Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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72 MAL vo principe, accompagnato da tulli i signori della gian croce e dalla jiiaggior parte degli altri cavalieri, fu con applauso ricevuto nella città JVotabile dagli ecclesiastici, dal ma- gistrato, dai nobili e da tutto il po- polo, avendo alla porta della città reiterato il giuramento d'osservare i suoi privilegi, e quando colle due chiavi d'argento che gli si presentarono fu aperta la porta , venne salutalo da più salve di artiglieria. Condotto alla chiesa cattedrale, vi ascoltò la messa ; indi passò in casa di Michele Falzon nobile maltese vice-ammiraglio delle isole, ove fu trattato con lauto banchetto. Indi portatosi ad abitare nel Castel s. Angelo, destinò la chiesa parroc- chiale di s. Lorenzo per la conventuale dell'ordine suo. Inoltre il gran maestro volle subito conoscere tutti i nobili e principali dell'isola, ed essere informato dai vecchi i più ragguardevoli , e con piacere ne trovò molti di loro eruditi e ver- sati nelle belle lettere. I cavalieri di Malta coi loro gran maestri , dopo il loro stabilimento nell'isola che non offriva alcun mez- zo di difesa, la fortificarono da ogni Jato, che inoltre difesa dalla natu- ra divenne ben tosto inaccessibile. Quindi l'abbellirono, resero consi- derabilmente vantaggiosa la posizione del paese, che aumentarono di abitanti, succedendovi quegli avvenimenti che registrammo al men- tovato articolo. Ascrivendosi all'or- dine i più illustri e distinti per- sonaggi di Europa, le loro ricchez- ze in gran parte furono spese in Malta, dopo il cui acquisto i ca- valieri con immenso ardore ripre- sero le loro crociate e caravane a danno degl' infedeli, e con un se- guito di gloriose azioni sempre piU MAL si procacciarono l'ammirazione e la gratil:idine della cristianità. In se- guito Malta fu sempre inutilmente Vcigheggiata da' turchi, a'quali sa- rebbe riuscita grandemente utile se l'avessero potuta espugnare, mentre la conservazione sua in mani della religione ed ordine di Malta divenne immensamente utile ed im- portante. Quanto a Tripoli, dipoi i cavalieri fecero conoscere a Carlo V non potersi sostenere senza va- lide foitiflcazioni, ed infatti ricad- de presto in potere dei turchi. Nel 1542 il corsaro Dragut fece uno sbarco, e nel i546 saccheggiò le campagne del Gozo. Sinan bascià nel i55i assediò la città Notabile, e passando a Gozo ne saccheggiò r isola, ed imprigionò tutti gli abi- tanti. Nel i552 furono edificati il castello s. Elmo all' ingresso del Porto, e il forte s. Michele nella penisola Senglea. Nel i56o i tur- chi fecero altri prigioni nel Gozo. Temendo Solimano II loro impera- tore la vicinanza e bravura dei prodi cavalieri gerosolimitani, nel i565 fece assediare l'isola di Malta con formidabili forze, alle quali con as- sai inferiori non solamente resistet- te il gran maestro fr. Giovanni de la Vallette Paiisot, ma con prodi- gi di valore dopo quattro mesi co- strinse i turchi a levare V assedio dalla Vittoriosa ove risiedevano i cavalieri , ed abbandonare l' impresa. In detto assedio il popolo maltese diede prove luminose di valore e fedeltà, per testimonianza dello stesso Bosio cronista dell'or- dine gerosolimitano. Nel citato luogo a pag. 1^5 e seg. narrammo quanto fu benemerito di tal ditesa il Papa Pio IV, e quanto il suc- cessore s. Pio V generosamente concorse air edificazione della nuova
MAL città che prese nome La Vallet- ta, da quello del gran maestro: terminato il recinto della nuova cit- tà il gran maestro del Monte col suo ordine e col popolo fece il sO' leniie ingresso per abitarla , e nel iSyi i tribunali ed il magistrato delta città Vittoriosa si tiasferirono nella nuova Valletta. Dipoi nel 1 58 1 cadde in Malta tal diluvio di acqua, che durando venti ore con furioso vento, fu dai maltesi tenuto per cosa prodigiosa, e chiamalo l'anno del diluvio. La squadra del corsaro Diserta nel i583 saccheggiò il R.abato dell' isola del Gozo. JNel 1598 venne fondato il monte di pietà, arricchito successivamente dalle contribuzioni di va- rie persone; nel 1607 poi Caterina Vitali fondò il monte di reden- zione, e gli assegnò la sua ricca eredità. Nel 161 4 i turchi fecero uno sbarco nell'isola di Malta, per saccheggiarla e devastarla ; fecero poco danno, e vennero respinti dai cavalieii, che attribuirono la par- tenza del nemico a miracolo della Madonna di Melecha, immagine in somma venerazione oell' isola , che la pia tradizione vuole dipinta da s. Luca. Terminatosi nel i6i5 il celebre acquedotto della Valletta si videro le sue acque scorrere sulla piazza della città. Al medesimo articolo Gerosolimitano raccontammo le cose principali riguardanti Malta ne' tempi successivi, e come Urbatio Vili cooperò alle sue for- tificazioni, sempre più divenendo i cavalieri il terrore de' turchi nel Mediterraneo. Nel i654 Nicolò Saura fondò l'ospedale pei cronici nel borgo della città Notabile, e nel 17 19 d. Gio. Maria Camilleri eresse nelr isola di Gozo lo spedale pei ma- schi, ludi nel 172 i si riediQò nella , MAL 73 città della Valletta il palazzo del magistrato : quelli del principe e del magistrato della città Notabile si rinnovarono nel 1732, nel quale anno in Gozo si fondò l'ospedale per le femmine. Questo forte baluardo della cri- stianità contro i turchi e barba- reschi, cadde in potere de' fran- cesi nell'anno 1798 a' 12 giugno, dopo averne tenuto i cavalieri d glorioso dominio per 268 anni, es- sendo allora gran maestro fr. Fer- dinando di Hompesch. Tuttociò che precedette, accompagnò e seguì la perdita fatta dall'ordine gerosolimi- tano delle isole di Malta , Gozo e Cornino, lo descrivemmo dalla p. 263 alla p. 275 con le principali sue circostanze, ed il modo come l'aveano governate i cavalieri. Fu la spedizione francese destinata per r Egitto sotto il comando del ge- neralissimo Bonaparte, che s'impa- dronì di Malta e sue dipendenze. Gl'inglesi d' intelligenza coi maltesi che vollero scuotere il giogo fiau- cese, non tardarono a bloccarvi le truppe francesi quivi lasciate di guarnigione, che avendo resistito ai replicati attacchi , furono costrette dalla fame ad arrendersi loro a' settembre 1800. Furono i maltesi che provocati dagli inglesi di Sici- lia chiamarono questi ad occupar r isola, e liberarli dai francesi, on- de il dominio dell' Inghilterra su Malta veramente viene riguardato piuttosto un'occupazione militar»; in fatto poi si ritiene Malta come una colonia dell'Inghilterra, non però direttamente unita alla mo- narchia, ma quale una appartenenza della linea di Sofia Stuart ma- dre di Giorgio I re d' Inghilterra della casa d'Annover, e perciò di Giorgio IH che regnava all'epoca 5
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città che prese nome La Vallet-<br />
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terminato il recinto della nuova cit-<br />
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suo or<strong>di</strong>ne e col popolo fece il sO'<br />
leniie ingresso per abitarla , e nel<br />
iSyi i tribunali ed il magistrato<br />
delta città Vittoriosa si tiasferirono<br />
nella nuova Valletta.<br />
Dipoi nel 1 58 1 cadde in Malta tal<br />
<strong>di</strong>luvio <strong>di</strong> acqua, che durando venti<br />
ore con furioso vento, fu dai maltesi<br />
tenuto per cosa pro<strong>di</strong>giosa, e chiamalo<br />
l'anno del <strong>di</strong>luvio. La squadra<br />
del corsaro Diserta nel i583<br />
saccheggiò il R.abato dell' isola del<br />
Gozo. JNel 1598 venne fondato il<br />
monte <strong>di</strong> pietà, arricchito successivamente<br />
dalle contribuzioni <strong>di</strong> va-<br />
rie persone; nel 1607 poi Caterina<br />
Vitali fondò il monte <strong>di</strong> reden-<br />
zione, e gli assegnò la sua ricca<br />
ere<strong>di</strong>tà. Nel 161 4 i turchi fecero<br />
uno sbarco nell'isola <strong>di</strong> Malta, per<br />
saccheggiarla e devastarla ; fecero<br />
poco danno, e vennero respinti dai<br />
cavalieii, che attribuirono la par-<br />
tenza del nemico a miracolo della<br />
Madonna <strong>di</strong> Melecha, immagine in<br />
somma venerazione oell' isola , che<br />
la pia tra<strong>di</strong>zione vuole <strong>di</strong>pinta da<br />
s. Luca. Terminatosi nel i6i5 il<br />
celebre acquedotto della Valletta<br />
si videro le sue acque scorrere sulla<br />
piazza della città. Al medesimo<br />
articolo Gerosolimitano raccontammo<br />
le cose principali riguardanti<br />
Malta ne' tempi successivi, e come<br />
Urbatio Vili cooperò alle sue for-<br />
tificazioni, sempre più <strong>di</strong>venendo i<br />
cavalieri il terrore de' turchi nel<br />
Me<strong>di</strong>terraneo. Nel i654 Nicolò Saura<br />
fondò l'ospedale pei cronici nel borgo<br />
della città Notabile, e nel 17 19<br />
d. Gio. Maria Camilleri eresse nelr<br />
isola <strong>di</strong> Gozo lo spedale pei ma-<br />
schi, lu<strong>di</strong> nel 172 i si rie<strong>di</strong>Qò nella<br />
,<br />
MAL 73<br />
città della Valletta il palazzo del<br />
magistrato : quelli del principe e del<br />
magistrato della città Notabile si<br />
rinnovarono nel 1732, nel quale<br />
anno in Gozo si fondò l'ospedale<br />
per le femmine.<br />
Questo forte baluardo della cri-<br />
stianità contro i turchi e barba-<br />
reschi, cadde in potere de' fran-<br />
cesi nell'anno 1798 a' 12 giugno,<br />
dopo averne tenuto i cavalieri d<br />
glorioso dominio per 268 anni, es-<br />
sendo allora gran maestro fr. Fer-<br />
<strong>di</strong>nando <strong>di</strong> Hompesch. Tuttociò che<br />
precedette, accompagnò e seguì la<br />
per<strong>di</strong>ta fatta dall'or<strong>di</strong>ne gerosolimi-<br />
tano delle isole <strong>di</strong> Malta , Gozo e<br />
Cornino, lo descrivemmo dalla p.<br />
263 alla p. 275 con le principali<br />
sue circostanze, ed il modo come<br />
l'aveano governate i cavalieri. Fu<br />
la spe<strong>di</strong>zione francese destinata per<br />
r Egitto sotto il comando del ge-<br />
neralissimo Bonaparte, che s'impa-<br />
dronì <strong>di</strong> Malta e sue <strong>di</strong>pendenze.<br />
Gl'inglesi d' intelligenza coi maltesi<br />
che vollero scuotere il giogo fiau-<br />
cese, non tardarono a bloccarvi le<br />
truppe francesi quivi lasciate <strong>di</strong><br />
guarnigione, che avendo resistito ai<br />
replicati attacchi , furono costrette<br />
dalla fame ad arrendersi loro a'<br />
settembre 1800. Furono i maltesi<br />
che provocati dagli inglesi <strong>di</strong> Sici-<br />
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r isola, e liberarli dai francesi, on-<br />
de il dominio dell' Inghilterra su<br />
Malta veramente viene riguardato<br />
piuttosto un'occupazione militar»;<br />
in fatto poi si ritiene Malta come<br />
una colonia dell'Inghilterra, non<br />
però <strong>di</strong>rettamente unita alla mo-<br />
narchia, ma quale una appartenenza<br />
della linea <strong>di</strong> Sofia Stuart ma-<br />
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della casa d'Annover, e perciò <strong>di</strong><br />
Giorgio IH che regnava all'epoca<br />
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