Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...

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poclii mesi quel Papa, cioè a 11
sellembre 1774» cessò il cardinale
dal suo impiego, in cui avea mo-
strato un lodevole interesse. Inter-
venne ai conclavi di Clemente XII 1,
Clemente XIV, e Pio VI, dopo
il quale restituitosi alla sua
chiesa, morì in Cento a' 3 dicem-
bre 1775, in età di settantun anni
non compiti, dopo aver manifestata
la sua avversione all' esistenza dei
benemeriti gesuiti, come scrive il
IVovaes. Ebbe sepoltura nella metropolitana
di Bologna con un ma-
gnifico epitaffio postovi da Giulia
Malvezzi sua nipote. La nobile ed
antica famiglia Malvezzi vuoisi che
discenda di quel Manfiedi da cui
ebbero origine le famiglie Pico del-
la Mirandola, e Pio da Carpi. I
Malvezzi si divisero in quattro principali
rami, ma tutti sono di un
medesimo stipite e discendenza. In
Bologna furono stampati due libri
su questa famiglia, in cui sonovi
pure notizie del cai dinaie. Il primo
nel 1770: Memorie di alcuni
uomini illustri della famìglia
Malvezzi . Il secondo nel i^'ji:
Memorie di alcune nobilissime donne
maritate nella famiglia Mal-
i>ezzi.
MAMACHI Tommaso Maria. Dot-
to domenicano, nacque a Scio isola
dell'Arcipelago a'3 dicembre 171 3,
da nobile famiglia anticamente ori-
ginaria di Francia, ricevendo nel
battesimo il nome di Francesco
Saverio. All'età di quindici anni
entrò nell'ordine de' predicatori in
Scio, da dove passò al convento
di s. Marco in Firenze. Sotto il
priorato del p. Orsi poi cardinale,
spiegò un ingegno vivace, memoria
quasi prodigiosa, gran desiderio di
istruirsi che gli fece assai di buo-
n'ora intraprendere la lettura dei
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migliori autori antichi greci e la-
tini, sui quali egli formò il suo
stile apprezzato dai dotti, e si ordinò
prete nel 1736. Poco dopo
terminato avendo Io studio teo-
logico, pubblicò due dissertazioni :
De oraculìs elhnicoruni adversuft
Van Dalen. De Cruce Constantini
visa adversus Jo. Alhertum Fa^
bricium, Florentiae 1738. Divenu-
to il p. Orsi, suo benevolo, segre-
tario della congregazione dell' in-
dice, lo chiamò in Pioma ove gli
cedette la cattedra di fisica che
avea nell'università della Sapienza,
Nel 1740 scrisse alcune osserva-
zioni sul decreto di unione fatto
al concilio di Firenze, che il p.
Orsi inserì nel tom. Ili della sua
opera : Romani Pontìficis in syno-
dos aecumenicas etc. potestatej al-
la quale opera il p. Mamachi fe-
ce l'epistola dedicatoria e la prefazione,
ed una parte del compendio
dello stesso trattato, non che
alcune altre dediche della Storia
ecclesiastica del p. Orsi. 11 p. Ma-
machi, siccome versato nella let-
tura de'padri della Chiesa e degli
storici ecclesiastici, acconsentì che
si formasse in sua casa una specie
di accademia, in cui si discutevano
i principali punti de' dogmi depo^
sti negli annali della Chiesa. Que*
sia accademia fu frequentata dai
più dotti ed illustri personaggi che
erano allora in Roma tre volte la
settimana. Queste conferenze cui
assistevano anco alcuni domenicani,
durarono fino al 1757, e vi si
trattarono diverse materie con suc-
cesso. Nel 1741 recitò nella Sapienza
: De Leone X Pont. Max.
oratio j pubblicata colle stampe e
con note. All' istessa epoca comparve
alla luce: Sancii Antonini
archiep. Fiorentini ord. praed.