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66 MAL la chiesa di Malta pel governo dei francesi, e gli mandò i decreti che a Regnault de Saint-Jean-d'Angely, commissario di Francia in Malta, avea lasciati Bonaparte, acciocché li facesse osservare. Fra questi de- creti, quello de' i8 giugno 1798, proibiva a tutti gli ecclesiastici ed abitanti di Malta, di ricorrere al Papa o al metropolitano , per ciò che spetta all'amministrazione della religione. Inoltre il vescovo Labi- ni fu spettatore che Malta passo nel dominio degl* inglesi , e mori Del 1806. Pio VII nel concistoro de* 18 settembre 1807 traslatò dalla chiesa vescovile in pardbus di Pafo a questa fr. Ferdinando Mattei, nato in Sanglea diocesi di Malta , cappellano gerosolimitano , che morì nel 1829. Il Pontefice Gregorio XVI nel concistoro de' 28 febbraio dell'anno i83i fece arcivescovo di Ro- di e vescovo di Malta l* attuale monsignor Francesco Saverio Ca- ruana, nato nell'isola di Malta, ca- nonico arcidiacono della cattedrale. Nel voi, IX, p. 117 degli Annali delle scienze religiose, viene ripor- tato il giuramento che il governo inglese voleva imporre ai cattolici, cioè a tutti i maltesi , prima di entrare nell'esercizio di qualsivo- glia carica civile o ecclesiastica giuramento che fu prescritto nel 1829 dal parlamento della gran Bretagna a' cattolici dei tre regni uniti; essendovi di particolare per Malta, dover giurare i maltesi di riconoscere per sovrani i discendenti di Sofia d'Annover, e in conseguen- za quelli della regina Vittoria, esclusi quelli di altra linea. Ivi dunque inoltre si osserva, che con questo giuramento uno si obbliga a non far cosa alcuna che possa tornare , MAL in pregiudizio della chiesa stabilita o vogliam dire anglicana. Finche restiamo entro i limili dell'Inghil- terra, il giuramento, sebbene porti in se stesso il suggello dell'aulico ed implacabile despotismo religioso, può avere un significato , perchè ivi sono e vescovi e prebendati e canonici ben pagati e pasciuti. Ma all'uscire della gran Bretagna cessa ogni traccia di quella chiesa, chiamata, per derisione senza dubbio cattolica ed universale, e giungendo in Malta vi troviamo non la nuova e falsa, ma l'antica e vera Chiesa cattolica di Gesù Cristo. Or perchè mai obbligare i cattolici maltesi a giurare di non offendere la chiesa anglicana, la quale, la Dio mercè , è veramente invulnerabile in quest' isola, perchè appun- to non esiste? Il libero ed illimi- tato esercizio del culto cattolico, e gli antichi privilegi della chiesa non furono forse guarentiti da un pubbhco trattato, allorquando gl'inglesi s'impossessarono dell'isola? Sia non pertanto lode al benemerito vesco- vo di Malta, il quale alla propo- sta del giuramento che gli fu fatta, ricusò di prenderlo, e si rivolse chiedendo consiglio, come ben do- vea, al supremo capo di tutti i pa- stori. Roma rispose, cioè la santa Sede, non potersi approvare in Malta un tal giuramento. I giornali di Mal- ta bau già pubblicato la risposta inviata al vescovo, in data 19 dicembre 1835, dal cardinal Bernet- ti segretario di stato, ed ivi si tro- vano esposte le ragioni del rifiuto, con la consueta moderazione e fermezza. Nel voi. XI de' medesimi Annali &\ parla dell'istituto cattolico fondato in Malta nel 1840, ^ ausiliario di quello della gran Bre- ^^ lagna, di cui parlammo nel voi, ,

MAL XXXV, pog. i55 del Dizionario stabilito sotto il patrocinio dell'ar- civescovo e vescovo diocesano , di- cendosi essere giunti i soci a 290. Finalmente nel vol.XlV,p. 4^ e seg. de' lodati annali sonovi altre no- tizie recenti riguardanti Malta. Dalla tipografia anglo-maltese di Mal- ta, nel 1845 fu pubblicato l'inte- ressantissimo opuscolo che porta per titolo : Traduzione dei documenti letti dall'onorabile e dotto membro di parlamento John O' Connel^ in Conciliation Hall, Dublino, relativi ài gravami sofferti dalla chiesa cattolica di Malta sotto il governo inglese, riportati dal Tablet del 26 luglio e del 9 agosto i845>. Quanto alla storia di Malta è di molta importanza l'opuscolo inti- tolato : Squarci di storia e ragionamenti sull' isola di Malta in con- futazione di una gran parte di ciò che alla stessa si riferisce nel primo volume dell'opera inglese inti- tolata Turkey Greece and Malta, ec. scritti da un maltese. Malta 1889 tipografia di Luigi Tonna. La cattedrale esiste in Medina o Città Notabile, ed è buon edifìzio, sacra a Dio ed alla Beata Vergine Maria, non che sotto l'invocazione di s. Paolo apostolo protettore di tutta r isola. Questa chiesa catte- drale è madre di tulle le altre chiese della diocesi, istituita e fon- data come dicemmo dall'apostolo s. Paolo nell'anno 58 di nostra era. Questo tempio fu già l'avventura- to palazzo di Publio primate o principe di Malta. La prima sua fabbrica, o per dir meglio restau- razione, dopo l'espulsione de' sara- ceni, per l'architettura della porla principale rivolta verso ponente, e per quella del suo allo campaiiile, sembra opera gotica. Mu questo ^ MAL 89 antico tempio essendosi nel 1693 da un gran terremoto rovinato, ne fu intrapresa la riedificazione più grandiosa e magnifica per delibe- razione del vescovo e del capitolo, secondo il disegno dell' architetto maltese Lorenzo Gaza : l'opera fu compita nello spazio di olio anni. 11 vescovo oflìzia a suo piacere ed a seconda delle circostanze o nella chiesa cattedrale o in quella di s. Giovanni Battista nella Valletta già detta chiesa maggiore conven- tuale dell'ordine gerosolimitano, al- lorché i cavalieri risiedevano in Malta : la quale chiesa in oggi è sotto la giurisdizione e cura del vescovo e del capitolo della catte- drale; e mantenuta e governata col- le rendite della stessa cattedrale, la quale impiega annualmente una somma vistosa pel decoro e lustro della religione cattolica, ed in vista di questo santo oggetto Pio VI e Pio VII approvarono ed autoriz- zarono con decreti concistoriali emanati nel 1798, 1816 e 1822, tale cura ed uflìziatura, che ese- guisce il capitolo con una sezione di esso, in tutte le feste dell'anno e in diversi allri tempi. La catte- drale fu inoltre doviziosamente dotata dal piissimo conte Ruggiero normanno; è riccamente provvedu- ta di preziosi paramenti, vasi sa- cri d' oro e d'argento , adorna di belle pitture e di marmi finissinn'. Oltre alla festa del suo titolo, che è la Conversione di s. Paolo, vi si celebra pure con molta solennità quella de' ss. Pietro e Paolo. Il capitolo si compone di cinque di- gnità, la prima è l'arcidiacono, le altre sono il decano, il cantore, il tesoriere e l'arciprete; di diecisette canonici, comprese le prebende teo- logale e penitenziaria, di sei be- ,

66 MAL<br />

la chiesa <strong>di</strong> Malta pel governo dei<br />

francesi, e gli mandò i decreti che<br />

a Regnault de Saint-Jean-d'Angely,<br />

commissario <strong>di</strong> Francia in Malta,<br />

avea lasciati Bonaparte, acciocché<br />

li facesse osservare. Fra questi de-<br />

creti, quello de' i8 giugno 1798,<br />

proibiva a tutti gli ecclesiastici ed<br />

abitanti <strong>di</strong> Malta, <strong>di</strong> ricorrere al<br />

Papa o al metropolitano , per ciò<br />

che spetta all'amministrazione della<br />

religione. Inoltre il vescovo Labi-<br />

ni fu spettatore che Malta passo<br />

nel dominio degl* inglesi , e mori<br />

Del 1806. Pio VII nel concistoro<br />

de* 18 settembre 1807 traslatò<br />

dalla chiesa vescovile in pardbus<br />

<strong>di</strong> Pafo a questa fr. Fer<strong>di</strong>nando<br />

Mattei, nato in Sanglea <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

Malta , cappellano gerosolimitano ,<br />

che morì nel 1829.<br />

Il Pontefice Gregorio XVI nel<br />

concistoro de' 28 febbraio dell'anno<br />

i83i fece arcivescovo <strong>di</strong> Ro-<br />

<strong>di</strong> e vescovo <strong>di</strong> Malta l* attuale<br />

monsignor Francesco Saverio Ca-<br />

ruana, nato nell'isola <strong>di</strong> Malta, ca-<br />

nonico arci<strong>di</strong>acono della cattedrale.<br />

Nel voi, IX, p. 117 degli Annali<br />

delle scienze religiose, viene ripor-<br />

tato il giuramento che il governo<br />

inglese voleva imporre ai cattolici,<br />

cioè a tutti i maltesi , prima <strong>di</strong><br />

entrare nell'esercizio <strong>di</strong> qualsivo-<br />

glia carica civile o <strong>ecclesiastica</strong><br />

giuramento che fu prescritto nel<br />

1829 dal parlamento della gran<br />

Bretagna a' cattolici dei tre regni<br />

uniti; essendovi <strong>di</strong> particolare per<br />

Malta, dover giurare i maltesi <strong>di</strong><br />

riconoscere per sovrani i <strong>di</strong>scendenti<br />

<strong>di</strong> Sofia d'Annover, e in conseguen-<br />

za quelli della regina Vittoria, esclusi<br />

quelli <strong>di</strong> altra linea. Ivi dunque<br />

inoltre si osserva, che con questo<br />

giuramento uno si obbliga a non<br />

far cosa alcuna che possa tornare<br />

,<br />

MAL<br />

in pregiu<strong>di</strong>zio della chiesa stabilita<br />

o vogliam <strong>di</strong>re anglicana. Finche<br />

restiamo entro i limili dell'Inghil-<br />

terra, il giuramento, sebbene porti<br />

in se stesso il suggello dell'aulico<br />

ed implacabile despotismo religioso,<br />

può avere un significato , perchè<br />

ivi sono e vescovi e prebendati e<br />

canonici ben pagati e pasciuti. Ma<br />

all'uscire della gran Bretagna cessa<br />

ogni traccia <strong>di</strong> quella chiesa, chiamata,<br />

per derisione senza dubbio<br />

cattolica ed universale, e giungendo<br />

in Malta vi troviamo non la<br />

nuova e falsa, ma l'antica e vera<br />

Chiesa cattolica <strong>di</strong> Gesù Cristo. Or<br />

perchè mai obbligare i cattolici<br />

maltesi a giurare <strong>di</strong> non offendere<br />

la chiesa anglicana, la quale, la<br />

Dio mercè , è veramente invulnerabile<br />

in quest' isola, perchè appun-<br />

to non esiste? Il libero ed illimi-<br />

tato esercizio del culto cattolico, e<br />

gli antichi privilegi della chiesa non<br />

furono forse guarentiti da un pubbhco<br />

trattato, allorquando gl'inglesi<br />

s'impossessarono dell'isola? Sia non<br />

pertanto lode al benemerito vesco-<br />

vo <strong>di</strong> Malta, il quale alla propo-<br />

sta del giuramento che gli fu fatta,<br />

ricusò <strong>di</strong> prenderlo, e si rivolse<br />

chiedendo consiglio, come ben do-<br />

vea, al supremo capo <strong>di</strong> tutti i pa-<br />

stori. Roma rispose, cioè la santa<br />

Sede, non potersi approvare in Malta<br />

un tal giuramento. I giornali <strong>di</strong> Mal-<br />

ta bau già pubblicato la risposta<br />

inviata al vescovo, in data 19 <strong>di</strong>cembre<br />

1835, dal car<strong>di</strong>nal Bernet-<br />

ti segretario <strong>di</strong> stato, ed ivi si tro-<br />

vano esposte le ragioni del rifiuto,<br />

con la consueta moderazione e fermezza.<br />

Nel voi. XI de' medesimi<br />

Annali &\ parla dell'istituto cattolico<br />

fondato in Malta nel 1840, ^<br />

ausiliario <strong>di</strong> quello della gran Bre- ^^<br />

lagna, <strong>di</strong> cui parlammo nel voi,<br />

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