Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 42.pdf - Bibliotheca ...
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U A L<br />
rione de' segni del malefi/io nun<br />
porta seco alcun commercio col de-<br />
monio, f . Esorcismo. Il deliUo<br />
del malefÌ7Ìo pigliossi sovente per<br />
malia , onde si <strong>di</strong>sse maiofìcialo un<br />
ammalialo, e malefico colui che cre-<br />
devasi poter nuocere altrui con ar-<br />
ti <strong>di</strong>aboliche. Malia, sono propriamente<br />
l^^arole magiche, cui si at-<br />
tribuisce la virtù <strong>di</strong> produne ef-<br />
fetti meravigliosi e soprannaturali :<br />
però la malia è <strong>di</strong>stinta dall'incan-<br />
tesimo, perchè rpiesto si faceva col<br />
canto e coli' aiuto del demonio,<br />
benché spesso si è confuso l'una coll'altro.<br />
Dicesi fascinazione il male<br />
de' piccoli fanciulli, che proviene<br />
dal vedere oggetti a loro spaventevoli,<br />
che altjiu)enti si <strong>di</strong>ce male<br />
d' occhio , e pigliasi anclie per ogni<br />
sorte <strong>di</strong> malia, a che assai ere-<br />
devatio un tempo e meno oggi-<br />
dì le donnicciuole. Nel Diziona-<br />
710 ntilologìco, air articolo y^Jfascinatnento<br />
si legge , che le donne<br />
more che abitano nel deserto<br />
<strong>di</strong> Zara in Africa, s'immaginano<br />
che sienvi delle persone il <strong>di</strong> cui<br />
semplice sguardo nuoca ai loro<br />
fanciulli, cagioni loro la morte o<br />
qualche pericolosa malattia. Questa<br />
idea superstiziosa, famigliare agli<br />
antichi romani, trovasi ancora in<br />
Europa presso i moderni. 11 dotto<br />
cav. Michele Ar<strong>di</strong>li stampò in Napoli<br />
nel 182 5: Il fascino e Va-<br />
mulelo dfgli antichi.<br />
Gli scrillori moderni si sforzano<br />
togliere qualunque cre<strong>di</strong>to ai ma-<br />
lefizi o agli incantesimi, e <strong>di</strong>chiara-<br />
^^<br />
^i<br />
no falsissimo<br />
male occhio<br />
che l'occhio, ed<br />
o cattivo occhio,<br />
il<br />
ed<br />
occhio malefico sia stalo anticamenle<br />
riguardato da tutti come<br />
l'organo del malefizio. Sotto l'emblema<br />
dell'occhio s'intendono cer-<br />
te persone che rilenendosi da al-<br />
MAL 5c<br />
cune antipatiche, puerilmente si<br />
credono portare pregiu<strong>di</strong>zio e nuo-<br />
cere ; così gì' invi<strong>di</strong>osi , i mal<strong>di</strong>-<br />
centi, e sififatta genie si erede pro-<br />
vocatrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgrazie e <strong>di</strong> feno-<br />
meni: danno certamente lo recano<br />
se le loro calunnie trovano credenza<br />
. Da alcuno si chiamano<br />
jellalori, e jellatura gì' ignoti agenli<br />
de' loro malefici influssi. A<br />
questi si vuole attribuire il po-<br />
tere <strong>di</strong> altra versare le cose <strong>di</strong><br />
chi prendono a jattare, producendo<br />
sconcerti e pregiu<strong>di</strong>zievoli con-<br />
seguenze. Quelli che credono alla<br />
superstiziosa jellatura le danno<br />
una gran potenza, la chiamano fa-<br />
tale ed orrenda, e ne stabiliscono<br />
moki <strong>di</strong>stintivi per evitarla e pre-<br />
servarsene. Diversi autori ne scris-<br />
sero a favore, come Nicola Vallet-<br />
ta alla sua Cicalata sul fascino<br />
detto volgarmente jcttatiira, il qua-<br />
le <strong>di</strong>vise la jellatura in patente<br />
ed occulta, morale e fìsica. In Na-<br />
poli si stampò tale libro, ed ivi<br />
pure nel 1788 si stampò <strong>di</strong> Fio-<br />
renio Salaminio, Capricci sulla<br />
jcttatiira. Questi ed altri insegnano<br />
i tanti preservativi contro la jet-<br />
latura, e li chiamano parajettature,<br />
quasi altrettanti parafulmini. Ta-<br />
li pretesi preservativi .sono princi-<br />
palmente l'erbe artemisia, la mille<br />
foglie, l'ortica, là ruta; i ri tagfi del-<br />
le unghie incorporate colla cera ;<br />
i nocciuoli del dattilo; il <strong>di</strong>amante<br />
legato sulla carne al braccio sini-<br />
stro ; il mostrare i denti; il canto;<br />
e forse più <strong>di</strong> tutti il corno, per<br />
cui questo si espone nelle case, nel-<br />
le botteghe, si porla in dosso negli<br />
ornamenti, quin<strong>di</strong> si fanno le corna<br />
colle <strong>di</strong>ta in<strong>di</strong>ce e piccolo, ovvero<br />
si pone il pollice ritto ^otto<br />
l'in<strong>di</strong>ce. I savi e gli ecclesiastici<br />
non mancarono colla voce e co-