari,<br />
promosso dall'associazione "Generazioni solidali Anteas" di Caerano di San Marco.<br />
IL CENTrO SOLLIEVO <strong>DI</strong> CAErANO<br />
po: attività motoria, attività musicali, attività<br />
di stimolazione cognitiva, attività manuali e<br />
attività conviviali.<br />
Per il suo funzionamento il Centro Sollievo si<br />
avvale della collaborazione di dodici volontari,<br />
adeguatamente formati, e di un’educatrice<br />
professionale, presente in modo continuativo,<br />
che coordina il gruppo di volontari, garantisce<br />
la quotidianità degli interventi ed individua<br />
le attività giornaliere appropriate. Presente<br />
anche uno psicologo, che offre la sua consulenza<br />
per la valutazione degli ospiti.<br />
Per poter accedere al Centro sollievo è necessario<br />
rivolgersi alla responsabile dei Servizi<br />
sociali del comune di Caerano di San Marco,<br />
la dottoressa Silvia Borsato (0423/857959),<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 35<br />
oppure alla presidente<br />
dell’associazione "Generazioni<br />
Solidali Anteas",<br />
Franca Passaro<br />
(327/2043616).<br />
Per avere informazioni<br />
sul Centro sollievo ci si può rivolgere anche<br />
ai medici di base.<br />
Il Centro sollievo è aperto nelle giornate di<br />
martedì e giovedì, dalle ore 8.30 alle ore<br />
12.00.<br />
Si invitano i familiari a visitare il Centro sollievo<br />
nei giorni di apertura.<br />
Franca Passaro<br />
presidente Associazione<br />
Generazioni Solidali Anteas<br />
Godiamoci aria pulita con pollstop® tutto il giorno in casa propria,<br />
mai più di notte avremo disturbi allergici che<br />
ci impediscono di dormire serenamente, ora è possibile ottenere<br />
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36 · LUGLIO 2010 associazioni n salute ulss 8<br />
ABIO: UN AIUTO<br />
A MISUrA <strong>DI</strong> BAMBINO<br />
L’<br />
Abio Montebelluna, Associazione per<br />
il bambino in Ospedale Onlus, è stata<br />
fondata nel 2004 per promuovere<br />
l’umanizzazione dell’ospedale e conta circa<br />
trenta volontari e una decina di sostenitori.<br />
I volontari Abio si occupano di accogliere e<br />
accompagnare bambini e famiglie nella Pediatria<br />
dell’Ospedale di Montebelluna, cercando<br />
di attenuare i fattori di rischio derivanti<br />
dall’ingresso in una struttura ospedaliera.<br />
Sino ad oggi abbiamo ideato e realizzato<br />
progetti volti al benessere del bambino ospedalizzato.<br />
Quest’anno, in occasione della<br />
campagna “30 Ore per la vita”, la nostra<br />
sede, con il supporto dell’amministrazione<br />
e dei gruppi locali, ha organizzato alcuni<br />
Le proposte del Cavanis<br />
Dal termine delle lezioni<br />
STAGE ED ATTIVITÀ<br />
NEL CORSO DELL’ESTATE<br />
Per giovani del triennio della Scuola<br />
Superiore si propongono periodi di<br />
stage in convenzione:<br />
- in aziende, con borse di studio<br />
della Provincia, per 160 ore;<br />
- nell’Istituto, con borse 1di studio,<br />
per coltivare le eccellenze mediante<br />
attività estive di laboratorio e di<br />
progettazione;<br />
- in attività di volontariato e come<br />
tutor nei campiscuola, con borse di<br />
Dal 12 al 17 luglio<br />
CAMPOSCUOLA A ROMA<br />
Per giovani della Scuola Superiore<br />
è davvero bella e importante una<br />
esperienza di itinerario alla scoperta<br />
dei valori e dei fondamenti della<br />
vita cristiana, nella capitale della<br />
cristianità, con la guida di giovani<br />
animatori che sapranno ben conciliare<br />
momenti di svago e momenti<br />
di impegno e di spiritualità.<br />
eventi con l’obiettivo di promuovere la<br />
propria filosofia associativa. Fra questi, la<br />
festa del 25 aprile a Contea, in cui burattinai,<br />
clown, cantastorie hanno intrattenuto i bambini<br />
e le loro famiglie. Nello stand “Pupazzi<br />
in Pediatria”, erano presenti anche medici<br />
ed infermiere del reparto che hanno visitato<br />
i pupazzi dei nostri piccoli ospiti. Tramite<br />
questo riuscito “gioco di ruolo” i bambini<br />
sono entrati a contatto con la realtà di reparto<br />
in maniera giocosa ed il personale medico ha<br />
potuto e saputo sdrammatizzare la propria<br />
figura dinnanzi alla collettività. A contorno,<br />
la presenza dei volontari Abio, che, come in<br />
corsia, intrattenevano i bimbi prima della<br />
visita. Il Gruppo affiatato e lo spirito di ser-<br />
Dal 29 giugno al 4 luglio<br />
CAMPOSCUOLA<br />
A SAPPADA<br />
Per ragazzi della Scuola Media<br />
viene proposta una settimana di<br />
attività, giochi, escursioni, momenti<br />
educativi vissuti con animatori<br />
appassionati.<br />
Le molteplici attività permettono di<br />
costruire una esperienza davvero<br />
bella di crescita umana e personale<br />
per i ragazzi, con giornate dedicate<br />
anche alla famiglia.<br />
2 3 4 5<br />
gliere il proprio percorso di scuola<br />
studio proposte dalla Scuola. superiore.<br />
Dal 20 luglio al 27 agosto<br />
CENTRI ESTIVI<br />
CORSI <strong>DI</strong> RECUPERO<br />
Aperti a tutti gli studenti della<br />
Scuola Superiore, non solo a coloro<br />
che si ritrovano con l’impegno di<br />
assolvere i debiti, ma anche a chi<br />
desidera approfondire le conoscenze<br />
e rafforzare le competenze.<br />
La durata rappresenta 7bene gli<br />
obiettivi del corso che (a costi<br />
assai contenuti) si propone non<br />
solo il superamento dell’esame di<br />
recupero, ma di rafforzare le basi e<br />
permettere una ripresa più serena<br />
Sono rivolti a tutti gli studenti<br />
(anche di altre scuole) che hanno<br />
superato l’Esame di Maturità e<br />
che attendono di sostenere il test<br />
di ammissione alle diverse 9Facoltà<br />
Universitarie.<br />
Dal 5 al 9 luglio<br />
LABORATORI ESTIVI<br />
<strong>DI</strong> ORIENTAMENTO<br />
Ai ragazzi che terminano la seconda<br />
media si propone una settimana<br />
di attività in cui in piccoli gruppi<br />
verranno invitati a partecipare attivamente<br />
a laboratori nelle diverse<br />
aree disciplinari (informatica, lingue,<br />
chimica, meccanica, energia e<br />
ambiente…) per comprendere<br />
meglio le proprie aspirazioni e per<br />
essere guidati per tempo a sce-<br />
Itinerario alla scoperta dei valori e<br />
dei fondamenti della vita cristiana.<br />
Docenti ed educatori, impegnati<br />
nella rivisitazione della pedagogia<br />
Cavanis, si radunano per una settimana<br />
10<br />
di riflessione comunitaria<br />
sulla scia dell’insegnamento dei<br />
Padri Fondatori.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
E...state con noi...<br />
Dal 28 giugno al 2 luglio<br />
CAVANIS PLEASE<br />
Una settimana di full immersion con<br />
insegnante madrelingua.<br />
I ragazzi arrivano alla mattina e<br />
restano per l’intera giornata, impegnati<br />
in attività diverse, di gioco, di<br />
impegno e di svago in un ambiente<br />
organizzato e anche all’aperto, ma<br />
sempre caratterizzate dall’utilizzo<br />
della madre lingua inglese.<br />
vizio hanno permesso il successo della manifestazione,<br />
che speriamo poter riproporre<br />
nel tempo. Ad oggi, carichi di entusiasmo,<br />
i volontari Abio si sono prefissati un nuovo<br />
ambizioso ed importante traguardo: la realizzazione<br />
della nuova sala giochi all’interno<br />
del nuovo presidio ospedaliero di Montebelluna.<br />
Per chi volesse aiutarci o contattarci per<br />
diventare volontario o sostenere di progetti:<br />
abio.montebelluna@libero.it o 340-1769888.<br />
direttivo Abio Montebelluna<br />
I volontari dell'Abio di Montebelluna.<br />
Dal 20 al 31 luglio<br />
CENTRI ESTIVI<br />
PER LA PREPARAZIONE<br />
ALLA SCUOLA SUPERIORE<br />
Rivolti ai ragazzi della Scuola Media<br />
che intendono cominciare a conoscere<br />
meglio alcune materie nuove<br />
o prendere confidenza con programmi<br />
di discipline 6impegnative.<br />
Si propone soprattutto di fornire<br />
alcuni strumenti per affrontare<br />
le difficoltà: dal metodo di studio<br />
all’analisi del testo, al prendere<br />
appunti…<br />
Dal 20 luglio a metà agosto<br />
Dal 20 al 25 Agosto<br />
Dal 22 al 29 Agosto<br />
Da settembre a giugno.<br />
Da settembre a giugno.<br />
ATTIVITÀ SOLIDALI<br />
E <strong>DI</strong> VOLONTARIATO<br />
CORSI <strong>DI</strong> PREPARAZIONE<br />
AI TEST <strong>DI</strong> AMMISSIONE<br />
SETTIMANA FORMATIVA<br />
A CASA S. CUORE<br />
La Domenica, dalle 9 alle 16<br />
LOVE TODAY<br />
Tutti i giorni, dalle 13 alle 17<br />
DOPOSCUOLA<br />
MISSIONARIO<br />
ALLE UNIVERSITÀ<br />
Animatori e ragazzi della Scuola Animatori e insegnanti organizzano<br />
Nel periodo dal 20 luglio a metà<br />
Superiore organizzano a Villa Buon il doposcuola dei ragazzi, orga-<br />
agosto, alcuni ragazzi partecipano<br />
Pastore la accoglienza, le attività, i nizzano le attività integrative non<br />
ad attività di volontariato nei paesi<br />
giochi e l’impegno dei ragazzi della curricolari, il recupero, il sostegno e<br />
di missione. Possono dare adesione<br />
Scuola Media. “Dare è amare”, curano il metodo di studio, coordi-<br />
del percorso scolastico.<br />
ragazzi del triennio della Scuola<br />
Superiore, frequentanti 8l’Istituto<br />
e non. Si tratta di una esperienza<br />
spirituale ed umana arricchita dalla<br />
sensibilità che si riconosce nello<br />
spirito Cavanis.<br />
La disponibilità ad accogliere la<br />
domanda sarà valutata di volta in volta.<br />
come recita il titolo del progetto. nandosi con i docenti curricolari.<br />
11 12<br />
Molte attività,<br />
un solo stile<br />
e un metodo<br />
educativo<br />
convalidato e<br />
centrato<br />
sulla persona<br />
Piazzetta Pio X, 3<br />
31054 Possagno<br />
Treviso<br />
Tel. 0423 544003<br />
Fax 0423 544303<br />
istituto@cavanis.net<br />
www.cavanis.net
Le offerte raccolte<br />
con l'iniziativa "Sapere che<br />
ci sei", promossa da alcuni<br />
dipendenti Ulss, stanno<br />
raggiungendo Haiti.<br />
S<br />
i sta concludendo in questi giorni<br />
l'iniziativa "Sapere che ci sei",<br />
promossa da alcuni dipendenti<br />
dell'Ulss 8 in collaborazione con E.M. Communication,<br />
per raccogliere fondi a favore<br />
della popolazione di Haiti, devastata dal<br />
terremoto del gennaio scorso.<br />
Un'iniziativa nata dalla sensibilità di alcune<br />
persone e che ha contagiato anche molti medici,<br />
infermieri, dirigenti e famiglie.<br />
Prossimamente le offerte raccolte - circa 8 mila<br />
euro - saranno inviate alle due associazioni<br />
scelte come destinatarie: la missione Scalabriniana<br />
San Carlo Borromeo e la Fondazione<br />
Onlus N.P.H. Italia di Francesca Rava.<br />
Offerte che sono state donate sia da sponsor<br />
privati, sia tra i dipendenti che hanno<br />
scelto di devolvere 5 euro trattenuti direttamente<br />
dal proprio stipendio, sia, infine,<br />
nel corso della serata organizzata il 9 aprile<br />
scorso, nella Sala Convegni dell’Ospedale<br />
San Giacomo di Castelfranco Veneto, alla<br />
quale avevano preso parte, portando la loro<br />
testimonianza, anche Florio Durante, fratello<br />
di Padre Giuseppe che dirige il centro della<br />
missione Scalabriniana, ed il dottor Roberto<br />
Dall'Amico, primario pediatra dell'Ospedale<br />
di Pordenone e direttore sanitario dell’Ospedale<br />
N.P.H. Saint Damien a Porta au Prince.<br />
informa n salute ulss 8<br />
Nel corso della serata, oltre all'esibizione di<br />
alcuni medici musicisti dell’Ulss 8, del fisarmonicista<br />
Beppe Scandiuzzi e del cantante<br />
Simone Grandi, si era svolta una lotteria<br />
con estrazione a premi ed è stato presentato<br />
un originale video fotografico realizzato dal<br />
fotografo Enzo Pasqualetto, recentemente<br />
scomparso, al quale va il ricordo degli organizzatori.<br />
L'iniziativa non vuole essere estemporanea.<br />
L'idea dei promotori è quella di poterla<br />
ripetere all'inzio del prossimo anno, magari<br />
presentando un reportage fotografico da<br />
realizzare proprio ad Haiti, che un piccolo<br />
gruppo di operatori socio-sanitari avrebbe<br />
intenzione di raggiungere per portare il proprio<br />
aiuto nei prossimi mesi.<br />
Gli organizzatori dell’iniziativa “Sapere che ci sei”.<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
LUGLIO 2010 · 37<br />
L’<strong>ULSS</strong> 8 ACCANTO ALLA<br />
POPOLAzIONE <strong>DI</strong> hAITI<br />
IL rINgrAzIAMENTO <strong>DI</strong> PADrE DUrANTE<br />
Egregio direttore,<br />
Le invio i miei più sentiti ringraziamenti per<br />
la generosità con la quale La vostra istituzione<br />
ha deliberato di intervenire per aiutare le opere<br />
che i Padri scalabriniani hanno realizzato nel<br />
quartiere Croix-de-bouquets a Port-au-Prince, dopo<br />
la catastrofe del terremoto che ha colpito Haiti.<br />
I Padri scalabriniani avevano realizzato un<br />
poliambulatorio ed una scuola, oltre ad altre strutture<br />
per la formazione dei giovani, le quali, anche se<br />
hanno avuto danni minori, hanno fortunatamente<br />
resistito all’urto del sisma. Il poliambulatorio, in<br />
particolare, dopo le riparazioni è ora in piena funzione<br />
e si sta approntando una struttura per la degenza di<br />
alcuni pazienti che vengono abilitati per la protesi.<br />
Tutta Haiti, ed in particolare la capitale, stanno<br />
vivendo un lungo periodo di emergenza, che durerà<br />
ancora vari mesi. Nel nostro cuore stiamo pensando<br />
già alla ricostruzione di questo Paese che, già prima<br />
della catastrofe, era uno dei più poveri del mondo. La<br />
situazione dopo il terremoto esige ulteriori interventi<br />
nel campo sanitario.<br />
Per questo rinnovo i miei ringraziamenti a nome<br />
mio, degli altri Padri scalabriniani, ma soprattutto<br />
di tutti coloro che usufruiranno del vostro aiuto, per<br />
i due bancali di presidi sanitari che, attraverso mio<br />
fratello, sono stati inviati in questi giorni e dei quali<br />
aspettiamo l’arrivo nelle prossime settimane.<br />
In fede,<br />
Padre Giuseppe Durante
38 · LUGLIO 2010 informa n salute ulss 8<br />
Se n'è andato il fotografo dell'Ulss 8, Enzo Pasqualetto, che con<br />
i suoi scatti ha reso "vivi" molti numeri di questa rivista.<br />
AD<strong>DI</strong>O CArO ENzO!<br />
Il 3 giugno scorso è venuto a mancare Enzo Pasqualetto,<br />
fotografo storico dell’Ulss 8. La direzione dell’Ulss 8, i colleghi<br />
del Centro stampa e l’Ufficio stampa dell’Ulss 8, scossi<br />
dall’improvvisa scomparsa del fotografo, esprimono massimo<br />
cordoglio ai familiari di Enzo Pasqualetto.<br />
Attento, scrupoloso e con un occhio fotografico sensibile, si<br />
occupava sia delle immagini fotografiche a scopo comunicativo<br />
sia della fotografia scientifica. Fondamentale anche il suo<br />
contributo fotografico in questa stessa rivista, all’interno della<br />
quale trovavano spazio molti suoi scatti. Riservava una grande<br />
attenzione al soggetto malato, lo testimoniano molte copertine<br />
e servizi fotografici, tra i quali un interessante diaporama<br />
sull’Alzheimer.<br />
IN MEMOrIA <strong>DI</strong> ENzO<br />
SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />
E’ MANCATO IL DOTTOr SPOSITO<br />
La direzione dell'Ulss 8 e lo staff dell'Anestesia<br />
e Rianimazione esprimono massima<br />
solidarietà ai familiari del dottor Lorenzo<br />
Sposito, il medico anestesista deceduto<br />
improvvisamente all'età di 46 anni, il 26<br />
aprile scorso.<br />
“Il dottor Sposito era un ottimo professionista,<br />
dotato di un’intelligenza brillante - lo<br />
ricorda il dottor Giorgio zanardo, direttore<br />
dell'Anestesia e Rianimazione di Castelfranco<br />
-. Si stava specializzando con passione<br />
ad alcune nuove tecniche di anestesia<br />
endovenosa e proprio su questa tematica mi<br />
stava affiancando come consulente nell’acquisto<br />
di nuove apparecchiature. A questo<br />
suo percorso professionale aveva affiancato<br />
una crescita personale ed umana che gli<br />
aveva permesso, di raggiungere un ottimo<br />
equilibrio e collaborazione con i colleghi<br />
dell’equipe”.<br />
Realizzare una rivista è sempre una corsa contro il tempo. La ricerca dell'ultima notizia importante e della foto che colpirà il lettore<br />
è estenuante. Fino all'ultimo si continua a rivedere e a sistemare pagine testi e foto. Ma è sulle foto, soprattutto quella di copertina,<br />
che ci si gioca la partita fondamentale. Saranno loro, le foto, a catturare l'attenzione, a far allungare la mano del lettore sulla rivista,<br />
preso dal desiderio di capire cosa c'è dietro quelle immagini e quei colori di copertina. Per più di dieci anni, da quando ho cominciato<br />
l'avventura della rivista Salute Ulss 8, ho inseguito quelle immagini e quei colori con Enzo Pasqualetto. Chiedevo mille prove, nuovi<br />
scatti, per arrivare a quello che avevo in testa, a quello che poteva meglio rappresentare la notizia di "primo piano" utile ai cittadini<br />
dell'Ulss 8. Era allora, dopo che già avevo chiesto a Enzo tutte le foto possibili e immaginabili sugli articoli contenuti nella rivista,<br />
che le mie telefonate diventavano incalzanti, non c'era più orario di servizio, né sabato, né domenica. Dovevamo trovare la foto di<br />
copertina. Alla fine mi chiamava nel suo studio e insieme guardavamo le immagini che scorrevano numerosissime sul suo computer.<br />
Non eravamo mai convinti. Poi, e questa era la forza di Enzo, mi chiedeva ancora alcuni piccoli particolari e cominciava a rivisitare<br />
mentalmente il suo archivio senza computer, ma solo scorrendo le immagini nella sua mente. Alle volte cominciava a scartabellare<br />
nel suo archivio cartaceo e tirava fuori "la foto", quella giusta, quella che non aveva bisogno di altre parole, quella che convinceva<br />
tutti e due. Se quello che la sua mente aveva trovato non si realizzava in un'immagine, la metteva insieme lui stesso con tanti pezzi<br />
del suo archivio. Ecco solo un grande fotografo, un persona che ha affinato la sua sensibilità in mille incontri e straordinari viaggi<br />
nel mondo e tra le persone, com'era Enzo, riesce a "vedere" nella sua mente l'immagine che parla, l'immagine che vive, e allora<br />
realizzarla o scovarla in un archivio è un gioco da ragazzi. Grazie Enzo. Mariano Montagnin<br />
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